Puja del 70° Compleanno, Satya Yuga

New Delhi (India)

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(3/2022 SOTTOTITOLI, TRADUZIONE VERIFICATA)

SHRI MATAJI NIRMALA DEVI

Puja del 70° Compleanno

Satya Yuga

New Delhi (India), 21 Marzo 1993





Per me è molto difficile anche parlare. Nel vedere così tanti sahaja yogi di tutto il mondo, seduti qui, con i volti così splendenti, è come se oggi la mia visione avesse preso forma. Io vedo in voi i salvatori di domani, che redimeranno questo mondo da tutte le calamità del Kali Yuga che ci circondano.

Esse stanno arrivando da ogni parte, mentre voi siete realmente rinati da questa palude del Kali Yuga, diventando davvero splendidi fiori di loto di diversi colori, sfumature, fragranza e bellezza. Invece di essere voi a celebrare il mio compleanno, sarebbe meglio che fossi io a celebrare i vostri!

(Applausi)

Come vi ho detto l’altro giorno, è perché voi siete grandi ricercatori, ricercatori della verità, dell’amore, che tutto ha potuto funzionare: diversamente, sarebbe stato impossibile.

Trasformare anche una sola persona è molto difficile; ma voi eravate così sensibili e profondi che, non so come, questa conoscenza sottile è penetrata nel vostro essere. È incredibile. Io stessa non riesco a credere quali grandi personalità si siano incarnate in questo Kali Yuga. Nessuno può credere che di fronte a me siano seduti così tanti santi, che così tanti wali e navi (santi nell’Islam) siano seduti dinanzi a me.

Non era mai accaduto nella storia della spiritualità. Anche nei cieli vi sono pochi devata e deva, non così tanti (come voi che siete) uno meglio dell’altro, con un cuore così bello, con menti così brillanti e con un’attenzione così attiva. Vi ringrazio davvero tutti per aver potuto vedere, in occasione di questo 70° compleanno, tante persone come non mi sarei mai aspettata.

Voi sapete che Sahaja Yoga è iniziato con una sola persona e, fra quelli che sono venuti, alcuni erano avidi di potere o di denaro. Gente di ogni genere che ci ha causato problemi. Sono sorte molte difficoltà, una dopo l’altra, ed inoltre c’erano tanti ricercatori di livello molto basso.

Ma ho constatato che oggi tutti sono cresciuti meravigliosamente. Non riesco a distinguerli l’uno dall’altro. Il modo in cui ciò è avvenuto in voi, e l’impegno che avete nei confronti di Sahaja Yoga, sono la più grande benedizione per questo mondo.

Non avrei potuto riuscirci da sola. Voi sapete che se avessi potuto farlo non avrei avuto bisogno di voi. Voi siete i canali e dovete darvi da fare sempre di più.

È davvero notevole il modo in cui (i sahaja yogi) a Delhi hanno organizzato tutto (applausi). Per prima cosa, erano tutti molto concentrati sul 70° compleanno, non so per quale motivo, ma qualunque sia… E inoltre i sahaja yogi di Delhi hanno detto: “Stavolta, Madre, celebreremo il Suo compleanno a Delhi”. Ho risposto: “Tutti sono molto presi da questo, quindi state attenti, non sarà facile. Sarà un bel grattacapo, verranno in tantissimi”. Ma sono certa che non si aspettassero tutta questa gente. Stanno arrivando in cento da un paese, in cento da un altro, ed ho chiesto: “Siete preoccupati?”. “No, ne siamo felicissimi!” Ho visto il loro entusiasmo, la loro organizzazione, il modo in cui hanno fatto tutto.

Il bello è che Delhi è un luogo dove politici di ogni genere vivono, formano gruppi, fanno politica ecc. Mentre in Sahaja Yoga, a Delhi, non si fa politica (applausi). Non ci sono litigi, non ci si prende in giro. È molto significativo che ciò accada in un luogo come Delhi, dove ogni giorno si sente dire che persino in Parlamento scoppiano risse. Forse, solo in questo inferno doveva nascere questa virtù, e manifestarsi attraverso i sahaja yogi.

Come sapete, la conoscenza di Sahaja Yoga è estremamente, estremamente sottile, e non è facile fare breccia in chi si definisce intellettuale, per così dire, o in chi è schiavo assoluto dei propri condizionamenti. Quindi, da un lato abbiamo le masse ignoranti, dall’altro vi sono le classi che vivono nella struttura creata dal proprio cervello: in entrambi i casi, penso che siano estremamente grossolani.

Ma il modo in cui loro (i sahaja yogi) hanno assorbito questo nettare sottile della divinità è qualcosa di incredibile. Nessuno riesce nemmeno a comprendere come così tante persone siano nate su questa terra dopo la mia nascita – o magari qualcuna, pochissime, anche prima. Sono nate proprio dopo di me, qui, in questo mondo per venire in Sahaja Yoga.

Ma quando ho visto il mondo sono rimasta scioccata, più sconvolta dello stesso Kabira. Mi sono chiesta: “Come potrò parlarne a qualcuno?”.

Anche con i miei familiari non sapevo come affrontare l’argomento. Era impossibile, tanta era l’oscurità dell’ignoranza. “Come potranno credere che esiste davvero la Divinità, che il Tutto li sta aspettando?” Credevano tutti in una specie di religione che non aveva alcun legame con la realtà, ed era impossibile persino immaginare in che modo avrei potuto parlare loro.

Ricordo il primo incidente, quando andammo a Nargol dove avevo aperto il Sahasrara. La prima persona che ricevette la realizzazione fu uno del Gujarat, un gioielliere. Immediatamente, tutti gli altri – erano appena trentacinque circa – si misero a dire: “Certo, lui è ricco, è un gioielliere, per questo Madre gli ha dato la realizzazione”. Credo che sia stata la prima ed ultima volta che mi arrabbiai davvero. Mi misi a sgridarli dicendo: “Siete dei buoni a nulla, gente inutile che non potrà mai dedicarsi alla divinità, ed ora ho davvero pensato di smetterla. Dovrò incarnarmi di nuovo, in un altro momento nel quale la gente capirà che cos’è Sahaja Yoga”.

Subito dopo la mia strigliata, però, iniziarono improvvisamente a sentire la brezza fresca nelle mani, pensate! (Risate, Shri Mataji ride) E dissero: “Madre, sa, sta funzionando, funziona dentro e fuori di noi”.

Così radunammo dodici persone, più una signora alla quale l’avevo già data (la realizzazione) prima. Lei era la quattordicesima. Inizialmente avevamo dunque questi quattordici sahaja yogi per i quali (Sahaja Yoga, ndt) era qualcosa di inaspettato, erano tutti sbalorditi e non capivano di che cosa si trattasse. Poi, sorprendentemente, venne ad uno dei nostri programmi una signora posseduta da un bramino, che iniziò a dire: “Jagadamba, Jagadamba”.

Non riuscivano a capire: non avevo mai detto loro chi io fossi, mai. Non l’ho mai detto nemmeno in altri casi. A quel punto lei, che era una semplice domestica, si mise a recitare, in sanscrito, e con voce maschile, una poesia del Saundarya Lahari(13.14)1 – tutti erano scioccati che il bhut dicesse tutte quelle cose – e poi lei se ne andò. Dopo questo episodio quelle persone iniziarono ad approfondire, e vollero celebrarmi un puja per la prima volta, in casa mia.

Tuttavia non erano del tutto sicuri di fare la cosa giusta. Chiamarono persino dei bramini, perché dicevano: “Questo Saptasati è un puja molto difficile e ci accadrà qualcosa”.

Ma dopo il puja dissero: “Non è successo niente, stiamo molto meglio”. Sentirono tutti la brezza fresca e l’intera atmosfera cambiò. Iniziarono a comprendere che Sahaja Yoga è lo Yuga Dharma, di questo Yuga, di questo Kali Yuga; così il Sahaj Dharma divenne il Dharma di questo Yuga.

Questo Yuga è molto difficile, senza dubbio, ma soltanto nelle difficoltà diventiamo ricercatori intensi, ed è ciò che è accaduto a tutti voi. Avete scoperto che la gente, ovunque, qualsiasi cosa seguisse, non arrivava da nessuna parte. Sbatteva la testa di qua e di là come dentro un bozzolo.

Ricevevano la realizzazione molto velocemente, e quando mi raccontavano di come stessero ricercando e di ciò che era accaduto loro, mi stupivo di come questa ricerca stesse agendo in loro, spingendoli verso Sahaja Yoga.

Devo anche dire che, nel frattempo, molti si sono persi nelle grinfie di falsi guru.

Malgrado ciò, oggi abbiamo moltissimi sahaja yogi. Voi rappresentate il vostro paese, ma nei vostri paesi ve ne sono molti di più. Anche in India ce ne sono molti di più. Voi giunti qui siete soltanto una rappresentanza, essi sono un multiplo di questo numero, non so quanti siano. Molti mi chiedono: “Quanti sahaja yogi ci sono?”. Io rispondo: “Non lo so”. “Come, non lo sa?” Ed io: “No, non abbiamo mai tenuto un registro”. Ma loro non riescono a capire. Aggiungo: “Non abbiamo uffici, registri, io non ho segretari, (risate, Shri Mataji ride) non so scrivere a macchina, non so nemmeno riempire un assegno!” Non riescono a comprendere come possa esistere una persona come me al giorno d’oggi. Ma, in qualche modo, tutto viene fatto. Malgrado la mia imperizia della modernità, tutto viene svolto completamente e in modo assolutamente perfetto, come telecomandato. Ora, devo dirvi che io non ho mai pronunciato una parola su tutto questo, niente (Shri Mataji guarda il pendal attorno a Sé, ndt). Non ho mai dato un’idea di come dovrebbe essere, non ho mai detto nemmeno quante persone ci aspettavamo. Ma osservate come tutto ha funzionato spontaneamente. Questo perché tutti voi avete profuso impegno, e questo impegno vi dà tutte queste capacità organizzative. Avete visto che molte cose vengono organizzate perché anche il Paramchaitanya è intervenuto, in questo Krita Yuga, e sta agendo, è attivo, e questa attività vi è di assoluto sostegno.

Ad esempio, la polizia ci ha detto: “Qui vivono dei musulmani e potreste correre dei pericoli a causa loro; potrebbero danneggiarvi”. Io ho chiesto: “Che musulmani sono?” E loro: “Qui ci sono i seguaci di Nizamuddin Auliya”. Ho risposto: “Non ci faranno mai niente di male”. “Perché?”. “Perché lui era un sufi ed una grande anima realizzata, e le persone che sono ammesse lì devono essere… in maggioranza sono quantomeno seguaci del sufismo. Come potrebbero farci del male?”.

Allora ho detto (ai sahaja yogi, ndt): “Domattina presto andate tutti a offrire un chaddar2”.

E sono rimasti così colpiti (i musulmani, ndt) – come avete visto alla sera – che al mattino sono venuti fin qui, pieni di rispetto. Allora mi hanno chiamato, mi hanno offerto un altro chaddar ed altre cose, dicendo: “Siamo dei vostri!” e cose di ogni genere. Un suo (di Nizamuddin, ndt) discepolo era Amir Khusro, un’altra personalità sufi di altissimo livello, del quale ho sempre ammirato la poesia, come anche il modo in cui Nizamuddin ha condotto la sua vita, nella dignità e divinità.

Tutti i musulmani presenti rivolsero le mani verso di me in questo modo, dicendo: “Sentiamo la brezza fresca!”. Ho detto: “Questa è Ruh3”. “Ah, questa è Ruh!”. Quando queste persone inizieranno a sentire Ruh, diverranno tutte sahaja yogi molto rapidamente, e potreste dovervi procurare… (applausi).

Vi sono molti sufi in tutto il mondo e noi prenderemo i loro indirizzi e andremo ad incontrarli.

Poi, potreste dovervi procurare un altro grande pendal (padiglione, ndt), uno grande il doppio o penso anche il triplo (applausi). Voi di Delhi non vi lasciate granché spaventare dalle dimensioni. Penso che dovremo nuovamente organizzare il tutto solo a Delhi (applausi).

Al tempo stesso, inoltre, Delhi è in uno stato di agitazione4 e noi dobbiamo essere qui per portare la pace e la tranquillità, per dare saggezza a chi dovrebbe essere alla guida degli affari pubblici. Funzionerà, funzionerà sicuramente con tutti questi sahaja yogi che emettono vibrazioni tanto belle. Vedete, sopra la vostra testa questo tessuto (del padiglione di stoffa, ndt) si muove in continuazione su e giù, anche se fuori non c’è vento; le foglie sono ferme, ma proviene dalle vostre teste, siete voi che lo fate muovere. Quindi, sono sicura che queste vibrazioni rinfrescheranno e porteranno pace ai nostri politici e ai responsabili degli affari pubblici.

In questa fase, nella quale in tutto il mondo vi è molta incertezza – c’è incertezza in Russia, in Bosnia, recessione in Inghilterra, in America e in Spagna – tutti stanno soffrendo per le conseguenze di qualche comportamento estremo che avevano adottato.

Sono certa che questa polarità che adesso vedono, correggerà il loro comportamento nei confronti del materialismo e sono sicura che si troverà un equilibrio.

Con i vostri buoni desideri, con le vostre preghiere, questo mondo diventerà così splendido, così incantevole che nella storia si parlerà di un mondo trasformato in un loto, colmo della fragranza della divinità (applauso).

Voi siete i petali, siete la corolla, siete il colore, siete la bellezza, siete il polline del meraviglioso loto che è la mia visione di questo mondo.

Spero che oggi deciderete tutti di lavorare per Sahaja Yoga, di diffondere Sahaja Yoga e lavorare anche per voi stessi. L’unico pericolo è che non si dovrebbe permettere all’ego di dominarvi.

Se riuscirete a cavalcare questo unico cavallo, senza permettergli di essere lui a cavalcare voi, progredirete a gran velocità ed in modo meraviglioso.

Così sono certa che Sahaja Yoga si espanderà. Ad ogni compleanno si deve fare una promessa. Io non so quale dovrei fare.

Mi hanno detto che non dovrei lavorare così tanto, che lavoro troppo, ma ho promesso che lavorerò il doppio (applausi). Allo stesso modo, anche tutti voi oggi dovete promettere che vi adopererete in ogni modo per adempiere all’impegno di lavorare per Sahaja Yoga, che ci penserete.

Vi sono scienziati che dovrebbero scrivere libri, medici che dovrebbero pubblicare libri e scritti, andare in giro e parlarne ai colleghi, organizzare con i colleghi congressi e seminari.

Vi sono architetti ed altri professionisti che potrebbero chiamare i loro colleghi e dare loro la realizzazione. Anche chi si occupa di finanza dovrebbe entrare in Sahaja Yoga, è molto importante, poiché i problemi finanziari possono essere risolti soltanto dal potere divino. Nessun altro può farlo.

Quindi, chiunque di voi, in questo mondo, sia attivo nell’ambito della legge o in qualsiasi altro campo, dovrebbe dedicarsi a Sahaja Yoga ed anche al lavoro creativo.

Poi, dovete portare Sahaja Yoga anche nel vostro ambiente, nei villaggi, nelle città, ovunque sia possibile e ovunque riusciate ad organizzare; dovete diffondere Sahaja Yoga in ogni luogo.

Per quanto riguarda il curare gli altri, vorrei raccomandarvi di non toccare nessuno. Per favore, adoperate soltanto la mia fotografia. È così che avrete più sahaja yogi e meno malati. Inoltre, le persone saranno curate e diventeranno tutte sahaja yogi.

Abbiamo ottenuto risultati anche nel settore agricolo. Ma si può ancora fare molto in agricoltura. Si dovrebbero incontrare gli addetti del Governo e spiegare che cosa si può fare per l’agricoltura. Potete formare un comitato e andare ad incontrarli, per spiegare come l’agricoltura può essere aiutata da Sahaja Yoga.

Dobbiamo aiutare i nostri figli, dobbiamo prendercene cura, poiché sapete che genere di futuro li aspetta, che tipo di atmosfera sta lentamente avanzando, anche in India. Dobbiamo far sì che i nostri figli crescano correttamente nella cultura Sahaj. È molto importante, poiché sono i sahaja yogi di domani. Moltissimi di loro sono nati realizzati, quindi dobbiamo disciplinarli nel modo giusto e renderli aala darja (eccellenti) sahaja yogi, come descritto nel qawwali.

Anche la nostra vita familiare è molto importante. È scioccante come oggigiorno la vita familiare stia diventando qualcosa di stupido. Nessuno ne comprende l’importanza.

In Sahaja Yoga dobbiamo capire che si dovrebbero evitare le piccole liti e le discussioni. Si deve evitare la durezza, si deve evitare la crudeltà e, per prima cosa, dovrebbe esservi un giusto rapporto fra marito e moglie, affinché vi sia unione e i figli notino questa vicinanza e ne gioiscano.

Nel nostro modo di vestire, nella nostra vita, dobbiamo essere dignitosi e decenti e rispettare il nostro corpo. È molto importante. Dovremmo indossare ciò che sia adatto a noi, in qualsiasi paese ci troviamo.

Pensate se a Samarcanda5 qualcuno indossasse un abito in tre pezzi: che cosa gli accadrebbe? Si dovrebbe portare ciò che è adatto a noi, qualsiasi cosa si addica alla nostra cultura; si dovrebbe cercare di indossare abiti decenti, tradizionali.

Soprattutto per le donne è molto importante indossare vestiti che conferiscano loro un aspetto più dignitoso. Un altro punto che vorrei sottolineare è che le donne soprattutto devono dedicarsi a leggere almeno i giornali.

Se la vostra attenzione è sui problemi mondiali, sarà molto efficace poiché, come sapete, la vostra attenzione è attiva, agisce.

Quindi usate la vostra attenzione. Leggete i giornali, osservate. So che a volte sono cose orribili: potete dare un bandhan, ma dovete sapere ciò che accade e dove. È molto importante.

Inoltre, gli uomini non dovrebbero leggere soltanto cose sensazionali, ma leggere di eventi reali, e chiedersi quali siano le soluzioni, in che modo voi sahaja yogi potete essere di aiuto a livello collettivo e individuale.

Noi dobbiamo risolvere molti problemi di questo mondo moderno. Si devono anche leggere buoni libri, guardare bei film, rifletterci sopra e mantenere la mente sveglia.

Vi sono molte poesie bellissime che ho letto di recente, scritte da qualcuno che non mi sarei mai aspettata scrivesse poesie: sono meravigliose, di altissima classe. Raccoglieremo, quindi, anche queste poesie, raccoglieremo tutte le fotografie miracolose, da ogni luogo.

Adesso stanno cercando di catalogarle e, se poteste dare tutti spontaneamente un aiuto a questa organizzazione, sarebbe un grande successo, poiché finora non siamo stati in grado di raccogliere tutti questi dati e conservarli.

Ora, la cosa migliore è che meditiate tutti; dovete meditare tutti. Solo in meditazione siete nel presente e sviluppate la vostra spiritualità. L’ho detto molte volte, ma la gente proprio non lo fa. Se riuscirete a meditare circa dieci minuti prima di dormire, vi sarà di grande aiuto. Crescerete davvero molto velocemente, senza dubbio.

Io riconosco subito se una persona medita, da come è cambiata. E quando vi ci sarete abituati, non vorrete mai rinunciarvi. È una meditazione molto semplice, fate il pediluvio o qualcosa del genere. E al mattino dovreste shoebittare il vostro ego. Tutto qui. Non dovete fare innumerevoli japa6 o altro, niente del genere. È molto semplice. Ma questo dovete farlo per voi stessi, per rispettare la vostra realizzazione del Sé e la vostra crescita nella divinità.

Noi abbiamo moltissimi vantaggi rispetto agli altri, ma devo dirvi una cosa: per favore, non parlate di Sahaja Yoga a chi non è incline alla ricerca. Non sprecate la vostra energia con gente simile, a discutere e ribattere, perché non c’è molto da discutere. Dimenticatevi di loro e lasciateli perdere. Mi occuperò io di loro, voi dedicatevi alle persone semplici, alle brave persone che stanno ricercando la verità. Non voglio che vi spezziate il collo con questa gente che crede solo nelle discussioni, nei dibattiti e nello shabda jalam7.

Oggi la cultura di Sahaja Yoga si manifesta al punto che la gente, quando vi vede, si rende conto immediatamente che c’è qualcosa di speciale e che avete in voi qualità davvero uniche, che raramente si trovano nella gente comune.

Dovreste comprendere che tutte queste cose vi sono arrivate spontaneamente da dentro, ma voi dovete preservarle e non dovreste mai sentirvi timidi a causa di esse. Non dovreste mai sentirvi timidi per le vostre virtù. E qualsiasi cosa la gente possa provare a dirvi, come: “È meglio che tu faccia questo; è meglio che tu faccia quello”, se è qualcosa di sbagliato non dovreste mai farlo, dovreste solo rispondere: “Non voglio farlo”. Perché ora siete molto potenti e dovete guidare voi le persone, non loro a guidare voi.

Non dovete farvi condizionare dalle mode, ma dovete creare voi le mode. Dovete creare un percorso per gli altri. Non dovete seguire il cammino che loro hanno tracciato.

Cercate di capire che la vostra personalità è ad un livello tale che potete cogliere moltissime cose sottili, e siete così potenti che gli altri non capiscono; quindi dovete automaticamente assumervene la guida.

Non fatevi influenzare dalle loro idee e non spaventatevi quando tentano di dirvi qualcosa contro voi stessi o contro Sahaja Yoga. Siate sicuri, abbiate fiducia: è così che funzionerà.

Io sono solo una donna ed una casalinga, ma ero così sicura riguardo a Sahaja Yoga, che ha funzionato. Non ho dovuto pensare se dovessi farlo oppure no, ho semplicemente iniziato. Anche se in famiglia ciò non veniva molto rispettato, non era molto accettato, non ha importanza. Ho iniziato da sola, ho lavorato da sola, perché avevo una totale sicurezza della verità, del fatto che se fossi stata dalla parte della verità, ciò avrebbe aiutato me ed avrebbe aiutato tutti coloro che fossero venuti da me. E così è avvenuto.

Quindi, per voi non dovrebbe essere affatto difficile. Per prima cosa, dovreste tutti assicurarvi di non essere persone condizionate e di non avere ego. Poi dovreste procedere così e vi sorprenderete di come le cose funzioneranno.

Il puja di oggi è un puja molto breve, per questo vi ho fatto un discorso lungo (Shri Mataji ride). Ci sono molte cose di cui non posso parlarvi in questo breve tempo, ma se ci riflettete, potete facilmente elencarle da soli.

Ora, quindi, predisponete la vostra mente in modo da essere voi gli organizzatori. A quel punto, che cosa dovreste fare? Che cosa potete fare? Che cosa conseguirete? Per favore, provateci e funzionerà. Potete farlo tutti.

Penso sia meglio che teniate un diario annotando in esso ciò che avete fatto; a quanti avete dato la realizzazione; quanti sono stati curati; che cosa pensate di loro. Ma ora, in mancanza di un diario, i sahaja yogi potranno dire: “Ma Madre, non abbiamo nessun diario, quindi inizieremo da domani!” No, cominciate oggi. L’unico problema dei sahaja yogi è che prendono le cose un po’ alla leggera.

Ovviamente è il loro carattere, ma non (fatelo con) Sahaja Yoga. Le altre cose potete prenderle alla leggera: se qualcuno vi sgrida, se qualcuno si arrabbia con voi o addirittura vi schiaffeggia, non prendetelo seriamente. Non ha importanza, per voi non fa differenza, perché voi siete lo Spirito, e niente può distruggere lo Spirito: “nainaṃ chindanti shastrāṇi”.8

Ma quando si tratta di Sahaja Yoga, il vostro atteggiamento dovrebbe essere diverso. Se da un lato siete rilassati, dall’altro dovete essere dinamici, ed è con questo lato che dovete esporre le teorie di Sahaja Yoga e dovete parlare alla gente, dovete organizzare conferenze stampa. Qualsiasi cosa vogliate fare, a qualsiasi livello vogliate lavorare, per favore preparate un piano adeguato ed eseguitelo. Tutto funzionerà, sono certa che funzionerà. Con tutte queste idee che ho io – e voi ne avete molte di più – spero che entro il prossimo anno ne vedrete la manifestazione.

Spero che molti scriveranno libri come quello scritto da U.C. Rai. Sono certa che ogni medico può scrivere un libro. Il Dr. U.C. Rai ha lavorato da solo, ha fatto tutto da solo, ed è riuscito meravigliosamente.

Tutti possono pubblicare un libro con le loro esperienze, con la loro comprensione di Sahaja Yoga, che aiuterà anche i sahaja yogi; ma dovrebbero essere libri onesti, molto onesti. Sono sicura che libri simili saranno molto apprezzati in Sahaja Yoga, e vorremmo pubblicare anche quelli.

Tutti coloro che hanno queste idee dovrebbero sforzarsi di scrivere nuovi libri, creare nuove idee, realizzare nuove creazioni. È molto importante poiché, in questi tempi moderni, la gente vuole fare qualcosa di nuovo, di originale. In queste circostanze, sono certa che tutti vi darete da fare.

Quindi, dobbiamo pensare a Sahaja Yoga in ogni momento ed annotare tutte le idee che vi vengono in mente per poi assemblarle adeguatamente, realizzando così uno splendido libro di Sahaja Yoga. Anche le signore hanno numerose possibilità di fare molte cose per Sahaja Yoga. Questo è un periodo molto propizio.

Penso che il Satya Yuga inizierà da domani. Non v’è dubbio (applausi). E quale ne sarà il segno? Che ora Satya (la verità, ndt) sarà vittoriosa, vijaya (applausi). Qualsiasi cosa si possa tentare, alla fine Satya sarà vijaya, Satyameva jayate. Accadrà questo e ne siete voi i responsabili (applausi).

Mi congratulo ancora e ancora con voi per questo, e spero che vi impegnerete a farlo.

Che Dio vi benedica.





1 “Oceano di bellezza”, lode alla Madre, di Shri Adi Shankaracharya.

2 Coperta di fiori.

3 Ruh (روح) termine arabo che significa Spirito.

4 In quel periodo c’erano stati diversi attentati in India e vigeva lo stato di allerta, particolarmente severo negli aeroporti.

5Samarcanda è una città dell’Uzbekistan, capoluogo della regione omonima e seconda città del Paese per popolazione. Situata al centro delle principali rotte commerciali asiatiche, Samarcanda, nel corso della sua storia lunga circa 2.700 anni, fu parte del primo Impero persiano; successivamente fu sotto influenza araba, poi timuride, uzbeka e, in epoche più moderne, fu dapprima sotto l’impero russo e infine parte dell’Unione Sovietica fino al 1991. La città, il cui etimo significa in lingua sogdiana “fortezza di pietra” (samar = pietra/roccia e kand = fortezza (come anche in altre città della zona, cfr. Panjakent)) si trova lungo la via della seta nel percorso tra la Cina e l’Europa, praticamente al centro dell’Eurafrasia. Dal 2001 la città figura nella lista dei patrimoni dell’umanità dell’UNESCO sotto il titolo di Samarcanda – Crocevia di culture.

6 Japa è una pratica antica in cui si recita un mantra o il nome di una deità, ad alta voce o in silenzio. La parola sanscrita deriva dalla radice jap, ossia “mormorare sommessamente, ripetere interiormente”.

7 “Ragnatela di parole”, nel senso di ginepraio di chiacchiere.

8Nainam chindanti shastrani nainam dahati pavakah na chainam kledayanty apo na shoshayati marutah” che significa: “La vita spirituale, o la vita eterna, lo Spirito, non possono essere uccisi da niente, da nessuna arma, né essere spazzati via dal vento, né assorbiti né distrutti”. (Shri Krishna Puja, Los Angeles, 18/09/1983).