Shri Durga Puja

Rahuri (India)

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(06/2020 SOTTOTITOLI (solo la parte inglese), traduzione 11/2019)

S H R I   M A T A J I   N I R M A L A   D E V I

Shri Durga Puja

Rahuri (India), 1° Febbraio 1982


Oggi è un giorno speciale. C’è la combinazione di due eventi.

Adi mai English maday bolte pan Marathi boliye [Prima parlerò in inglese e poi in Marathi]

Per prima cosa,stamattina alle 8:50 è iniziata una ricorrenza molto importante chiamata Ratha Saptami[1], ossia il settimo giorno.

E si dice che il Sole viaggi con le sue sette forze o, diciamo, con i suoi sette colori su un grande carro. E oggi si celebra questa ricorrenza come un giorno in cui il Sole viaggia con le vibrazioni divine in tutto il mondo e illumina. Ma era troppo presto perché qualcuno di voi lo facesse, quindi finché… ovviamente mi sono alzata prestissimo ed ho eseguito io quella parte per voi.

La seconda cosa importante è la combinazione, nello stesso giorno, di due eventi e questo è molto, molto propizio.

Uno è Ratha Saptami: in questo giorno non si possono fare havan perché c’è già Surya (il Sole).

La seconda cosa che celebriamo oggi è un grandissimo puja di Ashtami (ottavo giorno): questo è il giorno in cui la Dea ha ucciso nove rakshasa insieme, con le Sue otto mani.

Oggi è dunque un giorno molto speciale, per il quale è necessaria un’attenzione molto speciale.

È solo su richiesta dei bhakta (devoti, ndt) che la Dea ha assunto la Sua forma e ucciso tutti questi rakshasa. Inoltre, con le Sue otto mani, Lei uccise Mahishasura.

Ecco perché è chiamata Mahishasura Mardini. Lei è chiamata Nava Chandi, Colei che ha sterminato nove Chanda,ossia nove rakshasa. Quindi è un giorno molto importante, davvero vitale e molto profondo.

È molto semplice dire: “Madre, abbiamo organizzato il Suo puja per un certo giorno”. Nessuno pensa al lavoro che Madre deve svolgere dietro a tutto questo, vedete.

Voi non potete fissare (l’orario) del mio puja. Non è corretto. Sono io che posso dirvi qual è il momento migliore per voi per celebrare il puja. Ha inizio dunque alle dodici e due minuti. Pertanto ora possiamo iniziare, ed è per questo che ho ritardato il mio bagno. Dato però che sarebbe stato troppo tardi, ho iniziato a fare il bagno un po’ prima. [Parla a lato in marathi] Soltanto allora possiamo celebrare (il puja).

Oggi dunque è il giorno della Dea, un’occasione molto importante per voi essere qui.

In qualche modo stiamo celebrando tutti i puja in nove giorni, ed ecco perché indosso questo tipo speciale di sari che deve essere usato per il veicolo (vahana) di Ashta Bhuja[2] (otto braccia, ndt), ossia una tigre così come un leone.

Pensate, nella camera in cui alloggio c’è una fotografia di una tigre e di un leone. Potete andare a vedere di persona.

Normalmente non si trova, invece lì c’è questa bella fotografia, ingrandita, di una tigre e un leone.

Alla mattina Surya era bellissimo, non so se abbiate visto il sole del mattino. Almeno domani cercate di vederlo. Qui non è importante quanto tempo dormite, quale cibo mangiate, se viene servito in orario e via dicendo.

Dovreste liberarvi di queste abitudini. È molto importante (eliminare) queste consuetudini e tutte queste cose terrene, i vincoli del tempo e tutto il resto: dovete liberarvi di spazio e tempo, di tutto quanto.

E non dovreste preoccuparvi in continuazione delle cose perché vi esaurite molto: senza fare alcun lavoro vi sentite esausti. Infatti siete così fissati, così attaccati che non riuscite a liberarvi di queste abitudini, vedete. Invece gli indiani non sono fissati in quel modo, sanno che Madre sa cos’è meglio. Lei arriverà nel momento in cui il puja va fatto.

Insomma, si dovrebbe cercare di capire che, se io sono quella Persona, perché dovreste preoccuparvi?

Ma ho un problema con la mente occidentale, ed è che se non riescono a concepirlo, iniziano a criticare.

Invece di diventare sempre più sottili per concepire la bellezza del Divino, se non ci arrivate, inizierete a muovere critiche su qualsiasi punto, qualsiasi cosa alla quale possiate attaccarvi, e vi metterete a criticare.

Non è questo il modo in cui possiamo crescere.

Ecco perché vi dico in anticipo che questo puja è molto importante e, in questo puja, dovete chiedere che questi nove Chanda tuttora esistenti siano uccisi, e che anche questo Mahishasura sia ucciso, che siano cacciati (tutti).

Ed è così che funzionerà ed è molto importante. È molto importante, e devo realizzarlo io stessa. Vedete, non è facile organizzare un programma come (se si trattasse soltanto di) presiedere qualcosa, intervenire e basta: non è così.

È qualcosa di molto, molto più profondo, ha un significato molto più profondo, deve essere svolto un lavoro molto più profondo. Tante cose devono essere elaborate. È una cosa molto sottile. E più ne discutete, più ne parlate, (più) lo perdete: dovreste stare in silenzio e assorbire.

Quindi oggi non è un giorno ordinario, è molto importante: in questo piccolo posto in cui ci troviamo, stiamo svolgendo un lavoro enorme.

E voi, che avete sofferto maggiormente a causa di questi rakshasa, dovreste assolutamente fare molta attenzione che questi peccatori escano.

Si deve fare qualcosa, invece di pensare a voi stessi e ai vostri disagi, ai vostri problemi o comunque li chiamiate: non sono così importanti, assolutamente! (Un gallo canta diverse volte durante il discorso).

Voi siete santi e dovete sostenere tutto il lavoro divino con una comprensione totale. Se invece siete tanto preoccupati per le vostre cose personali, insomma, siete inutili per voi stessi e per Sahaja Yoga.

Inoltre vorrei dire che alcuni noteranno che è successo questo e quello. Forse il gruppo è un po’ troppo numeroso per essere ospitato in tutti questi luoghi. Ho sempre avuto la sensazione che il gruppo stesse aumentando un po’ troppo.

E non avevamo idea che sarebbero arrivate così tante persone. Ma non importa: si condivide, siamo sistemati, c’è posto per dormire.

E, sapete, se riuscite a capire che queste cose non sono importanti, dormirete poi, quando tornerete in Inghilterra o in Australia.

Voglio dire (Shri Mataji ride) che avrete tutto il tempo per fare tutto questo. (Ma) adesso siete qui per diventare sempre più sottili.

Ora è giunto il momento ed anche il bramino è arrivato al momento giusto (Shri Mataji ride). Quindi dobbiamo essere un tutt’uno con ciò che è sottile.

Sahaja Yoga non è possibile se volete considerarlo da un punto di vista grossolano: non potete capire Sahaja Yoga in quel modo. Vi ho già detto che, senza la realizzazione, non potete avere Sahaja Yoga.

Ma se, anche dopo la realizzazione, vi aggrappate a quelle vecchie cose che appartengono al tempo dell’uovo (in cui eravate ancora uova, ndt), non avrete alcun vantaggio.

Quindi cercate di diventare sempre più sottili e non pensateci. Vi rilasserete, vi sentirete meglio ed essa agirà.

[Pensare] che dovreste mangiare ad una certa ora, che dovete mangiare una certa cosa in un dato momento, che dovrebbe esserci un certo cibo, voglio dire, è una tale fissazione, sapete.

Noi non possiamo essere attaccati al cibo, non possiamo essere attaccati a tutte queste cose.

State andando verso un livello al quale nessuno è arrivato. Se vi arrenderete con questa consapevolezza – (arrendersi) non significa darmi qualcosa, ma liberarvi del vostro ego e dei vostri attaccamenti passati – sarà un’ottima cosa.

Anche quando parlate fra di voi, nessuno dovrebbe parlare dei disagi. Vi avevo detto che in un villaggio è molto difficile [parole indistinte]. Voi non dovete andare sull’Himalaya, però viaggiare attraverso l’India non è una cosa facile. E l’avevo detto a tutti voi; io vivo tra molte più comodità e agi di chiunque di voi, ma so adattarmi molto di più, quindi dovreste anche voi provare a dimenticarvene.

Non parlate dei vostri disagi. Questo vi renderà molto grossolani. Soltanto chi diventa sempre più sottile può ottenere qualcosa.

[Il discorso continua in marathi e poi nuovamente in inglese]

[Segue la traduzione della parte in marathi:]

Oggi è Ashtami, wah (straordinario), e la mattina è Ratha Saptami. Celebrare un puja nel giorno di Ashtami è una cosa molto importante e a Rahuri[3] c’è anche la mia casa materna.

In questo giorno di Ashtami celebriamo questa ricorrenza: Rama Devi che nella forma di Ashta Bhuja Devi realizzò grandi conquiste, conquiste importanti, in quanto uccise grandi, grossi e malvagi rakshasa, distruggendoli, sterminandoli.

Lei è chiamata Nav Chandi, ed anche Chandika, Ashta Bhuja, Durga ecc.; ci sono molti altri nomi. E Lei ha distrutto tutti questi Chanda, Munda e altri, tutti i nava (nove) chanda, e per questo è chiamata Nav Chandi. Ha anche distrutto Mahishasura e, dopo aver ucciso Mahishasura, gli Dei la inondarono di lodi.

Ma quei bhakta (devoti) che l’avevano invocata erano tutti molto dharmici, sattvik, dotati di ottime qualità.

E poiché era molto soddisfatta delle loro qualità, la Dea si incarnò. Quelle qualità dovrebbero dunque essere in noi.

Quali sono i nostri sentimenti nei confronti della Dea? “Mataji, abbiamo fissato il Suo puja, proprio come se avessimo organizzato un programma, quindi per favore, venga. Mataji, in molti villaggi abbiamo organizzato il puja a quest’ora”. (Ma) organizzare non funzionerà, e voi non potete organizzare così.

Se io sono compiaciuta, presenzierò al puja, altrimenti no. Dipende da me. Voi dovete per prima cosa invitare la Dea, occorre il pacharan (invito, ndt), ecc. ecc. Diversamente Ella non parteciperà…

La Dea non ha bisogno del puja, siete voi ad averne bisogno. Lei deve essere compiaciuta, quando la Dea è prasanna chitta (soddisfatta, compiaciuta, ndt)[non chiaro].

I Suoi figli hanno commesso molti errori… I Suoi figli continuano a fare errori. Essi hanno shraddha (fede), alcuni hanno shraddha ma commettono errori; in altri non c’è assolutamente shraddha ma sono superficiali, si mostreranno molto bravi (soltanto) esteriormente. Nel vedere tutte queste cose, la mente della Dea si rattrista e si domanda perché concedere un puja a questa gente che non lo merita.

Quindi dovreste diventare sadguni. Nei sadguna, la più alta qualità è… Chiesero a Shankaracharya, Adi Shankaracharya: “Qual è la qualità suprema?”. E lui rispose: “La bhakti per la Dea, la bhakti per la Madre”. Lei è la Dea, vostra Madre è la Dea.

Capite che dovreste praticare la Sua bhakti. In quella bhakti non dovrebbe esserci falsità.

Se nel profondo del cuore di un essere umano si vede la prima qualità, la qualità suprema, tutte le sue cattive caratteristiche saranno distrutte, otterrà la luce e raggiungerà moksha (liberazione). Ecco perché Shankaracharya ha sempre lodato la Dea.

All’inizio si era profuso in molte descrizioni, aveva scritto molti libri come Viveka Chudamani ecc. Ma alla fine ha detto: “Solo compiacendo la Dea si può ottenere tutto, allora perché fare queste cose? Perché fare discussioni? Perché fare discorsi e rompersi la testa? Lodate la Dea e otterrete ciò che volete”.

In pochissimi hanno la sua intelligenza. Quando quella intelligenza subentrerà in noi, otterrete l’autorità.

Allo stesso modo,anche senza fare nulla, io ora sono prasanna chitta; e qualsiasi quantità di errori commettiate io li perdonerò tutti. Senza fare questo non sarebbe possibile, infatti io sono venuta con un cuore molto grande e perdonerò tutti i vostri errori. Però non dovreste ingannarmi. E neanche piangere sempre ripetendo in continuazione che avete commesso errori (vi) aiuterà: in quel caso diventa un problema per la Dea.

Oggi dovreste chiedere perdono alla Dea e promettere che d’ora in poi non ripeteremo gli errori.

L’Ashtami di oggi è chiamato Bhishma Ashtami, Bhishma Ashtami. Bhishma aveva fatto una promessa che tutti voi conoscete. Quella promessa non è mai stata infranta da lui in nessuna circostanza, pertanto oggi dovete fare voi una promessa: in questo Ashtami promettete tutti che, in virtù di questo giuramento, tutto il mondo trarrà beneficio dai suoi frutti. Non dovreste chiedervi come accadrà da questo piccolo posto: questo è un centro molto importante. Pertanto, ciò a cui dovreste pensare è che, qualsiasi promessa farete adesso con completa devozione e fede assoluta, i suoi frutti saranno per tutto il mondo.

[Il discorso riprende in inglese]

Oggi è un’altra ricorrenza chiamata Bhishma Ashtami: è il giorno in cui Bhishma, che era un grande santo, ha fatto una promessa solenne che ha onorato per tutta la sua vita. Fu un grande giuramento quello che pronunciò.

Pertanto, anche oggi è il giorno per fare una promessa.

Egli la fece nel giorno di Ashtami. Il giorno di Ashtami fece una promessa[4], quindi oggi è un giorno in cui fare anche voi un voto.

Anche voi dovreste provare a fare un voto e, in virtù di quel giuramento, dovreste essere in grado di ottenere qualcosa che non è stato ancora conseguito.

Questa conquista non è solo per questo luogo, non è solo per il Maharashtra, non è solo per l’India, non è solo per il mondo intero: è per l’intero universo. Quindi voi ricoprite un ruolo molto importante e vitale e si dovrebbe cercare di migliorare la qualità della propria vita, la qualità della personalità.

Se non avrete quella qualità sostanziale, nulla funzionerà. Quel che sto dicendo loro è che dovete fare in modo di diventare sostanzialmente dedicati a Sahaja Yoga.

Non solo per il vostro bene, non solo per la vostra famiglia o per il vostro paese, ma per l’intero universo.

Voi siete i semi che creeranno quella straordinaria atmosfera che produrrà il grande cambiamento che ci aspettiamo dal Mahayoga.

È molto importante capire che tantissimi hanno parlato di questo, e mi sono imbattuta in un libro scritto duemila anni fa che descrive questo Mahayoga e ciò che accadrà. È molto interessante.

Dopo il puja e l’havan, penso che il signor Chauhanve lo tradurrà e potrete capire di cosa tratta. Adesso cominciamo.

(Il Puja inizia con una conversazione in marathi con Shri Mataji in merito a chi chiamare per eseguire il puja)

Potete mettere uno di questi lì? Da quella parte? (Marathi)

Adesso prestate attenzione a Sahaja Yoga e non ad altre cose. È importante. Non dovreste prendere le cose alla leggera. Questo è importante. Sto proprio dicendo che è davvero vitale. Fate attenzione!

(La conversazione continua in marathi)

In India, l’usanza è che la moglie debba sedersi accanto al marito sempre, per qualsiasi cosa, per il cibo o qualsiasi cosa, mentre in Inghilterra è l’esatto contrario. (Marathi)

Yogi indiano: Matthias e sua moglie.

Shri Mataji: Coloro… tu eri al puja a Puna, vero, Matthias?

Yogi indiano: Quelli che non si sono seduti per il puja.

Yogi: C’era Gandha.

Shri Mataji: No?

Yogi: C’era Gandha.

Shri Mataji: Come?

Yogi: C’era Gandha. Io no. C’era Gandha.

Shri Mataji: C’eri.

Yogi: C’era Gandha.

Shri Mataji: Infatti oggi vorremmo avere delle coppie, va bene?

[Il puja continua]


[1] Ratha Saptami o Rathasapthami è un festival indù che cade il settimo giorno nella metà luminosa del mese indù Maagha. È rappresentato simbolicamente nella forma della deità del sole, Surya, che volge il suo Ratha (carro), trainato da sette cavalli (che rappresentano i sette colori) verso l’emisfero nord, in direzione nord-est. Esso segna anche la nascita di Surya ed è pertanto celebrato come Surya Jayanti (compleanno della deità del sole).

[2] Esiste una iconografia di Shri Durga definita in sanscrito “Ashta-bhuja-dhari Simha-vahini Durga”, la Dea dotata di otto braccia e seduta sul Suo veicolo, il leone.

[3] Città situata nello stato indiano del Maharashtra.

[4] Bhishma Ashtami (Bhishmashtami) è un festival indù dedicato a Bhishma, del grande poema epico Mahabharata. Si ritiene che Bhishma lasciò il suo corpo in questo giorno. Ciò avvenne durante il periodo benaugurale di ‘Uttarayan’. Si osserva Bhishma Ashtami durante il mese di Magha nel calendario indù, che corrisponde ai mesi di gennaio-febbraio. Bhishma Ashtami è osservato in Bengala ed in alcune parti dell’India meridionale in memoria di Bhishma, un guerriero che combatté e morì nella Guerra di Kurukshetra, la battaglia descritta in molte pagine del Mahabharata. Bhishma era il figlio di Shantanu, il quale aveva concesso al figlio la grazia di poter scegliere il giorno della propria morte. Bhishma giurò di non sposarsi e di rimanere sempre fedele al trono del padre. Il giorno conosciuto come Bhishma Ashtami è l’anniversario della morte di Bhishma. Secondo la leggenda, Bhishma attese cinquantotto giorni prima di lasciare il suo corpo, e lo lasciò nel giorno benaugurale di Uttarayana, nel quale Surya inizia a muoversi verso nord dopo aver completato i sei mesi del periodo di Dakshiyana.