La Creazione

New Delhi (India)

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(04/2020 SOTTOTITOLI, traduzione verificata)

S H R I  M A T A J I  N I R M A L A  D E V I

La Creazione

Nuova Delhi (India), 20 Febbraio 1977





(Hindi)

Stasera abbiamo deciso di parlare della creazione, ma la direzione non è riuscita a procurarmi un gesso e una lavagna. Non so, cercherò di spiegare senza disegnare.

È un argomento molto difficile. Cercherò di rendervelo comprensibile, ma vi chiederei di prestare la massima attenzione ad un tema così complesso quale la creazione. Solo una cosa: è una benedizione oggi che … (A parte, parla in Hindi: … Ha preso un blocco al Nabhi chakra.)

Oggi, la più grande benedizione è che molti di voi possono sentire le vibrazioni. Non solo, ma sapete anche, e vi rendete conto, che esse possono pensare e amare; questa è una grandissima benedizione. Certo, alcuni  di voi non l’hanno ricevuta (la realizzazione, ndt); ma quelli che l’hanno ricevuta, sanno che queste vibrazioni organizzano: infatti risvegliano la Kundalini, si dirigono dove necessario, per compassione, vanno là dove c’è una mancanza. Comprendono, organizzano la loro natura universale ed amano. Rispondono alle vostre domande: se rivolgete loro qualche domanda, ricevete la risposta. Sono vibrazioni viventi. Queste vibrazioni provengono dal Divino. Il Divino è chiamato Brahma, Brahma-Tattwa, il Principio Divino.

Possiamo affermare che il processo della creazione è un processo eterno. Ciò significa che il seme diventa albero, l’albero diviene seme e il seme diventa ancora albero. Va avanti all’infinito; è eterno. Non si può avere un punto iniziale ed uno finale. Non finisce mai. Ecco perché si possono avere diversi stati dell’esistenza, diciamo, diversi stati dell’essere.

Il primo è quello dove vi è solo l’Essere, Brahma, e laddove non esiste nulla. Noi diciamo “nulla”. Ma quando diciamo “nulla”, è un termine relativo: affermiamo che non esiste nulla perché noi non esistiamo, quindi è un termine relativo. Quando non esistiamo noi, per noi ogni cosa è un “non”.  Esiste qualcosa, ma non siamo noi. Ecco perché, in maniera relativa, diciamo che non esiste nulla. Con il termine Brahma, se volete, potete pensare ad un’energia, all’esistenza di una forma (unicamente, puramente) energetica.

Ma l’energia si accumula in un punto e forma un nucleo. L’energia che pensa, l’energia che viene emessa, si accumula in un punto; potete dire che si concentra in un punto.

E questo è il punto che chiamiamo Sadashiva. Ciò avviene perché questa energia desidera, pensa, organizza, ama. Quando vuole creare, quando questa energia sente il desiderio di creare, allora si genera un nucleo. Questo nucleo lo chiamiamo Sadashiva. Questo nucleo non scompare. Potete pensare ad una nebulosa. Intendo dire che voi potete pensare a qualcosa di completamente relativo; non potete concepire qualcosa in forma assoluta. Quindi, con il pensiero non potete concepire tutto questo; ma cercate di pensare ad uno stato nel quale esista solo energia e nessuna creazione.

Ma non si tratta di energia elettrica, o magnetica, e così via. È la combinazione, la sintesi di tutte le cose, che confluisce in Laya (fusione, assorbimento, ndt), diventa così, tutto sintetizzato. Si coagula in un punto (…), si condensa in un punto che possiamo definire un nucleo. Questo punto lo chiamiamo Sadashiva. E Sadashiva è l’Ishwara, è Dio Onnipotente.

Lo chiamiamo Dio perché ora ha una limitazione, nel senso che possiamo dargli un nome; ma se si tratta solo di (pura) energia, lo definiamo semplicemente Brahma. Potete metterla così: quando l’acqua si trasforma in ghiaccio e si forma un follicolo di ghiaccio, si può distinguere l’acqua dal ghiaccio. Ma si tratta ancora di una comprensione relativa.

A questo stadio, Dio Onnipotente, Parameshwara, prende forma, ossia assume un’identità. Ecco perché possiamo dire che non si tratta più di Brahma, ma che assume un’identità. L’identità ha una sua aura, la propria aura; potete dire che ha la sua luce. Questa luce è l’amore divino. Esso assume svariate forme, ma Sadashiva rimane com’è.

Il desiderio di creare viene quindi trasmesso all’aura. L’aura è il Potere di Dio, la Shakti. Ishwara possiede anche alcune caratteristiche al di là di sé e prima di sé. Dio Onnipotente ha qualcosa oltre se stesso che non può controllare. Primo, non può controllare la propria natura eterna. La Sua natura è l’eternità e Lui non può fermarla. Continuerà a cambiare forma. Ciò è nella Sua natura, è proprio la Sua swabhav (natura specifica, ndt).

Egli non può modificare la Sua natura eterna. Esisterà in eterno. L’eternità è il Suo temperamento, la Sua natura. Egli non può trascenderla.

Dio, ad esempio, non può privarvi della vostra libertà di scegliere la verità. Non può. Una volta che ve l’ha data, non ve la toglierà. Dovete scegliere in totale libertà. Egli non vi obbligherà ad accettare la verità. Molte persone hanno speranze di questo tipo, ma sono tristemente in errore. È proprio in questo punto che risiede il problema della totale distruzione oppure della completa resurrezione: è lasciato agli esseri umani di decidere se vogliono accettare la Verità o se vogliono seguire la falsità. Vi è stata data totale libertà di scelta.

Non entrerò nei dettagli riguardo a Dio Onnipotente, poiché è un argomento molto più sottile e richiede molta più attenzione. Ne ho parlato prima a molte persone, le quali sanno tutto sulla Sua natura. Ma Egli è il Testimone, è Sakshi (testimone, ndt), in forma di Sakshi. E che cosa osserva? Egli osserva la creazione. Ed il potere che genera la creazione è la Shakti, è il Suo Potere, è la Sua Sposa. Per noi esseri umani è incomprensibile che marito e moglie possano essere così uniti. Ma per esempio, potete capire come il sole e la sua luce, la luna e la sua luce, pur essendo due cose siano un tutt’uno. Lo stesso vale per la parola e il suo significato.

Allo stesso modo, Shiva e Shakti sono un’unica cosa. Voi, ad esempio, potete essere un padre, potete essere una madre. Potete essere padre, fratello, figlio: essere contemporaneamente tre cose. Allo stesso modo potete essere il vostro Sé e il vostro potere. Sapete che voi, il vostro Sé e il vostro potere siete differenti, eppure siete una cosa sola. Voi avete il potere di scrivere, ma non siete il vostro potere. Né il vostro potere è il vostro sé.

Allo stesso modo, Shiva e Shakti sono due personalità identificabili (separatamente, distintamente, ndt) ma sono parte integrante di un’unica forma. Sono conosciuti come Brahma.

Ma questi orribili tantrici – ritornano ancora qui – hanno deturpato la relazione fra Shiva e Shakti. Poiché non erano esseri umani, questa gente ha diffuso tutte queste strane idee parlando di cose insensate, poiché questi individui non sono altro che realtà sessuali. Non sono niente di più elevato. È gente molto depravata, morbosa e degradata. Soffrono di una malattia così terribile che non riescono a vedere altro che questo.

Anche Ashvamedha[1] è stato descritto come qualcosa connesso col sesso. Qualunque cosa essi guardino, ci vedono il sesso. Sono come qualcuno che in Hindi definiamo:  Saawan ke andhe ko sab hariyali nazar aathi hai – che porta le lenti del sesso e vede tutto attraverso quella luce. Qualunque cosa diventa sesso, sesso, sesso. Sono persone talmente degradate e orribilmente depravate che riducono a quello persino Dio. Se non riducono tutto a quel livello, non possono esistere. Come potranno giustificare se stessi e il loro modo di essere? Il sesso non ha niente a che vedere con Shiva e Shakti. Cosa sono il sole e la luce del sole? Vi è forse qualche implicazione sessuale? C’è qualcosa che possa esistere senza sesso per questi orribili tantrici? Vi sono relazioni che possono esistere senza sesso?

Quindi, Shiva è Dio Onnipotente; dovremmo chiamarlo Sadashiva. Cercherò di disegnare qualcosa per farvi capire come funziona.

Ora, si forma un nucleo come questo. Si può dire che questo è ciò che resta del nucleo, e forma il suo potere qui, in un Valaya (cerchio, circonferenza, ndt).

E come si forma? (Hindi: Dammi il gesso.) Supponiamo che si muova all’indietro. Ciò che accade quando si muove all’indietro… Tutto questo rimane qui; tutte queste masse gli formano attorno una corazza, e le onde lo attraversano e si posano sulla corazza, qui. Ora la situazione è questa: tutto ciò che è all’interno si concentra, formando qui un altro nucleo. Questa è la Shakti. Mentre quello è Sadashiva.

Questa è la Mahashakti, l’Adi Shakti, e quello è Sadashiva.

Ora, quando la Shakti forma la propria personalità, o meglio, quando il Suo ego si stabilizza, assume un’identità diversa da quella di Shiva, poiché l’intero processo avviene per creare il gioco al quale far assistere il testimone. Egli è Colui che assisterà al gioco. Lei è Colei che lo creerà.

Così, Lei accumula il Suo ego su un punto, qui, e diviene Shakti, assume lì la Sua posizione. E la prima cosa che fa, in qualità di Shakti, è ruotare a mo’ di parabola intorno al Suo Signore.

Questo punto è da capire. Lei è la Shakti, è il Potere di Dio. E l’intera creazione è effettuata soltanto per essere osservata da Dio Onnipotente. Egli è l’unico spettatore del gioco della Shakti.

E se, ad esempio, Egli non gradisce il gioco o il modo di essere delle persone che sono state create, può immediatamente fermare il gioco chiudendo gli occhi, rifiutandolo, mostrando il proprio fastidio, o con un cenno di arresto. Egli può semplicemente fermarlo. Ecco perché viene definito anche il Distruttore.

Tutto ciò è solamente per il Suo diletto. Ma se non lo soddisfa, Egli può fermarlo. È per questo che il primo a dover essere compiaciuto è lo Spettatore. Per questo motivo, Shiva viene adornato da Lei con una ghirlanda, ossia la Sua parabola (della Shakti, ndt); ecco perché la parabola è il simbolo dell’Adi Shakti. È una sorta di certificato a Lei, che le conferisce ciò che in sanscrito chiamiamo Varadan (benedizione, ndt): il Varadan secondo il quale “procedi con il tuo lavoro”. È un’autorizzazione che viene accordata. Quando Lei completa la parabola, l’autorizzazione è stata concessa. Per questo Ella forma la parabola.

Qui il problema dell’uomo che domina la donna e della donna che domina l’uomo non si pone, perché questo nasce prevalentemente nelle nostre teste, sapete. Quando pensiamo a ciò (Shiva e Shakti, ndt), noi pensiamo agli uomini e alle donne, ma non si tratta di niente del genere. È proprio un’unione totale. Possiamo pensare ad una coppia che sia in assoluta unione reciproca? Non possiamo. Perché siamo tutti delle persone incomplete. Ma cercate di spingere l’immaginazione fino al punto (di capire) che loro due sono fatti esclusivamente l’uno per l’altra; e che la parte attiva, l’Adi Shakti, agisce soltanto per compiacere Dio Onnipotente, il quale è l’unico spettatore del gioco di Lei ed è il primo a dover esserne soddisfatto. Così, Lei si arrende a Lui ed ottiene l’approvazione mediante la parabola.

Ora, la parabola è molto importante. Sapete che ogni cosa si muove descrivendo una parabola, mai in linea retta. Per esempio, se amate qualcuno, il nostro amore avvolge tutt’intorno quella persona e ci torna indietro sotto forma di amore. Se invece odiate quella persona, è il nostro odio ad avvolgerla e ci torna indietro sotto forma di odio terribile.

Dunque, si forma una parabola, ma voi potreste chiedere: “Perché una parabola?”. La domanda può essere: “Perché deve essere una parabola e non un cerchio?”. Il motivo è che la parabola rappresenta la distanza minore, la più breve, per aggirare un altro punto. Ecco perché è una parabola.

Persino nella vita quotidiana, noterete che accade questo: qualunque cosa voi fate agli altri, vi torna indietro interamente, che agiate bene o male. Ed è questa l’origine di tutte le nostre idee sul karma e sul compiere punya (meriti spirituali, ndt): perché tutto ciò che emana da noi, ci ritorna indietro. Analogamente, se benedite il mondo intero, ci torneranno indietro le benedizioni di tutto il mondo.

Come vi ho detto, il processo non è così semplice da poter essere raffigurato, poiché si tratta di un processo vivente di grandi dimensioni. Sto solo cercando di semplificarlo per farvi capire.

Ora, questa parabola, questo movimento a parabola viene eseguito dalla Shakti, e Shiva le concede l’autorizzazione. Questo è un processo vivente; ancora una volta, dovete capire che si tratta di un processo vivente, ed umano quanto noi. Sono entrambi umani, come noi. Dovremmo dire che sono mille volte più umani di noi.

Quindi, la Sposa, che è la Consorte, dice: “Sono molto soddisfatta così. Non andrò oltre”; poiché la creazione non è una cosa facile per Lei. Lei non vuole separarsi da Lui. La creazione è un figlio e Lei dice: “Non vorrei avere figli adesso, perché ti perderò”. Così si spinge verso di Lui, e Lui la respinge e scompare aprendosi un varco qui.

Ora Lei è in questa forma. Comincia così ad originarsi l’OM. Per prima cosa, la parabola si trasforma nell’OM. Poi Lei si lascia cadere e si mette per un po’ a meditare per scoprire in che modo realizzare le cose. Potete dire così.

Vedete, è il desiderio di Lei che deve essere destato. Se il desiderio di Lei non è ridestato, Lei non concepirà la creazione. Ella dedica quindi un kalpa[2] a ciò, passa molto tempo a pensare come fare a realizzare tutto ciò. Lei ha creato molti universi, non ha creato un solo universo. Ha creato universi su universi, e vi mostrerò come abbia fatto a creare così tanti universi. Alcuni di questi durano ancora, altri sono stati distrutti.

Ma oggi, davanti a noi, abbiamo questo universo, questa Terra; su questa Terra c’è l’India e in India c’è Delhi, e voi siete seduti qui a presenziare in questo posto. È così. Dunque, in questo momento, di qualunque cosa si tratti, non appartiene al passato né al futuro, ma vi sto parlando del momento presente nel quale ci troviamo.

Ma molti universi sono stati creati dall’Adi Shakti anche prima di noi, e Lei ha sperimentato anche molte altre cose; e alla fine ha sperimentato questo. Ha creato la Terra e poi ha creato noi. Ora, come abbia fatto, lo vedremo più tardi. Per ora vediamo come assume i Suoi tre poteri. Quando decide di creare, Ella è dotata di tre poteri: possiede tre poteri di Dio che le vengono concessi.

Da un potere deriva innanzitutto l’esistenza, il desiderio di esistere. Lei desidera esistere insieme a Dio. Il secondo potere è di creare; ed il terzo è di sostenere. Il primo potere è l’esistenza, il secondo è la creazione e il terzo è il potere di evoluzione o di sostegno, mediante il quale gradualmente si sostiene qualcosa e si diviene qualcosa. Questi sono i tre poteri che Lei assume. In breve si può affermare che Lei forma i tre poteri di Mahakali, Mahasaraswati e Mahalakshmi. Sono questi i tre poteri che assume dentro di sé.

Ancora una volta si serve del sistema della parabola. Supponete che io sia arrivata in questa casa passando da questa strada, che conosco. Poi imbocco quella strada, che pure conosco. Conosco la strada esatta, tutto. Ora, conosco queste tre strade e tutto ciò che le riguarda, in virtù di questa conoscenza. E posso fare qualche altra (strada, ndt). Ancora una volta Lei usa  i Suoi movimenti parabolici. In realtà, i Suoi tre movimenti – Mahakali, Mahalakshmi e Mahasaraswati – sono sempre una cosa sola con l’Adi Shakti. Lei può separarli e metterli in tre canali diversi; può combinarli, sintetizzarli e usarli come una parabola; lo capite? Ecco perché quando noi vi facciamo un bandhan attorno, diciamo di “fare una parabola”: è una parabola, perché le vibrazioni si trovano tutte in essa… tutti e tre i poteri fluiscono in essa.

Dunque, come sapete, abbiamo tre poteri. Il potere di Mahakali non occorre che lo scriva, il potere di Mahakali. Mediante il potere di Mahakali Lei desidera, perché, come vi ho detto, rappresenta l’aspetto emozionale di Dio. Lei rappresenta il lato emotivo di Dio. Lei desidera. È il desiderio di Dio. Dio Onnipotente è lo Spettatore, è Sakshi (il testimone, ndt). E Lei mette questo Sakshi nel vostro cuore, lo riflette nel vostro cuore, dove è tenuto sempre attivo per osservare ciò che fate, per scrutare il vostro gioco dopo la vostra creazione.

Il Suo potere di Mahasaraswati si muove a mo’ di parabola. Può muoversi in ogni direzione, muoversi a 360 gradi partendo da un punto. A volte continua a ruotare intorno a un punto. Quando Lei continua a ruotare intorno a un punto, il Suo potere di Mahasaraswati si consolida. Si può dire che si addensa – è un problema spiegarlo in inglese – diventa denso, diventa talmente denso che si incrina.

Queste incrinature entrano tutte a far parte della velocità di movimento del potere di Mahasaraswati, poiché si tratta di un movimento rotatorio. Entrano anch’esse nella velocità di questo movimento. Iniziano a muoversi: per esempio, prima si muove questa parte, poi questa e poi quest’altra. E quando iniziano a muoversi, diventano rotonde. Perdono ogni angolosità e diventano rotonde – ve lo sto spiegando molto concisamente – diventano rotonde.

Queste sfere rotonde entrano nuovamente in frizione reciproca. Ed è così che il nostro universo è stato creato.  Per ora lasciate perdere gli altri universi che sono stati creati con metodi diversi. Dovete tenere sempre presente che questo potere pensa, comprende, organizza, ama ed ha una propria identità.

Così Lei crea la Terra. La Terra non si crea tanto facilmente. Una parte del sole fu rimossa così, con un gesto della mano, si può dire. Dobbiamo capire perché il sole divenne così freddo. Il sole…. Inizialmente, una parte del sole fu allontanata alla massima distanza, tanto da raffreddarsi completamente.

Lo stesso (avvenne) per la luna: fu trasportata molto lontano, si congelò completamente e poi venne riavvicinata al sole, come un pendolo. Poi fu spostata di nuovo verso il freddo e dopo ancora verso il caldo. Fu poi portata al punto mediano dove è stata creata la Terra. È stata creata, lo ripeto, non è stata una casualità della natura: essa è stata deliberatamente creata abitabile per gli esseri umani, è stata creata la temperatura (giusta). Tutto è stato realizzato dall’Adi Shakti, dalla Madre. Lei lo ha fatto deliberatamente. Non è facile concepire una Madre così, ma Lei lo ha fatto. È stata Lei a portare la Terra in una posizione tale da rendere possibile l’inizio della vita.

La combinazione di luna e sole vi procura idrogeno dalla luna e ossigeno dal sole; vi procura l’acqua, il freddo e il caldo. Il freddo e il caldo vi danno l’acqua. E nell’acqua, quando la Terra viene fatta muovere a spirale verso l’alto, ricominciano il caldo e il freddo. Mediante il riscaldamento e il raffreddamento, la vita ha inizio sotto forma di amminoacidi.

Ciò che sto dicendo è che tutto questo è fatto deliberatamente, non è una casualità. Occorre riflettere su questo: “Com’è possibile che non  si tratti di casualità?”. Se leggete qualcosa di Duo Nova, che è un biologo molto famoso – penso che sia uno dei più grandi biologi – ha realmente quantificato quanto tempo occorrerebbe per creare una semplice ameba dalla materia. Ha calcolato che ci vorrebbe molto più tempo persino di quello che abbiamo avuto fino ad ora. Se tutto funzionasse solo in base alla casualità, sarebbero necessari miliardi e miliardi di anni.

Esiste una legge della casualità, che non so se dovrei spiegarvi in dettaglio. Funziona così: se in un tubo avete cinquanta sassolini rossi e  cinquanta bianchi, e iniziate a scuoterli mescolandoli in modo caotico, poi sarà necessario scuoterli tantissime, tantissime volte per riportarli di nuovo com’erano, per rimetterli in ordine. Così, anche per creare un semplice protoplasma vivente, una cellula, ci sarebbe voluto molto più tempo di quanto sia occorso  fino ad ora. Molto di più, molto di più, miliardi di miliardi (di anni); mentre ci sono voluti solo cinque miliardi di anni perché la Terra si  separasse dalla luna. E solo due miliardi di anni perché si raffreddasse.

Egli (il succitato biologo) afferma che la creazione è oltre ogni comprensione. L’unica cosa che può spiegarla, possiamo dire, è che dietro a tutto questo vi sia un giocoliere. Ed esiste un giocoliere, a proposito del quale i nostri grandi rishi (saggi, ndt) e muni (asceti, ndt) sanno: “Quel giocoliere non è altro che l’Adi Shakti, la Madre Primordiale”. Il Padre Primordiale è Sadashiva e la Madre Primordiale è l’Adi Shakti. Discuteremo forse del loro sesso? Faremo come fanno i tantrici? È questo il modo per rendere omaggio ai vostri genitori?

Dobbiamo renderci conto che si tratta di un argomento molto, molto solenne: stiamo discutendo del sanctum sanctorum (luogo, tempio più santo e segreto, ndt) dell’amore dei nostri Genitori Primordiali, che è una cosa estremamente sacra. Noi non siamo persone sante, siamo ancora pieni di avidità e lussuria, ma loro sono al di sopra di qualunque cosa. Quindi, quando parliamo di loro, dobbiamo renderci conto che dobbiamo farlo con grande Shraddha (fede illuminata, ndt) e con la testa china dinanzi a loro; poiché è la nostra fortuna, siamo molto fortunati di aver potuto apprendere qualcosa riguardo a questi due Genitori Primordiali che hanno generato il loro figlio, ossia questa creazione.

Una di queste (sfere), spaccandosi ancora, diviene  un Surya Mandala (sistema solare, ndt); e un Surya Mandala, come sapete, comprende la Terra, la luna e tutto il resto. E vi ho già detto come la Terra è stata creata. Dopo la creazione terrestre, sapete che, per prima cosa, si formarono gli amminoacidi[3], poi ebbe inizio la vegetazione e successivamente gli esseri umani.

La materia è anche molto sistematica. La materia non è priva di metodo, è sistematica, ma non è organizzata; fra queste due cose c’è differenza. Le cose sistematiche sono morte, possono essere morte. Potete disporre qui cinque pietre in maniera sistematica; esse però non sono organizzate, perché non sono viventi. C’è differenza fra le due cose.

All’inizio, dunque, furono istituite le cose sistematiche. Forse, sapete che furono creati otto diversi tipi di elementi. Furono creati e collocati al posto giusto mediante Shri Ganesha. Sapete che il carbonio si trova al centro degli elementi periodici. Ciò significa che vi è un  elemento che ha una valenza, uno con due valenze, uno con tre valenze ed uno con quattro valenze. I primi tre sono quelli (con valenza) positiva, poi si ha quello con il simbolo C, il carbonio, che è classificato con quattro valenze. Dopo di esso, si ha di nuovo un elemento con meno una (valenza), uno con meno due, uno con meno tre ed uno con meno quattro; in totale sono otto.

Così è stata organizzata tutta la materia. Per organizzare la materia, doveva essere creata una deità, e la prima deità ad essere creata fu Shri Ganesha. Vediamo adesso come la Shakti creò la (vita sulla) Terra.

Avete visto come una Sua parte, ossia Mahasaraswati, abbia creato la materia. Mahasaraswati ha creato la materia. E  Mahakali deve darle vita. Come si può dare la vita? Ciò avviene attraverso il vostro sostegno o, possiamo dire, attraverso la vostra qualità, comunque voi siate.  Dunque Mahakali dà vita alle cose materiali – non agli esseri umani o alle cose viventi, ma alla materia – per mezzo di una deità chiamata Shri Ganesha. Mahakali…

Nel cuore del Virata (Essere cosmico, ndt) – come vedete è qui che compare il Virata, e il perché ve lo spiegherò più avanti – nel cuore del Virata c’è l’Essere Primordiale, l’Essere Primordiale completo. E Mahakali risiede qui. Ciò che Ella fa è allontanarsi dal cuore avvolgendosi su se stessa per tre volte e mezzo: su e giù, così – tre volte e mezzo – fino alla fine, verso il basso. Tre volte e mezzo; fino alla fine. E se tracciate tre spire e mezzo, in questo modo, e le tagliate in verticale, ricavate sette centri.

(Hindi) C’è qualcuno che sappia disegnare? (Hindi) Disegna una spirale di tre spire e mezzo.

Potete metterla così: Essa scende fin qui; scende fin qui e penetra da qui. Vedete, qui taglia i sette punti. A questo punto, un po’ più in basso, crea la prima deità,  che è Shri Ganesha. Questo non è stato fatto in un solo giorno, non è stato fatto in un anno, non è stato fatto in uno Yuga, ma è stato fatto in molti Kalpa.

Il primo passo è creare Shri Ganesha; questa è la dimora di Lei e ci mette Shri Ganesha. Da qui, Egli emette le Sue vibrazioni attraversando tutto questo. Egli attraversa tutto ciò che Lei ha creato. In questo quadro si colloca il lavoro di Mahasaraswati. Lei arriva con tutti i Suoi programmi e li realizza. Poi si ricongiunge nuovamente qui. Shri Ganesha, dunque, emette le proprie vibrazioni attraverso di Lei.

Per prima cosa, Shri Mahakali crea Shri Ganesha; poi arriva Mahasaraswati, che crea ogni cosa e si connette con Shri Ganesha. Quindi le vibrazioni di Shri Ganesha iniziano a fluire attraverso tutta la creazione di Mahasaraswati.

Prima di creare tutto questo, in una nitida visione dell’Adi Shakti si manifesta l’idea completa di ciò che accadrà in futuro. Ed Ella realizza i Suoi piani. Per primo scende giù il potere di Mahalakshmi (probabilmente si intende Shri Mahakali, alla luce di quanto detto subito prima, ndt) e crea Shri Ganesha. Ora potete capire quanto sia importante dover diventare persone sante: innanzitutto, Lei creò la santità su questa Terra. Per prima cosa, venne stabilita la Sua relazione con il figlio, poiché la creazione sarebbe stata realizzata a immagine di un bambino. Ecco perché Shri Ganesha fu creato per primo.

Poi Mahasaraswati, l’altro potere dell’Adi Shakti, scende seguendo il Suo percorso e si connette con Shri Ganesha. Ed è così che Shri Ganesha stabilisce la relazione ed emette le Sue vibrazioni attraverso questo potere.  Grazie alle vibrazioni di Lui, che attraversano la materia che Lei ha creato… per esempio, la nostra Madre Terra. Sapete che la Terra è attraversata da un asse; nessuno l’ha visto ma, dal modo in cui si muove, dicono che ci sia un asse. C’è una specie di asse.

Ora, è il potere di Mahakali, anzi, possiamo dire che è il potere di Shri Ganesha, che attraversa l’asse della Madre Terra il quale ha in sé un potere magnetico. Ed è così che, attraverso questo, essa controlla la propria velocità, il proprio movimento, e si prende anche cura di noi. Noi non pensiamo mai che, quando piantiamo un piccolo seme nel suolo, esso germoglia in maniera automatica.

Avete visto come Madre Terra abbia assorbito i problemi di molti di voi che soffrivano di certi disturbi e malattie. Li ha risucchiati. È un dato di fatto; in Sahaja Yoga potete vedere che, se dopo la realizzazione avete qualche problema, se la vostra testa è pesante… Ma solo se siete un’anima realizzata, altrimenti lei non vi ascolta. Perché dovreste essere già attivati, oppure dovreste avere un certificato rilasciatovi dall’Adi Shakti, che stabilisce che siete realizzati. Diversamente, perché dovrebbe accogliervi? Vi basta poggiare la testa a terra, poggiare entrambe le mani su Madre Terra, e vi accorgerete che tutto verrà risucchiato fuori dalla vostra fronte. È stato sperimentato da molti; essa può rimuoverlo anche dalle gambe.

In effetti si può dire che la Madre Terra sia la madre dell’Adi Shakti. Si dice che sia la madre, perché è stata creata in modo tale da assorbire in sé tutti i pesi del mondo. Lei controlla tutti i pesi del mondo e può distruggere tutti i vostri pesi. Lei è dhara (supporto, ndt) …

Peso significa… il vostro peso indica quanto pesate, ma qui non è in questo senso. Peso indica anche i vostri peccati, anche le vostre punya (azioni meritevoli, ndt), ogni cosa. Se avete in voi troppi peccati, allora Madre Terra soffre. Ovunque vi siano troppi peccati, Madre Terra deve chiedere aiuto. E allora qualche altra deità – come lo stesso Vishnu – deve venire sulla terra per salvarla da questo sovraccarico di peccati che gravano su di lei. È un dato di fatto, non vi sto raccontando una storia mitologica; è un dato di fatto che dovete verificare dopo aver ottenuto le vibrazioni.

Prima di ottenere le vibrazioni, non potete evincerlo dalla Madre Terra. Se volete verificarlo, dopo un po’ di tempo, se siete realizzati, mettetevi sulla Madre Terra e chiedetele: “Porterai via i miei peccati, o Madre Terra? Porterai via i miei karma (azioni, ndt)? Ho avuto la realizzazione”. Immediatamente, essa inizia ad assorbirli. Sarete sorpresi. Vi sentirete molto più leggeri. Dovete servirvi di lei. Per questo è stata creata Madre Terra.

Ma l’Adi Shakti, attraverso il Suo potere di Mahasaraswati, ha creato anche i cinque elementi. Prima di ogni altra cosa, Lei ha creato i tanmatra (cinque elementi “sottili”, potenziali nuclei genetici del mondo fisico, ndt), come li chiamate voi. Se entrassi troppo nei dettagli, sarebbe troppo per voi, ma, prima di tutto Lei ha creato le essenze causali. Non c’è niente di falso nel dirvi che, semplicemente guardando dalla Sua parte, mediante la Sua drishthi (visione, ndt) Lei ha creato la luce. Attraverso il Suo respiro, ha creato l’aria; il Suo desiderio è quello ultimo e, poiché ha desiderato che vi fosse aria, ha creato l’aria. Allo stesso modo, dalla propria fragranza, ha generato il gandha (odore, ndt) causale, che ha dato origine a Madre Terra. E tutto ciò ha avuto inizio solo da Lei, dai Suoi desideri, dal Suo volere; è stato creato per Lei, ed è così che è stato creato nell’universo intero, che in seguito è stato suddiviso in Terra, luna, sole e tutte le altre cose. In realtà, è stato il Suo puro e semplice desiderio a generare tutto ciò.

Per noi è impossibile comprendere una persona del genere, che può creare semplicemente mediante il proprio desiderio. Ma se pensiamo a qualcuno che è al di sopra di tutti i poteri del mondo, a Colei che sappiamo essere la Suprema… Lei è in grado di realizzare qualsiasi cosa desideri. Riusciamo a pensare in questi termini? Non riusciamo a pensare a qualcuno così. Pensiamo a Dio, all’Onnipotente, lo invochiamo, ma quando parliamo dei Suoi poteri, ci mettiamo a ridere. Com’è possibile?

Lei può fare qualsiasi cosa desideri; è stato il Suo semplice desiderio a generare tutte queste creazioni. E tutto ciò che vedete al mondo viene creato soltanto dal Suo desiderio. Ha creato Akasha (etere, ndt), ha creato tutti i cinque elementi che conoscete. E poi ha creato  l’altra forma che chiamiamo Mahalakshmi.

Prima di ciò, penso che dovrei parlarvi dell’esistenza di Shri Ganesha nella materia. Egli agisce nella materia in quanto vibrazioni, in quanto vibrazioni di Mahasaraswati. Si tratta di vibrazioni elettromagnetiche. Possiamo dire che le vibrazioni di Mahasaraswati sono vibrazioni elettromagnetiche, vibrazioni elettromagnetiche, e lì vi è anche il suono; ed in esse si esprimono tutti i cinque elementi.

Si possono registrare; perché se ad esempio prendete l’anidride solforosa, ossia due (molecole) di ossigeno e una di zolfo, e le analizzate attentamente con un microscopio molto potente – potete provare, non so se qualcuno abbia già provato, ma potete cercare di esaminarle – se  mettete l’anidride solforosa sotto un microscopio altamente avanzato, a microonde, potete osservare come lo zolfo sia fermo mentre le due parti di ossigeno vibrano. Vibrano, c’è una vibrazione fra queste due molecole.

Possono essere anche asimmetriche, simmetriche, uniformi, irregolari e possono espandersi chiudendosi in questo modo. Scopriamo così che ci sono tre tipi di vibrazioni. E il quarto aspetto non è altro che Shri Ganesha stesso che le controlla.

Questo possiamo osservarlo ad occhio nudo, se volete, che siate realizzati oppure no. E da dove giungono le vibrazioni nel piccolissimo paramanu (particella indivisibile della materia, più piccola dell’atomo, ndt), come è chiamato, all’interno delle molecole? Sapete spiegare come entrano in una molecola le vibrazioni?

È così sukshma (sottile, ndt), parasukshma.         

I poteri di Ganesha sono molto, molto sottili, penetrano nella materia e  creano questo tipo di vibrazioni, vibrazioni elettromagnetiche, che si possono persino vedere e registrare anche in  una piccola, minuscola molecola.

Dunque, come vi ho detto, nelle leggi periodiche degli elementi potete scoprire che tutti gli elementi sono divisi in otto tipi. Vediamo: com’è possibile che gli elementi si suddividano in otto tipi senza che vi sia stato qualcuno a farlo? Riuscite a fare qualcosa senza organizzare una tabella esatta di questi elementi? Pensateci!

Vedete, quando sfidiamo Dio, dobbiamo ricordarci che in questo mondo ogni cosa è organizzata così bene! Vi sono otto elementi così ben distribuiti, ben collocati, ognuno con un proprio comportamento particolare; ogni elemento si differenzia per il numero (atomico[i], ndt) e per i protoni, e il numero è così ben calcolato che alla fine, l’ultimo cerchio, l’ultimo cerchio di tutti i protoni (elettroni, ndt) dovrebbe essere pari a otto. Se non è otto, se è meno di otto, si crea un problema di valenza[ii].

È così ben organizzato che se lo studiate, se c’è qualcuno che conosce un po’ la chimica, sapete, se conoscete la chimica, è una cosa meravigliosa. Ma noi lo diamo per scontato! Consideriamo un nostro diritto avere una materia così ben organizzata per noi! Mentre le valenze dipendono tutte dall’accurata organizzazione di questi otto protoni (elettroni, ndt) nel cerchio più esterno.

Tutto ciò viene fatto attraverso il potere di Mahasaraswati. Ma l’energia vibratoria….. Ora, vedete, esiste un’energia vibratoria. Tutto ciò viene fatto, come vi ho detto, attraverso il potere di Mahasaraswati che crea. Ora, l’energia vibratoria esiste, ed esiste anche la materia. Deve esistere. Se non esistesse, non potrebbe esistere nulla. L’energia dell’esistenza è data dall’energia di Mahalakshmi, anzi dall’energia di Mahakali, che agisce attraverso Shri Ganesha il quale sta seduto all’interno del nucleo. È seduto nel nucleo di ogni molecola – riuscite ad  immaginare quanto sia (sottile)? – e di ogni atomo. Non potete comprendere il  finale (…)

Ora, prendiamo un elemento come l’oro: quante molecole ha? Riuscite a contarle? Quanti atomi ha? Non potete proprio contarli. Quindi, quante immagini di Ganesha devono esserci? E come si ottiene questo?

C’è un’altra cosa che vi dirò proseguendo su questa strada: quanti riflessi infiniti sono catturati fra loro, e perché esistono due principi come Shiva e l’Adi Shakti? Il motivo è che è necessario creare un riflesso infinito. Come si crea un riflesso infinito? Lo sapete? C’è qualcuno che conosca la fisica?

Se ponete qualcosa in mezzo a due specchi, i riflessi saranno infiniti. Il primo specchio  è l’Adi Shakti e il secondo specchio è la creazione. Ed ecco come si possono ottenere riflessi infiniti su questa Terra. Questo è il motivo per cui potete ottenere riflessi infiniti. Ed ecco perché si è dovuto creare un altro elemento che riflettesse tutto ciò. Ecco perché devono esserci tre identità: Dio Onnipotente, l’Adi Shakti e poi l’intero universo.

È dovuto avvenire in quel modo, altrimenti non si possono creare riflessi infiniti. Ora, chi ha fatto questo lavoro deve essere molto intelligente, senza dubbio. Se gli esseri umani pensano di potere conoscere Dio attraverso la propria buddhi (intelletto, intelligenza, ndt), devono chiedersi: come potete voi raggiungere la Sua Buddhi, che è suprema?

Quanto fatica gli è costata crearci! Dopo aver creato la materia, Egli, o meglio, il Suo potere, in qualità di Mahalakshmi, discese su questa Terra. Mahalakshmi fornì aiuto nel sostegno. Sostegno significa la scansione regolare di tutti questi elementi.

Quando hanno creato la materia, essa è stata creata sotto molteplici forme e per differenti scopi. Ora qual è lo scopo ultimo?

La creazione ha il suo fine ultimo nella creazione degli esseri umani. Questa (intera) creazione, pensate!

Voi siete così importanti che per voi sono state affrontate tutte queste difficoltà. L’essere umano è una cosa così importante che vengono affrontati tutti i problemi. Tutta la materia, tutto, ogni cosa viene usata soltanto per creare voi. Questo è il fine ultimo. Deve essere allestito un palcoscenico e in scena andate voi sahaja yogi, diciamo.

Deve essere creato proprio lo strumento “uomo”. Ora, perché Dio ha voluto creare uno strumento come l’uomo? Perché voleva creare uno strumento che potesse percepirlo, che potesse comprenderlo, che potesse emanarlo, così come Krishna creò il Suo murli (flauto).

Egli voleva proprio emanare il Suo potere suonando i nostri strumenti. Ma non voleva farlo con strumenti morti come questi (microfoni?, ndt), bensì con strumenti viventi. Se questo (microfono) fosse in grado di comprendere, di amare, se avesse una mente umana e la mia voce potesse attraversarlo come una personalità cava, allora potremmo dire che si tratta di una personalità realizzata. Ma non è un essere vivente. Voi invece siete esseri viventi. Siete stati creati appositamente, con tutte queste difficoltà da parte mia, e (l’homo sapiens? Gli esseri umani, ndt) sono stati realizzati con grande attenzione e delicatezza, uno dopo l’altro.

Ora dobbiamo passare alla parte relativa all’evoluzione, poiché si tratta di una cosa molto lunga. Adesso dobbiamo dunque trattare la parte più importante che è l’evoluzione, che dovremmo comprendere, poiché (finora) la conosciamo grazie alla scienza.

Quando queste tre forze ebbero origine – prima della creazione della Terra o di questo universo o di qualsiasi cosa – per prima cosa dovettero predisporne un quadro ben preciso ed elaborarne una comprensione ben precisa, sapete. Così come, prima di fare qualsiasi cosa, dobbiamo progettare: abbiamo un comitato per la pianificazione e, innanzitutto, ci si riunisce nel comitato per la pianificazione. Allo stesso modo, per prima cosa dovettero creare un livello sul quale poter pianificare le cose. E questo livello è quello che possiamo chiamare stadio di Vaikuntha. Poiché (la creazione) non avviene all’inizio, ma in seguito. Prima, vi è lo stadio della progettazione, conosciuto come stato di Vaikuntha.

A questo stadio, esse (le tre Forze, ndt) crearono tutte le incarnazioni. Le incarnazioni non sono state create dopo la creazione della terra; questa è un’idea del tutto errata. Esse crearono tutte le incarnazioni allo stadio di Vaikuntha, in un’epoca nella quale non esistevano i vostri occhi, non esisteva la Terra, né nessuna delle cose che ora voi vedete ad occhio nudo. Ma vi era uno stato di esistenza, il primo, conosciuto come stadio di Vaikuntha. Allo stadio di Vaikuntha fu decisa la progettazione dell’intero universo, di tutto il cosmo e tutto il resto.

La prima personalità a dover comparire fu Shiva, perché senza di Lui niente può esistere. Ma dove collocarlo, visto che Egli deve riflettersi in qualcuno? Se Shiva deve riflettersi in qualcuno, è necessario creare un riflettore. Così dovettero pensare per prima cosa ad un Essere Primordiale, o, si può dire, ad una immensa identità, conosciuta come Virata. Crearono il Virata. Questo sarebbe stato il Virata, ossia la forma completa dell’Essere Primordiale. È di questo che vi sto parlando, del  riflettore. Il primo. “Dio Onnipotente deve essere riflesso, quindi, per prima cosa, creiamo l’Essere Primordiale, il Virata”.

Nel Virata esse crearono le diverse incarnazioni. Le incarnazioni non sono create dagli esseri umani – non so perché la gente pensi così – non possono essere create dagli esseri umani. Ma furono create per prime. Vedete, è vero che l’evoluzione va dall’ameba fino agli esseri umani, ma non vi è alcuna evoluzione per le incarnazioni. Sono fatte così fin dal principio.

Come avete visto, nel Virata – vi ho mostrato la rappresentazione del Virata – i tre poteri di Mahakali, Mahalakshmi e Mahasaraswati si sono incontrati nell’Agnya Chakra. E qui, hanno generato due figli ciascuno – ancora una volta non è una storia, ma un avvenimento reale – come fratelli e sorelle.

E la relazione fra questi fratelli e sorelle ha una natura temporanea ma di carattere più sottile. In seguito essi si sposarono, realizzando così un’intercomunicazione. Mahalakshmi, Mahasaraswati e Mahakali generarono complessivamente sei figli, i quali si sposarono celebrando matrimoni fra loro. Da questo matrimonio incrociato ottennero un’entità dalla personalità ultracinetica e con un forte potenziale energetico.

Che combinazione! E collocarono queste incarnazioni nei diversi chakra. Le portarono da qui, dall’alto; furono tutte portate dall’Agnya verso il basso e collocate su tutti i chakra. Queste incarnazioni, come sapete, sono situate sui diversi chakra del Virata.

Molte persone non comprenderanno tutto questo e non gradiranno nemmeno ascoltarlo, poiché gli esseri umani sono così egoisti da non poter capire che esiste un Dio che è Onnipotente, che fa tutto e lo fa secondo i propri metodi. Se io vi sto dicendo la Verità o no, potete verificarlo attraverso le vibrazioni. Potete verificare da soli in che modo siano state create le incarnazioni.

E tutte queste incarnazioni furono poste qui, a livello del Virata, per creare il riflesso dall’altra parte. Shiva fu separato dalla Shakti, così come si era separato all’inizio. E fu posto sulla sommità del capo del Virata che è il pitha (seggio) di Sadashiva. Allo stesso modo, anche noi abbiamo sulla nostra testa il pitha di Sadashiva. Vedete, noi siamo il riflesso del riflettore. Quindi anche noi abbiamo lo stesso stile, anche noi abbiamo sulla nostra testa il pitha di Sadashiva. Egli è posto solo qui.

Ma quando la Kundalini entra nell’essere, ossia quando Egli si trova nel grembo della madre, in quel momento il pitha di Sadashiva… si può dire che Sadashiva discenda da questo pitha fino nel cuore. Ed è così che si ode il primo battito del cuore. È la stessa cosa che è avvenuta nel Virata. Ma ciò non fu creato allo stadio di Vaikuntha. Il secondo riflettore non fu creato in questo stadio, ma solamente il primo. Venne creato solo il Virata; e, all’interno del Suo essere, durante lo stadio della progettazione, per prima cosa l’Adi Shakti creò questi funzionari, diciamo, responsabili dei chakra.

Dio è il testimone e Lei attua il gioco, creando i chakra. All’interno dei chakra pone tutte queste deità per governarli. L’esistenza, la creazione – la forza creatrice – e la forza evolutiva sono tutte nello stato del Virata.

Ora, questo avviene nello stadio di Vaikuntha, diciamo, poiché questo stadio riguarda il primo riflesso. Non si trova in noi, o meglio, noi non possiamo percepire lo stadio di Vaikuntha, poiché viene per primo.

Poi fu creato un altro stadio, poi il terzo e infine il quarto che è il Bhavasagara, ossia lo stadio nel quale siamo nati tutti noi.

Innanzitutto, nel quarto stadio… potete immaginare una personalità di quattro strati davanti ad uno specchio? Qual è il primo che si vede? È il più esterno. Ecco perché all’esterno si vede la manifestazione del Bhavasagara (quarto stadio, ndt).

Ma se riuscite ad entrare nella profondità nel vostro stato, potete percepire anche tutti gli altri tre. Ma il primo che potete vedere e sentire è il Bhavasagara. Quindi, voi siete nati nel Bhavasagara. A questo livello vi trovate nello stato di Bhavasagara. Ora, siete stati creati nello stadio di Bhavasagara e dovete evolvere.

In questo momento il potere di Mahalakshmi  agisce per farvi evolvere. Voi sapete già come è avvenuta l’evoluzione (da un punto di vista scientifico, ndt); ma io vi parlerò di come l’evoluzione ha avuto luogo secondo i nostri Purana (scritture sacre indiane, ndt), ed è un dato di fatto.

L’evoluzione dell’Uomo ebbe inizio dall’ameba, poiché la vita ebbe origine nell’acqua. Come vi ho detto, l’acqua fu creata per prima. Nell’acqua si formarono gli amminoacidi, poi l’ameba e in seguito i pesci. E quando i pesci presero forma, i più piccoli si resero conto di quanto fosse difficile vivere, perché i pesci più grandi cercavano di mangiarli. Avviene in maniera reciproca. Non ne potevano più della distruzione che stava avvenendo. A quel punto Shri Vishnu in persona, che è la forza evolutiva, discese su questa terra sotto forma di Matsya-Avatar (prima incarnazione di Vishnu nella forma di pesce, ndt). Egli aiutò alcuni pesci a passare da una costa all’altra; essi ebbero il coraggio di compiere questa traversata in quanto Lui fece loro da guida. E allora anche altri pesci iniziarono l’attraversamento. Questo è stato il primo stadio evolutivo che conosciamo.

In seguito i pesci divennero rettili. Come sapete, attraverso gli stadi evolutivi i pesci diventarono rettili. Ma come fecero a diventare rettili? Deve esserci stato qualcuno a guidarli. Fu ancora Shri Vishnu, che venne su questa Terra sotto le sembianze di Kurma (seconda incarnazione di Vishnu nella forma di tartaruga). Molte cose furono realizzate al tempo dello stadio di Vaikuntha; allo stadio di Vaikuntha, prima che (Vishnu) venisse sulla Terra sotto forma dell’incarnazione di Kurma.

Quando esse (le tre Forze, ndt) crearono la Terra, anzi, quando progettarono questo intero Virata con il desiderio di creare, da questa parte del riflettore, a seguito di tutto il processo di pianificazione, di pensiero e quant’altro, si formò una sorta di materiale di scarto. Si generò del materiale di scarto.

Questa materia di scarto fu contaminata, o possiamo dire che divenne “stagnante” da una parte, fu in un certo senso trascurata. E da essa iniziarono a venir fuori alcune forze sataniche. Vi fu una grande lotta fra le forze sataniche e le forze del bene. Questo in realtà avvenne al terzo stadio, non allo stadio di Vaikuntha, bensì al terzo stadio. Poiché quando ebbe inizio la progettazione, quando iniziò l’elaborazione, ebbero origine le forze sataniche.

Ora, la gente potrebbe chiedersi perché Dio abbia creato le forze sataniche. Non fu Lui a farlo, ma alla fine esse si rivelarono tali. Poiché, durante il secondo stadio, alcuni Deva che erano stati creati… Questi non erano personalità evolute, erano stati creati per controllare tutti gli  elementi e l’intero meccanismo; del resto occorre anche creare funzionari o persone che devono occuparsi del settore e lavorare.

E, con il loro lavoro, che cosa accadde a tutti questi Deva e Devata? Che alcuni di essi si smarrirono e divennero forze sataniche. Si insinuò una sorta di prodotto di scarto. Da questo scarto ebbero origine le forze sataniche, le quali si scatenarono talmente che, durante l’Avatar di Kurma (Vishnu sotto forma di tartaruga), vi fu una guerra contro rakshasa e asura, come li chiamano. Così, le persone rette, che erano responsabili degli elementi e di tutti i lavori nel Ministero di Dio, iniziarono a combattere contro le forze sataniche. A quel tempo Egli (Vishnu, ndt) in persona risolse ciò e voi sapete che cosa accadde nell’Amruta Manvantara. La gente non comprende come l’Amruta Manvantara  possa aver avuto luogo allo stadio di Bhavasagara; infatti non fu così. Avvenne in uno stadio che non è il Bhavasagara. Non ebbe luogo nel Bhavasagara.

È adesso che ci troviamo nello stadio di Bhavasagara. In questo stadio, lo stesso Kurma  si è incarnato ed è sceso su questa terra per farci comprendere come diventare dei veri rettili. In questo modo siamo giunti…

Illustrare l’intero processo richiederebbe troppo tempo e non entrerò nei dettagli. Ma, alla fine, fu creato un essere umano. Tutto questo è realizzato dal potere di Mahalakshmi che ha agito per mezzo di Vishnu, e vi ho detto come sia avvenuto il processo evolutivo e come siate stati creati voi.

Ora, che cosa accade? Che voi arrivate a questo punto (Agnya, ndt), fino a questo punto, l’avvento di Cristo. Anche Cristo era un’incarnazione e Sua Madre non era altri che Radhaji in persona, ossia Mahalakshmi. Ed essi portarono gli esseri umani fino a questo  livello.

Dopo questo, che cosa deve diventare l’uomo? Deve entrare nello stato in cui diviene Nirvichara (senza pensieri, ndt), nel quale non vi è più la coscienza del Bhavasagara, ma si va un po’ oltre. Da questo stadio entrate nell’inconscio universale, come viene definito, che altro non è se non lo stesso potere che si trova qui e che è  la sintesi di tutti e tre i poteri. È la sintesi di tutti  e tre i poteri. È il potere dell’Adi Shakti. Il potere dell’Adi Shakti è onnipervadente, si trova dappertutto, ma normalmente noi non lo percepiamo mai.

Perché? Perché viviamo in una dimensione molto grossolana. Prendiamo, ad esempio, una tubazione fatta di quattro strati, della quale sia possibile usare solo il tubo esterno perché quelli interni sono chiusi. Quando il tubo più interno è completamente aperto, diventate interamente realizzati. Ma quando anche il secondo tubo viene aperto, potete percepire il potere onnipervadente di Dio Onnipotente che definiamo Sarvovyapi Achita; ma per voi non è più Achita, perché ne siete consapevoli.

In questo modo iniziate a dialogare con Dio.  Ciò che accade è che da qui, dal riflesso, dal riflettore, dall’azione di riflettere, ascendete verso questo punto. Vi innalzate verso questa parte. Non diventate ciò, ma ascendete in quest’area. Da qui ascendete in questa zona, che è pervasa dal potere onnipervadente dell’Adi Shakti.

Per raggiungere questo stadio, dovete innalzarvi fino al livello di un’incarnazione, il che rappresenta, naturalmente, un  grosso salto. Ma posso dire che Mahavira e Buddha raggiunsero entrambi quest’altezza. Guardate però i loro discepoli!

Ad esempio i discepoli di Buddha hanno svilito la figura di Shiva, hanno svilito tutti gli Dei e le Dee, come se ne non sapessero abbastanza. E la maniera in cui li hanno rappresentati in certe statue – una Dea che sovrasta uno Shiva e una Parvati e tenta di ucciderli, o che colpisce Shri Ganesha – è qualcosa di davvero assurdo. Hanno completamente distrutto l’immagine di una forza unitaria che fa muovere il tutto secondo un’unica idea, secondo un’unica mente.

Ma ogni volta che (i Deva, ndt) non sono stati uniti, solo allora sono diventati rakshasa ed hanno generato forze sataniche.

Come vi ho detto è un argomento davvero molto difficile. Ho cercato di spiegarvelo in inglese ed è ancora più difficile. Ho cercato di fare del mio meglio, ma se ancora avete delle domande, potete chiedermi qualsiasi cosa. Qualche volta potete scrivermi, possiamo approfondire.

Domani…ora la sola cosa che volevo dirvi è che adesso avete ottenuto la consapevolezza senza pensieri, senza dubbio. In maggioranza avete ottenuto la consapevolezza senza pensieri, avete le vibrazioni, ma dovete entrare in Nirvikalpa (Consapevolezza senza dubbi). Nirvikalpa. E dovete arrivarci attraverso una profonda meditazione e una profonda esposizione (a Sahaja Yoga, ndt). Altrimenti non ha alcuna utilità raggiungere solo il piccolo stato di Nirvichara: dovete entrare in Nirvikalpa. Quello è un piccolo stato; come vi ho detto, vi siete spinti di un passettino oltre questo riflettore.

Ma molti di voi vanno ancora su e giù. Questo stato è conosciuto come Satori – nel sistema religioso Zen lo definiscono Satori – nel quale si continua ad andare su e giù, ad assorbire blocchi, a fare una cosa o un’altra. Questo stadio deve essere superato. Allora si arriva allo stato di Nirvikalpa. Al termine dello stato di Nirvikalpa non si assorbono molti blocchi. Non si hanno preoccupazioni. Finora non ho conosciuto nessun essere umano così. Vedete, ho visto grandissimi santi e persone realizzate, delle quali posso affermare che sono completamente realizzate, capaci di controllare persino la natura – alcuni di loro lo fanno – ma che hanno ancora dei blocchi nei chakra. È qualcosa di sorprendente.

Ma gli esseri umani sono fatti così, continuano a prendere blocchi. Forse riescono ad arrivare completamente al terzo stadio, quello della Realizzazione del Sé, ma sono ancora nello stadio di Satori, e magari vanno indietro, tornano  indietro. Ma finora non ho conosciuto un solo essere umano di cui dire che sia interamente realizzato e che non abbia dei blocchi.

A parte me, trovo che tutti abbiano dei blocchi. È assai sorprendente. Ma quando non avete blocchi, che cosa accade quando non avete blocchi? In realtà questo è uno stato piuttosto difficile da raggiungere.

Ma cercate di pensare, invece, che non state assorbendo blocchi. Come fare? Pensate in questi termini: supponiamo che, magari, abbiate un blocco all’Agnya. Dovete sapere che, quando avete un blocco all’Agnya, non dovreste pensare che avete un blocco all’Agnya, ma dovreste pensare che state raccogliendo qui la forza per contrastare l’altra persona (con l’Agnya bloccato, ndt).

Se riuscirete a fare questo… Supponiamo che abbiate un blocco al Vishuddhi chakra: anziché pensare che avete un blocco al Vishuddhi e preoccuparvene, iniziate a pensare che state accumulando qui una forza in grado di riequilibrare il Vishuddhi chakra dell’altra persona. Penso che così funzionerà meglio. Ecco perché vi dico sempre di tendere le mani agli altri e verificare da soli.

Questo ha aiutato molte persone perché, se hanno un blocco all’Agnya e danno vibrazioni a qualcun altro che ha l’Agnya bloccato, si rendono conto di essersene liberati. Queste cose accadono a pochissimi, ma accadono.

Questo è ciò che potete provare a fare: non pensate che avete dei blocchi, ma dovreste  pensare che avete accumulato una forza in grado di sbloccare l’Agnya della persona di fronte a voi. All’inizio, certamente, è un processo molto, molto lento, ma gradualmente potete farcela. Ma soltanto coloro che si metteranno a dare vibrazioni agli altri.

È un pensiero collettivo, si tratta di un pensiero collettivo. Potete vederla così: se ho un attacco di malaria, il mio sangue, i miei globuli (rossi), cercheranno di combatterla. E la combatteranno. Vedete, se mi arrendo, se mi arrendo, allora prendo la malaria. Ma se non mi arrendo, risulto vincitore.

Allo stesso modo, quando date le vibrazioni, cercate di pensare così: se avete un blocco, in realtà esso è una forza che si accumula dentro di voi; e voi dovete dare. Allora diventerete più veloci di tutti i muni messi insieme, posso assicurarvelo.

Ma questo modo di pensare è piuttosto difficile per gli esseri umani, perché quando assorbono un blocco si preoccupano un po’, e a causa di questo si chiudono in se stessi. Se non vi chiudete in voi stessi e fate di tutto per dare vibrazioni agli altri, funzionerà meglio. L’ho sperimentato con una o due persone, vi dico, ed ha funzionato. Non tutti hanno questa capacità.

Così, gradualmente crescete, poiché ora siete proprio bambini appena nati che devono ancora crescere, devono svilupparsi ulteriormente. Potreste sapere molte cose, ma non significa nulla. Per quanto riguarda la vostra spiritualità, alcuni di voi sono appena usciti dallo stadio di Satori, mentre altri si trovano ancora in Satori. Dunque fate attenzione. Desidererei incontrarvi di nuovo, magari fra un paio d’anni, non so quando.

Domani terremo qui la meditazione e non parlerò molto. Domani faremo la meditazione. Abbiamo qui un centro di meditazione, dove dovreste venire ad incontrarvi. Quando vi riunite in gruppo, è un samuhik, un’attività di gruppo, ed io sarò lì. Sarete sorpresi che le mie vibrazioni non si possano percepire da nessun’altra parte come in un gruppo, e grazie ad esse io so che quel gruppo in particolare sta lavorando qui.

Abbiamo già tre gruppi attivi a Delhi. E sono alquanto vicini a tutti i vostri luoghi. Dopo tutto dobbiamo renderci conto che non dobbiamo andare sull’Himalaya, come facevano (i ricercatori nell’antichità, ndt). Non dobbiamo fare tutte queste cose. L’unico luogo dove dobbiamo andare è molto più vicino a noi, ci è stato portato sotto casa. È stato portato tutto fino alla vostra porta di casa: la conoscenza, le vibrazioni, la realizzazione, e tutto è resto estremamente semplice. Tutto è reso semplice… ma ciò non significa che dovremmo darlo per scontato. È stato reso tutto semplice mediante una grandissima tapasya (sacrificio, ndt) da parte mia, direi.

Sono vissuta in molte epoche, vivo ormai da migliaia di anni, e l’ho elaborato su tantissimi esseri umani e tantissime cose; e, finalmente, sono riuscita ad identificare la maggior parte delle permutazioni e combinazioni della maggioranza degli esseri umani. Ecco perché è stato effettuato così su larga scala, a livello di massa. Se non avessi agito in quel modo, non sarebbe stato possibile.

E così, se ha funzionato, deve scattare nella maggior parte delle persone, ad eccezione di una tipologia molto, molto difficile, devo dire: ossia la gente legata ad individui che sono rakshasa (demoni, ndt). Se sono nati rakshasa, e la vostra testa ha toccato i loro piedi, è molto difficile. Vi metterei dunque in guardia: prima di toccare i  piedi di qualcuno, state attenti.

Dio vi benedica tutti.

È già molto tardi per tutti voi e ogni…. è un argomento molto difficile da presentarvi in un arco di tempo così breve, è molto difficile. Ma scriverò, spero di scrivere un libro su Sahaja Yoga. Dico spero, perché finora non ho scritto alcun libro. Sto cercando di scrivere un libro, ma prima lo sta già scrivendo qualcun altro.

Spero di poter scrivere qualcosa. In ogni caso, cercate di non preoccuparvi troppo di questo. Non è tanto importante quanto la vostra realizzazione e la vostra ascesa.

L’intera conoscenza sarà fatta scendere su di voi. Non dovete preoccuparvi; ogni parola che leggete adesso, avrà un significato e voi lo comprenderete.

La prima cosa è che dovete ottenere la realizzazione, la seconda è che dovete ascendere. Dovete ascendere molto di più e dedicarvi più tempo. Non datelo per scontato. È una cosa molto importante che dovreste fare. Dopo tutto, vi sono altre cose importanti; ma questa è la cosa più importante da fare.

Se per grazia di Dio funzionerà, sarò molto contenta. In realtà, sono estremamente contenta poiché in nessuna delle mie vite ho potuto dare la realizzazione a così tante persone.

Quindi, sono molto soddisfatta di me stessa. Ma per quanto riguarda voi, non dovreste essere soddisfatti, dovreste chiedere sempre di più, sempre di più, sempre di più; e vi sarà concesso, perché voi siete le persone sul palcoscenico. Siete stati creati per questo scopo. Occorre farlo. Dio deve farlo. Se Egli non lo fa, non può realizzare i propri desideri. E non ha intenzione di distruggere la Sua creazione.

Dio vi benedica.





[1] “Sacrificio del cavallo”. Se ne parla nel libro XIV del Mahabharata.

[2]Yuga: Ciascuna delle quattro età del mondo, nella cosmologia indiana. (Gli yuga, chiamati Krtayuga, Tretayuga, Dvaparayuga e Kaliyuga, hanno rispettivamente una durata decrescente di 4000, 3000, 2000 e 1000 anni divini, corrispondenti a un ben più vasto numero di anni umani). 4 Yuga formano un Maha-yuga, 71 Maha-Yuga formano un Manvantara, 14 Manvantara o 1.000 Maha-Yuga formano un Kalpa e 100 Kalpa formano un Maha-Kalpa.

[3] Amminoacido: composto organico costituente delle molecole proteiche, che formano a propria volta le strutture fondamentali di tutte le cellule e quindi di tutti gli esseri viventi, animali e vegetali.

[i] L’atomo è la particella elementare della materia. Ossia l’elemento costitutivo più piccolo, dotato di tutte le caratteristiche di un dato elemento. Nell’atomo distinguiamo: il nucleo, a sua volta costituito da neutroni e protoni; e gli elettroni che vi ruotano attorno.

Ciascun atomo è caratterizzato dal numero atomico, pari al numero dei protoni contenuti, e dalla massa atomica, data da protoni + neutroni.

[ii] Il numero di valenza di un atomo determina la sua possibilità di legarsi con altri atomi, ed è imputabile agli elettroni presenti nelle orbite dell’ultimo livello energetico n. Ogni elettrone di valenza può creare un legame e, nel caso del carbonio, questi sono i due presenti nell’orbita 2s + i 2 presenti nell’orbita 2p pari a 4 elettroni di valenza = numero di valenza 4.