Shri Ganesha Puja: Occorre invocare per prima cosa l’innocenza dentro di noi

Zurich (Switzerland)

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(09/2022 TRADUZIONE INEDITA)

SHRI MATAJI NIRMALA DEVI

Shri Ganesha Puja

Occorre invocare per prima cosa l’innocenza dentro di noi”

Zurigo (Svizzera), 12 Ottobre 1980





Occorre fare in modo che tutta la negatività intorno a noi, nell’universo, scompaia.

Quindi, per prima cosa, cantiamo la lode alla Dea quando distrusse un’incarnazione molto negativa e satanica, quella di Mahishasura. E, quando fu ucciso, tutti gli dei lodarono la Dea per averli salvati dalla distruzione. Questo accadde in un tempo molto lontano, circa diecimila anni fa.

Questa è dunque la glorificazione di quell’evento da parte degli dei, così, qualunque sia la negatività, con questi mantra se ne andrà. Infatti essa ci circonda, lo vedete, (i demoni) stanno arrivando tutti, stanno arrivando da diecimila anni. Ma questo è il modo in cui potete ricacciarli dal presente nei posti adatti a loro. Va bene? Quindi ascoltate. Fortunatamente adesso è in francese.

Gregoire: Non importa se è in francese, Madre?

Shri Mataji: No, ma non c’è il sanscrito?

Gregoire: Il sanscrito c’è ma è…

Shri Mataji: Va bene, leggilo in francese.

Gregoire (Lettura dal Devi Mahatmyam): Il saggio disse: “Avendo visto che la Dea aveva abbattuto il loro terribile e crudele avversario e annientato le sue schiere demoniache, gli dei arrivarono in gruppo, guidati da Indra, ad inchinarsi al di Lei cospetto…

[Interruzione nella registrazione]

Shri Mataji: Ora, ciò che fate recitando questi mantra è risvegliare l’innocenza in voi. L’innocenza è rappresentata da Shri Ganesha.

Come sapete, Egli si incarnò successivamente come il Signore Gesù Cristo. Ma prima di tutto occorre invocare l’innocenza in noi, poiché l’innocenza fu creata per prima, prima della creazione di questo universo, in quanto detiene il più grande potere protettivo, il più grande potere distruttivo ed è la cosa più potente.

Innanzitutto, quindi, cerchiamo di invocare l’innocenza. I miei piedi qui rappresentano Ganesha ed essi sono innocenti, e così si cerca di venerarli per invocare in voi Ganesha.

La vostra innocenza dovrebbe essere illuminata, va bene? Così capite il significato. Venite qui.

(Gli yogi fanno i preparativi per il puja)

Shri Mataji: Anche questo è la stessa cosa: rappresenta Shri Ganesha (istruzioni per il puja).

Gregoire: Devono leggere i nomi, Madre?

Shri Mataji: Come?

Gregoire: Devono leggere i nomi di Shri Ganesha?

Shri Mataji: Sì. Questi sono i nomi di Shri Ganesha per invocare l’innocenza in voi. Hanno seguito questi nomi anche in francese?

[Conversazione non chiara]

Shri Mataji: No?

Gregoire: Ganamukta.

Shri Mataji: Di’ anche il significato. Hai il significato, Gregoire?

Gregoire: No, dovrà spiegarlo Lei.

Shri Mataji: Ganadhyaksha è Colui che… I gana sono le truppe di angeli sul lato sinistro, come ad esempio San Michele. E Lui (Shri Ganesha) è il Signore di tutto il lato sinistro, Ganadhyaksha.

Gregoire: Ganamukta.

Tutti gli yogi: Om twameva sakshat Shri Ganamuktaya namaha.

Shri Mataji: Ganamukta significa Colui che libera i gana.

Gregoire: Ganadevata.

Tutti gli yogi: Om twameva sakshat Shri Ganadevataya namaha.

Shri Mataji: (Ganadevata). Egliè il Dio di tutti i gana.

Gregoire: Ganamandalamadhyasta.

Tutti gli yogi: Om twameva sakshat Shri Ganamandalamadhyastaya namaha.

Shri Mataji: Egli risiede al centro di tutti i gana.

Gregoire: Gunatita.

Tutti gli yogi: Om twameva sakshat Shri Gunatitaya namaha.

Shri Mataji: Egli è oltre tutti i guna. Vi parlerò dopo dei guna, che sono i tre aspetti in noi.

Gregoire: Gunaraja.

Tutti gli yogi:Om twameva sakshat Shri Gunarajaya namaha.

Shri Mataji: Egli è il re di tutti i guna.

Gregoire: Gurupriya.

Tutti gli yogi: Om twameva sakshat Shri Gurupriya namaha.

Shri Mataji: Egli è amato da tutti i guru.

Gregoire: Gurupujita.

Tutti gli yogi: Om twameva sakshat Shri Gurupujitaya namaha.

Shri Mataji: Egli è venerato da tutti i guru.

Gregoire: Gurudharmaduhramdarayanamaha.

Tutti gli yogi: Om twameva sakshat Shri Gurudharmaduhramdaraya namaha.

Shri Mataji: Egli si prende cura del dharma dei guru.

Gregoire: Gauriganeshwara.

Tutti gli yogi: Om twameva sakshat Shri Gauriganeshwaraya namaha.

Shri Mataji: Sua Madre è una vergine – Gauri – ed Egli per Lei è Ishwara, per Lei è il Signore.

Gregoire: Granthatattwavidé.

Tutti gli yogi: Om twameva sakshat Shri Granthatattwavidé namaha.

Shri Mataji: Ganthatattwa?

Gregoire: Granthatattwavidé.

Shri Mataji: Vidé. Ganthatattwavidé: Egli è l’essenza. Non ha corpo, è l’essenza.

Gregoire: Gangajalarasthaswadatchatura.

Tutti gli yogi: Om twameva sakshat Shri Gangajalarasthaswadatchaturaya namaha.

Gregoire: Potete ripetere? È molto lungo. Ok.

Shri Mataji: Va bene.

Gregoire: Gaudarva.

Tutti gli yogi: Om twameva sakshat Shri Gaudarvaya namaha.

Shri Mataji: Gau?

Gregoire: Gaudarva.

Yogi indiano: Gaudarva.

Shri Mataji: Gaudarva. Gaudarbha (conversazione con un sahaja yogi indiano). Gau sono le mucche e darbha è ciò che mangiano, la parte tenera, Gaudarbha.

Gregoire: Gavishwara?

Shri Mataji: Gavishwara.

Tutti gli yogi: Om twameva sakshat Shri Gavishwaraya namaha.

Shri Mataji:Egli è il Dio delle mucche. In India le mucche sono gli animali più miti. Sono gli animali più miti perché danno il latte e tutto il resto, e sono estremamente dolci. Sono gli animali più miti ed Egli è il loro Signore.

Gregoire: Grahadevata.

Shri Mataji:Egli è il signore della famiglia, perché è un bambino.

Tutti gli yogi: Om twameva sakshat Shri Grahadevataya namaha.

Gregoire: Gudaladubhuje.

Shri Mataji: Come? Qual è?

Gregoire: Gudaladubhuje.

Ok. Gupta.

Shri Mataji: Gupta significa segreto. Egli è la parte segreta. È la parte privata, la parte segreta.

[Il nastro qui si interrompe e riprende con il puja]

Shri Mataji: … vergini, oggi si venerano le bambine sotto gli otto anni. Pertanto ne abbiamo una qui seduta, Helène. Quindi lei deve aiutarmi.

[Dà istruzioni a lato per il puja].

Il kajal si mette negli occhi per eliminare ogni negatività dagli occhi. Qualche volta la Madre deve anche piangere.

[A lato: Gavin, metti il sindhur (kumkum).]

Questo è il Sahasrara. Con questo (mettendo il sindhur sul Sahasrara) io rendo omaggio al vostro Sahasrara, con questo (mettendo il sindhur sull’Agnya) io risveglio il vostro Agnya e li onoro entrambi.

Dovete legarmi questo filo al polso, è il gioco dei figli, significa che legate vostra Madre con il vostro amore.

Ricordo che i miei nipoti, quando andavo con loro a scuola, legavano il mio sari al sedile dicendo: “Non dovresti uscire finché non torneremo qui”.

E la Madre permette ai figli di giocare, così loro mi offrono questo (filo) per proteggermi ed è anche per la protezione di tutti voi. Legano i miei piedi con questo e poi lo legano su se stessi.

(Dà istruzioni a lato di allacciarlo ai Suoi piedi.

Sinistro… Io tengo il destro, quindi questo è il sinistro”.)

(In merito al mangala sutra) Per favore, legalo.

Questo è il segno che Lei è sposata a Shiva, sapete; Lei è la sposa di Shiva e questo è offerto dai figli alla propria Madre che è sposata.

Shiva è lo Spirito. Sadashiva è il Suo sposo e Lei è la Sua (di Lui) energia.

Ora, il profumo è offerto dalla Madre Terra, ed anche i fiori. Ecco lì i fiori.

Per questo sari… gli inglesi sono stati fortunati. Siete stati molto fortunati che io abbia ricevuto un sari da loro. Stavo proprio raccontando a Rajesh che ho ricevuto un bellissimo sari da loro, sono molto fortunati.

[Shri Mataji dà istruzioni per prepararla per il puja:

Mettilo… Vieni, metti la tua mano. Anche se rivolgi la tua mano verso di loro… Avrei avuto proprio bisogno di un sari]

[Shri Mataji parla a lato agli yogi] Loro non riescono a farlo? Devi legare questo, uno di voi deve legare questo.

[Interruzione nell’audio]

Parte 2:

(Sul Vishuddhi)… Il punto è il senso di colpa. Tutti i sensi di colpa si accumulano qui. Shri Vishnumaya li elimina perché Lei è il fulmine e il fulmine mette in luce tutto ciò che esiste qui (probabilmente nel Vishuddhi sinistro, ma il termine non è completamente udibile), incenerisce tutto ciò.

Vishnumaya è il tuono. Lei è la vergine, è una vergine. Lei muore subito dopo la propria nascita nel senso che fu scagliata in cielo, ma è una vergine e profetizza. Lei fa profezie.

Quando avete un blocco (al Vishuddhi sinistro) significa che state andando contro di Lei, significa che state sviluppando in voi qualche peccato che si insedia lì come senso di colpa: voi accettate il senso di colpa e così non lo affrontate.

Sentendovi in colpa, vi sentite con la coscienza a posto. Dite invece una volta per tutte: “Mi sono sempre sentito in colpa, a che serve? Adesso basta con i sensi di colpa, affronterò il problema e ci lavorerò”. Deve esserci un’attitudine di questo genere.

Traducilo in francese per loro.

[Interruzione dovuta ad una telefonata]

Quindi Vishnumaya è importante, perché qui la gente è così razionale da razionalizzare tutto ciò che è sbagliato, depositandolo qui come senso di colpa.

[Gregoire traduce]

Vedete, potrebbero esserci tre tipi di atteggiamenti nei confronti del peccato. Uno potrebbe essere: “Perché dovrei peccare? Non ho intenzione di farlo”. Questo potrebbe essere un atteggiamento.

Un altro potrebbe essere: “Non è peccato: faccio come mi pare”. Questo è un atteggiamento di lato destro.

Il terzo potrebbe essere: “Sì, so che è un peccato. Sono la persona peggiore, una pessima persona, sono un buono a nulla, che ci posso fare? È per questo che commetto i peccati”.

Un’incarnazione è oltre il peccato perché, qualsiasi cosa faccia, è punya, è punya.

Anche se uccide qualcuno è un’azione necessaria; anche se deve ricorrere alla diplomazia è necessario. Ma gli esseri umani devono sapere che, se si commette un peccato, si decade dal dharma.

Dopo la realizzazione, però, diventate realmente dharmatit, ossia oltre il dharma. Vale a dire che, se fate qualcosa di sbagliato, avrete subito una ripercussione sulle vostre vibrazioni, o sul vostro stomaco, o vi accadrà qualcosa.

Se, ad esempio, mangiate qualcosa che non dovreste mangiare, avrete subito la diarrea.

Se bevete alcolici vomiterete. Ciò vi accadrà automaticamente. È per questo che rinunciate all’alcool, al fumo, a tutte queste cose.

Dopo un po’ di tempo non ne sopportate neppure più il sapore. Non volete proprio saperne.

Ciò significa che avete trasceso il dharma: non dovete instaurarlo, esiste già, tutto il sistema sta funzionando in questo senso. Significa che la vostra attenzione ha trasceso il dharma.

Non dovete preoccuparvi di osservare il dharma (perché è ormai parte integrante di noi, ndt). Prima dovevate stare attenti a mantenervi al centro, nel dharma.

Adesso, se provate a fare qualcosa di sbagliato, immediatamente si evidenzierà nelle vostre vibrazioni o nella vostra costituzione, così non dovete metterci una attenzione totale.

C’era una persona, Cooly, che frequentava la chiesa greca. La chiesa greca… come si chiamava?

Yogi: Ortodossa.

Shri Mataji: Chiesa ortodossa, chiesa greca ortodossa. Io non gli avevo mai detto di non andare in chiesa, né che quelli cercano soltanto di ricavarne denaro, né che quella chiesa non rappresenta nulla, è tutto fittizio.

Quando però, dopo la realizzazione, andò in chiesa, cominciarono a bruciargli i piedi, le mani e tutto il resto. Insomma, era talmente realizzato, direi, che era diventato molto sensibile. La volta seguente che andò in chiesa, pensò che dovessero esserci dei bhut, così portò un po’ di polvere rossa e la sparse dappertutto. Metà della gente uscì dalla chiesa, anche lui uscì e tutti dicevano che in chiesa faceva molto caldo.

Allora venne a chiedermi spiegazioni di questo fenomeno. Gli dissi: “Faresti meglio a non andarci”. Lui prese molta di questa polvere rossa e fece croci e svastiche dappertutto sulla chiesa.

Non so, ma mi pare abbia detto che ora la chiesa è praticamente vuota. Adesso però andranno al pub (Shri Mataji ride), non verranno in Sahaja Yoga, è questo il problema.

Ieri vi ho parlato degli scritti di Blake, vero? [Yogi: “Sì”] I francesi però non hanno sentito, quindi se glielo spiegate saranno molto contenti e potranno parlarne a Cathy di Lille e a Marie.

Gregoire (in francese): Mataji ha ricevuto da Linda una lettera in cui citava…

Shri Mataji: È la Linda di MT (meditazione trascendentale).

Gregoire (continua in francese): Sì, la moglie di questo Peter. In essa lei ha citato a Mataji un poema di William Blake, un poeta realizzato. E William Blake, in un poema, descrive che le fiamme del rinnovamento partiranno dalle colline del Surrey, dove ha vissuto Mataji, e che la nuova Gerusalemme – “Return, return to Lambeth Vale…” (lett. “Ritorna, ritorna a Lambeth Vale”) – la nuova Gerusalemme tornerà…

Shri Mataji: “Dove saranno poste le fondamenta”.

Gregoire: “Dove saranno poste le fondamenta”. La nuova Gerusalemme, che era in rovina, tornerà a Lambeth Vale.

Shri Mataji: La lettera è per Cathy.

Gregoire: E la cosa stupefacente è che, a Lambeth Vale, Mataji ha posto la prima pietra dell’ashram, del primo ashram che abbiamo di Sahaja Yoga1. Sì, Madre?

Shri Mataji: Gerusalemme. Di’ che adesso tutta la storia, il nome di questo pellegrinaggio è “Gerusalemme d’Inghilterra”. Insomma, lui ora stabilirà Gerusalemme in Inghilterra. Dice che adesso Gerusalemme sarà in Inghilterra. Gerusalemme, il pellegrinaggio verso Cristo, sarà in Inghilterra.

Gregoire: Sì, Madre.

Shri Mataji: Questo è il titolo.

Egli lo ha profetizzato… Lo aveva già predetto.

Dovete ascoltarlo. Non l’hai sentito, Arneau? Lo sapevi, Arneau? Devi saperlo. Hai seguito? Vedete, Blake ha già scritto di me molto tempo fa.

Yogi: Sì, la conosco. L’ha letta la settimana scorsa a Ginevra.

Shri Mataji: Leggila.

Yogi: Non è questa. Non è questa.

Altro yogi: È così precisa, è incredibile, Madre.

Shri Mataji: Pensate, scrivere letteralmente la valle di Lambeth. Ed io vivevo sulle colline del Surrey, è notevole connettere le due cose.

Come ha potuto profetizzarlo? Sapete, egli era un grande profeta, un grande santo. Gli inglesi non lo hanno apprezzato molto. Shakespeare era un avadhuta (santo asceta), un avadhut, era un avadhut, non v’è dubbio.

Yogini: Che cosa significa avadhut?

Gregoire (in francese): Avadhut indica un essere realizzato di altissimo livello, che profetizza la verità.

Shri Mataji: È quel genere di guru che vive nei villaggi. Sapete, loro cercavano di mostrare la futilità di ogni cosa. Il romanticismo è inutile, tutto è futile.

Guardate, ad esempio, tutto il comportamento di Amleto: lui ascoltava il bhut di suo padre e anche il suo comportamento era inutile.

E ciò che fece fu uccidere la fidanzata, uccidere la propria madre. Insomma, tutto è futile, e questo è ciò che (Shakespeare) cercò di evidenziare. E ciò è anche molto vero, loro però erano molto duri, sapete.

Gregoire: Dovrei tradurre, Madre?

Shri Mataji: Sì, traduci.

[Gregoire traduce in francese alcune parti del seguente brano, tratto dal poema “Milton” di William Blake2]

Le colline del Surrey rifulgono come le scorie della fornace; la Valle di Lambeth

Dove ebbero inizio le fondamenta di Gerusalemme, dove crollarono,

Dove furono ridotte a rovina da tutte le Nazioni, e misero radici Foreste di Quercia,

Oscuramente alla bocca della Fornace balugina un mucchio di ceneri ardenti.

Quando ritornerà Gerusalemme dilagando su tutte le Nazioni?

Ritorna, ritorna alla Valle di Lambeth, O edificio dell’anime umane!

Da lì per l’Isola bianca si diramarono i Templi Druidi di pietra,

Da lì, dalle rovine di Gerusalemme, dalle sue mura di salvezza & lode

Per tutta quanta la Terra furono eretti, dall’Irlanda al Messico

E al Perù ad occidente & a oriente alla Cina & al Giappone, fino a Babele

Lo Spettro di Albione accigliato riguardò le Nazioni in gloria & guerra.

Tutte le cose cominciano & finiscono sopra le antiche scogliere della Druidica Albione:

Ma dalle membra possenti di Albione tutti i Cieli Stellati sono ormai scomparsi.

Strepita alto il Martello di Los, girano rumorose le Ruote di Enitharmon:

I suoi Telai vibrano di teneri affetti, intessono la Trama della Vita

[Gregoire in francese: “C’è scritto ‘Her’ (di Lei), quindi si riferisce ad una Donna”.]

Con le ceneri dei Morti; Los solleva i suoi Mestoli ferrei di colata

Ricolmi di fuso Metallo: sospinge dirupi di ferro in strepitanti catene

Da Hyde Park fino agli Ospizi di Mile-End & Old Bow.

Qui le Tre Classi degli Uomini Mortali assumono le loro destinazioni stabilite,

E da lì si diffondono per tutte le Nazioni della Terra, & da lì

[Gregoire in francese: “Questi sono i sahaja yogi”]

La Trama della Vita è tessuta & i delicati tendini della vita

Creati, e le Tre Classi degli Uomini regolate dai Martelli di Los & tessute”.

Shri Mataji: Notevole, e io ho posto la pietra delle fondamenta proprio prima di venire, soltanto circa diciassette, diciotto giorni fa. Devo aver posto le fondamenta forse venti giorni fa. E adesso tutto questo è iniziato e ho ricevuto (questa lettera) a Ginevra.

[Interruzione audio]

Bene, penso che ora dovremmo tutti riposarci un po’, rilassarci per un po’. Mi pare che lui abbia ricevuto la realizzazione; su di lei, invece, dovrò lavorare. No, lui ha toccato… l’ha sentita due volte.

Gregoire: Sì, lui l’ha sentita.

Shri Mataji: (Parla a lato con qualcuno, probabilmente Gregoire) Oh, capisco. Per quanto riguarda lei, se lavorano con la fotografia la otterranno, la loro Kundalini è stata risvegliata.

Dille di non rivolgere i piedi verso di me. Dovrebbe chiedere guardando la fotografia: “Madre, sei Tu la Madre di Cristo?”, perché il suo chakra di Cristo è bloccato.

Possono chiederlo entrambi. Starete bene. La Kundalini adesso è risvegliata. Lei ora vi purificherà. Insomma, sono risvegliati.

Lasciate che facciano la domanda, se lo desiderano. Chiedetelo in francese.

Gregoire (in francese): Chiedete: “Madre, Lei è la Madre di Cristo?”. Guardate Mataji. Domandate.

Shri Mataji: Ancora (lo ripete per alcune volte).

Ah! Sentite la brezza fresca sulle mani?

Gregoire: Lui la sente, lei no.

Shri Mataji: Ci sono entrambi. Lei fumava? Fumava?

[La signora rivolge una domanda a cui Gregoire risponde in francese]

Shri Mataji: Che cosa c’è?

Gregoire: Niente, Madre. [Shri Mataji: “Hm, bene…” (incomprensibile)] No, lei diceva che non è sicura di ciò che succede qui e le ho risposto…

Shri Mataji: Come può essere sicura?

Gregoire: È esattamente ciò che le ho risposto: come può essere sicura?

Shri Mataji: I suoi occhi non sono ancora aperti, sapete, i suoi occhi non sono ancora aperti.

Gregoire: (Sta parlando ancora con i ricercatori) Naturalmente, sì, certo. (La signora fa ancora domande)

Shri Mataji: E non pensarci, perché non capiresti, i tuoi occhi devono ancora aprirsi. Nell’oscurità non puoi capire.

(Anche l’uomo continua a fare domande)

Gregoire: Lui dice che sono stati ingannati una volta, quindi ora si sentono molto…

Shri Mataji: Ma perché io dovrei ingannarvi? Quanto denaro mi avete dato? Che cosa mi darete? Che cosa potete darmi voi?

Al vostro guru avete chiesto, avete fatto domande all’inizio? A me, invece, state facendo domande di ogni genere. In presenza della verità, quando si è dinanzi alla verità, gli esseri umani dubitano, mentre quando si trovano dinanzi alla menzogna ci si tuffano dentro. Per quale motivo dovrei ingannarvi?

Non vi abbiamo permesso neppure di venire al puja. Insomma, vedete, il nostro sistema è diverso. In effetti sono io che devo accettarvi, non siete voi che dovete accettare. Si tratta del mio consenso.

Vedete, sono io che devo accettare voi, non siete voi che dovete accettare me. La posizione è diversa. Capite? Capite la posizione? È completamente diversa.

Ora sentite le vibrazioni. Per questo lei non sentiva: lui (il suo guru) è un demonio. E come potete paragonarmi a lui? Come potete ottenere la realizzazione?

Davvero, parlando in questo modo lui (il ricercatore) è subito migliorato, non è forse così? (Shri Mataji ride) È Mahamaya, vi dico. È Mahamaya, sapete, perché vi mette alla prova. Vi mette alla prova continuamente. Infatti tutte le deità mi conoscono.

[A lato: “Ah. Va meglio, lui è a posto, (la Kundalini) esce. Lei è difficile. Sì, in lei funziona, ma il Vishuddhi è davvero in cattive condizioni, a causa dei dubbi”.]

Vi dico… Gregoire, di’ loro di considerare che, se vanno da Mahesh Yogi (Maharishi di MT, meditazione trascendentale) o da chiunque altro, loro devono lavorare, mentre lui non fa nulla. Qui devo lavorare io.

D’accordo?

Secondo: le persone che sono qui sanno qual è il tuo problema, tutti loro lo sanno, anche lui lo sa. Vedete, tutti sanno ciò che accade, dove, e dicono tutti la stessa cosa.

Dicono tutti la stessa cosa. E neppure loro vi inganneranno.

Quindi, va bene? Insomma, deve funzionare. Voi dovete diventare, non si può fare con un certificato falso. Deve accadere. Anche la bambina, Estelle, ve lo dirà. Lei è in grado di dirlo.

Voi siete tutti ricercatori, cercate la verità, ecco perché faccio tutto il possibile per voi.

D’accordo? E dovreste riceverla tutti, è un vostro diritto averla. La otterrete tutti. Ve la accorderò anche se frequentate qualche guru o altro. Non dovete preoccuparvi.

Adesso non piangere, vieni, vieni qui. Non piangere, non c’è motivo di piangere, l’avrai. Va bene? Siete tutti ricercatori, la riceverete. Non preoccupatevi, non dovete sentirvi delusi. Chiudi gli occhi.

Lei sta andando via adesso? (Si riferisce ad una bambina che sta andando via)

Gregoire: Sì, Madre.

Shri Mataji: Hélène, stai andando via?

Hélène: Sì.

Shri Mataji: Aaah.

Hélène: Ciao.

Shri Mataji: (Le dà un bacio) Ciao. Non ho nulla da darle. Hélène, cosa dovrei darti?

Hélène: Niente, Madre. Dammi il Tuo amore.

Shri Mataji: Te lo darò. Datele almeno la mia fotografia. Non ho portato nulla per lei, non sapevo che l’avrei incontrata.

(Shri Mataji continua a lavorare sulla ricercatrice) Entrambi i chakra sono bloccati.

Dio ti benedica.

E tu dopo devi metterti in contatto con questi pazienti e Gregoire dovrebbe farlo, lo farà funzionare. Va bene, dottore? Abbi cura di te.

(Uno yogi dice a Shri Mataji chi altro ha dei blocchi).

Gregoire: Laurent a senti... Scusi Madre, mi stavo rivolgendo a Lei in francese. C’è una cosa molto interessante, Laurent ha sentito il Muladhara sinistro e loro hanno frequentato il corso di siddhi, ricorda?

Shri Mataji: Sono tutti malati: il corso di siddhi distrugge il Muladhara.

(Shri Mataji continua a lavorare sui ricercatori provenienti da MT, ripetendo “Aham Sakshat Param” diverse volte).

Shri Mataji: (Alla ricercatrice) Lei è tua sorella? Lui è tuo fratello. (Rivolta ad uno yogi) Lei dovrà rivolgere la mano sinistra verso la foto e la destra sul Vishuddhi. Adesso ti senti meglio? [Signora: “Sì”] Sei rilassata. Gli spiriti sono usciti.

(Ad uno yogi)Ti ci sono voluti due giorni per stare bene, vero?

Gregoire: Madre, lei ci lavorerà con la fotografia.

Shri Mataji: Sì.

Gregoire: Questo sarà utile.

Shri Mataji: Ed anche loro hanno impiegato… anche voi avete impiegato due o tre giorni per ottenere la realizzazione, vero?

Gregoire:Quattro giorni.

Shri Mataji: Quattro giorni, anche a lei ci vorrà un po’ di tempo. Tutto qui. Va tutto bene. Non preoccuparti, non essere nervosa, funzionerà.

Ci vuole… hai praticato questo corso per così tanto tempo che ci vorranno almeno quattro giorni, d’accordo? La otterrai, e quando l’avrai ottenuta scrivimi, va bene? Dio ti benedica (Shri Mataji bacia la ricercatrice).

Lei andrà a posto. Sapete, ci vuole tempo per… Con questa specie di corso di meditazione trascendentale ci vuole un po’ di tempo, tre, quattro giorni o giù di lì. Va bene? Lei andrà a posto.

(Shri Mataji si appresta ad andare via)

Trasmettete da parte mia tantissimo amore a Cathy e alla ragazzina marocchina, Monica, e anche ad Esther, tantissimo. Io le ricordo tutte.

Dite loro di non preoccuparsi perché anche voi ci avete messo quattro giorni, quindi non ha importanza.

È ovvio. Sì. E poi apprenderanno cosa occorre fare per i chakra e tutto il resto, allora potete parlare.

(Ad una yogini) Stai facendo un ottimo lavoro a Parigi, bene. Cercherò di venire a Parigi di ritorno in India, forse, per uno o due giorni.

Ti informerò, d’accordo? Forse, forse.

Mi piacerebbe vedervi tutti. Per allora avrete tutti la realizzazione. Dovreste diventare maestri della Kundalini.

Vi benedico infinitamente.

Va bene? Vi benedico.

Noi adesso sappiamo tante cose sulla Kundalini e le apprenderete anche voi.

[Fine della registrazione audio]





1 L’ashram di Chelsham Road a Londra.

2 Gregoire traduce solo alcune parti di questo passaggio. Tuttavia, data la bellezza del brano, e per facilitarne la comprensione, si è pensato di inserire l’intero estratto dal poema “Milton” di William Blake.