Programma Pubblico, Il Signore Shiva

New Delhi (India)

1982-02-22 Sahaja Yoga New Delhi NITL HD, 75' Chapters: Talk in English, Talk in Hindi
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S H R I   M A T A J I   N I R M A L A   D E V I

Il Signore Shiva

 Programma Pubblico

 Gandhi Bhawan, Delhi (India), 22 Febbraio 1982


… la creazione del Kailasha ebbe luogo. Noi indiani veneriamo il Kailash come residenza di Shiva, Sadashiva, Dio onnipotente, che è eterno. Inizialmente il Parabrahma, il Nirakara, colui che è senza forma, si trovava in uno stato dormiente. Quando si è risvegliato, è stato chiamato Sadashiva.

In quella fase il suo potere divenne l’Adi Shakti, la Madre Primordiale, o possiamo chiamarla lo Spirito Santo. Questa Madre Primordiale diede origine alla propria creazione per compiacere Sadashiva che non era altro che il testimone di questo spettacolo. Egli era lo spettatore.

Oggi non entrerò nei dettagli della creazione, ma si deve ricordare che tutta la creazione è un atto deliberato e non accidentale.

In seguito l’Adi Shakti emanò da se stessa tre poteri che conoscete: il potere del desiderio, il potere dell’azione ed il potere dell’evoluzione o dharma.

Questi tre poteri furono creati dal puro desiderio che Lei aveva di essere tutt’uno con il Suo Signore, Dio Onnipotente, Sadashiva.

Questo desiderio risiede in noi come Kundalini, la quarta energia presente in noi; come Kundalini, che è addormentata nell’osso triangolare.

Come Jaigopal ha affermato di recente, la gente non sa come risvegliare la Kundalini, né come guidarla. In realtà, la Kundalini può essere risvegliata soltanto da una persona che sia una autorità, una autorità spirituale, oppure dall’Adi Kundalini stessa.

Vi ho parlato ieri di come, anche anticamente, la conoscenza della Kundalini a noi fosse nota.

Tale conoscenza ci era nota perché l’India è il Paese nel quale si suppone che ci si prenda cura delle radici della creazione. Noi dobbiamo custodire le radici, mentre gli altri hanno l’albero, i fiori ed i frutti.

In India le radici sono cresciute all’insaputa della gente comune.

Queste radici raggiunsero il livello in cui la Kundalini divenne una conoscenza di pochissime persone, davvero di pochissimi, direi; ed essa non fu rivelata per molto tempo, finché non iniziò a parlarne Adi Shankaracharya in persona.

Sebbene Markandeya avesse descritto la Kundalini, i diversi poteri della Madre, fu Adi Shankaracharya[1] a venire su questa terra e a parlare apertamente della Kundalini.

La ragione è che, prima, fu tenuta segreta e fu rivelata solo in parte, ma la gente dubitava. E se anche avesse dovuto essere rivelata, a chi rivelarla? Infatti vi erano pochissime persone in grado di capire.

Nella Bibbia è scritto che ci sarà un albero della vita; e questo albero della vita non è altro che l’intera Sushumna Nadi e le sue diramazioni. Inoltre è scritto: “Apparirò dinanzi a voi come lingue di fuoco”.

Che cosa sono queste lingue di fuoco? Se guardate il vostro Sahasrara – non so quanti di voi abbiano visto il proprio Sahasrara – assomiglia a mille lingue di fuoco.

Noi li chiamiamo petali – è più bello chiamarli petali – ma sono fiamme. Quando vengono risvegliati sembrano fiamme, fiamme ardenti molto silenziose.

E quando si vede questo Sahasrara, quando si vede la bellezza del Sahasrara, ci si meraviglia poiché, per una mente grossolana, il cervello non è altro che un insieme di cellule adipose.

Quando invece ottenete la realizzazione, vi rendete conto che la stessa cosa che sembra semplicemente un insieme di cellule adipose, e questi nervi, che possiamo chiamare cellule adipose allungate, quando vengono illuminati si vedono circondati dalla luce; e sono come stoppini accesi di una candela, lunghissime fiamme ardenti, bellissime e di differenti colori, molto silenziose, molto belle.

Per la gente comune questa è solo una frottola ed è difficile parlarne.

Come vi ho detto ieri, occorre avere un microscopio per vedere qualcosa sotto la pelle. Ma è necessario molto di più di questo (microscopio) per vedere ciò che è dentro di voi, perché questa è l’area che è sotto la superficie, non sulla superficie.

Ma, come per l’albero è essenziale avere le radici, allo stesso modo la vita spirituale è l’elemento fondamentale per l’esistenza di questo universo, per l’esistenza di tutti gli esseri umani. Senza vita spirituale, essi non possono esistere.

Ora, questa conoscenza avrebbe potuto essere contestata dall’Occidente, dagli intellettuali, quelli che guardano attraverso i propri occhi materiali e credono in quello che c’è (di visibile, di materiale, ndt); direi che questo è un atteggiamento sincero al riguardo.

Ma ancora dobbiamo giungere a certe conclusioni, vale a dire che quando queste personalità parlavano dello Spirito, dicendo che lo Spirito risiede nel cuore, che esiste lo Spirito, che si deve rinascere per essere tutto ciò, se persino Cristo ne parlò moltissimo, occorre pensare che non è possibile che ci stessero mentendo, che ci stessero ingannando.

Essi non volevano niente, ma noi che cosa abbiamo dato loro? Qualcosa come la crocifissione, la tortura. Allora perché tutti loro parlarono della vita spirituale, della vita eterna, dello Spirito, della rinascita dell’essere umano? Ogni scienziato deve esaminare questo con sincerità e giungere alla conclusione che, quantomeno, deve esserci qualcosa al riguardo. Ovviamente non è possibile arrivarci in modo scientifico; non ci si può arrivare mentalmente. Per esempio, se sono arrivata qui in auto, devo lasciarla fuori per entrare. Essa (l’auto) ha i suoi limiti, e allo stesso modo la vostra intelligenza e scienza hanno i propri limiti. Deve avvenire in un modo tale che abbia luogo un processo vivente spontaneo.

Attraverso la ricerca scientifica non possiamo far germogliare un seme, non possiamo trasformare un fiore in un frutto. In realtà, noi non possiamo fare proprio niente di vivente.

L’altro giorno c’è stata una discussione: una signora, una scienziata, si è alzata in piedi molto risentita e ha detto: “Oh, noi stiamo creando due bambini!”. Ho risposto: “Ma il processo vivente che utilizzate per i due bambini proviene da qualche altra parte; voi non potete creare la vita”.

Occorre quindi rendersi conto che questo processo vitale non è mai stato compreso mediante la scienza, né attraverso l’attività mentale; e pertanto non comprenderemo la Kundalini attraverso la nostra attività mentale.

Ma una volta ottenuta la vostra realizzazione, ogni cosa diventa logica.

Un esempio potrebbe essere quello di un cieco: egli non è in grado di vedere il colore di questo muro, il colore di queste tende, non conosce le dimensioni di questa stanza. Immaginiamo di raccontargli qualcosa al riguardo, per lui sarà un mito, un mito.

Ma se in qualche modo potessimo aprirgli gli occhi, tutto questo mito diventerebbe logico e lui inizierebbe a comprendere mediante la sua logica, che prima era cieca, mentre ora è aperta a questa nuova esperienza.

In voi è posta una scienza completa delle leggi divine. Un domani i vostri figli potrebbero contestare la vostra scienza. Ovviamente essi contesteranno anche tutte le religioni. Ma la scienza può essere confutata.

Per esempio, molte teorie scientifiche che erano considerate leggi, adesso sono state messe e rimesse in discussione. Le leggi di Dio, però, una volta scoperte, non sono confutabili.

Ad esempio, una volta ottenuta la realizzazione, una volta divenuti lo Spirito, si diventa l’assoluto. Non rimane alcuna relazione relativa: ogni altra cosa è relativa allo Spirito.

Lo Spirito è il punto assoluto di arrivo, tutto il resto è relativo. E lo Spirito emette l’energia chiamata Brahma Shakti, o meglio, vi connette a questa energia chiamata Brahma Shakti, l’energia divina dell’amore di Dio.

Finché non si è connessi con lo Spirito, non si può percepire questa energia divina che non può essere spiegata dal cervello, ma che si vede agire, attivare, compiere tutti i processi viventi nel mondo.

Ed è questo che noi cominciamo a percepire dentro di noi. Si tratta proprio di avvertirla come una sensazione di caldo o fresco, la brezza fresca dello Spirito Santo sulla mano; e questo è il vero bodha, la percezione reale sul sistema nervoso centrale di un essere umano.

Questa nuova dimensione si sviluppa dunque dentro di noi quando lo Spirito viene illuminato. Oggi è il giorno in cui per la prima volta lo Spirito venne riflesso su qualcosa di materiale su questa Terra.

Ora, noi diamo tutto per scontato. Ad esempio, la Terra fu creata dal sole: bene, allora come mai è così? Talvolta è ghiacciata, in certe zone c’è il ghiaccio, c’è qualcosa. Che cosa è accaduto?

In realtà, la Terra fu allontanata dal sole. [Shri Mataji fa dei commenti a lato in hindi]

Ora, questa Madre Terra che vedete oggi fu creata dal sole dopo il Big Bang – vi racconterò tutta la storia un’altra volta, più avanti – ma poi fu allontanata dal sole e congelata.

Fu avvicinata molto alla luna dove si ghiacciò completamente, poi fu riavvicinata lentamente al sole e si scoprì che vi era un luogo appositamente scelto da questa Brahma Shakti per creare il Kailasha. E quel punto fu scelto molto prima che tutte queste cose fossero fatte alla Madre Terra e, in quel punto, il ghiaccio rimase per sempre nella forma di un volto.

E questo è il volto di Dio Onnipotente.

Ora, si potrebbe dire che non si dovrebbe credere nei puja fatti alle statue, nella venerazione delle statue. È assolutamente corretto: anch’io sono assolutamente contraria al culto delle statue. Però le statue sono diverse da ciò che viene chiamato swayambhu, cioè scaturito da se stesso.

Nella Bibbia fu detto, quando Mosè recò i dieci comandamenti: “Non adorerai nessuna riproduzione delle cose generate dal Cielo o dalla Madre Terra” (ossia nessuna riproduzione fatta dall’uomo degli swayambhu, in quanto tali riproduzioni sono statue di idoli, spesso non dotati delle vibrazioni presenti invece negli swayambhu, ndt).

Questo è un punto molto importante. Quali sono le cose create dalla Madre Terra e dal Cielo? Invece di approfondire questo punto, è stato detto semplicemente che è meglio non adorare le statue.

Che non si possano riprodurre né venerare è, ovviamente, una regola stabilita e seguita da tutti coloro… persino l’Islam segue la stessa Torah[2] che è seguita dagli ebrei ed anche dai cristiani. Tutti i cinque libri del Vecchio Testamento e i Dieci Comandamenti sono comuni a tutti e tre questi popoli.

Ciò non significa, però, che non si debba adorare quel che viene creato dalla Madre Terra (swayambhu, ndt). Ma questo nessuno l’ha approfondito.

Vedete, gli esseri umani cercano sempre di trovare delle scappatoie. In seguito, lo stesso Maometto affermò di seguire queste cose. E Maometto stesso rinacque come il nostro grande guru, Guru Nanak.

Guru Nanak non era un essere umano: Egli non era solo un Paygambar (profeta), bensì la reincarnazione dell’Adi, Adi Guru, del Maestro Primordiale; era una personalità divina.

Ovviamente, la gente che esisteva alla Sua epoca era talmente inutile e grossolana da rendergli la vita un vero tormento, e nessuno lo seguì. Le cose cambiarono dopo la Sua morte. Egli ha anche affermato che è la Madre Primordiale ad aver creato l’Universo.

A quel tempo, in questo Paese, la gente seguiva una religione indù ritualistica ed assurda, ben lontana dalla vera e antica religione delle Upanishad. Infatti, i cosiddetti “preti prezzolati” avevano preso il sopravvento e portavano la gente nei templi creati da loro – non dalla Madre Terra – per ricavarne denaro.

Ora, questi templi furono utilizzati solamente con l’intento di guadagnare denaro. In tale frangente, quando Egli [Guru Nanak] nacque, dovette mettere tutta la Sua attenzione su questo, parlarne e dire che è meglio non venerare nessuna statua. Esistevano però dei punti ricchi di vibrazioni viventi provenienti da Madre Terra, che noi chiamiamo jagrut.

L’altro giorno sono andata in un luogo chiamato Musalwadi[3] dove si dice – loro non lo sapevano, gliel’ho detto io – che una Dea[4] abbia ucciso un grande demone chiamato Rahu con il Suo musal. Musal significa disco dentato (sudarshan chakra), e per questo (il luogo) si chiama Musalwadi.

Sentii che lì c’erano vibrazioni straordinarie e chiesi: “Qui c’è un tempio di qualche jagrut?”. Risposero: “No, Madre, nessun tempio del genere”. Replicai: “Deve esserci”. Risposero: “Ah, c’è un posto”.

È molto singolare: quando gli inglesi erano qui volevano costruire un bund (argine) – noi lo chiamiamo bund, b-u-n-d, bund… [dei sahaja yogi suggeriscono “diga”]… diga, una specie di diga. Ma la diga è realizzata con un bund, b-u-n-d.

Doveva dunque essere collocato in linea retta attraverso il lago, però non riuscivano proprio a farlo in un punto di circa cinquanta piedi (ca. quindici metri), cento piedi (ca. trenta metri), ed ogni volta che provavano a costruire qualcosa questo scompariva. E loro non capivano cosa accadesse, perché scomparisse nella Madre Terra. E trovarono impossibile costruire lì.

Allora un sadhu, un’anima realizzata, o un fakir (asceta) passò di lì e disse: “Sappiate che questo posto è uno Swayambhu, un luogo nato da se stesso, è meglio che non facciate nulla qui. Se proprio dovete costruire qualcosa, è meglio aggirarlo”.

E tracciò la linea. E quella diga è costruita davvero con quel bund che non segue una linea retta, ma ha anche un qualcosa di circolare all’interno come, insomma, non si fa mai.

Così andai a visitare quel luogo, ed era fortemente vibrato; ne scaturivano vibrazioni freschissime.

Rimasi davvero stupita che fosse tanto trascurato. Dissi: “Costruite il tempio qui, ma non metteteci nessuno a prendere soldi; potete invece costruire un tempio solamente per onorare il fatto che Madre Terra abbia creato questa cosa grandiosa, ed è… le vibrazioni sono come il Sahasrara, è qualcosa di davvero speciale”.

Ora, soltanto un santo comprende e conosce questo; che sia musulmano, sikh, indù o cristiano non ha importanza, i santi sono santi, vale a dire coloro che sono nati due volte.

Un santo non è qualcuno che sia stato certificato tale da una qualche organizzazione. Non si può organizzare Dio, né è possibile certificare un santo. “Oh, tu sei dottore in santità”. (Risate, Shri Mataji ride)

Oh, abbiamo, sapete, abbiamo questi certificati oggigiorno, tutti rilasciano certificati.

“Tu sei un santo così e così, sei un santo”. Si definiscono santi da soli.

In lingua hindi si dice sant, in tanti li chiamano sant, questo e quest’altro sant, quando la loro Kundalini è completamente congelata laggiù in basso.

Accade quindi, vedete, che la gente adotti cose artificiali e inizi ad adorare qualcosa che non è reale.

Vi stupirà, ma queste vibrazioni sono emesse dalla pietra. Ora, quelli che qui sono anime realizzate, se mai avrete l’opportunità di vedere la fotografia del Kailash, vi accorgerete che le vibrazioni fluiscono. Se se ne trova una fotografia ravvicinata – recentemente mio genero è stato lì – si vede la raffigurazione completa di un volto che si mantiene uguale in tutti i dodici mesi dell’anno.

Per tutti questi anni ha mantenuto quella forma, gli occhi, il naso, il viso e la bocca; e su un lato ci sono anche Brahma e Vishnu. Inoltre questo volto copre un’area di dodici miglia, un perimetro di dodici miglia.

Tutta l’area di queste dodici miglia è coperta di neve, ma la forma di quel volto si mantiene costantemente. Com’è possibile, a meno che non vi sia qualcosa di divino?

Ora, molti dicono che ad Ambernath vi sia dell’acqua che gocciola in un certo modo creando una sorta di Shivalinga. Ma se sentite le vibrazioni di questo Shivalinga, sarete sorpresi: è molto potente, molto potente!

Ora, è un trucco del Divino anche questo fatto di far cadere quella giusta quantità di acqua: voi non potete farlo. Se gli esseri umani volessero farlo, combinerebbero un disastro. Insomma, la gente venderà anche oggetti di plastica. Ho visto che vendono delle riproduzioni di plastica (del lingam) di Ambernath (risate) e le venerano.

Lo farà la maggioranza delle persone, il novantanove per cento, semplicemente perché non sono sante. (Anzi) neppure l’un per cento della gente è santa. La percentuale di persone che oggigiorno potrebbero essere sante è pari allo 0,0000001%.

Non so quale sia l’idea, si diceva che molto tempo fa ce ne fosse uno su dieci milioni. Ma a quell’epoca nemmeno la popolazione di tutto il mondo arrivava a dieci milioni. Era così.

Potete dunque immaginare: pochissime persone, una percentuale irrilevante, erano a conoscenza dell’esistenza di un luogo creato dalla natura e che emetteva vibrazioni.

E poiché Egli lo rivelò, la gente iniziò ad adorarlo, ma stravolse tutto completamente. Insomma, voi stravolgete persino (gli insegnamenti di) personalità viventi (incarnazioni, ndt); figuriamoci dunque queste cose (che emettono vibrazioni).

Insomma, osservate adesso ciò che stanno combinando tutti. Se si guarda a ciò che abbiamo fatto a Cristo, che abbiamo fatto a Maometto, che abbiamo fatto a Guru Nanak, che abbiamo fatto a Mahavira o a Buddha, dovremmo veramente vergognarci, e dovremmo almeno essere consapevoli che se riusciamo a stravolgere (l’insegnamento di) esseri umani che sono vissuti, che hanno parlato, che hanno insegnato, creando da loro questi fanatismi insensati, che dire allora di queste cose che semplicemente emettono vibrazioni?

Ecco perché fu proibita l’adorazione di qualsiasi cosa: lasciate stare.

Essi hanno parlato dello Spirito. Diventate lo Spirito; poiché questo è il primo passo, meglio realizzare il primo passo.

Per questo motivo anche Buddha disse che è meglio non parlare di Dio o altro, di non parlare di nient’altro, ma soltanto diventare lo Spirito.

Anch’io, per tre anni, ho parlato solamente del Parabrahma. Però scoprii che non si potevano condurre le persone al Parabrahma finché non avessero conosciuto tutto sulle altre cose. (Pensai): “Sono talmente attaccati dalle forze negative, dall’ignoranza, che è necessario parlargliene”.

Per esempio, se io possedessi un elicottero, potrei farci entrare tutti i miei figli e portarli nel Regno di Dio. Voi invece dovete camminare; e, mentre dovete camminare, io debbo informarvi sui serpenti che incontrerete, sulle pietre, sulle curve, sulla falsità e sui vacillamenti. Come Madre è possibile.

Ciò che Egli ha detto è che deve farlo una Madre. Infatti oggi, durante la lettura sulla Devi, c’è stata una bellissima descrizione secondo cui Lei non è solo conoscenza, non è solo conoscenza, ma sa anche tutto sull’ignoranza.

È qualcosa di davvero grandioso: una Madre sa che cosa è la conoscenza e sa quello di cui soffrono i Suoi figli. È questa la bellezza, ed è per questo che unicamente la Madre può risolvere questo problema.

Tutti i Guru che sono venuti voi li avete tormentati. Essi erano conoscenza, ma non sapevano che gente sottosopra foste – in hindi si dice ulti khopdi[5] – e si sono sforzati con voi, hanno provato a dire qualcosa di sensato, ma non sono riusciti a raggiungere nessuno; e quando se ne sono andati, voi avete stravolto completamente (i loro insegnamenti).

Questi sono i figli che ho, e sapevo che tipo di figli avrei dovuto incontrare ed affrontare.

Però li amo e so che sono dei ricercatori. Devono essere fatti ravvedere con pazienza, amore, comprensione, e poi si deve dar loro la realizzazione. Senza la realizzazione, parlare di Dio diventa qualcosa di vano. Non serve a niente, è come parlare ad un cieco di qualcosa che non può né vedere né percepire.

Come ho detto, oggi è il grande giorno di Mahashivaratri. È veramente un giorno grandioso poiché oggi venne stabilito questo maestoso Kailasha.

Infatti si potrebbe domandare: “Se Shiva è l’Essere eterno che non cambia mai, che non si incarna mai, allora perché, come può affermare che questo giorno sia così importante?”.

Perché Egli è riflesso su questa Terra come Shiva sul Kailasha. La sua dimora è il Kailash, ecco perché Egli è Dakshinamurti. Egli guarda verso dakshin (sud), ossia il Suo sguardo è rivolto a sud. Egli guarda verso sud poiché è lo spettatore di tutto ciò che accade.

L’India fu la più antica terra a formarsi ed ha la Kundalini nella zona triangolare situata fra i Ghat orientali ed occidentali[6] e i Vindhya[7]; in quella area risiede la Kundalini dell’intero universo.

Egli è dunque rivolto verso sud per osservare il lavoro della Kundalini. E mi ha sorpreso sentire che la gente pensi che rivolgere la testa verso sud ed i piedi verso nord sia un’ottima cosa. È la cosa più infausta!

Insomma, mi stupisco di come, alle volte, ci venga detto di fare le cose.

Pensate, voi rivolgete i piedi verso Shiva! Intendo dire che a volte questi bramini hanno commesso errori tali per i quali dovete soffrire. Pensate: rivolgere i piedi verso qualcuno che è Shiva! Ma è così e sono rimasta stupita!

Allo stesso modo, trovo persone che digiunano nel giorno della nascita delle deità.

Per esempio, il giorno in cui è nato Rama si digiuna; il giorno in cui è nato Krishna si digiuna; in qualsiasi giorno sia nata una divinità… (si digiuna). Spero che i sikh non digiunino il giorno in cui è nato Guru Nanak! (Risate, Shri Mataji ride)

Com’è possibile? Nel giorno in cui nella nostra famiglia nasce qualcuno, in cui nasce un bambino, e per di più una tale personalità divina, dobbiamo forse digiunare?

Questo si fa il giorno del sutak, quando muore qualcuno. Nella nostra vita condizionata da ritualismi, facciamo anche queste cose assurde che ci fanno diventare davvero infausti, e poi ci chiediamo perché la nostra Kundalini non salga.

Venne da me un signore che aveva un problema alla prostata ed era anche un sahaja yogi.

Ma i sahaja yogi, nonostante diventino sahaja yogi, hanno ancora qualcosa che rimane loro attaccato, non si rendono conto che ormai siamo entrati in una Consapevolezza Universale.

Ebbene, essendo un bramino, costui venerava molto Ganesha. Ero felice che fosse un grande adoratore di Ganesha, ma gli accadde di contrarre un problema alla prostata; e la prostata è controllata da Shri Ganesha. Ero stupita di come potesse avere contratto un problema alla prostata.

E quando venne a trovarmi, non sapevo che quel giorno fosse Sankrashti, il giorno dedicato a Shri Ganesh. Io gli offrii il mio Prasada, ossia il chana che mangiamo; questi piselli… (si corregge:) ceci, questo è quello che mangio; così glieli offrii. Lui mi guardò e l’altro uomo mi disse: “Madre, oggi è il giorno del suo digiuno”. Domandai: “Per che cosa?”. Rispose: “Oggi è Sankrashti”. Dissi: “Nel giorno di Sankrashti tu digiuni, persino dopo la realizzazione?”. Rispose: “Sì”.

E dissi: “Allora per forza hai problemi alla prostata. È evidente, perché nemmeno dopo la realizzazione accetti la verità, e cioè che questo è il giorno della Sua nascita e che non dovresti digiunare in questo giorno”. Aggiunsi: “È meglio che tu prenda questo chana”. Allora lui lo prese, lo mangiò e vi stupirà sapere che, quando tornò dal dottore, questi gli disse che non aveva più problemi alla prostata. Sì, è vero. È miracoloso, ma è così.

Abbiamo commesso errori così terribili nella nostra vita, questi piccoli, piccoli sbagli senza renderci conto di quali siano e come poi abbiamo problemi.

Ad esempio prendiamo ora i cattolici: i cattolici in Inghilterra hanno uno strano sistema di confessione. Non so da dove sia venuta loro in testa questa idea.

Vedete, io non riesco a capire perché si dovrebbe confessare qualcosa ad un altro essere umano e quale sia la necessità della confessione. Intendo dire che costui (il prete, ndt) è nominato da qualche istituto teologico e vi dice che quello che avete fatto è un errore, così voi credete di aver commesso quell’errore e dite: “Bene, ti confesserò che ho commesso questo sbaglio”.

Ora, queste persone non hanno alcun diritto di ascoltare le vostre confessioni, né hanno alcuna nozione di cosa poter fare riguardo alle vostre confessioni.

Ho visto che tutte queste persone soffrono di Vishuddhi sinistro. Il problema di Vishuddhi sinistro è terribile: con esso contraete il raffreddore, la sinusite, la spondilite, avete sensi di colpa. Insorgono problemi di ogni genere e potete anche essere posseduti.

La maggior parte dei cattolici che ho visto, diventa molto strana in vecchiaia, è possibile notarlo quando sono in età avanzata. Io non ho nulla da dire contro nessuno, ma ho notato un dato di fatto, ossia che in vecchiaia diventano davvero lunatici. Infatti, se devono andare in chiesa, si alzano al mattino, si vestono, vanno in chiesa e poi tornano a casa. Ma per il resto del tempo sono così matti da arrivare al punto di non riconoscere neppure i propri figli.

Diventano talmente eccentrici, fanatici e strani che, a volte, quando si parla con loro ci si rende conto che è come avere davanti dei pazzi. Bevono tantissimo; sono molto estremisti. Bevono, bevono e bevono.

C’era una chiesa vicino a noi, ed ero stupita che di giorno vi fosse una unica attività, lì nella chiesa – nella chiesa, credetemi! – c’era una sola attività: entravano barili e bottiglie di tutti i tipi e uscivano bottiglie vuote. Nella chiesa, ve lo immaginate?

La gente compie tali assurdità nel nome di Dio! Infatti sostengono che Cristo non abbia detto una parola contro il vino, poiché durante un matrimonio lo moltiplicò.

Sapete, a quei tempi non esisteva nulla di simile a questo orribile vino. (La parola) vino significa ciò che noi chiamiamo drakshasa, ossia succo d’uva. Quello è il Paese dell’uva, e la gente aveva soltanto l’uva (non il vino).

Così adesso pensano che Cristo abbia detto: “Va bene, potete bere e solamente bevendo raggiungerete Dio”. (Risate) È una situazione talmente assurda che, se non ottenete la realizzazione, non sarete in grado di sapere se quello che fate è giusto o sbagliato, visto che vi siete attaccati a certe idee.

Ad esempio, secondo voi questa religione è il sikhismo, quest’altra è l’induismo, quest’altra ancora è il cristianesimo e così via: ma fino a che punto siamo connessi con la verità?

Fino a che punto ciò che ne capiamo è la verità? Come farete a saperlo? Ad esempio mi è stato detto: “Non ho mai letto la Bibbia, ma nella Gita c’è scritto che bramini si nasce”. È una cosa impossibile. Come si può nascere bramini? Bramini si deve diventare, giusto? Il bramino è colui che conosce il Brahma. Un bramino è chi è nato due volte, chi è dwija.

Ma affermano che nella Gita sia scritto che si nasce bramini per un diritto prenatale. È impossibile, si può dimostrare logicamente. Infatti Vyasa, colui che ha scritto la Gita, era figlio di una pescatrice, figlio illegittimo di Parashar Muni (saggio, ndt), quindi non avrebbe scritto questo. Cercate di capire. Chiunque potrebbe sostenere di essere bramino per nascita. Non è vero: bramino si deve diventare.

Esiste un rito che si esegue all’età di sette, otto anni, che chiamano dei nati due volte; ma è un rituale, non ha alcun senso. Questo rito deve essere eseguito da un guru che sia un’anima realizzata, che vi dia la realizzazione. In effetti è qualcosa che accade realmente e, a quel punto, si può dire di essere un bramino. Non è una cosa artificiale.

Se la si rende artificiale, l’induismo sembrerà una cosa stupida e assurda, come il cristianesimo che appare così stupido. Ogni religione appare davvero stupida agli occhi di persone logiche, che penseranno: “Meglio lasciar perdere e avere il comunismo”. Per loro il comunismo è l’unica soluzione.

In Algeria c’è un imponente movimento fondamentalista. E i fondamentalisti, nello stesso stile di Khomeini, pensano di stare cercando di farlo funzionare. Ma i giovani di lì – architetti, medici e ingegneri – hanno ritenuto che questa religione fosse qualcosa di strano, quindi che fosse meglio non entrarci. Meglio diventare comunisti, è una scelta assennata, perché non c’è la complicazione della religione. Se potessero capire che questo fanatismo ci sta portando alla follia, a combattere, a litigare: “Questa è la mia terra, questa è la mia casa, questo e quello…”.

Nella (vera) religione queste cose non accadono. Allora hanno deciso: “Diventeremo comunisti”. E quando decisero che sarebbero diventati comunisti, proprio in quel frangente, uno di loro venne a Londra e in qualche modo lo abbiamo portato in Sahaja Yoga.

Quando prese la realizzazione rimase scioccato. Disse che quel fanatismo era sbagliato e che il comunismo era sbagliato.

Tutti i fanatici che credono nel fanatismo, dovrebbero guardare il sig. Khomeini[8], il quale si considera chissà chi, crede di essere Dio in persona, mentre il lavoro che sta svolgendo è totalmente insensato. Non c’è amore, compassione né saggezza in quest’uomo. È così per qualsiasi persona fanatica.

Quando questo ragazzo ricevette la realizzazione, andò da loro a dire: “No, la verità esiste, Dio esiste. So per certo che Dio esiste”. E diede la realizzazione a cinquecento giovani in quel Paese, in Algeria. Ed ora abbiamo persone che vengono in Inghilterra per prendere la realizzazione. Abbiamo scoperto che molti di loro risiedono anche a Parigi, ed è così che tutte queste persone aderiranno a Sahaja Yoga.

Ma il fanatismo è al livello peggiore in questo nostro Paese. Ogni religione è in pericolo in questo Paese religioso; la religione di tutti. Non è questione di indù, musulmani o … la religione di tutti sta andando in rovina.

La Religione (vera) non può mai andare in rovina: è shashwat (eterna), è sanatan (eterna), è promanata da persone inviate da Dio, che sono avatara (incarnazioni), che non sono persone ordinarie, terrene, da essere distrutte dalla vostra follia. Qualunque cosa possiate provare, non potete distruggerle. In qualunque modo proviate a danneggiare la loro immagine, esse non possono essere distrutte né rovinate. Ma se la vostra religione è così debole, allora, che sia distrutta.

Vedete, noi stessi siamo la prova che la nostra religione è debole, sapete, poiché non abbiamo compreso le persone che portarono questa religione sulla Terra. Non abbiamo reso loro giustizia, perché non abbiamo trovato il nostro Spirito. Se troveremo il nostro Spirito, allora avremo reso loro piena giustizia, perché diverremo persone diverse, diverremo santi noi stessi. Diventeremo personalità diverse, autorevoli come Kabira: come canta, come parla!

Proprio oggi ho recitato un suo bel distico [citazione in sanscrito o hindi]. Egli dice: “La compassione del mio cuore, la farò vibrare”; [citazione in sanscrito o hindi] “E la riverserò in tutti i cinque elementi”.

Notate con quale autorità parlava. E perché questi pandit sanscriti lo chiamano sadhukri (?), e altro, in tutti quei modi? Costoro non possono comprendere. Vedete, per loro egli era un qualunque uomo della strada.

E lo stesso Guru Nanaka era molto intelligente, Egli raccolse tutte le opere delle anime realizzate nella Sua (opera).

Ma sono rimasta stupita, sapete, che nel Bihar, dove visse e lavorò Kabira, la parola Surati, che Egli ha utilizzato per la Kundalini, venga usata per il tabacco! (Risate) Sì! Surati significa Kundalini, la purezza, la verginità dentro di voi.

Egli scrive “Stat Surati”, la descrizione della Kundalini, come vediamo in Sahaja Yoga, ed essi chiamano Surati il tabacco! Ma questo è davvero ciò che abbiamo fatto di loro.

Credetemi. Noi siamo talmente assurdi che è meglio che voi tutti, che siete miei figli, troviate lo Spirito, troviate la Verità e poi colleghiate la vostra religione a quella Verità, e non restiate invischiati in tutte quelle idee ridicole e limitate, in tutte quelle idee morte che avvinghiano la Verità.

E come il sole viene offuscato da queste nubi, è meglio che voi abbiate gli occhi per vedere il sole; e se siete davvero così, se siete veri indù, veri cristiani e veri sikh, ottenete il vostro Spirito e salvate tutte le vostre persone che sono perse nell’ignoranza.

Oggi ripeto che è il grande giorno della manifestazione dello Spirito su questa Madre Terra, ed oggi dobbiamo promettere che anche noi manifesteremo il nostro Spirito su questa Terra.

Dovete far sì che lo Spirito sia risvegliato; e una volta risvegliato, [pacha hi tattwa janahama?], quello è il potere dello Spirito.

Il potere dello Spirito che avete, naturalmente vi permette di curare la gente, ma è un lavoro di terzo livello, direi. Curare la gente non è assolutamente nulla di così grandioso. Voi curate le persone in un attimo, senza problemi.

Se si tratta di una brava persona, molto retta, se non ha ulteriori problemi, verrà curata molto velocemente. Esistono, però, problemi molto profondi, possessioni derivanti da cose molto sbagliate. Tutte queste cose non sono molto ardue, però richiedono la vostra pazienza.

A volte si ha la sensazione di non sapere come fare, come fare a parlargliene. Sapete, anche solo a parlargliene, si sentono feriti. Se glielo si dice, a loro non piace. Però è vero, dobbiamo dirglielo (quali problemi e comportamenti sbagliati hanno). Se saranno curate queste persone che sono dei santi, che diventeranno dei santi, per una Madre è un avvenimento davvero grandioso da vedere. Non vi andrà, invece, di curare un buono a nulla.

Ed è per questo che a queste persone occorre accordare la realizzazione ed una buona salute. In seguito, sarà data loro completa libertà di comprendere Sahaja Yoga.

Poiché una volta ottenute le vibrazioni, siete saldi nella vostra libertà, nella vostra sicurezza. Sapete dove vi trovate, non siete intimoriti, come ha detto Jaigopal, poiché una volta ottenuto ciò, iniziate a svilupparvi e cominciate a vedere, a rendervi conto di ciò che accade. Sapete con certezza che una certa cosa è sbagliata e un’altra è giusta.

In principio potrete commettere piccoli sbagli di valutazione (di ciò che è sbagliato e ciò che è giusto), ma a poco a poco vi renderete conto: “No, quello no, lo conosciamo molto bene, non fa per me”. Le persone scappano proprio. Allora gli altri dicono: “Ma che santi sono questi?”. Ed io: “Hanno visto che c’è un grosso coccodrillo lì seduto, e non vogliono averci a che fare”.

Diranno (a qualcuno che voglia discutere): “Va bene, va bene, lei è molto bravo, ce ne siamo resi conto, molte grazie”. In questo modo bloccheranno quell’uomo (che vuole discutere). Allora gli altri chiederanno (ai sahaja yogi): “Perché non volete discutere con noi?”. E loro (sahaja yogi) risponderanno: “Sapete, voi siete troppo intelligenti per noi, quindi vogliate scusarci” (risate).

Si sviluppa dunque tutto questo discernimento e i sahaja yogi non discutono, non ribattono niente. Dicono: “Va bene, fate pure come vi pare”. Si sviluppa un completo discernimento su come trattare le persone, come capirle, come comprendere la situazione, si sviluppa ogni cosa, poiché diventate la conoscenza.

C’è la luce. Voi potete vedere tutto. È assolutamente vero che questo Spirito è Sat-Chit-Ananda, Sat-Chit-Ananda. Satya è la verità. Voi conoscete la verità. È il dispensatore di verità, è la luce che vi dona la verità. Conoscete la verità su tutto. Nel caso di qualunque cosa che non sia vera, voi non ricevete vibrazioni.

Ad esempio, qualcuno potrebbe obiettare: “Madre, perché Lei parla così tanto di Maometto?”.

C’era un signore che venne per contestare questo. Allora gli dissi: “D’accordo, senta le vibrazioni e chieda, ‘Egli non era forse l’Adi Guru?’.” E lui sentì subito le vibrazioni. Dissi: “Bene, adesso parli”.

Non potete comprendere queste personalità a questo livello (mentale, all’Agnya, ndt), le comprenderete a quel livello (sottile, al Sahasrara, ndt). Le comprenderete tutte molto bene e sarete stupiti che siano tutte legate le une alle altre; assolutamente tutt’uno l’una con l’altra. Noi non siamo ancora in questo rapporto, ma loro sono tutti collegati l’uno all’altro ed in completa concordia ed amore reciproco.

Con tutta questa conoscenza voi conoscete la Satya, e la vostra Chitta, la vostra attenzione di cui vi parlavo ieri, diventa così illuminata, così illuminata che conoscete la Satya. Potete sentirla, sentire dove sono le vibrazioni, quel che sta accadendo, chi ha blocchi, cosa succede, in quali chakra.

A chiunque venga a dirvi: “La mia Kundalini è risvegliata”, bene, chiedete: “Dov’è la mia Kundalini?”. Non sarà in grado di rispondervi. “Bene, dimmi, qual è il mio problema?”. Non sarà in grado di dirvelo.

Se la vostra Kundalini è risvegliata, come minimo dovreste sapere qual è il problema dell’altra persona. Anche un bambino piccolo è in grado di dire qual è il problema di una certa persona. Lo sapranno subito, sono molto indaffarati, specialmente i bambini nati realizzati sono molto indaffarati.

Posso narrarvi di una conversazione con le mie nipoti. A quel tempo una aveva solo tre anni e l’altra circa sette. La più piccola frequentava una scuola dove le diedero una lettera. La portò a casa e disse: “Io non so leggere, perché ce l’hanno data?”. Ora, pensate, in quella scuola inviano queste lettere tramite questi bambini di tre anni affinché i loro genitori le leggano.

C’era scritto che, se fossero andati in un certo hotel in una certa data e avessero pagato un centinaio di rupie, avrebbero potuto ottenere la trasformazione. Io le dissi: [frase in hindi], così la piccola rispose: “Come si può ottenere la trasformazione pagando cento rupie?”. La Kundalini deve essere risvegliata, non è così?”. La piccola, di tre anni.

C’era scritto che poi occorreva seguire un corso di otto giorni. Allora la più grande disse: “Oh, questa è una frottola! Mio padre ha seguito cinque corsi ma la sua Kundalini non si è affatto risvegliata. Come si può risvegliare la Kundalini?”. (Risate generali)

Questo è ciò che sono le anime realizzate: osservate il modo in cui si comportano. Come l’altro mio nipote, che dava la realizzazione a tutti i sahaja yogi di Londra. Cercava di correggerla e metterla a posto. E quando dava la realizzazione stava seduto sulla loro schiena, mentre essi erano ai miei Piedi, e scivolava giù come su uno scivolo, portando la Kundalini giù. Allora gli dissi: “Perché non fai la stessa cosa nel tuo villaggio?”. Lui è del Bihar, così disse: “D’accordo, io posso farlo; ma, e questi Piedi? Li porterai lì? (Risate) Senza questi Piedi, come posso farlo?”. Dopo andò a lavarsi le mani e si avviò a scuola e disse: “Non ho intenzione di guardarvi, gente, adesso mantenetevi puliti”. Parlando loro come un vecchio: “Adesso mantenetevi puliti”. È così.

Se avete questa Satya dentro di voi, anche da bambini avete questa conoscenza. Sat-Chit-Ananda; ed una persona così è sempre Prasanna Chitta, una persona felice.

[Shri Mataji parla in hindi. Inizia una sessione di domande e risposte in hindi]

[Ad un certo punto qualcuno fa una domanda in inglese:]

Domanda: Mataji, qual è il Suo punto di vista sull’astrologia, sull’astrologia indiana?

Shri Mataji: Astrologia. Spero che lei non sia un giornalista! (Risate) L’astrologia è assolutamente esatta, proprio così. Tutto ciò che concerne l’astrologia, è assolutamente corretto. È stata riportata da grandi veggenti e qualsiasi cosa essi dicano, è vera, non c’è dubbio. Dopo la realizzazione, però, voi andate al di là di essa. Voi siete oltre, a quel punto non c’è nessuna astrologia che vi rimanga attaccata. Rimanete in quel chakkar (circolo, vortice, ndt) finché non siete realizzati.

È come stare in acqua: si ha paura di annegare, ma una volta saliti sulla barca la guardate e basta. Quindi… [Shri Mataji continua in hindi]. Le cose stanno così.

[Shri Mataji continua in hindi].


[1] Adi Shankaracharya visse fra il 788 e il 820 d.C.

[2] La parola “Torah” significa “insegnamento” in ebraico e designa il Pentateuco, cioè i primi cinque libri della Bibbia: Genesi, Esodo, Levitico, Numeri, Deuteronomio. Secondo la tradizione, la Torah è stata data al popolo d’Israele sul Monte Sinai. Contiene le leggi e i comandamenti insieme con la storia d’Israele dalla creazione del mondo fino alla morte di Mosè, prima dell’ingresso del popolo d’Israele in Terra Promessa.

[3] Nello stato indiano del Maharashtra.

[4] Mohini, una forma femminile di Shri Vishnu.

[5] Shri Mataji aveva spiegato che questa espressione si riferisce a gente con il cervello capovolto, sottosopra (v. Guru Puja 1991 a Cabella).

[6] Nome delle catene montuose (Ghati Occidentali e Ghati Orientali) che orlano la penisola indiana parallelamente alle sue coste.

[7] I monti Vindhya sono una catena montuosa delle regioni centrali dell’India che geograficamente separa il subcontinente indiano tra India settentrionale e India meridionale, a nord la pianura gangetica, a sud l’Altopiano del Deccan.

[8] Khomeini (19021989) è stato un politico e religioso iraniano. Fu un ayatollah, capo spirituale e politico del suo Paese dal 1979 al 1989. Il suo governo fu di stampo religioso islamico sciita, impostato su uno stretto moralismo di linea fondamentalista.