Discorso ai matrimoni, Stabilizzare il matrimonio

Chelsham Road Ashram, London (Inghilterra)

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S H R I   M A T A J I   N I R M A L A   D E V I

 Stabilizzare il matrimonio

 Discorso ai matrimoni

 Ashram di Chelsham Road, Londra (GB), 9 Agosto 1981


Dio, che è così gentile, che è beatitudine, che è gioia, che è Colui che ha creato questo intero universo in modo così splendido, la gente non lo capisce assolutamente perché non sa cosa sia il buon auspicio.

Il buon auspicio viene da un cuore puro. Se avete un cuore puro funziona più rapidamente, vedete, per questo ho chiesto che i bambini venissero avanti.

[Puoi sederti insieme a loro. (Yogini: “Sì”). Ora.]

Il buon auspicio viene inoltre dalle persone arrese; da chi è arreso.

Per chi è arreso al potere di Sahaja Yoga, Sahaja Yoga è un sistema mediante il quale assorbite realmente la grazia di Dio. Questo lo sapete di sicuro.

Ebbene, coloro i quali sono arresi completamente nel corpo, nella mente e nell’intelletto, sono le persone che portano il buon auspicio, (mentre) quelli che cercano di perseverare nella propria cosiddetta individualità sono ostacolati in questo.

Se vi renderete conto dell’importanza del buon auspicio nella vita matrimoniale in Sahaja Yoga, avrete rispetto per questa vita matrimoniale, loderete questa vita matrimoniale; in relazione a Sahaja Yoga, certo, indubbiamente.

Dopo il matrimonio si deve comprendere che siete stati uniti in matrimonio al mio cospetto. È qualcosa di così raro, davvero raro, insomma, di impensabile per chi non abbia compiuto punya; è una grazia speciale, direi, che possa accadere che si celebri un matrimonio del genere.

Bene. Ma se ci rendiamo conto di tutto questo, dobbiamo comprendere il nostro contesto di origine (…). Finché non capirete i vostri contesti di origine (non udibile), non potrete mai renderlo un vero matrimonio di Sahaja Yoga. Sarà di qualche altro genere.

Si deve comprendere il contesto dal quale arrivate (qui) a sposarvi.

Voi siete tutti occidentali, siete tutti soprattutto occidentali, e gli occidentali hanno non so che razza di idee; ma sono sicura che intorno, nell’atmosfera ci siano entità, bhut, che sono contro il matrimonio – di questo sono sicurissima – in questo ambiente.

Intendo dire che chiunque arrivi in questo luogo può distruggere il proprio matrimonio; insomma, chiunque può dirvelo, da qualsiasi parte provenga, anche da Timbuctu.

Sapete, sono i bhut che infondono idee sul matrimonio. Qui ci sono bhut contro il matrimonio, quindi dovete stare attenti. Sono del tutto contro il matrimonio. E, in queste condizioni, i matrimoni non possono funzionare, finché non avrete la vostra opinione personale al riguardo, finché non mostrerete una vostra personalità al riguardo e il vostro modo personale su come volete farlo funzionare.

Pertanto, i sahaja yogi che stanno per sposarsi hanno la responsabilità speciale di comportarsi in modo da stabilizzare il sistema matrimoniale in questo paese dove è stato completamente sradicato; io ho visto tutto questo.

Per esempio, se qui si dice a qualcuno che sto organizzando il suo matrimonio, il cervello va subito a cercare di capire l’abbinamento.

Davvero, vi assicuro, diventano strani, diventano matti. Non so, per loro il matrimonio è soltanto una specie di rituale o non so che idee abbiano. E non capiscono che: “Stiamo per sposarci, adesso devo dire a me stesso che devo comportarmi bene affinché il matrimonio riesca”.

E alcuni diventano posseduti. Gente di buon senso diventa posseduta e inizia a comportarsi in modo tale che il matrimonio non potrà mai riuscire.

Vi racconto il caso di una persona della quale era stato annunciato il matrimonio. Appena il matrimonio fu annunciato, costui divenne talmente posseduto da perdere completamente tutta la sua dolcezza, ogni cosa, tutta la bellezza, e iniziò a comportarsi male. È diventato posseduto! Eppure si vede, la persona vede che io sono lì.

Può accadere. A causa di questa terribile atmosfera in cui vivete, dovete comprendere che occorre imparare ad essere dolci, prima del matrimonio. Se non siete dolci, se il matrimonio si rovina all’inizio, è molto difficile renderlo stabile.

È come il latte che va a male.

Proprio all’inizio dovete prestare molta attenzione ad essere estremamente dolci l’uno verso l’altro e perdonarvi l’un l’altro.

Invece, all’inizio il cervello si mette a pensare soltanto a ciò che ha ricevuto, a chi è stato abbinato, alla posizione (sociale).

Un semplice esempio è che, quando io fisso un matrimonio, devo fissare un giorno, dato che io non sono una chiesa, che è una cosa inanimata in cui potete entrare in qualsiasi momento, dove c’è il prete che è un palo della luce su di voi. Un prete non è altro che un palo della luce. Un palo della luce può unirvi in matrimonio quando volete voi, ma non io. Qui è presente un Dio vivente che deve unirvi in matrimonio in una maniera vivente; e vi sposerete in qualsiasi momento vada bene a me [Dice a qualcuno: “Vieni avanti”].

Non vi sposerete in base ad una vostra scelta. Ma questo ego è così sottile che (penserà): “Oh, non è stata data nessuna possibilità di scelta”.

E i matrimoni sono realtà viventi in Sahaja Yoga. Pertanto avverranno nello spazio di un secondo, ed è fatto. Proprio adesso ho deciso un matrimonio, in questo secondo.

Potreste esserne contenti, potreste esserne scontenti: comunque possiate essere, quella è la vostra scelta. Ma dovete sapere che questo è un matrimonio di Sahaja Yoga, ed il matrimonio deve essere deciso in un secondo.

“Non mi è stato dato tempo, avrei dovuto avere sei mesi”. Che ve ne fate di sei mesi? Soltanto l’ultimo giorno vi metterete a correre qua e là e a darvi da fare (risate). Per sei mesi ci rimuginate e l’ultimo giorno correte. Insomma, pensateci, cosa fate in sei mesi?

Non fate nulla in sei mesi: fate forse qualcosa? Voglio dire che questo è il motivo per cui Gregoire si è sbrigato, si è dovuto sbrigare solo all’ultimo minuto per un matrimonio – sempre.

Che cosa fate per sei mesi? Se non avete problemi di sicurezza come ha avuto la regina[1] (risate), non occorre fare nulla.

Si deve preparare tutto soltanto negli ultimi due, tre giorni, per organizzare qualcosa qui, ma gli sposi non fanno nulla, a marito e moglie non occorre molto preavviso.

È come il fiore che diventa un frutto. Non si prepara, è pronto.

Quindi si deve capire che il matrimonio deve avvenire in un modo vivente in Sahaja Yoga; e questi cervelli con la fissazione degli abbinamenti, come li chiamo io, devono essere messi a posto.

Ora, nella scelta delle donne, o degli uomini, dovete capire alcune cose: (quando) scegliete voi una persona, la scelta è la maledizione dell’ego. L’ego entra in gioco a causa della scelta. Voglio dire che potete avere una scelta per qualsiasi altra cosa, potete scegliere un tipo diverso di candeliere, potete avere questo, quello, quell’altro. Potete avere (una scelta per) le cose materiali. Potete forse dire: “Sceglierò… devo avere il naso di un arabo”? Non c’è alcuna possibilità.

E, vedete, è per questo che voi, con questa possibilità esagerata che avete di scegliervi una moglie… Qui scegliete dopo migliaia di esperienze, questa, quella, e poi scegliete qualcuno: davvero fantastico! E da una parte vi sposate e dall’altra ve ne andate a divorziare.

Nei paesi in cui non c’è scelta la gente non divorzia; (pertanto) qui deve essere necessario un sistema diverso.

Il sistema è diverso, e si vede. E riesce meglio quando non c’è assolutamente nessuna scelta.

Insomma, sapete che in India, a volte, gli uomini neppure vedono le spose prima (del matrimonio), nel modo più assoluto, nel modo più assoluto.

Si sposano, rimangono sposati per anni, ci sono le loro fotografie, li vedono i figli, li vedono i nipoti, li vedono i pronipoti, nessun divorzio. Mentre qui siete voi a scegliere (il marito o la moglie), questo, quello, e poi ve ne andate a divorziare. Il divorzio è la prima cosa che viene prima del matrimonio. (Risate)

È stupidità. Stupidità assoluta del cervello, dovete capirlo, e per questo avete rovinato le vostre famiglie, le vostre case, ogni relazione.

È qualcosa di cui gioire e che deve essere compreso.

Dopo il matrimonio dovete sapere che dovete condividere con altri sahaja yogi il vostro matrimonio. Non è un matrimonio dei tempi passati. Ecco perché vorrei che tutti i “vecchi” tipi che sono sposati si risposassero. È meglio. Così cambieranno le loro idee. Non rimane nessun tipo di vita (privata) per un sahaja yogi, perché ci sono a malapena quattro, cinque anni in cui dovete svolgere intensamente qui il vostro mandato[2].

Non c’è molto tempo.

Il fatto, ad esempio di avere una nostra vita privata, di andare in luna di miele ogni dieci anni o stare per conto nostro: “Oh dovremmo avere la nostra vita privata, vedete, siamo marito e moglie”… Questo non è permesso in Sahaja Yoga.

Ad esempio mi è piaciuto ciò che ha detto Catherine, insomma, è stato davvero bello dirlo da parte sua: lei è in una condizione per cui ha bisogno di suo marito (ossia era incinta, ndt). (Tuttavia) ha detto: “Madre, no, Gregoire verrà con Lei in America”. Insomma, che io lo porti con me o no è un’altra faccenda (risate); ma la forza, il coraggio, il suo coraggio, la sua generosità e comprensione dell’importanza di Sahaja Yoga mi ha fatto sentire davvero felice.

Quindi, oggi, questo egocentrismo deve essere eliminato del tutto da quanti si sono sposati prima e da quanti stanno per sposarsi in questo giorno.

Nel senso che dedicheremo la nostra vita in ogni modo a Sahaja Yoga. Dovete imparare a condividere ogni cosa di Sahaja Yoga. È la più grande scappatoia che la gente ha in Sahaja Yoga, dire che adesso siamo sposati quindi godiamoci una bella vita.

Direi che quando si è sposato Kuli… dov’è? Non è qui. È molto difficile. Quando si è sposato è stato molto saggio e ha detto: “Che cosa è per me dopo tutto la luna di miele? Madre sta partendo, così andrò con Lei… (lì ad aspettare che qualcuno trovi una scuola? Non chiaramente udibile, ndt).

Ma a quel tempo la moglie non capì e così il matrimonio… lui è un sahaja yogi troppo (profondo) e lei non ha capito. E lui la pensa così. È giusto, io dico che il modo in cui si è comportato è corretto, che ci si può fare?

Ma adesso, se la moglie capisce che Sahaja Yoga ha la precedenza e i sahaja yogi vengono prima, solo quei matrimoni avranno successo. Questo matrimonio è per Sahaja Yoga, non per idee personali. Chiunque abbia simili idee dovrebbe capire che (il matrimonio Sahaja) non è (inteso) per idee personali. È per consolidare Sahaja Yoga dal primo all’ultimo giorno.

Se non siete in quell’ottica, (se) vi sposate qui solo perché costa meno che in chiesa, allora è meglio facciate da soli.

Non c’è alcun riconoscimento di matrimoni del genere. Non deve essere usato per Sahaja Yoga. Dio non li riconosce.

Questa gente, Dio non la riconosce. Voi gioirete dei vostri matrimoni in Sahaja Yoga soltanto quando vi dedicherete maggiormente a Sahaja Yoga. È assolutamente così.

In caso contrario si commettono cose sbagliate, quindi schiaritevi le idee, completamente. Direi che Maureen e suo marito sono saggi, sotto questo aspetto. Anche Gregoire e sua moglie sono saggi. E tutti voi che siete in procinto di sposarvi in Sahaja Yoga, tutti voi dovreste venire per creare una bellissima vita. Grazyna e Pat sono splendidi. Persone bellissime, inaspettatamente. (E ciò accade) lavorando per Sahaja Yoga, altrimenti non gioirete, vi assicuro; avrete problemi, avrete problemi ed io non potrò mai risolverli.

E non esiste divorzio in Sahaja Yoga. Se non volete vivere con vostra moglie potete andarvene. Per noi non esiste qualcosa come il divorzio. È assurdo. Divorziando, ciò che create sono orfanotrofi di dieci vecchi uomini e dieci vecchie donne da qualche parte e i bambini che stanno da qualche altra parte. Quindi dopo il matrimonio in Sahaja Yoga, il divorzio è fuori questione. Uscite dal circuito. Non se ne parla. Cercate di migliorare, cercate di migliorare. Man mano che migliorate la vostra Kundalini, migliorate il vostro matrimonio.

Lavorate su di voi. Abbandonate anche le vostre idee egocentriche di starvene per conto vostro – “Noi dobbiamo avere…” – non potete! Ora siete in Sahaja Yoga, dovete dedicarvi.

Io avrei potuto chiedervi di adottare sannyasa[3].

E allora, il matrimonio? Adottate sannyasa. Mangiate una volta sola.

Oh, si può fare anche quello. Ma in questa vita normale dovete dedicarvi e consacrarvi ad esso, altrimenti non sarà mai gioioso.

Ora si deve capire che potete essere attaccati dalla negatività. Possono essere attaccati entrambi oppure può essere attaccata la moglie o può essere attaccato il marito. E avrete questa idea: “Oh, dobbiamo avere una vita privata”. Ormai non esiste più la vita privata. Sarete benedetti moltissimo. Anche riguardo al denaro, in ogni modo, Gruha Lakshmi dimorerà con voi.

Però voi dovreste anche essere una Gruha Lakshmi. Come nei tempi antichi, quando in India le donne dicevano ai mariti di andare in guerra e di non tornare se non avessero vinto la guerra, perché non avrebbero voluto vedere la loro faccia. Si tagliavano le dita e il sangue delle dita lo usavano per mettere un segno sull’uccisore[4].

Allo stesso modo, c’è una guerra in corso, e noi non possiamo permetterci di avere gente che è venuta qui soltanto per godersi la vita di novelli sposi. Possono andarsene dal palo della luce (il prete, ndt) (risate) e pagare per ogni cosa. Sono pali della luce. Quelli sono tutti pali della luce, vedete? Uffici per la registrazione, o si può dire… (non udibile).

Quindi soltanto con questa promessa dovremmo gioire di questo posto speciale che Dio ci ha dato. È un’occasione speciale in cui siamo tutti qui per benedire questi grandiosi matrimoni, assolutamente.

Ebbene, mi pare che adesso abbiamo diciassette coppie (risate).

[Qualcuno tossisce. Shri Mataji dice qualcosa ma non si sente]

Sì. Quindi prima di tutto voglio dare i regali alle spose che sono qui. Ne ho già dati l’altro giorno ad alcune spose. Dove sono? Li ho dati ad alcune spose l’altro giorno…

Bene. Sì. Allora, le avete dato un sari? È un momento molto personale adesso, pertanto chiederei ai ragazzi di uscire o… sarà meglio. Io darò questi alle ragazze, e voi uscite e mescolate questo con l’acqua e tenetelo pronto in un grande bicchiere. (Risate) Va bene? Ora. E dove sono gli sposi? Che si siedano su sedie diverse.

Tutti gli sposi… (Shri Mataji ride)… tu però indossi abiti normali? È qualcosa di molto normale! Oppure puoi metterti un asciugamano o qualcosa intorno. No, no, no. Gli uomini si viziano molto, vedi. Sei a dieta (?) (risate).

Direi che se vuoi tenerlo come segno del tuo matrimonio puoi farlo (risate).

Yogi: Lo terrò, Shri Mataji.

Shri Mataji: Bene. Va bene. Adesso sedetevi tutti fuori e mischiate questo. Adesso con le ragazze.

[Shri Mataji parla e dà indicazioni agli yogi]

Dov’è…. Le avete dato il sari? Un sari.

Glielo avete portato? E tu cosa stai prendendo? Entrambe le cose.

Perché non indossi qualcosa di adatto…? Questo è della sua categoria. Adesso vieni (risate).

Potete mettervi seduti comodamente. Potete prendere questo adesso. Dan, Dan. Puoi prenderlo.

Yogi: Non lo usa più?

Shri Mataji: No, no, no. Ora, c’è dell’olio, o… in casa c’è dell’olio?

Yogini: Olio.

Shri Mataji: Quale olio? Di oliva? Come?

[Fine della registrazione audio]


[1] Probabile riferimento al matrimonio fra il principe Carlo d’Inghilterra e Lady Diana Spencer, avvenuto il 29 luglio 1981, pochi giorni prima questo discorso.

[2] Questa frase non è completamente comprensibile anche nell’audio inglese; si ritiene che Shri Mataji possa riferirsi, come detto nel discorso di Diwali dello stesso anno (1981), alla possibilità di dover lasciare dopo pochi anni l’Inghilterra: “Ora sto facendo il conto che C.P. sarà rieletto qui per quattro anni; dopodiché dovrò andarmene. Quindi trascorreranno tre anni scarsi e poi non potrò venire molto spesso in Inghilterra.” (Diwali Puja, Londra, 01/11/1981)

[3] Totale rinuncia a tutto ciò che è materiale.

[4] “Mentre qui (in India) le donne, quando Shivaji iniziò la sua lotta, sollevano tagliarsi il dito pollice e lo usavano per fare la tika (segno, ndt) sulla fronte del marito che stava andando in guerra, dicendo: “Non tornare mostrando la schiena”. (Puja di Capodanno, Sangli, 01/01/1990)