Discorso prima del Diwali, Il principio di Lakshmi

London (Inghilterra)

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S H R I  M A T A J I  N I R M A L A  D E V I

Il principio di Lakshmi

Discorso prima del Diwali

Bramham Gardens Ashram, Londra (GB), 27 Ottobre 1981


[Shri Mataji tiene un bambino in braccio] Sei molto contento (Madre ride). Che cos’è? Che ti succede? Sei molto contento. Tutta gioia. Davvero. Hanno tutti un blocco qui, al Vishuddhi sinistro (il bambino si sta succhiando l’indice sinistro). Ah, bene, prendilo. Sono arrivati?

[Chiede di alcune persone se sono arrivate] e dobbiamo aspettare anche Gavin… (…)

Venite avanti. Ciao. Come sta Magda? Lui è venuto? Bene, bene. Che Dio vi benedica. Avete tutti un aspetto bellissimo. Tutti e due avete davvero un bellissimo aspetto. Non fa molto freddo fuori, vero? No, da quando sono arrivata mi pare che la temperatura sia salita. Faceva molto freddo (prima), vero? (…)

(Al bambino) Sei molto felice. Puoi prenderlo ora. Meglio tu venga. Meglio tu venga. Come state tutti? Siete contenti? Magda?

Yogini: Molto felice di essere qui, Madre.

Shri Mataji: In America è stato difficile, non così semplice, lo sapevo. Però lo abbiamo fatto. Insomma ora abbiamo dei centri a New York, abbiamo dei centri a… come si chiama… a Santa Cruz, poi forse potremmo averne uno a Santa Monica e uno a Los Angeles. Uno forse a Vancouver, non so, forse sono in procinto di aprirne uno anche lì, eh? Così. L’unico posto in cui non siamo andati è stata San Francisco.

Oh, questo sari è bellissimo. Ci sono tutti i colori della primavera.

[Shri Mataji parla con gli yogi di sari e delle persone che non sono ancora arrivate. Guarda una bimba piccola e le chiede se anche lei vuole un piccolo sari]

E Houston, certo. Houston è stato un grandissimo successo. Al primo incontro c’erano quarantacinque persone. A Santa Cruz abbiamo avuto moltissime persone. La prossima volta credo che faremo decisamente meglio perché ho incontrato un uomo molto, molto influente, estremamente influente. Sapete, conosce tutti i membri del Congresso, questo, quello, ed è indiano.

Hanno detto che se questo uomo si muove, qualcosa succederà. L’ho incontrato, è stato molto gentile e ha detto che sarei dovuta andare prima e metterlo al corrente dell’intero programma e lui mi avrebbe presentato a tutti i media e al resto e avrebbe pensato lui a tutto. La prossima volta che verrò, ha detto di avvisarlo almeno un mese, due mesi prima e mi  farà pubblicità (sui media). Infatti è molto difficile avere accesso a questi media, si deve pagare moltissimo per entrarci.

[Shri Mataji dà il benvenuto ad altri yogi che arrivano]

State registrando? (Con timidezza:) Allora voltati…

[Shri Mataji parla con gli yogi del viaggio in India].

Allora, qualcuno sta cercando di venire? C’è qualche progetto? In Inghilterra? Nessuna buona notizia, eh? (Un sahaja yogi dall’accento francese dice che i francesi andranno in India) I francesi sono differenti, ma quelli che arrivano dall’Inghilterra… [Ad uno yogi] perché non vieni? Sì, dovresti, dico che sarebbe una buona idea. Per te sarebbe una buona idea. E tu Katherine? Bene. Marcus, cosa ne pensi? Dovresti provare, sarebbe una buona idea. Per tutte le persone di lato sinistro (ride) è una buona idea. Che ne pensi Felicity? Dov’è? Non hai soldi? Puoi andare in Australia?

[La yogini risponde che sta lavorando e andrà in Australia].

Vedi, andare in Australia non ti sarà di alcuna… (utilità, ndt). Intendo dire che è l’India il luogo in cui si dovrebbe andare. L’Australia è un altro paese occidentale. Provaci. Specialmente quando attraversate quei villaggi….. è una terra molto pura, la gente è molto pura laggiù. Non è così? Non pensate così? Aiuta moltissimo. È gente molto semplice e, incontrandola, molti problemi possono essere risolti. E tu? Ci proverai? [Shri Mataji chiede poi ad altri yogi].

Sì, penso tu possa farcela. È un’esperienza, ho detto. Si sente l’atmosfera, qui la gente è talmente competitiva, mentre noi siamo persone semplici dalla vita semplice, senza competizioni. (Gli indiani) non pensano molto, sapete. Il loro stile è molto lento e voi dovete adeguarvi al loro ritmo.

[Interruzione nel video]…

e dopo solo tre giorni che eravamo lì non siamo voluti rimanere. Siamo scappati. Kalutara è un bel luogo, ci siamo andati. Ma questa volta faremo un altro giro, possiamo andare in qualche altro posto. Raulbai è andata a Baloda e vuole che anche voi andiate tutti a Baloda. Invece di andare in aereo perché non andiamo in treno da Bombay a Delhi? Così, strada facendo, potete vedere molti altri posti.

Potete andare a Baloda, potete andare a Amarabad o altro. È sempre bello perché lasciamo le nostre vibrazioni in tutti questi luoghi. Potete anche andarci in autobus, se volete. Possiamo noleggiare due autobus e ci vogliono circa due giorni per arrivare a Delhi, due giorni. Due o tre al massimo. Ma, voglio dire, andando in giro vibrerete quei luoghi, sarebbe una bella idea.

[Una bambina sta massaggiando la fronte di una signora] Bene, bene, molto bene, molto bene, benissimo (risate). [La bimba massaggia la fronte della yogini. Shri Mataji: “Sta lavorando tutto l’Agnya e il Sahasrara di lei”. Subito dopo la bambina inizia a scuotere la testa. “È anche così che butta fuori, sapete. Fanno così”

Poi Shri Mataji prende una bambina piccola in braccio e le dà del cibo. Poi saluta altri yogi in arrivo da Brighton].

Adesso dovremmo cominciare.

Oggi però voglio parlarvi della celebrazione di stasera che si chiama Puja a Lakshmi; questo è il giorno in cui si adora Lakshmi. Si deve capire che Lakshmi rappresenta il Potere attraverso il quale evolviamo. È il Potere dal quale veniamo redenti, è il Potere di redenzione attraverso il quale evolviamo dal sé inferiore a quello superiore.

Inizialmente si ha la forma di Lakshmi; la prima è la forma di Lakshmi.

Questa Lakshmi è nata da una grande agitazione (dell’oceano) detto Amrutmanthan, sul quale terrò un altro discorso un’altra volta. Ma questa Lakshmi, emersa dall’agitazione (dell’oceano), rappresenta la nostra ricerca del benessere personale.

Prima di tutto, si ha una ricerca basilare come quella del cibo: allo stadio animale si cerca il cibo. E solo in virtù di quella ricerca ci siamo sviluppati in animali a volte molto astuti, a volte molto feroci e a volte molto timidi – perché non riuscivano a trovare cibo e quindi dovevano nascondersi – e animali subdoli.

Direi dunque che il cibo fu l’inizio di questo Tattwa (Principio) di Lakshmi. Ma quando Lei diventa realmente Lakshmi, assume una forma che suggerisce come lo Spirito di Lakshmi sia per il benessere globale degli esseri umani, un benessere totale. Ora, ciò che è globale è diverso da ciò che è parziale, infatti nell’evoluzione, vedete, voi crescete parzialmente, fino a giungere ad uno stadio in cui conseguite realmente il vostro benessere totale.

Ed ora voi sapete che senza la Realizzazione il vostro benessere non ha significato.

Lei è emersa dal mare e perciò potete chiamarla Miriam. Lei è Maria. È Maria.

Ecco perché il nome della Madre del Cristo era Maria, perché scaturì dal mare. Non so se la gente si chieda perché, fra tanti nomi, sia stata chiamata Maria. Perché questo nome Maria? Ebbene, questo potere venne dal mare perché, come sapete, tutta la ricerca ha avuto inizio nel mare, tanto per cominciare.

Doveva essere nel mare perché all’inizio, come sapete, gli animali nacquero soltanto nel mare. Una volta emersa dal mare, Lei diviene Raja Lakshmi e Gruha Lakshmi.

Grazie a Raja Lakshmi si gode del benessere a livello collettivo, collettivamente; a livello collettivo, sul lato destro, si può dire. Qui, ad esempio, esistono dei luoghi ad uso pubblico, per il benessere pubblico. Invece, Gruha Lakshmi è per il benessere individuale, personale.

Abbiamo dunque l’essenza di Lakshmi; poi, evolvendoci, abbiamo cominciato ad avere le nostre abitazioni, le case, la nostra famiglia, la nostra vita privata, le nostre cose. Abbiamo cioè avuto Gruha Lakshmi. Poi abbiamo iniziato ad avere l’aspetto collettivo. Si può dire, ad esempio, che la regina qui rappresenta la Raja Lakshmi dell’Inghilterra[1]. Ne è il simbolo.

La nostra regina, qui, è il simbolo di questa Raja Lakshmi. Sapete, la parola Raj significa “regno” o meglio, l’aspetto regale, la regalità. Per cui, quando la Lakshmi è una Lakshmi regale, esiste per la collettività. La regina non vive per se stessa ma per tutto l’essere collettivo. Allo stesso modo, la Raja Lakshmi esiste per tutti noi. Ad esempio, questo luogo (ashram, ndt) lo abbiamo ottenuto grazie alle benedizioni di Raja Lakshmi. Ce lo ha procurato Lei.

Il Suo potere ci ha procurato questo luogo dove vivere, poiché voi siete tutti sahaja yogi, siete l’epitome dell’evoluzione, siete le persone più in alto nell’evoluzione, siete accuditi da Dio, siete le persone più importanti.

È vero! E non dovrebbe mancarvi nulla. Non dovreste avere problemi di denaro, non dovreste avere problemi di alloggio o altro.

È Lei, la Raja Lakshmi, che vi dà tutto questo.

Poi come Gruha Lakshmi, avete vostra moglie. Occorre dunque avere una moglie come Gruha Lakshmi. Questi due concetti dovrebbero essere compresi davvero molto, molto chiaramente, perché li confondiamo. La moglie è la Gruha Lakshmi, è la dea della casa. Ma deve anche essere una dea, nel senso che non diventa una dea semplicemente diventando (una moglie). Dovete diventarlo, ripeto, dovete diventare la Dea. E possiamo dire che la Dea della Gruha Lakshmi, la deità di Gruha, della casa, è una Gruha Lakshmi.

Ora, questa deità deve diventare un tutt’uno con la donna di casa. Soltanto allora vi arriveranno le benedizioni dell’essenza di Lakshmi, ossia il benessere. Se lei (la moglie) non è la Dea, soffrirete sempre. Avrete sempre problemi, avrete sempre indicibili sofferenze di ogni genere. Sono le Sue benedizioni che vi portano sollievo, pace e redenzione – redenzione è il termine giusto – in ogni cosa. Ecco perché il Nabhi sinistro è molto importante, come sappiamo, ed è sempre in cattivo stato in Occidente.

E direi che la responsabilità di averlo danneggiato è dell’intera società, poiché la donna di casa non è rispettata. Prima di tutto dovremmo incolpare la nostra società. Le nostre donne di casa non sono rispettate. La donna di casa, la moglie devota, è posta più in alto degli yati. Gli yati sono gli avadhuta più evoluti, diciamo, i veggenti più evoluti. E una moglie devota ha poteri persino maggiori di uno yati; si dice così.

E persino Krishna era un po’ preoccupato di questo. Dovettero preoccuparsi tutti. La moglie devota, la Gruha Lakshmi è dunque molto importante perché è l’essenza di questo benessere che è pace.

Mi pare di non avervi mai parlato finora della pace. E la pace si può ottenere solo attraverso la Gruha Lakshmi; attraverso il buon funzionamento della vostra milza, direi. Infatti la milza è quella che produce le cellule del sangue, giusto? Genera il nutrimento per tutto il corpo. Se non c’è pace in quell’area dentro di noi, l’intero sistema può guastarsi, perché quello è in noi il centro che nutre, che dà il nutrimento; e che nutre anche la pace, vedete, la pace.

Avrete sentito questo mantra: “Ya Devi sarva bhuteshu shanti rupena samstitha” la Dea che è la Shanti, che è presente in ogni essere umano come pace.

Ebbene, questa pace è possibile solo se le donne di casa comprendono la propria importanza, sopportano, perdonano e redimono la vita familiare. Esse devono redimere la vita familiare. E quando essa è rovinata, l’intero sistema si guasta. Sapete, sono andata in America e ho trovato che lì tutti hanno il Nabhi sinistro (bloccato), davvero, e sono molto violenti, molto violenti, estremamente violenti.

E ciò che ho sentito è che fin dall’inizio la società ha trascurato le donne di casa, l’istituzione della donna di casa che è la Dea. Ed ora le donne non riescono a perdonarli, e poiché le donne non riescono a perdonarli lì è diventata una grande lotta.

I bambini sono diventati violenti. Voglio dire che se le donne di casa non sono a posto, ci sarà sempre violenza.

Vi farò l’esempio dell’India: al nord e al sud abbiamo due sistemi differenti.

Poiché al Nord governavano i musulmani che avevano l’usanza di imporre alle donne il purdah[2] e tutte queste cose, moltissima prostituzione e tutte queste idee sono venute da questi orribili nawab (prìncipi musulmani) che hanno dominato nel Nord. Nel Sud era tutto il contrario, perché lì rispettavano il dharma e tutto il resto e non accettavano queste idee insensate. Essi avevano cura delle proprie donne. La gente del nord a volte dice persino che al sud, per esempio dal Maharashtra in giù, si fanno dominare dalla moglie.

Ora, per questo motivo c’è tantissima differenza nelle leggi e nell’ordine pubblico, pur nella stessa nazione. Per esempio, nel Maharashtra, se viaggiate in autobus di notte a qualsiasi ora, anche alle due di notte, non si è mai visto nessuno che vi derubi, nessuno viene molestato. L’autobus viaggia tranquillamente, potete vivere lì, stare lì, nessuno ruberà niente. I servitori nel Maharashtra sono molto onesti, non toccheranno mai le vostre cose, intendo dire che potete tranquillamente affidare loro le chiavi della vostra casa. Loro riordineranno la casa senza mai toccare niente, non si azzardano a toccare i vostri soldi o altro. Non toccheranno mai nulla.

Lo stesso con i soldi e via dicendo, ad esempio nostri soldi di Sahaja Yoga: non ci sono mai problemi nel Maharashtra con i fondi dei Puja e quant’altro. Loro comprendono il valore di tutte queste cose.

Ma la cosa principale è che in Maharashtra la donna di casa è importante, molto importante. In casa è lei la signora, mentre il signore lo è fuori. Qualsiasi cosa lei dica funziona. Quando però accade l’opposto, tutto va sottosopra e non potrà mai esserci gioia.

Questo non significa però che le donne debbano parlare fuori come in casa, non dovrebbero cioè interferire nel lavoro del marito in ufficio, non dovrebbero dominare lì, come hanno fatto molte di queste donne come la moglie di Chiang Kai-Shek. Questo non è necessario. Lei dovrebbe essere un sostegno. Ma in casa, lei dovrebbe essere rispettata; deve essere rispettata nell’ambito domestico, altrimenti non potrà esserci buon auspicio, non potrà esserci pace E la pace è il dono di Gruha Lakshmi.

Ora, qualcuno può dire: “D’accordo, quei due non vanno d’accordo, lei non è una buona moglie, però è ricca”.

Il denaro non è Lakshmi. Questa confusione deve essere assolutamente rimossa dalla vostra mente.

La volta scorsa vi ho spiegato cos’è Lakshmi, potete riascoltare quella registrazione, se volete, ma prima ve ne parlerò brevemente.

Lakshmi ha quattro mani e sta in piedi su un loto, ed ha un corpo che, insomma, non è snello ma florido; eppure sta in piedi su di un loto. Ciò significa che, ovunque si trovi, Lei non fa pesare la Sua presenza.

È così meravigliosa che si adatta persino su un loto. Non fa sentire il suo peso come fanno le donne da poco che ovunque vanno diranno: “Oh, questo non mi piace, mi piace quello. E vorrei avere questo. E vorrei dormire in un posto così. E vorrei quest’altro”.

La prima qualità di una donna che ha Lakshmi è l’adattamento. Nessuno si accorge di lei. Quando lei è presente nessuno la sente. L’unica cosa che si può sentire è la sua fragranza, simile a quella di un loto.

Insomma, quello è il segno di una donna che si adatta. Non si preoccupa della propria vita ma si preoccupa per gli altri. Ora, abbiamo avuto un episodio molto strano. C’era una signora tedesca ed io ho detto: “È meglio che le ragazze aspettino che i ragazzi abbiano il loro cibo, che si occupino di loro, e poi possono mangiare anche le ragazze. È meglio”. E lei si è sentita insultata.

Invece in India si fa sempre, invariabilmente. La donna aspetterà sempre che il marito finisca di mangiare poiché può occuparsi meglio di lui. Voglio dire che è un privilegio. È più maturo potervi occupare di vostro marito, dei vostri figli. È il vostro lavoro, ne siete responsabili. Siete le signore della casa, siete tenute a farlo.

Hema, ad esempio, mi ha detto che qui nessuno ti chiede se vuoi mangiare o altro. Tutti mangiano quello che vogliono. Vanno a mangiare tutte le volte che vogliono. Mangeranno ad ogni ora e continueranno a mangiare e mangiare. Nessuno dice: “Venite a mangiare o a bere”.

Invece in India si fa. Così lei ha detto: “Ho aspettato per un giorno. Nessuno me lo ha chiesto. Allora mi son detta che avrei fatto meglio a prendermi qualcosa da sola”.

Insomma, le signore devono incaricarsi di invitare le persone a mangiare e cucinare per loro del cibo speciale. Vedete, questo è il compito di una donna. Lei deve sviluppare queste qualità, le qualità femminili di nutrire gli uomini, di prendersi cura di loro quando essi arrivano a casa. Lei non dovrebbe fare smorfie e cercare di dimostrare che: “Questa è la mia casa privata. Nessuno entri in casa mia”. Lei dovrebbe essere più ospitale del marito. Dovrebbe esserlo! È a lei che la gente dovrebbe sentirsi più vicina, ad esempio i fratelli e sorelle del marito, tutti i parenti. Dovrebbe dare quel senso di sicurezza, di pace e di ospitalità. È compito suo. Allora lei diventa la Lakshmi.

Il benessere non consiste solo nell’avere denaro. Che cosa accade dunque per quanto riguarda l’aspetto relativo alla prosperità?

Lei ha in una mano… tiene una mano così (la mano sinistra è aperta e poggiata sul ginocchio). Significa che da una mano dovrebbe fluire, ricordatevi, dovrebbe circolare (generosità, ndt). Lei dovrebbe dare, dovrebbe dare, dovrebbe dare. E non dovrebbe chiedere niente. Dovrebbero essere gli altri a dire: “Devi avere questo”.

Vi dirò, ad esempio, che da quattro anni, mi pare, CP cerca di comprarmi un solitario perché ho regalato tutti i miei diamanti alle mie figlie. Ci prova, ci prova…non riesce a farlo, prova e riprova, non riesce a capire perché (io dica) no, questa volta no, magari la prossima, questa, quell’altra volta, Io sono proprio…

Perché, vedete, io so che lui vuole comprarmelo. A me basta questo, no? Così rimando: “Va bene, lo faremo. Adesso devi ancora comprare una casa”. Così.

Sapete, non è necessario pretendere: “Dammi questo”. Lasciate che siano gli uomini a pensare: “Oh, lei non ha questo, dovrebbe averlo”. Sono loro che dovrebbero farlo, e le donne non dovrebbero mai pretendere. In effetti, secondo Sahaja Yoga è segno di cattive maniere. Non dovreste mai pretendere niente.

Dovreste essere dotate di capacità di sopportazione, dovreste essere in grado di sopportare. Non con un atteggiamento di grande martirio: “Oh, io sopporto tutto questo”. No, ma con la consapevolezza che siete adulte e mature e che dovreste sopportare.

Ora, esiste anche la responsabilità degli uomini, nel senso che quando lei dà, essi devono permetterle di dare. Ma io trovo che qui accade il contrario: le donne non sono generose quanto gli uomini. In India è l’opposto: se qualcuno è ospite a casa loro, le donne vanno a cucinare qualcosa di nascosto e lo passano (agli ospiti) senza che il marito se ne accorga. Provano la soddisfazione di Annapurna, ossia dare nutrimento, quel sentimento di nutrire il proprio figlio, di nutrire qualcun altro appena entrato dalla porta sul retro [frase non udibile]

È molto dolce, molto dolce! Penso sia perché sono state educate in quel modo. È una cosa  talmente piacevole poter nutrire qualcuno.

Oppure, se arriva qualcuno e loro sanno ciò che questa persona preferisce, lo cucineranno con molta dolcezza e lo terranno da parte e quando la persona arriva glielo serviranno, devono offrirglielo. (In India) l’uomo deve nascondere il denaro perché la donna lo spenderà. È il contrario.

Quando invece la donna comincia a diventare egoista ed egocentrica, e preoccupata dei soldi e quant’altro, è un errore. Lei non dovrebbe essere una spendacciona per se stessa, andare da un posto all’altro a comperare qualcosa di costoso per sé.

Dovrebbe farlo invece per il marito, per i figli, per gli altri, e poi automaticamente loro lo faranno per voi; saranno ansiosi di farlo.

Iniziate a pensare in questi termini!

Ma, venendo agli uomini, essi devono capire che è importante che abbiano anche loro questa qualità. Vedete, questa società orientata sull’ego è molto artificiale. Se si dice: “Va bene, fai ciò che vuoi. Avrai questa cifra, spendi quella”, in seguito, poi, gli uomini con l’ego possono darlo per scontato, possono darvi proprio per scontate e dire: “Bene, allora non diamole nulla”.

Quando non c’è mutua comprensione, quando c’è uno squilibrio, accadono queste cose. Ma in Sahaja Yoga dovremmo comprendere che dovete preoccuparvi di vostra moglie, delle sue necessità, di ogni cosa. Dovete renderle il dovuto rispetto e mai insultarla in presenza di altri. Questo è assolutamente proibito. Ma anche le donne dovrebbero saper rispettare il proprio marito e non provocarlo o usare tutti i loro stratagemmi contro di lui. Sapete, ho visto donne sedersi a pianificare come insultare il proprio marito, quali mezzi usare. Questo è assurdo. Voi dovete amare vostro marito. Dovete amarlo veramente e perdonarlo come perdonereste vostro figlio.

Ma anche il marito… è una cosa molto reciproca. Non posso proprio dire qualcosa alle donne e non agli uomini. È essenziale che gli uomini rispettino le loro donne come dee, come dee. Ma le donne devono comportarsi come dee, perché se si comportano come donne di strada, allora nasce una competizione: l’uomo si comporta da uomo di strada e lei si comporta da donna di strada. Allora si comportano come gente di Soho (quartiere di Londra con molta prostituzione, ndt) e altro. Insomma, la competizione va avanti così.

Ma se dovete creare una sintesi, creare l’equilibrio, dovete decidere entrambi che potete gioire soltanto se avete un giusto equilibrio tra voi.

Una va da una parte, l’altro da un’altra. Non c’è fine a questo. Non c’è fine a questo, e il carro non andrà mai in avanti, sapete. Tutte e due le ruote devono essere in equilibrio rendendosi conto che una ruota non esiste senza l’altra. Sono entrambe ugualmente importanti. Ma loro diranno: “Io sono importante”. No. “Lei è importante se io devo esistere”. Oppure lei deve dire: “Lui è importante perché io devo esistere”. È una cosa molto reciproca. Così, per rivestire il ruolo di Gruha Lakshmi, devo dire che la donna dovrebbe comportarsi come una Gruha Lakshmi, con la sua dignità. Insomma è davvero mancanza di dignità anche chiedere qualcosa. Perché? Che c’è da chiedere? È tutto vostro, ogni volta che lo desiderate lo ottenete. Cercate di sviluppare in voi quella gloria. E voi uomini rispettate le proprie donne proprio come Gruha Lakshmi. È un’ottima cosa. Rispettatele, prendetevi cura di loro e sappiate che quando le deità saranno identificate con vostra moglie, voi non avrete problemi.

Sull’altro lato Lei tiene la mano (destra alzata) in segno di protezione. La Lakshmi dona protezione. Dà sempre protezione a tutti, anche contro il marito. Protegge anche in opposizione al marito. Vi dirò, ad esempio, che mia cognata era una Lakshmi di questo tipo; noi avevamo mia cognata che era così.

E se mio fratello era un po’… – perché loro erano molto più grandi di noi, sapete – se lui era duro con noi, arrivava lei a difenderci. Diceva: “No, come puoi dire loro queste cose?”.

Era così dolce che non potete immaginare.

E diceva al fratello, a mio fratello: “No non puoi fare questo a tua sorella”.

Lo stesso con me. Mia cognata (la sorella di C.P.) era molto più attaccata a me che a mio marito per la stessa ragione, perché io la proteggevo sempre anche da mio marito, benché sia suo fratello e, naturalmente, siano molto legati l’uno all’altra, certo. Ma voi dovreste badare al loro interesse fino a quel punto. Allora proteggete i vostri servitori, proteggete chi viene nella vostra casa. Questo è il suo compito. Se lo fa, può riuscirci molto bene.

Ora vi farò un esempio che riguarda la mia vita. Ero a Delhi e a quel tempo era nato questo problema di quella che chiamate Partizione[3]. E molte persone fuggirono precipitosamente. Una volta ero seduta fuori della casa di mio padre, a sferruzzare. Infatti stava per nascere Kalpana ed stavo lavorando ai ferri all’esterno.

Arrivò una signora e disse: “Siamo dei profughi, non abbiamo dove andare. Potrebbe darmi ospitalità nella sua casa?”. Io risposi: “Va bene”. Era una casa enorme, quella di mio  padre. Dissi: “È una casa molto grande e abbiamo una stanza esterna che potete usare e potete avere anche una cucina e un bagno. Potete stare lì”.

Lei disse: “Abbiamo un amico e mio marito. Possiamo stare qui?”.

Io risposi: “Va bene”. Così facemmo i preparativi per il loro soggiorno. E accadde che ai miei familiari non fosse gradito. Mio marito, specialmente, disse a mio fratello: “Non mi va che questa signora rimanga qui. Dio solo sa che tipo di donna è”. E mio fratello disse: “Beh, se lei lo ha detto, se mia sorella ha detto così io non posso interferire. È Lei che deve decidere in questa casa. Sta a Lei decidere. Io non posso dire nulla”. Così stettero tranquilli e quelli rimasero.

Quell’uomo, l’amico del marito, era un musulmano. E c’era un gran tumulto a Delhi, un grandissimo tumulto. E moltissimi indù come questi di Jan Sangh[4] e fondamentalisti, sapete, avevano creato un gruppo orribile che uccideva anche molti musulmani.

Insomma, dai servitori e altri devono avere saputo che un musulmano viveva in questa casa, sapete. Così vennero a casa mia circa cinque, sei di loro armati di manganelli e altro. Loro erano spaventati. Allora io dissi a questo musulmano: “Vai a nasconderti nella mia stanza. Andrò io ad affrontarli”. E uscii.

Quelli dissero: “Abbiamo sentito dire che nella sua casa c’è un musulmano”.

Io dissi: “No, non c’è”. Infatti non era loro diritto saperlo. Dissi dunque: “Non c’è nessun musulmano in questa casa”. Allora loro dissero: “Dovremo andare a cercarlo”. Io replicai: “Non potete. Se dovete andare, prima dovete uccidermi”. Loro videro il mio grande tika (bindi) e tutto il resto. Dissi: “Non potete entrare in casa. Se dovete andare io resterò qui. Non potete entrare assolutamente nella mia casa. Non potete entrare”. Ebbene, se ne andarono. Sapevano che c’era un musulmano, altrimenti non avrei protestato tanto, ma poiché io li proteggevo non poterono dire nulla; se ne andarono e quel tipo fu salvo. In seguito, questa signora divenne un’attrice molto famosa in India. Fece molte cose. Insomma, in seguito tutto cambiò.

Ma ciò che sto dicendo è che una donna di casa deve dare protezione. La Lakshmi deve proteggere. L’uomo che ha denaro deve proteggere. Devono avere gente nel loro ashraya, ossia sotto la loro protezione, ad esempio i servitori, le famiglie dei servitori – alcune persone trattano i propri servitori malissimo e sono davvero molto, molto…li maltrattano e questo non è il modo in cui deve essere una Gruha Lakshmi – o chiunque sia a casa vostra, studenti o bambini, degli inquilini, diciamo.

Oppure i sahaja yogi che ora stanno con persone, con donne che devono essere protette. Devono proteggerle sempre dagli altri.

Questo è il compito di una Lakshmi. La madre deve proteggere i propri figli.

Qualsiasi problema abbiano i figli, lei deve sempre proteggerli da tutti gli altri.

Ovviamente non per cose sbagliate. Non dovrebbe dire… insomma, devo parlarvi sempre anche dell’altro aspetto perché voi potreste dire: “Mio figlio è andato a picchiare qualcuno”.

Ma questo non va bene, questa non è protezione. Ciò che dico è che se i figli sono in pericolo o in difficoltà, è la Lakshmi che deve proteggerli. Questo è il dovere della Gruha Lakshmi.

Il lato destro (del Nabhi) è la Raja Lakshmi. La Raja Lakshmi è, diciamo, la regina di un luogo.

Ora qui la regina e il re sono la stessa persona. Ma sto parlando di luoghi dove il re e la regina sono due persone diverse. La regina deve avere dignità. Grazie a Dio la nostra regina è proprio una Raja Lakshmi. Devo dire che sono molto contenta di lei. Ha dignità e buon senso ed è una dolce signora. Ed è veramente una brava persona. Grazie a Dio avete una brava sovrana.

E anche questa Diana che adesso sta arrivando è un’altra anima realizzata. Sarà un’altra benedizione per voi.

È dunque il suo stato di benessere, vedete, l’essenza del suo benessere, direi, a diffondere pace, felicità e questa  è una cosa positiva.

Se un uomo è un presidente e la moglie è una donna molto stravagante come era la moglie di Kennedy, non potrà mai esserci pace. Né nella società né… perché ovunque andrà creerà problemi, sapete. Se entrerà in una società, essendo la first lady tutti cercheranno di imitarla. Sapete, anche qui, la regina Elisabetta[5] in seguito ad un problema al collo portava una specie di benda o qualcosa di simile. Così cominciò ad usare un collare e tutti avevano quel collare elisabettiano, cose così, sapete. Vittoria[6], ad esempio, per dei problemi che aveva adottò un certo abito e tutti dovevano indossare lo stesso tipo di abito.

Tutti i modelli e le mode collettive e tutte queste cose vengono dalla first lady. Ebbene, la first lady è la Raja Lakshmi. E si deve rispettare questa Raja Lakshmi come donna, come la regina. Questo paese, ad esempio, è già maledetto perché qui sono state assassinate sette regine. Insomma, è già maledetto, devo dirlo. È una cosa orribile. Voglio dire, come hanno potuto permettere che un re[7] facesse questo! Sette è troppo, a quel punto è già una maledizione. Un re di questo tipo è… ci si può spingere solo fino ad un certo punto con queste cose. Al massimo si può arrestare; al massimo. Voglio dire che quelle non erano certo brave donne. Vi stavo parlando di quelle che sono così.

Si pensava, ad esempio, che la moglie di Mao non fosse molto a posto e così via. Ma non si dovrebbe umiliarle perché, se le umiliate, umiliate il principio di Raja Lakshmi.

E poi metterle in prigione e ucciderle così e lavare pubblicamente i propri panni sporchi! Insomma, non c’è alcuna dignità in questo, sapete. Si deve mantenere la dignità, la serenità di una Raja Lakshmi. E la Raja Lakshmi è molto importante per l’Inghilterra perché oggigiorno ci manca. E la Raja Lakshmi si manifesta attraverso l’attività della gente. Mentre se siete inattivi Raja Lakshmi decadrà.

Arriviamo dunque al punto che dobbiamo essere attivi. Dobbiamo essere attivi producendo maggiore ricchezza. Vedete, non prendendo la ricchezza da una parte e investendola in qualcos’altro, ma dovremmo produrre maggiore ricchezza. Ora, come produrre maggiore ricchezza? Dovremmo pensarci. Dovremmo ottenerla, dovremmo produrre maggiore ricchezza cambiando forme, in qualsiasi modo.

Se, ad esempio, i sahaja yogi pensano: “Bene, non andrò a lavorare e me ne resterò seduto a casa e farò il lavapiatti”. Non è questo il modo. I sahaja yogi non solo devono lavorare, ma lavorare in base alle loro competenze.

Inoltre, dovrebbero migliorare.

Per esempio, vedete qualcuno (che dice): “Oh, per me va bene così, so un po’ imbiancare, ma se si tratta di dover imbiancare un po’ meglio dovrò cercarmi qualcos’altro”.

Questo significa come minimo che non sapete neppure dare il bianco. Dovete… in una attività dovete capire che dovete perfezionarvi in quella professione. Tutti i sahaja yogi devono perfezionarsi in una professione. E non: “Io sono solo un fannullone”. Bene, situazione accettata: “Sono un fannullone, me ne sto con le mani in mano e non svolgo nessuna attività”.

Solo che allora nascono i problemi come quelli che avevamo: iniziate a guadagnare denaro sfruttando le donne o a fare cose inutili come truffe e raccontare frottole, ricavando denaro.

I fannulloni non sono ammessi in Sahaja Yoga. Chiunque provi ad essere un fannullone sarà espulso.

Mai giustificare la vostra inefficienza, inadeguatezza o incompetenza. Dovete essere persone di prima classe e competenti in ogni campo. Non dovrebbe esserci timidezza in voi. Se mancate di fiducia in voi stessi non siete adatti a Sahaja Yoga. Quindi non dovreste correre appresso al denaro ma a Raja Lakshmi. Ciò significa che dovrebbe esserci una attività completa, una manifestazione completa di tutte le vostre qualità.

Cercate di migliorare, cercate di migliorare. Questo non significa disputare una competizione sfrenata come degli scriteriati, e niente di Sahaja Yoga. Non questo. Non significa questo. Su questo punto devo mettervi in guardia. Ma non dovreste essere dei fannulloni, sapete, non dovete piombare qui e andare in giro come mendicanti. Non è decoroso. Cercate di migliorare le vostre condizioni, cercate di migliorare le vostre tecniche, cercate di migliorare la vostra competenza e la comprensione di tutta la materia. A qualsiasi cosa vi dedichiate, questa o quella, svisceratela e fatela funzionare, risolvetela. Dovreste diventare… potete farlo con Sahaja Yoga.

Questo è uno dei grossi problemi che abbiamo con i sahaja yogi, lo sapete? Uno dei maggiori problemi. Infatti nessuno rimane bene impressionato da voi, nessuno è colpito favorevolmente. Pensano tutti che intorno a me si siano radunati dei matti. Nessuno è impressionato favorevolmente. Sembrano tutti personalità confuse che vanno in giro così.

La gente pensa che Madre debba averli ipnotizzati e che si muovano come un’onda avanti e indietro.

Oggi, dunque, in occasione del Diwali dobbiamo dichiarare che diverremo più competenti, esperti in tutto ciò che facciamo. Dobbiamo esserlo. Dobbiamo essere persone di effetto. Ora, che cosa colpisce la gente in questo mondo? Soltanto due cose. All’inizio, solo due cose possono colpire, a livello superficiale. Infatti all’inizio sono superficiali. Quando ci guarderanno vedranno la prima impressione che facciamo. Per prima cosa vedranno chi siete. Voglio dire che se assomigliate a degli ubriaconi nessuno vi seguirà. Se assomigliate a degli hippy, nessuno vi seguirà. Nessuno ha più fiducia negli hippy, devo dirvelo con molta franchezza.

È un sistema fondato sull’individuo: funziona… (Se assomigliate a hippy) non potete essere leader. Se dovete essere leader non dovete essere assolutamente degli hippy. Mi dite quale hippy è diventato un leader finora?

Adesso naturalmente, questo movimento sta morendo, si sta estinguendo. Dovremmo pensarci seriamente. Ora questo movimento hippy che era una mania, sta morendo. Poi è nata qualche altra mania e sta passando. Un’altra mania! Noi non siamo dei maniaci. Dovremmo capire qual è l’obiettivo che abbiamo.

Dobbiamo fare buona impressione sulla gente. Ora possiamo impressionarla soltanto in modo superficiale perché all’inizio la gente vede solo l’aspetto superficiale. Quindi la prima cosa è che dovremmo essere… dovremmo avere competenza. Se ad esempio dovete fare un discorso, dovreste sapere come farlo.

Ora, le persone, quando parlano, o non riescono a fare buona impressione o continuano come matti, abbassano la testa e farfugliano qualcosa. Non è questo il modo. Dovete esercitarvi. Andate al mare, andate in qualunque posto all’aperto e parlate ad alta voce. Potete andare ad esempio a Hyde Park (risate) e dire ad alta voce quel che dovete dire. Ditelo ad alta voce, esercitatevi. Parlate come sapete parlare. Esercitatevi. Superate i vostri difetti. Non rallegratevi dei vostri difetti, non è il modo. Ormai non c’è più tempo per queste cose. Infatti vedete che non si fa una buona impressione sugli altri. Non sono colpiti favorevolmente da voi. Vedete, con me ogni cosa fa buona impressione, va bene. Ma voi dovete diventare i guru, dovete diventare i leader. E la gente dovrebbe farsi l’idea che siete persone valide, che conoscete il lavoro, sapete come parlare, come presentare Sahaja Yoga e lo fate in un modo che è congeniale, amorevole, affettuoso e non come qualcosa di aggressivo. Sapete, a volte la gente diventa molto aggressiva con gli altri. C’è anche questo. Occorre una totale padronanza di sé e auto controllo. Autocontrollo.

Questo si acquisisce soltanto attraverso l’autodisciplina. Dovete imporvi una disciplina e non sprecatevi, dovete avere auto stima.

Questa è oggi una della maggiori carenze in Sahaja Yoga: non si fa buona impressione alla gente. E questo si deve fare con il modo di vestirsi, di parlare, di comportarsi – questo è molto importante, esteriormente.

Ma se interiormente continuate a dire: “Oh non ci riesco. Non fa per me. Io so fare solo questo”. Allora non siete stati gentili né con voi stessi né con nessun altro. Arrivateci, dunque! Direi che tutti dovrebbero arrivarci. Ora dimenticate il tempo in cui assumevate droga e stavate seduti a non far niente. A chi farete buona impressione con le droghe? Ditemelo. L’altra cosa che colpisce la gente è l’ipocrisia e questa non possiamo accettarla. Se siete ipocriti, vedete, indossate un abito da bhagwan (guru), tenete in mano un chilam[8] e andate in giro a dire: “Oh, ah, io sono l’eletto di Dio”, e continuate a cantare così. Quello non potete farlo.

Nel complesso, i due aspetti del Nabhi esistono dunque per il vostro benessere che si manifesta anche esteriormente.

Intendo dire che d’accordo, dovremmo avere un buon albergo in cui alloggiare. Bene, eccolo! Ma avete la signorilità per vivere in albergo? Vediamo. Fatevi la domanda. Avete chiesto un albergo, avete avuto un albergo. Bene. Avete questa signorilità? Oppure qual è il vostro comportamento? Pensateci.

Se qualcuno, per esempio XYZ, deve vivere in questo albergo avrà una certa signorilità. Giusto? A volte mi accorgo che persino le valige che portate sono molto sporche, sudice, ammaccate, con i buchi. Qualcuno potrebbe pensare che stiate fuggendo dall’albergo portando via qualcosa. Gli stracci e cose simili dovrebbero essere aboliti ed eliminati. Ora spero che esista una parola come gettare, però non è usata. Io sono seduta di sotto, non sono mai salita (ai piani superiori dell’ashram) a vedere niente. Ma la parte che riguarda il gettar via (le cose rovinate) manca. Buttate via tutte le cose assurde come stracci ed altro che ritenete molto belli mentre non è così. Per favore gettateli via.

Vedete, per esempio, alcuni maglioni e lenzuola e altre cose che la gente porta sono orribili. I colori dovrebbero essere eleganti. Tutto dovrebbe essere elegante. Non dovreste sembrare degli straccioni. Insomma, come fate ad essere nello stato di Raja Lakshmi? Si deve vedere che c’è una Raja Lakshmi presente.

Vedete, non c’è bisogno di farsi vedere come dei mendicanti. Questo va bene solo per gli ipocriti. Non per noi. Vedete, i mendicanti di solito non sono mendicanti ma ipocriti. Così chiedono l’elemosina e guadagnano denaro.

In India, vi sorprenderà, alcuni mendicanti possiedono enormi, immensi palazzi su Marine Drive[9]. Li possiedono e tuttavia la loro professione è mendicare. Quindi non sono veri mendicanti, sono ipocriti, vedete. Guadagnano denaro in questo modo.

Perché dunque noi dovremmo essere vestiti così? Inoltre, se vi vestite così, la conseguenza sarà che i bhut si insedieranno in voi perché loro vogliono gente dall’aspetto di bhut. Vedete, non si insedieranno in una persona ben vestita, con i capelli ben pettinati, che fa il bagno e tutto questo.

Loro amano lo sporco, amano il sudiciume, amano l’olezzo dello sporco, e se avete tutte queste cose in voi loro vi staranno proprio sulla testa, accompagnandovi ovunque andiate. Loro amano queste cose. Se, ad esempio, c’è qualcosa di sporco vi accorgerete che tutte le mosche si poseranno lì. Vedete, è semplice. Ogni cosa sporca si riempirà di vermi. È così. Funziona a seconda di come siete.

Quindi per la vostra Raja Lakshmi, per la vostra Gruha Lakshmi è importante avere autocontrollo nel comportamento, nel modo di parlare. Se, quando parlate, parlate da persone volgari o drogate nessuno ne ricaverà una buona impressione. È molto importante il modo in cui vi comportate, vi sedete, parlate.

L’altro giorno Nima… sapete, hanno chiesto a Nima di parlare e lei non aveva mai parlato, per cui era parecchio nervosa. Ma Gregoire ha detto: “Dovresti parlarci dei nostri difetti”.

Allora lei ha detto qualcosa di davvero molto sensato. Ha detto: “Io ho tantissimi difetti e tutti   noi indiani abbiamo difetti, ma ciò che trovo in voi è che il vostro comportamento al cospetto di Madre manca di protocollo. Voi lo date per scontato. D’accordo, Lei è Mahamaya e tutto questo, ma anche così – ha detto – per noi Lei è proprio una struttura che abbiamo ricevuto per cui (sappiamo che) questa è la Dea. Lì esiste la tradizione della Dea. E noi La abbiamo trovata come un diamante e l’abbiamo incastonato in questa struttura. Quindi si fa e basta. Noi non abbiamo problemi. A volte però trovo che le persone si muovono di fronte a Lei come cavalli. Il modo in cui parlano e tutto il resto è sorprendente. Il loro comportamento è sorprendente. Non riesco a capire come possiate fare così quando sapete che Lei è la Dea. E lo è di certo!”

In questo caso, dunque, direi che quando si manifesterà questo aspetto di Raja Lakshmi capirete il rispetto, perché quando rispettate voi stessi iniziate a rispettare anche gli altri.

E poiché siete tutti santi dovete rispettarvi reciprocamente allo stesso modo. Dovreste veramente chiamarvi reciprocamente… voglio dire che in hindi dovreste rivolgervi l’un l’altro dandovi del voi. Infatti noi diciamo alle persone più anziane: “Prego, accomodatevi. Prego …”. Vi rivolgete con grande rispetto gli uni agli altri. Questo colpirà gli altri. Invece, al programma, si trovano alcuni che si schiaffeggiano a vicenda, si tirano i capelli e gridano. Che cosa penseranno le persone? Che santi! Da dove è uscito questo nuovo tipo di santi?

I santi devono rispettarsi reciprocamente. Se vengono a casa vostra, offrite loro un bel posto a sedere. Dovete osservare il modo in cui i santi rispettano i santi. Tra voi dovrebbe esistere questo rispetto, l’unità, la comprensione.

Senza rispetto non potete instaurare alcun rapporto. E per avere un rapporto dovrebbe esserci un uguale livello di comprensione: “Come io esigo rispetto, gli altri devono essere rispettati”. Dovreste essere rispettosi e rispettati. Si dovrebbero fare entrambe le cose. Questo è il principio di Lakshmi. E ora, oggi (è il giorno del) la luce, c’è la luce. La luce è molto importante. Fin dal principio, vedete, quando un uomo scoprì il fuoco, il fuoco fu utilizzato nello stato di Gruha Lakshmi dove il cibo era cucinato e il fuoco era usato per cuocere il cibo.

Vedete, il calore della madre si esprimeva a quel livello, attraverso quel focolare che lei usava in casa per scaldare i figli, per nutrirli e così via. Poi divenne… diciamo che ogni evento collettivo si manifesta con le luci, sapete. Dovendo celebrare il Giorno della Repubblica o il Giorno dell’Indipendenza si accendono le luci oppure si fanno i fuochi d’artificio, sapete.

Quel modo di esprimerci è tipico di Raja Lakshmi.

Ora, Mahalakshmi. Mahalakshmi è lo stato evolutivo. Nello stato evolutivo, quando ha inizio lo stato evolutivo, Mahalakshmi inizia a manifestarsi, e questo avviene quando il vostro benessere si è completamente consolidato.

Intendo dire che se siete ancora preoccupati di come procurarvi una tazza di tè non potete raggiungere lo stato di Mahalakshmi.

Quando invece si è un po’ consolidato e sentite quella pace interiore e quella dignità, il potere di Mahalakshmi inizia ad agire su di voi.

E il potere di Mahalakshmi è di rendervi veramente la luce. Ora dovete diventare la luce. Non vi occorre nessuna luce. Siete voi la luce.

Ovunque andiate, le persone, vedendovi, ricorrono alla vostra guida. Vi usano come torcia che li guida. Verranno a consultarvi e a chiedervi come fare. Siete voi la luce.

È così. Si deve capire che il principio di Mahalakshmi è rappresentato qui come luce. E quando queste candele sono accese vedete come persino una fiammella reagisca e si veda.

Ed ora voi siete diventati la luce, sapete. Anche questa candela può farlo. Vedete, io rivolgo la mia mano verso di essa e lei riconosce e lo sa poiché ora è accesa. Viene messa davanti alla fotografia, è illuminata. Agisce così. E voi? Voi ora siete la luce, siete il Diwali di Dio.

Diwali significa file di luci. Ebbene, voi riempirete questa bellissima dimora di Dio della luce del Diwali. Voi siete entrati nel regno di Dio e dovete illuminarlo.

Da una parte siete la decorazione di Dio, siete la gloria di Dio e, dall’altra, siete anche la guida, le indicazioni; siete come le torce, si può dire, siete come… come si chiamano quelle cose che si usano per le navi…

Yogi: Fari.

Shri Mataji: Fari. Dovete diventare fari. Così che la gente vi veda spiccare. Una luce, vedete. Dovete essere così. E per questo dovete essere dotati di autodisciplina. Metteteci la forza di volontà. Esprimetela. Forza di volontà. Mettetecela. “Come posso non farlo?”.

Ora, in questo luogo, tra due, tre giorni dopo questo Diwali, darò inizio ad una sessione mattutina. Diciamo che si può iniziare intorno alle cinque o alle cinque e mezzo ogni mattina (risate). Dovete farvi il bagno prima di venire. Facciamo le cinque e mezzo o le cinque? Andrà bene? Vostra Madre si alza alle quattro e mezzo, qualsiasi cosa possa accadere. Dovete cambiare le vostre abitudini. Dovete farlo! Alzatevi (presto) al mattino. Sapete, alzandovi presto al mattino porterete a termine moltissimo lavoro, infatti la sera che fate? State sdraiati, fate pettegolezzi, sprecate il vostro tempo. Ma se dite: “Stasera vado a dormire tardi e domani mi alzerò presto”, non lo farete mai. Prima alzatevi presto e allora andrete a dormire presto. È il contrario. Sapete, dovete osservare come agisce la vostra mente.

Quindi alzatevi la mattina, fate il bagno poi sedetevi in meditazione. È una stanza piuttosto calda. Fate il vostro bel bagno caldo, sedetevi per la meditazione per circa un’ora o giù di lì. Meditate. Vi sentirete così bene che dopo qualche tempo non riuscirete a dormire oltre le quattro e mezzo.

Seguite il mio metodo. Intendo dire che io mi alzo alle quattro e mezza che sia in America o in India. Come faccio? Non ho orologio, niente del genere. Mi alzo proprio alle quattro e mezzo. Mi sono sintonizzata con il sole. Voi siete sintonizzati con la luna, io sono sintonizzata con il sole.

Quando il sole giunge a questa angolazione devo alzarmi perché a quell’ora le vibrazioni devono fluire. In tutto il mondo l’ora migliore è alle quattro e mezzo del mattino: tutte le vibrazioni fluiscono nella forma più pura.

Ecco perché tutti i veggenti si alzano molto presto al mattino, fanno il bagno e si siedono in meditazione. È troppo, lo so, specialmente per gli uomini inglesi (risate), ma dovete allenarvi.

Lo farete; vi piacerà se lo fate come una festa. Vedete, oggi è un giorno di festa, alziamoci e facciamo un bel bagno e prendiamo un bella saponetta profumata e cose belle. Ne gioirete. Il bagno dovrebbe essere un rito. Ma non si dovrebbe fare continuamente; infatti vedo che Reg è seduto lì piuttosto contento (risate).

Gli indiani, ad esempio, fanno anche troppi bagni. Non è necessario. Non troppo, ma una volta sola. E quando state seduti a casa (in meditazione) per circa un’ora o giù di lì la casa si illumina. Potrei far illuminare questo luogo al mattino, voi venite qui, sarete stupiti che se sviluppate questa abitudine potete fare moltissimo. Infatti la sera siete stanchi e non riuscite a fare molte cose e siete assolutamente esausti, sapete, così andrete a dormire presto.

E questo è un proverbio inglese: “Presto a letto e presto in piedi”. Non è indiano, vero? (Risate).

E questo è ciò che dobbiamo fare. E vi sorprenderà, farete moltissime cose, moltissime cose se vi alzate presto al mattino. Allora, ci proveremo dopo il Diwali.

Dirò i nomi di quelli che possono provare con me, che possono farlo. A volte io andavo a dormire alle due, due e mezzo, soprattutto alle due. E alle quattro e mezzo mi alzavo e facevo il bagno. Dormivano ancora tutti ed io non volevo disturbarli. Poi alle otto circa dicevo: “Adesso volete alzarvi per favore?”.

Mentre Gregoire, sapete, il giorno in cui doveva partire diceva: “Oh, sono già le due. Rimangono solo tre ore”.

Io dissi: “Gregoire, adesso è meglio che tu dorma. Se te ne preoccupi non dormirai. Quindi è meglio tu dorma”. “Come farò a svegliarmi? Che cosa accadrà?”.

Alle cinque dissi: “È ora”. Mi svegliai alle quattro e mezzo, e alle cinque dissi: “Sono le cinque!”.

E si alzarono tutti. Chiedeteglielo. Ed è molto facile farlo, sapete. È molto facile. Non è necessario che restiate svegli come me fino alle due. Se però rimango sveglia, durante il giorno dormo più o meno per un’ora. Recupero. Ma poi vi sentirete assonnati, allora andate a dormire. La sera è una perdita di tempo rimanere svegli. È proprio uno spreco! Perché guardate questi film sconci alla TV? Dopo le nove di sera c’è forse qualcosa che valga la pena di vedere? Le nove e mezzo, dieci al massimo. Poi ci sono solo porcherie. Vi sentirete più sani, starete molto meglio.

Harry è migliorato molto con questa abitudine. E la mattina non pensate molto, meditate veramente. È un’ottima cosa. Vi sto proprio indicando una cosa per farvi comprendere di darsi un po’ da fare per migliorare l’autodisciplina. È molto importante.

Vedete, l’ego non vi permette di avere disciplina. Dirà: “Oh, che c’è di male?”. In quel modo (con l’autodisciplina) dobbiamo abbassare il nostro ego.

E l’autodisciplina vi darà realmente autocontrollo, ve lo garantisco. L’autocontrollo è molto importante. E questo autocontrollo è possibile solo se sapete davvero svilupparlo, inculcarvelo e diventare il vostro Sé.

C’è una bellissima analogia descritta nel Katha Upanishad per cui, sapete, il corpo è come un cocchio. Si paragona il corpo ad un cocchio in cui l’auriga è la buddhi e lo Spirito è il signore. L’auriga è la buddhi, l’intelletto. Buddhi è un termine migliore di intelletto, sapete. Insomma, potete chiamarla saggezza, saggezza.

Ora, i sensi sono come il cavallo. I sensi sono come i cavalli: corrono qui o lì, di qua e di là, sapete.

E il controllo, le redini sono in mano alla buddhi. Chi le controlla, l’auriga, è la saggezza o l’intelletto in noi.

L’intelletto deve controllare i sensi, le redini devono essere controllate.

Ora, quando voi permettete ai sensi di andare dove vogliono e non li controllate, non siete né da una parte né dall’altra.

Voi direte: “Lo so, lo so, lo so”. Quale parte (di voi) lo sa? Quale parte sbaglia? Voi dove siete? E allora perché la fate? “Lo so avrei dovuto… so che è molto sbagliato, lo so”.

Perché? Se lo sapete (che è sbagliato), dovrebbe essere parte della vostra consapevolezza; tutto il vostro essere dovrebbe essere così. Se ve ne rendete conto, è fatta. La conoscenza dovrebbe integrarsi con il comportamento. Voglio dire, io so che questo è bianco, bene. Allora lo tratto da bianco o da nero? Se so che questo è il fuoco non ci metto la mano. Se dico che so che è fuoco, ci metto forse la mano?

Ebbene, per controllare i nostri organi di senso dobbiamo avere la nostra buddhi, la nostra mente, del tutto integra e rimetterla nelle mani del Sé dove non è l’io ad agire. Tutto questo: “Sono io a farlo; io, io”, allo Spirito non è gradito.

Dovete avere una mente molto disciplinata ed essa dovrebbe migliorare i nostri metodi in tutto, nel modo di parlare, di agire. Intendo dire che dovete migliorare.

Dovete migliorare continuamente. Se vi rassegnate è finita. A quel punto tutto si sedimenta. È così che progredite e diventate sempre migliori.

E oggi è per noi un giorno molto importante poiché i santi stanno celebrando il Diwali. Io celebro il mio Diwali accendendo la luce nei vostri cuori affinché gioiate della vostra stessa gioia e della stessa vostra bellezza, poiché ora siete lo Spirito. Gioite di questo. Voi siete qui, ormai siete nel regno di Dio. Non c’è dubbio. Intendo dire che persino se non fate più niente sarete senz’altro lì. Ma non dovreste darlo per scontato. Dovete progredire perché vostra Madre ha bisogno del vostro aiuto. Dovete elevarvi. Dovete ascendere. Dovete salire. Dovete diventare i leader di domani. Quindi dovete darvi da fare e non essere solo dei chiacchieroni, avere idee grandiose e vantarvi e se poi vi chiedo di lavare un cucchiaio non sapete neppure farlo. A che serve?

Siete i cittadini di domani. Siete coloro che impressioneranno la gente. Mi aspetto che abbiate una comprensione di ciò che dovete acquisire, ma non mettetevi a pianificare, perché pianificare significa che non lo farete mai. Vi metterete a pianificare: “Domani mattina mi alzerò presto, farò la meditazione”. Lo scrivete in un quaderno e per tre giorni non vi alzerete perché lo avete già scritto; lo avete pianificato (risate). Lo avete programmato. (Shri Mataji ride) La pianificazione è fatta, perché dovreste farlo quindi? È fatto, lo avete fatto; è tutto nel diario. È questa la pianificazione.

La pianificazione e sedervi e: “Bene, che cosa dovremmo fare?”.

Vi sedete…questo…poi questo…poi questo (risate)

Non succede niente. Che cosa è accaduto? È tutto nella programmazione! Chi andrà a rivederlo e a far sì che sia fatto? Ed è così che, mentalmente, otteniamo soddisfazione. “L’abbiamo fatto, sa. Ci siamo seduti tutti insieme, abbiamo fatto un grande riunione di comitato. Abbiamo parlato, parlato, parlato tutti.

Abbiamo deciso questo, Madre. Abbiamo deciso su questo e quello”.

Che cosa avete ottenuto? Niente! Come mai? Che cosa avete deciso? Realizzatelo! È così. Non è una programmazione. Quindi non pianificatelo, ma alzatevi presto domattina. Va bene? Provateci. Non pianificate perché pianificare è ciò che vi autorizza a non fare una cosa ed ha condotto a questa confusione in questo Paese e in tutti gli altri. Proprio la pianificazione. pianificazione per cosa?

Ora, ci sono domande?

Ormai dobbiamo avere una comprensione collettiva che inoltre dobbiamo fare qualche programma ogni sabato; io domenica dovrei essere libera dopo …. Sabato, domenica se non possiamo farlo durante i giorni della settimana. Dopo il 24 sarò abbastanza libera. Ma anche prima, sapete, possiamo farlo di sabato, la domenica. Ora ci sono due sabati e due domeniche in mezzo. Potete organizzare qualcosa se volete che io vada da qualche parte, se volete fare un incontro da qualche parte o qui o se la gente vuole incontrarmi, possiamo farlo. Ma non possiamo avere a disposizione Caxton Hall di sabato e di domenica ed io non posso farlo nei giorni della settimana. Quindi procuratevi una sala dove io possa andare.

Qualche aula scolastica o qualcosa di sabato, dove possiamo incontrarci tutti. Ci sono due sabati che possiamo usare oppure domenica, come volete. Un’aula scolastica andrebbe bene di domenica, Gavin. E potete fare pubblicità sui giornali. Ora, ad esempio, io partirò il 20. Quindi ora ci sono due domeniche in cui possiamo incontrarci. Va bene? E quando sarò tornata possiamo incontrarci anche durante la settimana. A quel punto posso incontrarvi nei giorni della settimana. Prima però posso incontrarvi ogni sabato e domenica – ci sono appena due sabati e domeniche – organizzate lì, oppure, se volete, possiamo incontrarci in Chelsham Road, all’ashram. Comunque. Se ci sono problemi o altro potete riferirmelo. Ora avremo comunque ancora un puja questa domenica. Il trenta. Venerdì. Il trenta, venerdì. Bene, allora la prossima domenica, potete avere un incontro se volete. La prossima domenica, potete avere un incontro.

Ora, che mi dite di Brighton? Come stanno? Che incontro hanno oggi? Hanno un programma regolare?

Yogini: Sì Madre. Abbiamo programmi martedì e giovedì e adesso abbiamo iniziato il venerdì a…

Shri Mataji: Dove? In casa o in…

Yogini: No, abbiamo un incontro pubblico ogni martedì a Brighton Hall e abbiamo iniziato anche un altro incontro pubblico il venerdì e abbiamo un incontro in una casa il giovedì.

Shri Mataji: Suggerirei che gli incontri  pubblici, ovunque li facciate, avvengano di sabato e di domenica. Sarebbe meglio, se riusciste ad avere una sala. Infatti, vedete, nei giorni della settimana abbiamo i programmi qui. Va bene? Per il momento va bene perché adesso li faremo di sabato e domenica, questi due sabati e domeniche; ma di solito, ormai sapete che venerdì c’è un puja. Se avete un incontro dovreste consultare la gente anche qui perché allora vorrebbero venire al puja. Questo venerdì dovreste venire tutti al puja. Va bene? Possiamo fare un po’ di musica.

 Yogi: A che ora celebrerà il puja, venerdì?

Shri Mataji: Dovremmo iniziare il puja circa…circa… deve essere di sera. A qualsiasi ora vi vada bene. Ma dopo questo, insomma, dovete fare un po’ di musica o possiamo fare qualcosa.

Dopo. Alle sette va bene, infatti fino a quell’ora starete lavorando. Possiamo celebrarlo anche di sabato, se preferite. Come è meglio per voi.

Vi sta bene venerdì? O sarebbe faticoso? (Risate). Portate il vostro lato sinistro sul destro. Vedo sempre. Portate il sinistro sul destro così non sarete stanchi. Il fatto è che pensate troppo, sapete? Ecco perché. Portate il sinistro sul destro, centootto volte. Sempre stanchi. Il sinistro sul destro. Va bene per il cuore, va bene per tutto questo, bene, vedete, va molto meglio, l’Agnya. Adesso vorrei vedere il tuo caro marito domani, se puoi venire ad incontrarmi. Lui è qui? Potremmo farlo? [Shri Mataji si rivolge ad alcuni sahaja yogi e dice che vorrebbe vederli il mattino dopo e chiunque voglia incontrarla dovrebbe andare la mattina seguente. Poi chiede ad alcune persone come stanno e come si sentono. Consiglia ad una yogini di portare il lato destro sul sinistro e di non pensare guardando Lei].

Bene. Ora informate tutte le persone di Cambridge, di ogni posto, sapete, e poi ciò che possiamo fare è… Io posso trattenermi e il giorno dopo…vado già sabato così la gente può trattenersi ed io posso parlare con loro sabato. Così se ci sono problemi personali posso risolverli. Oppure, sarebbe un’idea migliore celebrare il puja la sera di sabato (hindi). Facciamolo sabato sera. Il 31? Va bene?

Yogi: Halloween.

Shri Mataji: Eh?

Yogi: Halloween.

Shri Mataji: Hallo…?

Yogi: Halloween, Madre, è una festa… (risate generali)

Shri Mataji: Eh?

Yogi: Halloween è l’abbreviazione del termine Hallow’s Eve (vigilia dei santi), infatti il primo novembre è considerato il giorno di Ognissanti. Il primo novembre, così l’ultimo giorno di ottobre è la vigilia dei santi ed è chiamato Halloween. È considerata la notte in cui tutti i demoni e le streghe volano in cielo… è così, Madre…

[Shri Mataji fa una smorfia scandalizzata e poi divertita]

 Shri Mataji: Allora dovremmo farlo domenica!

Yogi: Vanno in giro vestiti da fantasmi, spiriti, streghe e portano delle lanterne.

Shri Mataji: Molto male.

Yogi: È considerata la notte in cui gli spiriti, i morti vengono fuori.

Shri Mataji: Allora il quattordicesimo… allora dovremmo farlo domenica, facciamolo domenica, domenica. Non vorrei farlo in quel giorno.

Yogi: Domenica è ritenuta il giorno di Ognissanti, il giorno di tutti i Santi, il primo novembre.

Shri Mataji: Sì, bene, quello è un buon giorno. Possiamo celebrare il giorno di Ognissanti oltre a quello del Diwali. Il giorno dei santi, bene! Allora lo faremo di domenica. Domenica possiamo fare il puja. Intendo che allora dobbiamo fare il puja la mattina; possiamo celebrare un puja la mattina e poi possiamo trattenerci e la sera possiamo accendere le luci e tutto il resto e fare qualche fuoco d’artificio e via dicendo.

Yogi: Fuochi d’artificio?

Shri Mataji: Hm. Possiamo fare un po’ di musica. Possiamo passare insieme tutta la domenica. Va bene? Fissiamo domenica. Domenica ci sarò. Domenica.

Yogi: A che ora sarà il puja, Madre?

Shri Mataji: Allora domenica dovrebbe essere all’incirca…dovremmo iniziare alle dieci, va bene? Perché così abbiamo tempo sufficiente. Alle dieci. Andrebbe bene? Per tutti? A che ora vi alzate la domenica?

Yogi: Alle quattro e mezzo, Madre!

(Shri Mataji ride)

Shri Mataji: È molto semplice, sapete. Non so perché la gente lo trovi difficile. è solo questione di autodisciplina, solo quello. So che tutti hanno questo problema.

Adesso anche gli indiani, i giovani, hanno questo problema. Imparano da voi.

Stanno ormai diventando più occidentalizzati e non riescono ad alzarsi presto.

Ma, sapete, neppure mio marito riesce a dormire dopo le sei. Siamo stati abituati così, la nostra generazione è stata allevata così. Una forte autodisciplina, perché eravamo nati all’epoca in cui volevamo la nostra indipendenza, sapete, così dovevamo diventare come soldati, dovevamo proprio stare all’erta. Per questo siamo molto bene disciplinati sotto quell’aspetto.

Dunque è un buon giorno. Lo celebreremo domenica, il giorno dei santi. Va bene? E quel giorno con tutte queste streghe e il resto dovrebbe finire. È tutta un’assurdità. Non devono essere presi troppo alla leggera. Sono sicura che debba avere origini antiche in questo paese, dove la gente indulgeva in cose assurde; sapete, erano popoli barbari.

I barbari si dedicano sempre a queste cose. Devono averlo fatto loro e questo ancora continua.

Yogi: Halloween è nato a causa del giorno di Ognissanti. Gli spiriti sono spaventati dal giorno successivo.

Shri Mataji: Sapete, è come Naraka Chaturdashi[10] che abbiamo noi. Quello è il giorno in cui tutti i demoni sono cacciati nel Naraka (inferno). Proprio ieri era quella ricorrenza.

Yogi: Questa è una settimana difficile per i demoni, Madre (Risate. Anche Madre ride).

Shri Mataji: Per questo è il Diwali. Per questo le luci. Ecco perché dovete avere la luce, capite?

Dopo il quattordicesimo giorno, il quindicesimo si celebra il Diwali. Quella è la notte più scura.

Yogi: Qual è la notte, Madre?

Shri Mataji: È stasera, è quella la notte più scura e domani rappresenta il primo giorno, capite? Viene celebrato come Anno Nuovo. Per molte persone. Non in Maharashtra dove lo celebrano secondo il calendario della mia dinastia. Ma al Nord celebrano il primo giorno domani. E il secondo giorno è il giorno dei fratelli, quando fratelli e sorelle allacciano il (raki) che anche noi possiamo fare nel puja. I fratelli e le sorelle lo allacciano.

Dov’è tuo marito? Non è venuto?

Yogini: Non sta bene, Madre

Shri Mataji: Cos’ha?

[problemi di schiena]

Shri Mataji: Quando è successo? (La yogini spiega che lui è caduto sulla schiena) Quando è successo?

Yogini: L’altro ieri.

Shri Mataji: So io perché. Ora digli di non usare troppo le mani.

Yogini: Stava cercando di chiudere una finestra.

Shri Mataji: Digli che ne sono venuta a conoscenza e sapevo che sarebbe andata così.

D’accordo? Digli di non usare le mani

Bene, adesso posso accomiatarmi da voi?

Oggi è un giorno felice. Felice Diwali a voi.

Gli yogi: Jai Shri Mataji.

[Shri Mataji chiede a qualcuno come sta e dice: “Portalo sul sinistro, porta il destro sul sinistro”. Poi discute con Gavin dei problemi organizzativi del viaggio in India.

Poi parla in hindi con una signora e dice: “Le donne non dovrebbero diventare cavalli”. Poi le viene offerto un biglietto insieme ad un regalo]

Shri Mataji: Molte grazie. Lakshmi e Ganesha (sul biglietto). Bene.

Yogi: Felice Diwali. Da parte di tutti.

Shri Mataji: Che cos’è? Che dolci! Cos’è? (Legge il nome del negozio) Cos’è? Non sarà qualcosa di costoso? (Fa un’espressione accigliata, risate dei sahaja yogi)

Troppo. Questo è troppo.

Yogi: È da parte di tutti noi.

Shri Mataji: È troppo.

Yogi: No, Madre.

Shri Mataji: È per Lakshmi?

Yogi: Sì.

Shri Mataji: Troppo.

Gli yogi: Bolo Shri Nirmala Shakti Mataji Shri Nirmala Devi ki! Jai!

Shri Mataji: Mi piacerebbe indossarla adesso. Riesci ad estrarla (dall’astuccio)? […]. È un grande halwa (le viene offerto un dolce). Dio ti benedica. […].

[Shri Mataji si mette la collana]. Bene. Grazie. Bella, vero? Grazie.

Yogi: Molto bella.

Shri Mataji: Grazie molte. Non dovremmo fare tutto questo, sapete, altrimenti sarò considerata come gli altri guru.

[Una yogini porta dei fiori].

Shri Mataji: Grazie molte. Grazie.

Ora, questi fiori devono essere messi… dovete metterli da qualche parte. Grazie molte, grazie. Molto gentile da parte tua. Ma perché andare da (nome del negozio), lì sono carissimi.

Yogi: È per le vibrazioni. Ha ottime vibrazioni.

Shri Mataji: Lo so. Ho molti oggetti, ma non ho mai indossato un ornamento a catena in tutta la mia vita. È stata una bella idea. Ora mi avete davvero incatenata (risate), incatenata con il vostro amore.

Yogi: E Lei ha incatenato i nostri cuori.

[Shri Mataji ride]

[Fine del video]


[1] Elisabetta II d’Inghilterra.

[2] La purdah o pardaa, letteralmente velo o tenda, è la pratica – presente in varie forme nel mondo islamico e in India – che vieta agli uomini di vedere le donne. Essa si attua in due modi: segregazione fisica dei sessi o imposizione alle donne di coprirsi il corpo al punto di nascondere la pelle e le forme. Si è probabilmente sviluppata nella Persia pre-islamica (l’attuale Iran).

[3] Il 14 agosto e 15 agosto 1947, nella partizione dell’India, nacquero due stati sovrani, la Sovranità del Pakistan (più tardi Repubblica islamica del Pakistan) e l’Unione dell’India (più tardi Repubblica dell’India) dopo che il Regno Unito garantì l’indipendenza dell’India britannica.

[4] Bharatiya Jana Sangh: partito politico indiano nazionalista esistito fra il 1951 e il 1977.

[5] Elisabetta I (1533 – 1603).

[6] La regina Vittoria (1819 – 1901)

[7] Enrico VIII Tudor (1491 – 1547)

[8] Chilam: uno dei più antichi strumenti per inalare i fumi. È originario dell’area di influenza culturale indiana, in particolare fra le popolazioni himalayane, fra le prime a coltivare la marijuana.

[9] A Mumbai.

[10] In India, è il secondo giorno della festa del Diwali e corrisponde al 14° giorno di luna calante del mese chiamato Ashwin. In questa occasione si celebra la vittoria di Krishna sul demone Narak.