Il significato del nome Nirmala

Rahuri (India)

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(06/2021 traduzione verificata)

S H R I   M A T A J I   N I R M A L A   D E V I

Il significato del nome Nirmala

Rahuri (India), 18 Gennaio 1980


[Traduzione dal marathi]

È bello che tutti i sahaja yogi si siano riuniti. Quando ci incontriamo così, possiamo discutere di molte cose di interesse comune e parlare tra noi anche dei più piccoli dettagli su come purificarsi, dato che il nome stesso di vostra Madre è Nirmala e contiene molti poteri.

La prima sillaba è NIH, che significa non. Qualcosa che effettivamente non esiste ma sembra reale è chiamato Mahamaya (grande illusione).

Ciò che non esiste ma a noi sembra reale è chiamato Mahamaya, e il mondo intero è così.

È visibile ma non è reale: se ci siamo coinvolti, abbiamo la sensazione che sia l’unico motivo per cui dover vivere.

Allora sentiamo che le nostre condizioni economiche sono insoddisfacenti, le condizioni sociali e familiari sono cattive, tutto intorno a noi è negativo e non riusciamo a vedere niente di buono. L’acqua sulla superficie del mare è molto sporca e torbida, si vedono molti oggetti galleggiare ma, se ci si immerge nella profondità del mare, c’è così tanta bellezza, ricchezza e potere che ci si dimentica dell’acqua sporca in superficie.

Il punto è che tutto ciò che vedete intorno è illusione. Dovete innanzitutto ricordare che tutto questo non è nulla. Se dovete stabilizzare NIH, ogniqualvolta sopraggiunga un pensiero dovete dire a voi stessi: “Non questo” (ya neti neti vachane nigamor avochus). Se arriva un altro pensiero, dite che non esiste. Dovete ripeterlo più volte. Allora capirete il significato della parola NIH. L’illusione che vedete non è soltanto illusione, c’è qualcosa al di là di questo.

Noi però abbiamo sprecato tanti di quegli anni della nostra vita in questa illusione che diamo importanza a tutto ciò che effettivamente non esiste e, nel farlo, abbiamo commesso una quantità di peccati. Abbiamo cercato di trarre piacere da molte cose, (ma) non abbiamo ricavato niente da tutto ciò in cui abbiamo cercato gioia. Essenzialmente non è niente, è tutto insulso.

Perciò la nostra prospettiva dovrebbe essere che tutto questo non è nulla, è tutto finto. Soltanto Brahma è reale, tutto il resto è falso.

Dovete adottare questa ottica in qualsiasi ambito della vita. Allora comprenderete il vero significato di Sahaja Yoga.

Ciò che accade con la maggior parte dei sahaja yogi è che, dopo la realizzazione, pensano: “Ora che siamo realizzati abbiamo le benedizioni di Mataji, perché allora non siamo benestanti?”. Questo significa che pensano che Dio sia nel benessere materiale: “Perché, nonostante la realizzazione, le condizioni della nostra famiglia non migliorano?”.

Dovreste invece chiedervi: “Perché, nonostante la realizzazione, il mio temperamento (Swabhav) non è cambiato? Allora scoprirete che la vostra natura non è cambiata.

Notate la bellezza della parola SwabhavSwa è l’Atman, cioè lo Spirito, e bhav è la natura. Siete diventati la natura del vostro Sé?

Se diventate il vostro Sé, esiste una tale bellezza, interiormente, che tutto ciò che accade all’esterno appare come una rappresentazione. Finché questo stato di testimonianza non sarà completamente risvegliato dentro di voi, non avrete seguito la parola NIH e non l’avrete neppure messa in pratica.

Supponiamo che siate consapevoli di non aver ancora stabilizzato NIH dentro di voi, e che tuttora siate emotivi, egoisti, dispotici o sottomessi e che vi rattristiate per questo: ebbene, lo stato dell’essere in NIH si trova al centro fra questi estremi. Voi non siete né in questo stato né in quello. Questo stato deve essere stabilizzato e può essere conseguito al meglio in meditazione. Semplicemente seguendo l’idea di NIH nella vostra vita diverrete senza pensieri (Nirvichar).

Prima di tutto dovreste diventare senza pensieri. Se vi mettete a saltare da un pensiero ad un altro, buono o cattivo che sia, finirete in uno stato di inerzia e, in quello stato, continuerete a saltare da un pensiero ad un altro.

Alcuni hanno affermato che un pensiero negativo dovrebbe essere contrastato da uno positivo.

In altri termini, se un veicolo o un treno che proviene da una direzione viene respinto da un altro (proveniente dalla direzione opposta), entrambi si fermeranno da qualche parte al centro. Va bene, ma talvolta può diventare pericoloso.

Quando un pensiero negativo viene soppresso da un pensiero positivo, rimane soffocato ma può improvvisamente tornare a galla. Accade a molti: reprimono i loro pensieri normali e dicono sempre a se stessi che devono essere buoni con gli altri, devono essere beneducati e via dicendo.

Queste persone a volte possono trovarsi in difficoltà: improvvisamente si esasperano e gli altri non riescono a capire perché queste persone beneducate si irritino. Oltretutto perdono la pace interiore, tutta la loro bellezza interiore viene distrutta. Pertanto dovremmo essere sempre senza pensieri. Bandite tutti i pensieri dalla vostra mente e allora resterete automaticamente al centro, nel Vilamba. Dovete fare ogni sforzo. Ora mi chiederete: “Madre, come possiamo fare qualcosa senza pensare?”.

Ma cosa sono i pensieri? Sono cose vuote. Nello stato senza pensieri vi fondete con il potere di Dio, vale a dire che la goccia, cioè voi, entra nell’oceano che è Dio. Dunque anche il Suo potere arriva a voi. Questo dito pensa forse? Eppure si muove. Affidate i vostri pensieri a Dio e chiedete a Lui di pensare a voi. Ma è piuttosto difficile perché non siete senza pensieri.

Molte persone dicono: “Abbiamo affidato tutto (a Dio, ndt)”, ma ciò non accade perché lo fanno solo a parole. Arrendersi non è tanto per dire.

Quando raggiungete lo stato senza pensieri, la resa è automatica. Significa che avete arrestato i pensieri. Quando smettete di pensare arrivate al centro. Una volta al centro, entrate subito in consapevolezza senza pensieri, vi fondete cioè con il potere di Dio e, quando siete una cosa sola con il potere di Dio, Egli si occupa di voi, si prende cura anche delle vostre più piccole cose. Vi sorprenderà.

Qualche volta provate a fare le cose arbitrariamente: allora sperimenterete “Sankalpa vikalpa karoti” (L’uomo propone e Dio dispone). Se volete fare in un certo modo, provateci. Tutti i paesi ci hanno provato ed hanno fallito. Vale la pena provare e, dopo, vi renderete conto che ciò che avete fatto era sbagliato.

Ebbene, una volta che siate senza pensieri ricevete tutte le ispirazioni, tutti i poteri, ogni cosa. L’idea che vi arriva quando siete senza pensieri è un’ispirazione. Ne sarete meravigliati. Ogni cosa vi arriverà come su un piatto d’argento. Se state per fare un discorso entrate semplicemente nello stato senza pensieri e iniziate. Sebbene non abbiate mai tenuto un discorso prima, o non sappiate nemmeno come farlo, o non abbiate una conoscenza specifica dell’argomento, parlerete così bene che gli altri si meraviglieranno di quanto sappiate. Il fatto è che, quando siete profondamente in consapevolezza senza pensieri, tutto arriva da lì e non dal vostro cervello.

Vi parlerò di me. Voi pregate: “Madre, per favore, fa’ che mi accada questo e quest’altro”. Io non penso a ciò che chiedete. È incredibile: metto tutto nello stato senza pensieri. Tutto il meccanismo agisce lì. Affidate tutto a quel meccanismo e tutto sarà pronto. Permettete che il meccanismo, potete chiamarlo meccanismo silenzioso, agisca. Dovreste affidare a lui tutti i vostri problemi. Ma è molto difficile per gli intellettuali, perché la loro abitudine è di continuare a pensare a qualsiasi cosa.

Quando cercate di comprendere un argomento, dovreste riuscire ad entrare nello stato senza pensieri: tutto diventerà chiaro automaticamente. Anche la ricerca che fate dovrebbe essere realizzata nello stato senza pensieri. Lasciate lavorare le vostre mani mentre siete senza pensieri. Potete svolgere molto bene la vostra ricerca in questo modo.

Io vi parlo di molte cose: non ho mai letto niente di scienza in vita mia e non ne so niente, eppure vi parlo di tutto. Da dove proviene tutta questa conoscenza? Dallo stato senza pensieri. Io mi limito a parlare e osservare tutto ciò che accade. Era già tutto custodito e pronto in quel computer che sta parlando.

Se non siete nello stato senza pensieri, voi non utilizzate il vostro computer e sovrapponete ad esso il vostro cervello. È un computer molto antico con il quale è stato svolto un grande lavoro accurato.

Commetterete inevitabilmente degli errori se adoperate il vostro cervello invece di consultare il computer. Non ha senso.

Dunque, la soluzione a tutto questo è il prefisso PRA. Noi diciamo Prashikshan (istruzione illuminata) in cui usiamo il prefisso PRA (il prefisso PRA, in sanscrito, hindi o marathi, significa illuminato)

Tutto ciò che accade nello stato senza pensieri è illuminato, quindi è PRA.

È così Prachanda (enorme): anche qui PRA. Alcune altre parole sono prakashit (portato alla luce), pradnya (saggio), dove usiamo il prefisso PRA nel significato di illuminato.

La luce non parla mai. Se in una stanza accendete la luce, la luce non si metterà a parlare o a darvi delle idee. Renderà semplicemente visibile ogni cosa. Lo stesso vale per la luce dello stato senza pensieri.

Questo NIH è comune a molte parole come Nirvichar (senza pensieri), Nirvajya (senza egoismo), Nirankara (senza ego), Nirakar (senza forma). Un gran numero di parole sono formate dal prefisso NIH. Stabilizzatelo e allora entrerete in Nirvikalpa (stato senza dubbi). Prima diventate senza pensieri e poi senza dubbi (Nirvikalpa).

A quel punto tutti i vostri dubbi svaniscono e vi rendete conto che esiste una Energia che agisce. Agisce con grande rapidità ed è totalmente sottile. Resterete sorpresi di come accada.

Questo vale anche per il tempo. Io non guardo mai l’orologio. A volte si ferma e indica che sono le tre. Allora carico l’orologio solo per farlo vedere agli altri, ma il mio vero orologio risiede nello stato senza pensieri. È permanentemente fermo. Se qualcosa deve essere fatto, avviene al momento giusto. E allora non c’è alcuna recriminazione che sia tardi oppure no. Di qualsiasi cosa si tratti, io sono dove sono.

Ieri la mia automobile ha avuto un guasto, ma io ero rilassata perché volevo vedere le stelle. La loro bellezza non è visibile a Londra ed io volevo guardarle, così mi godevo la notte stellata. Gli altri erano preoccupati e si sono messi a dare vibrazioni (bandhan). Ho detto: “Perché sprecate le vibrazioni? Guardate le stelle, non riuscite a vederle spesso”. Io dovevo vedere la loro bellezza nel cielo. Il loro splendore si diffondeva in tutto il cielo.

Il cielo ha pensato che Mataji dovesse guardare anche questo, perché (secondo lui) la Sua attenzione (di Shri Mataji, ndt) è sempre e soltanto sui sahaja yogi.

Avrei voluto scendere a guardarlo ma ero preoccupata che i sahaja yogi potessero pensare che avessi qualche problema. Così guardavo il cielo da dov’ero e ne gioivo.

In breve, non dovreste essere schiavi di niente. Se siete senza pensieri, Dio vi conduce ovunque come se foste nelle Sue mani. Egli organizza tutto. Sa tutto e non occorre dirgli nulla. Ma voi dovete capire se siete nel Pravaha (nel flusso) oppure no. Dovreste capire se siete nel Pravaha di Dio.

Se non ci siete, allora vi arenerete su qualche sponda, arriverà la corrente e vi riprenderà due o tre volte ma vi ritroverete nuovamente sulla sponda. E allora direte: “Mataji, niente mi va liscio!”. Non andrà liscio perché siete invischiati.

La lode di Shri Ganesha che cantate è eccellente. Dice: Padta pravahi, “scorrere nel flusso (pravaha)” ossia nella corrente illuminata. Noi dovremmo nuotare nel pravaha. Non dovreste portarci la vostra corrente separata.

Pravaha significa anche veicolo illuminato.

L’Aarti a Shri Ganesha dice anche: “Nirvani rakshave” – ossia: “Proteggimi quando sarò in punto di morte”. Pregate anche: “Raksha Raksha Parameshwara – O Dio, proteggimi”. Ma voi volete proteggervi da soli. Per quale motivo, dunque, Dio dovrebbe proteggervi? Egli dirà: “Che si protegga da solo!”. Allora avrete su di voi tutte le sofferenze del mondo, come grandi montagne.

Mi viene da ridere. Queste sono tutte come dei palloni. Sono prive di significato.

Ciò che voglio sottolineare è che dovete imparare ad entrare in profondità in voi stessi e realizzare tutto questo nello stato senza pensieri. Allora potrete diventare Nirvikalpa (senza dubbi). Dovreste raggiungere Nirasaktata Asaktata significa attaccamenti.

Non dovete avere attaccamenti (Nirasakta). Qui in India abbiamo ‘mio figlio, mia figlia’. In Inghilterra è esattamente l’opposto: laggiù non sono attaccati al figlio o alla figlia, si preoccupano solo di se stessi. I figli sono abbandonati. Li uccidono addirittura. Qualcuno magari non ci crederà ma li uccidono. Ogni settimana una madre uccide due bambini.

Sono molto crudeli. Qui invece avete questo attaccamento: mio figlio, mia figlia, mio marito, la mia casa e via dicendo. Tutto è ‘mio’, e alla fine il vostro Sé è messo in secondo piano.

Dovreste dire: “Niente è mio, ogni cosa appartiene a Te”.

Kabir dice che, finché la capra è viva, bela: meh, meh (io, io). Ma quando viene macellata e muore, capisce di aver passato tutta la vita a dire “io, io”: “Quelli che chiamavo miei si sono rivelati inutili. Tutti, in famiglia, in casa, tutti quelli che consideravo miei non mi sono serviti a nulla. Mi hanno uccisa proprio loro e mi hanno mangiato”. Allora si rende conto del suo errore.

Poi qualcuno ricava dai suoi intestini delle corde e le fissa su uno strumento musicale. Quando queste corde vengono tirate, emettono un suono: “Tuhi, Tuhi” (solo Tu sei). Voi dovete diventare così.

Quando vi sarete stabilizzati nell’idea: “Io non sono nulla, io non esisto”, soltanto allora comprenderete la parola NIH.

Consideriamo ora la sillaba LA: è quella di Lalita. Il mio secondo nome è Lalita. È la benedizione della Dea, la Sua arma. Quando LA, ossia la Dea, diviene Lalita, o quando la Shakti diviene Lalit, ossia attiva, quando cioè le vibrazioni salgono dentro di Lei, le onde di vibrazioni che sentite sul palmo delle mani, quell’energia – una volta attivata – è Lalita Shakti. È colma di bellezza e di amore. L’aspetto più importante è che è amore.

Quando il potere dell’amore diviene attivo, diventa LA Shakti. Lei vi avvolge da tutte le parti. Quando Lei è attiva, cosa c’è da preoccuparsi? Qual è il vostro potere? Voi potete forse creare un solo frutto da un albero?  Fatemi vedere se riuscite a trasformare un frutto in albero. Foglie, frutti… voi non potete nemmeno creare una foglia o una radice.

È soltanto LA Shakti che compie tutto il lavoro. Anche la realizzazione che avete ricevuto viene da questo potere. Da questa Shakti derivano MA e NIH Shakti. NIH Shakti è l’energia di Shri Brahmadeva, Shri Saraswati Shakti. E, nella Shakti di Saraswati, dovete acquisire le qualità di NIH.

Nel conseguire NIH dovete conseguire lo stato di Anasaktata (totale distacco). Dovete diventare completamente distaccati.

L’energia di LA ha in sé l’amore. Ci fa entrare in relazione con gli altri. La sillaba LA si ritrova in parole come Lalam (bella, adorabile, incantevole), Lavanya (grazia, bellezza). Tutte queste parole hanno il prefisso LA. Quando vogliamo far smettere di piangere un bambino diciamo LA, LA, LA. La sillaba LA ha una sua propria dolcezza, e con essa dovreste fare presa sugli altri. Dovreste utilizzare questa energia quando parlate con gli altri.

Quel che dovreste fare, dato che questa Shakti è l’energia dell’amore, è diffonderla ovunque nella natura. Dovreste lasciare tutti i pensieri alla prima energia (probabilmente NIH), perché i pensieri vengono dalla prima energia. E cosa dovreste fare (pervasi) dall’ultima energia, cioè LA Shakti? Dovreste gioire della beatitudine dell’amore. Come? Diventando Tanmaya (dimenticando voi stessi, la vostra individualità). Qualcuno ha mai misurato quanto ama gli altri? Dovremmo misurarlo. Quanto ne gioite? Vi capita di chiedervi quanto amiate gli altri? Io gioisco sempre nell’amare gli altri, nel sentire come l’amore scorra ovunque. Non so se voi lo sentiate o no. Non riesco a capire molto degli esseri umani. Però sento il modo in cui l’amore scorre ovunque. Dà tanta gioia.

Come un musicista che dimentichi se stesso nelle sue melodie e senta la sua musica fluire dappertutto, allo stesso modo l’amore deve fluire incessantemente. È la stessa cosa di Lalam Shakti, che è l’energia delle onde di vibrazioni, ossia Lalita Shakti. Per prima cosa, quindi, dovreste acquisire Lalita Shakti.

Dovete innanzitutto scoprire la vostra attitudine nei confronti degli altri. Alcune persone di infimo livello guardano agli altri con l’idea di derubarli o trarne qualche vantaggio. Un ladro cercherà di vedere se ci sono delle scarpe nuove nei paraggi per rubarle, oppure entrerà per capire se ci sono persone ricche, dove sono le loro tasche e vedere se possono trovare i loro portafogli.

Altri, se trovano una persona che ha potere la sommergono di lodi, cercano di essere amichevoli per ottenere qualche vantaggio.  Questa è l’ottica di una infima categoria di gente che cerca di ottenere vantaggi da chiunque.

Ve ne sono alcuni che sono interessati a trovare i difetti degli altri. Io non so che piacere ne traggano, ma si mettono a cercare le mancanze altrui. Che ci guadagnano da una simile attitudine? In questo modo si isolano e poi soffrono.

Soltanto l’essere umano può insegnare ad attirare i guai. Per me non è possibile, e sono molto contenta di incontrare tutti. Quando guardate un’altra persona, dovreste adoperare Lalam Shakti in modo da entrare nello stato senza pensieri: allora anche l’altro diventerà senza pensieri. Per questo vi chiedo di dare i bandhan. È utile dare bandhan a NIH Shakti e LA Shakti, per trasferire LA Shakti in NIH Shakti.

A molti devo dire di alzarsi il lato sinistro e portarlo sul destro. Dico di alzare il lato sinistro a chi è molto presuntuoso o pensa di lavorare moltissimo o di essere molto impegnato. (Alzare il lato sinistro) significa riversare il nostro amore nei nostri cinque elementi. L’amore che è nei nostri cuori, o il potere di quell’amore, dovrebbe dal cuore riversarsi nell’energia dell’azione come se si dipingesse una tela con i colori.

Quando il potere dell’amore si riversa nell’energia dell’azione di una persona, questa diventa estremamente amorevole e quell’amore gradualmente risplende nel suo comportamento, nella sua personalità e fluisce verso gli altri – in marathi si dice Snehalte – rende ogni sua azione fonte di gioia anche per altri. Una persona del genere è così incantevole che, in sua compagnia, ci si sente rilassati e felici per ore.

Insomma, il vostro amore dovrebbe diventare fonte di gioia e conquistare i cuori. E diventa così efficace che ci facciamo degli amici e l’affetto reciproco cresce. Tutti sentono che esiste un posto in cui si può ricevere tutto l’amore e l’affetto. Perciò dobbiamo coltivare il potere di amore di Dio.

Se ci arriva un pensiero, dobbiamo dire a noi stessi che stiamo gettando rifiuti nel Gange del potere di Dio. Con questa attitudine della mente la nostra LA Shakti, l’energia dell’amore, rimarrà assolutamente pura e noi gioiremo di questa purezza.

Non dovreste mai essere critici con gli altri. Se chiedete a me di qualcuno, posso solo parlarvi della sua Kundalini e dirvi in quale chakra ha un blocco in quel momento o dove lo abbia più spesso.

Io non riesco a concepire niente altro. Ma se mi si chiede come sia questa persona o come sia la sua natura, non riesco a capire la domanda. Se qualcuno viene da me a criticare qualcun altro, rispondo: “Che cosa è mai la natura?”. È così mutevole! Il fiume scorre qui, ma chi può dire dove sarà in futuro?

Dovete capire dove siete. Se state dal lato della sporcizia, siete inevitabilmente portati a considerare strano che qui scorra il fiume.

Io guardo il fiume dal punto di vista dell’oceano, perciò so in che punto confluirà nel mare. La trasformazione è un processo continuo in Sahaja Yoga. Perciò non affibbiate mai a nessuno il marchio di inutilità. Ogni persona si trasforma e deve trasformarsi.

Il lavoro di Sahaja Yoga è di apportare il cambiamento. Chi crede in Sahaja Yoga non dovrebbe mai dire che una certa persona è diventata inutile. Deve essere data la possibilità a tutti. Dovreste cercare di capire dove eravate, dove siete arrivati e dove ancora il fiume arriverà. Se penserete così, non solo rispetterete voi stessi ma rispetterete anche gli altri. Chi non ha rispetto per se stesso non ne avrà mai neppure per gli altri.

Noi dobbiamo sviluppare Lalam Shakti. Non riesco a descriverne la gioia in modo adeguato neppure scrivendo un libro, infatti non può essere espressa a parole in quanto esse sono del tutto inadeguate.

In altri termini, se dovete descrivere un sorriso, potete solo spiegare come si muovono i muscoli, ma non potete parlare degli effetti dei sorrisi. Dovreste permettere a questa energia di agire e di svilupparsi con questa Lalam Shakti.

Da Lalam Shakti l’essere umano riceve una certa bellezza, eleganza, una buona indole. Dovete far sì che questa energia si intensifichi nel vostro linguaggio, nel comportamento e in altre attività. Anche l’irritazione di una persona così è piacevole. Un minuto prima si irrita e il minuto dopo ride. Questa dolce e piacevole energia è chiamata Lalita Shakti.

La gente ne ha completamente distorto l’idea. La definisce il potere della distruzione. Ma non è affatto corretto. Questo potere è estremamente bello, creativo e artistico.

Supponiamo che piantiate un seme: alcune delle sue parti vengono distrutte, anche questo è Lalita Shakti. Ma la distruzione è molto delicata e agevole. In questo modo il seme cresce e diventa un albero coperto di foglie.

(Poi) anche le foglie cadono, di nuovo in modo molto spontaneo. Dopodiché arrivano i fiori. Quando i fiori diventano frutti, alcune parti del fiore cadono, e allora nascono i frutti. Questi frutti vengono a loro volta colti per essere mangiati. Anche il gusto che ne trarrete mangiandoli è dato da questa energia. Questi due poteri agiscono così. Dovreste capire che non si può realizzare una statua senza tagliare e scalpellare.

Se capite che questo tagliare e scalpellare è della stessa natura, non dovreste sentirvi a disagio se talvolta occorre farlo. Anche questo è necessario. Ma l’artista lo fa in modo artistico, mentre chi non è un artista lo fa in modo sgraziato. Insomma, questo potere dipende da quanta arte c’è in voi.

A volte si guarda un quadro e si desidera continuare a guardarlo. Se qualcuno chiede cosa ci sia di tanto bello in quel quadro, non si riesce a spiegarlo a parole. Lo si guarda e basta.

Con alcuni quadri, soltanto guardandoli, si diventa senza pensieri. In questo stato senza pensieri se ne gioisce completamente, e questa è la condizione migliore.

Invece di compararlo con un altro o descriverlo con similitudini, dovreste gioire della beatitudine di questo stato, per la gioia dei vostri cuori. Si chiama Rasaswad. Non esistono parole o espressioni per descriverlo. Dovete sperimentarlo interiormente. Dovreste avere tutti questa esperienza.

La sillaba MA è molto interessante. MA è la sillaba di Mahalakshmi, MA è il potere del Dharma (rettitudine) ed anche della nostra evoluzione. In MA Shakti dovete fare uno sforzo, assimilare e acquisire la maestria.

Un artista, ad esempio, concepisce l’idea della sua creazione con la sua LA Shakti, la mette in pratica con NIH Shakti, e poi utilizza MA Shakti per realizzarla secondo la sua idea. Ad ogni passo controlla se è conforme alla sua idea e, se non lo è, cerca di migliorarla. La fa e la rifà. Questa è MA Shakti. Significa rifare qualcosa una, due volte e così via, se non va bene. Questo lavoro di miglioramento comporta sforzi. Anche noi dobbiamo migliorare noi stessi.

Senza questo, l’evoluzione sarebbe stata impossibile. Dio deve fare degli sforzi immensi. Noi dobbiamo conseguire MA Shakti e preservarla. Se non si consegue questa, gli altri due poteri vengono meno essendo questa energia il centro di gravità. Dovreste quindi essere nel centro di gravità, e il centro di gravità della nostra evoluzione è MA Shakti.

Gli altri due poteri si attiveranno in voi solo quando crescerete mediante il potere dell’evoluzione. Però dovete comprendere completamente e sviluppare MA Shakti. Non dovreste dipendere soltanto da Dio.

Finché non avete la realizzazione, va bene dire che se Dio vi ama dovrebbe venire Lui da voi, ma dopo (la realizzazione) non potete più dirlo. Infatti con MA Shakti dovete bilanciare gli altri due poteri.

In una melodia si bilanciano gli accordi; nel dipingere un quadro si armonizzano i diversi colori. Analogamente, voi dovete raggiungere l’equilibrio tra NIH Shakti e LA Shakti. Dovete impegnarvi per raggiungere questo equilibrio. In molte occasioni lo perdete. Un sahaja yogi che sappia mantenerlo raggiunge un livello molto elevato.

Non va bene che un sahaja yogi sia molto emotivo, come non va molto bene un sahaja yogi sempre indaffarato. Si dovrebbe attivare il proprio potere di amore e monitorarne continuamente il progresso.

Io, ad esempio, seguo un certo metodo ma, anche così, faccio ogni volta qualcosa di diverso. Avrete notato che ogni volta propongo qualcosa di nuovo, qualche nuovo metodo. Se uno non funziona, provatene un altro. Se neppure quello funziona, fate qualcos’altro. Se qualcosa non riesce ad entrare dalla testa, cercate di farlo entrare dalla coda.

A volte lo dico con un sorriso, o con un grido, oppure cerco di spiegare amorevolmente come dovrebbe essere. Nessuno dovrebbe fissarsi su un solo metodo.

La mattina vi alzate, vi mettete il kumkum, fate namaskar a Mataji ma è tutto meccanico. Non è un processo vivente. In un processo vivente dovreste trovare metodi nuovi, diversi.

Io faccio sempre l’esempio delle radici di un albero. Penetrano sempre più in profondità nel terreno aggirando gli ostacoli. Non lottano con loro. Se non ci fossero stati ostacoli non sarebbero state in grado di sostenere l’albero. Pertanto le difficoltà sono necessarie, infatti non si può progredire senza di esse. L’energia che vi insegna a superare i problemi è MA Shakti.

È dunque MA Shakti, ossia il potere di Madre.

Per questo, la prima cosa necessaria è la saggezza. Se qualcuno afferma di avere agito in un certo modo in passato e che quindi continuerà a farlo… se, ad esempio, qualcuno molto mite di natura mi dice: “Madre, sono molto debole, che cosa posso fare?”, gli dico di cambiare e di diventare un leone. Se un altro è un leone gli dico di diventare un agnello. Altrimenti non funzionerà.

Dovete cambiare i vostri modi di fare. Chi non è capace di cambiare metodi non può diffondere Sahaja Yoga, perché resta attaccato ad una sola modalità e la gente si annoia. Dovreste trovare nuovi modi. È così che agisce MA Shakti.

Le signore sono esperte in questo. Preparano ricette ogni giorno diverse e i mariti sono impazienti di conoscere il menù. Così non vanno al ristorante ma tornano direttamente a casa.

Questa è l’energia grazie alla quale maturate equilibrio e concentrazione. Quando la portate al più alto livello, dal vostro equilibrio e dalla vostra saggezza fluiscono vibrazioni. Non fluiranno se non avete saggezza.

Le vibrazioni fluiscono al massimo dalle persone sagge; di fatto è la loro saggezza che fluisce.

Su questa base si può accertare il vostro livello come sahaja yogi. Anche se vi atteggiate a grandi sahaja yogi, si vedrà quando verrete ai miei piedi e sentirete i blocchi nei vostri chakra. Quando avete un blocco dovreste rendervi conto che avete perso l’equilibrio.

Lo squilibrio indica che MA Shakti in voi è debole. La prima sillaba del nome Mataji è MA, Madre, e questo lavoro è stato svolto solo da MA Shakti dentro di me.

Ciò non sarebbe stato possibile se ci fossero state solo l’energia LA o NIH.

Io sono venuta con tutti e tre i poteri, ma il potere di MA è il più elevato. Voi avete visto come MA Shakti sia il potere di Madre. Deve essere provato che Lei è nostra Madre.

Accettereste qualcuno che venisse a dirvi di essere vostra Madre? Non lo fareste. La Madre deve essere provata. Cosa è Madre?

Noi abbiamo un posto nel Suo cuore. Abbiamo ogni diritto su di Lei e Lei lo ha su di noi perché ci ama moltissimo. Il suo amore è assolutamente nirvajya (disinteressato). Lei desidera sempre il nostro bene e nel suo cuore ha soltanto amore per noi.

Voi avrete fede nella Madre solo se capirete che tutto ciò che vi adorna, cioè il vostro Spirito, è in Lei. Se vostra Madre fosse un pericolo, chi le crederebbe? Dovreste dimostrare tutto ciò agli altri.

I sahaja yogi dovrebbero essere in grado di farlo. Gli altri dovrebbero accorgersi della loro saggezza. Per questo vi occorre equilibrio, equilibrio tra i poteri dell’amore e dell’azione, e sarebbe splendido che la gente sentisse istintivamente l’influenza di una persona simile. Questo è ciò che i sahaja yogi dovrebbero realizzare.

Pensate a come attivare ed usare questi tre poteri a casa. NIH Shakti dovrebbe conferire alla vostra casa bellezza e creatività.

Dovreste ideare nuovi modi e metodi di contattare la gente. Questi poteri dovrebbero essere adoperati per diffondere Sahaja Yoga. Per utilizzarli in modo appropriato la vostra NIH Shakti, ossia l’energia dell’azione, dovrebbe essere molto forte.

In ogni caso dovreste avere principalmente l’energia LA, ossia il potere dell’amore. Ma l’energia LA deve essere attivata con l’energia NIH.

Se un metodo non funziona, trovatene un altro: provate prima il rosso e il giallo, se non va bene provate con il giallo e il verde e, se neppure questo aiuta, fate qualcos’altro. Sarebbe saggio non essere rigidi. Una persona rigida non può fare niente in Sahaja Yoga.

Tutto quello che volete fare è diffondere Sahaja Yoga per il bene degli esseri umani.

Provate dunque modi diversi. Io cedo sempre alla vostra insistenza perché, se non mi adeguo ai vostri desideri, voi diverrete più ostinati.

Così assecondo i vostri desideri. A volte però, se voglio andare da qualche parte o fare qualcosa, insisto per usare i miei metodi. Soltanto occasionalmente cerco di fare a modo mio; il più delle volte mi adeguo ai vostri desideri perché so che gli esseri umani non sono come me.

Non si può mai dire cosa farà una persona ostinata: non dovrebbe esserle permesso di arrivare a qualche estremo come cavarsi gli occhi o tagliarsi il naso. Non si dovrebbe sfidare l’ostinazione di una persona. Io so tutto questo grazie a MA Shakti. Voi però non dovreste insistere su qualcosa in particolare.

Mataji non insiste. Qualunque cosa ci sia dovreste accettarla, qualsiasi cosa facciate dovreste avere in mente che state svolgendo un lavoro importante. Io non ho desideri. Non c’è nessuna LA, NIH o MA Shakti in me. Non c’è niente. Io non mi rendo neppure conto di essere questi poteri. Sono semplicemente testimone di tutto il gioco.

Quando la vita si sarà trasformata in questo modo, tra gli esseri umani ci saranno dei sahaja yogi siddha (con la completa padronanza di Sahaja Yoga). Per ora non sono ancora diventati siddha. Dovete acquisire questa maestria.

Un sahaja yogi siddha è colui che si fonde completamente con Dio e Lo conquista.

Deve fare qualsiasi cosa per questo. Io adesso starò via per un anno. Dopo si dovrà vedere come e dove utilizzerete la vostra maestria.

A volte vi dico di non fare determinate cose. Non dovreste rimanerci male. In MA Shakti non dovreste sentirvi dispiaciuti, perché io devo dirvelo di non fare certe cose. Alcuni però ci rimangono male.

C’era uno yogi a Mumbai che si faceva toccare i piedi dalla gente. Io non ne sapevo nulla. Una volta venne da me un suo discepolo – non sapevo che avesse dei discepoli – così gli domandai perché si facesse toccare i piedi.

Lui ci rimase molto male. Dissi che le vibrazioni di entrambi erano peggiorate. Allora gli feci promettere che non si sarebbe più fatto toccare i piedi da nessuno e spiegai che era il motivo per cui la sua maestria era diminuita. È assolutamente proibito farsi toccare i piedi.

Questa è l’unica soluzione.

Dovete ricordarvi che dovete diventare dei maestri (siddha). Tutti gli altri devono accettare che voi siete siddha. Dovrebbe essere loro chiaro, appena vi vedono, che siete siddha. Dovete assicurarvi che sia così. Se questo accade, tutto andrà bene.

Una volta vi ho detto che dovreste invitare i vostri amici e parenti a pranzo o cena o per qualche cerimonia, oppure dire loro che state preparando un grande puja. In quel giorno chiamate anche dei sahaja yogi e date la realizzazione a tutti i vostri ospiti. Se lo farete per un anno sarà estremamente utile.

Questo è un bellissimo discorso, può essere tradotto in inglese e distribuito.

Che Dio vi benedica.