Sahasrara Puja

London (Inghilterra)

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(04/2020 SOTTOTITOLI, traduzione verificata)

S H R I   M A T A J I   N I R M A L A   D E V I

Sahasrara Puja

“La sincerità è la chiave del vostro successo”

Ashram di Dollis Hill, Londra (GB). 5 Maggio 1980


Possiamo dire che, il 5 maggio del 1970, lo Spirito collettivo di Dio si sia aperto per la prima volta.

Finora le benedizioni di Dio giungevano agli esseri umani individualmente, sotto forma di Grazia. Ed essi ricevevano la realizzazione del Sé individualmente, uno ad uno. Ed il metodo della realizzazione individuale era l’esatto contrario di quella collettiva.

Per prima cosa dovevano instaurare il loro dharma, purificarsi completamente, desiderare sempre la propria salvezza, rivolgere l’attenzione alla propria salvezza – ciò che chiamate Ishwara Pranidhan[1] – pensare a Dio, chiedere la Sua grazia e agire in modo scrupoloso, dharmico per mantenersi puri.

Dovevano controllare la propria mente, i propri desideri, la propria azione in modo da mantenersi completamente sul sentiero centrale. E quando riuscivano a superare tutte quelle prove (sviluppando) immunità, e quando lo meritavano, solo allora la grazia della Madre concedeva loro la realizzazione.

Questo schema è andato avanti per un po’ di tempo. Quelle poche persone che ricevevano la realizzazione hanno compiuto molte azioni meravigliose per preparare il terreno per Sahaja Yoga.

Agivano in ogni ambito della vita, ma erano pochissimi ed unici. Ad esempio, in India e in molti altri luoghi, in tempi antichi scoprirono i doni unici della Madre Terra, ciò che chiamate swayambhu, creati da se stessi.

Queste pietre, o immagini in pietra, emesse dalla Madre Terra, furono scoperte da questi santi. Essi eressero in quei luoghi dei templi, li veneravano e, adorandoli, facevano in modo che queste immagini emettessero più vibrazioni e vibrassero quell’area. Pietre così si trovano in tutto il mondo, ma solo i santi sono riusciti a scoprirle.

Inoltre essi stabilirono l’importanza della virtù nella vita: quanto la virtù possa procurare salute, ricchezza e una prosperità che sia glorificante e non degradante o distruttiva.

Fondarono scuole ed università, soprattutto in India. Ed oggi, ancora oggi in India, le famiglie che appartengono alla stessa università portano il nome di quella università come loro gotra[2]. Ed ancora oggi (i membri di) le famiglie che appartengono allo stesso gotra non possono sposarsi fra loro.

Preparavano i bambini piccoli, li istruivano in modo tale che conducessero una vita molto dharmica, gioissero completamente della vita matrimoniale e poi maturassero in modo da ottenere la propria realizzazione vivendo una vita di completa gioia.

In questo modo spostavano l’attenzione superficiale della gente su valori interiori più profondi, mediante il loro esempio, il loro comportamento, il loro modo di gioire, conducendo una vita molto allegra e felice.

Tutto ciò diffondeva una specie di fiducia in Dio, nella religione ed una ottima vita equilibrata. Essi hanno fatto davvero un grande lavoro di gettare innanzitutto le basi dell’enorme, grande edificio di Sahaja Yoga che sta per arrivare adesso.

Loro sono come dadi e bulloni in tutto il nostro meccanismo. Il loro desiderio di instaurare il dharma era così grande che la completa Forza divina di Mahakali operava per loro tramite. Poi lo mettevano in azione con grande capacità di comprensione e saggezza.

Straordinarie scritture furono scritte da loro e per molti anni, migliaia di anni, hanno rappresentato per la gente le linee guida da seguire.

Soltanto nei tempi moderni, diciamo da un migliaio di anni, più o meno, la gente ha iniziato a dubitare di loro. Prima di allora dubitava di se stessa, pensando: “Non siamo ancora capaci. Non siamo abbastanza bravi. Noi non possiamo superarli, ma loro sono perfetti. Tutto ciò che hanno detto è giusto”. Non esistevano dubbi riguardo alle incarnazioni o a questi santi e a ciò che affermavano. Il dubbio riguardava se stessi: “Perché, nonostante sappiamo qual è la giusta via, nonostante sappiamo qual è il sentiero autentico, andiamo lo stesso nella direzione sbagliata?”.

Se leggete le composizioni poetiche di quell’epoca, esprimono sempre: “Perché, nonostante il desiderio di essere bravo, virtuoso, retto, perché vago su sentieri sbagliati e desolati?”.

A quell’epoca, gli scrittori mostravano sempre che un uomo buono e virtuoso era ricompensato dalle benedizioni di Dio, ma tutto ciò iniziò a decadere con lo sviluppo dell’ego e la sfida del superego. Nella mente delle persone iniziò a subentrare la confusione ed esse iniziarono a dubitare di queste grandi anime realizzate invece di dubitare di se stesse.

Poiché non riuscivano ad avvicinarsi minimamente a questi grandi santi, alcuni furono influenzati da numerose forze sataniche intorno e fecero il loro gioco, iniziando a dubitare di questi esseri realizzati e di tutte le grandi scritture.

Quindi, da un lato abbiamo i dubbiosi, dall’altro i fanatici. Chi cercava di aderire sempre più agli insegnamenti doveva diventare fanatico, così divennero fanatici.

Ed anche chi iniziò a dubitare non riuscì a dimostrare nessun vantaggio del dubitare, non riuscì a convincere i fanatici che erano in errore.

Quindi da un lato c’erano i fanatici e dall’altro i dubbiosi; è come stare fra l’incudine e il martello, (così) la vera religione nell’uomo crollò.

Non può esistere una nuova religione. La religione è un continuo processo vivente in noi che è il nostro sostegno. È come una scala su cui ci arrampichiamo, salendo un piolo dopo l’altro ma senza lasciare la scala.

Tutti (i pioli) sono necessari. E quello finale dovette essere creato a causa di questi due tipi di emergenze, rappresentate dai dubbiosi da un lato e dai fanatici dall’altro. Nessuno dei due (gruppi) aveva conosciuto Dio, nessuno dei due aveva raggiunto la Realtà e si criticavano a vicenda perché nessuno dei due conosceva la Verità.

Io mi sono incarnata ad un punto in cui questa confusione aveva iniziato a mostrare i suoi risultati anche sul piano fisico. Tutti gli squilibri della vita reagiscono a livello fisico, mentale, emozionale ed anche spirituale.

Quando iniziai a guardarmi intorno, rimasi sconcertata di come l’ignoranza avesse reso la gente ingenua, come una nuvola di ignoranza piombatale addosso.

In passato la gente aveva almeno la comprensione, almeno la sensibilità per distinguere ciò che è giusto da ciò che è sbagliato. Anche se sbagliavano, sapevano ciò che era errato e ciò che era corretto. Ma io sono nata in questo stato di confusione, e sapevo che avrei dovuto aprire il Sahasrara.

Così ho iniziato la mia opera dopo i miei primi shock. Decisi di non parlarne a nessuno e di condurre una vita molto, molto normale da persona molto comune, senza mostrarmi molto straordinaria.

Infatti, ad esempio, quando nacque Cristo apparve una stella. Fu così che il re Erode venne a sapere di Lui e le sue forze agirono, e sapete come andò la storia.

Se si nasce con qualche segno straordinario, la negatività vi scopre immediatamente. Di fatto mi scoprì e subito dopo il quindicesimo giorno dalla mia nascita, accadde un grossissimo incidente come sapete[3].

Ho dovuto lavorare davvero, davvero molto, molto, molto sodo per penetrare nel vostro essere e scoprire le differenti permutazioni e combinazioni. Prima di tutto ho dovuto scoprire i vostri problemi fondamentali, quali sono i vostri problemi di base; quando si ha la padronanza delle basi si possono gestire le permutazioni e combinazioni.

Dopo aver scoperto i problemi di base, iniziai ad esaminare le vostre permutazioni e combinazioni e mi stupii di come gli esseri umani fossero orientati al loro mondo esteriore e di come reagissero al loro mondo esteriore.

E mi resi conto che anche queste permutazioni e combinazioni che si creavano in loro erano ricoperte dalle altre loro identificazioni quali la società di nascita, la nazione di nascita e le idee esistenti.

Tutte queste cose erano diventate molto più importanti dell’Essere Originario dentro di voi che è Universale. Ed ogni individuo aveva assunto una specie di forma molto bizzarra, strana, goffa che non sapevo come ridurre e riportare ad un livello di sviluppo normale dal quale iniziare la propria crescita.

Fu un lavoro molto, molto duro e ho lavorato notte dopo notte. Intanto conducevo una vita molto, molto ordinaria di persona molto comune. Mi comportavo deliberatamente come una studentessa molto semplice, normale, ed ostentavo ignoranza riguardo alle cose; però a volte, sapete, la Verità ha la strana abitudine di sfuggire e di mostrarsi.

Poi questo meccanismo si mise in moto ed uno dei problemi maggiori, più grandi che riscontrai negli esseri umani fu la vita familiare, e per questo mi sono sposata.

Volevo studiare i problemi della vita familiare e così iniziai ad affrontare questi problemi come se fossero miei; allora iniziai a comprendere perché la gente si comporta in un certo modo o in un altro. Infatti queste correzioni devono, ovviamente, essere fatte da voi, ma molto di più dalla Forza divina, e se fossi riuscita a conoscere i vostri problemi sarei stata in grado di agire.

Inoltre, cercai di studiare anche altri problemi: politici, economici e via dicendo, poiché erano diventati molto importanti per gli esseri umani. Nonostante abbiano un valore completamente artificiale, lo sono diventati. Quindi dovetti occuparmi di questo, di che cosa li spinga a fare una certa cosa o un’altra. Per anni dovetti studiare una specie di Scienza del Comportamento Umano.

E poi, man mano che si inizia a dipanare o, diciamo, a districare o a disfare i nodi di una matassa, si arriva ad un punto in cui tutti i nodi sono sciolti ma ne rimane ancora uno da aprire.

E questo fu realizzato il 5 maggio 1970.

Quando ciò fu attuato, il fenomeno collettivo iniziò a funzionare.

Ed il più straordinario fenomeno collettivo è stato che si è potuto percepire l’Essere dello Shri Chakra su questa Terra attraverso le vostre dita.

Questo non era mai avvenuto prima, nessuno aveva sentito le dita illuminate, nessuno aveva sentito le vibrazioni sulle dita: le sentivano interiormente poiché, in virtù dell’ascesa della Kundalini e tutto il resto, e per come si erano sviluppati interiormente, erano più interessati all’esperienza individuale. Essi sviluppavano il proprio essere interiore molto più del loro essere collettivo.

Ma ora, essendo stato aperto il Sahasrara dell’universo, tutti hanno iniziato a percepire le vibrazioni intorno a sé con le proprie mani.

Ciò significa che i chakra di per sé le percepivano (anche) prima; (mentre) adesso le dita, che sono manifestate dal potere di un chakra in particolare o (più) chakra, sono diventate in grado di sentire le vibrazioni.

Questo significa che la sensibilità al Divino presente nei chakra si è diffusa alle periferie, al punto che l’essere umano ha potuto sentirlo (il Divino) sulle dita. Questa è stata la cosa fantastica.

Dunque il mio compito è stato questo spostamento dal centro alla periferia. E durante questo passaggio, tutti gli ostacoli che ho incontrato ho dovuto eliminarli uno dopo l’altro. E poi, dopo aver eliminato tutti questi ostacoli e aver realizzato correttamente tutta la rete, (ho dovuto) generare l’energia attraverso questo avvenimento del Giorno del Sahasrara. Quindi potete immaginare quanto sia importante questo giorno.

Ora, questo per ciò che riguarda me. Non so quanti di voi si rendano davvero conto del grande lavoro che ha dovuto svolgere il Divino, e quanti di voi siano davvero riconoscenti al Divino per questa straordinaria opera, realizzata nel corso di ere e soprattutto adesso, in questi miei quarantasette anni di vita (l’età che aveva Shri Mataji nel 1970, ndt).

Ha lavorato senza posa, mantenendo le sembianze di una persona molto normale, comune, in quanto doveva raggiungere la gente ordinaria; non straordinaria ma ordinaria. E si doveva far emergere le qualità straordinarie dalla gente ordinaria, rendendola più profonda. Questo è stato il poderoso compito.

Però devo dire che quando poi Sahaja Yoga ha iniziato a funzionare, mi sono anche stati dati dei grandissimi lavoratori, strumenti di Sahaja Yoga, che se ne sono fatti carico come una propria responsabilità. E tutti voi dovreste essere loro riconoscenti poiché hanno lavorato veramente sodo con me, incaricandosene come una loro responsabilità. Erano pochissimi, ma l’hanno fatto.

Gli altri possono dividersi in molte categorie.

Alcuni, di bassissimo livello, sono venuti soltanto per farsi curare o qualcosa del genere. Oppure per i propri parenti: una volta ottenuta la realizzazione, mi hanno portato tutti i loro parenti malati.

Altri sono venuti a causa dei loro problemi finanziari e problemi mentali di ogni genere.

Altri ancora sono venuti per liberarsi dei loro problemi familiari e spirituali.

Ma quelli che se ne sono assunti la responsabilità, pensando che era ciò che dovevano fare, che questa era la loro vita e il loro completo significato, vi hanno dedicato la loro totale attenzione e si sono dati da fare, (facendo) tutto il possibile secondo il proprio livello personale.

Oggi dunque dobbiamo comprendere una cosa: che abbiamo davvero bisogno di persone così coraggiose e che si sentano responsabili, una virtù fondamentale dei sahaja yogi.

Mentre le cose personali, i vostri chakra e i vostri problemi e via dicendo non sono importanti, perché se il Tutto migliora, migliorerete anche voi. Se l’intero corpo migliora, migliorerete anche voi. Se invece un dito solo migliora e il resto del corpo soffre, nemmeno voi sarete felici.

Quindi la cosa principale è: che cosa state facendo voi per Sahaja Yoga? Che cosa potete fare? Fino a che punto potete spingervi? In che modo lo farete? Quelli che lo fanno davvero funzionare in ogni ambito e settore della vita, come una grande responsabilità personale, sono coloro ai quali saranno dati sempre maggiori poteri e possibilità.

Allora scoprirete che Sahaja Yoga è molto semplice e puro, assolutamente puro. Non c’è nessun imbroglio, a partire dai soldi fino alle confidenze che mi fate: mi avete raccontato tutto di voi, io so tutto di voi e l’ho accolto nel mio Oceano di Amore, cercando di aiutarvi in ogni modo, risolvendo i vostri problemi fuori e dentro.

Si vede con grande evidenza quanto Sahaja Yoga sia per voi una Madre. Ma, seppure ne traete ogni vantaggio, ancora vi identificate di più con i vostri piaceri e la vostra idea di gioia. Non gioite ancora di quello Spirito collettivo che è stato aperto il cinque maggio 1970.

Voi ancora, ad esempio quando siete in compagnia gli uni degli altri, quando siete insieme, ne gioite più come persone che non sono sahaja yogi.

Oggi è il giorno di prendere la grande decisione che inizierete a gioire del vostro Spirito collettivo. Tutto per la collettività.

Allora la gioia sarà massima. Non avrete mai la sensazione di aver sacrificato qualcosa. Ma finché non avremo di più di queste persone, gli altri, gli sguatteri non servono a niente. Gli sguatteri o i sahaja yogi di infimo livello sono assolutamente inutili. Quel genere di individui che vogliono solo approfittarne e passare piacevolmente il tempo e quant’altro, non ci apporterà un gran contributo.

Non vi occorre una grande intelligenza per questo, non vi occorre molto denaro per questo, non vi occorre altro che un assoluto desiderio. E ci si dovrebbe rendere conto che qui otterremo la nostra fioritura, la fioritura del Tutto di cui siamo parte integrante.

Quindi dovete decidere di non ridurre Sahaja Yoga al vostro livello personale o ai vostri problemi limitati o alle vostre relazioni personali.

Esso è la relazione della Creazione con Dio.

Non è la relazione vostra o di qualcun altro.

Come in qualsiasi macchina tutti i fili devono essere collegati alla centrale di energia attraverso un filo principale, allo stesso modo dovete tutti essere connessi individualmente a Dio, in modo da essere tutti connessi fra voi.

Io l’ho detto e ripetuto, in quanto al livello del Sahasrara siete stati benedetti con questo Spirito collettivo.

Il secondo punto fondamentale è la completa integrazione interiore ed esteriore. Finché non vi è l’integrazione interiore, non possiamo creare l’integrazione esteriore.

La completa integrazione interiore viene dedicandovi al vostro miglioramento personale.

La cosa principale è che occorre dedicare tempo al vostro sviluppo. Non per farvi vedere da me o da qualcuno: è fra voi e voi stessi! Dovete lavorare sodo per purificare voi stessi.

È facile vivere comodamente con tutti i chakra in pessime condizioni dentro di noi; ma è ancora più facile, ed è la cosa migliore e che dà maggior gioia, avere chakra molto puliti.

E ciò accade innanzitutto con la sincerità. Per prima cosa la completa sincerità. Siamo sinceri con noi stessi? A volte ciò viene frainteso.

Si pensa che per essere sinceri con se stessi si debba negare Sahaja Yoga. Sahaja Yoga è l’unione fra voi e Dio, e la sincerità deve essere totale, deve essere completa. Qualsiasi genere di insincerità che subentra in voi è estremamente deleteria.

Pertanto dovete sapere che, come vostra Madre è sincera riguardo a voi, anche voi dovete essere sinceri riguardo a voi stessi.

Allora inizierete a gioire di Sahaja Yoga. È molto importante creare integrazione dentro di voi perché, se vi è sincerità, viene dal cuore.

Se viene dal cuore, il vostro corpo, mente, intelligenza, ogni cosa lavorerà sodo per realizzarlo. Ma se non viene dal cuore, sarà qualcosa di superficiale.

Cercate dunque di sentirlo dal cuore. Ecco cosa significa sincerità. Non dipendete da nessuno – vostra moglie, marito, figli, madre, padre – da niente. Appartiene a voi. Quindi dovete lavorare in modo tale da ottenere la completa integrazione, e la forza motrice verso l’integrazione è molto semplice: è la sincerità. In questo modo vi renderete conto che state diventando automaticamente integrati.

L’altro fattore fondamentale è la pazienza. Dovete avere pazienza con gli altri, perché se non avete pazienza la vostra sincerità inizierà a dubitare di se stessa. Quindi dovete avere pazienza e, per averla, dovete sapere cosa siete stati finora e dove vi trovate. Quando vi renderete conto di ciò che siete stati, avrete pazienza, una straordinaria pazienza con gli altri.

E avendo pazienza con gli altri la vostra sincerità sarà sempre assoluta. Grazie alla vostra sincerità sarete completamente integrati.

Veniamo ora alla sincerità. Approfondiamo come occorre mantenere la sincerità.

Prima di tutto dobbiamo prendere delle decisioni, sankalpa (decisioni), di essere sinceri. Poi dobbiamo agire scoprendo in che modo diventiamo insinceri e su quali punti. Voi siete bravi ad analizzare, quindi potete scoprirlo: in che modo diventate insinceri, su quali punti, quali sono i punti da correggere. Tenete sotto controllo la vostra mente per vedere in che modo diventa insincera.

Vi stupirete di come sia più semplice essere sinceri che insinceri. È più facile essere sinceri che bugiardi perché non si deve pensare. Per essere sinceri non occorre pensare.

Per essere insinceri occorre pensare, programmare e trovare metodi, tutte le scappatoie e gli espedienti per poter fuggire.

Se dovete essere vincolati alla vostra sincerità, non dovete preoccuparvi di nulla.

E quella sincerità è di per sé gratificante.

Questo principio, che la sincerità è di per sé appagante, deve essere iscritto nei vostri cuori. Non dovete andare da nessun altro a chiedere la ricompensa per la sincerità: è la sincerità stessa a ricompensarvi.

Ed ecco perché iniziate a gioire della vostra sincerità: se osservate da testimoni tutte queste cose, come la vostra sincerità vi abbia resi così belli, così dignitosi e come abbiate iniziato ad accrescere la vostra autostima, vi stupirete di come la sincerità sia di per sé una forza potente che manifesterà in voi il suo dinamismo vivente e sarete persone trasformate.

Questa trasformazione in voi cambierà il mondo intero. Gli altri vedranno che non siete più persone confuse, che non siete persone dubbiose né fanatiche, che non siete persone cieche, bensì vigili e consapevoli e potete vedere le cose meglio degli altri.

Il Divino è interessato soltanto a queste persone.

Come vi ho già detto, il Divino è più interessato ad un piccolo verme sveglio e consapevole, che ad un palazzo reale che è qualcosa di inanimato.

Più diventate vigili, più il Divino si interessa a voi. Ma questa vigilanza non è altro che l’illuminazione della vostra sincerità.

Vi stupirete di quanto la sincerità sia il punto (fondamentale). Significa che siete leali verso voi stessi; voi dovete essere leali e non sleali. La lealtà verso voi stessi è sincerità, ed è così che io ho gestito Sahaja Yoga.

Ma la sincerità è la mia natura, io non devo sforzarmi, (anzi) non riesco a farne a meno. E, se io sono il vostro ideale, dovreste cercare di assorbire la mia natura dentro di voi.

Allora sarete stupiti di come sarete connessi con me. A quel punto ci muoviamo tutti come un’unica onda, un unico essere, un’unica personalità.

Questa è la conquista di questo Giorno del Sahasrara. La sincerità di intenti messa in azione, senza teorie e filosofie bensì in azione, sincerità attiva in ogni modo, e pazienza. Tutte queste cose creeranno la completa integrazione interiore.

Quando la vostra trasformazione inizierà ad attuarsi, se gli esseri umani inizieranno a trasformarsi, un domani sarete posti al vertice degli affari ovunque nella società. Cercate di contattare altre persone in base al vostro livello. Qualunque possa essere il livello di vita che conducete, per favore, cercate di contattarli. Così facendo create un’atmosfera che avvia un altro ciclo evolutivo che è l’integrazione esteriore, in cui le società si integrano.

Tutti coloro che professano religioni diverse convergono in questo Sahaja Yoga che rappresenta oggi il frutto di tutte le religioni.

L’integrazione fra situazioni politiche ed economiche. Intere ideologie si integreranno perché la sorgente di tutte è la stessa. Si è tutto disintegrato a causa delle identificazioni artificiali.

È così che trasformeremo il mondo intero in una splendida Creazione integrata con lo scopo di una esistenza colma di beatitudine affinché tutti ne gioiamo.

Adesso sono in arrivo dei bei tempi. Forse il prossimo Anniversario del Sahasrara, se sarò qui con voi, inizieremo a vedere (i risultati di) ciò che ho detto oggi.

Ma oggi dovete tutti sapere che voi siete la base di Sahaja Yoga nel Regno Unito ed in Europa. Cercate di diventare sinceri, sempre più sinceri e gioite della vostra sincerità.

Vi benedico tutti con la vostra sincerità. Ed oggi devo svelarvi alcuni altri segreti riguardo a Sahaja Yoga, ossia che per il puja non dovreste ammettere persone di natura mediocre, poiché sopportare un puja è molto difficile.

Quelle persone che non hanno ancora compreso il valore del mio essere, dei miei piedi, delle mie mani non possono, non meritano di essere qui.

Quindi non portate qui qualcuno solo perché è vostro amico o fratello o sorella: è sbagliato. Rovinate le possibilità di quel poveretto, perché è troppo per lui, non può sopportarlo.

È destinato a pochissime persone. Ricordatevi che non è destinato a molti.

Ora, ciò che chiamiamo charan-amrut, ossia l’ambrosia dei miei piedi, l’ambrosia (che fluisce) dai miei piedi, non è per tutti.

E neanche le benedizioni del puja sono per tutti. Quindi cercate di evitare coloro che non sono ancora completamente preparati.

Come prima cosa si metteranno a dubitare. Ed anche se non dubitano ci sarà un problema con il protocollo, non saranno in grado di accettare quel protocollo.

È un grandissimo privilegio essere qui, e questo privilegio non può essere concesso ad ogni persona. Cercate di capire che questo è un segreto di Sahaja Yoga e, a questo segreto, per iniziare dovete ammettere pochissime persone.

Tutto sarà rivelato un giorno, ma non a tutti.

Se riuscirete a riconoscere di essere dei privilegiati, vi comporterete da persone che hanno ricevuto questo privilegio.

Oggi sono molte le persone in tutto il mondo che meditano. Penso a tutte queste persone. Anche voi dovete pensare a tutte loro e rendervi conto che sono parte integrante del mio essere come tutti voi, e voi siete quelli consapevoli.

Quindi in questo momento, in questo puja, voi non lo state celebrando soltanto per voi stessi, per le persone di Londra, ma per il mondo intero.

Non solo per i sahaja yogi che sono ovunque – ovviamente anche per loro – ma in questo puja vi esprimete come sahaja yogi che mi hanno riconosciuta e che chiedono di benedire il resto delle persone così che anch’esse mi riconoscano come mi avete riconosciuta voi.

Spero che con questo puja il riconoscimento sia molto più netto. Soltanto riconoscendo me riconoscerete voi stessi, e tutto si realizzerà in un modo davvero meraviglioso.

Come ho detto, l’anno prossimo, il cinque maggio, vedremo i risultati di ciò che sto dicendo oggi.

L’unica cosa è che voglio siate sinceri, senza fare giochetti in Sahaja Yoga. Ciò danneggerà moltissimo voi e danneggerà anche altri sahaja yogi, quindi non provate a fare scherzi. Nuocerà a voi perché danneggerete il sentiero dell’emancipazione e, di conseguenza, sarete puniti, sarete voi i perdenti. Quindi per favore cercate di essere sinceri. Non è difficile.

Non va presa in questo modo: ho visto che molti pensano che io stia castigando, ma tutti questi termini sono sbagliati se attribuiti a Mataji; non andrebbero usati. Molte parole non dovrebbero essere usate riferendole a me.

È un vostro privilegio essere qui e dovete comprendere che i privilegi vengono accordati a chi li merita. Io vi dico queste cose perché voi ne siete degni. E in questa condizione dovete comprendere che è un grande privilegio che io vi dica tutte queste cose, e dovreste sentirvi incantati dal fatto che vi stia dicendo che la sincerità è la chiave del vostro successo.

È un privilegio. Io vi sto dando la chiave.

Invece, di fatto, la mente occidentale è tale che, se si parla così a qualcuno, la gente pensa di poter usare un termine come castigare mentre tutte queste parole non devono essere usate.

Dovete usare parole (riferendosi a Shri Mataji) che rispettino il protocollo. Queste non vanno bene. Se non siete corretti per quanto riguarda il vostro protocollo, sapete che è come mettersi a fissare viti sbagliate nei dadi sbagliati rovinando tutto il gioco, quindi state attenti a come la prendete (cioè non si deve pensare che Lei stia punendo o castigando, ndt).

Prendetelo come un privilegio. È un trattamento da VIP per voi. Voi siete tutti dei VIP. Non posso parlare così alle masse, ma a voi posso dirlo perché voglio darvi le chiavi complete.

Se riuscirete a guardare voi stessi e comprendere quanto siete privilegiati, a comprendere che cosa è Sahaja Yoga, comprenderete quale privilegio sia per voi essere qui, quale fortuna, quale ricompensa per ciò che avete fatto; quante vite siano state completamente ricompensate dal fatto di essere qui. Questo vi aiuterà a celebrare il puja in una maniera più sincera.

Dio vi benedica.

Ora, dobbiamo meditare anche dopo il puja, perché ho notato che senza meditazione non assorbite le mie vibrazioni. E accade sempre: finora ho avuto pochissimi puja in cui siano state assorbite tutte le mie vibrazioni. Se siete sinceri al riguardo, se avrete una sincerità autentica, assorbirete tutte le mie vibrazioni.

Dite alla vostra mente di non fare domande e di non comportarsi male, ma di assorbire chiaramente le vibrazioni. Questo è per il vostro nutrimento, per la vostra crescita, per la vostra gioia.

Dio vi benedica.

Oggi sono già così appesantita che non riesco ad aprire gli occhi.

Dio vi benedica.

Iniziamo il puja, d’accordo?

Shri Mataji: Potete iniziare.

 Gli yogi: Om Twameva Sakshat Shri Nirmala Vidya Sakshat Shri Adi Shakti Sakshat Shri Bhagavati Sakshat Shri Mataji Shri Nirmala Devi Namoh Namaha.

Shri Mataji: Di nuovo.

Gli yogi: Om Twameva Sakshat Shri Nirmala Vidya Sakshat Shri Adi Shakti Sakshat Shri Bhagavati Sakshat Shri Mataji Shri Nirmala Devi Namoh Namaha.

Shri Mataji: Ancora.

Gli yogi: Om Twameva Sakshat Shri Nirmala Vidya Sakshat Shri Adi Shakti Sakshat Shri Bhagavati Sakshat Shri Mataji Shri Nirmala Devi Namoh Namaha.

Shri Mataji: Lo Swadishtana adesso è migliorato. Forza. Anche tu ti senti bene? (Interlocutore: “Sì…”.)

Bene. A posto? Senti il fresco, adesso, il fresco? Non l’hai sentita? La brezza fresca?

(“Yogi: Cuore”). Cuore destro? (“Yogi: Cuore sinistro”). Cuore sinistro. Lui va meglio? Lo Swadishtana va meglio…

Va bene? (Shri Mataji ride) … ora vieni.

Vediamo, se puoi toglierti il cappotto vieni. Esaminerò la tua schiena…(?) Da quanto tempo lui… (Cattiva qualità audio. Uno yogi risponde: “Penso forse da due anni”).

Due anni. Tutto funziona…

Lì. Va bene.

Tu come stai ora John? Stai meglio? Meglio? Rilassato? Bene. Ora. Una cosa è che non devi sentirti colpevole di nulla. Tutto ciò che è stato è stato. Ciò che è fatto è fatto, non devi sentirti colpevole perché ciò peggiora molto le cose. Intesi? Di queste cose non preoccuparti proprio. [Yogi: “Sì, Madre”.]. Non preoccuparti.

È questo il punto.

(Shri Mataji recita alcuni mantra)

Ora. John? Sì. Il Vishuddhi sinistro è pulito. (Yogi: “Grazie, Shri Mataji”.) Dallo, vedi?

Qui… Puoi dare un bandhan per questo… Dai un bandhan per lei. Sì.

Ora. Vedi il tuo riflesso, non sono sicura (risate) Ha[4]! (Interlocutrice: “Grazie”.) Cos’è che non sai? Ciò che va detto. Funziona. Qui? Eccoti. (Persona: “Sì”)

Sei guarito? John, come stai? Bene – adesso non muovere il collo di qua e là, né altro, stai seduto eretto.

Infatti, quando la Kundalini sale, dovresti stare tranquillo e fermo. La stabilità è un segno della realizzazione. Dovresti diventare molto stabile. Io posso stare seduta nella stessa posizione dalle nove alle dieci (ore, ndt)… – insomma, sono stata seduta (per tutto quel tempo, ndt), e non so quanto ancora posso starci! (Risate) – Sono rimasta seduta nella stessa posizione. Va bene?

Bala? Sì. Aspetta… (parole non udibili a causa della cattiva qualità dell’audio). Grazie.

Yogi: Solo un po’ di cuore destro.

Shri Mataji: Hai detto il mantra di Rama? (Interlocutore: “Prego?”.) Ho detto: hai recitato (il nome di) Ramachandra, di Rama? (Yogi: “Penso non lo sappia, Madre”.) Come? Hai detto qualche mantra di Rama? Non lo sai. (Interlocutore: “… non capisco”.) Non lo sai. (Interlocutore: “No”)

Yogi: Quindi è il cuore destro.

(Uno yogi dice qualcosa) Tu? Che cos’è? [Yogi: “Sta scherzando, scherza”] Davvero? [Yogi: “Sì, davvero”. – risate generali… Yogi: “Scherzando”]. …

È solo per l’Inghilterra o anche per tutti gli altri? (Risate) Perché questo ‘ing’ è un suono che esiste solo in Inghilterra, sapete? Non in sanscrito, è sbagliato, non c’è niente di simile ad ‘ing’, niente del genere (risate) … [Lunga parte incomprensibile a causa della cattiva qualità audio – la conversazione sui suoni nelle diverse lingue continua. Shri Mataji sembra dire che ‘ing’ non esiste in sanscrito ma esiste un suono che sembra “Igan”, “una grandissima combinazione tra “I” che è la Madre dell’Universo e Gan, che è Ganesha: una combinazione davvero straordinaria”. Il suono sarebbe qualcosa di simile ad Igan (suono nasale in sanscrito). Lo yogi ripete la parola “kidding” (che significa “scherzando”) accentuando la pronuncia della “ing” finale].

Mettete invece l’attenzione su di lui. Andrà a posto… non può essere negativo. Lui capisce realmente… che cosa sta per accadergli…

Bene. Meglio ora. (Shri Mataji dice alcuni mantra) Ha! …

Ha. È un problema di lato sinistro del suo Agnya. Recitate il nome di Mahavira, la deità dell’aspetto sinistro, sapete. Quando non riuscite proprio a rimuoverlo, è Mahavira (la deità da invocare, ndt) perché… il suo Agnya, il Vishuddhi… Formulate i mantra per Mahavira. Dite: Twameva Sakshat Shri…

Gli yogi: Mahavira. Om Twameva Sakshat Shri Mahavira Sakshat Shri Adi Shakti Sakshat Shri Bhagavati Sakshat Shri Mataji Shri Nirmala Devi Namoh Namaha.

Om Twameva Sakshat Shri Mahavira Sakshat Shri Adi Shakti Sakshat Shri Bhagavati Sakshat Shri Mataji Shri Nirmala Devi Namoh Namaha.

 Shri Mataji: Stai bene? Sei a posto?

Dovresti credermi. Starai benissimo. Dovrebbe andar bene, John? Bene. Meglio? Completamente bloccato all’Agnya.

[Yogi:… “Gruha Lakshmi”…]

Shri Mataji: Come?

[Yogi:… “Gruha Lakshmi”…]

Shri Mataji: Bene. Dite il mantra.

Gli yogi: Om Twameva Sakshat Shri Gruha Lakshmi Sakshat Shri Adi Shakti Sakshat Shri Bhagavati Sakshat Shri Mataji Shri Nirmala Devi Namoh Namaha.

Om Twameva Sakshat Shri Gruha Lakshmi Sakshat Shri Adi Shakti Sakshat Shri Bhagavati Sakshat…. (Shri Mataji Shri Nirmala Devi Namoh Namaha).

[Fine audio]


[1] “Ishwara Pranidhan, ossia instaurare Dio dentro di voi, vale a dire la realizzazione” (Intervista radiofonica, Sydney, 31/03/1981)

[2] Nella società indù, il termine Gotra significa clan.

[3] Un riferimento ad un incidente occorso a Shri Mataji nella Sua primissima infanzia, che potrebbe essere lo stesso citato in questo discorso, si ritrova nel Puja di Pasqua del 1985: “Persino quando fui battezzata … rimasi orripilata da come quello stupido tizio mi battezzò. Non sapeva cosa volesse fare. Poi piazzò un bhut sulla mia testa, o qualcosa che cominciò a svolazzarmi intorno. Ci trovammo coinvolti in un brutto incidente, ed io caddi”. Una nota del traduttore del discorso di Pasqua 1985 specifica ulteriormente: “Racconta Shri Mataji che, tornando a casa dopo il suo “battesimo”, il carro si rovesciò. I parenti, terrorizzati, cercarono tra i rottami e trovarono la piccola Nirmala indenne e sorridente (ndt)”.

[4] Alcuni sahaja yogi di vecchia data hanno riferito come “Ha” e “Hu” siano bija mantra. In particolare “Ha” è il suono che indica l’ascesa della Kundalini.