Shri Mahamaya Puja Auckland (New Zealand)

Shri Mahamaya Puja, Auckland (Nuova Zelanda), 10 Aprile 1994. Oggi, secondo il calendario dei miei antenati Shalivahana, è Capodanno; in tutto il Maharashtra è considerato il Capodanno e il giorno migliore per iniziare qualsiasi cosa. Oggi, pertanto, ho deciso di celebrare un puja a Mahamaya. Non ho mai parlato di Mahamaya, perché non se ne deve parlare, è un segreto. È il fondamento di Sahaja Yoga, direi, perché si dice che quando la Dea, la Shakti, viene nel Sahasrara, è Mahamaya, “Sahasrara hai Mahamaya”, come è già stato scritto. Lei deve essere Mahamaya, cioè dovrebbe camuffarsi completamente. Tanto per cominciare, nessuno dovrebbe riconoscere in lei la Dea, e anche se si ottiene la realizzazione non si dovrebbe arrivare completamente a capire fino in fondo. I motivi sono molteplici. Innanzitutto il lavoro. Il lavoro di Mahamaya era di dare la realizzazione. Se fossi arrivata a cavallo di una tigre con la spada in mano, nessuno mi si sarebbe avvicinato, sareste fuggiti tutti. In qualsiasi altra forma la Dea fosse venuta, non avrebbe potuto fare ciò che doveva. Neppure se fosse venuta come Madre di Cristo o Shri Sitaji o Fatima, perché morirono tutte, dovettero cioè abbandonare questo mondo molto presto senza poter svolgere alcun lavoro. Questo lavoro, il difficile compito di dare la realizzazione, è molto complesso. Deve funzionare in modo che nessuno si accorga che è svolto da qualche grande personalità, né provi molta soggezione o paura. Doveva venire l’incarnazione di Mahamaya affinché la gente potesse avvicinarsi. Vi è anche Read More …