Conversazione con i sahaja yogi, Subconscio e Sopraconscio

Chelsham Road Ashram, London (Inghilterra)

Feedback
Share
Upload transcript or translation for this talk

S H R I   M A T A J I   N I R M A L A   D E V I

 Subconscio e Sopraconscio

 Conversazione con i sahaja yogi

Ashram di Chelsham Road, Londra (GB), 24 Maggio 1981


… potete vedere – ed è un concetto triste (? – audio mancante) – che questa gente è come pazza. Danza e fa ogni cosa possibile.

E la nuova teoria è che la mente non possa fare tutto. Dicono sia meglio fare qualcosa che non possa essere concepito dalla vostra mente, sapete?[1]

Ma esiste una semplice risposta a questo. Io dico: vediamo qual è questa semplice risposta. Vediamo, sahaja yogi del trust di cervelli (lett. gruppo di esperti – il richiamo ai cervelli è tuttavia indicativo di una tendenza intellettuale, ndt). Qual è la semplice risposta?

Vedete, loro sostengono che la mente sia limitata, giusto? Pertanto, qualsiasi cosa faccia la mente è limitata. Qualsiasi decisione si prenda, tutto ciò che facciamo controllando la nostra mente, è opera della mente stessa.

Se (invece) qualcosa avviene in quel modo (manifestazioni quali danzare ed altro. V. nota 1, ndt) secondo loro è spontaneo, questo è spontaneo; quindi lasciamo che sia qualcun altro a farlo, insomma, se accade qualcosa, “è il Divino a farlo per voi”.

Forza, sentiamo tutti gli intellettuali laggiù (risate). Che cosa rispondete a questo? Hai sentito Linda? La questione è molto semplice, ed è che loro affermavano che la mente è limitata. Chiaro?

[Salve. Maria è qui? Stavo pensando a lei. Dov’è? Non la vedo. Ciao. Pensavo a te oggi, ad incontrarti in qualche modo. Dio (ti benedica). Sono molto felice che tu sia potuta venire. Sì. Bene, bene, bene].

Ora, il punto, la semplice questione è che loro affermano che qualsiasi cosa si faccia attraverso la mente, qualsiasi cosa si faccia mediante il controllo della mente, si effettua mediante l’energia limitata della mente. D’accordo?

Ebbene, questa energia limitata della mente fa qualcosa che non può condurvi a ciò che è illimitato; deve dunque accaderci qualcosa che vada oltre il controllo della mente.

È questa l’unica cosa spontanea.

Notate la confusione. Adesso potete rispondere su un piano mentale. Vediamo, coraggio, Don. Chi è? Sì?

Sahaja yogi: Si potrebbe dire che debba avvenire qualcosa di spontaneo che accresca la consapevolezza, mentre questa gente si stava degradando.

Shri Mataji: No, vedi, però la prova della maggiore consapevolezza non c’è, giusto? Quindi loro ribatteranno: “Come puoi affermare di avere una maggiore consapevolezza?”. Infatti questo è soggettivo.

E così possono cavarsela, sapete, sono molto abili. Allora, c’è un’altra risposta?

Yogini: Si tratta di una percezione diversa.

Shri Mataji: Stai dicendo la stessa cosa, parli della stessa cosa, ossia di percezione. Affermi di avere un percezione diversa. Ma loro come fanno a crederci? Consideratelo quindi soltanto a livello mentale: a livello di semplice dibattito, che cosa si può dire di Sahaja Yoga? Vediamo. Ottima domanda, focalizzate lì la vostra mente, la risposta è molto semplice.

Yogi: Consapevolezza vibratoria.

Shri Mataji: Come?

Yogi: Consapevolezza vibratoria.

Shri Mataji: No, no, tu dici di avere una consapevolezza vibratoria, ma il fatto è: chi ti crede? (Audio non chiaro – Risate). Potete dire qualsiasi cosa, ma chi…? Forza, “computer” (risate). È molto semplice, sapete, procedete con gran semplicità e capirete il punto. Potete farlo.

Yogi: Non implica nessuno sforzo.

Altro yogi: I risultati.

Shri Mataji: Come?

Altro yogi: Ottenere i risultati.

Shri Mataji: I risultati? È troppo astratto. In un dibattito che cosa dovremmo dire? Vedete, è troppo vago dire: “Si vedono i risultati; io posso sentire la vostra Kundalini, posso vedere questo, quello…”. È qualcosa di astratto.

Altro yogi: Potremmo dire che se si vuole si dovrebbe essere in grado di pensare?

Shri Mataji: Come?

Altro yogi: Si potrebbe dire che, se si vuole, si dovrebbe essere ancora in grado di usare la mente?

Shri Mataji: Dovremmo essere…?

Altro yogi: Dovremmo essere ancora in grado di usare la mente, se vogliamo, e non escluderla completamente. Loro invece dicevano di andare oltre la mente.

Shri Mataji: Ma loro possono (sempre) ribattere di usare (anche) la mente, sapete. Chi vuole ingannarvi lo dirà. Possono ingannarvi. Se vogliono imbrogliarvi, diranno: “Sì, noi usiamo la mente, noi siamo in gioia e felicità assolute, abbiamo le vibrazioni”. E allora voi che potrete ribattere? Se dite: “Hai un blocco al Muladhara”, risponderanno: “E tu hai un blocco a quest’altro tuo chakra” (risate). Come potete contestare questa gente a livello mentale, senza qualcosa di sostanziale, (senza) cioè quella che chiamate la prova?

Yogi: Madre, sostengono forse che la mente possa vedere se stessa agire?

Shri Mataji: Come?

Yogi: Madre, sostengono che la mente possa vedere se stessa agire, può essere testimone di se stessa?

Shri Mataji: No, no, dicono che la mente è limitata.

Yogi: Ah, quindi non è testimone di se stessa.

Shri Mataji: E per questo dovete escludere la vostra mente. Dovrebbe essere qualcun altro ad agire: il Divino. E… vedete, quando loro saltano o fanno qualsiasi cosa (affermano che) è il Divino a farli saltare o gridare o ringhiare. È molto semplice!

Chhaya (yogini): Madre, se il Divino agisce attraverso di loro, il Divino dovrebbe poter risolvere i loro problemi dando loro…

Shri Mataji: Questo è troppo astratto, Chhaya. È troppo astratto. Non crederanno che i vostri problemi si risolvano.

Solo a livello di dibattito, qual è la differenza fondamentale tra Divino e umano?

Yogini francese: Come possono, come possono discuterne se è…

Shri Mataji: Come?

Yogini francese: Come possiamo discuterne, se davvero la mente è limitata, come possono discuterne…

Shri Mataji: Potete, potete. Potete spiegare loro qualcosa, anche ad un livello limitato. Potete avere il Divino e ciò che è limitato [“Qui è seduto qualcuno”. (Probabilmente parla a lato a qualcuno, ndt)]. Potete, potete farlo. Ora, devo dirvelo io? Vi siete arresi tutti?

Gli yogi: Sì (risate generali).

Shri Mataji: Sentiamo l’ultima parola.

Yogi: Deve darci Lei la risposta.

Shri Mataji: Come?

Yogi: Deve dare…

Linda: Questo è accaduto il giorno in cui…

Shri Mataji: Io…

Linda: In realtà è successo prima.

Shri Mataji: Come?

Linda: (Scarsamente udibile) Oggi al telefono è accaduto qualcosa che è… è stata una mia esperienza, è accaduto prima. Se si parla al telefono con qualcuno e si discute sul perché Sahaja Yoga sia una buona idea. Questo mi ha reso molto… mi ha causato un blocco molto molto forte in tutto il collo, infatti la mia mano tremava. E, tanto per darmi sollievo, ho pensato di dare un bandhan poiché ho pensato alla mia mano che si era messa a tremare. E la persona (con cui parlavo) ha detto: “Che cosa mi stai facendo?”. So … [un bambino fa dei rumori coprendo la voce di Linda]. Si poteva sentire, udire la signora: “Che cosa stai facendo…”. Io stavo dando un bandhan perché la mano mi tremava…  Mentre questo accadeva lei disse di sentire come un fuoco nel cuore.

 Shri Mataji: Però, Linda, anche in questo caso devono crederti. Magari la tua mano trema perché stai prendendo qualche bhut, è il tuo stesso bhut che la fa tremare.

Linda: Sì.

Shri Mataji: Vedete, dovete capire a quale livello parlano. Sapete, loro dubitano di voi come voi dubitate di loro.

La risposta semplicissima è che ciò che si può fare con la mente si può fare sempre, giusto? Si può gridare, urlare, anche in quella situazione; si può fare ugualmente. Ma non si può far pulsare la Kundalini.

Qualsiasi cosa si possa fare con o senza la mente è proprio lo stesso perché si può urlare, si può gridare, si può saltare, si può fare tutto ciò che si fa nelle stesse circostanze.

Quindi chi lo fa non è il Divino, ma qualche essere umano o qualche fattore umano. Se però deve farlo il Divino, deve fare qualcosa di straordinario che gli uomini non sono in grado di fare.

Far pulsare la Kundalini è possibile soltanto al Divino. È un’energia vivente. Le cose fatte dagli uomini sono morte ed essi possono (soltanto) compiere azioni inanimate.

Ma una forza vivente non può essere attivata. Non si può veder pulsare la Kundalini saltando qua e là, questo non può essere fatto dalla mente.

Capite? Qualsiasi cosa si possa fare con la mente umana, con la vostra mente umana, si può fare sempre. Che bisogno c’è di andare da questi falsi guru? Potete sempre gridare e urlare e fare tutte queste cose. Ma non potete far pulsare la Kundalini. Il Divino fa qualcosa che voi non potete fare. Voi non potete far fluire la brezza fresca dalle vostre mani. Quindi, andare oltre la mente deve essere qualcosa di straordinario.

Dovrebbe essere qualcosa di diverso (da ciò che è limitato, ndt), limitato e illimitato sono due dimensioni diverse.

Questo è anche il segreto della maya di vostra Madre. È questo il segreto della maya di vostra Madre, che io vivo su piani limitati e faccio cose illimitate. È così che creo la maya.

Vedete, voi potete conoscermi unicamente attraverso la conoscenza della vostra consapevolezza vibratoria. Se scuoto la testa… nessuno può scuotere, farvi scuotere, mettendo la mano sulla testa di qualcuno.

L’energia divina è qualcosa che gli esseri umani non possono comprendere con la propria mente. Voi non potete far pulsare la Kundalini. È un’energia vivente. Gli esseri umani non possono creare la vita, non possono generare la vita. Non possono generare la vita, non possono far pulsare la Kundalini.

Non possono far scendere qui la pulsazione, non possono far salire la pulsazione verso l’alto: con lo stetoscopio potete sentirla. Non possono far dilatare le pupille.

Seguite il mio ragionamento? Dato che loro non possono sentire le vibrazioni, non possiamo parlare di qualcosa di vibratorio, però si può vedere ad occhio nudo.

Loro non possono far uscire la brezza fresca dalla vostra testa, ma possono sentirla uscire dalla nostra testa. Questo è straordinario. Adesso capite il mio ragionamento, è chiaro?

Quindi, ciò che è limitato, qualsiasi cosa io possa fare con lo strumento limitato, posso anche farla con ciò che è illimitato. Quello è il segno della Madre Divina. È una cosa straordinaria da capire.

Ugualmente, voi ora siete limitati ma siete saltati nell’Illimitato.

Pertanto, le cose che potete fare – ecco perché siete santi: voi siete santi – le cose che potete fare a livello illimitato non avreste potuto farle prima della realizzazione. Voi iniziate a fare qualcosa che non avreste potuto fare prima, ossia alzare la Kundalini della gente. Loro (i discepoli dei falsi guru, ndt) possono gridare, strepitare, fare tutte queste cose, ma non sanno alzare la Kundalini della gente.

Di ogni altra cosa si può dire che sia arbitraria, soggettiva, si dice che una certa cosa accade, (ad esempio) che una guarigione sia dovuta all’atteggiamento mentale e così via; ma su questo punto (non è possibile dibattere e discutere, ndt).

(Chiede a qualcuno) Posso averne?

Don, ho scritto una lettera per te. Non l’ho portata. Dovrai venire a casa mia.

[Shri Mataji passa un po’ di tempo a coccolare un bambino: “Sì, come stai? Vieni qui. Sì. Ciao!” Bacia più volte il bambino: “Sì, vieni qui, sì! Bene, bene, bene. Grazie, questo è bello! Bene, lo so, so questa cosa, e lì ce n’è un’altra!” (Shri Mataji sta ancora giocando con il bambino, ridendo, risate generali].

Dovremmo passare a qualche domanda prima di cominciare. Improvviso silenzio…

Yogini: Ho una domanda che Mathias voleva sottoporle in merito al potere, al potere curativo del sopraconscio.

Shri Mataji: Di che si tratta?

Yogini: Dei poteri curativi provenienti dal sopraconscio. Infatti ci sono molte persone che curano con le forze del sopraconscio. Qual è la differenza tra questo potere curativo e il potere curativo della Kundalini?

 Shri Mataji: Vedete, possono esserci due tipi di guaritori. Uno può essere quello di chi trae il potere dal subconscio collettivo e, l’altro, di chi lo trae dal sopraconscio collettivo. Entrambi possono curare parzialmente, dipende da dov’è il problema.

Per esempio, se qualcuno ha un problema di lato sinistro, una persona del subconscio collettivo può curare il lato sinistro. Mentre una persona del sopraconscio può curare soprattutto il lato fisico, sapete, perché è sul sopraconscio. Capite? Ebbene, che cosa fanno?

Ora, per esempio, prendete il caso degli individui del subconscio collettivo, quelli che indulgono e frequentano…

In India abbiamo due tipi di persone chiamate mantrika e tantrika, sapete. I mantrika sono quelli che frequentano le pire dei funerali ed anche i cimiteri dove cercano di catturare gli spiriti. Si tratta di spiriti di defunti e loro catturano spiriti infidi dei defunti.

Ebbene, questi spiriti subdoli sono interessati a fare qualche sorta di… vedete, a volte si tratta di cosiddetti “operatori sociali”, intriganti, sapete, che cercano di “aiutare” gli altri.

Alcuni magari hanno raccolto soltanto cento sterline, diciamo, e volevano raccoglierne altre duecento, una categoria di questo genere.

Nella categoria di questi chaturvarna[2] sono gli shudra (casta dei servitori), come li chiamano, la gente che crede nel servire gli altri e fare qualcosa al servizio degli altri, persone così.

Hanno l’aria, l’apparenza di brave persone, perché vogliono servire, vogliono aiutare gli altri, sapete, e per questo non vogliono morire veramente.

Vogliono rimanere in circolazione e sono indaffarati a servirsi l’un l’altro.

Potrebbe dunque trattarsi di una classe di domestici, diciamo. Sono una classe di domestici. Sono sempre i primi… insomma sono i primi a servire, sapete.

Naturalmente nessuno di noi è così, quindi è fuori questione, non ha niente a che vedere con i santi.

Loro sono tipi diversi. Sono coloro che sono servili, assolutamente servili. Amano essere frustati, amano essere picchiati, amano essere maltrattati, sono quel tipo di individui che amano avere un’esistenza orribile, assolutamente estrema. Sapete, quel tipo descritto in psicologia; ci sono in circolazione tutte queste persone. Ebbene, loro (i mantrika, ndt) catturano queste persone che sono molto timide, sempre spaventate, fastidiose, di lato sinistro.

Dunque si mettono in contatto con questa gente e dicono: “Fai questo lavoro, fai quel lavoro. Devi controllare questo, devi andare là”, e questi ne sono molto felici, sapete?

Se, ad esempio, c’è qualcuno affetto da un disturbo mentale dovuto, diciamo, al fatto di aver assistito ad una morte, alla morte di qualcuno o cose simili, riceve qualche spinta mentale all’indietro verso il subconscio collettivo, capite?

Ebbene, queste persone possono essere curate se vanno da uno di questi mantrika i quali vanno a dire (al bhut): “Bene, ormai hai creato per tanto tempo problemi a quest’uomo, vieni fuori, esci di lì”. E quando dicono: “Esci di lì”, dicono che metteranno qualcun altro al posto loro e a loro assegneranno un altro posto dove andare.

Capite? Si instaura una specie di rapporto. Loro sono dei mediatori, sapete, funzionari di collegamento, si può dire. E creano questa sorta di “ufficio” mediante il quale catturano queste entità e le trasferiscono in qualcun altro.

Un ottimo esempio di questo è una signora il cui marito beveva moltissimo. Allora lei andò da una donna di questo tipo che le disse: “Va bene, mi occuperò di quest’uomo e lui non berrà più. Per questo devi darmi cento rupie”. Lei pagò cento rupie. Così quella mise un bhut in questo uomo, rimosse l’entità che beveva, sapete, doveva esserci un alcolizzato dentro di lui.

Ebbene, questo tizio iniziò… vedete, smise di bere ma iniziò ad andare alle corse (risate, Shri Mataji ride). Poi lei rimosse quel bhut e gliene mise un altro per cui cominciò a frequentare le prostitute. Allora, vedete, questa signora si spaventò e disse: “Che cosa fai? Ogni volta ti pago cento rupie, poi altre cento rupie!”. Capite? Lei le aveva pagato molto denaro e d’improvviso scoprì che il marito faceva tutte e tre le cose insieme. Allora andò a discutere con questa donna, sapete. Le disse: “Come osi fare queste cose a mio marito?”. E allora l’altra mise un bhut anche dentro di lei.

Da allora è diventata matta e non sono stata in grado di curarla. Potete dunque immaginare quanto sia pericoloso andare da questa gente. Dimenticatelo. Ancora adesso, quando mi vede, si comporta in modo piuttosto strano.

Ricordare una signora che venne a…?

È lo stesso caso. È una bellissima donna, sposata con un uomo ricchissimo, proprietario di un’industria; e questa è la vita che entrambi conducono, esaurendo la candela su entrambe le estremità. Questo è dunque uno, uno dei casi.

Il secondo caso è quello di una persona del sopraconscio. Allora si va da una persona sul sopraconscio, come questo dottore, chi era quel dottore defunto?

Yogi: Lang?

Shri Mataji: Come?

Yogi: Lang?

Shri Mataji: Lamb.

Yogi: Lang.

Shri Mataji: Centro internazionale di cura del defunto Dr. Lang, sapete, di cura – aveva bhut internazionali (risate, Shri Mataji ride).

Sì, veramente, un “centro di cura” (Shri Mataji ride). E dovevate scrivere di quale malattia soffrivate, qualunque fosse la malattia.

Una signora ad esempio soffriva di un problema all’utero. Vedete, tutti i grandi medici, tutti i grandi avvocati, tutti i grandi scienziati e tutti i grandi ingegneri ed architetti e tutta questa gente importante del sopraconscio molto ambiziosa, Hitler e tutti questi grandi guerrieri; tutta questa gente si raduna sul lato destro.

Ebbene, essendo lui un medico incontrò lì tutti i suoi amici. Incontrò i suoi amici e così poté parlare con loro: “Adesso apriamo una clinica”, infatti questi medici non volevano morire, avevano fatto esperimenti con questo e con quello. Così aprirono questa clinica del defunto dr. Lang, sapete? E per questo… non so se conoscete tutta la storia, ma se leggete il libro di Gregoire forse c’è scritto, credo, di questo dottor Lang che viveva a Londra e morì, e che aveva un figlio.

Ora, quando questo dr. Lang morì, il suo bhut si impossessò di un uomo che stava combattendo in Vietnam, un semplice soldato che non aveva mai saputo cosa fosse l’istruzione, sapete, e gli disse: “Io sono il dr. Lang, sono del tal posto, faresti bene ad andare da mio figlio a dirgli che vuoi fondare questo centro”.

Non si impossessò del figlio perché sapeva che suo figlio non sarebbe stato in grado di sopportarlo; lui voleva un uomo molto forte, robusto, capite?

E quando questo uomo andò dal figlio a dirgli: “Tuo padre è dentro di me e dice così e così”, l’altro gli rispose: “Non posso crederti”.

E quello: “Va bene”. Allora entrò in trance e iniziò a parlare. Disse: “Vedi, abbiamo certe cose nella tasca segreta, vai a vedere, c’è del denaro da parte per te e ne parlavamo in segreto e questo era così…”.

E a quel punto il figlio dovette credergli, sapete. Gli credette e gli aprì questa clinica. Investì tutto il suo denaro e ogni cosa nella clinica e tutti i bhut di medici – internazionali (risate) – aiutavano questo medico particolare ad agire dovunque volevano.

Fu così stabilita una comunicazione reciproca a quel livello, a livello del sopraconscio collettivo.

Loro dicevano: “Bene…” – una signora, ad esempio, soffriva di ipertensione, problemi renali ed anche di un disturbo all’utero. Così andò da loro e spiegò di soffrire di determinati disturbi.

Loro allora dissero: “Va bene, scriva una lettera al nostro centro di Londra”.

Lei scrisse una lettera lì (al centro di Londra) e loro le risposero con una lettera in cui dicevano: “Nella tale data esatta…” – sapete, le energie viventi non agiscono in questo modo, non vi danno una data o roba del genere – “… il tal giorno a quell’ora compariremo dentro di lei e la cureremo. E a quell’ora stia distesa a letto”. E all’improvviso quella signora ebbe questa manifestazione dentro di sé, sapete, uno dei medici deve essere entrato in lei. E guarì.

Guarì completamente. Per un anno circa stette bene. Poi iniziò a sentirsi girare la testa. Cominciò a sentirsi molto stordita e ad avere manifestazioni di ogni tipo.

Quando venne da me era a pezzi, completamente distrutta. Era così, sapete. Si era resa conto che uno spirito era entrato in lei. Ma disse che ormai ne aveva dentro di sé almeno dieci o undici e non riusciva a sopportarlo.

Questa specie di guarigione può avvenire anche dalla gente del sopraconscio, sapete.

Supponiamo che ci sia un (aspirante) architetto che si rivolga ad una di queste persone: allora può ricevere dentro di sé un architetto morto e può iniziare a farlo (l’architetto).

Ora, questo uomo che era uno squartatore[3] era posseduto da qualche squartatore morto o qualcuno del genere di cui condivideva le ambizioni.

Vedete, occorre averne l’inclinazione, certo, dovete avere questa debolezza in voi, diversamente non funzionerebbe. Ma se avete questa debolezza e siete molto deboli anche mentalmente, queste cose vi possiedono.

E se ha qualcosa a che fare con l’aspetto fisico, il sopraconscio può aiutarvi. Se invece ha a che fare con l’aspetto mentale, diciamo, le entità del subconscio possono aiutarvi.

Però vi aiutano (solo) in modo molto temporaneo e poi vi tornano indietro con grande forza. È così.

Sahaja Yoga, invece, vi rende così potenti e puri che le impurità se ne vanno proprio, è un’energia purificatrice. È una cosa molto diversa in cui non si mette nessun bhut dentro nessuno, e il vostro scopo non è di curare ma la gente viene curata come effetto collaterale.

Ormai stanno accadendo cose straordinarie. Ad esempio, in Australia abbiamo incontrato una signora e suo marito, un giornalista molto dinamico e la signora era presidente dell’Associazione Giornalisti, tu la conosci?

Yogini: [non udibile… forse “No, Madre”].

Shri Mataji: L’Associazione dei Giornalisti australiani. Lei non era riuscita ad avere figli.

I medici avevano detto che non avrebbe mai potuto avere un figlio; era molto bassa, molto grassa, aveva tutti questi problemi. Eppure insistevano. Insomma, il marito desiderava moltissimo un bambino. E adesso lei lo ha concepito, dopo Sahaja Yoga. Dopo tanti anni, quattordici, quindici anni di matrimonio, adesso lo ha concepito. Così tutte le sue idee sulla vita sono mutate. Sapete, si dedicava a tante cose e faceva… andava dai guru e via dicendo; ha fatto di tutto. Prima era cattolica poi era diventata qualcos’altro: aveva fatto di tutto. Superò tutto questo quando venne in Sahaja Yoga.

E qui trova questa risposta a livello fisico. Io non ho messo nessun bhut in lei. Glieli ho fatti uscire tutti, i bhut, sapete.

E ha detto: “Adesso inizieremo un progetto”, poiché io avevo detto loro: “Dovete smascherare questi guru. Scrivendo semplicemente ciò che fanno, potrete dimostrare che questa è follia, è pura follia. E una volta che ne avrete parlato, avrete preparato una base per Sahaja Yoga; e allora dovreste dire che esso è la realtà, vi rende equilibrati, potenti e amorevoli. Soltanto allora la gente lo prenderà in considerazione”.

È dunque un’ottima cosa che Sahaja Yoga compia miracoli, compia veri miracoli. Lo avete visto a livello materiale, mentale, emotivo e, infine, a livello spirituale.

Voi siete tutti dotati di questi grandi poteri; insomma, anche se fate qualcosa di sbagliato o altro, siete anime realizzate. Se volete dare la realizzazione potete farlo. Per esempio, se questa lucerna è accesa, magari non è bella, potrebbe essere sporca, non bruciare molto bene ma, una volta accesa, può accendere altre luci.

Allo stesso modo, il vostro Spirito è puro.

Ma ci si deve rendere conto che occorre lottare contro tutti questi spiriti malvagi. Sul piano illimitato io sto lavorando sodo, con grande intensità: è così che vengono smascherati.

Ma voi dovete lavorare duramente sul piano limitato, per combatterli, dovreste essere preparati a combatterli. Dovreste prepararvi a combatterli; dovete combattere queste forze malvagie perché sono quelle che vi stanno rovinando l’esistenza. Quindi dovete lottare. Vi assalirà una forte depressione; vi ostacoleranno, vi creeranno moltissimi problemi, ma dovete combatterle e, per questo, dovreste essere preparati (? Audio non chiaro, ndt).

È così strano che le persone straordinarie, i figli di Dio, gli uomini di Dio siano nati più in Occidente che in Oriente, è molto sorprendente.

Penso che siano stati ricompensati da Dio per venire in un paese più ricco che non aveva così tanta povertà e così tanti problemi, sapete; e queste sono le persone che si sono perse e la ragione, una delle ragioni che ho scoperto soltanto ieri, è che il concetto moderno di vita consiste nel fare qualcosa che possa essere demolito facilmente.

Ed è questo che si dovrebbe sapere, che le nostre fondamenta sono state indebolite fortemente dalle forze sataniche. Le nostre fondamenta sono debolissime.

Tutte queste idee che ci sono state inculcate un giorno sì e l’altro pure, le forze sataniche le hanno create da molto tempo; queste idee si sono accumulate da molto tempo.

In tutto il fronte occidentale, se guardate come erano i re, come sono state le regine, il modo in cui la gente viveva e il genere di vita che conduceva, e se leggete la (rivoluzione, o la storia della monarchia, ndt) francese, insomma, a volte leggendo di altri re di Spagna e Portogallo, vi stupite. E lo stile di vita che conducevano era così orribilmente strano, persino il… potete vedere le chiese cattoliche, la gente cosiddetta molto religiosa, il modo in cui viveva il papa e il resto, tutto a volte così terrificante; non si capisce cosa sia giusto e cosa sbagliato, sapete.

Le nostre fondamenta sono dunque state gettate così, in modo errato, sono scosse.

Dovete ricostruire le vostre fondamenta. Cambiate completamente le fondamenta sulle quali poggiate. Voi avete nuove fondamenta di una vita dharmica. Dovete assolutamente accettare una vita dharmica, questo è il solo modo in cui le vostre fondamenta potranno essere costruite.

In India le fondamenta sono salde; specialmente in Maharashtra hanno ottime fondamenta, ma manca il desiderio profondo, l’aspirazione.

Come un aeroplano che sia costruito così bene, ma così bene… che non riesce mai a volare (risate generali, ndt); mentre un altro vuole volare ma è costruito in modo tale che appena decolla prende una direzione completamente sbagliata.

Dobbiamo dunque renderci conto che le nostre fondamenta sono state costruite così dalle forze sataniche. È un concetto molto più profondo di quanto capiate.

Voi dovete contrastare queste fondamenta e poi dire: “Allora? Se questa o quella persona era in un certo modo, allora?”. Si dovrebbe comprendere che non sono loro i vostri ideali; non sono i vostri ideali, questi orribili re che uccisero sette mogli[4] e via dicendo; non sono loro i vostri ideali. I vostri ideali sono il vostro Sé.

Voi dovete creare nuovi ideali nei paesi occidentali. Soltanto in quel caso potete trasformarli perché siete una forza molto dinamica.

Ciascuno di voi deve svilupparsi in modo da identificarsi con gli ideali e cercare di condurre una vita che rispecchi questi ideali dentro di sé.

Dovete sacrificarvi; la cosa principale che dovete sacrificare è il vostro ego che vi rende così ostinati e duri di cuore. Affrontate voi stessi.

Questo ideale deve essere creato. C’è qualcuno seduto di fronte a voi, se volete accettarlo, che da questa parte ha una vita molto difficile: occorre avere compassione, occorre avere amore, comprensione.

Non sparlate mai gli uni degli altri, mai! Cercate di aiutarvi a vicenda.

Noi siamo pochissimi, non possiamo permetterci di lottare tra noi. Siamo pochissimi e legati ad un grandissimo passato. Quindi non possiamo permetterci di lottare. Non possiamo avere idee errate. Non possiamo sprecare il nostro tempo in cose mondane, come anche il matrimonio. Se il matrimonio deve esserci, deve essere compatibile, bello; cercate di costruire le vostre relazioni, dovete cercare di comporre le liti. Dovete renderlo bellissimo.

Non indulgete a piccole cose senza senso che sono insignificanti, inutili. Altrimenti non potremo farcela. Vedete, dobbiamo ancora percorrere un lungo cammino nella vita, dobbiamo percorrere una strada molto lunga, è un percorso molto lungo.

Queste forze sataniche sono molto ben salde in queste aree. Sapete, esse non si sono interessate all’India perché l’India è un paese povero. La povertà insegna una cosa, ad avere buone fondamenta, sapete. È quella la benedizione della povertà; e se rinunciate anche a queste fondamenta non vi rimane niente. Cercate di avere almeno delle fondamenta.

Ma chi è molto povero è proprio come chi è molto ricco. Però il vostro ideale non è chi è molto ricco, affatto, e neppure chi è molto povero, ma siete voi i vostri ideali. Dovete creare nuovi ideali. Siete voi i nuovi presidenti dell’America e i Primi Ministri dell’Inghilterra. Siete persone straordinarie e dovete opporvi (a tutte le assurdità); (dovete essere) persone di carattere, integre, che lavorano sodo, che hanno una comprensione esatta.

Diversamente non potete farcela. Dovete crescere. È facile studiare qualcosa, prendere una laurea di secondo livello o un dottorato o qualcos’altro di questo tipo, ma per diventare un ideale occorre maturare. Dovete dire a voi stessi: “Devo crescere, devo fare questo”. E adesso non è difficile perché avete la sorgente ai vostri ordini. È possibile qualsiasi cosa, chiedete e l’avrete. Ma sviluppatela (la vostra personalità). Se, persino adesso che io sono qui con tutti i chakra integri, non riuscite a sviluppare la vostra personalità e i nuovi ideali, quando lo farete?

È facile giustificarsi. Non occorrono giustificazioni per nessuna cosa. “Questo non va, quello non va”: è tutto finito! Dovete diventare questo. Quindi, una cosa è che avete trasformato le vostre fondamenta.

Nonostante tutto, abbiamo personaggi come William Blake, Shakespeare, Tennyson, persone illustri, straordinarie, Mozart e così via, moltissimi personaggi, anche in questo paese.

Solo pronunciare il loro nome libera vibrazioni.

In quelle condizioni, da soli, essi crearono i propri ideali. Pensate a loro, a come devono aver combattuto questo orribile (Qui non dice niente, ma probabilmente si riferisce a Freud, ndt) … È solo oggi che lo accettiamo, chi accetta questa gente?

Chi accetta Jung? Soltanto dodici junghiani; e questi junghiani sono orribili.

Ciascuno di voi è in grado di farlo.

Ciascuno di voi deve diventare un leader. In Polonia lo ha fatto quello che chiamate un semplice operaio[5]. Era un semplice operaio. Lui però non era un’anima realizzata, non poteva comunicare con Dio, non aveva modo di conoscere l’Assoluto.

Quindi voi canalizzatevi correttamente, purificatevi bene e dedicatevi. Per la dedizione non dovete fare nulla. Io non voglio niente da voi per la dedizione, se non che rinunciate al vostro ego e al vostro super-ego. È tutto.

Dovete eliminare queste zavorre, create lì un piccolo spazio che è in realtà il cuore.

Un piccolo spazio, funzionerà.

Ed è questo che adesso si deve comprendere, quando vedete questi film e altro – grazie a Dio non li ho visti. Vedete, è facile uccidere questi rakshasa, è facile fare tutto ciò, ma poi che ne è di queste anime perdute? Tutto funziona a meraviglia per circa un anno o due, diciamo, dopodiché li farò esplodere.

Prima di questo dovreste essere pronti, perché quando li farò esplodere vi torneranno indietro (attaccandovi, ndt). Quindi dovreste essere talmente forti da non venirne distrutti.

Vedete, farli esplodere è facilissimo, per me è la cosa più semplice farli esplodere tutti, distruggerli tutti. Ma una volta entrati nell’area del subconscio vi attaccheranno di nuovo, così voglio che vivano; con la paralisi, con il diabete, con qualsiasi cosa, ma che vivano, che non muoiano.

È un compito immane ed io lavoro ventiquattr’ore al giorno, ventiquattr’ore al giorno. Non ho riposo, niente, lo sapete.

È proprio tutta una vita che dà tanta gioia e posso vedere chiaramente l’intera visione di quei giorni meravigliosi in cui noi tutti gioiremo gli uni degli altri e della beatitudine di Dio, insieme.

È solo questo che voglio: dobbiamo strappare molti esseri umani dalle grinfie delle forze malvagie, e per questo dovete dedicarvi.

La nostra attenzione è troppo su cose inutili, materialistiche, non c’è fine a questo. Accontentatevi di meno. Non c’è fine a questo. Sarete assistiti anche dal punto di vista materiale.

Non ci saranno molti problemi, ma non inseguite troppe cose di questo genere. Non interessatevi a queste cose, cosa sono? Sono tutte spazzatura. Però dovreste essere amorevoli ed affettuosi.

Vedete, una volta che iniziate a rinunciare a queste cose che cosa diventate? Diventate come gente dal cuore di pietra: “Non mi interessa niente”, fine. A chi interessa una simile pietra? (Risate. Probabile riferimento a coloro che rinunciano a tutto diventando ascetici. ndt)

[Shri Mataji parla con una bambina] Bene, senti la brezza fresca nelle mani? Lei è proprio in meditazione.

Yogi: Dice che le sue mani hanno una bella sensazione, Madre.

Shri Mataji: È proprio in meditazione.

Yogi: Madre, a volte a casa si siede di fronte alla Sua fotografia e poi non vuole parlare con nessuno. Gironzola e gioca con i suoi giocattoli, ma non vuole parlare con nessuno. Diventa molto tranquilla.

Shri Mataji: Lasciate che crescano. Ma voi siete le fondamenta. Loro parleranno di voi come delle fondamenta, non di queste persone orribili esistite. Parleranno di voi o di quelli che erano stati i sahaja yogi, i primi sahaja yogi.

Dov’è lui, il primo!? (Risate) Non c’è, manca sempre.

Yogi: Eccolo, Don.

Shri Mataji: Allora, entri?! (Risate generali) Vieni qui davanti.

È così che devono parlare; dovete essere ideali di amore ed affetto, e non di sopraffazione e assurdità. Tutti voi. Voi sarete i primi sahaja yogi.

Voi siete coloro i quali trasformeranno l’intero concetto di esistenza. Devono essere instaurati nuovi ideali.

Io non so se voi siate realmente consapevoli delle vostre responsabilità. A volte vi preoccupate soltanto di dove avete blocchi, di ciò che vi accade e via dicendo. È tutto così egocentrico! Oppure vi preoccupate degli altri: “Lei non avrebbe dovuto fare questo, lui non avrebbe dovuto fare quello, non avrebbe dovuto sedersi vicino a Madre, avrebbe dovuto fare così”. Nessuno dovrebbe pensare di amarmi più di chiunque altro. Nessuno dovrebbe pensarlo. Alcuni conoscono un maggior numero di rituali, altri conoscono meglio il protocollo, non importa, ma io so chi mi ama. Chi ama gli altri è quello che mi ama di più.

A me non interessano il protocollo e i vostri rituali, per me sono senza senso. Che mi importa? Chi ama gli altri è quello che mi ama davvero. Credetemi.

Io ho avuto tutti questi rituali e tutto il resto, e non bado a queste cose. Non fa differenza che mi diciate buongiorno o buonasera, non è importante. La cosa più importante è ciò che dite ai vostri fratelli e alle vostre sorelle.

Sahaja Yoga non funzionerà mai se non vi preoccupate di questo aspetto, di come vi comportate verso vostra moglie, vostro marito, verso i vostri fratelli e sorelle. È questa la cosa principale.

Chiunque provi a fare certi trucchi uscirà da Sahaja Yoga. Sapete che ho espulso da Sahaja Yoga persone cosiddette importanti, perché facevano così per dominare gli altri, dicendo: “Questo non va bene, non dovresti mettere le mani lì o i piedi lì o fare questo e quello”.

Chi può conoscere il protocollo della Madre Divina? Voi non potete vincolarmi con i protocolli. Non potete vincolarmi a niente. Io sono illimitata, sono distaccata. Non potete vincolarmi a niente.

Pensare di potermi attrarre verso di voi con i vostri protocolli morti, non ha senso. Deve essere un protocollo vivente di gentilezza, generosità e bellezza.

Alcuni sono letargici. Ad esempio, un marito vuole che la moglie lavori sempre. La moglie vuole che il marito lavori sempre. Ciascuno cerca difetti nell’altro. Costoro non sono sahaja yogi. I sahaja yogi sono persone che prendono tutto in modo sahaja.

Se qualcuno non lavora, andrà giù in un attimo. Lo farò uscire da Sahaja Yoga. Ma perché? Perché siete venuti in Sahaja Yoga? Siete ricercatori. Ricercavate ormai da secoli. Vi siete sviluppati nel corso di secoli. Avete intenzione di sprecare la vostra vita?

In ogni caso dovete dormire e riposare per il resto della vostra vita.

Quindi perché adesso non darsi da fare, agire in qualsiasi modo?

Per prima cosa diventerete veri, ottimi cittadini, con valori morali che sono le vostre fondamenta.

Giudicate da soli, siete anime realizzate. Lo lascerò al vostro giudizio. Io non vi chiederò perché avete fatto una certa cosa. No, sarete voi a giudicare voi stessi. Perderete le vibrazioni. E perdere le vibrazioni è il… [interruzione nella registrazione]

… Potete diventare silenziosi. Il silenzio può dipendere da altri fattori. Non è questo il modo. Se perdete le vibrazioni è finita. Non è quello il modo. Va bene, Don? Hai seguito il mio ragionamento? Ti invierò… Ho una lettera scritta appositamente per te, ritengo che la tua lettera debba essere letta nel tuo centro per tutti gli altri.

Loro (entità negative) sono intorno. Lato sinistro, Agnya. Sono intorno e forniscono idee. Non ascoltate queste entità. Dovete avere le vostre idee. Non date ascolto alle idee che arrivano dal lato sinistro. Dovete svilupparvi. “Non ci riesco, penso in continuazione. Ho un cicaleccio continuo nella testa”: come osa continuare questo cicaleccio nella vostra testa?

[Interruzione nella registrazione]

Chi è di lato sinistro è meglio che adotti il trattamento con i limoni, il trattamento dello shoebeat e liberarsene.

Chi è di lato destro è meglio che continui a shoebittare ben bene centootto volte, per quel lato.

Andate al centro. Purificatevi, se davvero amate voi stessi purificatevi, siate al centro.

Non siate mai fieri del vostro ego, non siatene mai fieri. “Oh, credo sia giusto, sì, lo sento”. Shoebittate voi stessi centootto volte. Sapete, potete essere molto prepotenti, in certe circostanze. Potete essere proprio senza alcun imbarazzo per ciò che fate, potete essere proprio sfacciati, potete esserlo.

Anche se siete sahaja yogi. Come è possibile? Dovreste provare imbarazzo per certe cose. Dovrebbe esserci un po’ di sankocha, penso. Voi la definite formalità, ma io non la chiamerei così. Il punto è Sankocha, come fare una certa cosa? Perché offendere qualcuno? Dovrebbe esserci qualche ritegno nei confronti degli altri: come potete dire una cosa del genere a qualcuno? Lo farà soffrire.

Una delle vittime di questo è David Baxter. È stato ferito talmente che il suo Agnya si è gonfiato a dismisura; infatti, se è ferito, il vostro Agnya si gonfia e non sapete cosa farci.

Molti sono così; so che qualcuno cerca di far vedere di essere un grande guru cercando di dominare gli altri: “Oh, io lo so, io lo so. Conosco Sahaja Yoga, sono un grande sahaja yogi”. E allora io farò spuntare in questo modo un… (non udibile – probabilmente un bernoccolo dalla testa, ndt). Ma quello viene fuori da qui.

Guardatevi allo specchio, potete vedere l’ego sporgere da qui. Sentitelo tutti. C’è. Abbassatelo. È questa assurdità l’ostacolo cui si rimane attaccati, sapete? Anche se il pallone diminuisce, ci si attaccano, c’è un adesivo. Abbassatelo. Purificatelo quando si gonfia sporgendo.

È così che i Buddha… Buddha è colui che è realizzato, Buddha, l’illuminato.

Voi siete gli illuminati, come potete avere ego? Voi siete dei Buddha, coloro che sanno.

Siete dei Buddha, siete persone illuminate. Appoggiate lì sopra la mano (sull’ego, ndt).

L’ego è il più grande nemico. Ho visto che chi soffre di problemi di super-ego, quando li elimina, si sposterà sull’ego. Quando non c’è ego il più grande nemico che avete è il super-ego. Ma se è presente l’ego, qualsiasi cosa possiate provare attraverso il super-ego, tornerà all’ego.

In Occidente il più grosso problema che abbiamo è l’ego. Inseguiamo qualsiasi cosa attragga l’ego. Ecco perché questa gente diventa matta.

Qualcuno vi dice: “Oh, potete volare”, e voi vi ci lanciate. Qualcuno vi dirà che potete diventare molto potenti, e vi ci buttate. Qualcuno dice che diventerete grandi guru, ed è finita.

“Quando diventate lo Spirito, diventate uno con il Tutto”: questo nessuno lo dice.

Quello è ebreo (risate). E anche l’Australia. (Shri Mataji ride). [È possibile che venga mostrato qualcosa o qualcuno, ma essendoci solo una registrazione audio non si vede a cosa si fa riferimento, ndt]

Vi assicuro. Ma l’Australia sta facendo sicuramente molto meglio. Loro sono… hanno poco coraggio. Vi dico, non so perché.

È ora? Adesso sta migliorando. Meglio?

Quando io dico che siete realizzati, che siete grandi, che siete santi, è un altro soffio nel pallone (risate). Vedete, se io dico che dovete creare i vostri ideali, si gonfia ulteriormente.

Il pallone continua a gonfiarsi. Quando io dico questo, lo dico per creare in voi quella consapevolezza interiore che siete qui per (essere) le torce.

Voi siete le torce. Ma le torce devono essere prive di ego. Perché finora i vostri ideali sono stati tutti pieni di ego, sapete? Guardate chiunque, prendiamo Churchill che sta lì in piedi con un bastone in mano: è lo stesso, tutto l’atteggiamento del corpo denota ego.

Guardate chiunque. Questi ideali devono scomparire, dobbiamo crearne di nuovi.

Lui (Churchill, ndt) andava bene per la guerra, avevamo bisogno di lui per la guerra, per incontrare un altro ego chiamato Hitler. Quindi era giusto che si rompessero insieme la testa. Ma adesso ci occorrono nuovi ideali. Quel periodo è ormai passato.

Vedete, in caso di inondazione vi servono barche per farvi fare la traversata, giusto? Ma dopo aver raggiunto la riva non ci si portano dietro le barche, non è così?! Si lasciano indietro. Invece noi lo facciamo.

Queste barche non sono adatte a noi, ormai abbiamo fatto il lavoro. Ora dobbiamo proseguire con le nostre gambe.

Va bene? Quindi non dovrebbe esserci alcun rigonfiamento dell’ego. E con questo ci si renderebbe conto che non dovremmo pensare di essere in qualche modo eccezionali.

Nessuno dovrebbe pensare di essere eccezionale. Se vi mettete a pensare così gonfiate unicamente il vostro ego. Per Madre non lo siete. Dovete essere ideali, dovete essere nel centro. Dovete essere sahaja yogi. Questo è il punto più importante. Non giudicate voi stessi in base a ciò che pensate di voi stessi, ma in base a ciò che vostra Madre pensa di voi. Quanta gioia date a vostra Madre?

Se la rendete infelice, a che serve?

Adesso non finite nel (forse nel Vishuddhi sinistro, ndt) (Risate). Che gioco, vero? (Ancora risate) Subito. C’è una tasca qui. Tutto il pallone scende giù e va a depositarsi lì (nel Vishuddhi sinistro, ndt).

E di nuovo, appena io dico qualcosa, eccolo che torna come prima..

Ora, avrete notato che ci sono pochissimi veri ricercatori nel mondo, che siano veri ricercatori. E quelli che sono ricercatori devono anche rendersi conto che i ricercatori non possono essere felici se non con il loro Spirito.

Questo è il test di un ricercatore e chi non lo è non potrà mai comprendere un ricercatore. Ed è molto difficile vivere con un uomo o una donna che non sia un ricercatore.

Infatti assorbite tutti i punti negativi e soffrite. Se qualcuno ha ego voi lo sentite qui, ma lui non sente niente. Vi fa soffrire, ma lui sta benissimo. Il suo ego è intatto e lui vi tormenta anche.

Ma un ricercatore è una persona migliore (come partner, ndt), perché voi potete dare la realizzazione all’altro e allora la vostra consapevolezza vibratoria può essere condivisa. Nessuno avrà problemi. Ma con chi non è affatto un ricercatore, potrebbe crearsi una situazione molto critica.

Voi non potete trasformare un frutto in un fiore. È il fiore che diventa un frutto. Ora voi siete cambiati, quindi siete diventati il frutto. Ma dovete avere intorno un fiore, se avete un fiore potete farlo diventare un frutto. Ma se è una foglia… Nessuna idea del tipo: “Mia madre, mio fratello, mio padre, mio marito, mia moglie”, e così via. Quelli che sono già coinvolti in tali problemi dovrebbero imparare a non accollarsene altri.

Quelli che non sono fiori dovrebbero essere evitati, dimenticati e perduti. Non fate niente per loro, non preoccupatevi. Più vi sforzate di migliorarli, peggio diventerete. Non potranno mai migliorare. Io vi do una corda lunga, sapete. Se non sono ricercatori non saranno mai ricercatori, non potete iniettare il desiderio di ricerca in loro. Potrebbe arrivare loro qualche beneficio materiale e altro, ma non potranno mai diventare ricercatori e voi dimenticatevene!

Potreste dover soffrire a causa loro.

Infatti, se hanno dei blocchi soffrirete per forza. Se hanno il Nabhi chakra bloccato dovrete soffrire. Non c’è dubbio su questo. Ma voi avete commesso un errore e dimenticatelo. Non potrà mai migliorare, è molto difficile che quella persona diventi un ricercatore. Non sprecate le vostre energie. Cristo ha ammonito di non gettare le perle… (ai porci, ndt).

Non si può forzare nessuno a diventare un ricercatore. Non potete costringerlo. Ma a questo mondo ci sono milioni e milioni di ricercatori. Dimenticate dunque tutte queste relazioni e dite che avete chiuso. Potranno chiamarvi matti, potranno chiamarvi pazzi, potranno chiamarvi in qualsiasi modo. Si renderanno conto di una sola cosa, ossia che voi conducete una vita molto più bella della loro. Siete molto più in pace, felici, dharmici ed equilibrati. Ma non accetteranno la vostra vita. Dimenticateli. Non prendeteli sul serio e rendetevi conto che non possono cambiare.

Anche se cambiano mentalità non possono avere quell’impulso alla ricerca. Infatti per un ricercatore niente ha importanza, capite? Niente è importante. Niente dà gioia; neppure un bambino piccolo come questo.

Se n’è andato. Sono così rilassati.

Qualche altra domanda? Mia? Coolie e Mia dovrebbero venire ad incontrarmi domattina…, domani.

Coolie: Sì, Madre.

Shri Mataji: Prima di andare al programma, andando al programma venite qui, venite lì, voglio parlarvi.

Yogini: Che dire delle persone rette, dharmiche, che non sono ricercatori, che hanno ricevuto la realizzazione ma non capiscono la grande…

Shri Mataji: Visione.

Yogini: La visione di ciò che accade al…

Shri Mataji: Usciranno dalla circolazione. Devono venire in Sahaja Yoga. (Altrimenti) usciranno completamente dalla circolazione.

Vedete, il fatto è che Sahaja Yoga non accetta; respinge più che accettare. È un giudizio che va avanti. Questa gente uscirà dalla realizzazione. Devono farla funzionare. Potete parlare loro perché sono realizzati, potete dare loro dei bandhan, potete lavorare su di loro. Sono persone alle quali potreste interessarvi. Ma, diversamente (se non faranno funzionare e non si dedicheranno alla loro realizzazione, ndt) sono perdute.

Ho fatto un esempio molto calzante di questo: si fa il burro dal latticello… come si chiama? Noi lo chiamiamo curd (caglio, ndt), yogurt.

Si sbatte e, durante la sbattitura, affiora un po’ di burro mentre il resto rimane latticello. Come fanno? Per separarli inseriscono un grande pezzo di burro e lo sbattono.

Ebbene, tutto il burro gira intorno a questo pezzo grande e si raggruma in un grande pezzo, capite?

Ma alcune particelle rimangono indietro. Sono burro, non sono latticello, ma se non si attaccano a questo pezzo grosso sono eliminate insieme al latticello.

Quindi, quelli che non crescono al livello di Sahaja Yoga, che non sono all’altezza, saranno tutti espulsi, non c’è dubbio, è così. Dovete arrivare a quella altezza. E non dovreste preoccuparvi di questi, dovreste avere nirapekshita (assenza di aspettative, ndt), non dovreste avere attaccamenti per gente simile.

Niente ceci (channa) per me? Grazie, ho bisogno di un po’ d’acqua. Sono ottimi per mangiare qualche bhut, sapete?

Yogini: Madre, Marcus ha fatto un bellissimo dolce indiano ma non ha funzionato…

Shri Mataji: Come? Chi?

Yogini: Marcus ha preparato per Lei un bellissimo dolce indiano…

Shri Mataji: Non mangio dolci in questi giorni, sapete? Farò una specie di penitenza per qualche tempo.

Niente dolci per me. Tutti voi potete mangiarlo. Vorrei lo capiste. A volte anche per me è necessaria una piccola penitenza.

Yogini: Gradirebbe una tazza di tè, Madre?

Shri Mataji: Sì, senza latte. Con limone. Lo avete?

Yogi: Madre, di sopra ho dei channa, devo andare a prenderli per Lei?

Shri Mataji: Come?

Yogi: Ho dei channa.

Shri Mataji: Va bene.

Yogi: Di sopra…

Shri Mataji: Portali, portali, i channa li mangio volentieri.

Lasciatela dormire, che cosa è successo? Dov’è?

Yogi: Si sentiva… non era comoda, e…

Shri Mataji: Allora mettetela su qualcosa di comodo.

Yogi: No, sta bene, è solo un po’ irrequieta. A tre anni è uno sforzo stare tranquilli a lungo.

Shri Mataji: Ah. Chi sono le persone di Exeter che sono venute?

Yogi: Oh, Peter e Jane, Madre, da Charlton.

Shri Mataji: Chi? Alzate la mano.

Yogi: Peter e Jane.

Shri Mataji: Oh, capisco. Bene. Dio vi benedica. È bello vedervi qui.

Yogi: Madre, Peter ha qualche problema con la schiena da quando ha ricevuto la realizzazione.

Shri Mataji: Davvero? Vieni qui. Riuscirà a sedersi qui? Vieni. Grazie.

Yogi: … perché sentiamo la brezza fresca sotto forma di vibrazioni?

Shri Mataji: Perché il potere onnipervasivo si sente così, quando lo Spirito è illuminato. Esiste ovunque. Ma non lo sentite mai prima, iniziate a percepirlo quando il vostro Spirito viene risvegliato. Sentite una brezza calda?! (Risate)

Yogi: Lui ha detto che deve sentire caldo.

Shri Mataji: Cosa?

Yogi: Dice che quando Lei parla di calore parla di amore.

Shri Mataji: Calore?

Yogi: Che la sensazione di calore è un sentimento di amore.

Shri Mataji: Vedete, non diciamo mai che è bello essere bollenti, ma diciamo sempre che è bello essere rinfrescanti. Tutti i malati di cancro emettono calore. Ogni volta che qualcuno è malato emana calore.

Vedete, l’altro estremo potrebbe essere gelare, capite? Può essere.

Ma si dice: “Lavami e sarò più bianco della neve”. Non si dice mai: “Bruciami e sarò più brillante del carbone”. (Risate)

Ma, vi sorprenderà, è molto temperata. Insomma, non è ghiacciata: se è ghiacciata, se sentite molto freddo è segno di (un problema al) lato sinistro, sapete. Insomma, non può mai essere così.

La brezza fresca in realtà non è mai molto fredda, non è ghiacciata. Potrebbe essere bollente o molto fresca per alcuni a causa dei loro problemi. Ma se siete persone normali sentite una sensazione più fresca.

Persino qui, quanto ghiaccio consuma la gente? Pensateci.

“On the rocks”. (Risate) Sono sempre “on the rocks”. (Shri Mataji ride) La quantità di gelati che consumano, la quantità di ghiaccio che usano in questo paese freddo è davvero sorprendente. Anche il vostro Primo Ministro ci ha dato da mangiare del gelato al rabarbaro (Shri Mataji ride)! In un giorno glaciale![6] (Risate)

Insomma, voi usate molte più cose rinfrescanti di noi. E a chi è troppo accalorato e in collera si dice: “Fatti passare i bollori, calmati”.

Ma a chi è letargico non dite di bollire (risate): gli dite di svegliarsi ed essere attivo, ma non gli dite mai di bollire.

(La temperatura della brezza fresca) è leggermente inferiore a quella corporea. Non è così fredda da congelarvi. Se è calda, qualcosa non va in voi.

Insomma la domanda “perché” è talmente diffusa che, anche se fosse stata calda, avrebbero chiesto: “Perché è calda, perché è calda?”. Ma se è fresca è fresca, Dio non ha perché.

Bene. Sta salendo. Pessimo Swadishthana. A sinistra, va a sinistra.

[Interruzione nella registrazione]

Questa è la parte peggiore. Perché non vogliono darci un po’ di pace.

Se c’è un terremoto lo scriveranno in prima pagina. Se c’è uno squartatore, troverete cinque colonne di articoli su questo orribile squartatore. È forse lui il vostro ideale? E su Sahaja Yoga non vogliono scrivere neppure una frase.

Ora lui è l’ideale della gente. È tutto così vergognoso, vi assicuro. Viene da vomitare. Che depravazione.

Ho un’altra cosa da mostrarvi e alcuni di voi dovrebbero cercare di rispondere.

Dov’è? l’avete portato?

Yogi: No, Madre.

Shri Mataji: John? Insomma, non posso neppure discutere di questo. Il trust dei cervelli dovrebbe capire dove va la mente delle persone, dove sono attirate. Che cosa hai portato? Oh Dio! Volevo l’inserto.

Yogi: Oh, pensavo intendesse il “Daily Telegraph”.

Shri Mataji: La domenica con il “Telegraph” c’è l’inserto. La domenica. “Sunday Telegraph”. Va bene, Gavin, puoi prenderlo. Alcuni di voi dovrebbero prenderlo. C’è qualcosa che si dovrebbe vedere, è orribile. Hanno cercato di descrivere le prostitute di Bombay. Avete forse finito con le vostre?!

Hanno mostrato queste donne in un modo orribile, completamente nude. In India la pornografia non è permessa. Così questo è un modo per avere la pornografia. È un modo molto, molto sottile. E quello è il luogo in cui la gente non va proprio. Voglio dire che nessuno passerebbe per quella strada. È considerata un luogo infausto. Se qualcuno deve passare di lì, al ritorno farà un bagno. Per lo più ci vanno solo i marinai.

Il punto è dov’è la vostra attenzione, sapete? Fotografie proprio orribili.

Andate in Nepal, insomma lì non abbiamo mai visto niente. Finché Gregoire non mi ha detto: ”Qui c’è di tutto” (in altri discorsi Shri Mataji ha parlato della presenza in Nepal di svariate immagini erotiche e blasfeme, ndt). Ho chiesto: “Davvero? Dov’è?”.

Lui: “In cima”.

Ed io: “Dove?”.

Disse: “Dove questi giapponesi sono saliti con tre scale, sa, sospesi in aria, dove puntano i loro zoom”.

Questo è proprio per sostenere le loro debolezze, forse.

Entrate, entrate. Venite avanti. Penso che alcuni di voi possano spostarsi da questa parte. C’è molto spazio. E da questa parte. Penso che possiate entrare tutti, sapete, potete tutti venire di qua. E Marcus, tu puoi venire. Phyllis? Penso… c’è un posto dove possa parlare alla gente un po’ in privato?

Yogini: Sì, Madre, possiamo preparare la stanza delle ragazze per Lei.

Shri Mataji: Come?

Yogini: Sì, Madre, possiamo prepararle la stanza delle ragazze.

Shri Mataji: Va bene. Allora vado di sopra?

Yogini: Va bene per Lei?

Shri Mataji: Hm.

Altra yogini: Adesso può salire.

Yogini: E se andassimo noi su? Non sarebbe più semplice?

Shri Mataji: Come?

Yogini: Non sarebbe più semplice se salissimo noi al piano superiore?

Shri Mataji: No, no, no. No, no, no. Sai che adesso ho comprato una casa di cinque piani?

Yogini: Era quello il problema, Madre. Era per quello che eravamo tutti preoccupati.

Shri Mataji: No, va bene.

Yogini: Perché non andiamo di sopra?

Shri Mataji: No, no, no, sto bene.

Yogi: C’è una cameretta molto ordinata.

Shri Mataji: Dov’è andato Coolie? Chiamatelo qui.

Yogi: In questo momento è occupato.

Shri Mataji: Come?

Yogi: C’è qualcuno per Lei alla porta.

Shri Mataji: Fatelo entrare. Potrebbe occuparsene qualcun altro.

Le persone hanno detto: “Possiamo starcene per conto nostro”, vedete? Si mettono a pensare così: “Possiamo metterci a farlo da soli”. Per questo motivo, se scrivete dei chakra state molto attenti. Non si può far niente da soli. Pensano: “Oh, il nostro rapporto con Madre è diretto”.

Yogi: No, questo (forse un volantino o una dispensa di Sahaja Yoga, ndt) è per i sahaja yogi, non è per le persone normali.

Shri Mataji: È per i sahaja yogi?

Yogi: Sì, sono informazioni per approfondire la conoscenza di Sahaja Yoga. Per cui è… sì, è qualcosa in più riguardo a Sahaj.

Shri Mataji: No, allora suggerirei che se sono informazioni per i sahaja yogi, la prima cosa che si dovrebbe dire, l’informazione di cui hanno bisogno, è che non possono farlo funzionare da soli.

“Madre ama soltanto quelli che si amano tra loro. Chiunque pensi di poterlo fare da solo, di avere un rapporto speciale con Madre, sappia che sta uscendo”. Mettete questa come prima frase. Poi non c’è problema a scrivere di….

 Yogi: L’introduzione?

Shri Mataji: L’introduzione.

Yogi: Ah, sì, è…

Shri Mataji: Perché sapranno tutto sui chakra, ma non avranno ancora afferrato il punto.

Yogi; Sì, certo, certo…

Shri Mataji: Meglio adesso?

Yogi: Molto.

[Interruzione nella registrazione, dopodiché sembra che Shri Mataji stia leggendo]

 Shri Mataji: Hanno detto Eka hi akshara prema ka, vana is ho pandita hua.[7]

Akshara. Akshara normalmente significa “parola”. Ma che cosa è a-kshara[8]? Colui che non viene mai, mai distrutto, che non perisce mai, mai.

Quindi ek, soltanto una parola, una parola di amore. Chi sa leggere quella parola diventa il pandita (sapiente). Il veda diviene vid-vana. Ogni altra conoscenza è inutile.

È sbagliato saper amare soltanto chi è legato a voi da vincoli di vita materiale e non gli altri. I sahaja yogi sono i vostri veri parenti.

Adesso stai meglio.

Anch’io ho avuto figli. Per questo ho detto: “Non curatevi dei figli altrui”, perché tutto il vostro desiderio di essere genitori finirà con questo e avrete una scusa, capite? Meglio diventare egoisti su questo punto e fare figli. Per amor del cielo.

Tutti i matrimoni sono risultati uno spreco per me. (Fatelo) con cognizione di causa; diversamente avrete in voi dei mascalzoni come figli. Con la comprensione, l’amore, l’aspirazione che arrivino le benedizioni di Dio. Diversamente che matrimoni… Oh Dio.

Va meglio ora? Bene.

Di fatto le vostre fondamenta sono deboli; e grandissime persone vogliono nascere su questa terra, e voi siete così ostinati. Poverini.

Yogi: Madre, i risultati … i risultati di Patrick da Birmingham, che è una persona nuova.

 Shri Mataji: Chi?

Yogi: Patrick, da Birmingham.

Shri Mataji: Ho potuto vederlo. Andrà a posto, è un ricercatore. È a posto. Hai sentito la brezza fresca? Stai sentendo la brezza fresca, Patrick? Non ancora? Qui è il Vishuddhi. Qualcuno curi il suo Vishuddhi, starà bene. Metti la mano. Poi… prova, per favore.

[Fine della registrazione audio]


[1] All’inizio della registrazione la conversazione è già avviata, però si intuisce che l’argomento sono i discepoli di falsi guru che, a causa delle loro pratiche spirituali errate, hanno manifestazioni quali gridare, saltare, ballare, che sono involontarie, fuori dal controllo della loro mente e volontà. Per questo motivo essi ritengono, e sostengono, di aver trasceso la mente e che le loro sono manifestazioni dell’Energia divina, mentre in Sahaja Yoga si sa come tali comportamenti siano risultato di entità introdotte dai falsi guru negli stessi ignari discepoli. Qui Shri Mataji invita i sahaja yogi a trovare argomentazioni adeguate ed utili, nel corso di un eventuale dibattito con queste persone, per far loro comprendere che tali manifestazioni non sono di origine divina, bensì che l’Energia Divina si manifesta in altro modo, come sperimentabile in Sahaja Yoga. La difficoltà di trovare tale argomentazione, che infatti alla fine sarà Shri Mataji a dover suggerire ai sahaja yogi, è dovuta al fatto che si tratta di parlare a persone non realizzate e per di più convinte di essere nel giusto, quindi la spiegazione che si dovrà dare è praticamente allo stesso livello mentale a cui si trovano loro, senza entrare nel merito di percezione vibratoria od altro.

[2] Termine che indica le quattro maggiori caste dell’induismo (chatur = quattro): Bramini (sacerdoti), Kshatriya (guerrieri), Vaishya (mercanti, agricoltori, artigiani) e Shudra (servitori).

[3] Non si sa con precisione a chi sia il riferimento, ma è possibile che si tratti del cosiddetto “squartatore dello Yorkshire”, che era arrestato in quell’anno (1981) dopo aver commesso numerosi omicidi di donne in Inghilterra.

[4] Enrico VIII Tudor (14911547), Re d’Inghilterra e Signore d’Irlanda (in seguito Re d’Irlanda) dal 21 aprile 1509 fino alla sua morte.

[5] Lech Wałęsa – sindacalista polacco (1943). Operaio elettricista nei cantieri di Danzica, come leader del sindacato indipendente Solidarność (1980-90) è stato uno dei principali esponenti dell’opposizione di ispirazione cattolica al regime socialista. Imprigionato fra il dic. 1981 e il nov. 1982, nell’ott. 1983 ha ricevuto il premio Nobel per la pace. Presidente della Repubblica dal 1990 al 1995, ha sviluppato una politica volta a rafforzare le prerogative presidenziali e a consolidare il ruolo della chiesa cattolica nella vita sociale e politica del paese, trovandosi ripetutamente in contrasto con il parlamento e con il governo.

«In Occidente avete ricchezze e libertà, ma non date valore alla fede e alle regole. Dato che possedete tanti computer, perché non li utilizzate per la ricerca delle felicità?» (Lech Wałęsa).

[6] “Ghiaccio, ghiaccio, ghiaccio, sempre tutto questo ghiaccio. Voglio dire che hanno tanto di quel ghiaccio fuori, perché dovrebbero avere ghiaccio anche dentro? (Risate). Lì siamo persino andati a casa del Primo Ministro e ci hanno offerto da mangiare dei gelati al rabarbaro come dessert, pensate. Sono molto avari, indubbiamente, ma fino a questo punto (risate)! Darci da mangiare gelato al rabarbaro, pensate, è stato terribile” – discorso “Atma amore compassione”, 1982)

[7] Traduzione: Nessuno diventa un pandit (Sapiente) imparando o leggendo libri. In verità, il vero saggio è colui che comprende il significato della parola Amore (divino) (prem). Il termine vidwana ha lo stesso significato di Pandit. Quindi, ogni altra conoscenza è inutile se non si conosce il significato della parola AMORE.

[8] Akshara: il significato è “parola”, oppure “immutabile, imperituro, indistruttibile”.