Shri Mahalakshmi Puja, Ganesha Tattwa

Kolhapur (India)

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(03/2023 SOTTOTITOLI, TRADUZIONE VERIFICATA)

SHRI MATAJI NIRMALA DEVI

Shri Mahalakshmi puja

Ganesha Tattwa”

Kolhapur (Maharashtra, India), 1° Gennaio 1983





[Shri Mataji: Chiamateli tutti. Non sono ancora arrivati?

Adesso ho un orologio nuovo, dovete saperlo (risate).]

Oggi è di nuovo il primo dell’anno.

Gli anni si rinnovano perché dobbiamo intraprendere qualcosa di nuovo. È stato tutto organizzato in modo che il sole abbia un ciclo di 365 giorni, al termine dei quali deve aver inizio un nuovo anno.

In effetti, l’intero sistema solare si muove in forma di spirale. In questo modo esso si evolve sempre più in alto. Ogni anno esso si innalza seguendo un movimento a spirale.

Così, non soltanto sono passati 365 giorni, ma in effetti esso ha compiuto un passo avanti, più in alto rispetto allo stadio precedente.

Ora, noi possiamo vedere che, in consapevolezza, gli esseri umani si sono sicuramente evoluti parecchio rispetto a ciò che erano, ad esempio, circa 2000 anni fa.

Ma il sistema iniziale, ossia l’intero universo, fu il primo modello creato; e quel modello doveva essere perfetto. Ed era un modello perfetto, che poi iniziò a perfezionare tutto il resto.

Così quello è il modello perfetto che è il principio di questa ascesa e la sta realizzando.

La perfezione del resto dell’universo si realizza in varie direzioni. Oggi però dobbiamo considerare il principio di Mahalakshmi.

Mahalakshmi, come vi ho detto, è un principio perfetto, è un principio perfetto, è perfetto.

È nato perfetto, rimarrà perfetto, sarà sempre eternamente perfetto, per cui non c’è alcuna necessità di correggerlo.

Vi sto parlando qui di questo principio di Mahalakshmi, perché è possibile che oggi andiate a visitare il tempio di Mahalakshmi. E, quando ci andrete, dovete sapere che questa deità è scaturita dalla Madre Terra proprio in questo luogo particolare.

Ciò significa che questo posto possiede la capacità di infondervi una forza supplementare, si può dire, o una sensazione intensa di evoluzione.

Se siete abbastanza sensibili potrete accorgervi di questo, sentirlo e metterlo in azione.

Se non siete così sensibili, se siete ancora condizionati e focalizzati all’esterno, potrebbe non funzionare.

Voglio dire che si può fare di tutto, ma se qualcuno vuole rimanere una pietra, non ci si può fare nulla.

Questo principio di Mahalakshmi è attivo qui a Kolhapur. Questo luogo, normalmente, a causa della sua posizione dovrebbe essere molto caldo. Invece, persino in estate, la temperatura si mantiene molto fresca grazie alle vibrazioni emanate dal tempio.

Forse nemmeno la gente di qui è molto consapevole di questo. Non si può dire se lo sia o no, perché, dato che la negatività deve manifestarsi, vi sono numerose fabbriche di zucchero ed è molto diffuso l’alcolismo. Noi, però, dobbiamo trarre tutti i benefici possibili da ogni luogo creato espressamente per un determinato scopo. Pertanto, essere qui è in un certo senso un pellegrinaggio, in quanto dobbiamo prenderci cura del nostro principio di Mahalakshmi, (ossia del principio) della nostra ascesa.

Come sapete, questa ascesa inizia dal Nabhi ed è attorniata dal principio del Guru.

Se il principio del Guru dentro di noi è sconsiderato, se si esprime in modo opposto, se è disposto al contrario, se non è correttamente stabilito in noi, se non si esprime attraverso il nostro carattere e il nostro comportamento, il Mahalakshmi Tattwa non può consolidarsi.

Il principio di Mahalakshmi è rafforzato dal principio del Guru.

Oggi siamo fortunati perché proprio l’altro giorno era il compleanno di Datta, di Dattatreya, e abbiamo celebrato il puja; ed oggi vi è il puja a Mahalakshmi. Quindi celebriamo insieme i due aspetti. Prima c’è stato il Datta puja ed oggi c’è il puja a Mahalakshmi.

Per avere il principio del Guru in ordine dobbiamo far sì che i nostri dharma siano corretti. Questi dharma, come vi ho detto molte volte, sono dieci e noi dovremmo aver cura di questi dieci dharma con grande attenzione.

Essi si esprimono all’esterno, ma quel che si manifesta esternamente è ciò che esiste all’interno.

Ora, quando conversate e parlate, io mi rendo subito conto di chi è negativo e chi è invece decisamente positivo.

Ci sono molti modi per esprimere la positività. Ma non posso spiegarvi come io lo sappia, perché non so proprio come spiegarvelo. Semplicemente so che una persona è positiva e un’altra è negativa.

La positività sta nel capire il perché siamo qui; innanzitutto, perché siamo su questa terra; perché siamo esseri umani. Sta nel capire che cosa stiamo facendo per questo; perché siamo sahaja yogi; che cosa deve fare un sahaja yogi; qual è la sua responsabilità come sahaja yogi.

Poi si procede e ci si chiede: perché Madre è così gentile con me? Perché ho ricevuto le vibrazioni? Perché sono tra quei pochissimi che hanno ottenuto questa benedizione speciale, la conoscenza unica della consapevolezza vibratoria?

E poi ci si chiede: che cosa sto facendo al riguardo? Sono ancora completamente arenato nel mio atteggiamento mediocre, nel mio infantilismo, nella mia stupidità, nella mia durezza, nella mia aggressività?

Noi vediamo sempre questi difetti negli altri e non in noi stessi: allora non siamo sahaja yogi. Quando tendiamo a vedere questi difetti degli altri, dovremmo renderci conto che non siamo sahaja yogi.

Dovremmo identificarli in noi stessi ed emanare pura compassione verso gli altri. Invece la gente li vede sempre in qualcun altro.

Qualsiasi cosa io possa provare a dire, si vedono sempre i difetti in qualcun altro.

Supponiamo che ci sia una persona negativa fra noi: non è necessario essere compassionevoli nei suoi confronti, al contrario, meglio starne alla larga. Sbarazzatevi di quella persona, per quanto è possibile evitate qualsiasi rapporto: questo è sicuramente un segno di grande compassione per voi stessi, se non per gli altri.

È meglio non avere niente a che fare con una persona negativa, se dovete crescere. Potrebbe essere vostro fratello, sorella, chiunque, ma cercate di star lontani da chi non è positivo.

Ciò causa molti problemi. Questo ve l’ho detto e ve l’ho chiesto, ma il condizionamento è tale che, benché voi abbiate acquisito il principio del Guru, non capite che dovete essere distaccati.

Per un Guru non esistono fratelli, sorelle, né altri tipi di relazione eccetto quella con la Madre. Non esiste altra relazione.

Questo è uno di quei principi che devono essere compresi. Ritengo molto importante per tutti noi che la nostra relazione sia solo con Madre e i sahaja yogi, e non con altre persone che abbiamo incontrato, attraverso Sahaja Yoga o in altro modo.

Vi ho spiegato tutto questo perché il nostro Mahalakshmi Tattwa non è a posto. Ecco perché ci disperdiamo, perdendoci in queste cose.

Il principio di Mahalakshmi deve essere come una forza ascendente, completamente integrata. Mio padre faceva sempre un esempio. Supponiamo di aver raccolto molto grano e di spargerlo al suolo: andrà tutto sprecato. Si sparpaglierà da una parte e dall’altra e andrà tutto perduto.

Se invece lo mettiamo in un sacco, esso crescerà in altezza in modo naturale, avrà quelle maryada e crescerà diventando sempre più alto.

Allo stesso modo questo principio di Mahalakshmi può disperdersi in ogni direzione e, disperdendosi all’esterno, può distruggere tutto ciò che Madre ci ha elargito e tutto quello che abbiamo ricevuto in tutti questi anni.

Ora, per raccoglierlo all’interno, occorre innanzitutto mettere l’attenzione su se stessi; cercate di chiarirvi nel cervello le idee e la capacità di comprensione. È importante, perché il principio di Mahalakshmi alla fine agisce nel cervello.

L’illuminazione del cervello è attuata dal Mahalakshmi Tattwa. Esso vi dà Satya, la verità. Pertanto, dovete chiarirvi tutto nel cervello. Dovete arrivare logicamente, con la logica, alla conclusione che: “Non devo fare queste cose, devo fare quest’altro. Devo ascendere, è per questo che sono qui, è questo il motivo per cui sono qui. Che cosa devo fare?”.

Prima di tutto convincete il vostro cervello con la logica. Questo è molto importante adesso, dopo la realizzazione, poiché se il cervello non capisce con la logica sarà sempre mediocre, infantile, senza dignità, oppure potrebbe essere duro e orribilmente tirannico. Potrebbe manifestare uno di questi aspetti.

Ebbene, nel principio del Guru vi sono dieci elementi. Cinque di essi riguardano il peso, il peso. Guru è il peso, il peso di una persona.

Qual è il vostro peso, la gravità, come la definiamo noi: la gravità di una persona, quanto equilibrio ha nel parlare. Nella musica indiana lo chiamiamo vajan, il peso.

Il peso di una persona, cioè quanto peso manifesta nel rapporto con se stessa e con gli altri. Anche in inglese si usa questo termine: peso. Quanto peso esercita sugli altri, vale a dire quanto può influire realmente sugli altri.

Se qualcuno fa una impressione troppo forte, l’altra persona dirà: “Oh, è troppo!”. È una caratteristica molto marcata degli occidentali, il fatto di dire: “Oh, questo è troppo”. Hanno l’idea che qualcosa sia troppo, ma ciò è solo frutto dell’ego.

Se dite loro qualcosa, (penseranno): “Oh, questo è troppo. Lei (Shri Mataji) è troppo. Io vado piano piano. Questo è troppo per me”. È una reazione molto comune, molto comune.

Quindi una cosa è quanto peso avete e, la seconda, è la qualità del magnetismo. Due cose. (La seconda è) il magnetismo. La prima qualità è quella del peso, cioè quanta dignità avete, com’è il modo in cui parlate, il vostro linguaggio, il vostro comportamento.

Voi dovreste avere il senso dell’umorismo ma, a volte, trovo gente che parla in maniera molto strana persino con me. Non capisco proprio come mai dicano sempre la cosa sbagliata. Anche se devono dire una sola frase, diranno qualcosa di sbagliato. È proprio una loro prerogativa.

Questo dipende dal Vishuddhi che è anche il Nabhi, ha origine dal Nabhi perché dovete sapere che il Vishuddhi chakra è la forma evoluta del Nabhi chakra.

Ciò che accade è che la natura di una persona si esprime attraverso il linguaggio, il comportamento, il viso, il naso, gli occhi e tutto il resto, cioè attraverso il Vishuddhi chakra.

Quindi, l’evoluzione del Nabhi si esprime, si manifesta attraverso il Vishuddhi chakra.

Tutto ciò che avete nel Nabhi si manifesta qui (tocca il Vishuddhi).

Una persona che abbia il principio di Mahalakshmi correttamente sviluppato avrà un modo di trattare con gli altri in cui manifesterà il suo peso, come pure saprà fino a che punto spingersi con qualcuno, come comportarsi, fino a che punto parlare con una persona, fino a che punto considerarla, quanta importanza darle.

Questo è un punto molto rilevante.

E l’altro punto è quanto magnetismo avete. Così l’attenzione ritorna su voi stessi. Il magnetismo è la magia, la magia di una persona. Una persona è magnetica perché possiede una certa magia.

Ora, questa magia viene dalla vostra personalità, dalla vostra stessa personalità. La base del magnetismo inizia dal lato sinistro, e questa base è Shri Ganesha. Shri Ganesha è la base di quel magnetismo. Pertanto, la vostra innocenza, l’innocenza è il modo migliore per avere questo magnetismo.

Il magnetismo non si può esprimere da un punto di vista materiale, non è qualcosa di materiale, ma qualcosa di astratto che viene dalla vostra qualità di Ganesha, di Shri Ganesha.

Una persona così è magnetica. Magnetica significa che essa attrae altre persone in virtù del suo peso, della sua qualità.

Una persona così attrae, ma non per lussuria, avidità e cose insensate, bensì attrae in virtù della fragranza dell’amore in lei.

Questo concetto è sempre confuso, è confuso perché è qualcosa di davvero astratto; per questo deve essere compreso in maniera molto sottile. Si dovrebbe comprendere che cos’è il magnetismo.

Vedete, ci sono dei comportamenti che la gente adotta in modo artificiale, di solito con il solo fine di attrarre gli altri, come il modo di camminare, di vestire e di vivere.

Tutto ciò è inutile. È qualcosa di molto interiore, questa fragranza che deve essere sviluppata è del tutto interiore. Ma in Sahaja Yoga ho visto che le persone gente non se ne preoccupano, non se ne curano minimamente. Pensano in base a come hanno vissuto, a come si sono sempre comportate: se sono inglesi devono comportarsi da inglesi, se sono francesi devono comportarsi da francesi, se sono indiani devono comportarsi da indiani, se sono di Kolhapur devono comportarsi come si fa a Kolhapur.

Queste idee devono innanzitutto essere eliminate, perché la fragranza si diffonde ovunque, che siate inglesi o altro.

La fragranza di una persona si sviluppa prima di tutto attraverso il principio di Ganesha dentro di voi.

In primo luogo, occorre guardare a questo principio di Ganesha. Una persona che abbia Ganesha (dentro di sé) non è nel modo più assoluto una persona piena di rimorsi o talmente malridotta da sopportare qualsiasi sopruso o qualsiasi percossa. Non è così, non è questo. Al contrario, la qualità del magnetismo attrae senza però disturbarvi. Questo è un punto molto importante di cui dovremmo renderci conto.

Vedete, se avete altri tipi di amore, ad esempio l’amore carnale e di qualsiasi altro tipo, con quell’amore potete attrarre una persona, ma essa può distruggervi, e vi distrugge sempre. Quest’altro tipo di attrazione invece non distrugge, non distrugge.

È ad un livello in cui non venite distrutti poiché, essendo voi molto più in alto, molto più profondi e dotati di un peso molto maggiore, non potete essere distrutti da chi attraete.

Il magnete più grande attrae sempre il più piccolo e questo è ciò che si dovrebbe capire.

Questa magia e questo carisma, il temperamento carismatico di una persona, provengono prima di tutto dal principio di Ganesha, l’innocenza, e, in secondo luogo, da dedizione e devozione assolute.

Chi è completamente dedito e devoto a Madre e a nessun altro – è ancora il Ganesha Tattwa – non alla moglie, al marito, alla sorella, alla propria nazione, a nessuno fuorché a Madre…

La dedizione completa vi conferisce quel carisma, o quel potere di attrazione.

In Sahaja Yoga, chi abbia ciò dentro di sé, diviene veramente capace di attrarre.

Ora, c’è chi pensa che se si è… (parla a qualcuno a lato in hindi). Alcuni pensano che chi sia molto passivo, chi non mostri interesse se qualcuno lo insulta, sia una persona carismatica. Ma non è così.

Alla gente piace questo tipo di persone perché può dominarle, piacciono perché si possono dominare.

Se pensate però che attraverso l’aggressività, gridando e strillando acquisirete un temperamento carismatico, vi sbagliate.

Non potrete acquisire così quel livello. Allora come si acquisisce? Diventando più innocenti.

Questa innocenza si sviluppa in una persona quando non pensa alle cose. Per esempio, qualcuno mi ha chiesto: “Lei come si regola con la tassa sul reddito?”. Ho risposto: “Non avendo alcun reddito”. Poi mi hanno chiesto: “Come risolve il problema della macchina?”. “Non avendo nessuna macchina di mia proprietà”. “E il problema della casa?”. “Non avendo nessuna casa di mia proprietà”. “Nihi, nihi”: tutto è nihi per me.

Allora come si fa a risolvere questo problema? Non avendolo, non avendolo proprio. Non prendetevi dei grattacapi. Vedete, quando vi prendete dei grattacapi, l’innocenza diminuisce. Preoccupazioni tipo “questo è il mio scialle; questo è il mio sari; questo è mio, quello è mio, eccetera”. Esiste solo una cosa: “Questa è mia Madre ed io devo proclamarlo”. Questo è tutto.

Se ciò avviene, e non avendo altre preoccupazioni, l’innocenza inizia a crescere, come Shri Ganesha.

“Questo è mio, quello è mio…”: ritengo che la causa del problema sia questa faccenda del “mio”. Personalmente penso sia questa la ragione, cioè il pensare “questo è mio, quello è mio”. Qualcuno una volta mi ha suggerito un’ottima idea da proporre e cioè che tutto ciò che è mio non è l’io, cioè non è il Sé.

Il mio corpo, la mia testa, tutto ciò che è mio… – lui mi ha dato questa idea – ma l’io, che cos’è questo io? Allora l’io (il Sé) si separa. Ciò che non è mio, è l’io. Così quello che rimane è lo Spirito.

Qualcuno mi ha suggerito questa argomentazione. Io ho risposto che è ottima per far funzionare le cose. Allora ciò che rimane è l’io (il Sé) e quell’io è ciò che dobbiamo ricercare.

Continuate dunque a ridurre questi “mio, mio, mio”, e il puro Spirito dell’innocenza sorgerà. Anche le idee che si hanno sullo Spirito, la gente pensa che se si diventa spirituali… Insomma, non so cosa ne pensi la gente, ma l’idea riguardo alle persone spirituali è che si debba sembrare qualcosa di terrificante come un toro o non so che, o che si debba essere furbi come volpi, intellettuali come Freud o qualcosa del genere. La gente se ne fa le idee più svariate, ma non è così!

Una persona spirituale è semplicemente innocente, semplicemente innocente. Non c’è intelletto né altro, solo innocenza. Tutto è innocenza, qualsiasi cosa dica o faccia viene dall’innocenza.

Non possiede un intelletto come quello che si acquisisce leggendo e cercando di capire le cose attraverso l’analisi. Niente del genere, lei possiede solo pura e semplice innocenza e tutto funziona molto bene. È molto pura, dice solo ciò che sa e ciò che sa è supremo.

Questo de-condizionamento deve essere realizzato dentro di noi, però non dovreste nemmeno discuterne tra voi. Sapete, se iniziate a farlo, diventa una specie di dibattito teologico. La teologia non c’entra niente. È molto semplice, essere innocenti è la cosa più semplice.

Ma l’innocenza va persa. E perché? Perché la nostra attenzione si dirige altrove, la nostra attenzione è su altre cose, consideriamo altre cose. È così semplice, sapete.

Oggi stavo pensando che devo comprare tre sari da nove iarde1 – una cosa molto semplice – perché ci sono tre signore che indossano sari di quella lunghezza e così volevo regalarne uno a ciascuna. Tutto qui. Ci ho solo pensato. Bene. Sono arrivata qui e ho visto che stavano disponendo un sari molto bello, e così ho chiesto ad una signora: “Dove si trovano questi sari?”, e lei: “Si trovano nel tal posto”. “Bene – ho detto io – tornaci e compra questi tre sari”. Fine. Nessuna analisi, niente del genere.

Mi è semplicemente venuto in mente che dovevo comprare tre sari. Tutto qui. Ed ecco la risposta. L’atmosfera stessa è così innocente, l’intera situazione è così innocente che la soluzione viene presentata dall’innocenza alle persone innocenti.

L’innocenza funziona in ogni campo, sapete, perché tutti hanno in sé un po’ di innocenza, non è così?

È come una quinta colonna, l’innocenza è una quinta colonna dentro di voi. Se una persona è innocente, essa agirà sulla vostra quinta colonna e vi metterà a posto.

Quando date un bandhan a qualcuno, ciò che accade è che lo avvolgete con la vostra innocenza e quel poveretto nemmeno lo sa.

Egli ha in sé la propria innocenza e voi catturate quella innocenza; è così che ci arrivate, è così che ci riuscite, è molto semplice far funzionare le cose. Tutto si basa su un solo principio, su un tattwa che non è altro che l’innocenza. Cercate quindi di svilupparla ripetendo: “Ya neti neti vachane nigamor avochus, “non questo, non questo, non questo, non questo”, a tutti i vostri pensieri. “Non questo, non questo, non questo, non questo”, e ci arrivate. “Non mio, non mio, non mio, non mio”, e ci arrivate.

Le cose stanno così e, vedete, adesso tutto il mondo materiale sta attaccando l’innocenza, perché ne ha paura.

Non si può attaccare (l’innocenza). L’innocenza non può essere distrutta, non può essere distrutta. L’innocenza pervade ogni cosa e non può essere distrutta. Qualsiasi cosa si possa tentare, non può essere distrutta. Può essere offuscata, può recedere, ma non può essere distrutta.

Essa agirà a modo suo. Cercate quindi di sviluppare quell’innocenza che è alla base del principio di Mahalakshmi, o meglio, è l’essenza del principio di Mahalakshmi.

Gli aspetti esteriori, la gravità, il peso, la dignità, il comportamento e tutto il resto sono l’aspetto esteriore; mentre l’aspetto interiore, il tattwa, il principio su cui ciò si basa, è l’innocenza.

Ora, se così è, cerchiamo di comprendere come deve funzionare dentro di noi il principio di Mahalakshmi.

Non è qualcosa di intellettuale; desidero ribadire ancora una volta che non voglio che proiettiate il vostro intelletto su di esso, per analizzarlo. Rimanete semplicemente dove siete e troverete che le risposte vi arriveranno automaticamente.

Non proiettate la mente su questo. Riceverete le risposte ad ogni domanda, in un attimo, perché l’innocenza è in ognuno quella semplice risposta nella quale tutte le complicazioni si dissolvono. L’innocenza è così. E questo è l’amore di Dio, è l’amore di Dio.

Non confondete quindi questo amore con tutto il vostro amore insensato, le idee che avete sulle persone e tutte le identificazioni e false identificazioni che avete.

Questo è l’amore puro in noi, la purezza, l’innocenza che è l’amore ed è la vita stessa, dovremmo dire che ne è una parte, è Prana Shakti. Ma Prana Shakti non è Mahalakshmi. Mahalakshmi è la quintessenza di ogni cosa poiché, se la creazione si deve compiere, se anche il desiderio di Dio è presente ma manca il principio di Mahalakshmi, a che serve avere il desiderio? È finita.

E anche supponendo di avere la creazione senza il principio di Mahalakshmi, come la farete funzionare? Non sarà possibile, è necessario il principio di Mahalakshmi, diversamente non avrà significato.

Esteriormente quindi c’è il Mahalakshmi Tattwa, ma interiormente possiamo dire che vi siano tre nuclei.

Il primo è il Mahalakshmi Tattwa che dall’esterno evidenzia la crescita. Ma all’interno c’è la creazione, vale a dire tutti gli elementi creati e tutto il resto. All’interno di questo vi è il desiderio e, nel desiderio, vi è Colui che è la metà (dell’uovo, ndt)2, diciamo, ossia Ganesha.

Questo Ganesha Tattwa alla fine sovrasta e permea ogni cosa.

Pertanto direi di non pensarci. Semplicemente, permettete alla vostra innocenza di crescere, semplice innocenza e dignità. È molto importante avere dignità.

Alcuni pensano di essere grandi sanyasi andando in giro per strada con abiti strappati, ma è sbagliato. Perché? Così facendo non mostrate alcuna dignità, mentre Dio vi ha dato così tanto; perché dovreste cercare di far vedere che non possedete nulla? È solo esibizionismo per dire che non possedete nulla di ciò che Dio vi ha dato. Per rendere grazie a Dio per tutto quello che ci ha dato, dovete vestire nel migliore dei modi. Ad esempio, ai puja, se osservate, le signore qui indossano gli ornamenti per il naso, tutti i loro gioielli e il resto. Al tempio indossano tutto questo. Allo stesso modo, anche gli uomini indossano tutti i loro abiti più puliti, in ordine, e tutto ciò che hanno. Indossano abiti semplici e puliti, ma senza ostentazione, è solo un modo di esprimere che: “Dio ci ha dato questo, Oh Dio, io te lo offro”.

È un gran giorno essere qui oggi per celebrare l’anno nuovo, essere qui a Capodanno nel luogo di Mahalakshmi, a Kolhapur. Kolhapur è chiamata così perché Kolhasura fu ucciso qui. Kolhasura era un essere orribile, simile ad una volpe, ed era rinato. Ora è morto di nuovo, grazie a Dio. Kolhasura era qui e adesso è morto, è morto.

Non pensateci, la vostra mente divaga ancora. Non pensateci, ve ne parlerò. Ho deliberatamente evitato il suo nome. Egli si era reincarnato e adesso è stato eliminato. E in questo luogo, in cui Kolhasura fu ucciso, è stato costruito (il tempio di Mahalakshmi).

L’incarnazione di Mahalakshmi si è manifestata ed ecco perché questo luogo ha un valore speciale. Per questo noi siamo venuti qui per un pellegrinaggio; pensiamo a tutto questo con umiltà.

In effetti queste cose non sarebbero potute accadere in Occidente perché, se anche lì fosse scaturito qualcosa dalla Madre Terra (swayambhu), chi l’avrebbe riconosciuto? Chi se ne sarebbe accorto? Chi l’avrebbe rispettato? Chi l’avrebbe adorato?

Ecco perché questo fenomeno non si è verificato troppo in Occidente. Ci sono alcuni casi, c’è qualcosa, non v’è dubbio; qui però abbiamo tutti questi templi. E l’attacco all’innocenza è venuto dal tantrismo. I tantrici sono entrati in tutti questi templi dove hanno tentato di stabilirsi. Ma gradualmente vengono neutralizzati ed eliminati.

Questi tantrici si sono insediati in ogni tempio di tutte le Dee, ma verranno gradualmente buttati tutti fuori.

Questo è l’attacco che è stato scagliato ed ecco come questi bramini – cosiddetti bramini – sono arrivati, si sono sistemati in questi luoghi ed hanno tentato di predicare tutti i metodi tantrici e il resto qui nel tempio, rovinando realmente l’atmosfera.

Che Dio vi benedica tutti.

Desidero che voi sviluppiate la concentrazione della mente per innalzarvi oltre tutte le false identificazioni e vi identifichiate con il puro Spirito grazie al vostro principio di Mahalakshmi.

Che Dio vi benedica.





1 Yard, unità di misura inglese pari a m. 0,9144.

2 “Lei (la Madre Maria) era Mahalakshmi, noi lo sappiamo molto bene e la veneriamo come Mahalakshmi. Lei era Radha: anche Radha ebbe un figlio che era come un uovo, metà del quale era Cristo e l’altra metà era Shri Ganesha”. (Puja di Natale, Ganapatipule, 25/12/1993)