Shri Ganesha Gauri Puja

Sydney (Australia)

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S H R I   M A T A J I   N I R M A L A   D E V I

 Shri Ganesha Gauri Puja

Sydney (Australia), 4 Aprile 1981


Oggi è accaduta una cosa davvero unica, una fortuna speciale per i sahaja yogi dell’Australia. Questo giorno non è mai stato celebrato prima nella storia di Sahaja Yoga.

Oggi per i sahaja yogi è Capodanno, poiché è il Capodanno del calendario Shalivahana.

Come sapete, Shalivahana è la mia dinastia, e sono chiamati Shalivahana poiché portano gli scialli della Dea – così come anche voi molte volte portate in giro i miei scialli – e per questo furono chiamati Shalivahana.

Questo giorno di Capodanno è il primo giorno dell’avvento della Dea. Sono nove giorni.

Inoltre, in altre ere… ci sono quattro yuga: Satya Yuga, poi Dvapara, Treta, Kali Yuga. La Dea si è incarnata in due yuga: una prima del Satya Yuga ed una dopo.

Quello di oggi è il giorno che indica esattamente il primo giorno della Sua incarnazione su questa terra. È anche il giorno di Gauri, infatti la Vergine è la prima forma della Dea. E Lei ha anche creato Ganesha di martedì, proprio all’inizio di questa settimana.

Che giorno è? Oggi che giorno è?

 Yogini: Oggi è il quattro. È sabato, Madre, è sabato.

Shri Mataji: È sabato.

[Ora, adesso basta. Non state lì, capito? Mentre parlo non dovreste fotografarmi. È un’idea molto scorretta perché ciò mi disturba. Inoltre, se durante il discorso, mentre parlo fate fotografie, ho visto che a volte risultano molto strane.

È meglio scattare fotografie quando non parlo. Perché, vedete, c’è un rumore continuo, tutti si distraggono e l’attenzione non si stabilizza.

Sto parlando di una cosa molto importante, capito? Adesso per favore non scattate fotografie, prestate attenzione a ciò che dico. (Hindi)]

Dunque martedì è il giorno in cui è stato stabilito Ganesha, dopodiché la Dea ha iniziato ad operare. Il primo giorno, il giorno in cui ha iniziato è il mercoledì. Ha iniziato a lavorare di mercoledì. Mercoledì è il giorno dell’azione, per questo Lei ha iniziato di mercoledì. Oggi, in questo caso, è sabato, ma vi sto parlando dei tempi originali.

Poiché mercoledì è il giorno dello Swadishthana, è quello il giorno in cui Lei iniziò a far funzionare tutto.

Quindi in Sahaja Yoga martedì è il primo giorno e mercoledì il secondo. E vi sorprenderà come anche per le stelle sia lo stesso. Infatti, martedì è il giorno di Marte in cui risiede Shri Ganesha. Mercoledì è il giorno di Mercurio e Mercurio è lo Swadishthana.

Il terzo giorno è il giorno di Giove, quello che chiamate, che chiamiamo guru. È il giorno del guru, Giove, il maestro.

Venerdì è il giorno della Dea – osservate anche la corrispondenza con i chakra – (il giorno) della Dea, Madre della Terra, Madre dell’universo, Venere.

Ma nella lingua indiana sanscrita i nomi dei giorni corrispondono esattamente alle stelle.

Quindi sabato[1] è il giorno di Shri Krishna, Shani è Saturno. Poi domenica[2] è il giorno di Cristo, il sole. Lunedì[3] è il giorno di Sadashiva, ossia della realizzazione, dell’integrazione.

Questi sono i sette giorni in cui Dio creò l’universo intero. Per questo ieri vi ho detto che in questo modo limitato non potete comprendere il Cristianesimo. Penserete che è una totale pazzia, ma non è così. Soltanto leggendo altre cose, altre Scritture, comprenderete le parole di Cristo.

Oggi dunque è la ricorrenza del primo giorno, quello in cui fu creato Ganesha, nel senso che, sebbene oggi non sia martedì, secondo le date della luna oggi è il primo giorno della luna di questo mese. (Marathi)

Noi lo chiamiamo Chaitra. Il mese è Chaitra e questo è il periodo in cui… (Marathi) Gauri è Chaitra, così l’instaurazione di Gauri è avvenuta durante questi nove giorni.

Ma Ganesha deve essere stabilito prima di ogni altra cosa, sebbene prima sia dovuta venire Gauri, e potete capire perché. Gauri dovette venire prima per creare Ganesha, ma Ganesha viene sempre prima, persino di Gauri. Niente ha inizio prima del puja, prima dell’adorazione di Ganesha. Infatti Egli è colui il quale rimuove tutti gli ostacoli, tutte le negatività, tutte le barriere che si presenteranno, tutta l’attenzione che vaga qua e là.

Ecco perché per primo veneriamo Ganesha: proprio per chiedergli di proteggerci. Ma prima deve venire Gauri ed ecco perché questi nove giorni sono dedicati a Gauri. Lei venne sulla terra per sconfiggere diavoli e demoni, la negatività, affinché la gente trascendesse il Bhavasagara, il Void, la maya, l’illusione.

Quando i bhakta, i devoti di Dio pregavano, quando facevano qualcosa, i rakshasa li ostacolavano e li disturbavano.

A quei tempi i rakshasa erano distinti dai santi, non c’era la mescolanza che c’è oggi in cui trovate che nei santi vi sono negatività. Non era mai stato così prima.

Questo è il Kali Yuga, è una tale confusione che non esiste nessuno che sia del tutto santo e nessuno che sia totalmente un rakshasa. I rakshasa si sono insediati nelle nostre teste, sono dentro di noi, pertanto c’è la negatività e quindi non siamo completamente santi.

E questo è il grosso problema di Sahaja Yoga: anche quando mi venerate, cercate di essere dalla parte dei santi più che da quella della negatività, cercate di essere più dalla parte dei santi. Infatti voi siete santi, non v’è dubbio, ma queste cose orribili in un modo o nell’altro sono penetrate nella vostra testa e si sono insediate nel vostro ego e superego, queste orribili negatività, ed oggi dovete davvero decidere di eliminarle.

Infatti voi siete realmente santi e queste sono brutte macchie, kalanka, ossia qualcosa che è in voi e che vi danneggia veramente. Cercate perciò di eliminarle, cercate di diventare positivi, fondetevi con il puja.

La seconda cosa, riguardo all’importanza di questo giorno, è che io finora non ho celebrato questo primo giorno da nessuna parte. Doveva essere in Australia, è diritto dell’Australia che si celebri qui questo giorno.

Abbiamo avuto altri puja, altri Navaratri, con i quali ho celebrato il primo, il secondo, il terzo, tutti i nove giorni. Ma non abbiamo mai celebrato da nessuna parte questo Navaratri, questo giorno degli Shalivahana.

Sebbene il sette aprile, a Londra, abbiamo organizzato una sorta di celebrazione e allora ne ho parlato, in realtà prima non abbiamo mai celebrato un puja in questo giorno.

Quindi è davvero lodevole che abbia luogo qui. Sono molto felice perché è qui che Gauri ha stabilito Shri Ganesha.

Oggi abbiamo due personalità da adorare: una è Ganesha, in quanto Ganesha è Colui che può preservare il nostro status, il nostro livello nella realizzazione. Ci protegge quando otteniamo la realizzazione, quando ci eleviamo. Egli dunque preserva e protegge. Inoltre, si prende cura di noi e ci dona saggezza affinché possiamo ascendere senza deviare verso il lato sinistro o il destro; per avere una dignità totale ed essere totalmente integrati con il nostro cuore, con il principio di Shiva, con la nostra realizzazione facendolo con il nostro cuore, in modo genuino. Per questo adoriamo Shri Ganesha.

Ma in realtà oggi è il puja di Gauri, ossia della Kundalini. Quindi prima di tutto adoreremo Shri Ganesha e poi la Kundalini, ossia Gauri.

Ora fortunatamente ho ricevuto un sari che è proprio straordinario, poiché ha il colore dell’Australia. Il verde è il colore di Gauri. Gauri indossa un sari verde e questo è il simbolo soltanto di Gauri. Questo è il simbolo di Gauri e all’interno c’è Ganesha, con il Suo colore (rosso): questo sari che ho ricevuto è assolutamente sorprendente. Quest’altro è proprio il contrario: il colore di Ganesha predomina su quello di Gauri. Questa è una combinazione molto tradizionale nello schema di colori indiano, poiché il rosso è il colore di Ganesha.

In voi è di un rosso intenso e può tendere più al cremisi, può diventare nerissimo, può assolutamente sparire del tutto. Ma in me è del colore di questa argilla, poiché è assolutamente obbediente, assolutamente una sola cosa con me, pertanto è del colore dell’argilla.

E Gauri è la Madre Terra; Gauri esiste lì, nella Madre Terra; per questo il colore è il verde, infatti Madre Terra è sempre coperta di verde. Quanto meno è coperta di verde.

E il colore di Ganesha è quello dell’argilla poiché è fatto con la Madre Terra, l’elemento è la Madre Terra.

Spero di essere riuscita a spiegarvi il rapporto simbolico.

Conoscete la storia di come Ganesha fu creato da Gauri? Bene, ve la racconterò. E poi potremo celebrare tutti (il puja, ndt). È molto interessante, ecco perché ho detto che farò qui il mio bagno. Si dice che….  

Yogini: Mi scusi, Madre, qua in fondo non riusciamo a sentire molto bene. Può parlare a voce più alta, o c’è un modo per poterla sentire meglio?

Shri Mataji: Cosa dice?

Yogi: Non riescono a sentire.

Shri Mataji: Non riuscite a sentirmi?

Yogini: No, Madre.

Shri Mataji: Bene, allora dovrò gridare. Proprio nulla?

Yogini: Sì, un po’, ma per la maggior parte del tempo…

Shri Mataji: Va bene. Dovrei usare questo? D’accordo. Così potete sentire.

Bene, adesso vi racconterò la storia della nascita di Shri Ganesha. È molto interessante, molto simbolica. Si tratta di Cristo, ma la gente dice che Egli è l’Alfa e l’Omega e così via, senza sapere di cosa parla.

È una formula molto concisa per definire il tutto. Non conoscono affatto Ganesha, niente. Si limitano a prendere una parola qua e là e ne parlano in questo modo.

Egli è dunque Colui che è stato creato per primo. Ora, è molto simbolico: il potere del puro desiderio di fondersi con lo Spirito è simboleggiato da Gauri. La Gauri primordiale è quell’Energia che si è separata dal proprio Signore, si può dire. Nelle Sue vite precedenti era stata separata, poi rinasce come Parvati e vuole unirsi a Shiva che è lo Spirito.

Così adesso è avvenuto il matrimonio nel senso che ora Lei può incontrarlo e il matrimonio deve avere inizio. Ma Lei non è ancora sposata, voglio dire che pur essendo sposata è ancora una vergine – significa che (la Kundalini, ndt) è sul punto di ascendere – prima vuole fare un bagno perché deve incontrare il Suo Signore, così deve fare il bagno, il Suo bagno nuziale.

Lei è una vergine, assolutamente vergine, e va a fare il bagno. Teme però che qualcuno possa entrare mentre sta facendo il bagno.

Considerate la delicatezza dell’intera situazione: questo desiderio, riservato unicamente allo Spirito, non vuole essere esposto a nient’altro, a nessuna negatività che possa entrare, a nessuna eventualità del genere. Così chiude la porta, ma è tuttavia preoccupata che qualcuno possa entrare dal retro. Poi si mette questa polvere profumata che usiamo in India, indicata appositamente per le spose, strofina il Suo corpo con essa e si accorge che vengono via molte scorie.

Allora con esse plasma Ganesha. Immaginate quanto debbano essere vibrate. Lei si cosparge di questa sostanza fatta di canfora e di tutte queste bellissime sostanze realmente celestiali che sul Suo corpo vengono completamente vibrate. Plasma un Ganesha e lo mette sul retro della stanza da bagno. Sta facendo piacevolmente il bagno quando improvvisamente arriva Shiva, bussa alla porta, ma Lei non lo sente. Allora Lui passa dall’entrata posteriore dove vede che sta seduto Shri Ganesha.

Chiede a Shri Ganesha: “Tu chi sei?”.

Lui risponde: “Sono il figlio di Gauri”. Shiva non riesce a capire: Lei è una vergine, e questo afferma di essere il figlio di Gauri. Pensate all’Immacolata Concezione, cercate di capire.

Allora Shiva dice: “Come può avere un figlio se è la vergine?”; e pensa che Lui stia calunniando la Sua sposa che è una vergine. Così, irato, gli taglia la testa ed entra nella stanza da bagno dove Gauri è pronta a riceverlo. Lei guarda fuori e vede che Suo figlio è morto.

Lui Le chiede: “Che cosa significa questo?”.

Lei risponde: “È mio figlio e l’ho creato con la mia mala – con tutte le scorie del corpo  – l’ho creato e l’ho messo lì. Come hai osato ucciderlo?”.

Lei dice: “Che fare adesso?”. Poi aggiunge: “D’accordo, vai a cercare la testa di un animale che sia disponibile, gliela metteremo sul busto e sarà di nuovo mio figlio”.

È tutto predisposto; infatti questo bambino non doveva sviluppare ego e superego umani. Doveva essere la personificazione della fanciullezza, la personificazione dell’innocenza infantile, essendo l’incarnazione dell’innocenza. Per questo dovettero procurarsi la testa di un animale.

Ora, l’animale più saggio della terra è l’elefante, e l’elefante fu salvato durante l’evoluzione in modo molto miracoloso. Questa è un’altra descrizione che vi farò più avanti.

C’era dunque una mamma elefantessa che era sdraiata con la schiena rivolta verso il suo cucciolo – è per questo che in India le donne non dormono mai, mai, con la schiena rivolta verso i propri bambini: il bambino deve essere davanti, pudhe, davanti. Non dovrebbe mai stare dietro la madre, mai: lei si alzerà e si coricherà dall’altra parte, cambierà posizione, ma non darà mai le spalle al bambino – e così la testa di quel cucciolo di elefante fu tagliata e portata per essere attaccata a Shri Ganesh. E così fu creato Shri Ganesha.

Ma voi sapete che l’elefante è il veicolo di Mahalakshmi. Il corpo, dunque, è dato da Mahakali ma la testa è data da Mahalakshmi, il potere dell’evoluzione.

Ora, Ganesha risiede in noi nel Muladhara Chakra. Alcune persone che hanno provato espedienti di ogni genere nel tentativo di trovare Dio, devono aver visto la proboscide di Shri Ganesha e pensato che fosse la Kundalini – come Madre non li biasimo molto per questo – e così hanno introdotto tutte queste perversioni e cose sbagliate riguardo a Ganesha.

Egli è invece l’incarnazione dell’innocenza, e più avanti dovete leggere nel Devi Bhagawat in che modo si incarnò sulla terra come Cristo, e come stia per venire sulla terra con i Suoi undici poteri come Kalki. È molto difficile per gli indù accettare che Ganesha, una personalità tanto dinamica, diventi come Cristo il quale si fece crocifiggere. Ed è impossibile… almeno gli indù hanno una conoscenza molto più vasta e molto più buon senso, ma è impossibile per dei ferventi cristiani capire che Cristo possa essere questo bambino elefante. Va oltre la loro comprensione. Infatti per loro Cristo dovrebbe essere un uomo che non ha il potere di uccidere nessuno. Però poi dicono che verrà per distruggerci. Io non so come si destreggino con queste cose.

Si attaccano ad una sola cosa, per esempio che Egli era l’Alfa e l’Omega, e finisce lì. Ora, Dio solo sa chi li abbia autorizzati. Comunque sia non vedono gli altri fattori, come (ad esempio) che aveva una Madre. Egli parlò dello Spirito Santo, lo disse in un modo così sublime: “Io invierò lo Spirito Santo”. E disse anche molto chiaramente: “Chi ha peccato contro di me o mi ha insultato, passi, ma niente contro lo Spirito Santo sarà tollerato”. Perché ha detto così? Egli è l’Alfa e l’Omega, ma perché disse così?

Ovviamente Egli è il primo ad essere stato creato (Ganesha, l’Alfa, ndt) ed è Lui anche a questo stadio, allo stadio di Kalki, il quale è alla fine (l’Omega; Shri Mataji tocca la sommità della testa, ndt), è indubbio.

Ma ciò non significa che, perché siete cristiani, abbiate un diritto speciale: assolutamente no. Direi anzi che molti indù hanno su Ganesha molti più diritti di voi, in quanto voi avete danneggiato la vostra innocenza, mentre loro non lo hanno fatto.

Quindi potete proclamarvi cristiani e lottare per Cristo, ma non lo siete, perché il fondamento di Cristo è l’innocenza e noi l’abbiamo distrutta. Quindi, quelli che si identificano con Cristo, anche i sahaja yogi, devono sapere che questa identificazione in effetti è un condizionamento, in realtà non è così. Pertanto, dovete diventare innocenti. Dovete ristabilire la vostra innocenza.

A quel punto siete davvero cristiani, lo siete veramente.

E direi che la gente in India… di fatto, sapete, fortunatamente non siamo diventati avanzati come voi. Noi non cadiamo mai nelle trappole del progresso: (siamo) gente troppo pigra, simile ad elefanti, non potremmo cadere in niente. L’India è grande come un elefante. Qualsiasi cosa entri, la rigetta da una parte o da un’altra, non accetta niente. Noi non ci siamo mai preoccupati di Freud. Per noi è una specie di individuo leggendario che vive nel paradiso dei pazzi; non lo abbiamo mai accettato. Niente può penetrare in quella nazione elefantiaca. Sapete, continua a soffiar via tutte le cose che girano intorno, così niente è entrato nelle loro teste. Loro non hanno mai danneggiato la loro innocenza, semplicemente perché sono troppo grandi e molto letargici nei confronti delle nuove idee.

Ed è per questo che, malgrado tutto, non si sono convertiti al Cristianesimo e alcuni di loro non hanno mai sentito nominare Cristo. Hanno preservato molto di più la propria innocenza e sincerità di cuore, in quanto non sono sconnessi. Quando Ganesha è distrutto, vi sconnettete. Il vostro cuore agisce da una parte, il vostro cervello agisce da un’altra. Pertanto loro non sono ancora riusciti a raggiungere quel genere di dissociazione. E qualsiasi cosa provino, sanno interiormente che è sbagliata. Se anche ci provano, insomma, è come quando la gente ruba ma sa che è sbagliato: allo stesso modo loro nonostante tutto se ne rendono conto.

Noi dobbiamo quindi renderci conto di dover conseguire la nostra posizione di persone innocenti. Ma vostra Madre è molto misericordiosa, è molto potente, è molto amorevole e vi ha creati ad immagine di Ganesha. Voi avete tutti i poteri che ha Shri Ganesha. Il potere più grande che ha Shri Ganesha è che voi potete avvicinarvi moltissimo a me. Nessun’altra deità può avvicinarsi a me quanto voi.

La Kundalini non può essere alzata da nessuna deità, da nessuna incarnazione ad eccezione di Shri Ganesha. Lui deve informare la Kundalini, diversamente essa non può salire. E siete voi che avete il potere di alzare la Kundalini con le vostre dita.

Quanti poteri vi ho dato! Non ne avete assolutamente idea. Io vi ho creati ad immagine di Shri Ganesha. Dovete quindi stabilizzare quell’innocenza in voi; ed essa viene stabilizzata. Riconquisterete la vostra innocenza.

Ma la seconda cosa molto importante di Shri Ganesha che si deve apprendere è che Egli non conosce alcuna altra deità che Sua Madre. Per Lui non esiste nessun altro che Sua Madre. È totalmente consacrato a Lei. C’è una storia che riguarda Parvati, Sua Madre, la quale disse: “Si farà una gara fra voi due fratelli e io vi darò un grosso regalo” – l’altro era Kartikeya, Suo fratello, il quale venne sulla terra proprio per distruggere Narakasura; tutti i poteri distruttivi si combinarono per creare Kartikeya – e aggiunse: “A chi di voi farà per primo il giro della terra darò un premio”.

Il mezzo di trasporto di Kartikeya è molto veloce, è un pavone. Lui dunque saltò in groppa al Suo pavone e decollò come un aeroplano. Invece il veicolo di Shri Ganesha è un semplice topolino, che doveva fare? Egli fece ricorso alla saggezza. Disse: “Chi può essere più grande di mia Madre? Lei ha creato tutte le deità. È Mahakali, è l’Adi Shakti. Ha creato tutte le deità, ha creato tutti gli universi, è Colei che ha fatto ogni cosa: chi può essere più grande di Lei? È Lei la Suprema”.

Così fece soltanto tre giri intorno a Lei e vinse il premio, mentre Kartikeya stava ancora volando in aria. (Ganesha) ha combattuto addirittura contro Shiva. Ha lottato contro tutti. È una storia molto interessante quella che descrive tutti questi avvenimenti, che evidenzia una dedizione totale. E per i sahaja yogi è importante capire la resa, la dedizione completa, ed anche un sentimento autentico dal cuore.

Chiederò a Raulbai di parlarvi qualche volta del protocollo: è importante, anche se io sono così vicina. Nemmeno Cristo parlerebbe in un certo modo, (mentre) a volte rimango stupita del modo in cui mi parlate. Sono sconcertata di certe cose che mi dite: come potete dirmele, sapendo chi sono io? Ma voi ve ne dimenticate.

Quindi è importante comprendere che essi erano grandi in quanto si rendevano conto della grandezza della loro Madre. Allo stesso modo, voi tutti dovete apprendere un certo protocollo che Raulbai vi insegnerà, affinché non commettiate l’errore di dire cose inopportune. Proviene da un cattivo Vishuddhi, non vi è dubbio, ma se ci lavorerete coscientemente farete del bene a voi stessi; infatti, sapete, niente sarà tollerato contro lo Spirito Santo. Niente, riuscite a crederci? Che parole forti! Pensate: niente, contro lo Spirito Santo!

Occorre quindi che i sahaja yogi comprendano il protocollo: “non parlate contro lo Spirito Santo”. Ma esiste un protocollo che occorre comprendere, e per Sahaja Yoga è assolutamente fondamentale capire fin dove spingersi.

Oggi celebriamo dunque il gran giorno della costituzione, dell’incarnazione della Madre di Shri Ganesha. Oggi è il giorno in cui Lei ha fatto il bagno, diciamo, e per questo ho detto che sarei venuta qui a fare un bagno.

Riguardo ai tempi e agli orari, ci si dovrebbe rendere conto che Madre sa (cosa è) meglio, e tutto funziona al momento opportuno. Infatti, sapete, voi siete in avanti rispetto all’India, e tutti gli orari funzionano su quella base. Tutto deve dunque funzionare così; in realtà i tempi sono quelli della luna, quindi non dovete preoccuparvi degli orari, a che ora accade questa o quella cosa. Gli orologi e tutto il resto in Sahaja Yoga funzionano secondo il mio giudizio.

Occorre quindi rilassarsi e godersi il puja. Penso che oggi riceverete moltissime vibrazioni. Gioitene, godetene. E se sono presenti il vostro ego o altro dite loro di tacere, è tutto. Va bene? Ora…

Prima celebreremo il Ganesha Puja, che sarà guidato da Modi, e lui spiegherà cosa si deve fare. Ora noterete come Ganesha sia compiaciuto da piccole, piccole cose.

[Hindi] Chi verrà per…? I bambini dovrebbero venire per il puja. Fate venire tutti i bambini per il puja.


[1] Sabato: Saturday = day (giorno) + Saturn.

[2] Domenica: Sunday = day (giorno) + sun (sole).

[3] Lunedì: Monday = day (giorno) + moon (luna)