Shri Gauri Puja, Dwitya – Seconda Notte di Navaratri (Hindi, Marathi)

Pune (India)

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(TRADUZIONE NON REVISIONATA DAL 2015)

S H R I   M A T A J I   N I R M A L A   D E V I

Shri Gauri Puja, Dwitya – Seconda Notte di Navaratri,

Discorso in hindi e marathi

Puna (India), 5 Ottobre 1986


Prima parlerò in hindi e poi in marathi.

Dovreste tutti cercare di imparare l’hindi poiché è la nostra lingua nazionale.

[Hindi]

Il nome di Puna è celebre nei Veda, nei Purana ed in molti altri testi simili. Viene chiamata Punyapatnam[1]. Il fiume che scorre in questo luogo è chiamato Mula. Scorre qui da migliaia di anni e colma questo luogo di punya[2].

Noi non abbiamo una conoscenza completa riguardo alle punya. Molti credono che, dando qualcosa i poveri, distribuendo qualcosa, dicendo la verità o avendo certi desideri otterremo punya. Magari questa acquisizione di punya avviene, ma è come riempire un lago goccia a goccia.

Il significato di punya conosciuto, è quello di svolgere azioni in virtù delle quali Dio sia soddisfatto e felice. Noi dovremmo compiere queste azioni.

Chi compia azioni di questo genere è realmente punyavaan (colui che ha punya), poiché, quando compiace Dio, è sommerso dalle benedizioni di Dio e ottiene punya.

I poteri di Dio che fluiscono in una persona così, creano in lei una sorta di nuova consapevolezza o una nuova personalità o un nuovo stato. Questo nuovo stato è tale che, quando questo individuo va in qualsiasi casa, in qualsiasi nazione, in qualsiasi luogo, lì iniziano a piovere le benedizioni di Dio. È come se costui avesse un ombrello, e chi vi si ripara sotto viene benedetto da Dio. In qualsiasi luogo viva, se c’è un problema imminente, si risolve. Se una persona così si reca in qualche città o foresta, qualsiasi incidente che avrebbe dovuto verificarsi viene sventato.

Pertanto, chi è nato a Puna è una persona speciale dotata di molte punya; e adesso deve guadagnare maggiori benefici grazie a queste punya.

Ma quando qualcuno ricco di punya nasce nella Punya Nagari[3], inizia a paragonarsi agli altri. Dice: “Sono nato qui poiché ho compiuto molte punya. Ma quelli che qui hanno ricchezze e denaro sono diversi. Non conoscono Dio, non credono in Dio, eppure sono così ricchi e felici. Allora perché io sono infelice se ho compiuto punya?”. Gli vengono in mente pensieri simili.

E quando gli arrivano questi pensieri, o dice: “Non ho capito perché sia così, ma non c’è problema”, e continua a seguire il suo dharma; oppure si trasforma, si trasforma e dice che accumulare denaro e beni materiali è la cosa più importante. E allora inizia a partecipare a questa nuova gara. A quel punto tutte le sue punya vengono distrutte.

È molto sorprendente vedere che una persona dotata di punya abbia desiderio di denaro. Nel Kali Yuga può succedere di tutto. È sorprendente vedere come, nel Kali Yuga, anche un’anima nata realizzata possa bere alcolici, assumere droghe o abbandonarsi alla violenza. È stupefacente che un’anima realizzata ricca di punya possa fare cose simili. Questa è una sorta di attrazione del Kali Yuga, il suo effetto ed il suo contesto.

Quando una persona punyavaan vede qualcosa, la sua attenzione si dirige verso quella cosa e sviluppa una debolezza nei suoi confronti. Questa è una grande tirannia del Kali Yuga su di noi.

Però in esso c’è anche un aspetto positivo. Se ci si chiede che necessità ci fosse che la tirannia del Kali Yuga piombasse su questa terra, (ebbene) se il Kali Yuga è arrivato, deve esserci pure un motivo.

A questo proposito si trova qualcosa di scritto nel Damayanti Akhyan[4]. Quando Kali finì nelle mani di Nala, lo sposo di Damayanti, Nala disse: “Tu mi hai separato dalla mia sposa causandomi grande dolore, quindi adesso ti ucciderò!”. Kali rispose: “Se mi uccidi va bene, però ho anch’io una certa importanza”.

Nala disse: “Quale importanza puoi avere tu? Tu getti le persone nelle illusioni ed esse seguono percorsi sbagliati a causa tua”.

Kali rispose: “L’importanza è grande. Quando arriverà quel momento[5], vi sarà un Agni Pariksha (prova del fuoco) per gli uomini. Solo allora sapranno ciò che è vero e ciò che è falso. Questo è l’unico modo per giudicare quante punya ha una persona. Non si può giudicare qualcuno finché non abbia affrontato questa prova del fuoco”.

È anche scritto nella Bibbia che chi nascerà nel Kali Yuga sarà sottoposto all’Ultimo Giudizio, e si vedrà quante punya e a-punya possiede.

Pertanto, l’importanza del Kali Yuga è che la nostra prova del fuoco ha luogo in questa epoca.

Oltre a questa prova del fuoco, in questo tempo vi è anche una grande benedizione. A Nala fu svelato che, quando fosse giunta questa epoca, migliaia di persone avrebbero ricevuto la Realizzazione, si sarebbero emancipate, si sarebbero trasformate.

Kali disse: “Chi adesso sta cercando Dio per colli e valli, alla fine, nel Kali Yuga, Lo troverà”. Questa è la benedizione.

Nel mezzo di questo periodo, siamo giunti in questa Punyapatnam dove si può comprendere l’effetto delle punya. Ma si potrebbe pensare che anche qui sia presente lo stesso Kali Yuga come da qualsiasi altra parte.

Si dovrebbe convenire che è inutile parlare di cose nascoste e non visibili; però ormai la vostra consapevolezza si è aperta.

E quando usate la vostra consapevolezza per conoscere le cose, sarete sorpresi che in questa Puna siano state svolte opere di grandissima profondità, dal momento che qui molti santi hanno fatto penitenze e meditazioni. Una grande personalità come Tukaram venne a vivere vicino a Puna.

Pertanto questo luogo attrae le persone che ricercano punya e che vogliono immergersi in esse; non è per chi insegue il denaro o altre ricchezze materiali. Questo perché quando si accumula denaro, potere o fama, lo facciamo per noi stessi, mentre le punya hanno effetto sugli altri.

Ad esempio, se avete una lampada potete lucidarla, potete realizzarla in oro o argento o altro, ma è tutto inutile se dentro non vi è la fiamma. Solo quando la fiamma è accesa la lampada è utile. Allo stesso modo, un essere umano, comunque egli sia, è inutile finché la luce dello Spirito non è presente in lui. Quando la fiamma è accesa interiormente, egli diventa un Punyavaan Atma e la luce che emana da lui può accendere migliaia di lampade nel mondo. Ecco perché oggi il richiamo di questo puja in questa punya nagari è qualcosa di davvero grandioso.

Quando la Shakti viene distribuita mediante le punya, queste punya si moltiplicano a migliaia e diventano estremamente potenti. Le punya hanno molti poteri, ma se è la Shakti stessa ad essere distribuita mediante le punya, che cosa straordinaria è!

Finora si è visto che le persone colme di punya sono tormentate dagli altri, non hanno ricchezze, non hanno alcuna forma di protezione, sono sempre oppresse dagli altri, chiunque può metterle fuori gioco, chiunque può ingannarle. Ma quando la Shakti è distribuita mediante le punya, una straordinaria energia fluisce da queste punya al punto che nessuno osa toccare una persona punyavaan. E se qualcuno la tocca si renderà conto che c’è qualcosa di eccezionale.

Allo stesso modo, se qualcuno pensa di poter derubare, ingannare o infastidire un punyavaan non potrà riuscirci. È una grandissima benedizione del Kali Yuga che questa luce possa subentrare, e appena questa luce arriva nessuno può nemmeno toccarvi con cattive intenzioni, nessuno può crearvi problemi, nessuno può uccidervi, nessuno può sottrarvi niente. Siete completamente protetti.

Vi accorgerete che diverrete così potenti da poter porre fine a qualsiasi forma di terrore o problema semplicemente affrontandolo.

Quindi, il veicolo di oggi è la distribuzione della Shakti nelle punya ed è questo che deve essere conseguito nel puja di oggi.

[Marathi]

Ora, avranno capito tutti ciò che ho detto in hindi. Chi non ha capito?

Rispetto alle altre lingue, il marathi è abbastanza buono perché non ha… (non chiaro).

In particolare, io posso spiegare Sahaja Yoga correttamente soltanto in marathi. Ho parlato di tutte quelle cose in hindi perché vi sorprenderà sapere che le persone (che parlano) hindi sanno pochissimo della nostra cultura. Non esiste nella loro lingua. Non sanno nulla, non sanno cosa siano le punya. Quindi ho parlato un po’ in hindi poiché tutti voi (che parlate marathi[6], ndt) ne sapete tantissimo.

Una cosa che devo dire è che i grandi insegnamenti dei santi che abbiamo qui sono una enorme benedizione. Grazie a questa benedizione conosciamo la cultura, conosciamo il significato delle punya, sappiamo cosa è buono e cosa è cattivo, lo sappiamo.

Lo comprendiamo ma non lo riconosciamo. Tutti capiscono che una certa cosa è buona e un’altra è cattiva. Abbiamo conquistato molte punya grazie a questo. È questo il motivo per cui, da queste punya, è nata questa Punya Nagari.

Però, quando guardiamo agli altri, abbiamo la sensazione che noi di Puna non siamo ricchi quanto la gente di Mumbai. Poi pensiamo che la gente di Delhi sia più ricca di quella di Mumbai. Essendo Delhi la capitale, reputiamo che la gente sia più rispettabile, ma (in realtà) è tutto esteriore. Pensiamo che siano persone molto superiori a noi. Voi però siete punyavaan.

Nonostante ciò, ho visto molti a Puna che non credono in Dio. Ho visto grandi intellettuali e vidvaan (studiosi) che non credono in Dio.

Questi individui sono diventati così sofisticati, e le loro menti sono così rovinate, da sostenere che Dio non esiste. Ma se non avete visto Dio, se non Lo avete conosciuto, come potete dire con tanta sicurezza che Egli non esiste?

Prima cercate di vedere. Che cosa perderete mai? Niente. Tantissimi hanno parlato di Lui prima di voi, erano forse tutti stupidi e voi siete gli unici intelligenti?! Senza conoscere Dio, come potete giungere alla conclusione che non esiste?

Va bene se qualcuno dice: “Se potete provare che Dio esiste, sono pronto a crederci”. Ma se qualcuno afferma di non credere assolutamente in Dio, è molto difficile fargli comprendere. Molte persone così sono presenti in questa città di Puna. Da nessun’altra parte sono così in tanti a negare Dio così apertamente. Voi avete tanti Ganapati, avete tanti Maruti (nome di Hanumana, ndt), ma questi individui sono i Maha-Maruti seduti al vertice! Gente troppo intelligente! Costoro ritengono che tutto ciò che dicono sia corretto e di essere estremamente intelligenti. Pensano di conoscere tutti gli shastra[7] e concludono che sono tutti falsi e privi di significato. Quindi, laddove queste punya si sono diffuse come la fragranza di un loto, proprio lì questa bruttezza ha attecchito. Di conseguenza le menti delle persone a Puna sono colme di illusioni (bhranti).

Individui che non comprendono se il dharma esista o no, se Dio esista o no, qui si definiscono grandi leader. Costoro prosciugano le finanze e fanno tutte cose sbagliate.

Però hanno una scusa, dicono: “Dal momento che non abbiamo fede in Dio e nel dharma, perché dovremmo comportarci in modo retto? Siamo diventati moderni”. Gente del genere si vede più a Puna che a Mumbai. Ci sono molti individui qui che si prendono gioco di Dio, che negano la Sua esistenza e ridicolizzano chi crede in Dio.

Ora, una barca affonda se c’è anche un solo foro; ma se qui ci sono tanti buchi così, che cosa accadrà a Puna?

Alcuni fori sono praticati da individui che hanno un atteggiamento da pezzenti. Questa attitudine da mendicanti si vede anche in Sahaja Yoga. A volte le persone ne hanno paura. Se si devono chiamare quelli di Puna, (gli altri) dicono: “Mataji, arriverà molta gente di questo genere, se ne occupi Lei”. Temono questa natura da mendicanti. Io ho sperimentato solo questa attitudine. Quando veniamo qui, alla gente piace mangiare gratis e dice: “Madre fa tutto, è Lei che elargisce il denaro, perché dovremmo farlo noi?!”.

Questo atteggiamento dimostra che il cuore non è ricco. Il motivo di questo è che coloro che danno insegnamenti riguardo alle punya, che ci dicono di compiere punya, che tengono grandi discorsi, inseguono per primi il denaro. Pertanto gli altri hanno la sensazione che un certo individuo sia seduto lì ad insegnare BrahmAgnyan (conoscenza di Brahma, di Dio, ndt) ma sia egli stesso un mendicante per natura.

Dunque, tutti i cittadini subiscono le conseguenze di entrambe queste cose.

La prima è che questi personaggi che parlano del dharma si appropriano del vostro denaro. Chiedono: “Cosa vuoi? Un figlio maschio? Bene, pagami cento rupie. Se invece me ne dai cinquanta, avrai una figlia femmina”. Allora il cliente paga centootto rupie dicendo che vuole un maschio.

Perché vuole il maschio? Perché domani guadagnerà denaro. Nessuno vede il contributo della nuora. Vogliono un figlio maschio solo per avere più soldi. In realtà la povertà aumenta a causa di questo e la gente diventa povera per natura.

Anche allora… adesso ci sono migliaia di templi, ed in ogni tempio si deve offrire denaro a Dio. Ma Dio comprende forse il denaro? Ha mai visto il denaro? I preti dicono: “Offri quattro rupie a questo dio, offri una rupia a quel dio. Se vuoi celebrare un puja, porta una grossa noce di cocco: a te ne daremo solo questo pezzettino ed il resto finirà nel nostro stomaco!”.

Vedendo questi due aspetti, nella mente umana, la fede, che dovrebbe essere dotata di profondità, purezza e fiducia, si limita a pensare: “Oh, ormai ho fatto questa cosa al tempio, è sufficiente, non c’è niente di più”.

Quindi, a causa di questa natura e di questo desiderio di denaro, si ha la sensazione che vada bene procurarsi soldi in qualsiasi modo possibile. Nessuno pensa al rispetto di se stessi. Pensano: “Che cosa guadagniamo dal rispetto di sé? Perché dovremmo averne?”.

Così, a causa di questa strana situazione, a causa della natura delle persone, ci si rende conto che, in un luogo così colmo di punya, non vediamo santi, non vediamo le qualità dei santi, non vediamo persone che vivono come santi.

Un santo ha così tanto rispetto! Persino per invitare un santo a casa vostra sono necessarie le vostre penitenze di vite intere, diversamente non verrà nemmeno alla vostra porta. Ma questo vale per i santi veri, non per quelli falsi. Perché un santo venga alla vostra porta, dovreste avere delle punya. Invece, i cosiddetti santi che vagano oggi per le strade non hanno santità. Questa Punya Nagari non si chiama così per i suoi templi, ma per le persone. Quanti qui hanno qualità di santi? Le punya giungono qui in base alle qualità e al carattere degli abitanti.

Se quindi guadagniamo le punya del rispetto di sé e della realizzazione del Sé, e cresciamo in esse, qui non ci saranno difficoltà. La terra a Puna è molto fertile e non c’è terra uguale nell’intero universo. Ma se c’è la terra, non vi cresceranno alberi di plastica. Che senso ha piantare alberi di plastica? È una terra molto fertile. Anche le teste delle persone sono molto fertili.

È così fertile che non sapete che cosa ne sia scaturito, e occorre dirvelo. La gente dice: “Io non credo in Dio, chi è Dio?”. E così via.

Qui sono venute fuori tutte queste cose estremamente insensate. Alcuni si prendono gioco di Dio come se loro fossero chissà chi. Non hanno alcun rispetto per Lui.

Il secondo tipo è quello di chi ha guadagnato molto denaro nel nome del dharma fuorviando moltissime persone. Ho visto qui una grandissima varietà di individui.

La prima volta che sono venuta a Puna c’erano molte persone ed anche una certa donna. Un bhut si impossessò di lei che immediatamente si mise a gridare. Tutte le donne accorsero subito per metterle il kumkum – era la prima volta che vedevo delle signore accorrere ad applicare il kumkum ad una donna che era stata posseduta da un bhut – e poi iniziarono a cadere ai suoi piedi.

Fortunatamente in quel momento le luci si spensero ed io uscii dalla porta sul retro. Che cosa avrei potuto spiegare loro? Questa è una stupidità peggiore di tutte le altre. La gente aveva visto che qualcosa era entrato nel suo corpo ed aveva creduto che fosse la Devi.

Lasciate che ve lo chieda: è così facile che la Devi entri nel corpo di qualcuno? È estremamente difficile. Esiste forse qualche corpo in grado di sostenere la Devi? Loro dicevano che la Devi era entrata nel corpo di costei e dopo si vedeva questa “devi” che lavava i piatti, lavava i panni e rubava denaro! Come è possibile che la Devi entri nel corpo di una persona del genere?!

Potete definirla ignoranza, o innocenza, ma io la definirei una stupidità estrema. Per questo motivo, non solo la gente viene fuorviata, ma è immersa nell’illusione. Qui ci sono tante persone nel cui corpo entra la “devi” e quando arrivano dinanzi a me svengono. Era diventato difficile condurre i programmi. Ho detto: “Come è possibile che così tanti bhut arrivino in questa Punya Nagari?”.

[Fine della registrazione]


[1] “…Puna […] infatti è chiamata Punya Patanam, la città delle Punya” (Sahasrara Puja, Thredbo, 3/05/1987)

[2] Azioni meritorie da un punto di vista spirituale.

[3] Città delle punya.

[4] Akhyan: saga, narrazione. Nel Nala Damayanti Purana si narra la storia di Nala e Damayanti, marito e moglie innamorati, che vengono separati dalle illusioni create dal serpente Kali.

[5] Ossia l’era di Kali, o Kali Yuga.

[6] Puna si trova infatti in Maharashtra, stato indiano in cui si parla la lingua marathi, caratterizzato da una grande tradizione spirituale dovuta dalla presenza di numerosi santi.

[7] Testi sacri.