Programma Pubblico, Il Sahasrara Chakra

New Delhi (India)

1983-02-04 Sahasrara Chakra, The Essence Of Sahasrara Is Integration, New Delhi, India, DP, 90' Chapters: Talk, Q&A, Self-RealizationDownload subtitles: CS,EN,LT,NL,PT (5)View subtitles:
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S H R I  M A T A J I  N I R M A L A  D E V I

 Il Sahasrara Chakra

 Programma Pubblico

 Hanuman Road, New Delhi (India), 4 Febbraio 1983


Oggi è l’ultimo giorno che ci riuniamo in questo padiglione e vi parlerò dell’ultimo centro: il Sahasrara.

Stanno ancora arrivando tutti. È meglio che io arrivi tardi (ride). Eppure pensavo di essere già molto in ritardo. Ritenete necessario puntarmela così tanto negli occhi, oppure altrimenti non riuscite a riprendermi correttamente? Se poteste soltanto spostarla un po’ più in là… Così è troppo. Grazie.

L’ultimo centro, il Sahasrara, è racchiuso nell’area limbica del cervello. La nostra testa è simile ad una noce di cocco. La noce di cocco ha dei capelli, poi un guscio duro, poi un rivestimento nero e, all’interno, lo strato bianco del cocco. E, ancora più internamente, vi è lo spazio con l’acqua. Il nostro cervello è strutturato allo stesso modo. Per questo motivo la noce di cocco è chiamata Shriphala: è il ‘frutto dell’energia’, cioè di Shri. L’energia di Shri è quella del lato destro, mentre l’energia di Lalita è quella del lato sinistro.

Abbiamo quindi due chakra: qui, sul lato sinistro, vi è il Lalita chakra e sul lato destro vi è lo Shri chakra. Essi manifestano l’energia del lato destro, di Mahasaraswati, e l’energia del lato sinistro, di Mahakali.

L’energia del centro è la Kundalini. Essa deve sollevarsi, attraversare diversi chakra, entrare nell’area limbica ed illuminare i sette Pitha, i seggi dei sette chakra.

Essa perciò attraversa sei chakra, entra nell’area limbica ed illumina tutti i sette Pitha nel cervello, i quali sono disposti lungo la linea mediana dell’area limbica.

Cominciando da dietro (tocca i vari punti che corrispondono alle posizioni dei chakra sulla testa, ndt), qui sulla parte posteriore, si trova il Muladhara chakra; attorno ad esso vi è lo Swadishthan; poi il Nabhi, poi il Cuore, indi il Vishuddhi ed infine l’Agnya. Questi sei centri si combinano tutti per formare il settimo. Questo è un punto molto importante che dovremmo conoscere.

Ora, lo Shri chakra regola il (funzionamento del) lato destro, mentre il Lalita chakra (il funzionamento del) lato sinistro. Quando la Kundalini non è risvegliata, compiamo le nostre attività fisiche e mentali per mezzo del lato destro. Il nostro cervello effettua dunque l’attività del lato destro, e per questo motivo è simile ad uno Shriphala (noce di cocco, ndt).

Il Sahasrara è dunque il risultato dell’insieme dei sei chakra, ed è uno spazio cavo ai lati del quale si trovano mille Nadi (canali). Nel momento in cui la luce penetra nell’area limbica, avviene l’illuminazione di queste Nadi, le quali appaiono come fiamme, fiamme molto delicate che ardono. E queste fiamme hanno tutti e sette i colori che vedete nell’arcobaleno[i]. Ma l’ultima, alla fine, diventa nuovamente integrata ed è una fiamma trasparente come il cristallo. Tutte queste sette luci alla fine diventano cristalline.

Avete quindi un Sahasrara dai mille petali, come si dice. Ma se tagliate il cervello in sezione trasversale o verticale, avrete modo di osservare come tutti questi nervi siano disposti in questo modo (fa dei gesti per tracciare dei petali in senso verticale, ndt) lungo l’area limbica, proprio come dei petali; mentre se lo tagliate in questo senso (orizzontalmente), troverete che vi sono molti nervi in ogni fascio di nervi. Ecco perché, una volta illuminato, si può vedere il Sahasrara come un fascio di fiamme ardenti.

 (Per favore, quando parlo non dovreste fare tutte queste cose. La gente continua ad arrivare disturbandomi. Questo è un argomento molto profondo.)

Quando nel cervello avviene l’illuminazione grazie alla Kundalini, la verità viene percepita attraverso il cervello. Per questo è chiamata Satyakhand: significa che iniziate a scoprire la verità attraverso le percezioni del cervello; infatti, qualsiasi cosa abbiate conosciuto fino ad ora attraverso il cervello, non era la verità.

(Quando il cervello non è illuminato, ndt) ciò che voi vedete è solo la parte più esteriore, diciamo. Potete vedere i colori; potete vedere i differenti aspetti estetici dei colori; potete vedere la qualità di una cosa. Ma non potete dire se questo tappeto sia stato utilizzato da un santo, non potete stabilire se sia stato realizzato da un demone oppure da una persona divina. Non potete dire se un certo signore sia una persona buona o malvagia. Non potete determinare se una Deità sia nata dalla Madre Terra (swayambhu, ndt) oppure no. E nemmeno potete affermare, riguardo ad una persona che abbia una relazione con voi, se si tratta di una buona o una cattiva relazione, che sorta di persona sia, se frequenta persone sbagliate oppure persone perbene, se ha connessione con aspetti negativi o con aspetti positivi. In questo caso ‘positivo’ significa divino.

Quindi, in realtà, tramite la vostra mente non potete sapere nulla riguardo alla divinità. Nulla. È impossibile per voi giudicare la divinità di una persona, finché la Kundalini non abbia almeno raggiunto questa zona, che corrisponde all’area limbica. Non potete stabilire se una persona è autentica oppure no, se un guru è autentico oppure no, poiché la divinità non può essere percepita mediante il cervello, a meno che in esso non risplenda la luce del vostro Spirito.

Ora, lo Spirito è espresso nel cuore, è riflesso nel cuore. Il centro dello Spirito, possiamo dire, è nel cuore; ma, in realtà, il seggio dello Spirito è qui, sopra (la testa). [Shri Mataji porta la mano destra al di sopra del proprio Sahasrara].

E quello è lo Spirito che chiamiamo Dio onnipotente, Colui che chiamate Parvardigar[ii], che chiamate Sadashiva, o che potete chiamare Rahim[iii], o con i moltissimi nomi con cui è chiamato il Signore, il quale è Dio Onnipotente. Lo chiamano Niranjan, Nirankar, con ogni tipo di nome che inizi con Nir, Nihi.

In ogni centro (chakra) del corpo si percepisce un diverso tipo di gioia. Ogni centro ha un tipo di gioia diverso, ed esistono nomi per ogni tipo di gioia che ricevete in corrispondenza di ogni centro quando la Kundalini si risveglia. Ma quando la Kundalini entra nel Sahasrara, allora la gioia che ricevete è detta Nirananda. Nirananda. Ni significa nient’altro che Ananda (gioia). Nirananda. È sorprendente che Nira sia anche il mio nome. Nella mia famiglia sono chiamata Nira. E Nira vuol dire anche Mary, Maria, perché significa marina. Nira è l’acqua. Nira in sanscrito significa acqua. (La gioia percepita) al livello del cervello è chiamata Nirananda.

E poi questo stadio si sviluppa. Per prima cosa, conoscete Satya, la Verità. Sapete di cosa sta soffrendo un’altra persona. Lo percepite sulle vostre dita.

Per prima cosa voi osservate le vostre dita. Grazie alla vostra attenzione, sapete quali chakra – quali dita – hanno un blocco. Poi, mediante il cervello, potete decodificare quale sia il centro che ha questo blocco. Infatti, se dite (di sentire) questo dito (mostra l’indice destro, ndt), di per sé non significa ‘Vishuddhi chakra’. Ma a quel punto il vostro cervello vi dice che è il Vishuddhi; e ciò vi indica che quella persona soffre di problemi legati al Vishuddhi chakra.

Tuttavia, si tratta ancora di qualcosa di razionale, poiché prima esaminate quale dito percepisce il blocco e poi lo affermate. Invece, quando il Satyakhand, o il Sahasrara, si sviluppa maggiormente, non avete più bisogno di rifletterci, semplicemente lo dite. A quel punto non vi è più differenza tra la vostra Chitta (attenzione) e la vostra Satya (verità che percepite). L’attenzione illuminata ed il cervello illuminato diventano un’unica cosa.

Per una persona così, non vi sono problemi di alcun genere. Non occorre esaminare (le percezioni) sulle dita, non occorre dire cosa si percepisce sulle dita e poi interpretarlo con il cervello, come avete imparato in Sahaja Yoga, per cui se sentite qualcosa che non va qui (sull’anulare, ndt), questo significa Agnya. Non è necessario. Dite semplicemente: “(C’è un problema di) Agnya”. Lo dite, ed è così.

In seguito, questo stato si sviluppa ulteriormente. Inizialmente, come ho detto, (il cervello) si integra con Chitta. Poi, quando esso si integra assolutamente con lo Spirito, allora qualsiasi cosa diciate sarà la verità. Parlate e sarà come dite.

È così che, quindi, il cervello si espande in tre nuove dimensioni. Allo stadio iniziale, esso determina la verità attraverso conclusioni logiche, poiché, come vi ho spiegato, se percepite un blocco su questo dito, si tratta del Vishuddhi. Allora voi chiedete alla persona: “Ha un problema in questo punto?”. E lei vi risponderà di sì. A quel punto crederete in me e crederete che è il Vishuddhi chakra che si sta facendo sentire. Ed è esatto. Questa, in un certo senso, è la conclusione logica: infatti avete sperimentato, state facendo delle prove ed avete ancora dei dubbi se quel che Madre dice sia vero oppure no. E poi raggiungete la sicurezza: “Si, è così, abbiamo visto che si tratta del Vishuddhi chakra”. Così la verità diventa logicamente accettabile per il cervello. Tuttavia, il cervello agisce ancora al suo livello grossolano.

Al secondo stadio, come vi ho detto, voi credete, sapete per certo che questo (dito) significa Vishuddhi chakra, non avete nessun dubbio. Possiamo allora dire che è iniziato il Nirvikalpa, in cui non avete più alcun dubbio su di me o su Sahaja Yoga. A quel punto, però, ha inizio la nuova espansione interiore. Per questo, occorre meditare. Occorre meditare con umiltà. E inoltre, per raggiungere questa nuova dimensione nella quale la vostra stessa Chitta si fonde con il cervello, ovvero con il cervello illuminato, occorre arrendersi con grande onestà e umiltà a Sahaja Yoga.

Ora, cosa facciamo quando otteniamo le vibrazioni? Abbiamo reazioni molto differenti. Alcuni non capiscono nemmeno il valore delle vibrazioni. Altri cercano di comprenderne il significato. Altri ancora pensano subito: “Oh, adesso siamo anime realizzate, possiamo dare la realizzazione e fare questo e quello”; assumono cioè comportamenti da egoisti e poi si accorgono di aver fallito. Allora devono tornare indietro e ripartire dal principio. È come il gioco Snake & Ladder (“il Serpente e la Scala”, equivalente al nostro “Gioco dell’Oca”, ndt). Bisognerebbe dunque reagire alle vibrazioni con molta umiltà e ricettività.

Ora, come vi ho detto, il cervello racchiude in sé il Padre. Pertanto, a livello grossolano, se noi commettiamo qualche peccato contro il Padre, l’espansione del cervello richiederà un tempo maggiore. Allora ci mettiamo a leggere dei libri; e, sebbene sia stato detto di percepire prima le vibrazioni e poi di leggere libri, insistiamo nel dire: “Oh, ma cosa c’è di sbagliato? Dovremmo leggere altri libri”. Ritornate giù, come in Snake & Ladder, come ho detto. Questo è uno dei serpenti. Pensiamo: “Ma che bisogno c’è di meditare? Non ho tempo, devo fare questo e quest’altro”. Così non progredite.

C’è un altro punto che è molto grossolano. Vi sono anche alcune persone molto grossolane che entrano a far parte di Sahaja Yoga. Non importa, ma la prima cosa che dovete sapere è che in Sahaja Yoga bisogna essere onesti, molto onesti. Ho visto gente che, in occasione di una cena, di un ricevimento di matrimonio, diciamo, si intrufola proprio senza alcuna dignità, senza domandarsi affatto chi dovrà pagare per tutte queste cose. Portano tutta la famiglia, arrivano e si accomodano. Ci sono poi quelli che evitano di dare il denaro che dovrebbe essere pagato per Sahaja Yoga. Se mangiano o viaggiano o arrivano dall’estero, devono pagare per i loro spostamenti, per il cibo. E sapete che a volte devo pagare io moltissimo denaro. Non importa, non mi interessa, ma non va bene per voi. Il fatto più importante è che non va bene per voi. Insomma, anche per quanto concerne il denaro, il vostro comportamento nei confronti di Sahaja Yoga è molto importante, sebbene possa sembrare qualcosa di grossolano. Ma può essere un grosso impedimento alla crescita, poiché si blocca il Nabhi; e, come sapete, se vi sono dei blocchi al Nabhi, essi possono diffondersi a tutto il Void, e se il Void è bloccato scatena gli Ekadasha Rudra, le forze distruttive situate qui (traccia una linea circolare sulla fronte, al di sotto della posizione del Vishuddhi sulla testa, ndt).

Prima di entrare in Sahaja Yoga non c’erano problemi. Facevate cose di ogni genere e sareste agevolmente andati all’inferno senza nessuna difficoltà. È molto semplice andare all’inferno. Potete prendere la rincorsa, fare due salti, e ci arrivate. Il resto poi, dovreste vederlo … ma andare all’inferno è la cosa più semplice. Non dovete lavorare duramente per questo, e nemmeno impegnarvi più di tanto. Invece, quando ascendete, quando state crescendo, allora è un po’ difficile. Dovete fare attenzione a non vacillare, a non cadere, e fare in modo di crescere. Pertanto, dovete essere molto vigili riguardo a voi stessi, a non ricadere nelle solite abitudini che avevate.

Alcuni hanno l’abitudine di risparmiare denaro a spese di Sahaja Yoga, altri di guadagnare denaro a spese di Sahaja Yoga, altri ancora hanno l’abitudine di non pagare l’importo dovuto, e così via. È una sorta di truffa. Tutti questi andranno fuori di Sahaja Yoga in men che non si dica. Potranno sembrare grandi leader all’inizio, ma andranno fuori rapidamente. Spesso mi chiedono: “Madre, perché non tiene dei conti precisi e cose del genere?”. Ma in Sahaja Yoga non si suppone che io tenga dei conti o qualcosa del genere, perché i miei contabili sono i sahaja yogi. Se cercate di fare dei trucchi in Sahaja Yoga venite immediatamente espulsi. Nella vostra consapevolezza, nel vostro Nabhi chakra non sarete mai aiutati. Magari qui guadagnerete mille rupie, ma ne perderete migliaia andando incontro a seri guai. Avrete problemi di ogni genere che non posso neanche dirvi, e allora vi chiederete: “Come ho fatto a procurarmi questo guaio?”.

Il Nabhi chakra, quindi, se non siete onesti nella vostra ricerca… Onestà nella ricerca non significa solo: “Voglio ricercare”. Indica anche qual è il comportamento verso voi stessi e verso gli altri. Dovete essere onesti con voi stessi, sedervi in meditazione e cercare di migliorare il vostro Antar Yoga (yoga interiore, ndt), cercare di ampliare sempre più la vostra consapevolezza senza pensieri, questa sensazione di assenza di pensieri. Cercate di raggiungere quello stato dove veramente vi sentite senza pensieri.

L’onestà consiste nel salire sempre più in alto ed entrare sempre più profondamente nel vostro essere. All’inizio dipendete da me: “Dopo tutto Madre farà ogni cosa. Quando sono andato da Madre, il mio Sahasrara si è aperto, è successa questa cosa, e poi quest’altra…”. Ma che ne dite di fare voi qualcosa che vi aiuti ad aprire il vostro Sahasrara? L’apertura del Sahasrara è importantissima.

Ora, sorprendentemente, il Sahasrara è fatto in modo tale che il Brahmarandhra è collocato proprio nel punto in cui si trova il chakra del Cuore (sulla testa, ndt). Quindi dobbiamo capire che il Brahmarandhra è direttamente connesso con il cuore. Se Sahaja Yoga non è praticato con il cuore, ma solo superficialmente, non potete ascendere molto. Dovete metterci tutto il vostro cuore, questa è la cosa principale. Vi sono, ad esempio, persone che entrano in Sahaja Yoga e criticano alle spalle: “Questo sarebbe potuto essere così, quello sarebbe potuto essere colà”, e cose simili. Anche tutte queste persone sono ciò che Cristo definisce ‘anime mormoranti’. Egli disse di fare attenzione a queste anime mormoranti, a quelli che continuano a mormorare alle spalle e ad approfittare, come se invece stessero cercando di salvare gli altri.

Anche tutte queste persone possono soffrire moltissimo, perché fanno un doppio gioco. E un doppio gioco del genere è molto pericoloso quando si entra nel Regno di Dio. Di qualunque reame siate membri, se siete sleali nei confronti del regno, venite puniti. Ma il Regno di Dio è talmente colmo di beatitudine, assolutamente colmo di beatitudine! Tante e tante benedizioni vengono riversate su di voi, assolutamente in ogni ambito: salute, ricchezza, ed anche a livello mentale ed emotivo. In Sahaja Yoga potete ottenere ogni genere di prosperità, indubbiamente.

Ma quando siete benedetti così tanto, venite anche perdonati, perdonati e perdonati, e vi è data una lunga fune…con la quale impiccarvi. Ma (allora) vi impiccate davvero, non soltanto a metà. Pertanto, quelle persone che credono di poter esser disoneste nei riguardi di Sahaja Yoga, devono stare molto attente: per favore, non fatelo. Se non vi va di stare in Sahaja Yoga, è meglio che ve ne andiate. È meglio, sia dal vostro punto di vista sia dal nostro. Infatti, nel caso in cui siate disonesti e stiate cercando di compiere trucchi e sotterfugi, ne soffrirete e apparirete bizzarri e strani; allora la gente si chiederà: “Cos’è che non va in Sahaja Yoga?”. E noi ne soffriremo senza necessità, perché non possiamo mostrare la verità su di voi dicendo: “Quest’uomo è stato molto, molto sleale”; non possiamo farlo, e quindi questo procurerà innanzitutto una cattiva reputazione a noi e, in secondo luogo, voi sarete danneggiati da queste cose. Se sarete danneggiati, anche in questo caso avremo una cattiva fama: “Come è potuto succedere?”. Ma se siete onesti verso Sahaja Yoga e la vostra ricerca, non avete idea di quanto Dio si prenda cura di voi.

Chiunque tenti di danneggiarvi in qualsiasi modo, verrà punito molto duramente e rimosso dal vostro cammino. Dio vi protegge in tutto e per tutto e si prende cura di voi con attenzione e sollecitudine assolute. Ed è così amorevole che la Sua compassione non può essere descritta a parole, ma può solamente essere provata e conosciuta.

Ora, il problema è che le persone disoneste a volte agiscono così a causa della loro origine, del loro livello di istruzione, del modo in cui sono state educate, o magari perché sono codarde. Ma vi è anche qualcos’altro che può rendervi disonesti: sono i vostri Purva janmas (vite precedenti, ndt), che influenzano le condizioni nelle quali nascete e la formazione della vostra Kundalini.

Dopo la realizzazione, tuttavia, le persone di grande valore e grande forza ascendono così velocemente che tutti i problemi delle stelle natali, tutti i problemi dei vostri Nakshatra e altro, ossia delle costellazioni, scompaiono; e voi diventate sahaja yogi, cioè “nati di nuovo”, personalità assolutamente differenti che non hanno niente a che vedere con ciò da cui siete venuti. È come un uovo che diventa un bellissimo uccello.

Quando la Kundalini arriva a questo livello (all’Agnya chakra, ndt) il primo ostacolo che incontra per entrare nel Sahasrara sono gli Ekadasha Rudra. Sono undici Rudra Shakti, undici poteri distruttivi situati in quest’area, cinque a sinistra, cinque a destra ed uno al centro.

Essi rappresentano un’ostruzione al nostro interno, causata da due tipi di peccati che commettiamo. Se ci inchiniamo a falsi guru, sottoponendoci ai loro metodi corrotti, sviluppiamo dei problemi ai cinque Rudra dalla parte sinistra che vanno fuori uso…. Anzi, è il contrario. La svista nasce dal fatto che io non mi sono mai inchinata a persone sbagliate, quindi non so cosa dire! Dunque, se vi inchinate davanti a individui sbagliati, che sono contro Dio, allora il problema nascerà da questa parte, sul lato destro della testa.

Se, invece, avete convinzioni del tipo: “Posso badare a me stesso da solo, sono io il mio guru, chi può insegnarmi qualcosa? Non voglio ascoltare nessuno e non credo in Dio. Chi è Dio? Non mi importa proprio di Dio”, se avete sentimenti di questo tipo, allora non sarà la parte destra (della testa) a bloccarsi, ma la sinistra; questo perché il canale destro termina su questo lato (sinistro della testa), mentre il canale sinistro termina su quest’altro lato (destro della testa).

Vi sono quindi questi dieci (tocca gli Ekadasha Rudra), più uno (tocca l’Agnya centrale) che è Virata Vishnu, poiché anche a livello dello stomaco abbiamo dieci Guru Sthana (siti, posizioni, ndt), più uno di Vishnu.

Pertanto, quando la ricerca è errata (tocca l’Agnya centrale) – in questa zona si trovano anche i dieci Guru (tocca gli Ekadasha Rudra) – a quel punto sviluppate (il blocco a) Ekadasha Rudra, si innesca questa parte (tocca gli Ekadasha Rudra, ndt) dentro di voi; come ho detto ve ne sono cinque su questo lato (sinistro della testa) e cinque sul lato (destro della testa).

Pertanto, coloro che si sono inchinati a persone sbagliate, sviluppano un temperamento o un tipo di personalità molto vulnerabile a malattie incurabili come il cancro e simili. Quanti si sono inchinati a persone sbagliate, possono sviluppare il cancro o malattie del genere.

Quanto a coloro che pensano: “Io sono migliore di chiunque altro. Non mi importa di Dio, non voglio Dio, non ho nulla a che vedere con Lui”, tutte queste persone sviluppano gli Ekadasha della parte sinistra (della testa). Anche gli Ekadasha della parte sinistra sono estremamente pericolosi, poiché procurano problemi di lato destro: attacchi cardiaci – parlo dal punto di vista fisico – ed ogni altro problema del lato destro.

Uno dei più grandi ostacoli all’entrata della Kundalini nel Sahasrara, dunque, sono questi Ekadasha Rudra, che si originano dal Void e ricoprono il Medha, ossia la placca cerebrale. In queste condizioni la Kundalini non può penetrare nell’area limbica. Ma anche coloro che sono stati da falsi guru, se sono giunti alla giusta conclusione e si arrendono a Sahaja Yoga, ammettendo i loro sbagli e affermando: “Io sono il Guru di me stesso”, possono essere curati. E coloro che sostenevano: “Io sono al di sopra di tutto, non credo in Dio, chi è Dio? Non credo in nessun profeta” – qualsiasi cosa contro Dio o contro i profeti è lo stesso – personalità contrarie a Dio che parlano in questo modo e sviluppano dei problemi, guariscono se diventano umili e accettano Sahaja Yoga come l’unica via per entrare nel Super-Conscio.

Ho incontrato persone che avevano praticato il tantrismo e sono state salvate. Ho visto persone che avevano eseguito pratiche errate di ogni genere, e sono state salvate. Persone appartenenti ad associazioni davvero anomale e strane sono state salvate. Ma è molto difficile convincere qualcuno che tutto quel che fa è sbagliato e che dovrebbe indirizzarsi verso il sentiero giusto.

Un astro chiamato Plutone è entrato in azione; è l’astro che ha portato il cancro, in quanto è Plutone che cura il cancro e tutte le malattie incurabili. Pertanto, tutti coloro i quali si buttano a capofitto in sentieri sbagliati, soffrono di strani tipi di problemi al cuore, palpitazioni, insonnia, vomito, vertigini, chiacchiere prive di significato. È una cosa molto grave andare da un falso guru ed inchinarsi a lui. Il Sahasrara di una persona così diventa impenetrabile. Le persone contrarie a Sahaja Yoga hanno un Sahasrara molto duro, come una noce, nel senso che ha un involucro talmente duro che non è possibile romperlo; è un guscio duro come una spessa noce. Neppure usando il martello si riesce a romperlo.

Oggi è giunto il momento in cui dovete riconoscere Sahaja Yoga, dovete farlo. Non avete riconosciuto nessun santo, nessun profeta, nessuna incarnazione, nessuno; ma oggi la condizione è che dovete riconoscere. Se non riconoscete, il vostro Sahasrara non può aprirsi, poiché questo è il tempo in cui il Sahasrara è stato aperto e in cui dovete ottenere la vostra realizzazione. Dunque è davvero molto importante, dovete riconoscere Sahaja Yoga. Molti dicono: “Madre, perché credere in Sahaja Yoga in questo modo? Possiamo semplicemente chiamarla, appunto, Madre. Lei potrebbe essere mia Madre”. D’accordo, non importa, ma così non potete ottenere la realizzazione! Ed anche se la ottenete, non potrete mantenerla. Dovete dunque riconoscere. Il riconoscimento è l’unico modo possibile di adorare, in Sahaja Yoga; il riconoscimento è l’unico modo possibile di adorare, quando, in Sahaja Yoga, desiderate conoscere Dio.

Tutti gli altri, Gana, Devata, Deità, Shakti, in Sahaja Yoga sono una cosa sola, all’unisono; e se non riconoscete Sahaja Yoga, essi non si curano di voi, chiunque siate.

Una volta, per esempio, venne a trovarmi un uomo che venerava Shiva, ed io mi accorsi che aveva un blocco al cuore. Sorprendente! Egli disse: “Madre, io venero Shiva, com’è possibile che il mio cuore sia bloccato?”. Io risposi: “Devi riconoscere Sahaja Yoga. Chiedilo a Shiva”. E quando pose la domanda a Shiva, solo allora le vibrazioni iniziarono a fluire. Così il Sahasrara si incarica di farvi riconoscere, e vi persuade, vi dà anche le prove. E se, persino dopo queste dimostrazioni, non riconoscete, non potete ricevere la realizzazione.

Purtroppo, anche coloro che riconoscono, riconoscono solo parzialmente, si prendono delle libertà, si comportano in modo strano, senza aver capito chi è la Persona che è qui. Ho visto molte volte che, mentre sto parlando, alcuni alzano le mani, si alzano la Kundalini, oppure parlano, chiacchierano. Sono stupita. Infatti, se avete riconosciuto, dovreste rendervi conto di chi avete di fronte. Perché non è per il mio bene, io non perderò nulla; sarete solo voi a perderci, poiché nella vostra ascesa non avrete riconosciuto. Questi comportamenti dimostrano che non avete ancora riconosciuto.

Anche il modo in cui alcune persone cercano di monopolizzarmi è del tutto sbagliato. Non vi è alcun bisogno di monopolizzarmi, nessuno può farlo. C’è chi dice: “Madre deve aver frainteso”. Io non fraintendo mai, è fuori discussione. Oppure c’è chi tenta di dirmi: “Fai questo, fai quello”. Anche questo non è necessario. Cercate di aprirvi a questo protocollo, veramente importante in Sahaja Yoga, del quale ho parlato oggi per la prima volta, e cioè che dovete cercare di riconoscere in modo completo. Se non riconoscete, sono spiacente ma non posso darvi una realizzazione capace di perdurare. Inizierà, ma potrebbe non mantenersi.

Quindi, il modo più semplice per raggiungere le vostre mete più elevate è riconoscere gradualmente e ancora riconoscere gradualmente.

È molto difficile dire ad una persona che qualcosa in lei non va, è impossibile. Dopo Sahaja Yoga, io posso dirvi che questo o quel chakra ha un blocco; tuttavia, anche perché sapete ciò che un certo chakra rappresenta, potete rispondermi: “No, no, Madre, vede, non è così. Non ho questo. Non è così”. Per quale motivo allora dovrei dirvi che avete un blocco? Dovete purificarvi in assoluta onestà. Ma la prima cosa è riconoscere, con completa umiltà e comprensione. Una volta che abbiate riconosciuto, gradualmente farete tutto ciò che deve essere fatto, saprete ciò che si deve fare.

Ora, l’essenza del Sahasrara è l’integrazione. Nel Sahasrara sono riuniti tutti i chakra, perciò tutte le Deità si integrano, e voi potete percepirne l’integrazione.

Questo significa che, quando la vostra Kundalini sale fino al Sahasrara, il vostro essere mentale, quello emotivo e quello spirituale, ogni cosa, diventano uno; ed anche il vostro corpo fisico si fonde in esso. Allora non avete più problemi del tipo: “Sì, amo Madre, ma mi dispiace, devo rubare questi soldi”. “Sì, lo so, riconosco Madre. Sì, so che lei è grande, ma non posso farne a meno: devo dirle delle bugie”. Oppure: “Devo fare questa cosa anche se sbagliata, perché, dopo tutto, non posso farne a meno”. Non possono esserci compromessi con me. Deve esserci un’integrazione completa. Il vostro Dharma dovrebbe essere corretto. Non potete agire in modo sbagliato e poi dire: “Sono un sahaja yogi”. Non potete.

Ma la forza per ottenere questo proviene da dentro. È il vostro Spirito che vi rende forti. Voi dovete solo metterci la vostra forza di volontà: “Sì, che sia il mio Spirito ad agire!”. Ed allora inizierete ad agire in accordo con lo Spirito. Quando iniziate ad agire in accordo con lo Spirito, scoprite di non essere schiavi di nulla. Diventate Samarth, significa uguali al vostro significato, Samartha. Samarth significa anche personalità potente. Sviluppate così una personalità potente che è priva di tentazioni, di idee sbagliate, di blocchi, di problemi.

Ma le persone subdole, astute, che tentano di fare dei trucchi, in realtà danneggiano se stesse, non Sahaja Yoga. Sahaja Yoga sarà, è stato e sarà, e sarà stabilizzato. Se sulla barca vi sono anche solamente dieci persone, Dio non si preoccupa. Esiste solo la mia preoccupazione di Madre. Come Madre desidero che molte persone salgano sulla barca. Ma non cercate di risaltarne fuori compiendo ogni genere di azioni disoneste.

Quindi, ciò che accade è semplice: divenite integrati. Con l’integrazione acquisite il potere di fare ciò che capite, e avete il potere di sentirvi felici di ciò che comprendete. Arrivate quindi ad un livello in cui sviluppate Nirananda. E la sviluppate quando siete assolutamente lo Spirito. Nello stato di Nirananda non vi è più alcuna dualità. È Adwaita, una sola personalità; siete cioè completamente integrati e la gioia non viene più intaccata, ma è completa. Non ha i due aspetti di felicità e dolore, ma è unicamente gioia. Gioia non significa ridere sonoramente, gioia non è star sempre a sorridere. No. È il silenzio, la quiete dentro voi stessi, la pace del vostro essere, del vostro Spirito, che si manifesta nelle vibrazioni che percepite; e quando provate quella pace, vi sentite come la luce del sole, l’insieme dei raggi di quella bellezza che si diffonde.

Invece, per prima cosa, veniamo frenati dalle nostre idee personali, egoiste, stupide. Gettatele via! Le abbiamo perché siamo insicuri, perché abbiamo idee sbagliate. Gettatele via. Restate soli, un’unica cosa con Dio, e allora scoprirete che tutte queste paure erano inutili. La nostra purificazione è molto importante, ed essa avviene solo quando mettete realmente in pratica i metodi di pulizia indicati in Sahaja Yoga.

Il Sahasrara è la benedizione dei cieli, direi. Ha funzionato tutto così bene. È molto difficile aprire il Sahasrara. E quando finalmente l’ho aperto, non sapevo che ci sarebbe stato un successo simile. Inizialmente pensai che fosse ancora prematuro, poiché vi sono ancora molti rakshasa (demoni) in giro a vendere la loro mercanzia, e vi sono molti fanatici che si chiamano con i nomi delle cosiddette religioni di cui sono seguaci, che non sono la vera religione dell’Atma. Invece, gradualmente, si è radicato. Lasciate ora che questa verità metta le sue radici in voi, attraverso il vostro Sahasrara. E nel momento in cui questa verità diventerà in assoluto la luce che vi guida, la luce che vi nutre, la luce che vi illumina e vi conferisce una personalità dotata di luce, solo allora avrete la consapevolezza che il vostro Sahasrara è completamente illuminato dal vostro Spirito. Il vostro volto dovrebbe essere tale che gli altri sappiano che lì, di fronte a loro, vi è una personalità che è luce. Questo è il modo in cui il Sahasrara deve essere accudito.

Per proteggere il Sahasrara è importante che vi copriate la testa durante l’inverno. È meglio coprirvi la testa in inverno, affinché non si congeli il cervello, poiché il cervello è formato anche da Medha, cioè da grasso, e quindi non deve congelarsi.

E neppure dovreste esporre il cervello ad un calore eccessivo. Per mantenere il cervello a posto, non dovreste stare seduti tanto tempo sotto il sole, come fanno alcuni occidentali, poiché il cervello fonde e diventate matti. (Un comportamento del genere) è segno di pazzia incipiente. Ve l’ho detto molte volte di non prendere troppo calore sulla testa. Anche se siete seduti al sole, tenete la testa coperta. Coprire la testa è molto importante, ma anche questo dovrebbe essere fatto in determinate occasioni, non sempre; infatti, se vi mettete una fascia molto pesante attorno alla testa, la circolazione si riduce e potreste avere problemi di cattiva circolazione. Quindi, solo occasionalmente esponete la testa al sole e alla luna, occasionalmente. Altrimenti, se restate seduti sotto la luna, finirete in manicomio.

Qualsiasi cosa vi dica, dovete rendervi conto che in Sahaja Yoga non dobbiamo andare verso nessun Ati (estremo, ndt). Anche riguardo al sedersi (con i piedi) nell’acqua: alcuni ci resteranno seduti per tre ore. Io non ho mai detto questo. Dovete starci solo per dieci minuti, ma con tutto il cuore. Qualsiasi cosa io dica, c’è chi va avanti a farla per quattro ore. Non ve n’è alcun bisogno. Fatelo per dieci minuti. Date al vostro corpo trattamenti di tipo diverso, non sempre lo stesso. (Diversamente) il corpo si annoia o si sovraccarica completamente.

Se si dice a qualcuno: “Questo è il tuo mantra”, d’accordo, dovrà essere usato finché non vi sarete liberati dei problemi dei vostri chakra, ma poi basta. Supponiamo che si debba mettere una vite qui; bene, ciò che farete sarà girare la vite finché sia fissata, ma non continuerete anche dopo. Avete forse intenzione di continuare ad avvitare finché tutto si sarà rotto? È meglio usare la saggezza. E, per avere saggezza, dobbiamo sapere che qui si trova Shri Ganesha, o Gesù Cristo, su entrambi i lati (della testa). Qui si trova Mahaganesha (tocca la nuca), qui si trova Gesù Cristo (tocca la fronte). Ambedue vi aiutano a correggere il modo di vedere, di capire, e vi danno saggezza. La saggezza non consiste nel rimanere attaccati a qualcosa. I sahaja yogi non sono persone attaccate. Se rimangono attaccati a qualcosa, non progrediscono. Non dovete essere attaccati a idee o cose. Dovete essere sempre in movimento; ma muoversi non significa cadere da qualche altezza e pensare: “Oh, stiamo acquisendo tante cose perché stiamo cadendo!”. Voi dovete ascendere, non cadere.

Quando raggiungete qualcosa in Sahaja Yoga, per prima cosa dovreste controllare che la vostra salute sia a posto. La mente dovrebbe essere normale. Dovreste essere persone normali. Se continuate a ringhiare contro gli altri, allora sappiate che qualcosa in voi non va. Oppure se siete ancora corrucciati, capricciosi e siete ancora di cattivo umore, sappiate che non siete ancora sahaja yogi. Potete giudicare da soli: se siete liberi come un uccello, allora tutto è a posto. Questo, però, non significa mettersi a cantare in mezzo alla strada come un uccello e a saltare sugli alberi. Vedete, qualsiasi similitudine io possa fare ad uno stupido, costui può comportarsi in un modo molto stupido. Ma un uomo saggio l’utilizzerà con discriminazione per uno scopo corretto. Si deve capire, quindi, che Sahaja Yoga viene compreso in base al discernimento che ha una persona.

Ora, ciò che realmente accade è che vi attaccate ad un’unica cosa: al vostro Atma (Spirito). Tutto il vostro essere fluttua come un patang, come un aquilone sospeso in aria, che va in qualsiasi posto, ovunque, ma voi rimanete attaccati ad un’unica cosa, al vostro Spirito. E se riusciste a farlo realmente con sincerità ed onestà… Non preoccupatevi troppo del denaro, delle vostre famiglie e delle altre cose terrene. Non preoccupatevi di nulla, non avete nulla di cui preoccuparvi. Date semplicemente un bandhan. Se non funziona, non funziona e basta. Che c’è di male? Se funziona, benissimo. Non è importante ciò che voi desiderate, bensì: “Sia fatta la Tua volontà”. Prima di tutto dite: “Sia fatta la Tua volontà”. È così sorprendente vedere come la vostra volontà cambi, come i vostri desideri si modifichino, e qualsiasi cosa diciate si realizzi. Ma anche quando si verifica questo, le persone sviluppano ego, perciò state attenti.

Tutto è realizzato dalla Shakti e non da voi, dal vostro Atma e non da voi. Dovete essere l’Atma; e, una volta diventati l’Atma, siete in Akarma, laddove non vi accorgete di essere voi ad agire, ma semplicemente tutto funziona. Non avete la percezione (di essere voi ad agire), non ne siete consapevoli.

Mi auguro che, dopo tutte queste conferenze, la maggior parte dei vostri chakra si siano aperti. Ma tutto questo è compito mio. Anche voi però dovete fare dei compiti a casa, e dovete anche impegnarvi ed esaminarvi da soli. Siate vigili. Cercate di guardarvi allo specchio e giudicate da soli quanto siete diventati onesti, quanto siete diventati puri, quanto siete amichevoli in collettività. Questo è un punto molto importante in Sahaja Yoga. Se non siete collettivi, se siete bizzarri, strani, se non sapete comunicare con gli altri, c’è qualcosa che non va; ed allora dovreste affrontare voi stessi per quel che siete e cercare di correggervi. Infatti, vi separate da voi stessi come io mi separo dal mio sari per cercare di pulirlo. Allo stesso modo, vi separate da voi stessi e cercate di fare pulizia. È questo il modo in cui i sahaja yogi cresceranno. Quando i sahaja yogi ascenderanno, anche tutto il resto ascenderà. Molti sahaja yogi di questa levatura impressioneranno così tante persone, che ascenderanno anch’esse. Così, la totalità potrà crescere molto velocemente. Ma voi, che state ascendendo, dovreste cercare di ascendere sempre più senza esserne consapevoli. È molto importante. Anche quanti ritengono che gli altri siano superiori a loro si sbagliano di grosso, perché non è così. È la totalità che sta crescendo. Nessuno dovrebbe sentirsi in nessun modo inferiore o da meno, e neppure sentirsi offeso se qualcuno lo considera inferiore. Lasciate che lo pensi, che importanza ha? Il Divino non la pensa in questo modo.

Dovreste fare attenzione a tutte queste piccole meschinità. Diversamente, è molto semplice in questo Krita Yuga raggiungere la meta ultima di Atma Sakshatkar (realizzazione del Sé, ndt).

Credo di avervi detto davvero molte cose riguardo al Sahasrara, oggi. Ma se avete qualche problema riguardo al Sahasrara, ora potete farmi delle domande, ma soltanto sul Sahasrara e niente altro. È meglio che mi rivolgiate domande sul Sahasrara piuttosto che tutte le altre.

Potete farmi le domande.

Domanda in hindi.

 Shri Mataji: Sì, ma questo è il problema con voi. Leggete qualche libro assurdo che parla di Samadhi, Bindu, questo, quello e quell’altro. Ora per favore dimenticate, dimenticate tutte queste cose, per favore. Sama-dhi, Samadhi significa… prima viene il Nirvichara Samadhi (consapevolezza senza pensieri). Per prima cosa, quando la Kundalini fuoriesce dalla vostra testa, ottenete Nirvichara Samadhi. Sama-dhi: dhi indica buddhi (intelletto, mente, ndt). E quando essa viene illuminata, è Samadhi.

Quindi, per prima cosa buddhi viene illuminata. Per ora vi ho parlato solo di questo, della prima illuminazione. Il Bindu ed altri sono livelli superiori. Ardha Bindu, poi Bindu e infine Valaya[iv]. Ma voi non dovreste pensare al futuro; per ora, se avete letto qualche libro, non serve cercare di ostentarlo. Non è una buona cosa. Cercate solo di capire che cosa siete. Perché volete parlare di cose che in questa fase non vi riguardano?

Se ora, supponiamo, viaggiate su un carro trainato da tori, perché volete chiedere dell’aeroplano? Adesso viaggiate sul carro trainato da tori, poi salirete sul treno e infine sull’aeroplano. Va bene? Uno alla volta. Non così. Se avete letto dei libri, non significa che sappiate tutto. Tutti questi libri sono scritti da qualche tipo eccentrico che ha letto qualcosa qua e là e lo ha riscritto. Ma voi dovete sperimentare. Io sono vostra Madre, perciò non voglio impartirvi grandi concetti e quant’altro. Voglio che seguiate la strada che dobbiamo percorrere. Come una madre, che direbbe: “Ora, voi siete così, siete in prima classe, perciò superate l’esame di prima classe. Poi andrete in seconda, e dovrete superare l’esame di seconda”. Devono fare tutti così per maturare correttamente. Non dovrebbe esservi immaturità in una personalità.

Pertanto, tutti questi libri che avete letto è meglio li buttiate, non c’è niente di buono. Ma se sono scritti da qualche anima realizzata potete tenerli e pensare che quelle sono persone superiori e che dobbiamo arrivare al loro livello. Non diventate quelle personalità soltanto leggendo un libro. Giusto?

(Qualche parola in hindi)

Tutte queste domande sono una meglio dell’altra. Vi assicuro che è qualcosa di davvero vacuo, come potete essere soddisfatti di cose vacue? Non avete ottenuto nulla.

Per prima cosa raggiungete uno stato, prima di tutto stabilizzatevi, e gradualmente apprenderete tutto al riguardo. Leggendo libri non diventate in alcun modo anime realizzate, non è vero?

Secondo il signor Pulkani, tutte le domande sono di questo tipo, non servono a nulla. Significa soltanto che avete letto alcuni libri, tutto qui, basta, niente di più. Ed è vero. Se avete semplicemente letto qualche libro e venite a citarlo, non serve a nulla. Crescete gradualmente. Se siete onesti e volete ottenerlo, sviluppatevi gradualmente. Non cercate di sfoggiare nulla.

È meglio che diate a lui le domande scritte.

Domanda: C’è una richiesta. Può tenere una parte della conferenza in inglese, per favore? Perché alcune persone non capiscono l’inglese.

Shri Mataji: Bene, vedete ora ho tenuto la conferenza in inglese, ma in diversi luoghi tengo le mie conferenze anche in hindi. Qui sto parlando in inglese. Quanti vogliono ascoltarmi parlare in hindustani possono venire agli altri programmi.

(Shri Mataji conversa in hindi per un paio di minuti).

Al Gandhi Bhawan, a Delhi, parlerò in hindi.

Ka pustaki? (Shri Mataji ride). Lui le chiama pustaki (pustak: termine hindi per ‘libro’, ndt), domande pustaki, pustaki. Sapete non c’è niente di divino, è tutto pustaki. È vero. Ecco perché ero solita chiedermi perché una volta Kabirdas abbia detto: (“Pari pari pandita mura khabaye”?). Ora io so perché lo ha detto: perché leggendo, la gente diventa davvero bizzarra e cerca di mettere alla prova me, la mia conoscenza, o di sfoggiare la propria conoscenza. Ka pustaki.

Domanda: Che relazione c’è tra Kundalini, prana, corpi astrali ed anima? Sono la stessa cosa sotto forme diverse?

Shri Mataji: Corpo astrale, prana…

Domanda: La Kundalini e l’anima.

Shri Mataji: Anima. Questo signore che ha fatto la domanda forse è venuto soltanto oggi. Ho già spiegato la maggior parte di queste cose. Ma a suo beneficio gliene parlerò.

La prima cosa è la Kundalini. La Kundalini è il puro desiderio di unione con Dio. Questa energia è situata nell’osso sacro e viene risvegliata quando una persona autorizzata da Dio può sollevarla. Questa è la Kundalini, il puro desiderio. Ora, il prana è la shakti, espressione della shakti (energia, ndt) del lato destro, ossia la shakti di Mahasaraswati, che è formata da cinque elementi chiamati prana.

Astrale, cos’è il corpo astrale. I corpi astrali, in semplice lingua hindi, sono bhut, e sono le entità che penetrano in voi ed estraggono la vostra anima. Non provate mai questi trucchi, mai. Questi trucchi sono provati moltissimo in America e ho detto di non farlo. Stanno accadendo cose orribili. Una persona che vive a Ginevra aveva una bambina e – sapete che gli inglesi non tengono i bambini a dormire con loro – mentre questa bambina dormiva in un’altra stanza, una signora, la sua nonna (morta), che l’amava, volle parlarle mediante questo corpo astrale. Ogni notte parlava con la bambina. Alla fine accadde che l’anima della bambina, che (la nonna) chiamava all’esterno, non riuscì a rientrare nel corpo e si perse, e la bambina morì. Questa faccenda dei corpi astrali comporta molti problemi, in quanto non è altro che un’anima morta di lato sinistro o destro che può penetrare in voi ed estrarre la vostra anima dal corpo e voi potete perdervi, potete morire. Questo è proprio l’opposto del risveglio della Kundalini. Mediante il risveglio della Kundalini le vostre prana shakti e mana shakti si integrano, e voi diventate una cosa con il Divino; così il vostro Super-conscio viene risvegliato.

(Shri Mataji dice alcune parole in hindi).

Domanda: Io posso sentire la Kundalini che arriva nella mia testa, ma non riesco a sentirla uscire né a sentire le vibrazioni fresche.

Shri Mataji: Va bene. Qualcuno sente la Kundalini sulla testa, è ciò che Kabirdas ha detto chiaramente (Shunnya shi khara bhara Anahata bajine”). Anahata pulsa nell’osso della fontanella, ma non esce, ecco. Questo significa che non ha aperto il Brahmarandhra, è semplice. Finché non apre il Brahmarandhra non puoi sentire la brezza fresca. È qualcosa di assolutamente spontaneo, deve funzionare così. Quindi è esatto, il tuo Brahmarandhra non è aperto. È questa la tua situazione. Esso deve aprirsi, e la ragione è che qualcosa non va nel tuo cuore. Se il tuo cuore è puro si aprirà, se il tuo cuore è forte si aprirà; ma se hai un cuore debole non si aprirà, se soffri di problemi di cuore non si aprirà. È qualcosa che ha a che vedere col cuore. Se ricerchi altre cose invece dello Spirito, anche in quel caso può non aprirsi. Vi sono molti motivi, svariate ragioni per cui il Brahmarandhra non si aprirà. Ma qualunque sia la ragione, occorre scoprirla, devi affrontare te stesso e scoprire qual è il motivo.

Domanda incomprensibile.

 Shri Mataji: Brahmarandhra. Ci penseremo noi. Ci lavoreremo noi per te, va bene?

Siediti, non importa. Ci penseremo noi, non preoccuparti, funzionerà. A volte ci vuole un po’ di tempo, non importa. Perché dovresti averne timore? Funzionerà. Sì, ci penseremo noi. D’accordo? Funzionerà. Chi altro, che altro c’è?

Domanda: Un signore dice di avere incontrato Muktananda. Ora vuole avvicinarsi definitivamente ad un centro di meditazione Sahaja Yoga…. (quel che segue è incomprensibile).

Shri Mataji: Ah! Questo Muktananda, (dice qualcosa come: Ribab Pribab. Probabilmente significa: Oh Dio, buon Dio), è un individuo orribile. C’è un mantra per lui. Chi è andato da Muktananda alzi la mano, per favore. Chi ha scritto questa lettera a proposito di Muktananda, alzi la mano, per favore.

Bene, vi insegneremo il mantra per liberarvi del problema. Va bene? Esiste un mantra per ciò che lui è stato nella vita passata – io lo so – e noi sappiamo come liberarcene. Ma dovete ripeterlo religiosamente. Fatelo religiosamente e ve ne liberete. So che ha procurato gravi danni a molte persone. Ma possiamo lavorare su quelli che non sono più nelle sue grinfie. D’accordo? Bene, tutti coloro che desiderano conoscere questo mantra, potranno farlo nei nostri centri; oppure, se potete venire qui ai lati, chiederò a qualcuno di aiutare tutti voi che avete questi problemi. Che altro c’è, ora?

Domanda e breve conversazione in hindi.

Shri Mataji: Acha (“OK” in hindi). (Ancora qualche parola in hindi).

Quanti non hanno avuto la realizzazione vengano da questo lato e dall’altro. Dovremmo lavorare su tutti. Abbiamo molti sahaja yogi da tutto il mondo. Devono ricevere tutti la realizzazione, senza alcun dubbio.

Domanda: Fisicamente sto bene, non ho problemi di cuore. Il mio problema è che penso troppo a me stesso. Il risultato è che sono diventato un caso psichico.

Shri Mataji: Bene, anche le persone con problemi psichici vengano da questa parte. Spiegherò loro da dove nasce il problema. Va bene?

Domanda: Può consigliarmi gentilmente se posso praticare la meditazione in ufficio tenendo la Sua fotografia davanti a me?

Shri Mataji: No, in ufficio no, non potete assolutamente meditare in ufficio. Sapete, dovete essere molto cauti. In effetti, sapete, negli uffici la gente è molto grossolana e non capirà mai Sahaja Yoga. Quindi la cosa migliore è parlare prima di Sahaja Yoga, non di me, non mostrate neppure la mia fotografia, perché è molto strano ma alcune persone che vedono la mia fotografia ne sono intimorite, non riescono a guardarmi. Se sono possedute, davanti a me tremano addirittura. Perciò è meglio non parlare loro di me ma di Sahaja Yoga, di come siete in buona salute. Gradualmente, con grande delicatezza, come una brava madre, dovete portarli nella condizione in cui possano ricevere la realizzazione. E poi, a poco a poco, parlate liberamente, ma non in ufficio, per favore, no, non in ufficio. Dovete farlo a casa e nel gruppo con il quale vi incontrate nei centri. Dovete farlo ogni settimana, è molto importante. E una volta al mese all’ashram, una volta al mese all’ashram.

 Domanda: Un signore chiede se occorre praticare asana di yoga e pranayama (esercizi di respirazione). La seconda domanda è se si deve fare meditazione trascendentale

Shri Mataji: Trascendentale, cosa? – Se dovremmo fare meditazione trascendentale? Lui l’ha fatta? (Shri Mataji ride). Ha fatto tutto questo? Bene, del pranayama ho già parlato, ma forse lei forse è appena arrivato. Riguardo a Pranayama e a tutti questi esercizi fisici di Hatha Yoga, ho già detto che anche noi, in Sahaja Yoga, pratichiamo alcuni esercizi; a volte ne eseguiamo parecchi per il nostro benessere fisico, altre volte per regolare i nostri chakra e tutto il resto, e per migliorare il cattivo umore.

Ma occorre sapere quale chakra è bloccato. È una scienza. Non è che se si ha la gola in cattive condizioni si fanno tutte le asana per lo stomaco. Non si fanno tutte le asana. Sarebbe come prendere tutte le medicine in una volta. Una medicina è per il raffreddore, una è per la febbre, è così, non prendiamo tutte le medicine insieme. Quindi, a seconda della necessità della persona, anche noi pratichiamo pranayama; secondo le esigenze della persona. Gradualmente capiamo ciò che non va in noi ed eseguiamo le asana in base a quello. Non con gli occhi bendati. Questa è la prima cosa.

Poi, riguardo alla meditazione trascendentale, meno se ne parla meglio è. Dovete verificare da soli che cosa abbiano ottenuto gli altri. Quando andate da un guru, dovete prima scoprire quanto denaro prende. Se prende denaro, non andateci. Questa è la prima cosa. La seconda è come vive, qual è il suo stile di vita. La terza è che cosa gli altri hanno ottenuto, qual è la loro condizione. La maggior parte dei discepoli della meditazione trascendentale ora chiedono l’elemosina in mezzo alla strada. Ed alcuni sono epilettici. Ne ho visto molti contrarre l’epilessia. Se avete fatto meditazione trascendentale sappiate che non è meditazione, ma una cosa contro Dio. Per prima cosa dovete tornare alla normalità, tornare in condizioni normali e poi ricevere la vostra realizzazione. Abbiamo qui una signora che è nipote di un duca. Ha perso tutto il suo denaro. Suo marito, che era il direttore di una di queste ‘squadre volanti’[v], ha perso tutto il suo denaro ed è fallito. Questa signora ha contratto l’epilessia, lui ha contratto l’epilessia, il figlio ha contratto l’epilessia, l’hanno contratta tutti. Quando sono venuti in Sahaja Yoga erano sul lastrico. Oggi stanno bene, tutto è stato risolto e le loro condizioni sono buone.

Ma noi non garantiamo nulla, perché dovete anche decidere nella vostra mente che non avrete più queste strane idee; perché alcuni dei praticanti della meditazione trascendentale che vengono, sono talmente arroganti e pieni di ego che è impossibile trattare con loro. È una vostra necessità, non nostra, e dovreste venire con l’atteggiamento di un paziente che si reca da un medico. Soltanto allora funzionerà. Diversamente non fateci perdere tempo, per favore.

Ormai tutte le domande sono esaurite. Entriamo in meditazione per l’ultima volta qui in questa sala.

(Hindi).

Per favore, chiudete gli occhi.

(Qualche frase in hindi e poi fa una pausa)

State fermi.

(Qualche frase in hindi e pausa di cinque minuti).

(Alcune parole in hindi).

Non dovrebbero esserci tremolii, niente, state fermi, fermi.

(Alcune parole in hindi).

Mantenete l’attenzione verso l’osso della fontanella, verso il Brahmarandhra. Tenete ambedue le mani rivolte verso di me, dritte. Non verso voi stessi, ma tenete ambedue le mani dritte verso di me.

Ora, con la mano destra, controllate se esce una brezza fresca dalla vostra testa.

(Il programma prosegue in hindi).


[i] Il termine adoperato da Shri Mataji è in realtà Vibgyor: abbreviazione per i sette colori dell’arcobaleno (in inglese: Violet Indigo Blue Green Yellow Orange Red, ossia: violetto, indaco, blu, verde, giallo, arancione, rosso).

[ii] Parvardigar o Parwardigar: nome Sufi di Dio (letteralmente: il Sostentatore).

[iii] Ar-Rahim: uno dei 99 nomi di Allah che significa “il Misericordioso”.

[iv] Nomi di chakra che si trovano al di sopra del Sahasrara.

[v] Appellativo dato da Shri Mataji ai gruppi che praticano la meditazione trascendentale (v. il discorso “Il lato sinistro”, Brighton (UK), 12/05/1982)