Diwali – Mahalakshmi Puja

Chelsham Road Ashram, London (Inghilterra)

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(05/2020 SOTTOTITOLI revisionati, traduzione verificata)

S H R I   M A T A J I   N I R M A L A   D E V I

 Diwali – Mahalakshmi Puja

 Chelsham Road Ashram, Londra (GB), 1° Novembre 1981


Oggi vi ho parlato dell’importanza del principio di Lakshmi dentro di noi e dei tre processi che attraversiamo.

Il primo è Gruha Lakshmi. In realtà, si celebra principalmente il tredicesimo giorno della luna, quando si dice che alla donna di casa si debba fare qualche regalo. E la cosa migliore che possa ricevere è un qualche utensile, perciò le vengono regalati alcuni utensili. In effetti è qualcosa di molto reciproco, perché se le si regala un utensile, lei deve cucinare per voi. È un modo molto dolce di suggerirle di cucinare qualcosa per voi.

Poi, il quattordicesimo giorno è molto importante poiché, in quel giorno, la Dea – sotto forma di potere, sotto forma di potere, infatti fu Kartikeya ad uccidere il demone Narakasura. E lui era uno dei peggiori in assoluto, non poteva essere ucciso. Pertanto Shiva e Parvati si sposarono allo scopo speciale di generare questo potente Shaktiputra, ossia il figlio della Shakti, noto come Kartikeya.

Ed Egli nacque proprio per uccidere questo orribile demone chiamato Narakasura. E lo uccise, in quel giorno, il quattordicesimo. Quel giorno è qualcosa di simile ad Halloween, poiché si aprono le porte dell’inferno e tutti i demoni sono rispediti all’inferno. È per questo che in quel giorno si deve dormire il più a lungo possibile al mattino, affinché tutti i demoni siano rinchiusi ben bene, poiché alcuni di essi potrebbero essere ancora in giro. È meglio permettere loro di andarsene. Insomma, nel regno in cui vi trovate, voi non avvertite granché la loro esistenza; se però ci si trova nel regno del subconscio o del subconscio collettivo, si arriva persino a vedere alcuni spiriti, ed anche a percepirne l’esistenza vedendo punti neri e tutto il resto.

Quel giorno è dunque molto pericoloso; ma poiché fu ucciso Narakasura, la gente lo ha celebrato. Questa celebrazione avviene il giorno successivo, che è chiamato giorno del Diwali.

Quello è il giorno in cui si venera anche Lakshmi, perché si pensa che quello sia il giorno in cui Lakshmi nacque sulla terra dal mare, come vi ho detto la volta scorsa.

Il giorno di Capodanno arriva dopo, poiché, nell’India settentrionale, in quel periodo si finiscono i raccolti e si è notato che quello era un ottimo giorno per celebrare il Capodanno. E si può dire che in realtà in India sia più una sorta di evento sociale, non è necessario celebrarlo in quel giorno ma in qualunque giorno ci vada bene.

Si può scegliere il proprio Capodanno. Infatti, nel sud, ad esempio in Maharashtra, hanno un Capodanno diverso, come vi ho spiegato, in quanto la dinastia Shalivahana dette inizio ad un altro calendario e loro celebrano quello.

Occorre dunque rendersi conto che non si deve essere rigidi riguardo a tutte queste cose. Non c’e niente di rigido. La rigidità viene dall’ignoranza. È tutto per voi, per la vostra gioia e felicità. L’intero sistema dei festival è per la vostra felicità, e non per la felicità del tempo o di una data. È per voi, perciò dovrebbe essere adattabile secondo le vostre necessità e comprensione, ed anche a seconda dello stile di vita nella vostra nazione. Non dovrebbe esservi attaccamento a nessun tipo particolare di cultura o di idea. È tutto per voi. Tutti questi festival sono per voi, non per le Deità. Loro non hanno questi festival. Esistono soltanto per voi. E quando li festeggiate, è solo per la vostra gioia e felicità. Ed è per questo che dovreste celebrarli in un modo che vi dia la massima felicità. E si devono celebrare tutti i festival del mondo.

Più si è festosi, più si è felici. Perché perdere l’opportunità? Quindi, in quanto sahaja yogi potete festeggiare…

[Non riesci ad entrare, John? Spostatevi un po’ da questa parte, penso. Sì…]

In quanto sahaja yogi, ormai non appartenete più ad una casta o ad una comunità particolare, appartenete ad una casta universale. Quando appartenere alla universalità, allora potete festeggiare tutti i festival di tutte le religioni e trarne il meglio.

Potete celebrare tutto l’anno tutti gli anniversari, imparare a conoscerli: più ne conoscete meglio è. E preparate dolci di tutti i tipi, tutti quelli che avete, tutti quelli che usate in ogni zona, Paese e cultura. Ed è così che dobbiamo essere più festosi.

L’ultimo giorno è molto importante, direi che è un giorno davvero universale: si chiama Bhaiya Duja, o in Marathi anche Bhau-bij, ha nomi diversi. È il giorno dei fratelli e delle sorelle.

Il rapporto tra fratelli e sorelle deve essere molto, molto forte. E la purezza di quella relazione deve essere mantenuta. Non è necessario essere nati come fratelli e sorelle, non è necessario. Ma di fatto lo siete, poiché, se siete anime realizzate, siete nati come fratelli e sorelle.

Pertanto, questa purezza deve essere mantenuta nella società di Sahaja Yoga. È molto importante cercare di sviluppare questa situazione di estrema purezza tra fratelli e sorelle. Le loro relazioni sono purissime e non dovrebbero assolutamente essere sfidate. Lo sono al punto che, persino se chiamate qualcuno vostro fratello, lui lo diventa e, più sviluppate questa relazione, meglio starà il vostro Vishuddhi sinistro. Infatti il Vishuddhi sinistro corrisponde al rapporto con Dio come fratello o con la Dea come sorella.

La sorella di Shri Krishna, come sapete, nacque da Nanda, e Shri Krishna nacque in una prigione. Quindi ebbe luogo uno scambio. Dovettero mettere Lei al posto di Lui, e quando Kamsa, lo zio di Krishna, tentò di ucciderla, Lei salì in cielo e, sotto forma di fulmine, proclamò: “Chi ti ucciderà è ancora vivo, si trova ancora a Gokul”. Quindi, il fulmine che vediamo rappresenta questo potere che noi chiamiamo Vishnumaya, la sorella. Se i vostri sentimenti sororali verso le donne sono buoni e forti, il vostro Vishuddhi sinistro starà benissimo.

Esso ha molte altre qualità. Ad esempio, una persona dotata di un ottimo Vishuddhi sinistro, è una persona molto sicura. Non solo, ma tutto ciò che dice si rivela vero. Se anche dice qualcosa per sbaglio, si rivela vero. Il Vishuddhi sinistro è un centro molto potente.

Ogni volta che una persona così parla per criticare qualcosa, diciamo, o per abbattere o contrastare qualcosa, ha il potere di schiacciare tutto ciò che non le va. Ad esempio si può citare Cristo: il Suo Vishuddhi sinistro è espresso dalla Sua relazione con Maria Maddalena, quando Egli si alzò dicendo: “Chi non ha commesso alcun peccato, può scagliare la pietra contro di lei”. Questo è dunque il Suo potere.

Il peccato di quelle persone le schiacciò completamente: furono schiacciate, poiché il peccato esisteva ed era un peccato di Vishuddhi sinistro. Non c’era purezza. E quando non c’è purezza, se una persona tanto pura dice una cosa del genere… tutta quella gente perse i propri poteri e non poté proprio lapidarla.

Questa Sua sorella nacque più tardi come Draupadi, fra l’altro molto vicino al posto dove siamo stati, Wani[1], che abbiamo visitato. Gavin, ti ricordi quando siamo andati a Nagpur? Lei nacque nei pressi di Wani, e lì c’è un enorme tempio dedicato a questo. Si chiamava Draupadi, e sapete come Shri Krishna abbia provato a difenderne la castità[2].

Ora ho sentito che la gente cerca di dire cose di ogni tipo contro Maria Maddalena e contro Cristo. Questo è il segno della decadenza dei nostri cervelli e della nostra moralità, per cui non riusciamo a vedere la purezza in nessuna relazione. Non riusciamo a vedere purezza in nessuna relazione.

Quindi, noi sahaja yogi dobbiamo svilupparla maggiormente. Invece, trovo che le persone, soprattutto in Occidente, cercano di immaginare chi sposeranno. È sbagliato creare queste relazioni. Non è necessario continuare ad organizzare matrimoni e a giocare a questi giochi di romanticismo e tutto il resto. Se il matrimonio deve avvenire, avverrà. Ma non rovinate l’atmosfera. Ci sono persone che assomigliano proprio a barbieri[3] che cercano di organizzare matrimoni e si sentono molto fieri di organizzare il matrimonio fra questo e quella e fra quello e quell’altra. Non è bello e non si dovrebbe fare. Non vi è alcuna virtù in queste cose, stare sempre ad organizzare matrimoni. Quando arriva il tempo di sposarsi, accade.

All’epoca di Maometto, sorse una grossa questione, poiché vi erano pochissimi uomini e moltissime donne di ogni età.

E non sapevano che cosa fare, in che modo salvare queste ragazze, poiché molti uomini erano morti in guerra. Allora chiesero: “Che fare in questo frangente, in questa situazione nella quale vi è una catastrofe simile e vi sono così tante donne e così pochi uomini?”. (Maometto) rispose: “Bene, potete sposare quattro o cinque mogli di qualsiasi età”.

Infatti, dover vivere nel dharma implica il matrimonio, ossia un riconoscimento collettivo; non (convivere) senza matrimonio.

Perciò disse: “Bene, potete sposarvi anche cinque volte, ma dovete sposarvi: non potete convivere senza essere sposati”.

È per questo che Egli insisteva molto sul fatto che ognuno si sposasse e non avesse relazioni senza contrarre matrimonio; era peccato. Invece, adesso i musulmani pensano che sia loro diritto sposare cinque donne, anche se gli uomini sono di più e le donne sono di meno. È sbagliato. Dovete trovare la soluzione. E a quell’epoca dovette essere delimitata persino la relazione tra fratelli e sorelle, poiché c’era un grosso problema. Perciò, a quel tempo, (Maometto) disse: “Bene, i figli nati dagli stessi genitori non possono sposarsi, ma i cugini sì”.

Adesso i tempi sono cambiati, è vero, non si è più a quell’epoca. Non siamo in guerra, non accade niente del genere, non esiste questo problema. Adesso sviluppiamo dunque la nostra relazione pura tra fratelli e sorelle. In realtà, la prima volta in cui abbiamo celebrato il Diwali, ho chiesto alle persone di trovarsi una sorella. Ogni uomo deve avere una sorella, trovarne una. E poi ho detto: “In questo giorno, inauguriamo questa usanza secondo cui, la prossima volta che ci incontreremo in occasione del giorno chiamato Rakhi Purnima, gli stessi fratelli e le stesse sorelle si allacceranno il rakhi al polso”.

Anche in India l’abbiamo fatto ed ha funzionato benissimo. Ma lì i rapporti sono molto forti. Sapete, penso che una volta Dhumal l’abbia legato a Raulbai. Ed ora, se anche dico qualcosa a Raulbai, a lui non piace. Si è arrivati a questo punto. È davvero dolce, sapete. Ed anche la moglie di Dhumal rispetta Raulbai come sorella maggiore, sapete. È molto dolce. In questo modo si stabiliscono molte relazioni. E mi pare che l’anno successivo Raulbai divenne la sorella di uno dei nostri amministratori del Trust, che non c’è più. Ma lei ha sempre portato avanti tutta quella relazione, ed anche loro, pensate. È così, questa relazione è così speciale, così intima, così pura.

E questo rapporto dovrebbe essere sviluppato con qualsiasi signora, donna o amica vogliate avere. Si dovrebbe tenere a mente che non si può superare un certo limite, deve esserci una maryada. Diversamente diventeranno fratello e sorella e poi si sposeranno, non è possibile. Dobbiamo quindi avere dei limiti, è molto importante. In Sahaja Yoga dobbiamo avere maryada, limiti. Ed uno di essi è che, una volta che abbiate chiamato qualcuno fratello o sorella, è una relazione assolutamente pura.

Ci spingeremo un poco più in là, dicendo – come vi ho già detto – che i fratelli minori di vostro marito sono proprio come i vostri fratelli minori; lo sono tutti: i fratelli minori di vostro marito o i sahaja yogi più giovani di vostro marito.

Il contrario vale per tutti gli uomini: tutte le donne di età superiore alle vostre mogli, sono come sorelle, sorelle maggiori.

Questa relazione è molto dolce e vi dà un certo livello di comprensione di quanta distanza sia da mantenere e con chi, con chi comportarsi liberamente e con chi mantenere le distanze.

E la distanza deve essere mantenuta in un modo bellissimo affinché la purezza non sia alterata. Attenetevi a principi di purezza. La purezza è il nutrimento di Sahaja Yoga, il nutrimento della vostra crescita. La purezza, purezza in ogni senso, è la cosa più importante per noi. Se siete puri, non farete niente di falso, diciamo, niente che non sia puro.

Innanzitutto, quindi, sarete puri voi e accetterete, apprezzerete la purezza, sarete sostenuti dalla purezza. Non collaborerete con nessuna impurità né proverete a scendere a compromessi con essa. È per questo che ‘purezza’ è il nome di vostra Madre. Voi sapete che il mio nome significa purezza. Ed è una purezza tale da purificare tutto. Essa purifica proprio. La purezza dovrebbe essere tale da dover purificare, diversamente non ha significato. Ad esempio, un sapone purifica, giusto? Ma voi non purificate il sapone. Lo pulite forse? Magari alcuni pazzi potrebbero farlo. So di certa gente che lava persino il rubinetto ed anche l’acqua.

Ecco perché l’acqua, che è la purificatrice – l’acqua è la purificatrice, ci purifica fisicamente. Ed anche i nostri veleni vengono espulsi dal nostro fegato grazie all’acqua. L’acqua è un elemento davvero grandioso nel rimuovere tutti i problemi. Voi utilizzate l’acqua per moltissime cose, sapete come funzioni.

Lakshmi, che è purificazione, è nata dall’acqua. È per questo, come vi ho detto, che fu chiamata Maria. Ed il mio nome è anche Nira, che significa ‘nata dall’acqua’. Occorre quindi comprendere che il messaggio di oggi è quello di inculcare in noi la purezza. Non dovremmo ingannare noi stessi.

È facile ingannare, ma dovremmo inculcare dentro di noi la purezza come questione della nostra maturità, come nostro ornamento, come nostra bellezza; e non perché sia qualcosa di faticoso o molto difficile, non così. Dovrebbe essere raggiunta con grande piacere e felicità. Quanto ci piace farci il bagno o essere puliti e presentabili? Allo stesso modo dovremmo cercare di purificare i nostri pensieri. Possiamo farlo semplicemente rivolgendovi l’attenzione. I pensieri devono essere resi puri. Per prima cosa, perché avere pensieri? Ma se anche li avete, abbiate pensieri puri e puliti. Anche se dovete averne, non abbiate pensieri colmi di arroganza, aggressività o paura.

Alcuni ritengono che avere pensieri di paura sia un’ottima cosa: “Oh, sono spaventato, ho paura”. Questa è impurità. Perché dovreste aver paura? Significa che il vostro Vishuddhi sinistro è bloccato. Non vi è necessità di avere nessuna paura, di alcun genere, non è necessario avere nessun timore. Se dovete aver paura sappiate che qualcosa non va in voi. Se credete che Dio è al di sopra di tutto, che siete anime realizzate e che Dio si prenderà cura di voi, che Egli è vostro Padre e vi ha aperto le Sue porte, che cosa c’è da temere?

Molti ritengono che, se si ha paura, si è umili. L’umiltà è diversa dalla paura. È una cosa assolutamente diversa, non ha niente a che vedere con l’umiltà.

Essere umili è quindi diverso dall’essere paurosi. Per i sahaja yogi è molto facile scoprire, mediante la consapevolezza vibratoria, cosa sia la paura e cosa sia l’umiltà, poiché l’umiltà vi darà vibrazioni, mentre la paura vi bloccherà tutto il lato sinistro.

La purificazione della nostra mente si attua mediante alcuni modi di comprendere noi stessi. La prima forma di consapevolezza che si deve avere è quella di essere nati in una famiglia, in una società, in una cosiddetta ‘setta’ religiosa o altro. Tutte queste fissazioni hanno introdotto in noi certe impurità, che potrebbero provocarci ego, superego, qualsiasi cosa.

Allora, per mantenersi puri e semplici, ricorrete il più possibile all’elemento acqua. Aiuta sia l’ego che il superego. Ricorrete all’elemento acqua. Lakshmi è questo. Lakshmi è colei che vi dà il Mahalakshmi Tattwa. È soltanto da Lakshmi che nasce il principio di Mahalakshmi. E ciò accade dopo la purificazione avvenuta mediante il processo di Lakshmi.

Cristo ha detto: “Se volete posso darvi oro, oggetti d’oro, potete vivere con quelli. Ma soltanto chi mi ama entrerà nel Regno di Dio. Ed io mangerò insieme a loro”, ossia: “Mangerò soltanto insieme alle persone pure. Non mangerò insieme a quelle impure”.

Lui era così; intendo dire che tutte le incarnazioni sono consapevoli di dover stare con i puri e di dover aiutare i puri.

Ma Egli disse molto chiaramente che, se volete Lakshmi – nel senso del denaro – potete averla. Ma non è Mahalakshmi. Si tratta dunque del passaggio dallo stato di Lakshmi a quello di Mahalakshmi.

Voi avete già ricevuto la realizzazione, non vi rendete conto di quanto avete già ottenuto. Avete già dentro di voi il principio di Mahalakshmi. E che cos’è il principio di Mahalakshmi? È questo il punto. Posso farvi questa domanda? Che cos’è il principio di Mahalakshmi dentro di voi?

Yogi: Desiderio dello Spirito.

Shri Mataji: No, no. Voi avete un potere. Avete dentro di voi i poteri di Mahalakshmi, lo sapete?

Uno yogi: È il piacere che dà.

Shri Mataji: Il piacere? No, no, no.

Uno yogi: Il potere di dare la realizzazione.

Shri Mataji: Andate ancora avanti, un po’ di più, di più. Il piacere non è un potere. Il piacere è ciò di cui gioite. Ma voi avete il potere di Mahalakshmi.

Uno yogi: Il potere di sostenere.

Shri Mataji: Quello non è un potere. Potere significa avere quel potere di fare qualcosa.

Uno yogi: Redenzione.

Uno yogi: Il potere di diffondere Sahaja Yoga.

Shri Mataji: Questo è piuttosto vago. È uno particolare.

Uno yogi: Il potere di dare la realizzazione.

Altro yogi: Di evolvere.

Shri Mataji: Ma il fatto di evolvere riguarda voi. Un potere è ciò che fate agli altri.

Ve l’ho appena detto: consiste nel purificare. Voi avete il potere di purificare. In che modo curate la gente? Purificandola. Capito?

Ora pensate a come purificate gli altri. Parlando loro potete purificarli. Toccandoli potete purificarli. Guardandoli potete purificarli. Una persona che sia un’anima realizzata purifica l’intera atmosfera.

L’atmosfera si purifica. Da quando sono arrivata, ha fatto abbastanza caldo. Voi purificate tutto. Purificate questa stessa luce (indica la candela vicino a Lei, ndt), ve ne siete accorti? Avete risvegliato la luce. Ora, quali altri poteri avete?

Uno yogi: Di alzare la Kundalini.

Shri Mataji: Questa è una cosa vaga. Vedete, la Kundalini comprende molti poteri, ha molti aspetti. Voi purificate voi stessi; gli altri e voi stessi. Esistono altri poteri. Adesso forza, diciamoli. Tutti voi avete questi poteri e non ne siete consapevoli, questa è la parte migliore. Non riesco a capire. Ora diciamoli.

Uno yogi: Il potere di far sì che il tempo si adegui a noi, Madre.

Altro yogi: Il potere sul tempo, adattare il tempo a se stessi.

Shri Mataji: Questo non è un potere di Mahalakshmi. È un altro, vi dirò chi fa questo.

Uno yogi: L’equilibrio. Ci dà equilibrio fra ego e superego.

Shri Mataji: Questo è vero. Questo è uno. Però è un potere del guru. È un potere del guru. L’equilibrio proviene dal guru. Vedete, Mahalakshmi è acqua, quindi ora ditemi.

Uno yogi: Pulire.

Shri Mataji: Questo ormai è fatto, la purificazione è già detto. Che altro fa l’acqua?

Uno yogi: Dà soddisfazione.

Yogini: Soddisfazione.

Shri Mataji: Adesso ci stiamo arrivando! Estingue la sete, la sete spirituale. Potete spegnere la sete spirituale delle persone, è un potere straordinario. Infatti, quando date la realizzazione, è fatta, la ricerca si conclude. Capito? Forza, ora, un’altra. Quali altre qualità ci sono? Pensate all’acqua.

Nutrimento, date nutrimento. Date nutrimento spirituale agli altri mediante il vostro potere; semplicemente standovene da qualche parte, date nutrimento agli altri.

Inoltre è un solvente. Voi sciogliete l’ego delle persone, sciogliete il loro superego. Tutti questi poteri sono vostri adesso, dopo la realizzazione. Pensateci. Cos’altro?

Uno yogi: La divinità.

Shri Mataji: Questo è molto vago, perché come mettere in relazione (la divinità) con l’acqua? La gente non lo capirebbe, quindi mettiamolo al contrario. Cosa, dunque?

Uno yogi: Raffreddare le emozioni. Calmare emozioni e passioni.

Shri Mataji: Diventate persone calme, benissimo, benissimo! Diventate personalità calme, fresche. Avete un effetto rinfrescante, molto bene. Che altro?

Uno yogi: Si possono trasportare gli altri, trascinare gli altri.

Shri Mataji: Si può fare, con molta dolcezza. Ed anche annegarne alcuni! (Risate generali).

Annegarli nell’amore, nell’oceano d’amore, capito? Ma potete anche prendere la rincorsa e spingerli. Anche questo si può fare.

Un’altra importantissima qualità dell’acqua è quella di penetrare nelle più piccole particelle. Raggiunge le radici e viene assorbita dalle radici. Pertanto, grazie al potere di Mahalakshmi, vedete proprio le radici di una persona. Sapete da dove deriva il suo problema. In effetti è proprio la consapevolezza, l’intelligenza, la capacità di assorbimento, la verità che vengono illuminate. E voi capite dov’è il problema, arrivate proprio alla radice e ne siete assorbiti, potete essere facilmente assorbiti, permeate. Quando state seduti vicino a qualcuno e mi dite: “Madre, lui ha un blocco all’Agnya posteriore, ma non lo sa”, lo avete permeato. La vostra personalità è penetrata in quella persona senza che lei lo sappia. Siete penetrati in quella persona e ne sentite le radici, dov’è il problema.

L’acqua scorre in quell’essere. L’acqua divina scorre in quell’essere e l’ostruzione è percepita grazie a quell’acqua divina, per questo potete dire che questo suo chakra (indica l’indice destro) è bloccato o quel suo chakra (indica il medio destro) è bloccato.

Quindi (la capacità di) permeare, di permeare.

E un’altra qualità è lo scintillio dell’acqua. L’acqua scintilla, per cui brillate, la vostra pelle diviene molto radiosa.

E l’ultima è la capacità di riflettere. Una persona che vi vede, vede il proprio riflesso. E si spaventa. A volte accade. Io non ho cattive intenzioni nei confronti di nessuno, ma la gente mi teme senza motivo perché vede il proprio riflesso. Pertanto, quando vi si avvicinano, vedono il proprio riflesso e, a causa di ciò, possono essere molto aggressivi.

Vedendosi riflessi, possono diventare molto duri con voi; e, se si tratta di acqua cristallina, si vede la profondità della persona. Se siete sahaja yogi limpidi, loro sentono chiaramente la profondità, e possono vedere in trasparenza lo Spirito che risplende.

Queste sono le qualità dell’acqua in noi. In più direi che, specialmente nel mio corpo, l’acqua agisce da cuscinetto a protezione dei chakra.

Se non avessi acqua nel corpo, potrei avere problemi. Agisce quindi da ammortizzatore. E inoltre ammorbidisce le vostre cellule epiteliali; si può dire che lenisca il vostro rivestimento interno. Vedete, senza idratazione, sentirete tutta questa sinusite ed altro. L’acqua lenisce chiunque.

Vi sono poi altri tipi di poteri dell’acqua che conosciamo: quando sgorga dai vostri occhi, esprime la vostra compassione, il vostro amore, le vostre emozioni. Il potere dell’acqua è l’unico fra tutti gli elementi ad esprimere le emozioni.

L’acqua ha anche altre qualità conosciute dai fisici, quali la pressione idrostatica. Esercita una pressione, ed un sahaja yogi eserciterà sicuramente una pressione sugli altri. Lui non aggredirà nessuno, ma ci sarà una pressione continua. E se un’altra persona l’accetta, ne trarrà vantaggio; ma se non vuole accettarla, si sentirà pressata e un po’ dominata.

All’inizio, chi vi sta vicino, i vostri familiari avranno la sensazione di una pressione; questo perché il vostro corpo acquisisce una certa gravità, ed è così che il Guru Tattwa si forma dall’acqua. E se c’è sale, ossia il principio del Guru, il peso è ancora maggiore.

Dunque, oggi, a proposito dell’acqua, si dovrebbe davvero comprendere che l’acqua è una cosa molto sacra e noi la usiamo anche nei nostri puja; in particolare questo oggetto (kumbha, ndt) rappresenta la Kundalini, indica che la Kundalini è la brocca o la foriera d’acqua, è l’Acquario. E questa è l’Era dell’Acquario.

Quanto è dunque importante l’acqua! Essa è inoltre il veicolo dell’amore divino, il miglior veicolo. E questa è l’era dell’Acquario, ciò significa che la Kundalini è costituita di acqua divina. Pertanto, l’idea di celebrare oggi il giorno di Lakshmi, è per comprendere che dentro di noi Lei è diventata Mahalakshmi. E grazie a questo noi abbiamo moltissimi poteri di cui però non siamo consapevoli, nel senso che neppure ci rendiamo conto di essere anime realizzate – alcuni di noi non se ne rendono conto – e che abbiamo in noi questi poteri mediante i quali possiamo permeare gli altri. Possiamo proiettare le nostre personalità sugli altri. Possiamo scoprire cosa non va in loro. Possiamo scoprire noi stessi. Possiamo entrare dentro noi stessi, possiamo penetrare… la nostra capacità di permeare è simile all’acqua: si muove, scorre in continuazione. Ed è molto importante essere consapevoli dei poteri che abbiamo conseguito.

A quel punto iniziamo a rispettare noi stessi. Allora si manifesta la Rajalakshmi, e poi Gruhalakshmi e tutto il resto, quando acquisiamo consapevolezza di ciò che abbiamo ottenuto, della nostra autostima, della nostra dignità. Pertanto, Mahalakshmi ci dà dignità, ci conferisce dignità. Ed è così che iniziamo a comprendere il valore della dignità umana. Dovremmo avere anche il concetto della dignità umana, del fatto che non possiamo insultarla, come fanno quelli che tormentano gli altri in continuazione – è contro la dignità umana – o che si impongono sempre rendendo miserabile la vita altrui. Ciò va contro la dignità umana. Voi dovete adornare la vita degli altri, dovete renderla meravigliosa, piacevole e felice, dovete rendere tutti felici, non stare sempre a tormentarli. Se lo fate, questo non è Gruhalakshmi; ciò non appartiene a Gruhalakshmi. Non dovreste tartassare gli altri: “Fai questo, fai quello, alzati in piedi, cosa stai facendo, stai da questa parte, vai da quella parte”. È una totale assurdità. Lasciate stare le persone; la dignità umana è la cosa più importante. La dignità umana va rispettata. E ciò è possibile perché adesso avete ricevuto il potere di Mahalakshmi. Anche chi non è dotato di dignità, la riceverà da voi, perché adesso voi siete dignitosi.

Se avete senso della dignità, non insulterete mai quella altrui. Insultiamo gli altri davvero per delle sciocchezze: “Perché hai messo qui il sapone? Perché hai fatto questo? Perché hai fatto quello?”.

E l’altro aspetto potrebbe essere che gli altri non hanno dignità, perciò continuano a comportarsi da animali. Entrambe le cose sono errate. Ma occorre rispettare, e ho visto che il rispetto sortisce i migliori risultati. Il migliore risultato si ha quando rispettate e amate. A quel punto la fiducia aumenta e la fiducia dovrebbe essere conservata. È così che la dignità umana migliora ovunque.

Noi dobbiamo rispettare ogni sahaja yogi perché siamo tutti santi, dobbiamo rispettarci a vicenda, assolutamente, siete tutti dei santi. Non so se vi rendete conto di ciò che dico.

Ognuno di voi è in grado di dare la realizzazione al mondo intero, ciascuno di voi; e se ce ne rendiamo conto, allora dobbiamo rispettare noi stessi e gli altri. Non parlate in modo frivolo degli altri, non prendetevene gioco.

E in particolare, per quanto riguarda vostra Madre, non potete prendervi libertà con lei. È una cosa che occorre comprendere. In Occidente è importante. È molto importante saperlo. L’altro giorno stavo correggendo qualcuno, allora Hugo ha commentato: “Tu sei molto fortunato che Madre ti stia correggendo; sei molto fortunato che ti corregga e ti dica cosa non va”. Infatti, sapete, voi siete ingenui e per questo vi prendete delle libertà.

Per prima cosa dovete rispettare la Divinità di vostra Madre: è molto importante. E ciò vi conferisce la massima dignità. Vi dico questo perché, se non lo fate, la vostra crescita non può avvenire correttamente.

Questo è dunque un punto molto rilevante. In India, se qualcuno si reca in un tempio o viene… ad esempio, oggi lei è arrivata indossando un bell’abito. Sapete, vi state recando in un tempio, quindi indosseranno tutti i gioielli, ogni cosa.

Quello è il giorno in cui si deve mostrare tutta la propria dignità. Non si dovrebbe quindi venire con i capelli spettinati o cose del genere. Non va bene, perché tutte queste cose, il modo in cui mostrate rispetto, in cui dovete vestirvi, in cui dovete essere presentabili, sono importanti; infatti, queste cose… Alcuni dicono: “Oh, noi viviamo di Spirito, siamo trasandati perché viviamo di Spirito”.

Lo Spirito è la cosa più ordinata. Mette tutto in ordine, sapete. Riordina tutto. Tutto si sistema in una giusta sintesi, in perfetto accordo, e da esso si crea una completa, splendida musica. Come può una persona disordinata essere definita spirituale? Non può: chiunque sia disordinato, la cui casa sia nel caos, le cui cose siano in disordine, deve rendersi conto che ha in sé qualche bhut, assolutamente.

Ma non dovreste nemmeno essere il contrario, ossia tanto meticolosi da aggredirvi a vicenda. Questo è un altro aspetto. Entrambe le cose non andrebbero fatte. Ed io continuo ad insistere su questo punto perché è molto importante per le persone orientate all’ego, in quanto possono diventare qualsiasi cosa.

L’altro giorno, mentre passeggiavo per King’s Road, sono rimasta sorpresa dal genere di abiti che indossa la gente. E costoro pensano: “Siamo ciò che indossiamo”. Significa che dovete essere scimmie se vi vestite e andate in giro conciati a quel modo. Se credete in questo, dovreste essere decenti, dovreste avere decoro.

Oggi abbiamo dunque appreso in che modo Lakshmi diventa Mahalakshmi. Ma ciò non significa che, quando diventate qualcosa, tutto il resto vada perduto, non è così. Alcuni pensano che, diventando personalità spirituali, il Lakshmi Tattwa vada perduto: non è così. Dovete essere persone decenti, vestite convenientemente secondo la vostra posizione nella vita, secondo il vostro modo di vivere.

E non dovrebbe esservi ipocrisia al riguardo, nessuna ipocrisia. Senza fare cose insensate, come alcuni che pensano che, diventando primitivi od altro, faranno colpo sugli altri. Non farete mai una buona impressione, vedete.

È una cosa da pezzenti. Sapete, facendo i pezzenti assorbirete qualche bhut di pezzenti. Noi non dobbiamo essere mendicanti, né una sorta di elegantoni: ma siamo sahaja yogi, persone dignitose.

Siamo dotati di autostima e viviamo fondandoci sulla nostra dignità. Ed è così che dovremmo essere: puri, trasparenti, onesti; interiormente dovremmo essere onesti, assolutamente onesti. L’acqua è così onesta con se stessa: qualsiasi cosa vi immergiamo, la mostrerà. Qualsiasi colore vi immergiamo, lo mostrerà. Se vi mettiamo del fango, lo evidenzierà. Voi dovete essere altrettanto onesti, onesti con voi stessi. E tutto dovrebbe agire in modo da creare una personalità molto amabile, meravigliosa, penetrante, certo, ma splendidamente illuminata, perché il Mahalakshmi Tattwa è di per sé illuminazione della nostra consapevolezza. Una persona così non può essere un’idiota. Se c’è un idiota non è un sahaja yogi, questo è certo. Un idiota non può essere un sahaja yogi; la stupidità, la distrazione, tutto questo deve sparire. Se dovete essere sahaja yogi, non potete dire: “Oh, lo so, lo so, lo so”. Tutte queste assurdità non esistono, non dovrebbero esserci. Il vostro lakshana (segno distintivo, ndt), o ciò che chiamate i sintomi o diciamo – come si può tradurre lakshana? – è il modo per identificare un sahaja yogi: egli dovrebbe essere come un Lakshmi putra, il figlio di Lakshmi. Egli vive come un re. Il che non significa avere ogni cosa per sé. No.

Non significa questo. Un re dà generosamente, è noto per la sua generosità. Un re non è noto per quanto arraffa, no? È un re, significa che dà, dà, distribuisce. Inoltre dovrebbe essere una personalità fresca. Non dovrebbe essere gelido. Dovrebbe essere una personalità fresca, non irascibile. Ho visto che chi è collerico ricorre per prima cosa alla violenza. Insomma, la violenza è fuori questione per i sahaja yogi, fuori questione. Anche se qualcuno vi picchia, voi non dovete picchiarlo di rimando.

Abbiamo metodi per sistemarli (fa il gesto del bandhan), ma non dovete reagire ai loro colpi. Non dovete subirli, ma se siete sahaja yogi non avete diritto di essere violenti con nessuno, nemmeno con la lingua. Alcuni sono più provocatori con la lingua.

Dovete rendervi conto di dover correggere tutti questi punti. È importante, perché domani sarete voi a mostrare al mondo che cos’è Sahaja Yoga, non io. Dobbiamo quindi dedicarci alla nostra purificazione, alla nostra glorificazione, poiché l’acqua vi glorifica, vi dà gloria.

Avete tutti dei bellissimi visi splendenti ed io posso vedere Kanti Rupena Samsthita. Si dice: “Ya Devi Sarva Bhuteshu Kanti Rupena”, ossia lo splendore, la luce sul vostro viso. Ed essa c’è ed io posso vederla in tutti voi. Si è già manifestata, ma dovrebbe esservi anche interiormente. E chi è un’anima realizzata non occorre che faccia grandi dichiarazioni. La gente si rende conto che quella è un’anima realizzata. Non occorre dirlo a nessuno, la gente semplicemente capisce ciò che è quella persona.

Oggi abbiamo trattato molti argomenti. Spero che li riascolterete, perché, vedete, il discorso di Mataji entra da un orecchio ed esce dall’altro. Grazie a Dio abbiamo un modo per registrarlo. Spero che vi procurerete queste registrazioni e le ascolterete ogni giorno, una ad una; e le metterete anche in pratica, non riducendole soltanto ad un progetto sulla carta o nell’orecchio. Dovrebbero invece arrivare al cuore. È così che maturerete tutti in figli meravigliosi. Ora sto facendo il conto che C.P. sarà rieletto qui per quattro anni; dopodichè dovrò andarmene. Quindi trascorreranno tre anni scarsi e poi non potrò venire molto spesso in Inghilterra. La responsabilità che avete è davvero grande. Spero che celebreremo altri Diwali insieme.

Che Dio vi benedica.

Yogi: Madre, posso farle una domanda?

Shri Mataji: Sì, sì, prego.

Yogi: Ci viene detto spesso di non reagire alla violenza e questo va bene quando qualcuno è violento con noi. Ma che cosa accade quando qualcuno è violento con qualcun altro? Che si deve fare in quel caso?

Shri Mataji: Come?

Yogi: Se qualcuno è violento con qualcun altro, che si deve fare? Si deve rimanere in disparte e permetterlo oppure che cosa si deve fare?

Shri Mataji: Date loro un bandhan (mima il gesto del bandhan). Noi abbiamo i nostri metodi per combattere queste cose. Date loro un bandhan, fate loro un bandhan così (mima anche il bandhan con il movimento ad arco), alzate loro la Kundalini.

Yogi: Grazie. Non mi preoccupo per me, per me va bene…ma se si tratta di un bambino…

Shri Mataji: Osserva lo scherzo.

Yogi. Sì.

Shri Mataji: D’accordo?

Yogi: Sì, grazie.

Shri Mataji: Lasciateli litigare. Che potete farci? Lasciate che se la vedano tra loro, capite?

Altro yogi: Che cosa pensa del servizio militare nei Paesi sviluppati, Madre?

Shri Mataji: Che cosa? (In un tono ironico. Tutti ridono e anche Lei ride).Che cosa ha detto?

Yogi: Chiede del servizio militare.

Shri Mataji: È una cosa stupida che devi fare (ride), perché sei nato in quel Paese stupido (ride). È stata una tua stupida decisione quella di nascere lì (risata generale). Dovete fare queste stupidaggini secondo il vostro Paese. In India anche noi dobbiamo fare certe stupidaggini. Non di questo tipo, ma di un altro. Se sei nato in un Paese stupido come la Francia è meglio farlo.

Un altro in cui lo hanno è la Svizzera. Nessuno finora ha attaccato la Svizzera, sapete, eppure hanno questa leva militare, poiché derubano la gente del denaro e hanno quelle banche, perciò devono mostrare di avere un esercito a difesa del denaro.

Yogi: Abbiamo un’alternativa: possiamo scrivere al Governo e…

Shri Mataji: No, no, meglio dare un bandhan, non serve a niente scrivere. È ancora qualcosa di mentale. Fate shoebeat. Il vostro Governo adesso sta cambiando.

Yogi: Sì.

Shri Mataji: È molto cambiato.

Yogi: Beh…

Shri Mataji: Molto meglio adesso.

Yogi: Forse sì.

Shri Mataji: Molto più sensato, giusto?

Yogi: Giusto.

Shri Mataji: Adesso preghiamo per gli altri Governi. Tutto sta funzionando. Intorno vi sono tutte queste cose stupide, che fare? Devi partire per il servizio militare adesso?

Yogi: Sì, forse, Madre. [Un altro yogi suggerisce il servizio civile].

Shri Mataji: Io suggerirei una cosa. Vedi, quando… se devi assolvere il servizio militare o qualsiasi cosa, non importa. Lì non uccidi nessuno, è solo una presa in giro. È come una commedia. Quindi niente di male. Medita, fai tutto. Non c’è niente di serio, è tutta una presa in giro. Prenditi una vacanza (risate)! Voi la prendete così seriamente: non state mica andando in guerra! Non ci sarà più nessuna guerra. Lasciate che facciano tutte queste pagliacciate. Qualche altra domanda? [Pausa].

Tutto si è calmato moltissimo. Il potere dell’acqua sta salendo dietro di voi.

[Lunga pausa]. Bene, adesso dovremmo celebrare il puja. Con il puja di oggi dovete imprimere in voi il Mahalakshmi Tantra (strumento). Tutti questi poteri devono essere rafforzati, ecco perché si celebra questo puja. Capito? Vi ho già spiegato in cosa consiste il Principio di Mahalakshmi e tutti questi poteri devono essere risvegliati in voi. Bene.

È fissa? [Forse si riferisce alla telecamera].

Deve esserci da qualche parte il Mahalakshmi Stotra (Le viene dato il foglio). Non lo capisco in caratteri inglesi. (Uno yogi inizia a leggere) Esatto! Allora, chi farà il lavaggio oggi? Quante sono oggi le persone nuove che non hanno mai celebrato il puja? Vediamo quante; devono essere molte. Susan, tu non l’hai fatto? Tu non lo hai fatto. Bene, allora venite. Penso che tutti voi dobbiate venire avanti. Kumkum… con il kumkum. Ram, tieni qualcuno là a disposizione che prepari tutto il kumkum. Ram, penso tu sappia maneggiare le cose, sai tutto questo? Tienilo qui a disposizione, così la persona che legge è diversa da quella che deve eseguire (il puja). Adesso chi può farlo? (hindi) (…) e Chaya possono farcela, penso. Sì, scusa.

[Recitazione dei nomi]

Shri Mataji: Non li traduci?

Gavin: Non ho la traduzione di questi, Madre. Questo è l’obbedienza a Mahaganapati e diciamo i nomi di tutte le deità…

Shri Mataji: E poi puoi leggere quelli che sono in inglese. (?)

Gavin: Sì, anche.

[La recitazione dei nomi in sanscrito continua. Shri Mataji dice alle persone che arrivano per il lavaggio di massaggiarle energicamente i piedi]

Gavin: Facciamo la dedica. Il 1° Novembre, nella stagione invernale, nella ventesima notte della luna, quando il sole e la luna sono in Scorpione, celebriamo questo puja a nome di tutti i sahaja yogi, in questo ashram, il primo centro di nostra Madre a Londra…

Shri Mataji: In tutto il mondo!

Gavin: Il primo tempio del Dio vivente in tutto il mondo.

Shri Mataji: Per la prima volta.

Gavin: Nei pressi del fiume Tamigi e della Vale di Londra.

Shri Mataji: [Rivolta ad una persona che sta facendo il lavaggio] Sono necessarie le tue mani, non le mie, capito? Le tue mani devono essere lavate ora. Adesso verifica le tue vibrazioni. Senti, sono migliorate? Meglio adesso? Bene. Ora tu verifica (…). È un’idea migliore.

Gavin: Secondo tutte le Scritture religiose, tutti noi, con tutte le nostre famiglie, preghiamo per il benessere, per il benessere spirituale, per la vittoria, per il coraggio, la longevità, la salute, la ricchezza, per la distruzione di tutti i baddha dei sahaja yogi, per essere maestri delle otto siddhi…

Shri Mataji: Il maestro delle otto siddhi. Devo parlarvene una volta, qualche altra volta.

Gavin: …per invocare la pace per tutte le creature a quattro e due gambe. Preghiamo per aiuto, soddisfazione e ogni buon auspicio, per chiunque abbia degli handicap, per l’emancipazione di tutte le persone, per procurare loro la conoscenza suprema. E qualunque sia il nostro potere, qualunque sia la nostra conoscenza, qualunque offerta possiamo ottenere attraverso la meditazione o in qualunque modo, di sedici tipi, noi li rimettiamo nel puja. Celebriamo il puja anche al seggio della Madre, all’Acquario, alla conchiglia e al campanello, a tutti loro.

Shri Mataji (Alle persone che lavano i Suoi piedi): Ora sentite le vostre vibrazioni. Meglio.

Gavin: Chiediamo a tutti i fiumi di purificare il nostro corpo. E soprattutto veneriamo Mahaganapati chiedendogli di farci continuare questo puja senza ostacoli.

(Il lavaggio dei piedi continua)

Shri Mataji: Togliete quest’acqua… Bene, lavali energicamente.

Yogi: Ora rivolgiamo l’invito. Oh Dea che hai tutti i Sahaji e Purusha in te, che sei dotata di mille occhi e di mille poteri, Ti chiediamo, Ti invitiamo molto umilmente ad essere presente in occasione di questo puja.

Shri Mataji: Bene. Adesso sentite le vibrazioni. Bene. Dunque…

[Shri Mataji continua a far venire le persone a lavare i piedi, le benedice, lavora su di esse e dà consigli per i loro chakra bloccati:]

Va bene? (Madre ride) La risposta è qui! Va bene? Dio ti benedica. Dicevo che è così che risolvete i vostri problemi. Ah. Fatto. Bene (ride). Dio ti benedica. Ah. Vieni. Ora, stai bene? Metti la mano destra così. Giusto. Va tutto bene (…) Che cos’hai? Hanno un problema poiché, vedi, c’è un uso eccessivo del loro potere. Dobbiamo rendere i suoi occhi… dobbiamo renderci conto di quando e come parlare. Bene. Dio ti benedica. Va meglio? Bene.

(Shri Mataji tiene le mani un po’ sollevate e aperte con il palmo rivolto verso l’alto) Entrambe le mani dovrebbero essere così per Mahalakshmi. In questo modo arrivate al centro. È anche così che ascendete. È il potere evolutivo.

[Vengono offerti gli elementi. Il burro viene messo sulle Sue mani]

Spero che prendiate tutti un po’ di burro, tutti quanti. Dopotutto il cervello è costituito di grasso. Se non avete grasso, che cosa accadrà al vostro cervello ed ai vostri nervi? Vedete, non mangiare mai burro è sbagliato. Non dovete mangiare (cibo? ndt) con coloranti e tutto questo, ma dovete mangiare del burro.

[Shri Mataji mostra le mani cosparse di burro]

Guardate. (…) calore. Riuscite a crederci? Il burro si sta ancora sciogliendo. Potete versare dell’acqua.

[Le vengono offerti miele, latte, zucchero sulle mani].

Non è ancora scattata la profondità. A volte dico che è come chi ha denti ma non ha channa (ceci) da mangiare. Ed altri hanno channa ma non hanno denti. È molto complicato (ride). Voi avete la profondità, siete ricercatori, siete proprio lì, ma non avete la fede, vedete, non avete il bagaglio culturale della fede. Il genere di fede che avete è solo quella che deriva dall’ipnosi, loro – è ricerca del sensazionale. Se qualcuno vi fa saltare dove siete seduti, ne sarete felicissimi (risate, Madre ride). Tutte cose sconvolgenti.

Lakshan, deve esserci una parola per lakshan. Lakshan…

Yogi: Segni distintivi.

Shri Mataji: No, lakshan significa sintomo di malattia. Ma come si definisce in positivo? È un segno.

Yogi: Sì, un segno distintivo.

Shri Mataji: Un segno distintivo. Sì, possiamo dire…(una yogini dice qualcosa). Il termine lakshan comporta spontaneità, lakshan è spontaneità. È qualcosa che si può vedere spontaneamente, quindi deve esservi sensibilità. Io sono entrata in un negozio indiano a New York, diverso tempo fa, e tutti si misero a chiamarmi “Mataji, Mataji”. Il negoziante venne a toccarmi i piedi. Disse: “Posso vedere che c’è la luce sul Suo viso. Io so che Lei è Mataji”. Allora chiamò il fratello e stava per chiamare tutti i negozianti…(risate). Molto facile.

Dio vi benedica.

[L’offerta degli elementi continua]

Shri Mataji: Ah, meglio.

[Vengono offerti i braccialetti, poi un anello].

Yogi: …Questo è il gioiello della Tua corona. Questo è anche il simbolo di Londra.

Shri Mataji: Tenetelo, apritelo, aprite il sari. Tenetelo da questo lato. Tenete il bordo, è tutto. Tenete entrambi i lati, il bordo. Tenetelo tutte.

Ora per favore leggete il Mahalakshmi Stotra.

Tenetelo, un po’ più in là. Tenetelo, reggetelo bene. Venite, venite, dove sono le donne, venite.

[I mantra del Sahasrara vengono recitati come segue]:

Om Twameva Sakshat, Shri Mahalakshmi, Mahasaraswati, Mahakali, Trigunatmika, Kundalini Sakshat, Shri Adi Shakti Sakshat, Shri Bhagavati Sakshat, Shri Mataji, Shri Nirmala Devi Namoh Namaha.

Om Twameva Sakshat, Shri Kalki Sakshat, Shri Adishakti Sakshat, Shri Bhagavati Sakshat, Shri Mataji, Shri Nirmala Devi Namoh Namaha.

Om Twameva Sakshat, Shri Kalki Sakshat, Shri Sahasrara Swamini Moksha Dayini Mataji, Shri Nirmala Devi Namoh Namaha.

[Viene adagiato sulle spalle di Shri Mataji un sari rosa] Non ho mai avuto un sari rosa, sapete? Era il momento, infatti Lakshmi ne indossa uno rosa. Provate.

(…) Avete inviato tutte le Devi in America. È molto gentile. Esse sono tutte laggiù. Davvero.

Yogi e yogini: Stanno dichiarando la loro indipendenza da noi (risate), dalla loro Madrepatria.

Shri Mataji: Sì…

Yogi: Come può il Vishuddhi stare da solo?

Shri Mataji: No, la cosa peggiore, sapete, è che stanno aiutando gli irlandesi, questa è la cosa peggiore. Pensate. Questi irlandesi sono fuori di testa, non sanno cosa vogliono. E uccidono e sono violenti, di tutto. Non dovrebbe esservi violenza se sono cattolici. Così tanti innocenti vengono uccisi ogni giorno. Sotto qualsiasi, qualsiasi nome la violenza non ha nessun posto nello stile di Dio, vedete. Non può esservi violenza per nessun motivo.

Dovrai fare la lista di chi viene in India.

 Gavin: Vogliono venire alcune persone da Houston, Madre.

Shri Mataji: Davvero? (Poi, mentre una yogini indiana dispone abilmente fiori sui Suoi capelli, Shri Mataji dice:) Ora vedete com’è difficile il compito delle signore. Ve ne rendete conto.

Gavin: Sì, Madre….

(Più avanti nel puja, quando la Devi è completamente decorata, gli yogi applaudono. Lei dice agli uomini:)

Shri Mataji: Adesso questo creerà sentimenti romantici per le vostre mogli, d’accordo? Per tutti voi. Oggi è la Gruhalakshmi, state venerando la Gruhalakshmi. (…).

Due di voi possono fare… due di voi possono provare e due possono provare. Venite (…) Chiamiamo qualcuno degli svizzeri (…) André, sì, André, vieni.

Gavin legge: Madre, Tu sei la Consolatrice che uccide tutto ciò che è morto in noi. Tu sei la Consigliera che ci dona la nostra propria conoscenza. Madre, Tu sei la Redentrice che ci ha concesso la seconda nascita. Madre, Tu sei l’adempimento di ogni profezia e di ogni preghiera. Madre, Tu sei la rettitudine che purifica ogni cosa sbagliata. Madre, Tu sei il corretto discernimento grazie al quale siamo diventati illuminati. Madre, Tu sei l’integrazione; attraverso di Te è stata intessuta la creazione di Dio. Noi ci inchiniamo a Te che sei il buon auspicio; glorifichiamo Te che sei amore; rendiamo grazie a Te che sei compassione; ci prostriamo innanzi a Te che tutto vedi, tutto sai e tutto fai. Noi siamo i Tuoi figli. Fa’ che non ci separiamo mai da Te, che sia a causa delle Tue illusioni o dei nostri limiti”.

(Shri Mataji sorride)

Togliete tutto dai miei piedi.

(…) migliora anche (…)

Potete evitare i flash?

Meglio che stiate attenti qui…

Venite avanti. Quanti fotografi! Dobbiamo organizzare una mostra fotografica.

Che Dio vi benedica.

(Alcuni yogi vanno da Shri Mataji)

Yogi: Madre, io vengo dalla Scozia.

Yogi: Madre, io dall’Australia. Per favore distrugga la razza degli Ocker, australiani volgari che ignorano… bevono birra e frequentano le corse e altro…

Shri Mataji: Beh, che altro? Anche il razzismo.

Yogi: Razzismo.

Shri Mataji: Ed anche la maledizione dei (falsi) guru…

Yogi: Madre, per favore, rimuova la maledizione dei (falsi) guru e del razzismo dal mio Paese, l’Australia. E conceda a questo Paese le benedizioni di Mahalakshmi.

Shri Mataji: (facendo namaste) Dio vi benedica. (Dà un bandhan) Adesso per tutto il mondo potete chiedere di rimuovere la maledizione della negatività e benedirlo con il principio di Mahalakshmi.

Yogi: Tutti noi?

Shri Mataji: Tutti voi.

(I sahaja yogi ripetono)

Dio vi benedica.

Dobbiamo dunque fare moltissimo, dobbiamo farlo tutti. Voi siete le mie mani, siete i miei occhi, siete le mie orecchie. Dovete farlo voi. Tutto ciò che state chiedendo, dovete farlo voi. Io posso soltanto darvi il potere, ma voi dovete muovere le vostre mani, la vostra lingua, dovete fare tutto voi.

Se non muovete la lingua parlandone alla gente, come posso essere d’aiuto? Quindi ciò che dovete fare è rendervi conto che qualsiasi cosa chiediate, non dovete solo pregare, ma anche usare il vostro strumento.

Dio vi benedica tutti.

E adesso cos’è questo? (…)  (Viene offerto un quadro con una immagine di Mahalakshmi).

Il vahana (veicolo) è l’elefante. L’elefante è il vahana, il Suo mezzo di trasporto: è l’elefante.

Infatti esso rappresenta la dignità, la Sua maestà. Ed inoltre è l’animale più saggio, un animale molto saggio e molto indulgente, estremamente generoso. Questo indica il giorno di Gaja (elefante) Lakshmi. Raja Lakshmi è un attributo della Dea, diciamo. Gaja è questo.

[Il Puja prosegue con l’Aarti].


[1] In Maharashtra, India.

[2] “Per esempio, quando Draupadi era nei guai – Draupadi in effetti era Vishnumaya, la sorella – pensò a Shri Krishna. Stava stringendo in bocca il lembo iniziale del sari che Duryodhana voleva strapparle via (Duryodhana, capo dei Kaurava, i nemici di Arjuna, voleva spogliare Draupadi del sari davanti a tutta l’assemblea, in segno di totale potere su di lei avendola ‘vinta’ al marito giocando a dadi, ndt). Se lo stava stringendo in bocca così (tra i denti, ndt) dicendo: “Kri…”. Voleva dire ‘Krishna’ ma pensò: “Se dico -shna- (aprendo la bocca, ndt) il sari mi cadrà”. Perciò continuava a stringere. Non appena le uscì “…shna!!” il sari le scivolò giù. A questo punto viene descritto come il suo grido di invocazione arrivò fino a Shri Krishna, come quel nome arrivò fino a Dwarika. Ora, dov’è Dwarika e dov’è Hastinapur? (Nella prima città si trovava Krishna, nella seconda Draupadi, ndt)  C’è una distanza di almeno duemila miglia. Ma il suono viaggiò attraverso Chaitanya (vibrazioni) e arrivò a destinazione risuonando con forza.  “Shaka chakra gadhapad” queste sono le armi di Shri Krishna. Lui le prese tutte con sé e montando Garuda (l’aquila veicolo di Shri Vishnu e Shri Krishna, ndt) andò a salvare la castità della sorella. Tutto fu immediato, spontaneo, istantaneo. Lui avrebbe potuto dire: “Va bene, ora vediamo… è solo un sari che cade… ci andrò più  tardi…”. Sono sicura che deve aver rubato i sari che mi avete regalato voi per i puja, che sono così tanti! (Duryodhana cominciò a srotolare il sari di dosso a Draupadi, ma la stoffa non finiva mai, ndt)  Mi sa proprio così…. Altrimenti da dove può aver preso tutti quei sari per aiutarla? Deve averli presi per forza dal mio guardaroba, sono sicura! E’ per questo che voi mi avete regalato così tanti sari: così Lui può salvare la castità di molte donne”. (Shri Krishna Puja 1991)

[3] In molte zone dell’India settentrionale e del Pakistan i barbieri fungevano da intermediari per organizzare matrimoni.