Programma Pubblico, Prapancha e Sahaja Yoga Mumbai (India)

“Prapancha e Sahaja Yoga”, “Scuola Superiore Antonio De Silva”, Dadar, Mumbai (India), 26 Novembre 1984. Mi inchino a tutti voi ricercatori della verità. L’argomento di oggi è Prapancha e Sahaja Yoga. Prima di tutto vediamo il significato della parola Prapancha. Pancha significa cinque, i cinque elementi attraverso i quali ha avuto luogo la nostra evoluzione. Il prefisso Pra all’inizio ne modifica il significato. Prapancha indica la luce dei cinque elementi e significa anche la vita familiare e matrimoniale. “Avghachi Sansar Sukhachakrin”, renderò gioioso il mondo intero; in Prapancha dovremmo ottenere questa gioia. Non si può trovare Dio se non in Prapancha. Molti pensano che Yoga significhi andare sull’Himalaya e starsene seduti lì a morire di freddo. Ma questo non è lo Yoga, è Hatha, ostinazione; anzi, non è nemmeno ostinazione, ma un po’ di stupidità. Questa idea dello Yoga è completamente errata. Specialmente in Maharashtra tutti i santi erano sposati, praticavano Prapancha. Solo Swami Ramadasa non la praticava. Tuttavia, in “Dasa Bodha”, Prapancha fluisce in ogni pagina. Se si abbandona Prapancha, non si può trovare Dio. Lui lo ha ripetuto molte volte. Trovare Dio abbandonando Prapancha, è un’idea che la gente del nostro Paese ha fin dall’antichità. Per questo Buddha abbandonò Prapancha e si recò nella giungla, dove ottenne la realizzazione del Sé. Ma anche se fosse rimasto con la famiglia, l’avrebbe comunque ottenuta. Ad esempio, se dobbiamo recarci a Dadar possiamo arrivarci con una strada diretta. Se invece andiamo prima a Bhiwandi, poi a Puna e, dopo essere passati Read More …