Programma Pubblico, Introduzione al Muladhara chakra

New Delhi (India)

1981-02-05 Mooladhar New Delhi NITL HD, 48' Chapters: Talk in English, Talk in HindiDownload subtitles: EN,HI (2)View subtitles:
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S H R I   M A T A J I   N I R M A L A   D E V I

 Introduzione al Muladhara chakra

 Programma Pubblico

 Nuova Delhi (India), 5 Febbraio 1981


Oggi parlerò in generale di Sahaja Yoga e del risveglio della Kundalini.

Sahaja: come sapete, SAHA significa con e JA nato con voi; ma forse non ci si rende conto di cosa significhi veramente sahaja. È spontaneo, ma cos’è spontaneo?

Spontaneo non significa che se, ad esempio, viaggio in auto e all’improvviso incrocio qualcuno, dico di averlo incontrato in modo spontaneo. Spontaneo indica un avvenimento vivente, deve essere una cosa vivente, spontanea. È una parola molto misteriosa, che non può essere spiegata e che si verifica senza che se ne abbia alcuna comprensione, poiché non è possibile per un essere umano capire cosa sia Sahaja. Sahaja può significare molto semplice, molto facile; è così, deve esserlo.

Per esempio Dio ci ha dato questi occhi, questi occhi meravigliosi che gli esseri umani possiedono, i quali non solo possono vedere i colori ma possono anche apprezzarli. Dio ha dato loro un naso, così ben sviluppato da poter sentire l’odore della sporcizia; gli animali non possono sentirla.

Voi siete diventati esseri umani, io sono diventata un essere umano, tutti sono diventati esseri umani dallo stadio di ameba, in modo spontaneo. Sapete spiegare come è accaduto? Tutti i giorni, inoltre, possiamo constatare come accadano tante cose spontanee: se oggi vi recate in una foresta, vedrete una quantità di fiori, lì nella foresta, in una zona selvaggia, e domani troveremo una quantità di frutti prodotti da quei fiori. Chi ha operato questo?

È stato realizzato dalla natura, senza sforzo. È un avvenimento vivente, non accadrà ad una cosa morta. Per esempio visito questa sala ormai ogni anno ed è sempre la stessa. La dimensione è proprio la stessa, eccezion fatta per il colore che qualcuno ha cambiato, o per qualche aggiunta fatta, è tutto.

Ciò che è senza vita non può crescere da solo, non c’è alcuna crescita. Non è una crescita spontanea, è una crescita derivante dallo sforzo che si deve mettere nelle cose, in tutte le cose senza vita, per farle apparire più grandi.

In tutte le cose viventi, qualunque sia stato il lavoro vivente del Dio vivente, è stato miracoloso. Non si può spiegare. Ma noi abbiamo dato tutto per scontato, per cui non ci stupisce neppure vedere oggi un fiore, domani un frutto, un piccolo seme diventare un albero enorme e forte; non ne siamo affatto sorpresi, è dato per scontato.

Questo è il lavoro vivente. Vedete, il sistema, l’intero sistema della natura è in un tale equilibrio! Questo equilibrio viene mantenuto e crea le diverse stagioni, una dopo l’altra.

Il sole si sposta da un tropico all’altro e crea le stagioni; gli alberi sono carichi di foglie e improvvisamente ne sono spogli.

Tutte le foglie cadono automaticamente perché il sole si sposta sull’altro tropico. Ma le foglie devono cadere a terra: e perché? Perché il nutrimento dell’azoto deve arrivare alla Madre Terra per essere riassorbito dall’albero. Tutto questo ciclo è stato creato nell’universo, vedete. Noi non ci preoccupiamo mai nemmeno di notare come le cose accadano. Abbiamo sfruttato appieno l’amore di Dio per noi.

Egli ci ha creato dalla Sua spontaneità e, inoltre, ci ha creato in modo tale che potessimo gioire del Suo amore spontaneo tutto intorno a noi. Invece si cerca di vedere Dio, si tenta di vedere Dio nelle cose inanimate.

Se qualcuno possiede una grande casa, pensa che Dio lo abbia benedetto; se qualcuno ottiene una posizione importante, pensa che Dio lo abbia benedetto; ma non ci si rende mai conto che queste cose che non sono spontanee, che sono state raggiunte attraverso uno sforzo, non producono alcun effetto dal punto di vista della gioia. Date del denaro ad una persona che non è abituata ad averne e vedrete che andrà immediatamente alle corse dei cavalli o inizierà a bere, non saprà gestirlo.

Quando le ricchezze crescono troppo, vedete ciò che accade. Il benessere crea problemi tali, ve ne siete resi conto; ora siete davvero consapevoli di come la ricchezza abbia distrutto la spontaneità degli occidentali, di quanto la loro società si sia degradata, di quanto siano infelici poiché non c’è amore.

Questa spontaneità in noi è azionata dall’energia vivente che si trova all’interno di noi, e non da qualcosa di morto. Qualsiasi cosa muoia in noi, viene accantonata.

Sahaja Yoga è l’apogeo di quel lavoro vivente per mezzo del quale siete diventati esseri umani. Ed ora per voi è giunto il tempo di diventare personalità realizzate; il tempo è arrivato.

Oggi, durante la conferenza stampa, molti mi hanno chiesto: “Qual è il Suo scopo? Qual è la Sua missione?”. È davvero sorprendente che  me lo chiedessero come lo chiedono a tutti i leader politici. Il tempo è arrivato, per voi è arrivato il momento di ottenere la vostra realizzazione del Sé. Ormai siete pronti per questo.

Questo è il tempo in cui il caos è al suo massimo livello; in cui la gente comprende che la ricerca della ricchezza, del potere, di altri possessi emozionali è priva di valore; e in cui le pressioni e le tensioni sono così forti che l’uomo è spinto a ricercare.

In ogni paese trovo migliaia e migliaia di persone che ricercano. Anche nel nostro paese ci sono persone che sono ricercatori, ormai costituiscono una categoria in via di sviluppo, sono una categoria: come un fiore sugli alberi appartiene ad una categoria diversa dalle altre parti dell’albero, allo stesso modo un ricercatore appartiene ad una categoria diversa dalle altre parti del mondo. Egli non è soddisfatto di ciò che ha ed ha iniziato a capire che deve esserci qualcosa al di là, che non è tutto qui. Solo queste persone sono benvenute in Sahaja Yoga. Coloro che non sono ricercatori non possono essere costretti ad entrarvi, è una cosa spontanea.

Ora, in diverse scritture è stato promesso che deve accadere questo, in scritture antiche come il Nalapurana – non so se lo abbiate letto o meno perché noi, persone moderne, non leggiamo tutti questi Purana, sapete: pensiamo sia tutto troppo antiquato per essere letto – è stato detto che, nel momento in cui il Kali Yuga avrebbe inflitto i suoi peggiori tormenti agli esseri umani, coloro che a quel tempo ricercavano Dio per monti e per valli sarebbero nati di nuovo e avrebbero ottenuto la loro realizzazione del Sé.

Ne sarete sorpresi, questo anche in Inghilterra che non consideriamo in alcun modo un paese ricco spiritualmente. Gli indiani almeno non la pensano così, loro si considerano molto ricchi spiritualmente; mi chiedo se lo siano veramente, ma se lo sono ciò non mi sorprende, perché voi avete un grande retaggio. Se non lo avete dimenticato, voi siete i migliori per ottenere la realizzazione, siete i più adatti per questo, avete quel sukrut (buone azioni) alle spalle, avete il grande diritto di ottenerla. Fino a che punto gli indiani siano ricercatori, è da vedere.

Ora il problema, quando siete ricercatori, quando ricercate Dio, è: in che modo farlo? Come fare?

Poiché i vostri genitori vi hanno detto che siete musulmani o cristiani o parsi o sikh o qualcos’altro, voi lo diventate. Ma, pur eseguendo qualsiasi rituale o qualsiasi cosa vi abbiano detto i vostri genitori, sentite comunque che c’è qualcosa in più che deve accadere; e questo, il punto mancante, è che dobbiamo conoscere noi stessi interiormente.

Oggi sono felice che abbiamo ascoltato un canto così sublime di un così grande poeta, Kabir. E come ha detto lui, come hanno detto tutti – lo ha detto Cristo, lo ha detto Maometto, tutti loro l’hanno detto – dentro di noi vi è il Signore, vi è Rama, vi è Shiva, vi è il Paigambara o Colui che viene chiamato Allah; dunque ricercatelo.

Ora, noi ci mettiamo ad intonare dei canti: “È meglio cercare, è meglio che ricerchiate, e si deve cercare”. Ricercherete qualcosa forse intonando un canto? Mi chiedono: “Allora come si ricerca, Madre? Come dobbiamo ricercare Dio? Esiste un modo e un metodo?”.

In che modo siete diventati esseri umani? (Lo siete diventati) senza sforzo, senza alcuno sforzo!

L’unica cosa è stata che vi siete affidati alla natura e la natura vi ha creati; che la chiamiate natura o Dio, è proprio la stessa cosa.

Allo stesso modo è il lavoro di Dio Onnipotente che vi ha creato, per darvi il vostro significato. Se io costruisco uno strumento come questo (forse il microfono, ndt), è compito mio informare le persone su cosa farne, come collegarlo alla centrale e come deve essere usato; allo stesso modo è compito di Dio Onnipotente realizzarlo ed Egli sa come farlo.

Si potrebbe chiedere: “Che cosa dovremmo fare al riguardo? Qual è il modo per raggiungere questo?”. Ancora è in atto uno sforzo. In realtà ciò che dobbiamo fare è essere al centro.

Dovete condurre una vita moderata, non dovreste andare agli estremi. Se vi spingete troppo agli estremi, allontanate la vostra attenzione dallo Spirito. Dovete mantenervi al centro, dovete condurre una vita normalissima.

Kabir ha detto molto chiaramente: “Non vado in nessun luogo”. Lui era un uomo sposato, restava al centro. Non si deve ricorrere a cose estreme o esteriori per esprimere la vostra spiritualità; è dentro di voi che la troverete, rimanete al centro. È una cosa assolutamente pratica, è comune buon senso. Pensate ad un auto che non abbia il suo centro di gravità al centro ma proceda inclinata, pensate ad una imbarcazione inclinata: qualsiasi cosa troppo inclinata provoca uno sbilanciamento. Quindi, per mantenere una vita equilibrata, una vita moderata al centro, siate molto, molto normali. Questo è ciò che hanno detto tutti, perché è così. Soltanto mantenendoci al centro abbiamo conseguito la nostra evoluzione. Se osservate un albero, troverete sempre che la sua linfa sale al centro. Tutto il lavoro vivente ha luogo al centro, anche le vostre attività sociali ed economiche si svolgono al centro, proprio come diciamo che Delhi è (la sede di) il governo centrale.

Così dovete mantenere al centro il vostro comportamento, la vostra vita, i vostri stili, il vostro modo di pensare. Non andate agli estremi, questa è la prima cosa che ci hanno detto.

Oggi mi hanno rivolto una domanda: “Madre, Lei ha curato molti malati di cancro?”. Sì, li ho curati, senza dubbio. E il cancro può essere curato facilmente, molte malattie possono essere curate dal risveglio della Kundalini. Ma in che modo si contrae il cancro è la domanda che mi hanno rivolto. Ho risposto che andando agli estremi, solo andando agli estremi sviluppate tutti i problemi.

Persino nei vostri doveri religiosi andate agli estremi. Quando andate agli estremi vi allontanate dal sentiero centrale, così prendete blocchi sul lato sinistro o destro che sono mostrati qui – non so se riuscite a vederlo tutti – è molto importante capirlo.

Sahaja Yoga è stato descritto da tutti i santi, specialmente dopo che Adi Shankaracharya ne ha parlato molto chiaramente. Prima era custodito come una conoscenza molto sacra e segreta, perché a pochissimi poteva essere data la realizzazione. Oggi però non sto parlando solo ad Arjuna o a poche persone qua e là, a degli eletti; ma è un invito aperto a tutti ad aprire i loro occhi a questa conoscenza più sottile, a questa energia reale del vostro Sé che è dentro di voi.

Ora, quando siamo diventati esseri umani, siamo passati attraverso vari stadi. Tutti questi stadi sono inglobati in noi, nei centri. Questi diversi centri risiedono dentro di noi: alcuni nel nostro midollo spinale, uno all’esterno del midollo spinale e due nel cervello.

Questi centri si trovano lì e sono le pietre miliari della nostra evoluzione. Quando eravamo solo un atomo di carbonio eravamo a livello del primo centro, il carbonio.

Mi chiedo, fra coloro che conoscono la chimica, quanti comprendano la bellezza del carbonio.

Il carbonio è creato dalla Madre Terra ed è molto importante perché ha un equilibrio. Il carbonio ha quattro valenze, sia positive che negative. Io so… se voi conoscete la chimica, conoscerete il carbonio molto bene: esso può dare quattro o prendere quattro (elettroni, ndt), è un elemento così bilanciato proprio al centro della tavola periodica. Senza il carbonio la vita non sarebbe potuta iniziare su questa terra, pertanto il carbonio doveva essere creato per primo. E quando eravamo (allo stadio di) carbonio eravamo innocenti, completamente innocenti. L’innocenza è la prima cosa che fu creata su questa terra ed è rappresentata in noi, a livello grossolano o materiale, come carbonio nel primo centro. Domani vi parlerò dei suoi ulteriori aspetti e della sua grande importanza.

Fortunatamente nel nostro paese questo centro è molto, molto forte. Noi fondamentalmente siamo persone innocenti. È un dato di fatto. Potreste pensare che Madre stia cercando di gratificare il vostro ego; ma noi siamo innocenti, però abbiamo adottato i modi di fare di altra gente che è arrivata qui e abbiamo pensato che lo sviluppo materiale sia l’unico modo in cui il nostro paese possa migliorare. E allora abbiamo accettato tanti modi e metodi a causa dei quali la nostra innocenza va persa o quantomeno è attaccata.

Questa innocenza in noi è l’inizio della nostra evoluzione. Ora, nel corso graduale dell’evoluzione abbiamo ottenuto in noi tante qualità; abbiamo inoltre qualcosa di molto particolare in confronto agli altri animali, e quella cosa è l’ego.

Prima di tutto, se osservate il lato sinistro – dal lato destro al sinistro – è il potere in noi che potete chiamare potere del desiderio, attraverso il quale desideriamo, Iccha shakti. Potete desiderare qualsiasi cosa; noi desideriamo tantissime cose, ma per ottenere risultati dobbiamo metterci un’azione concreta.

Ebbene, l’altro potere che abbiamo sul lato sinistro e che va sul lato destro è il potere dell’azione.

Il canale sinistro che veicola il potere del desiderio si chiama Ida Nadi; e quello destro che, come vedete, inizia in realtà dal sinistro e va a destra, si chiama Pingala Nadi.

Il primo è chiamato Chandra Nadi[1], il secondo Surya Nadi[2]. Il primo crea il vostro mana (emozioni, ndt), è meglio dire mana in sanscrito – voi sapete che cos’è mana – e il secondo crea Ahankara (ego, ndt).

Il secondo, ossia l’ahankara, ci è arrivato attraverso i nostri sforzi, attraverso il nostro kriya; è come un pallone sulla nostra testa ed è questo il problema che oggi gli esseri umani devono affrontare e di cui non sono consapevoli.

Il primo potere di mana è molto semplice: voi desiderate qualcosa, continuate a desiderarlo e a struggervi per esso, a desiderarlo e a tormentarvi per esso. Così fate del male a voi stessi, iniziate a farvi del male quando vi mettete a desiderare, quando iniziate ad usare questo potere del desiderio.

Quando desiderate troppo ne siete danneggiati. Quando ne siete colpiti contraete ogni genere di problema, come la depressione ed altri problemi mentali. Insomma, si può diventare matti e sviluppare tutti i problemi psicologici descritti da Freud “il grande”.

Ora, essendo Freud uno scienziato, direi, un essere umano, era cieco; così scoprì qualcosa e affermò che quello è il punto, la verità, ossia che una persona affetta da disturbi mentali ne soffre a causa dei suoi condizionamenti. È un fatto, ma lui aveva a che fare soltanto con persone squilibrate, mai con persone normali.

Se incontrate un matto, non significa che tutto il resto del mondo sia matto. I matti sono così a causa di eccessivi condizionamenti, d’accordo, ma un altro estremo potrebbe essere non dover avere proprio nessun condizionamento e continuare a fare tutto ciò che vi pare.

Grazie a Dio, lui (Freud) non si è mai stabilito in India. Molti hanno cercato di stabilirsi qui, ma non lo hanno fatto; per qualche motivo questo paese ha un sistema per respingere tutte le cose assurde. Pertanto Freud non è stato tanto accettato (in India), fatta eccezione per alcuni cosiddetti pseudo intellettuali che si definiscono occidentalizzati.

Invece, in Occidente sono così ingenui che lo accettarono, accettarono Freud totalmente.

Quindi la domanda è: che c’è di male? Se fate una cosa, che male c’è? È questa la domanda che rivolgeranno: “Cosa c’è di sbagliato in questo? Che male c’è in quello? Che male c’è a fare qualsiasi cosa?”. Non riescono neanche a capire cosa ci sia di sbagliato in un rapporto malsano tra fratello e sorella. Potete immaginare?

Gli indiani possono capirlo. Se ne parlate ad un indiano riderà per questo; è stupidità.

Dunque, ciò che è successo quando la gente ha iniziato a dire: “Cosa c’è che non va? Che male c’è?”, è che ha cominciato a sviluppare il lato destro, il lato dell’ego. Quindi, se ignorate i vostri condizionamenti o cercate di far sì che non esistano proprio condizionamenti, si può diventare estremamente orientati all’ego; e tutto l’Occidente ne è sommerso.

Sono talmente orientati all’ego che non si riesce a parlare con loro; in realtà abbaiano, non parlano. Solo quando si tratta di denaro parlano sommessamente, altrimenti abbaiano. Non potete immaginare quanto siano orientati all’ego e, ne sarete sorpresi, noi pensiamo che siano molto uniti mentre non lo sono, stanno sempre a combattere. Il marito combatterà con la moglie, la moglie combatterà con i figli, i figli combatteranno con i genitori, i genitori con i genitori e così via: combattono, litigano e discutono sempre.

Sapete, qualsiasi film o rappresentazione si producano oggigiorno, ci sono solo litigi fra marito e moglie, non se ne può più.

Tutto il sistema è finalizzato a combattersi l’un l’altro, non c’è da stupirsi che dichiarino anche le guerre.

Questo orientamento all’ego è arrivato ora all’altro estremo. Abbiamo dovuto sviluppare il nostro ego fino ad un punto, fino a questo punto, attraverso il quale la Kundalini può passare facilmente; infatti, prima era in eccesso il superego, pertanto si è sviluppato l’ego ed essi devono incontrarsi al centro in questo modo.

Conducendo una vita moderata, sviluppate il vostro ego e superego correttamente, siete al centro. E, grazie a Dio, per tradizione gli indiani sono i migliori, per questo dico che sono innocenti. Ma ho notato che ci sono persone in India, uomini al vertice degli affari ritenuti molto colti ed eruditi, professori e via dicendo, che dicono la stessa cosa: “Che c’è di male?”.

Ora, in India noi sappiamo che cos’è susanskara, susanskara. Esiste la parola su – non so se esista anche in inglese – e su significa buono: dobbiamo avere buoni sanskara[3], dobbiamo avere una mente disciplinata.

Il concetto della vita indiana è chitta nirodh: dovete controllare la vostra attenzione, non dovreste permettere alla vostra attenzione di andare all’esterno, non dovreste permettere alla vostra attenzione di disperdersi. Sin dall’infanzia noi chiediamo ai nostri figli:  “Dov’è la vostra attenzione? Dov’è la vostra attenzione? Dove vi siete persi?”. Quindi l’indole indiana sa che l’attenzione non deve essere dispersa.

Per esempio in India nessuno si vanterebbe di una cosa sbagliata come un furto; se ne vanterà forse qualcuno?

Ma ho visto con i miei occhi, non ci crederete, che a Parigi hanno trasmesso la notizia di un uomo che aveva compiuto un furto con scasso in una importante banca; sapete, aveva svaligiato l’intera banca ed era in televisione. E cercava di mettersi in mostra come se fosse un grande eroe, dicendo: “Sì, sono andato lì e ho fatto così e ho fatto cosà”. E spiegava tutto ciò al magistrato. E mentre parlava al magistrato si vedeva ciò che accadeva con i propri occhi, perché la TV era puntata su di lui; (il magistrato) gli chiedeva come fosse arrivato alla finestra, (infatti il ladro) era andato alla finestra, era saltato fuori ed era scomparso.

Ebbene, ero sorpresa che lì fosse rappresentato come un eroe: la gente, i bambini indossavano (su magliette) la sua fotografia come se fosse un eroe. Riuscite ad immaginare noi che mostriamo come un eroe la fotografia di qualcuno che sia un noto criminale, che abbia sottratto denaro alla gente che l’aveva depositato lì, denaro guadagnato duramente? Questo è ciò che accade lì.

Ora anche noi stiamo cercando di svilupparci, svilupparci per modo di dire: stiamo diventando sofisticati, vedete, pertanto potremmo adottare i loro stili e un giorno potremmo ritrovarci nella stessa situazione nella quale non si riconosce o non ci si rende conto di dove si è arrivati, dove si è giunti.

Direi che allora dovete capire che dovete avere i vostri susanskara, e i susanskara vi arrivano ascoltando persone come Kabir e Nanaka, ascoltando persone come Tukarama e Gyaneshwara, e non persone estremiste che insegnano qualcosa di estremo.

Loro erano tutti sposati, hanno condotto una vita molto semplice. Gyaneshwara non era sposato, lui morì molto giovane. E il concetto più elevato lo abbiamo ricevuto da Adi Shankaracharya, il quale ha detto che si raggiunge un certo stadio in cui non vi occorrerà nient’altro che la grazia di Madre. La grazia di Madre è possibile solo se siete persone moderate; se siete degli estremisti vi allontanate da Lei e quindi non funziona.

Cristo ha detto che un uomo ricco non può entrare nel Regno di Dio. Perché è un estremista. Ha detto che un cammello può passare attraverso la cruna di un ago, ma un uomo ricco non può entrare nel Regno di Dio.

Perché disse questo? Perché sono estremisti, frequenteranno persone sbagliate dove potranno comprare un guru e far sfoggio del proprio denaro, oppure potranno servirsi del guru come di un funzionario di collegamento o qualcosa del genere che dia loro un orientamento all’ego.

Naturalmente fra loro ci saranno alcuni, pochi, che si renderanno conto della futilità del denaro e arriveranno a Dio. Ed io sento che adesso, in Occidente, la generazione moderna è di quel tipo; sono i santi nati lì, sono i santi nati in quel paese, che ricercano Dio. Ma noi da qui abbiamo esportato tutti i nostri malviventi e cerchiamo anche di usufruire del denaro che elargiscono ai nostri guru, perché crediamo di guadagnare valuta estera. Ma questo è il kamai[4] dell’adharma e, finché non lo controlleremo, questo nostro paese non potrà mai progredire. Non dobbiamo essere deboli su questo punto, questo è il thugai[5] (ai danni, ndt) delle altre nazioni.

Loro lo hanno fatto a noi, non importa, ma noi non dovremmo farlo. Se il mondo intero cerca di ingannarci non importa, noi non dovremmo ingannare. E sappiamo per certo che questo è ingannare, eppure su questo punto siamo deboli, poiché pensiamo di poter guadagnare così valuta estera. Con un simile kamai non sapete che cosa può accadere al nostro paese.

Per Sahaja Yoga, che è stato descritto da tutti i grandi santi, oggi è giunto il momento di diventare un Mahayoga.

Deve diventare un Mahayoga. Gyaneshwara ha descritto l’avvento di un giorno in cui Sahaja sarebbe diventato maha, ossia che avreste ottenuto la realizzazione in massa, a livello di massa. A migliaia possono ottenere la realizzazione. L’ho visto accadere nei villaggi, nel villaggio di Kadus. C’è un posto chiamato Kadus vicino Satara, dove si radunarono circa seimila persone, più di seimila, c’erano anche dei giornalisti; e tutti, con grande sorpresa, ottennero la realizzazione del Sé, ottennero tutti la loro realizzazione. È molto sorprendente.

Accadrà a migliaia di persone, specialmente nei villaggi, poiché la gente di città è occidentalizzata, è difficile, ha una grande opinione di sé, troppo ego. Quando sono arrivata qui ho trovato che tutta Delhi soffre di ego, un ego terribile, l’Agnya chakra.

Ho dovuto chiedere alle persone di rimuovere queste vibrazioni (negative, ndt) per ridurlo. Non so da dove provenga questa specie di mito, ma dobbiamo affrontare noi stessi per come siamo. Dobbiamo correggerci attraverso il risveglio della Kundalini.

Ora, Sahaja Yoga è una crescita spontanea, è una crescita vivente. La Kundalini sale da sola e attraversa il Brahmarandhra, come descritto da tutte queste persone: “shunya shikhar par anhad baji re[6]”, è tutto descritto. Insomma, non devo dirvelo perché voi non leggete queste cose, vi limitate a cantarle. Quello di cui loro hanno parlato è ciò che io sto facendo oggi. Io sto realizzando il lavoro di Kabir, Nanaka, di Gyaneshwara, di tutti i nath panthi che hanno predicato che dovete ottenere la vostra realizzazione; di Cristo, di Maometto, di Buddha, di Mahavira, di tutte queste persone insieme; e questo lavoro di tutti loro oggi deve essere portato a termine.

Quel momento è arrivato. La cosa più sorprendente è che, in un luogo come l’Inghilterra, che come ho detto non è da voi considerato particolarmente spirituale, circa cento anni fa sia nato un grande poeta.

Devo dire che fu davvero grandioso, in quanto è stato un grande profeta. E lui disse che il tempo di questo Mahayoga sarebbe arrivato. La cosa più notevole è che abbia persino parlato del luogo dove vivevo.

Cosa c’è signore? Perché non si siede? Sta disturbando tutti gli altri! Per favore si sieda, non dovrebbe fare così. Vede, lei non può venire in questo posto a disturbare. Si tratta della vostra Kundalini. Io sto cercando di alzare la Kundalini delle persone e improvvisamente lei salta su, non c’è bisogno di farlo. Vede, è un lavoro molto delicato, è Brahma Shakti e devo condurla attraverso il Brahma Nadi. Quando parlo, non sto parlando, sto alzando la vostra Kundalini. E per favore, non disturbate. Se dovete andare, dovreste farlo prima. Questo non è un cinema, non è uno spettacolo, è un lavoro vivente: quindi per favore aiutatemi, non disturbatevi l’un l’altro, per favore, è una cosa molto seria. E occorre capire il proprio valore e che io sono qui per darvi la cosa più preziosa dentro di voi, il vostro Spirito. Perciò, per favore, non andate via solo perché non vi divertite o altro; cercate di metterci la vostra attenzione. Non è un argomento così difficile quello di cui vi parlo, ma cercate di capire che questo è un tempo molto importante. Se siete venuti qui è una grande occasione, e fareste meglio ad ottenere la vostra realizzazione. Come Madre devo dirvi che questo è ciò che stavate ricercando.

Stavo parlando di William Blake che cento anni fa ha scritto di questo Mahayoga. Disse che gli uomini di Dio, i ricercatori – sto dicendo che quella dei ricercatori è una categoria – sarebbero divenuti profeti, avrebbero ottenuto la realizzazione. Ma questi profeti sarebbero stati dotati di una qualità speciale, e qual è questa qualità? Quella di trasformare gli altri nello stato di profeta. Molti profeti sarebbero stati creati su questa terra.

Ma il fatto più sorprendente è che egli lo abbia descritto così dettagliatamente da aver addirittura citato il luogo dove vivevo.

Disse che il primo faro ad essere illuminato sarebbe stato Surrey Hills, dove ho vissuto all’inizio. E a proposito dell’ashram che abbiamo adesso, disse: “Lambeth Vale è il luogo in cui si getteranno le fondamenta sulle rovine”, e noi abbiamo acquistato un luogo in totale rovina. Egli descrisse tutto in modo così dettagliato. E disse anche che Londra sarebbe stata una Gerusalemme, l’Inghilterra sarebbe stata una Gerusalemme, ossia uno kshetra, un luogo di pellegrinaggio.

Pensate, cento anni fa un inglese ha descritto tutto questo. Ciò significa che qualcosa funzionerà in quel paese, senza dubbio. Ma che dire di questo nostro grande paese, che è una Yoga Bhumi (terra dello yoga)? Siete nati in una Yoga Bhumi, lo sapete? Voi avete una responsabilità nei confronti di Dio: dove siete? Dove state sprecando la vostra attenzione? Tutto il mondo guarda a voi come ad una guida, ma voi non siete interessati, non vi preoccupate.

Ora si potrebbe domandare: “Madre, se è una Yoga Bhumi, perché è un paese povero?”. Meglio povero che ricco come questa gente stupida all’estero.

Krishna ha detto: “Yoga Kshema vahamyaam”. Prima ottenete lo yoga e poi lo kshema. Non disse kshema-yoga, disse yoga-kshema: prima dovete ottenere lo yoga, dovete ottenere la vostra realizzazione, poi lo kshema. È questo il modo corretto, che vi glorifica; in Hindi possiamo dire “rajta hai”. Altrimenti sarà strano, bizzarro, sembrerà che vi siano spuntate due corna. Eleggete qualcuno come deputato parlamentare e vi accorgete immediatamente che deve essere qualcuno (di importante) dal suo naso, dal modo di parlare, dal modo di camminare ignorando tutti.

Eleggetelo ministro e sarete fritti: non vedrete mai più la sua faccia. “L’uomo maledetto andrà laggiù…”. È così, un uomo bravissimo può essere rovinato dal potere, può essere rovinato dal denaro; avete visto che le persone che si arricchiscono dimenticano subito i genitori, il loro paese, dimenticano tutto.

Ogni genere di nefandezze viene compiuto in nome del denaro. Tangenti, corruzione, ogni cosa viene fatta poiché non si è anime realizzate. Se siamo anime realizzate, semplicemente non lo faremo, a nessun costo. Tutti i vostri sforzi per migliorare l’onestà di questo paese saranno vani finché non otterrete la realizzazione del Sé attraverso il risveglio della Kundalini. Grazie a questo avviene la vostra trasformazione e si sviluppa la propria personalità; allora non si hanno simili tentazioni, tutto l’essere cambia e si diventa samarth[7], sa-ma-artha.

Si diventa il significato di ciò che si è. Non ci si identifica più erroneamente con alcunché, non si è interessati. E allora anche il Principio di Lakshmi viene illuminato ed anche i problemi materiali si risolvono. Fino ad un punto, ossia di nuovo non troppo, non si diventa lakhopati (milionario), perché quella è una follia e una sciocchezza.

Ma diventate così benestanti da essere assolutamente soddisfatti di voi stessi, del vostro essere materiale e non chiedete niente. Tutto cambia completamente: quando siete seduti davanti a me chiedete; ma poi cambiate la vostra forma, state da quest’altra parte e date. Come la luce che, quando è accesa, cosa fa? Dà luce. Prima dell’illuminazione vi è la ricerca; una volta accesa, dà luce.

Come hanno fatto tutti i grandi santi; l’unica differenza è che i santi sono nati a livelli talmente elevati che, quando parlavano, nessuno li ascoltava. Nessuno li riconobbe e vennero tormentati da tutti. Ora, dopo la loro morte, esistono grosse organizzazioni, grandi culti religiosi, grosse attività religiose, enormi chiese e templi e quant’altro, costruiti in loro nome; questo dopo la loro morte, mentre quando erano in vita nessuno se ne preoccupò, nessuno.

Oggi è dunque arrivato il tempo per voi di conseguire l’assoluto in voi attraverso il quale riconoscerete il reale dall’irreale. Non solo questo, ma si manifesteranno i vostri poteri del vostro Spirito, per mezzo dei quali potrete compiere miracoli su miracoli e dei quali vi parlerò in seguito, in altri programmi che organizzerete. Spero che continuerete a venire e porterete altre persone per questo. E ogni volta cercherò di alzare la vostra Kundalini e di stabilizzarla.

Dopo la realizzazione, quando la germinazione ha avuto luogo, quando il seme è germogliato, dovete prendervene cura; almeno per sette giorni dovete starci veramente attenti al fine di non ripiombare nella vostra confusione. Dopodiché, per seguirlo correttamente vi occorre un’istruzione.

Prima non c’è bisogno di uno sforzo; dopo dovete istruirvi un po’ su voi stessi per capire il significato dei chakra, dove si trovano, quali sono i punti, dove si bloccano, quali malattie e quali problemi ne derivano e come liberarsene. Dovreste possedere tutta questa conoscenza. Vedete, ora qui abbiamo tante belle persone dall’Australia, dall’Inghilterra, dalla Francia e da altri luoghi: tutte loro hanno ottenuto la loro realizzazione e l’hanno stabilizzata.

Molte persone ottengono la realizzazione; anche l’ultima volta abbiamo avuto molte persone che hanno ottenuto la realizzazione. Ne incontro alcune per strada che dicono: “Madre, stiamo bene ma abbiamo perso le vibrazioni”.

Non ci si rende conto del valore: è amulya, è inestimabile, non potete pagare per questo. Questa è una cosa che dovete sapere: non potete pagare per Dio.

È un’offesa! Potete forse pagare l’amore di vostra Madre? È un insulto! E tutti quelli che hanno eretto enormi edifici (templi, chiese, ecc.) e prendono denaro in nome di Dio…! Se volete costruire una casa, d’accordo, potete costruirla; chiamatela ashram, chiamatela in qualsiasi modo, è comunque una materia inanimata. Ma non potete pagare per la vostra realizzazione. Non potete pagare per la vostra realizzazione, questo è sicuro. Da domani vi parlerò di tutto  ciò che vi accade. E inoltre resterò qui per qualche tempo; per favore, cercate di avere un po’ di stima di voi stessi, non siete persone comuni dato che siete nati in questo paese e dovete raggiungere la vostra profondità. Quando vi addentrerete in esso, improvvisamente scoprirete che dentro di voi risiede il grande potere delle vostre punya che avete conseguito nelle vite precedenti. Dovete solo arrivare a quel punto per la realizzazione del Sé e poi dovete ricercare la vostra profondità. Quando ci entrate la ottenete proprio, siete lì e iniziate a manifestarla.

Diventerete guru voi stessi. Conoscerete tutto da soli, questa è la promessa di questo Mahayoga. Spero che le persone di Delhi lo capiranno e riusciranno ad ottenere la loro realizzazione del Sé in questa mia visita. È molto importante, il tempo è molto importante e penso che stia per terminare. E la gente deve rendersi conto che questo è l’ultimo giudizio che è stato promesso.

Solo attraverso la Kundalini sarete giudicati, diversamente non c’è via d’uscita. Questo è l’ultimo giudizio. E non mancatelo. Il tempo sta per finire. Dico a tutti per favore di stare attenti; portate tutti i vostri amici, ditelo a tutte le vostre persone, ottenetela per voi stessi e stabilizzatevi. E gioite della bellezza dello Spirito ed entrate nel Regno di Dio, che è il vostro amorevolissimo Padre che vuole donarvi questo.

Che Dio vi benedica tutti.

La Kundalini salirà da sola; non credete alle persone che sostengono che ciò non sia possibile. Naturalmente non è possibile, è un’impresa molto difficile, lo accetto; ma forse io conosco il lavoro molto bene o forse ne ho l’autorità. E domani anche voi avrete l’autorità di alzare la Kundalini, avrete tutti la stessa (autorità).

Haan aa raha hai naa ab aap jaa rahe thee haan, [Ah, sta arrivando. No, e tu ora te ne stai andando! (forse parla a qualcuno che sta uscendo, ndt)]. Mettete le mani così, non disturbate gli altri, d’accordo? Per favore, mettete solo le mani. Direi che, a livello collettivo, il vostro lato destro è molto iperattivo, perciò dovete abbassarlo. Innanzitutto, prima di fare qualsiasi altra cosa, per favore, rivolgete la mano sinistra verso di me, la sinistra è gelata, ma la destra è… la mano sinistra verso di me, così, solo la sinistra.

Adesso partendo da sinistra alzate la mano destra, così, portatela su, all’altezza della testa e abbassatela su questo lato (destro, ndt). Gettate via (il calore, ndt). Fatelo di nuovo, per la seconda volta, gettate via. Fatelo ancora – per la terza volta – e scaricate. Una quarta volta e scaricate. Cinque, sei e sette volte. Va bene.

Ora rivolgete le mani verso di me. Va molto meglio.

[Parte tradotta dall’Hindi:]

In questo non ci sono domande e non ci sono risposte. Accade quando deve accadere e non accade quando non deve accadere. Non ci sono discussioni al riguardo. È qualcosa che appartiene al Paramatma.

Quando deve accadere, accadrà a chi dovrebbe succedere; e oggi si è verificato per le persone che lo meritavano. Le persone a cui è accaduto devono capire che lo si dovrebbe chiedere al Paramatma.

In questo non potete combattere. Non esiste lotta di alcun genere. Non lo otterrete con le discussioni. In questo modo sprecate solamente tempo e non ha senso sprecarlo.

Soprattutto, qui la gente non sa niente della Kundalini ed è questo il grosso problema, perché per voi dobbiamo cominciare dall’inizio.

Ad esempio, in Maharashtra, tutti sanno dove risiede la Kundalini, qual è il chakra ecc., sanno chi è Dattatreya.

Qui invece la gente non sa nulla. È un compito molto arduo. Quindi prima ottenete la realizzazione, poi vi spiegherò.

Ad esempio, quando siete entrati nella stanza eravate al buio, quindi prima accendete la luce e poi discuteremo. D’accordo?


 [1] Canale della luna.

[2] Canale del sole.

[3] Susanskara: buoni condizionamenti.

[4] Forse derivante da kama, desiderio.

[5] Forse crimine, derivante da thug, criminale.

[6] Si tratta di un verso tratto da un canto del santo Kabir dal titolo Gun-re gaunga (“Canterò lodi”). Significa: Al vertice della solitudine riverbera l’eterno suono senza percussione.

[7] Potente, capace, efficiente.