Lettera ai sahaja yogi indiani (Marathi) (Inghilterra)
S H R I M A T A J I N I R M A L A D E V I Lettera ai sahaja yogi indiani (Marathi) Inghilterra, 1° Maggio 1977 [Traduzione inglese] Miei carissimi sahaja yogi, Le mie benedizioni a tutti voi. Mi è stata comunicata la notizia che nel villaggio di Muskwadi (Rahuri) è attivo un nuovo centro dove migliaia di persone stanno ricevendo la realizzazione. L’impresa è stata possibile soltanto poiché gli “operatori” di laggiù si sono uniti in un meraviglioso vincolo di amore. Non cercano mai di lamentarsi di niente con nessuno, ma anzi non ci fanno caso e ignorano chi commetta quel che potrebbe essere definito un errore. Questa larghezza di vedute è in grado di generare sentimenti di felicità in se stessi e agisce come un magnete per quanto riguarda gli altri. Questa ampiezza di vedute è la qualità di un essere umano e si moltiplica con il risveglio della Kundalini. Questa è la manifestazione della divinità. Ma coloro che permangono soltanto in contesti artificiali non possono gioire di questa beatitudine. La vostra Kundalini è stata risvegliata ed ha attraversato la sommità del cervello (Brahmarandhra); ma anche il cuore deve sentirsi risvegliato. Chi ha il cuore come una pietra e non è capace di riversare amore su nessuno, chi usa un linguaggio sgradevole nel conversare con gli altri ed è molto zelante nel sottolineare di essere qualcosa di veramente speciale, non è adatto a diventare un sahaja yogi. Naturalmente questa è la natura di Read More …