Mantenete l’attenzione su voi stessi (Hindi)

Mumbai (India)

1975-12-21 Keep The Attention On Yourself, 51' Download subtitles: EN,RU,TR (3)View subtitles:
Download video - mkv format (standard quality): Watch on Youtube: Transcribe/Translate oTranscribeUpload subtitles

Feedback
Share
Upload transcript or translation for this talk




S H R I   M A T A J I   N I R M A L A   D E V I

Mantenete l’attenzione su voi stessi

Bombay (India), 21 Dicembre 1975




(Discorso in hindi):

L’amore dei Sahaja yogi è così traboccante che non riesco a trovare le parole per esprimerlo. Forse vi sarete resi conto che oggi, in tutto il mondo, i Sahaja yogi stanno avanzando verso la loro evoluzione. Molti di loro hanno raggiunto un livello molto elevato, la sorgente della gioia scorre in loro. Alcuni sono diventati sottili e sono particolarmente attivi. Noto però che in ogni Paese hanno i propri stili e condizionamenti – gli esseri umani sono ovunque gli stessi – mentre Sahaja Yoga è uno stato innato dell’essere che non ha relazione con ciò che proviene dall’esterno. Tuttavia, l’Attenzione – che è un aspetto della natura che conosciamo come Kundalini – ha registrato come un nastro tutti i Paesi in cui siete stati, tutte le vostre vite, i vostri percorsi e le situazioni che avete sperimentato. È questo il motivo per cui noto che gli individui dei vari Paesi sono un po’ differenti. È molto sorprendente che l’uomo si aggrappi con tanta forza a tutto ciò che è illusione, e quanto è arrogante quando si tratta di cogliere la verità! È così letargico che l’accetta con grande difficoltà, ma seguita ad attaccarsi con forza a tutto ciò che è falso. È per questo che lo trovo così sorprendente.

All’inizio pensavo che l’essere umano desse importanza al suo nome, al paese, alla posizione e tutte queste condizioni sociali, ma è stupefacente vedere quanto profondamente ne venga influenzato.

Non appena tutto ciò scompare, non appena questa illusione svanisce, rendiamo la nostra attenzione sempre più leggera. In Sahaja Yoga l’attenzione va ad unirsi con Dio, si dissolve nell’Onnipresente Paramchaitanya Illuminato. La stessa attenzione umana, che consideriamo un aspetto della natura, questo fiore che fa parte della natura, si immerge nell’oceano dell’amore Divino! Talvolta, però, è sorprendente notare quanto l’attenzione umana sia pesante, dispersiva.

L’unico modo per riconoscere Sahaja Yoga, è sentire in quanta gioia, in quanta pace e in quanto amore siete immersi. Coloro che vivono nell’illusione non possono comprendere Sahaja Yoga. Che cosa si può ottenere con il mio duro lavoro? Io posso unire la vostra Kundalini alla mia e lasciarvi lì, ma voi la lasciate cadere in continuazione, non riuscite nemmeno a gioire della dimensione in cui vi porto.

In ogni Paese vi sono problemi di diverso tipo. Dobbiamo per prima cosa comprendere il problema del nostro Paese, perché innanzitutto dovremmo conoscere i nostri problemi. E poi si dovrebbero capire anche le difficoltà degli altri Paesi. Ad esempio, di recente ho iniziato il mio lavoro in Inghilterra, molto lentamente. Ho preso nelle mie mani pochissime persone, non volevo prenderne molte. Ho pensato di stabilizzarne prima almeno venticinque in Sahaja Yoga. Vi stupirà sapere che sono grandi anime! Hanno una fede infinita in Sahaja Yoga, comprendono che non esiste altra cura oltre a Sahaja Yoga. Una volta raggiunta l’ultima fase, Sahaja Yoga diventa una cosa molto dinamica. Se c’è un programma di Sahaja Yoga, per loro non esiste nient’altro di più grande e di più importante. Se ne occuperanno per ore.

Ma anche dopo aver capito che questa cosa (Sahaja Yoga) proviene da Dio e deve essere donata al mondo – ed è la verità, non vi è alcun dubbio- commettono delle mancanze come se non lo sapessero. Non dirò che è colpa loro, ma il motivo è che non sono nati nello Yoga Bhumi[1] dell’India. Non so perché Dio abbia fatto nascere persone tanto grandi in quella Bhoga Bhumi[2] e perché voi siate nati in questa Yoga Bhumi. Loro sono nati nella Bhoga Bhumi dove non hanno cultura. Non sanno nemmeno se devono applicare il sindhur[3] sul naso o sulla fronte. Non conoscono il protocollo del puja, non conoscono il protocollo della preghiera, non hanno alcuna conoscenza di Dio. Non sanno nemmeno stare seduti per terra. Non sanno niente, nemmeno come battere le mani durante l’Aarti. Eppure sono anime così grandi, così spontanee, così amorevoli, mi amano così tanto, hanno un tale rispetto per me che rimango sorpresa. Ogni volta che mi passano davanti – in realtà non lo fanno – si inchinano e passano con la testa china. Mi amano a tal punto che niente al mondo ha significato per loro all’infuori di me. Provano sentimenti talmente profondi nei miei confronti che non sanno in che modo dimostrarmi tutto il loro rispetto. Sono sorpresa di quanta conoscenza abbiano di tutto ciò che mi riguarda.

Ma per quanto riguarda se stessi sono così turbati che è come se si inseguissero con un bastone. Ho detto che possono shoebittarsi 108 volte, ma loro si shoebitteranno 108 volte per tre volte di seguito, ogni volta che avranno l’occasione  shoebitteranno se stessi. Dicono: “Vogliamo rimproverare noi stessi”. Non li ho sentiti dire niente sugli altri, nessuna lamentela a proposito di qualcuno, niente, pensano e parlano solo di se stessi, e di ogni altra persona dicono: “È talmente in gamba che provo vergogna di fronte a lui”. Non guardano le altre persone come se avessero qualcosa che non va. Vedono i difetti soltanto in se stessi. Vi stupirete davvero molto, è come se inseguissero se stessi con un bastone, continuamente. Qui (in India) noto che lo sguardo è rivolto all’esterno, l’esatto contrario.

Hanno una tale dedizione che mentre arrivavo, avevano le lacrime agli occhi; malgrado i miei tentativi le loro lacrime non si arrestavano. I loro sentimenti sono così sahaj, così semplici. Finora sono riuscita a riunire soltanto ventuno persone così. Ma sono profonde, autentiche. Vengono spontaneamente a dire che non sono genuini; per esempio mi dicono: “Io non sono genuino, Madre, ho questo difetto, ho questa mancanza e questa falsità in me. Porto in me la falsità…” Lo dicono con cuore completamente aperto e non esitano, non esitano a definirsi cattivi ma non giudicano gli altri. Mi parlano anche dei motivi per cui sono così. Verranno a dirmi: “Sono così perché mio padre era in un certo modo, è accaduta una certa cosa ed è questo il motivo psicologico per cui mi comporto così”. Mi raccontano le ragioni per cui hanno commesso azioni sbagliate, perché un tempo è accaduto qualcosa che li induce ad agire in un certo modo. Vengono anche una o due persone che hanno molti badha (negatività). Lavorano duramente e stanno tranquille. Non dicono nient’altro che questo: “Per favore, fa che tutta la falsità mi abbandoni, forse qualcosa si sta ancora celando in me”. Sono profondamente immersi nel silenzio interiore. Tuttavia, hanno il problema di non sapere come si celebra il puja, come venerare, poveretti, non capiscono neppure come si faccia. Ho chiesto: “Io non vi invio nemmeno del denaro! Come fate?”.

Una volta ho detto che mi piaceva un certo tipo di pane. Da allora, ogni volta che venivano da me mi portavano lo stesso pane. Ho detto: “Chi mangerà tutto questo pane?” Gliel’ho detto, ma loro non sanno in che modo arrendersi, come donare. Sono molto istruiti e intellettuali, hanno letto tutte le vostre scritture e la letteratura.

Per questo non è difficile far comprendere loro Sahaja Yoga. Dicono che Sahaja Yoga è il metodo per passare dallo stato grossolano a quello sottile. Hanno scritto un libro introduttivo su di me. Non ci crederete, hanno radunato (il  pensiero di) tutti i filosofi del mondo e l’hanno portato ai piedi di Madre, dicendo: “Non sono niente! Questi filosofi hanno posto soltanto domande, ma Madre ha dato tutte le risposte!”.

Ringraziano la loro buona sorte e dicono di essere molto fortunati ad avere Madre. Un giorno Sahaja Yoga raggiungerà altissimi livelli ed otterrà un grande riconoscimento. Voi siete le mie fondamenta. Immaginate quanto devono essere solide le pietre delle fondamenta. Per prima cosa focalizzate la vostra attenzione all’interno: “Siamo genuini?” Osservate voi stessi, non gli altri. Osservate voi stessi! “Sono genuino?”.

Guardateli, non sanno nemmeno pronunciare i mantra, non riescono nemmeno a dire Shri Krishna, pronunciano Radha Krishna con grande difficoltà. Per voi è talmente facile che potete purificare il vostro Vishuddhi, dite Radha Krishna e viene curato. Loro invece non sanno pronunciare con chiarezza Radha Krishna, per cui Shri Krishna si irrita un po’. La loro pronuncia non è buona, mentre per voi è facile e potete risvegliarlo facilmente. Non sanno mettere il kumkum, non sanno a che cosa serva. Non sanno offrire i fiori, non sanno fare Shri Ganesha, non sanno tracciare la svastica, ogni volta la disegnano al contrario. Non hanno mai saputo tutte queste cose.

Pur essendo così arresi e devoti, non sono in grado di raggiungere ciò che avete raggiunto voi. Voi avete ricevuto molto, eppure pochissimi ne hanno compreso il valore in profondità.

Non che io non abbia dato loro Sahaja Yoga, che non l’abbia dato gratuitamente. A loro (occidentali) ho dato le stesse cose che voi avete ricevuto da me, ma l’Amore che essi provano per me è illimitato. Sembra che abbiano compreso il rapporto che ho con loro da molte vite, mentre voi non siete ancora riusciti a comprenderlo.

Perché siete così limitati a voi stessi? Pur essendo cellule dello stesso corpo, pur essendo parte integrante dello stesso corpo, vi sentite ancora separati e diversi l’uno dall’altro. Lì (fra gli occidentali) non esiste il problema del lavoro di squadra, risolvono tutto fra di loro. Un ragazzo aveva iniziato a fumare: tutti se ne sono occupati e lo hanno rimesso a posto, e lui ha smesso di fumare. Hanno controbattuto tutte le sue argomentazioni, lo hanno aiutato in ogni modo; non appena lo vedevano fumare, lo chiamavano e stavano con lui. Sono andati a casa sua, hanno scovato tutti i pacchetti di sigarette e li hanno nascosti. Non era fumo di sigaretta, era qualcos’altro, quello che chiamate droga. Gli hanno detto che se avesse continuato avrebbero informato la polizia. Il ragazzo non se l’è presa a male, anzi li ha pregati di fare qualcosa al riguardo. Lui stesso correva da loro a dire: “Per favore, salvatemi, mi sta venendo il desiderio, per favore salvatemi in ogni modo”. Si danno da fare con molta tenacia per correggersi.

Qui (in India) la vostra società è corretta! Non vi rendete conto in quale terra paradisiaca viviate. Lì (in Occidente) non sanno nulla della propria madre o della propria sorella, vi si trova un tale sudiciume e una tale sporcizia! In ogni casa si trovano liquori e bevande; hanno relazioni orribili…Non esiste la famiglia, non sanno nulla della madre o del padre. Se chiedete a qualcuno di sua madre, vi risponderà: “Non lo so, ha sposato qualcun altro e se ne è andata”. Non hanno carattere, hanno tutti il Muladhara danneggiato. Pur essendo nati in un Paese simile, sono venuti da me con Shri Ganesha: “Per favore, Madre, donaci l’innocenza”. Si sono spaccati la testa di fronte a Shri Ganesha, si sono tirati le orecchie chiedendo perdono, con grande coraggio. Sono molto consapevoli di se stessi e anche degli altri. Mi hanno raccontato molti miracoli ed esperienze di Sahaja Yoga. Avete ricevuto una lettera che avevo inviato: diceva che tutti loro (gli occidentali) avevano scoperto la verità su di me, su ciò che mi riguarda. Voi non l’avete compreso, non ve ne siete resi conto, mentre loro ci sono riusciti. Hanno capito: “Sì, è proprio così, davvero. È Mahamaya, ma dentro di noi è la Verità.”

Non hanno raggiunto ciò che avete raggiunto voi. Ma hanno investito tutto, tutti i loro sforzi, hanno compreso che è giunto il tempo dell’evoluzione e che ci troviamo sulla soglia del Sat Yuga. Sanno che se questa porta non si aprirà, la distruzione non potrà essere arrestata. E ne sentono la responsabilità, sentono che tutti devono assumersi questa responsabilità. Sono responsabili di Sahaja Yoga, nessuno può osare parlare contro Sahaja Yoga. Fra loro non parlano contro Sahaja Yoga; ma se qualcun altro lo fa, lo riprendono e gli fanno capire di cosa si tratta. Se dico loro di rimanere seduti per ventiquattr’ore senza mangiare, lo faranno! Ciò però non significa che voi siate inferiori. Alcuni di voi hanno raggiunto livelli elevati, è straordinario. Ma il problema dell’Io è la percezione di aver raggiunto qualcosa.

Mantenere un’attenzione stabile ha un significato ben preciso. Non significa guardare di qua o di là. L’attenzione diventa stabile soltanto quando si purifica dall’impurità che la ricopre, quando si alleggerisce. Una grande maledizione grava sul nostro Paese (India). È insita profondamente  dentro di noi ed io la chiamo peccato contro il Padre. Abbiamo commesso dei peccati contro il nostro Padre nei Cieli. Di che si tratta? Consiste nel pensare in continuazione: “Siamo poveri, viviamo nella miseria…Non abbiamo denaro, come faremo…che ne sarà del mio stomaco?” Tutti questi pensieri da mendicanti: “Come guadagneremo denaro, cosa accadrà ai miei figli?” Se avete fede in Dio, almeno confidate che Lui vi procurerà il cibo. Diversamente, che senso ha avere fede in Dio se non (si crede che) può darvi il cibo e far fronte alle vostre necessità? Questo è un gravissimo peccato che stiamo commettendo. Se lasciamo a Dio il compito di occuparsi del cibo e di tutto il resto, gli indiani potranno raggiungere livelli elevatissimi.

Ci sono due tipi di peccati. Uno è dubitare della paternità del Padre, mentre il secondo lo chiamo peccato contro la Madre. Lo si ritrova in Occidente, dove vige immoralità, indulgenza, materialismo, agiatezza e la totale libertà… Sono fuori controllo, ecco qual è il problema lì. Entrambe le strade vi conducono dritti all’inferno. Fare qualsiasi cosa per denaro, ritenere giusto commettere qualsiasi misfatto per accumulare denaro, è il peccato degli indiani. Ma io non sto parlando del governo; sto parlando di Dio, del regno di Dio.

Quando siete nel Suo regno, Egli darà se lo desidera, diversamente non lo farà. Qual è il problema che ci impedisce di avere almeno questo atteggiamento interiore? Egli agirà se vuole; diversamente non agirà. “Io vivrò come Tu mi consentirai”. Se un Sahaja yogi ha, dentro di sé questo sentimento: “Così come Tu vorrai, io vivrò! Mostrami in quale condizione mi farai vivere”, potrete gioire proprio di tutto. Iniziate proprio a gioire, dicendo: “Fammi vedere in che condizioni mi farai vivere. Mi farai patire la fame? D’accordo, vediamo per quanti giorni mi farai sentire la fame! Io vivrò come Tu vorrai! Se mi farai camminare lo farò, se mi farai andare a cavallo lo farò…”. In questo modo otterrete beatitudine e gioia! Siete fortunati ad essere nati in questo grande Paese, in cui per il resto tutto va bene; i vostri genitori, la moglie e figli sono integri, siete morali…almeno la maggior parte di voi. Alcuni non lo sono, ma la situazione non è così grave, si può correggere.

Dall’altra parte (in Occidente) è molto diffuso il peccato per cui gli occhi di ognuno si muovono di qua e di là in continuazione. Ogni uomo e ogni donna ha in sé questa negatività. Si trasmettono a vicenda la negatività attraverso gli occhi. Una donna guarda gli uomini, poi gli uomini si mettono a guardare le donne e così via. Va avanti così. Ho chiesto: “Ma che cos’è tutto questo?” Mi hanno risposto: “Madre, che cosa possiamo fare? Qui hanno tutti questa negatività negli occhi. Che fare?” Ho detto: “Rivolgete lo sguardo verso terra”. Come Shri Lakshmana, che guardava soltanto i piedi di Shri Sita. Tenete gli occhi bassi. Gradualmente tutti questi badha si dilegueranno spontaneamente. Se non farete tutto questo, cosa farà questa negatività che alberga in voi?

Il bhut che si sta servendo di voi, che fa tutto questo e vi usa, si dileguerà da solo. Se non muovete gli occhi di qua e di là, quel bhut fuggirà via da voi. Se invece continuate a muovere gli occhi, i bhut rimarranno in voi. Loro (i Sahaja yogi occidentali) l’hanno capito, e adesso, quando camminano per la strada, tengono gli occhi rivolti così verso la Madre Terra, in basso. Questa è obbedienza! Madre l’ha detto, quindi hanno accettato e si sono uniformati! Questo è il segno dei veri figli. È per il vostro bene, per il vostro benessere.

Dovete comprendere che qualsiasi cosa abbiate ottenuto in Sahaja Yoga, dovete raggiungerlo in questa vita. “Sono io che devo raggiungerlo, non gli altri; io devo, non gli altri”. Lasciate stare gli altri, non preoccupatevene, guardatevi dentro: “Fin dove sono arrivato, finora? Quanto mi sono addentrato in profondità in Sahaja Yoga? Come mi comporto con me stesso? Perché recito con me stesso? Perché inganno me stesso? Perché mento a me stesso? Perché mi torturo? Che cosa ho ottenuto?” Guardate, tutto il tesoro è a vostra disposizione! Entrate, non ha importanza come siete, entrate e basta, entrate. Vi farò il bagno e vi farò accomodare ben puliti. Che cosa c’è da pensare quindi? Quanto profondamente ci siamo immersi nelle fresche onde del Gange? Esso scorre per intero. “Prendi tutto ciò che vuoi, prendi figlio mio”. Quante brocche abbiamo riempito? La nostra attenzione è frammentata e si sposta di qua e di là. Nel momento in cui vi guarderete dentro, comprenderete che siete stati voi ad ingannare voi stessi, nessun altro. Questo è un grande divario, ed è dannoso per Sahaja Yoga. Non mantenere l’attenzione su di sé è la cosa più dannosa in Sahaja Yoga. L’introspezione è propria soltanto di un individuo che ricerca da molte vite, e sapendo di non averla potuta ottenere finora a causa dei propri errori, non ne commetterà più.

È come essere segregati in una casa tetra e non riuscire a trovare il modo di uscirne. Chi si è spaccato la testa sbattendo contro i muri nell’oscurità, capisce e pensa: “No, guarda verso la porta. Tieni l’attenzione sulla porta, sulla via che conduce alla porta”. Non sa nient’altro, ma sa e dice: “Sì, lo so, ce l’ho, le vibrazioni fluiscono dall’interno, il mio Sahasrara è aperto ed ho conosciuto la verità!” Il suo viso è rivolto verso la porta, la sta afferrando. Se poi Madre afferma qualcosa, costui non dice: “Non ci credo, non sono d’accordo”. Qualsiasi cosa Madre dica, ogni parola, è la verità! Nel momento in cui affermano questo, tutta la saggezza inizia a scorrere attraverso di loro. La vostra baithak. (attitudine/posizione) dovrebbe essere perfetta, dovrebbe essere salda. A loro (gli occidentali) non posso nemmeno parlare della baithak. Non conoscono nemmeno questa parola. La lingua inglese è inadeguata, non hanno alcuna cultura di questo tipo, non parlano in questi termini. Sono così sfortunati! Qui invece avete i saggi e i santi. Siete molto fortunati. Io mi sono incarnata nel vostro Paese, mi sono incarnata in questa Yoga Bhumi. Ma dovete rendervi conto di ciò che avete voi, non di cosa abbiano o non abbiano gli altri, di che cosa dicano gli altri, del livello degli altri. Niente a che fare con questo, ma con ciò che avete ricevuto e ottenuto voi. Nel momento in cui lo capirete, vi arrenderete a Dio. Che cosa siete voi? Siete soltanto una Sua piccola parte, non è così?

Vi ho detto cento volte che mi occorrono mille persone al livello del Sahasrara. Ho bisogno di mille persone che cavalchino il cavallo che non è mai catturato (l’ego). È difficile, (ma non) per chi è distaccato. Se fate qualcosa per Sahaja Yoga, lo fate per voi stessi. Se qualcuno dice: “Sono stato al mercato e mi sono comprato molto oro, molte cose, ho fatto la spesa. Ho lavorato tanto!” Tutto il duro lavoro che avete svolto, tutto ciò che avete fatto, è per voi stessi, non è così? Per nessun altro. Avete visto che adesso state godendo i benefici di tutto ciò che avete fatto finora.

Fino ad oggi, nel mondo, sono già molte le persone che  hanno ottenuto la Realizzazione, mentre per ogni yuga (era) ci sono state soltanto una o due persone realizzate.  Ma anche così, fra tutte le persone che avete finora incontrato, visto  o conosciuto nel mondo, quante sono realizzate?

Ne troverete pochissime. Oggi si sente il grande naad (suono) del Kali Yuga. Oggi vi sono molti animali, animali senza coda (esseri umani che si comportano come animali, ndt). Ma proprio in questo Kali Yuga, in questo fango immondo, si deve compiere una grande opera, sapete che sta accadendo. In questo periodo dovete ottenere il più possibile, diversamente sarete estromessi da questo processo evolutivo. Quel momento non è molto lontano, vi ho detto che sarà nel 1979. Questo lavoro deve essere svolto fino al 1979, ed entro l’anno 1999 il Satya Yuga (l’era della verità) sarà completamente maturo. Ora dipende dalla vostra saggezza, diversamente anche il Kali Yuga prospererà soltanto a causa vostra.

Se non vorrete darvi da fare, la responsabilità della distruzione ricadrà sulla vostra testa. Usate la saggezza in questo senso, riconducete l’intelletto alla saggezza e pensate: “Che cosa ho assorbito dal Gange? Che cosa ho raggiunto, e che cosa devo ancora raggiungere? Avete ottenuto tanta gioia e dovete riceverne ancora moltissima. Dovete ricordarvi del momento in cui l’avete ottenuta. Dovete dire alla vostra mente: “Devo rimanere sempre in quel momento (della Realizzazione)”. Vi rimarrete attaccati, e tutti gli altri inutili pensieri che vi vengono, fermateli. Non è vietato a nessuno, di qualsiasi età. Non ha limitazioni legate al colore della pelle, non è circoscritto a persone provenienti da particolari condizioni o caste.

Però la maggior parte delle persone si taglia le gambe da sola creando dei gruppi. Non so cosa dire in merito a tutto questo. Come potete essere separati e diversi l’uno dall’altro? Se muovo così il mio dito, si attiva il Sahasrara di ognuno. Se scuoto un po’ i piedi, tutti lo sentono sul proprio Sahasrara. In che modo siete differenti per mettervi a parlare come se foste individui separati? Non capite che non potete essere separati? È come se vi tagliaste una mano separandola da voi e questa mano dicesse: “Oh, sto facendo un ottimo lavoro! Mi sento molto triste attaccata a questo corpo, devo andarmene…”. È qualcosa di istintivo. Quando l’essere umano desidera la propria morte, inizia a comportarsi così. Ma se si comprende che siete parte integrante di una personalità collettiva, in quello stesso momento tutto si risolve. Voi sapete di esserlo, ne siete consapevoli, tutti i Sahaja yogi lo sanno. Chiunque, provenga dall’Inghilterra, dall’America o dall’India, parlerà allo stesso modo, dirà che l’Agnya, o il cuore o qualcos’altro è bloccato. Gli altri non possono saperlo. Non conoscono nemmeno questa nostra lingua. È una lingua nuova! Ci avete mai pensato? Venite immediatamente a sapere qual è il problema; che cosa è bloccato; quanto è profonda una persona; tutto ciò che accade. L’unica differenza è che poiché l’attenzione non è su noi stessi, non possiamo vedere qual è il problema dentro di noi, ma riusciamo a vederlo molto chiaramente negli altri. È come se questa mano diventasse inservibile e l’altra non se ne preoccupasse; se questa mano perderà la sensibilità quale vantaggio ne trarrà l’altra? Nessuno deve cadere; nemmeno gli altri dovrebbero cadere, ma per prima cosa non dovreste cadere voi.

Ciò che chiamiamo inconscio agisce ed è sempre attivo tutto intorno a noi, avvolge tutto! Si chiama Pranav (soffio divino), io lo chiamo Amore Divino ed è tutto intorno per aiutarvi, vi circonda. Bhairavanath è seduto qui, Hanumanaji è seduto qui. Sono a migliaia con voi e lavorano strenuamente su di voi e per voi.

L’esperienza della Realizzazione che avete ricevuto, in quanti l’hanno avuta fino ad oggi? Ditemelo. Saranno anche esistiti grandi saggi e grandi santi, ma c’è stato qualcuno in grado di percepire la consapevolezza collettiva in modo così chiaro come la conoscete voi? Non ha importanza quanti libri abbiate letto. E questi grandi sadhu (saggi) e santi mi chiedono: “Perché hai dato loro tutto questo? Perché?”

È una cosa grandissima, vi ho fatto nascere dal Mio Sahasrara! Mentre a loro (saggi e santi) non ho dato questo. Mi sono presa cura anche di loro, ma a voi ho dato posto nel mio cuore e vi ho fatto nascere attraverso il Mio Sahasrara. Siete in una condizione così grande! Non ho dato nemmeno a Shri Ganesha una nascita come quella che ho dato a voi!

È qualcosa di speciale. Vi ho nutriti e vi ho dato un amore immenso. Amate voi stessi! Quando vi amerete, vi libererete da difetti e debolezze. Se vi piace questo sari e vedete che qualcosa non va, lo togliete e lo sistemate; qualsiasi cosa amiate cercate di metterla a posto, di mantenerla in perfetto ordine, mentre qualsiasi cosa non amiate, l’abbandonate. Io vi ho amati così tanto; quanto avete amato voi stessi? Siate amorevoli con voi stessi!

Attendo con ansia il giorno in cui quest’onda diverrà sincronizzata come un unico filo! Voi adesso non avete dubbi in proposito, perché avete sentito le vibrazioni. Nessuno ne dubita. “Qualsiasi cosa Madre dica è la verità, lo sappiamo perché possiamo percepirlo con le vibrazioni”, quindi non dovrebbero esserci dubbi. Alcuni di voi hanno raggiunto questo stato. Osservate coloro che si sono elevati fino a queste altezze, a questo livello, e avanzate in questa direzione. Vi sarete attratti! Come i pesci vengono attirati in un’unica rete, allo stesso modo verrete attratti voi, ma innanzitutto lasciatevi sopraffare da questa rete di Amore! Non dovreste uscire dalla rete dell’Amore di Madre.

Non usate la mente per questo. So quanto ingegno e quanta intelligenza abbiate. Ma sapevate dove si trova la Kundalini e tutto il resto? Non sapevate niente, non è così?

Alcuni di voi sono anche più anziani di me, eppure io ho milioni di anni. Come potete essere più vecchi di me? Siete i miei figli, i miei bambini, vorrei che entraste tutti in questo oceano di gioia e lavoraste per il mondo intero.

Vi occorre soltanto una piccola spinta, un piccolo sforzo, e la barca riuscirà nella traversata! Ora si sposta soltanto un po’ a destra e a sinistra, va un po’ avanti e indietro, non direi che la barca di Sahaj sia ancora giunta in porto. Voi continuate a tirarla; chi la tira da un parte e chi dall’altra.

La barca deve essere fatta approdare. Ma non si devono formare gruppi: “Quest’uomo non è buono, quest’altro uomo non è buono, ha fatto questo, ha fatto quello…”. Nessuno mi esprimerà tutte queste lamentele. Io conosco a fondo tutti, non ho intenzione di ascoltare le lamentele di nessuno.

Limitatevi ad osservare a che punto eravate, che livello avete raggiunto e dove dovete ancora arrivare. Tutto qui. Quando state percorrendo una strada, non ve lo ripetete forse in continuazione? Ripetete sempre: “Quando arriverò a destinazione? Quando arriverò? Quando?”.

Prima di tutto eliminate ciò che vi sta tormentando interiormente. Lasciatevi tutto alle spalle e andate avanti, lasciatevi alle spalle ogni secondo, ogni momento trascorso, vivete in questo preciso istante. Il problema è entrarci! Io sono seduta qui per spingervi tutti in quella direzione, ma non cadetemi tutti in testa. Due, quattro persone cadranno, d’accordo…

Che cosa c’è da discutere in Sahaja Yoga? Se il vostro cuore è bloccato, è bloccato; se il vostro Agnya è bloccato, è bloccato. Non c’è niente da discutere, dovete accettarlo. Che motivo c’è di turbarsi? Se è bloccato, è bloccato; se dovete sbarazzarvene, dovete sbarazzarvene; tutto qui.

Se contraete un tumore e vi recate dal medico e lui vi dice: “Hai un tumore”, picchierete forse il medico? Gli direte: “D’accordo, se è così, se ho un tumore, per favore adesso mi curi, mi guarisca”. Allo stesso modo, se il vostro Agnya è bloccato, come potete dire: “No, Madre, com’è possibile, non è bloccato”. Se lo è, dovete sbarazzarvi del blocco. Qualsiasi cosa negativa dentro di noi deve essere eliminata, tutto qui, basta! Non riuscite a capire una cosa tanto semplice e chiara? Che cosa c’è da discutere e  ribattere? Se l’Agnya chakra di qualcuno può andare a posto parlando o discutendo, provateci.

Non è con le chiacchiere che funzionerà. È l’Amore più sottile in assoluto ad agire. Chi ha avuto la Realizzazione, l’ha forse ottenuta con le discussioni, con i discorsi o con i libri che ha scritto o letto? Com’è accaduto allora? È stato come un miracolo e spontaneamente, nel giro di un secondo, avete ricevuto la Realizzazione.

Gagangarh Maharaj[4] diceva: “Che cos’è questo, Madre? Quando Lei è venuta, tutti hanno ottenuto il risveglio della Kundalini!”. Gagangarh Maharaj non ha dato la realizzazione nemmeno ad una persona, eppure migliaia di suoi discepoli sono pronti a dare la vita per lui. Quanti di voi sono pronti a dare la vita per me? Io non voglio questo, dovete soltanto eliminare ciò che è negativo in voi. Soltanto questo, nient’altro.

Qui anche i nostri figli si rovineranno, perché noi per primi siamo tiepidi. In India ci sono tanti bei bambini, ma anch’essi assorbono gelosia ed odio nelle loro menti attraverso i genitori. Si rovinano ascoltando in continuazione i discorsi dei genitori. Invece, lì (in Occidente) non è così. I bambini sono così forti che addirittura si oppongono ai genitori che sono in torto. Tutti questi bambini si stanno preparando, predisponendo. Nel giro dei prossimi dieci anni saranno pronti. Bambini del genere verranno anche nelle vostre case. Sono molti, stanno in piedi sulle proprie gambe, saldi. Non appena cresceranno, saranno saldi sulle proprie gambe. Non è necessario insegnare loro Sahaja Yoga, sono già tutti istruiti, sono miei.

Ma vorrei ripetere che voi di Bombay siete le fondamenta. Tutti dicono che la gente cresce molto lentamente in Sahaja Yoga, che si sta diffondendo molto lentamente. Il motivo è che vi vedono e dicono: “Che Dio mi salvi, questi sono Sahaja yogi? Allora non vogliamo un simile Sahaja Yoga”. Sahaja Yoga si diffonderà a partire dall’immagine che ne darete voi.

Molti mi hanno detto che dobbiamo accostare il nome dell’organizzazione (Sahaja Yoga) al nome (dei Sahaja yogi), ad esempio il Sahaja yogi Amte, il Sahaja yogi Tamte. Ho risposto di no, altrimenti questo rimarrà per sempre. Non possiamo accostarlo al nome di nessuno. Mi hanno chiesto perché ed ho risposto che oggi siete laureati, mentre domani potreste essere dei veri asini. Oggi siete in cielo e domani sotto terra. Non dobbiamo conferire lauree a nessuno; se lo facessimo sarebbe davvero difficile.

Io sono venuta ora, e adesso riflettete e ditemi che cosa dovete fare tutti da qui in avanti. Andate a casa e rifletteteci. Dopo un mese di pausa, adesso, nei prossimi due o tre giorni, ci saranno dei programmi; fatemi vedere quali talenti dimostrerete. Sedetevi in meditazione, per tre giorni. Entrate in meditazione e pensate a tutti coloro che verranno alla meditazione (programma), a tutto ciò che faranno durante la meditazione, in collettività. Ponete l’attenzione su di loro. Ponete l’attenzione su chi conoscete di persona. La vostra attenzione ha tutto questo potere. Usate, adoperate l’attenzione, dicendo: “Lui può venire, loro devono venire, dovrebbero partecipare…”. Metteteci l’attenzione, date dei bandhan per farli venire al programma. Anche voi datevi dei bandhan dopo essere arrivati a casa. La benedizione di Dio scenderà su di voi!

Non identificatevi con nessun altro, dicendo: “Questo è un mio parente e vive lì; questi sono miei parenti ed è accaduta loro questa disavventura”. Non così. Dite invece: “Che cosa posso fare per Sahaja Yoga? Dovrebbe venire questa persona; da laggiù dovrebbero venire, dovrebbero partecipare queste persone…”. Metteteci l’attenzione.

Nella vostra attenzione risiede la Shakti. La Shakti dimora nella vostra attenzione. Se la porrete su cose sbagliate o mondane, essa si limiterà a dormire, se la rivolgerete su Sahaja Yoga, si risveglierà e risplenderà: “Ho incontrato questa persona, le ho parlato, l’ho curata…”. Oggi sedetevi in meditazione e ponete l’attenzione su tutti loro.

Non mi parlerete altro che di Sahaja Yoga, non ascolterò nient’altro. Adesso basta con ‘mia moglie se n’è andata, mio marito se n’è andato, mio figlio ha avuto questo, ecc…’. Non ho intenzione di ascoltare queste cose dai Sahaja yogi. ‘Lui mi ha detto questo, mi ha rimproverato, mi infastidisce…’. Non ascolterò tutto ciò. Tutti coloro che vogliono parlarmi di tutto questo o dirmi tutto questo dovrebbero lasciare Sahaja Yoga.

Dovrebbe venire qui chi deve gioire della beatitudine, dovrebbe venire qui chi deve gioire dell’amore, dovrebbe venire qui chi deve gioire del mondo intero. Tutto il patrimonio di gioia che Dio ha creato per voi, si sta riversando su di voi; se dovete riceverlo, allora venite qui.

Siete tutti leader. Siete i leader di questo Sat Yuga (era della verità) che sta per arrivare, che passerà alla storia. Se non avete intenzione di assumerne l’importanza, per favore non venite. Ve lo sto dicendo per la prima volta. Chi deve raggiungerlo, chi deve ottenerlo, dovrebbe entrare (in Sahaja Yoga) individualmente, non in gruppo. Individualmente. E quando vi entrerete individualmente, diverrete come una goccia che diventa l’Oceano. Diversamente, porterete con voi la sporcizia di ognuno.

Dovete decidere che non parlerete di nient’altro che di Sahaja Yoga, con chiunque. Nessuna discussione, nessuna polemica. Siete così tanti! In nessun’altra incarnazione ho avuto con me tante persone quante siete voi. Così tanti! E con il loro aiuto la barca riuscirà nella traversata.

La mia preghiera e la richiesta che vi faccio è che se davvero vi ho amato, se vi ho dato amore, quando deve spuntare il frutto, non dovrete commettere alcuna assurdità. Di nessun genere. Dovete conseguire la maturità, non comportatevi in modo infantile. A chi parla in modo infantile, dovete dire di tacere, non ascoltateli. Parlate come adulti maturi. Siete diventati frutti maturi. Siate silenziosi interiormente e gioite! Infrangete ogni illusione e differenza, e il sangue della vita inizierà a scorrere in voi e vi riempirà di gioia, pace e beatitudine!

(Il discorso termina qui)


[1] Terra dello Yoga.

[2] La terra del materialismo.

[3] Kumkum.

[4] Madre lo cita in relazione all’episodio in cui egli tentò di fermare la pioggia poiché Lei stava andando a trovarlo. Lei, però, non glielo permise, perché sapeva che lui Le aveva comprato un sari. Poiché non si possono accettare i doni di un sannyasi, Shri Mataji si lasciò bagnare completamente dalla pioggia, e questo le fornì il pretesto per accettare il dono di Maharaj.