Avere una buona lingua New Delhi (India)

(04/2018 SOTTOTITOLI, traduzione verificata) S H R I   M A T A J I   N I R M A L A   D E V I Avere una buona lingua Delhi (India), 2 Aprile 1976 Stavo parlando di quanto sia difficile essere Madre e Guru, perché sono due funzioni molto contraddittorie. Ed in particolare, per chi vuole incaricarsi della vostra salvezza, essere cioè Moksha Dayini[1], è estremamente difficile. Infatti, il sentiero che voi stessi dovete tutti percorrere e attraversare, è davvero delicato e insidioso. E se cadete da un lato o dall’altro, per voi è un disastro. Io osservo la vostra scalata e vi vedo salire con il cuore di una Madre e la mano di un Guru. Poi scorgo le persone cadere. Provo ad esortarle a crescere. Talvolta le sgrido. A volte le tiro su. Talvolta le amo, le coccolo. Potete giudicare voi stessi, interiormente, quanto ho lavorato su di voi, quanto vi ho amato. Ma il punto è quanto voi amate voi stessi. Vi ho detto che per un sahaja yogi tutto dovrebbe essere deciso dal potere della testimonianza. Il potere della testimonianza è silenzioso, non parla; se siete persone molto loquaci, ciò non vi sarà di grande aiuto. Dovete raggiungere l’equilibrio. In questa incarnazione, per la prima volta ho cominciato a parlare, e ho molte difficoltà perché non sono abituata a parlare in questo modo. Per quanto vi riguarda, non è necessario che parliate a meno che non ve lo sentiate. E (dovete dire) pochissime frasi, esaurienti. Come Read More …