Discorso ai sahaja yogi, Il valore del matrimonio

London (Inghilterra)

1980-03-08 The value of marriage, Opt, transcribed, 28' Download subtitles: EN,PL,ZH-HANS,ZH-HANT (4)View subtitles:
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S H R I   M A T A J I   N I R M A L A   D E V I

 Il valore del matrimonio

Discorso ai sahaja yogi

 Dollis Hill ashram, Londra (UK), 3 Marzo 1980


Per prima cosa, Sahaja Yoga serve a dare inizio alla vostra germinazione; poi avviene la crescita. In questa crescita, voi dovete diventare una personalità più ampia, sempre più ampia. Con il matrimonio voi diventate persone ancora migliori, e sviluppate personalità migliori.

Ora, perché il matrimonio è necessario per i sahaja yogi? Per prima cosa, sposarsi è la cosa più normale da fare. Dio vi ha dato il desiderio di sposarvi per un certo scopo; ma, se questo stesso desiderio non lo usate per lo scopo per il quale vi è stato dato, può diventare una perversione, può diventare una cosa sgradevole, può essere molto dannoso per la vostra crescita.

Quindi, si dovrebbe comprendere questo desiderio interiore di sposarsi. Matrimonio significa una moglie che è parte integrante del vostro essere, una moglie sulla quale potete contare; che è vostra madre, che è vostra sorella, che è vostra figlia, tutto. Potete condividere tutti i vostri sentimenti con vostra moglie, quindi è importante che la moglie sia in grado di comprendere che questa è la necessità del matrimonio.

Ora, in Sahaja Yoga, come avete visto, tutti voi avete problemi o di lato sinistro o di lato destro. Ora, quando si celebreranno questi matrimoni, per lo più spontaneamente, accadrà, secondo i piani della natura stessa, che voi sposerete una persona con una personalità complementare alla vostra. Perché se, supponiamo, siete di lato sinistro e avete accanto una persona con un lato sinistro molto potente, ciò vi compenserà, ed è così che costruirete un buon matrimonio.

Ma per questo una cosa molto importante è che dovete condividere. Dovete condividere la vita, ogni suo momento, ogni suo aspetto. Se non sapete condividere la vita, sarà molto, molto difficile.

Quando si tratta di amare, in che modo esprimere l’amore? Condividendo tutte le nostre gioie, tutti i nostri dolori, tutti i nostri problemi. Ma in Sahaja Yoga è qualcosa in più, anzi, ritengo molto, molto di più: qui dovete condividere la comunità. Il matrimonio in Sahaja Yoga non è fra due individui, niente affatto. Se qualcuno pensa che il matrimonio in Sahaja Yoga sia fra due persone, si sbaglia; è fra due comunità, può essere fra due nazioni, può essere fra due completi universi. Quindi, non dovete gioirne soltanto voi due. In Sahaja Yoga non è sufficiente essere un buon marito o una buona moglie, uno nei confronti dell’altro.

Ogni altro membro della società, della comunità, dovrebbe gioire di questo amore. Se non potete farlo, allora non avete contratto un matrimonio in Sahaja Yoga, ma è soltanto un matrimonio normale come fanno tutti; non ha niente di speciale. Questi matrimoni dovrebbero essere in grado di dare la possibilità a grandissime anime di venire su questa terra.

Se le persone sposate in Sahaja Yoga, che sono sahaja yogi, condividono l’amore allo stesso modo con i sahaja yogi e la società di Sahaja Yoga, soltanto allora nasceranno grandi personalità.

Direi che Bougdon l’ha fatto. Bougdon e Mandy l’hanno fatto. È qualcosa di sorprendente. Sapete, prima di sposarsi sono stati fidanzati, si sono sposati prima di Sahaja Yoga, poi si sono sposati (probabilmente nel senso di risposati in Sahaja Yoga, ndt) dopo la realizzazione. Non so come, ma nella loro vita ha funzionato in modo tale che essi gioiscono davvero della compagnia di altri sahaja yogi. Ogni volta che lui mi scrive, mi parla sempre degli altri sahaja yogi, mi chiede di ognuno di loro, come stanno, quali problemi hanno. Finché questo non succede, il matrimonio non ha significato in Sahaja Yoga, assolutamente nessun significato.

Quindi, il primo test di un matrimonio fra sahaja yogi è quanto siete riusciti a condividere con gli altri grazie al matrimonio. Ora, per esempio, in un matrimonio normale, l’uomo è il capofamiglia, come dite voi. Deve essere il capo, l’uomo deve essere il capo, per certi motivi. Non c’è niente di sbagliato nel fatto che l’uomo diventi il capo; va bene, allora voi (donne) diventate il cuore. Il cuore è più importante della testa. Forse non ci rendiamo conto di quanto il cuore sia importante; vedete, anche se la testa non funziona, il cuore può continuare a funzionare. Finché il cuore funziona, noi possiamo sempre continuare a vivere, ma se è il cuore a venire meno, lo fa anche la testa.

Così voi, in quanto donne, siete il cuore, e lui è la testa, il capo della famiglia. Lasciate che lui si senta tale; è una sensazione, solo una sensazione. È come la testa, che ha sempre la sensazione di decidere. Ma il cervello sa anche che occorre provvedere al cuore, poiché è il cuore ad essere onnipervadente, la vera sorgente di tutto. Quindi, se una donna comprende l’importanza della sua posizione, non si sentirà mai delusa né dominata, se si rende conto di essere il cuore. Penso che questo sia il punto che le donne, soprattutto in Occidente, hanno smarrito, hanno dimenticato, non hanno compreso. Se lo avessero compreso, ci sarebbero stati molti meno problemi.

Osservate: la gente crede di controllare gli altri dominandoli o cercando di sottometterli, ma in realtà non è quello il modo. Non è quello il modo. È il cuore a permeare davvero ogni cosa. Il cuore governa tutto il resto: è il cuore ad avere il potere di avvolgere il cervello, di calmarlo. Il cervello è un grattacapo, lo sapete; lavora, lavora come un matto. Ma il cuore è quello che può realmente permeare tutto il corpo con il suo amore, che può rasserenarlo, che può dargli gioia e felicità. È il cuore a contenere lo Spirito. Così, il cuore è molto importante, è l’energia del corpo; e alla fine voi dovete diventare lo Spirito, che risiede nel cuore.

Il cervello, sapete, è necessario, ed è per questo che l’uomo deve essere la testa, il capo: lui deve uscire, deve lavorare, deve trattare con la gente, è un estroverso, come dite voi. Anche la donna a volte deve lavorare, con le difficoltà e problemi che ci sono. Ma una donna non dovrebbe sentirsi dominata se l’uomo dice: “Bene, tu non lavorare.” Ma se lo dice per amore.

Ora, se il cervello inizia a dominare troppo il cuore, che cosa succederà? A quel punto, vi sarà aridità. Sapete, tanti uomini sono molto meticolosi, molto puntigliosi; sono grattacapi, dei veri problemi per se stessi e per gli altri, per la società intera. Individui simili possono diventare estremamente aridi ed essere continuamente… Vedete, non riescono mai a gioire delle proprie mogli, dei propri figli, di nulla, perché sono troppo pignoli. Ad esempio, costoro diranno: “Vieni alle cinque e dieci”. Se arrivate alle cinque e nove o alle cinque e undici è finita; se ne stanno lì a guardare l’orologio, solo per trovare le mancanze. Appena la moglie arriva si metteranno a gridare: “Sei arrivata tardissimo!”. Ben quarantacinque secondi persi!

Ma vostra moglie sta arrivando, pensate all’aspettativa, al batticuore, alla gioia di questo incontro! State per incontrare il vostro cuore! È una fortuna!

Ora, questo cervello può uscire dai gangheri, sapete, può smettere di funzionare ed essere molto, molto difficile; crea enormi problemi interiori. Quindi, il cuore deve essere rispettato, occorre obbedirgli. È questo il punto. Si deve obbedire al cuore. Ma ciò non significa che le donne debbano dominare gli uomini, non significa questo. Obbedirgli (al cuore) significa che dovete comprendere che cosa dice il vostro amore. Agite con amore. Se fate le cose con amore, va benissimo.

Ad esempio, io tengo conferenze per voi dalla mattina alla sera, ma voi non vi stancate dei miei discorsi. A cose normali la gente direbbe: “Ma che cos’è questo continuo sermone, questa signora che ci parla in continuazione?” Ma a voi non dispiace, ed è per un motivo. Perché? Perché sapete che io vi amo moltissimo. Allo stesso modo, la donna deve stabilire il proprio ruolo che è quello di amare. L’uomo potrà diventare un po’ strano, ma rinsavirà. Si smarrirà un poco ma tornerà in sé. Ma non giudicatelo da imposizioni esteriori; come ad esempio, se lui dice: “Questo colore non va bene”, (voi rispondete:) “D’accordo, metterò quello che piace a te.” A quel punto lui ribatterà: “Oh, quello che avevi messo tu andava bene. Sai, sono stato davvero sciocco”. Dirà così. Voi mostrate soltanto che siete d’accordo con loro. Io l’ho sperimentato nella mia vita. L’ho fatto.

Ad esempio, mio marito non conosce molto bene le strade. Quindi, se andiamo da qualche parte e lui dice: “Credo che si debba passare di qua”, io rispondo: “Oh, va bene, vai pure avanti”. Ed io lo seguo. Ma poi aggiungo: “Sai, io non credo che sia questa la strada, so per certo che dovrò ritornare indietro, ma va bene, se vuoi posso accompagnarti. Va bene, faccio una passeggiata e ne gioisco, magari devo semplicemente passare per questa strada o un’altra…”. A quel punto lui comincia a domandarsi: “Sarà vero? Sarà la strada esatta?” (Risate)

Allora, sapete, comincia a pensare: “Sarà davvero così? O forse no?”. Perché sapete, lei (la donna) ha istinto. Lei ha intuito, è dotata di tantissime cose. Riceve… come si dice, anche in inglese c’è una parola per questo…

(Cerca il termine adatto in inglese. Allora qualcuno dal pubblico suggerisce la parola ‘hunch’, ossia intuizione)

…Un’intuizione. (Le donne, ndt) hanno le intuizioni, ricevono le intuizioni. È così. E quando (i mariti, ndt) si rendono conto che le intuizioni della moglie sono corrette, allora in un certo senso la seguono. Ma che c’è di così grandioso nel farvi seguire da vostro marito? È sbagliato. Penso non ci sia alcun bisogno che lui vi segua. Voi andate nella stessa direzione: che bisogno c’è di fare così? Noi andiamo nella stessa direzione, ma dobbiamo renderci conto che uno sta a sinistra e l’altro a destra. La parte sinistra deve stare a sinistra; se la ruota sinistra inizia a spostarsi verso destra, rimarrà un’unica ruota. Che cosa faremo allora? Stiamo andando tutti dalla stessa parte.

Non esistono due direzioni. Sono necessarie due ruote per dare equilibrio, ma noi andiamo nella stessa direzione. La gente non si rende conto di questo. Pensano che una ruota debba spostarsi a destra, e l’altra voltare verso sinistra. Immaginate quindi quale sarà la condizione di una famiglia simile. Noi andiamo nella stessa direzione. L’unica cosa che è necessario capire è che una deve vivere con i poteri del cuore, e l’altro con i poteri della razionalità, dell’intelletto. La razionalità alla fine si rivolge al cuore, poiché arriva ad un punto in cui non capisce; e allora si rivolge al cuore. Una volta che le donne si saranno rese conto di avere questo dentro di sé…

Ma voi dovete alimentare il vostro potere del cuore. Invece vi mettete a competere con loro per ogni cosa. Vedete, se lui va a cavallo (direte): “Perché non posso farlo anch’io?”. Se lui fa qualcos’altro: “Perché non posso farlo anch’io?”. Se lui sa guidare: “Imparerò a guidare anch’io”. Sapete, la saggezza sta nel fare le cose – molte cose – evitando di farle. Vedete, ad esempio io non guido, così tutti mi accompagnano da tutte le parti; non scrivo a macchina, benissimo, tutti gli altri lo fanno per me. Ma faccio delle cose che nessuno sa fare bene quanto me; ad esempio, so cucinare molto bene, così quando si tratta di cucina devono venire da me. È così. Ma voi non fate tutto quello che vogliono fare gli uomini, e voi (uomini) non fate tutto quello che vogliono fare le donne. Perché è sbagliato che gli uomini si mettano a cucinare e le donne a guidare.

Gli uomini dovrebbero saper fare tutte le cose maschili e le donne tutte quelle femminili. Devono imparare. Devono metterci il cuore. Donne e uomini possono essere ugualmente intelligenti. Le donne possono andare a destra e gli uomini a sinistra. Non vi è dubbio su questo. Ma, così facendo, voi create uno squilibrio all’universo intero, è questo il punto. Non è che comportandovi così siete in alcun modo inferiori o superiori. Dovreste levarvi completamente dalla testa questa idea. Se gli uomini pensano: “Io sono l’uomo e porto i pantaloni”, “Va bene, voi portate i pantaloni, ma noi indossiamo splendide gonne.” Bene. È così che si dovrebbero vedere le cose.

Vedete, quando tutto ciò scomparirà, Sahaja Yoga funzionerà meglio. La dominazione si percepisce soltanto quando non c’è amore. Sapete, a volte vi piace che la gente vi domini, non è così? Se ad esempio vi si dice: “Su, vieni, mangia questo cibo, devi mangiarlo, devi prenderlo”, questo vi piace, perché qualcuno si prende cura di voi, si preoccupa di voi, qualcuno vi ama, vuole che mangiate questo e facciate quello. E questa persona vi piace, volete che qualcuno faccia così.. Non volete essere abbandonati, che vi dicano: “Fai quello che ti pare”. Non è una buona cosa. E quando sviluppate quella sensazione: “Oh, quella persona tiene a me, mi ama,” allora iniziate anche voi a tenere ai sentimenti di quella persona. Anche voi iniziate a comprendere.

Ora, il senso di colpa è di nuovo in azione: per favore, volete smettere di sentirvi colpevoli di ogni cosa? Io non dico queste cose per farvi sentire in colpa, ma solo per farvi capire che dovete essere in uno stato d’animo molto leggero, molto leggero.

Questo equilibrio è stato creato molto tempo fa, moltissimo tempo fa. Anche all’epoca di Radha e Krishna, Radha era l’energia e Krishna era colui che la esprimeva. Come dite voi, si tratta dell’energia potenziale e dell’energia cinetica. E la gente conosce solo Krishna, ma Radha era l’energia. Quando Egli dovette uccidere Kamsa, dovette chiedere a Radha di farlo. Era Lei a fare tutto. Lei doveva danzare, e Lui le massaggiava i piedi dicendo: “Ora devi essere stanca”.

Perché Lei danzava? Perché senza la sua danza niente avrebbe potuto funzionare. Quindi è qualcosa di così interdipendente, molto interdipendente, così come non si può avere soltanto lo stoppino o soltanto la luce. Non si possono avere queste due cose separatamente. Se potete capirlo, allora questo equilibrio è completamente armonioso. È fra Dio e la Sua Energia; assolutamente un’unica cosa. Non potete immaginare quanto Dio e la Sua Energia siano un tutt’uno. La Sua Energia, il Suo desiderio sono la stessa cosa di Dio, non c’è assolutamente nessuna differenza.

Ma gli esseri umani sono disintegrati: il vostro desiderio è diverso, il vostro modo di pensare è diverso, le vostre richieste sono diverse, tutto è molto disintegrato. Per questo non riuscite a capire. Per questo anche i matrimoni sono disintegrati. L’integrazione completa è la mescolanza. Se la moglie deve lavorare, non c’è da preoccuparsi; se l’uomo deve lavorare non c’è da preoccuparsi, a patto che vi sia la completa comprensione dell’integrazione, dell’equilibrio, in voi.

Ovviamente le donne sono responsabili, sono la grazia della famiglia, devono avere grazia; non fa una bella impressione una donna che si comporti da uomo. Perché non è necessario che l’uomo sia aggraziato quanto una donna, dopo tutto è un uomo, quindi nel suo comportamento va bene – senza essere atroce – insomma, se qualche volta impreca un po’, in un certo senso per un uomo non ha importanza. Ma per una donna ce l’ha, perché lei è una creatura graziosa. Ma vi sono alcune cose che un uomo non può fare, come, ad esempio, interessarsi alle donne. Alcuni uomini sono così focosi, sapete, orribili, e non si riesce assolutamente a capire il modo in cui si interessano alle donne, ai vestiti che indossano le donne.

Tutto questo comportamento da topi è orribile e non può essere da uomini. Indica che sono schiavi delle donne, comunque si definiscano.

Sapete, ho sentito dire che la biancheria intima della signora Kennedy è stata messa in vendita e gente dall’Australia ha preso l’aereo per andarla a comprare. Insomma, pensate a questi uomini: come li definite? Non so come li chiamiate in inglese, ma sono peggio dei vermi. Non so da dove arrivino.

L’uomo deve essere uomo, ed un uomo è una persona come Rama. Avete sentito parlare della sua vita, di come fosse, di quanto amasse sua moglie, di quanto rispettasse la propria castità. Un uomo che non sa rispettare la propria castità non è un uomo, ma è assolutamente un verme.

Quindi è così: un uomo deve avere carattere, deve avere in sé questa cavalleria, deve avere in sé quel coraggio, deve avere quel senso di protezione. Se, quando entrano i ladri in casa, l’uomo dice alla moglie: “Oh, vai tu ad aprire la porta, io mi vado a nascondere”, e poi, quando i ladri sono andati via, dice: “Sono io che comando”, non va bene. L’uomo deve proteggere. L’uomo deve sorvegliare. Per questo non ha importanza se a volte è un po’ rude, non importa, perché è lui che deve affrontare le cose; potete dire che è come una spina, e le donne sono come i fiori.

Ora, fra la spina ed il fiore, voi preferireste essere il fiore, no? Ma uomini e donne vorrebbero essere spine. È sbagliato. Lui deve dare protezione, deve preoccuparsi delle intrusioni che minacciano la vita familiare ed altre cose. Al contrario loro, gli uomini, permettono ingerenze di persone sbagliate nella famiglia. Con la loro dominazione, portano donne orribili, persone orribili: “Oh, lei è mia amica, come puoi infastidirla?” Ma che razza di amica è? Lui deve dire: “No, non mi piace che questa gente entri in casa, non sono persone a posto, devono uscire”. È lui a doverlo dire. E la donna deve capire. Ma se lui parla solo per il gusto di dominare, è un’assurdità.

Quindi vedete chiaramente che ogni cosa ha due aspetti: se è fatta con amore è perfetta, ma se è fatta per dominare è insensata. Perché dominare? Insomma, io non capisco la parola dominazione. Quando vi sono due ruote, una domina forse l’altra? Possono farlo? Se una domina, se una diventa più grossa dell’altra, (il carro) si muoverà in tondo, non è forse così? In questo caso la dominazione è fuori discussione; ma è una questione di integrazione, di comprensione e di completa collaborazione reciproca, che deve permeare la società, la famiglia.

I matrimoni che non siano utili alla società sono inutili; sono soltanto uno spreco, proprio uno spreco, sapete. Abbiamo molti matrimoni così; la gente si sposa, vive bene, felicemente in coppia, e finisce lì. Questi invece sono i matrimoni che cambieranno la società con la loro gioia, con la loro felicità, creando una casa nella quale tutti sono invitati e ci si prende cura di loro, ci si dà da fare per gli altri.

Vedete, molti pensano che nessuno stia facendo niente per loro. Ma voi che cosa avete fatto per gli altri? Che cosa avete fatto? Avete fatto qualcosa per loro? Una volta che avrete deciso e compreso questo, sarà un’ottima cosa.

Normalmente una donna, se non è stata cresciuta nel modo giusto, può essere molto, molto presuntuosa, molto egoista ed egocentrica. Anche gli uomini possono esserlo; ma (soprattutto) le donne possono esserlo perché, se non sono state educate nel modo giusto, vi dico, potrebbero non gradire di spendere soldi per gli altri, non gradire di avere ospiti in casa, né di condividere le cose. Ma ancora una volta dobbiamo valutare: è fatto con amore o no?

Ad esempio il marito porta i suoi amici, ma loro (le mogli) potrebbero non gradire che gli amici vengano, perché significa spendere soldi; loro preferirebbero acquistare per sé altri gioielli, piuttosto che avere amici del marito per casa. Può essere, possono essere così. Anche alcuni uomini sono così, ma entrambe le cose sono sbagliate. Questo, per essere compreso, dovrebbe essere condiviso; e l’essenza è che voi dovete prodigare il vostro amore agli altri. Non è necessario spendere soldi, non ce n’è bisogno; potete semplicemente essere gentili, cortesi con loro. Ed anche un poco di denaro… Vedete, non c’è niente di male nello spendere un po’ di denaro per gli altri ed esprimere così il vostro amore.

Sapete, nel nostro Sahaja Yoga noi siamo ancora molto meticolosi riguardo al denaro e riguardo all’amore. Siamo molto, molto cauti. Abbiamo così tanta paura in noi, sapete.

Ora, la dominazione non dovrebbe mai entrare in Sahaja Yoga, per niente. Ad esempio, quando vi dico qualcosa, all’apparenza potrebbe sembrarvi che vi stia dominando, perché tocco davvero punti molto dolenti in voi, se osservate con chiarezza.

È così. Spostandovi troppo sul lato sinistro, vi sentite tutti colpevoli, su, non va bene. Anche questa è una scappatoia, sapete, per cui vi sentite colpevoli e così non vi curate affatto. Non sentitevi colpevoli di nulla. Sapete, vi dico queste cose soltanto perché devo dirvele.

Ora, si può pensare che si tratti di dominazione se non si vede l’amore che sta dietro, la bellezza che sta dietro, la compassione che sta dietro. Quindi, la cosa migliore è non pensare mai che qualcuno vi stia dominando.

Come potete essere dominati? Voi siete lo Spirito. Il vostro ego può essere ferito; ma voi siete lo Spirito, ed esso non può essere dominato.

Ma voi, siete lo Spirito? Sentite il vostro Spirito? Se percepite il vostro Spirito, non potete mai essere dominati, nessuno può dominarvi. Se invece avete sempre la sensazione di essere dominati, che siete dominati, diventerete persone molto, molto nervose, potrete essere persone orribili, non potrete affrontare gli altri. Quindi è ora che vi rendiate conto di essere lo Spirito, e che anche vostro marito è lo Spirito; o, se voi siete il marito, dovete rendervi conto che anche vostra moglie è lo Spirito. E su quel piano deve crescere il rispetto reciproco, perché siete entrambi santi, siete sahaja yogi.

Dovete rispettarvi a vicenda, perché siete sahaja yogi. Tutti vi rispettano perché siete sahaja yogi. Quelli che non hanno ottenuto la realizzazione del Sé (pensano): “Ah, sono anime realizzate”. Quando non eravate realizzati, pensate se qualcuno vi avesse detto: “Quella persona è un’anima realizzata!”, che cosa avreste provato nei confronti di quella persona? Voi non ve ne rendete conto; invece dovreste esserne consapevoli. Non dovreste però diventare superbi per questo; dovete invece rispettare le altre anime realizzate. Sono figli di vostra Madre. Quando vi parlate, dovete rendervi conto di questo; e ancora di più se siete marito e moglie.

L’idea che avete avuto finora del rapporto fra marito e moglie, deve essere abbandonata completamente, poiché credo sia un matrimonio molto simile ad un contratto. All’interno del matrimonio voi state a guardare quanto lui domina, quali sono i suoi poteri, quali sono i vostri, quanto denaro ricevete voi, quanto ne prende lui, dove si tiene il denaro, e tutte cose così. Sapete, ciò accadrà soltanto quando non avete fiducia reciproca. Invece, fidatevi sempre di più; si dovrebbe competere quanto a capacità d’amare, di fidarsi, di essere onesti, di essere gentili, servizievoli. Fate sì che vi sia una competizione di questo tipo, ed otterrete i risultati. La competizione dovrebbe essere su questo versante invece che su quello della dominazione, della paura, della condivisione di ogni assurdità.

Devo poi evidenziare un’altra cosa molto, molto sbagliata che accade alle coppie sposate: entrambi i coniugi assumono il ruolo di persone molto tristi, “Les Miserables[1]”. Stanno sempre a piangere per delle inezie, sapete, il mondo intero crolla dinanzi ai loro occhi. Ci sono alcuni poeti famosissimi, come Lord Byron, o magari alcune persone orribili che hanno scritto poesie orrende di questo genere. Allora loro (coppie sposate, ndt) si metteranno a recitare queste poesie: “The sweetest songs are those[2]”; e assurdità di ogni genere.

Questo non è per i sahaja yogi. Voi non dovete lasciarvi andare a queste cose insensate, crogiolandovi in queste assurdità e godendo delle sofferenze reciproche. Nel momento presente voi non avete tormenti. Qualunque cosa sia stata, è passata e finita. Ora siete persone nuove, con una nuova consapevolezza, con cose nuove, e non avete niente per cui essere infelici. Dimenticate dunque tutte queste cose e cercate di gioire della compagnia reciproca. E se iniziate ad abbandonarvi a questo compiacimento dell’infelicità, uscitene subito dicendo: “Oh, sto cadendo nello stesso gioco di Lord Byron!”. Non voglio più creare dei Lord Byron dai sahaja yogi. Quindi, per favore, ricordatevi di non sedervi a discutere e ad analizzare i vostri tormenti: non ne avete!

Voi siete lo Spirito, siete la fonte della gioia per voi stessi e per gli altri, e non avete alcun motivo di stare a piangere e a lamentarvi. E non so che cosa stia succedendo, non so perché non ve ne rendiate conto. Non conoscete il vostro Spirito. Non conoscete forse il vostro Spirito? Lo conoscete; perché allora non ve ne rendete conto? Avete la consapevolezza: allora perché dite di non sapere? Voi dovete sapere tutto; e deve essere un atto molto positivo quello di essere felici, fragranti di gioia, e dare gioia agli altri. Tutto questo deve essere in voi, altrimenti nulla ha senso.

Sapete, io faccio del mio meglio per rendere ogni matrimonio un evento molto sontuoso, molto bello. Ma, alla fine, che cosa trovo? Due persone lì sedute, accasciate e imbronciate. Immaginate i bambini che nasceranno! Penseranno: “Questi genitori sempre imbronciati, oh, Dio ci salvi da questi piagnucoloni!”.

Quindi, non distruggete completamente tutte le mie speranze con questo atteggiamento.

Ora, se avete domande fatemele, perché non so fino a che punto spingermi. Chiudete (la registrazione, ndt).


[1] Romanzo di Victor Hugo del 1862.

[2] Verso di Percy Bysshe Shelley (1792 – 1822), poeta, come Lord Byron (George Gordon Byron, 1788 – 1824), del Romanticismo inglese. Il verso citato nel discorso fa parte della seguente strofa:

We look before and after,

And pine for what is not:

Our sincerest laughter

With some pain is fraught;

Our sweetest songs are those that tell of saddest thought…

(Guardiamo al passato e al futuro, e desideriamo quello che non c’è; la nostra risata più sincera è gravida di affanni; i nostri canti più dolci sono quelli che narrano i pensieri più tristi..).