L’essenza interiore: l’innocenza

Caxton Hall, London (Inghilterra)

1980-06-23 The Essence Within: Innocence, Caxton Hall, 46' Download subtitles: IT (1)View subtitles:
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1980-06-23 The Essence Within Innocence, Side B, London, 17'
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S H R I   M A T A J I   N I R M A L A   D E V I

L’essenza interiore: l’innocenza

Programma Pubblico

Caxton Hall, Londra (GB), 23 Giugno 1980


È un fatto. È qualcosa che si può vedere. Si tratta di un avvenimento reale. Noi però siamo tanto persi nelle nostre fantasie, nelle nostre allucinazioni e fuorviati, che non possiamo credere che possa esistere qualcosa di reale a proposito di Dio.

Ma se Dio è una realtà, anche questo avvenimento (la realizzazione del Sé, ndt) deve aver luogo dentro di noi, altrimenti Dio non esiste.

Per chi è ateo, in un certo senso è meglio, poiché non ha accettato nulla ciecamente.

Ma per chi ha accettato Dio con una mente aperta e non ha seguito qualche congettura, è ancora meglio.

Se però si seguono congetture del tipo che deve esserci Dio… Qualcuno mi ha detto: “Sì, Madre. Dio mi aiuta moltissimo”. Ho chiesto: “Davvero? Come ti aiuta?”. Allora la signora mi risponde (Shri Mataji ride): “Mi sono alzata la mattina e ho pregato Dio: “O Dio, proteggi mio figlio”. Questo è tutto ciò che è riuscita a pensare! Che Dio dovrebbe essere impegnato a prendersi cura soltanto di suo figlio, come se non avesse altro da fare! “Allora cosa è successo?”. “Mio figlio stava arrivando in aereo e c’è stato qualche problema sull’aereo, ma è stato salvato. Dio mi ha aiutato in questo. Dio esiste”. Ma se fosse successo qualcosa al ragazzo, allora non so che cosa avrebbe detto.

Quindi, dire che ottenete aiuto da Dio, che Dio vi abbia aiutato in questo e in quel modo, ritengo sia presumere troppo. Dio si prende cura di tutti noi. Egli è compassione, Egli è amore, ci ha creato, ci ha reso bellissimi esseri umani, ha posto tutti questi centri dentro di noi, ha posto in noi la Kundalini; e la Kundalini deve risvegliarsi, dovete ottenere la realizzazione. Le cose stanno così, non c’è dubbio.

Tutto questo deve funzionare. Questa è la verità. Tuttavia dovete rendervi conto che Dio non è nelle vostre mani, siete voi nelle Sue mani.

Ci sono molte persone che pregano Dio: “Concedimi la promozione. O Dio, devi darmi la promozione”. E poi, se Lui non la concede: “Questo Dio non è pronto ad aiutarmi! Perché non mi ha accordato la promozione?”.

Non si dovrebbe sminuire Dio in quel modo.

Dio è Onnipotente, ha creato tutto questo universo. Egli vi ha creato e lo ha fatto per uno scopo; e questo scopo è qualcosa di supremo. Non è uno scopo ordinario, come voi pensate di Lui: Egli non è una persona qualsiasi. Egli è il Supremo e vi darà qualcosa di Supremo.

Se andate ad incontrare un re, lui non vi darà un centesimo, non è forse così? Potrà darvi un diamante.

Ma se si vuole chiedere qualcosa a Dio, si deve chiedere ciò che è supremo! E cosa è supremo? La cosa suprema è conoscerlo.

Finché non si conosca il proprio Sé, non si conoscerà Lui. Egli ha posto dentro di voi lo strumento mediante il quale conoscete prima di tutto il vostro Sé. Quando conoscete il vostro Sé, attraverso il vostro Sé conoscerete Lui.

Ma la cosa principale è che la vostra attenzione deve essere su di Lui. C’è molta differenza tra avere l’attenzione su Dio e avere una fede cieca in Dio. Queste due cose sono assolutamente agli antipodi.

Avere fede (cieca) in Dio significa… vi ho già parlato di tutte le cose stupide che facciamo in nome della fede. Al contrario, avere la vostra attenzione su Dio significa chiedere: “Quando diventerò il mio Sé? Quando mi accetterai come cittadino del Tuo regno? Quando mi userai come Tuo strumento, o Signore?”.

Questa dovrebbe essere la vostra attenzione.

Se la vostra attenzione è così, e se avete davvero un’indole pura in merito, funzionerà, funziona. Questa è l’unica cosa necessaria in Sahaja Yoga: un cuore puro per chiederlo, per desiderarlo.

Coloro che lo hanno chiesto ardentemente, magari potranno essere stati sviati, aver seguito un sentiero sbagliato, aver fatto errori, aver commesso peccati, qualunque cosa; ma se sono stati sinceri nel nome di Dio, nella ricerca di Dio, la realizzazione è stata loro concessa. Queste persone riceveranno la realizzazione, non ci sono dubbi.

Persino in caso contrario si otterrà la realizzazione. Di questi tempi la Grazia è traboccante fino a questo punto. Persino i peggiori peccatori possono ottenere la realizzazione. Ma, poi, come mantenerla e come ascendere è vostra responsabilità.

Questo è per le persone nuove arrivate oggi, perché approfondire tutti i chakra e tutti i centri sarebbe troppo. Queste persone (sahaja yogi presenti, ndt) hanno già stampato (del materiale) su tutti questi argomenti.

Ma oggi, poiché qui ci sono soprattutto sahaja yogi, devo dire qualcosa di importante sul loro divenire.

Vi ho già parlato del divenire.

Ma oggi dobbiamo capire una cosa: l’essenza dentro di noi, ad esempio l’innocenza, è assolutamente pura. Dentro di noi è assolutamente pura. Nella sua forma è assolutamente pura. Quando però si riflette attraverso il nostro strumento, si contamina. Per il vostro modo di essere, per il modo in cui la esprimete, essa si rovina.

Se siete persone subdole, l’innocenza non può manifestarsi, non può manifestarsi.

La vostra innocenza, tutto ciò che Dio ha posto dentro di voi, è completamente oscurato, poiché non siete in grado di rifletterlo. Non ne esiste alcuna manifestazione. Perché ciò accade?

Se si è puri, se si è a posto, se l’innocenza è a posto, perché allora non si manifesta attraverso di voi? Perché questa astuzia può bloccare l’innocenza o qualsiasi altra essenza presente dentro di voi, di cui conoscete l’esistenza nei diversi chakra?

Dobbiamo riflettere sul perché accade che, anche dopo la realizzazione, non riusciamo a manifestare correttamente la nostra innocenza, i nostri poteri primordiali che sono dentro di noi nella forma più pura in assoluto. Perché? Che cosa accade dentro di noi?

Il problema è la nostra attenzione. Quando siete diventati esseri umani, vi è stata data piena libertà di rivolgere la vostra attenzione su tutto ciò che volevate. Diciamo che, se volete, potete mettere la vostra attenzione su qualsiasi argomento.

Supponiamo che io riceva una telefonata: metterò lì la mia attenzione. Ora, io posso continuare ad identificarmi con essa, a pensarci. Tutta la mia attenzione sarà catturata ed io non presterò attenzione a nessun altro accadimento.

L’attenzione è così instabile, non ha una base (solida), è come se tutto si muovesse come una gelatina attaccandosi a qualcosa.

Insomma, oggi ho ricevuto una lettera da Manila e devo dire che per me è una lettera strana. Una signora mi scrive che il suo problema deriva da un certo signore. “Va bene, qual è il tuo problema?”. “È che io mi sono innamorata di lui, ma lui si è innamorato di un’altra donna” (risate, Shri Mataji ride) – costei mi ha inviato fin qui questa lettera! – E: “Sono molto infelice, Madre, cosa devo fare? Tutta la mia vita è sprecata, non so cosa fare di me stessa, sono proprio persa, lui mi ha lasciato, quella donna ha usato dei trucchi”, e via dicendo.

D’accordo. Allora ho pensato: guarda questa donna, dov’è la sua attenzione? È questo il senso della sua vita? Sprecarla per un uomo al quale non importa di lei? Non ha nessuna autostima! Perché non capisce che Dio non l’ha creata per sprecare la sua energia su queste cose inutili? Egli l’ha creata per gioire della vita, per gioire di se stessa. Invece di conoscere se stessa, perché si preoccupa? Anche se sposa un tipo così spregevole che è scappato con un’altra donna, lui la amerà? Insomma, anche la razionalità può dirvi che costei sta sprecando l’attenzione, piange, si lamenta, ha detto: “Mi verrà la tubercolosi”; le verrà davvero!

Insomma, se sprecate la vostra attenzione su cose sciocche e insensate, che cosa succederà? Ebbene, questo è il modo in cui mettiamo la nostra attenzione su cose assolutamente inutili, a volte anche su cose molto depravate. Possiamo mettere la nostra attenzione su tutto ciò che pensiamo richieda la nostra attenzione. Ma avete autostima? Se l’avete, dove dovrebbe essere la vostra attenzione?

Dovrebbe essere sul vostro Sé. Dov’è ora il vostro Sé? È Dio Onnipotente. È una parte di quel Grandioso Essere Primordiale. La vostra attenzione dovrebbe essere su questo.

Dopo la realizzazione, l’attenzione dovrebbe essere nel vostro cuore, sul vostro Spirito, che è parte di Dio Onnipotente. Se la vostra attenzione è sul vostro Spirito, sarete stupiti di come essa agirà.

È come una gelatina che si attacchi ad un punto: magari viene un po’ scomposta, ma si ricomporrà. Di nuovo verrà un po’ agitata, ma si ricomporrà. Non rimarrà attaccata a nessun punto e non vi disturberà.

Quindi, per mettere tutte le vostre essenze a posto, mettete prima di tutto la vostra attenzione sul vostro cuore e sul vostro Spirito perché questo è il punto assoluto che avete scoperto. Tuttavia ciò non accade a molti.

Il problema è che, quando la Kundalini sale, provoca due tipi di esperienze. Una si chiama Shambhavi, l’altra si chiama Shakti.

Shambhavi è la percezione di Shambhu, Shiva nel cuore, ossia Dio Onnipotente.

Ma l’altra è Shakti. Ora, per gli occidentali è la seconda, perché voi conoscete i vostri problemi. Avete usato i vostri poteri per ogni tipo di elucubrazioni e sforzi mentali.

Tutti si metteranno a sedere (e diranno:) “Va bene, discutiamo della realizzazione!”.

Di che cosa volete discutere? Di che cosa discuterete riguardo alla realizzazione? Avete forse ricevuto la realizzazione discutendo? Dovete meditare! Dovete entrare in voi stessi. Osservate la vostra crescita, lavorate interiormente! Non si può parlare di questo, non se ne può discutere, non se ne può dibattere: è interiore! A causa di queste divagazioni, arriviamo al punto di Shakti. Ma non raggiungiamo Shambhu.

In Oriente, invece, dove le persone non sono così intelligenti, così istruite e sofisticate, ma sono, direi, persone semplici, arriva proprio lì.

E loro gioiscono e basta.

Se mostrate loro qualsiasi libro scritto su Sahaja Yoga – per esempio il libro di Gregoire (“L’avvento”, di Gregoire de Kalbermatten, ndt) – diranno: “Madre, noi non vogliamo leggerlo, non lo capiamo”. Loro sono semplicemente lì!

Ormai sono lì. Cosa c’è adesso? Fluisce attraverso il nostro corpo, ogni cosa che conosciamo è lì. Perché dovremmo preoccuparci di queste cose, di tutte le controversie e dogmi, di tutto quello che vi hanno raccontato le Chiese, del perché abbiano fallito e del perché la religione abbia fallito? A chi interessa? Così nascono questi problemi.

(In Oriente sono così) poiché la loro attenzione è stata soltanto sullo Spirito. Le persone semplici hanno questa capacità.

Pertanto adesso dimenticate ogni altra cosa, tutta la vostra intelligenza, tutti i vostri libri e l’istruzione e tutto ciò che avete avuto: dimenticatevene. E rivolgete la vostra attenzione soltanto al vostro cuore, dove si trova la connessione con Dio Onnipotente.

Se la vostra attenzione è lì, sarete sorpresi che si stabilizzerà. Non solo sarà stabilizzata, ma la fonte della gioia è quella e voi inizierete a sentire quella gioia.

Per quanto riguarda le essenze, anche l’essenza del Maestro primordiale – chiamata Guru Tattwa – è assolutamente pura.

Ora, la maggior parte dei sahaja yogi qui presenti sono grandissimi sahaja yogi e io rendo loro onore. Ma devono provare a mettere a posto il loro Guru Tattwa. Significa che la loro manifestazione del Guru Tattwa sarà sempre influenzata dalle loro divagazioni.

Quindi devono lavorare molto duramente all’inizio per metterlo a posto. Ha! Se non volete essere a quel livello va bene, potete andare avanti così, va bene.

Ma se volete farlo davvero, allora dovete sapere che dopo la realizzazione dovete lavorare sodo. Prima della realizzazione lavorerò io duramente. (Ma) anche dopo io devo lavorare sodo. Che fare? Voi sapete che ho lavorato molto duramente anche dopo la realizzazione.

Se però volete collaborare e aiutare voi stessi, dovete indirizzare la vostra attenzione in modo tale che, qualsiasi problema si presenti, vi rivolgiate al cuore, non al cervello. Qualsiasi domanda si presenti, rivolgetevi al cuore.

Lì risiedono le benedizioni di Dio. E sarete sorpresi di come si risolverà. Ecco perché ho detto: “Entrate in consapevolezza senza pensieri”. Questa è la qualità del cuore, perché il cuore non pensa.

Rivolgersi al cuore significa mettere l’attenzione sul vostro Spirito.

Ora, se ad esempio diventate un guru, anche come sahaja yogi – supponiamo che voi siate un guru di Sahaja Yoga. Lo siete, in maggioranza, perché la Kundalini si muove sotto le vostre mani, avete tanti poteri, potete alzare la Kundalini degli altri, potete dare la realizzazione alla gente e potete scoprire i problemi degli altri, avete curato tanta gente. Convengo che siate persone straordinarie, senza dubbio, grandi santi.

Ma per andare oltre, per perfezionarvi, dobbiamo capire alcuni punti, e cioè che il Guru Tattwa può manifestarsi al meglio se il guru si rende conto egli stesso della responsabilità di essere un guru.

Ad esempio, un guru che ancora fumi, diciamo, non può diventare un guru, nemmeno dopo la realizzazione. Questo perché anche il suo discepolo fumerà. Così il Vishuddhi non sarà mai a posto.

Supponiamo che questo guru si preoccupi ancora molto di questioni di denaro. L’attenzione è ancora fissa lì, perché è come una gelatina, ho detto, ci sono ancora certe divagazioni su questioni di denaro. Così anche i suoi discepoli saranno sempre preoccupati per questioni di denaro. L’ho notato!

C’era un bravissimo sahaja yogi che ha dato la realizzazione ad almeno mille persone, almeno mille, al quale piaceva molto fare uso di tabacco. Io sapevo che usava il tabacco ma, sapete, non gli dicevo mai niente. Ogni volta che ci spostavamo da un centro ad un altro, lui tornava indietro ed io sapevo che prendeva il tabacco (risate), ma non gli dicevo nulla. Mi dicevo: “Stiamo a vedere”.

Ma Sahaja Yoga è una cosa meravigliosa, è uno straordinario correttore. Così un giorno (ride) venne a parlarmi. Io avevo pensato che se gli avessi detto di non usare tabacco, lui avrebbe detto che me lo aveva riferito qualcuno, e ci sarebbe stato un gran lavoro di congetture per indovinare chi lo avesse riferito a Madre e perché fosse successo questo e quello. Così non dissi niente.

Un giorno è venuto a dirmi: “Madre, io non so cosa accada, quando mi siedo (ride) davanti alla Sua fotografia il mio viso comincia a diventare come quello di Hanumana. Sento che diventa sempre più grande, sempre più grande e si espande, si espande così. Che cos’è?”.

Io dissi: “Davvero? Sorprendente! (Risate) Deve esserci qualche motivo, dev’essere che stai facendo qualcosa che non va”. “No, niente del genere”. “Vishuddhi – risposi – questo è Vishuddhi. Stai andando contro il Virata, così Egli ti sta mostrando (ride) il Suo stile”.

Lui rispose: “No, Madre, non sto facendo nulla di male, sa, ne sono sicuro”. “Ne sei sicuro?”. Allora ammise: “Ora devo confessarle, Madre, che faccio uso di tabacco”. Io risposi: “Lo sapevo. Ora prova a smettere”. E lui: “Come?”. Risposi: “È molto semplice! Prova così: ogni volta che senti il desiderio di fumare o di usare il tabacco, guarda al tuo cuore, diventa senza pensieri. Dopotutto, tutte le abitudini sono comunicate attraverso il pensiero. Se semplicemente osserverai le tue abitudini – ricorda soltanto questo: osserva il tuo cuore, osserva il tuo Spirito, oppure pensa a me, o fai tutto quello che ti dice Sahaja Yoga. Se lo farai anche solo per un secondo, ti dimenticherai di tutte queste cose”. E lui se ne liberò!

Questo perché dovete dipendere da quella stabilità che è dentro di voi. Una volta che sentiate la stabilità, vi dimenticate proprio di queste cose.

È perché vi sentite instabili che cedete a queste abitudini. Ma se riuscite a sentire la vostra stabilità, direte: “Vai all’inferno! Non mi interessano tutte queste cose, perché dovrei preoccuparmi? Non ho intenzione di assoggettarmi a queste abitudini”. E se ne sbarazzò.

Quindi occorre farlo funzionare. È molto importante per tutti i sahaja yogi farlo. Ora, ho visto che molti sahaja yogi venuti da me, erano… diciamo che non credevano di dover fare alcun lavoro. Erano persone anticultura.

Sto facendo solo un esempio; erano anti-cultura, pertanto non avevano mai creduto nel lavorare. Dicevano: “No, niente da fare, non vogliamo lavorare, non vogliamo accumulare denaro”. D’accordo. Poi, quando sono entrati in Sahaja Yoga, ho detto: “In Sahaja Yoga si deve lavorare. Non si può stare seduti senza far niente, si deve lavorare. Dovete essere al centro. Si deve lavorare per se stessi. Nessun guru guadagnerà denaro in questo modo e quindi si deve lavorare. Tutti devono lavorare”.

Così, quando hanno iniziato a lavorare, alcuni di loro sono diventati talmente attaccati al lavoro da non avere tempo per la meditazione.

Non avevano tempo per pensarci. E in questo modo sono diventati pazzi. Allora è iniziata la reazione e sono venuti da me, dicendo: “Madre, perché sta accadendo questo?”. Ho risposto: “Io vi ho detto di lavorare, non vi ho detto di diventare dei lavoratori! Voi siete sahaja yogi a tutti gli effetti. Dovete lavorare per vivere. (Però) riducete i ritmi di lavoro”.

Ora, se qualcuno deve lavorare per vivere, deve pensare che dovrebbe essere soddisfatto.

Non c’è limite al vostro lavoro, al vostro accumulare denaro, non è vero? E cosa ha ricavato la gente dal denaro? Voi lo sapevate, quando avete rinunciato a tutte le idee insensate sul denaro lo sapevate. Allora perché all’improvviso avete ricominciato?

Chiunque sia in Sahaja Yoga deve sapere che occorre essere equilibrati. Questa è la base, è la cosa assolutamente fondamentale di Sahaja Yoga. Niente deve essere esagerato in Sahaja Yoga. Dovete essere assolutamente equilibrati. Per esempio, se dico a qualcuno che è molto magro, che deve mangiare di più e acquistare un po’ di peso, allora mangerete come un elefante e vivrete come un elefante! (Risate)

Se dico che sono molto grassi, che possono ridurre un po’ le abitudini alimentari, dimagrire un po’, sembreranno dei malati di tubercolosi. Insomma, devo dirvi (ride) che andare agli estremi dovrebbe essere possibile solo quando non si è attaccati a qualcosa. Ma adesso siete attaccati al vostro Spirito! Siete attaccati al vostro Dio! Come potete andare agli estremi?

Anche riguardo alla meditazione, se dico di meditare, si siederanno a meditare tutta la notte. Non ho mai detto questo! (Risate) Ho detto che dovete badare alla vostra salute ma alzatevi la mattina, fate la vostra meditazione, pensate a Dio. Pensate a Dio tutto il tempo, il più possibile. Ma ciò non significa restare svegli tutta la notte; occorre essere equilibrati, per cominciare.

Poco a poco la saggezza sarà così potente e così illuminante che, da soli, capirete ciò che è giusto, ciò che è sbagliato, fin dove state arrivando.

È proprio necessario. Infatti, il frutto di Sahaja Yoga, per me, è che dovreste sentirvi gioiosi; per me è che dovreste sentirvi completamente nel Regno dei Cieli, soltanto questo! Dovreste sentire che ora siete assolutamente al sicuro e nessuno può disturbarvi. Tutto il potere è dentro di voi. Non c’è nient’altro da desiderare.

Ad esempio, fino a quando questa luce (candela) brucia, vibra, fa cose di ogni genere. Una volta accesa dà luce, conosce la sua responsabilità.

Dà luce. Allo stesso modo, io voglio che voi siate assolutamente soddisfatti interiormente, in modo da manifestare questa luce all’esterno. Date luce agli altri, senza alcuno sforzo. Essa emanerà, emanerà.

Finché ciò non accadrà, è inutile diventare un guru di Sahaja Yoga. E l’ho notato con certa gente: ci sono alcuni che sono molto ardenti, estremamente ardenti e sentono con grande intensità, a proposito di Sahaja Yoga, di avere scoperto la verità, che il mondo intero dovrebbe riceverlo, che tutti dovrebbero averlo e che tutto il mondo dovrebbe manifestarlo, che il mondo intero debba essere salvato.

Ma devo dirvi in tutta franchezza che non tutto il mondo sarà salvato. Per la maggior parte lo sarà. Ma come ci si può aspettare che Hitler sia salvato? Dobbiamo accettare questo aspetto, che non tutto il mondo sarà salvato.

Quando il fiore diventa un frutto, gran parte di esso cessa di esistere. Questo è l’aspetto dell’evoluzione. Quindi non c’è bisogno di essere frenetici su questo. Ma dovete affrontare la realtà così com’è e dovete risolvere il problema nel modo più radicale, pragmatico, senza diventare frenetici per questo e turbarsi.

Come vi ho detto la volta scorsa, se c’è un problema nell’altra stanza è meglio andare a vedere di persona, affrontarlo e risolverlo. A che serve restare qui seduti ad agitarsi (dicendo): “C’è un problema nell’altra stanza”? (Risate)

Questa è una tipica via di fuga degli esseri umani: rimarranno in questa stanza ad agitarsi, o si preoccuperanno, oppure staranno sdraiati nelle loro comode poltrone dicendo: “Oh! Siamo rovinati perché c’è un problema nell’altra stanza” (risate). La cosa migliore è andare nell’altra stanza, vedere di persona qual è il problema, affrontarlo da esseri umani e poi risolverlo. Questo è il modo in cui si deve guardare alle cose. Una volta che inizierete ad affrontare voi stessi tutto ciò, sarete stupiti di quanto siate potenti; infatti finora non avete usato i vostri poteri.

Qualsiasi problema si presenti, affrontatelo voi stessi. Se una nave non viene provata in mare, come si saprà se è in grado o no di tenere il mare? Allo stesso modo, dopo Sahaja Yoga, mettetevi alla prova: “Vediamo cosa succede. Vediamo cosa succede”. E sarete stupiti dei vostri poteri.

In realtà le persone hanno fiducia in Sahaja Yoga, senza dubbio, ma non hanno fiducia in se stessi.

Questo è ciò che vi sto dicendo: dovete avere fiducia in voi stessi. Avete ricevuto la realizzazione, certo. Siete anime realizzate, senza dubbio. Vi dico che lo siete. Persino se un re viene a dirmi: “Io sono realizzato”, io posso dirgli in faccia: “No, non lo sei”. Voi invece siete anime realizzate e l’intera energia divina, il potere onnipervadente, tutti i poteri di Dio e tutti gli angeli del mondo si prendono cura di voi, perché siete consapevoli.

Voi siete la cosa più importante per il Divino.

Tutto, tutto questo è tutto uno spreco e di nessuna utilità per il Divino. Voi siete le persone che devono essere innalzate. Quindi occorre sapere che dobbiamo avere fiducia in noi stessi.

Per fare qualunque cosa, occorre sapere che dovete avere fiducia in voi stessi, in modo da affrontarla. E sarete sorpresi: ogni volta che arriverà un’onda voi la cavalcherete. Ogni onda che arriverà la cavalcherete. Però sentite i poteri che avete.

Questi poteri sono già connaturati in voi. Adesso prenderemo ad esempio la questione del Guru Tattwa, poiché oggi sono più focalizzata sul Guru Tattwa. C’era un ragazzo, un ragazzo Sikh che venne a trovarmi. Era un bravissimo ragazzo. Venne da me e mi disse: “Madre, noi siamo tutti seguaci di Guru Nanak, ma in qualche modo io non sono convinto di come agisce il Sikhismo. Inoltre Kabir ha detto, nel nostro Granth Sahib[1], che si dovrebbe ottenere la realizzazione, ma io non l’ho ottenuta. Allora per quanto tempo dobbiamo continuare a recitare il nome di Dio?”. Fui sorpresa della sua acutezza riguardo al fatto che si deve fare l’esperienza di Dio. Io dissi: “Bene, è un’ottima idea”. E prese la realizzazione. Lui è un ragazzo giovane, molto giovane, ma quando la ricevette, andò dalla sua gente gridando “Eureka! Eureka!” (Ho trovato, ndt).

Disse a tutti i Sikh: “Che cosa ci fate qui? Venite, esiste un modo riguardo a ciò che ha detto Nanaka. Esiste un modo per ottenerla, perché non la prendete tutti?”.

E ne ha portati così tanti! E ne parlava!

La gente diceva: “Madre, non riuscivamo a credere che questo ragazzo sapesse parlare”. Hanno detto che parlava così bene e tutto quello che lui aveva sentito… Raccontò che in realtà gli leggevano il Granth Sahib. Disse: “Ero mezzo addormentato, ero stanco, lo leggevano continuamente per due giorni e mezzo ed io ero stanco. Ma, in qualche modo, tutte queste cose che avevano letto mi tornarono in mente”. E recitava tutte queste poesie e tutto il resto, e spiegava come Nanaka avesse parlato di Sahaja Yoga.

La gente ne era stupita e tanti Sikh sono venuti da me grazie a lui. Tutti, suo padre, la madre, tutti.

Questo è ciò che si deve fare! Se davvero tenete anche agli altri, dovete andare a dire loro: “Non è questo il modo: trovate la verità, la realtà”.

Ormai è giunto il momento per noi di ottenere qualcosa. Abbiamo pregato, abbiamo frequentato le chiese, abbiamo frequentato i templi, abbiamo fatto tutto questo; perché, perché lo stiamo facendo ancora? Ma sono così abituati a tutto questo che se si dice: “Ora fermatevi, avete fatto tanto, adesso ottenete (la vostra realizzazione, ndt)”, risponderanno: “No, continueremo a fare come sempre”. È questione di abitudine.

Per un guru è importante essere superiore alle altre persone. Se non lo è, non può funzionare. Voi sahaja yogi dovete essere persone di una più elevata manifestazione esteriore.

Interiormente lo siete, ma la manifestazione esteriore deve essere maggiore. Dovete essere persone più umili, più gentili, più dolci, amorevoli, compassionevoli, rendendovi conto che voi eravate lì dove loro sono oggi; (dovete essere) gioiosi e allegri. Diversamente nessuno crederà a quello che sta accadendo interiormente, nella Kundalini, poiché ciò che accade, accade ma non si può vedere.

È importante che sia evidente sul vostro viso, nel vostro comportamento, in ogni cosa. Per questo dovete capire che dovete stabilizzare la vostra attenzione ai piedi di loto di Dio.

Questo è chiamato sharanagati, resa.

Attraverso la resa, l’adorazione, la bhakti, intonando canti, stabilizzandovi completamente ai piedi di loto di Dio Onnipotente: questo è l’unico modo in cui lo raggiungerete.

Soltanto dopo la realizzazione avete accesso al Regno di Dio. Prima di allora qualunque cosa proviate non ha alcun significato. I musulmani eseguono tutto il Namaz dalla mattina alla sera, ma non ottengono nulla!

Noi però abbiamo avuto alcuni musulmani, lo sapete. Uno che si è messo a farlo dopo aver ricevuto la realizzazione, ha detto: “Ogni volta che mi inchino sento le vibrazioni. Ogni volta che dico il nome di Allah sento le vibrazioni”. È accaduto a tutti loro, perché Dio esiste, c’è, è un dato di fatto ed è giunto il momento per tutti noi di sentirlo e conoscerlo.

A proposito, sono andata in Russia; non posso raccontarvi adesso le esperienze in Russia e tutto quanto, ma vi dirò una cosa, e cioè che quando sono andata lì hanno detto: “Noi concediamo alla gente anche completa libertà di culto”.

Così sono andata a visitare una chiesa che era lì, una chiesa molto famosa che hanno, dove c’era un signore greco, diciamo, che aveva fondato la chiesa, di (tradizione) ortodossa – lui vive lì dentro (ride) – una chiesa cristiana ortodossa.

E a dire il vero rimasi piuttosto sorpresa in quanto la persona, il superiore lì era il vescovo, il quale venne ad incontrarci e a riceverci, e la sua Kundalini era assolutamente congelata! (Risate)

Io osservavo tutto. C’erano dei russi molto semplici, uomini e donne, tutti lì a pregare, sapete, e vi erano alcune luci (candele) che avevano acceso ed altro.

Ebbene, anch’io accesi una candela e tutte le altre si misero a ondeggiare insieme ad essa (risate). Dopo mio marito mi chiese: “Perché hai acceso una candela se non ci credi?”. Ed io: “Non credo in quel signore, ma credo nella luce”. (Risate, ride)

E, sapete, ero stupita che quell’uomo parlasse come se fosse Dio! Davvero! Sapete? (Risate)

È così che parlava con me!

E ha detto: “Il nostro governo ci ha permesso di seguire questa strada”, e questo e quello.

Quando uscii, uno dei signori che ci aveva invitati ci chiese: “Che cosa ne pensa, signora Shrivastava?”. Risposi: “Io non dirò nulla al riguardo, ma lei cosa ne pensa?”.

E lui: “Non pensa che questa sia tutta gente sciocca (i fedeli, ndt)? Questi non fanno nessun lavoro. Ci sono ottanta monaci neri, bianchi e neri. I bianchi devono lavorare mentre i neri non lavorano. E questi non lavorano, sono parassiti. Stanno seduti qui senza lavorare! E questi poveri russi che sono lì… – voglio dire, i russi non sono così poveri come si pensa; risparmiano delle piccole somme e le danno per gestire questa istituzione – e questi ottanta individui (monaci) dicono che loro pregano, che fanno questo. Non fanno assolutamente nessun lavoro e se ne stanno seduti lì. Noi abbiamo permesso questo. Ma Lei pensa che ci sia Dio in questo luogo?”.

Io dissi: “Dio è dappertutto”. Lui domandò: “Lei crede davvero in Dio?”. Risposi: “Ora, questo è l’errore che è stato commesso. Se qualcuno approfitta del nome di Dio, se abusa della Bibbia o di Cristo o se si approfitta di qualunque tempio o chiesa…”.

In India anche tutti questi bramini sono criminali di prim’ordine! Proprio dei criminali assoluti! Sapete quali cose stanno facendo in questi giorni? Infatti ora li hanno scoperti. Vendono ganja[2]! Tutti questi individui sono criminali e la maggior parte di quelli che predicano la religione adesso sono entrati in politica.

Vedete, è in atto una grande manovra politica. Tra gli indù c’è una grande lotta, tra i Sikh c’è una grande lotta, tra i musulmani c’è una grande lotta. Tra di loro, vi dico! Su basi politiche. Come può Dio essere politicizzato?

E naturalmente penso che, vedendo tutto questo, anche a Londra… Anche se, insomma, devo dire che persino a Londra, dove si crede in Dio, sono rimasta sorpresa che solo il 26% delle persone di questa nazione creda in Dio! Ed hanno detto che circa il 16% di queste proviene da fuori e solo il 10% dei britannici crede in Dio. Immaginate, questa è la situazione!

Così siete diventati atei! E stanno vendendo le chiese e la gente compra le chiese e le trasforma in discoteche (risate).

Mi hanno riferito che adesso, anche nella chiesa, di fronte alla nostra chiesa apriranno una discoteca (risate). Allora ho chiesto il perché (ed hanno risposto:) “Perché vogliono attirare la gente”. Significa che non c’è nulla di vivo in quella religione. Non c’è niente da offrire.

Niente di sbagliato in Dio o Cristo o in tutte queste essenze, che sono pure, assolutamente pure. Ma l’errore proviene dagli individui che dovrebbero seguire la religione e che invece stanno rovinando quella religione.

E quando la gente se ne accorge, la reazione è: “Dio non esiste”. Voglio dire, questa è la più grande sciocchezza e stupidità, per cui io dico che la gente non ha usato il cervello per capire che tutto può essere usato male e fuorviato. Ma perché non mantenersi aperti per capire se Dio esiste o no?

Ed Egli esiste! È un fatto! È l’unica verità. Egli è l’unica verità, tutto il resto è illusione. Si deve capire che è così.

Quelli che guadagnano denaro in Suo nome sono in primo luogo stupidi e in secondo luogo subdoli, entrambe le cose. Stupidi, perché non si rendono conto che non porteranno con sé questo denaro e saranno puniti per questo; e subdoli, perché da un punto di vista terreno pensano di essere stati molto abili. Molto abili per andare all’inferno più velocemente! Questo è ciò che hanno fatto.

Pertanto, tutti questi individui non dovrebbero sviarvi in questo o quel modo.

Ad esempio, non dovrebbero sviarvi inducendovi a dire che: “Dio non esiste perché questi orribili soggetti parlano di Dio, costoro predicano Dio, quindi come può esistere Dio? Se questi sono i seguaci di Dio, allora Dio non può esistere”. Questo è un modo di considerare la cosa.

Un altro modo è quello di seguire ciecamente questi orribili personaggi senza vedere che sono orribili: come possono individui del genere essere divini?

Penso non sia saggio confondere queste due cose. Mentre lo è capire che Dio esiste e che voi dovete ottenere l’esperienza di Dio, dovete aspirare a questo e chiedere questo, per cui Egli stesso sta lavorando!

Lui è molto più ansioso di farlo di quanto lo siate voi. Un minimo di collaborazione, un aiutino per mettersi nelle Sue mani poiché Lui è sulla barca per salvarvi. Solo un po’ di collaborazione, di pazienza con voi stessi e di fiducia in voi stessi, nel fatto che Dio vi ha creato a Sua immagine affinché poteste ricevere le Sue complete benedizioni nella Sua compassione e nel Suo amore.

Molte grazie.

Dio vi benedica.

 

Adesso vorrei chiedere a chi viene per la prima volta di venire in prima o in seconda fila, in modo da poterci occupare di loro; e gli altri, per favore, mettano l’attenzione sul cuore.

Va bene. Sedetevi. Chi viene [per la prima volta] può venire più avanti.

 

Shri Mataji: Come stai, David?

David: Felice di essere qui.

Shri Mataji: Come?

David: Felice di essere qui.

Shri Mataji: Che cosa ha detto?

Gli yogi: Felice di essere qui.

Shri Mataji: Anch’io sono molto felice.

Yogini: Madre, quando ha detto di mettere la nostra attenzione sul cuore, intende il chakra del cuore?

Shri Mataji: Non potete sentire il cuore. Non potete conoscere il chakra del cuore, niente! Quando io dico così, voi dite semplicemente: “Metto la mia attenzione sul mio Spirito”, tutto qui. Il solo fatto che lo diciate è di per sé un mantra.

Voi sapete di essere ormai anime realizzate. Siete persone illuminate, il vostro desiderio è illuminato. E se dite: “La mia attenzione è sul mio Spirito nel mio cuore, nell’organo del cuore…”.

Ora, vedete, tutto ciò che dite ha un significato. Capite? Qualunque cosa diciate, adesso è illuminata, ha in sé una luce. L’unica cosa è che se la vostra attenzione non è ancora del tutto a posto, allora la luce è ancora flebile. Con la luce debole vedete le cose a metà, ma vedete; se però si tratta di una luce brillante, potete vedere distintamente. Quindi, per ravvivare la luce diciamo: “Fammi essere nel mio cuore”. E funziona, si stabilizza, vedete? Come se ordinaste alla vostra attenzione di essere lì.

Agisce come un piccolo dolce bambino. Si siede lì: “Madre, tutto ciò che dici va bene”. Dite semplicemente così. Cercate di sentire i vostri poteri, il modo in cui agisce ciò che dite. Persino quando dite i mantra, anche questi mantra sono illuminati. Qualche altra domanda? Dovete farmi delle domande, sapete. Non so cosa dire, che cosa pensate. Ora fatemi delle domande.

Domanda: Anche i russi desiderano…

Shri Mataji: Come?

Domanda: Anche i russi desiderano adorare Dio?

Shri Mataji: Le macchine?

Domanda: I russi.

Yogini: I russi desiderano…

Shri Mataji: I russi? Ho dato la realizzazione a dodici di loro. Ora vedete, il fatto è questo: che loro ci credano o non ci credano non ha significato, non è così? Avete visto a che cosa serva credere in Dio (riferimento agli episodi di fede cieca di cui parlava all’inizio, ndt).

Yogi: Sì.

Shri Mataji: Ma l’unica cosa che ho visto nel loro (dei russi) sistema è che c’è un vantaggio ed anche uno svantaggio. Come qui c’è uno svantaggio che agisce in modo strano.

Ad esempio, nel loro sistema ho scoperto – checché se ne dica o si renda noto – ho notato che i loro problemi materiali sono in gran parte risolti, non c’è dubbio, sapete. Nessun dubbio al riguardo.

Loro non hanno problemi di inflazione, niente; non si preoccupano di pagare le tasse, niente. Insomma…

Yogi: Niente disoccupazione, sa.

Shri Mataji: Come?

Yogi: Niente disoccupazione.

Shri Mataji: Niente disoccupazione, nessun problema. (I problemi) della vecchiaia sono risolti, (i problemi) della gioventù sono risolti. Quell’attenzione è a posto (non chiaro). Questo è un vantaggio. Ma lo svantaggio è che, per mandare avanti tutto questo, hanno sottratto la libertà delle persone, capite? A causa di questo, ciò che accade è che non c’è la libertà di pensare a Dio. Anche se l’attenzione è molto più libera.

Qui (in Occidente, ndt) la libertà di pensare a Dio c’è, ma l’attenzione è rivolta a come procurarsi il pane. Domani aumenterà di un centesimo. Cosa fare? Come pagare i conti? Come pagare questo? Tutti questi problemi. Quindi l’attenzione è soprattutto su queste cose.

Oltre a questo, un’altra cosa che lì non è diffusa come qui, è l’immoralità.

Immoralità, in un certo senso… voglio dire, qui c’è immoralità di ogni genere. Laggiù vi è una restrizione su questo, sapete. Non ho visto niente come la nudità e tutto il resto. Tutte queste cose non c’erano. Quindi la nostra attenzione è rovinata anche da questo, vedete. Inoltre non ho visto uomini e donne guardare continuamente questo, quello, così. Non ho visto i loro occhi (vagare). I loro occhi erano alquanto fermi. Qui non è possibile trovare nessuno così: chiunque si veda sulla strada guarderà (dappertutto). Insomma, io ero un pezzo da museo, perché ero con questo, indossavo un sari (ride, risate). Così, naturalmente, mi guardavano e in un certo senso è un bene, perché guardavano il mio Agnya, quindi è stato un bene per loro (risate)!

Ma nel complesso, in generale, loro (russi) non avevano quel tipo di attenzione rivolta ad ogni donna che passava. Qui anche se si rompono il collo continueranno a guardarle (risate).

Tutta questa stupidità là non c’era. Era piuttosto normale il comportamento di uomini e donne, vedete, e le donne non erano tanto interessate a mantenere la linea e ad essere attraenti, tutto ciò non c’era. Nessuno era vestito in modo straordinario. Persone molto semplici, devo dire. Molto semplici, innocenti. E, inoltre, la cosa principale che avevano è che erano soddisfatti.

Un luogo molto economico, era molto economico per ogni cosa. Non hanno i problemi materiali che abbiamo noi. Ma per controllare tutto ciò, hanno questo tabù (mancanza di libertà, ndt).

Allora, a causa delle loro politiche estere per cui lì la gente dice che (ciò che è estero, ndt) è tutto sbagliato, non ho discusso di questo.

Ma comunque sia, anche questo potrebbe rappresentare un senso di colpa per loro. Potrebbe essere. Ma la cosa principale è che voi avete la libertà di essere insensati e loro non hanno la libertà di essere sensati. Che cosa è meglio? Ditemelo voi. Sandor, cosa ne pensi? Quale aspetto è migliore?

Sandor Elès (un attore ungherese): Dico che è un incontro davvero brillante, è questo che sto sperimentando io!

Shri Mataji: È così. Davvero, vi dico.

Sahaja yogi: Un’ottima analisi, ottima analisi.

Shri Mataji: Quindi io non so cosa scegliere. Può essere che un giorno tutti i russi diventeranno sahaja yogi, quando si stabilizzerà. Loro lo sanno. Ho curato il loro Presidente. Questo lo sanno e una decina di persone è venuta da me per questo. Avevano problemi di cuore ed altro, ed ho intenzione di lavorarci a modo mio, ma dobbiamo capire che combattiamo con delle restrizioni. A noi non piacciono le restrizioni. Però abbiamo il buonsenso per usare la nostra libertà? Lo abbiamo?

Sahaja yogi: Abbiamo la bestia dentro di noi. Shri Mataji: La bestia dentro di noi, vedete. C’è davvero una bestia. Dev’essere proprio così, per come guarda qua e là. Non riesco proprio a capire.

Inoltre, laggiù tutti mi sorridevano, mi sorridevano, sapete. Quando invece sono arrivata la prima volta a Londra, devo dirvi che prendevano in giro il mio (probabilmente il sari, ndt) ed ho incontrato molte donne indiane che non lo indossavano mai. Ho chiesto: “Perché non lo indossate?”, e loro: “Non lo indossiamo perché tutti ridono di noi”. Laggiù (in Russia) invece l’hanno apprezzato. Volevano sapere perché mi vestissi diversamente. Ma qui, tutti lo valutano zero.

Sapete, tutti pensano di essere i più saggi, che l’abito che indossano sia il più assennato, che il loro viso sia il migliore, che tutto ciò che hanno sia il meglio. (In Russia) non sono così.

Voi però avete la libertà di scegliere. Che cosa grandiosa è. Ed anche di scegliere l’inferno.

Penso che voi abbiate troppa responsabilità. Mi chiedo se ve ne rendiate conto, come se foste persone mature, molto sagge. Ma noi meritiamo questa libertà? Dobbiamo chiedercelo. Che cosa facciamo noi con la nostra libertà?

Loro hanno limitato molte cose come l’alcool imponendoci sopra una tassa molto ingente. Pertanto non possono bere molto. È tutto pesantemente tassato. Le sigarette, il tabacco, è tutto così pesantemente tassato che non possono proprio permetterseli; ma, vi stupirà, viaggiare cinque miglia in metropolitana andata e ritorno, per un numero illimitato di volte, vi costa quattro centesimi. Una volta acquistato il biglietto, si è in metropolitana e si può viaggiare in una certa direzione per qualsiasi distanza. E se guardate le stazioni della metropolitana, sono proprio come palazzi, proprio come palazzi, sarete stupiti, ogni stazione della metropolitana; ne ho viste almeno quattro o cinque. E Leningrado è il porto più pulito che abbia mai visto. Ne ho visti migliaia, sapete. Ho viaggiato così a lungo.

Vedete, il nostro senso di libertà è anche molto strano. Ad esempio discuteremo se dover indossare un sari rosso o nero; insomma, qualcosa del genere, sapete, che è davvero assolutamente inutile. Quindi, non saper usare la propria libertà è troppo. Vedete, se si mette il carico di un elefante su un asino, che cosa accadrà? È così.

O dobbiamo essere elefanti, oppure riduciamo i nostri pesi. Questa responsabilità è eccessiva. Ma con Sahaja Yoga si può fare. Ora Sahaja Yoga si sta diffondendo più in Occidente, naturalmente, non in Russia. Ma quando arriveranno i russi, vedrò la competizione.

Il giorno ideale sarà quello in cui la finiremo con tutti questi problemi di paura, litigi e tutto quanto. Quando vedrò i miei figli russi, inglesi e americani, tutti, scambiarsi reciprocamente le vibrazioni, quello sarà il giorno più grandioso della mia vita.

Ciò risolverà tutti i problemi, problemi internazionali, questi problemi della politica e tutte queste assurdità. E qui c’è anche la nostra politica, vedete, la nostra libertà è ciò per cui stiamo combattendo l’uno contro l’altro. Cosa abbiamo ottenuto anche da questo? Sprechiamo così tanta della nostra energia a lottare, a litigare. La politica è un bene fintanto che ci si corregge reciprocamente e si fa qualcosa che porti progresso.

Ma se si traduce in condizione statica… vedete, se ciascuno tira dalla propria parte, si crea una condizione statica. Qual è l’utilità anche di una tale politica? Quindi, se vi è data la libertà, dovete rendervi conto che deve esserci qualche motivo: ma come stiamo usando la nostra libertà?

Qualcos’altro? Un giorno tutti loro (i russi, ndt) crederanno in Dio, perché ne avranno l’esperienza. Ho già iniziato.

Sahaja yogi: ……… sul seme [non udibile].

Shri Mataji: Ho alzato la loro Kundalini. Ho lavorato molto duramente. Indubbiamente funzionerà. Gli esseri umani sono difficili, sapete. Se volete risolvere un problema senza restrizioni di questa natura, non ci riuscirete.

Per l’Occidente l’unica soluzione è Sahaja Yoga. Questo è l’unico modo, non è così?

Non rimane altro modo, perché ormai (gli occidentali, ndt) stanno sentendo la stretta del materialismo, stanno comprendendo che la materia non dà gioia e adesso se ne stanno sbarazzando; e sentono di dover cercare qualcosa di più profondo.

Questo è il vantaggio, e potrebbe accadere anche lì. È possibile, può accadere in un modo diverso. Ma per ora è già successo a voi, sta accadendo. E che cosa stiamo facendo noi al riguardo? Per Dio siete tutti uguali: russi, inglesi o americani non fa differenza.

Tutti sono stati creati da un unico Dio. Egli ha creato proprio una mappa meravigliosa. Lui non ha desiderato che voi creaste nazioni e paesi diversi e agiste come criminali: questa è tutta opera vostra. Lo avete fatto voi. Ora guardate! Non è stato Lui a farlo.

Qualche altra domanda?

Sahaja yogi: Dio è maschio o femmina?

Shri Mataji: Dio è entrambi. Come può essere uno solo? Giusto? Dio è uno come maschio e, quando diventa maschio e femmina, la femmina è la Sua energia e Dio è il testimone della Sua energia. Capito? All’inizio sono uniti. Quando si separano diventano due. Uno è Dio Onnipotente, che è il Testimone, e la Sua energia, che crea. E Lui è il testimone del gioco di Lei. Dovete leggere il mio articolo sulla creazione e c’è anche una conferenza sulla creazione. Lui deve averla, chiedetegli di darvela. Ne ho parlato molto tempo fa.

Douglas (Fry, ndt)[3] ha una registrazione. Lui ha molte registrazioni, e se gli date una cassetta la registrerà per voi e ve la darà. Vedete, lui ha alcune attrezzature. Non so quali attrezzature abbia. Ma potete procurarvi la mia registrazione sulla creazione.

Lo Spirito Santo è femmina.

Quindi c’è Dio, lo Spirito Santo e Suo (di Lui) Figlio. Ho spiegato lì tutto questo. E quando ho parlato della fede in Dio, ciò che intendevo è, che se non vi è lo Yoga, non potete ottenere Kshema (benessere).

Così, chi vi dice: “Sì, sì, ho fede in Dio, Dio mi è stato molto di aiuto, ha fatto per me questo e quello”, dovete sapere che si tratta solo di un mito. Vivono con una certa illusione.

Se non vi è lo Yoga, l’unione con Dio, non è possibile ottenere il benessere (Kshema). Un certo benessere che vi arrivi è soltanto una coincidenza.

Mentre, una volta ottenuta la realizzazione, agisce su di voi deliberatamente.

Va bene, facciamo venire le persone nuove e tutti voi. Per favore, toglietevi le scarpe e appoggiate bene entrambi i piedi a terra. Ora, come vi ho detto, è un avvenimento. Non è un qualcosa che si possa certificare: “Sì sì, siete realizzati”. Io non posso nemmeno certificare le mie stesse figlie. Deve accadere. Poi, in secondo luogo, una volta fatto, dovete nutrirlo, dovete prendervene cura.

Dovete stabilizzarla (la realizzazione), e di questo Sahaja Yoga è assolutamente capace e anch’io sto lavorando molto intensamente. Ho cancellato il mio programma in America proprio per lavorare sugli inglesi ed anche sull’Europa. Vediamo dunque come funzionerà. Per favore mettete le mani … [non chiaro]

Dovete affrontare ogni cosa. Non c’è niente di cui essere spaventati, ognuno può essere trasformato. Ognuno di voi può essere trasformato. Quindi non dovete sentirvi scoraggiati per nessun motivo. Non stateci male. Non condannate voi stessi, perché questo è il Tempio creato da Dio. Adesso chiudete gli occhi…

Prima di tutto vi sentirete consapevoli senza pensieri. Significa che non ci sono pensieri nella vostra mente. Ma siete consapevoli, proviene dall’interno.

Tu senti? Frank? I pensieri, ora, chiudi gli occhi. Infatti, se non chiudi gli occhi, la Kundalini non salirà oltre l’Agnya.

Senza la sua ascesa oltre l’Agnya, i pensieri non possono fermarsi. Quindi devi chiudere gli occhi. Non vi è alcuna ipnosi in questo, sapete. Siate un po’ pazienti con voi stessi, funzionerà.

Ora, la seconda cosa che accade quando la Kundalini attraversa questa zona della fontanella, è che iniziate a ricevere una brezza fresca nelle mani. La state ricevendo adesso? Chiudete gli occhi, chiudete gli occhi, lasciatela agire, lasciatela agire. David, guarda il mio Agnya … senti, sta arrivando nella tua mano.

Sahaja yogi: [non udibile]

Shri Mataji: Non senti? La sentirai. Abbi pazienza, abbi pazienza, sentirai. Chiudete gli occhi, sto lavorando per tutti voi.

Solo un secondo [non chiaro]. Funzionerà. Se non sta arrivando, arriverà. Vedete, è proprio il germogliare della vostra Kundalini. Non è così? Ci vorrà il suo tempo. La stai ricevendo?

La brezza fresca nella mano? Va bene, chiudi gli occhi, chiudi gli occhi, lasciala andare. Lasciala andare, mantieni l’attenzione assolutamente libera, non fissarla su nessun punto.


[1] Lo Shri Guru Granth Sahib Ji o Adi Granth è il testo sacro della religione Sikh, contenente gran parte della disciplina Sikh, ed è tuttora considerato come l’ultimo e permanente guru dei Sikh. In India, ma anche nel resto del mondo dove si trovano templi Sikh, viene trattato e rispettato come una persona. Gli viene posto dinanzi del cibo in concomitanza con i pasti e viene messo a riposare la notte in una stanza adibita a tale bisogno, dove tabacco, carne e alcol sono strettamente proibiti.

[2] Marijuana.

[3] Uno dei primi sahaja yogi occidentali.