Discorso precedente il Diwali, Denaro, sonno, bhut

(Inghilterra)

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S H R I   M A T A J I   N I R M A L A   D E V I

 “Denaro, sonno, bhut”

Discorso precedente il Diwali

 Ashram di Surbiton, Londra (GB), 5 Novembre 1983


Ho avuto un viaggio davvero frenetico e intenso attraverso l’America ed è stato molto al di là delle mie aspettative. È andato benissimo e ne sono molto felice. Tutti gli americani sono molto riconoscenti ai sahaja yogi dell’Inghilterra e delle altre nazioni che hanno contribuito a questo tour e specialmente a chi ha viaggiato da una parte all’altra per andare ad aiutarli ad organizzare. Vi assicuro che loro ne sono stati molto grati, ma per voi non sarebbe stato possibile. È stato indubbiamente un viaggio molto faticoso e un tour faticoso, ed è stato tutto un po’ troppo dopo il tour in Europa.

Ma il fatto che la gente sia venuta da qui per aiutarli ed abbia inviato denaro ha significato molto meno stress per loro, così hanno potuto organizzare molto bene e, come sapete, siamo riusciti molto bene a piantare il seme di Sahaja Yoga.

Ritengo che il seme di Sahaja Yoga sia ormai piantato e che esso possa prendere un grande, grande slancio. Ne sono sicura poiché so che gli americani sono persone senza radici e alquanto superficiali, e diciamo pure che continuano anche a cambiare guru ogni tre giorni, le macchine ogni quattro e le mogli ogni cinque (risate). Ma ne hanno cambiati così tanti che è più facile attirarli e parlare loro della realtà. Quello è l’aspetto più significativo: quasi tutti sono andati da qualche guru o da qualcuno [Madre parla in un idioma indiano e poi, in inglese, dice a una mamma: “Credo sia meglio darglielo perché questo non suona”]. E il risultato di tutto ciò è che sono giunti alla conclusione che, se la realtà deve presentarsi, dovrebbe venire da Sahaja Yoga.

Quindi non è così difficile parlare loro di Sahaja Yoga. Ma la cosa principale è che sono stati da tutti guru che hanno dato loro una bella batosta, proprio una bella batosta: hanno perso tutto il denaro, sono stati addestrati severamente, hanno dovuto fare di tutto e patire la fame, digiunare, talvolta hanno dovuto correre per miglia, fare acrobazie e cose di ogni genere; di conseguenza, per loro Sahaja Yoga è molto prezioso.

Penso sia questa la differenza tra gli altri e gli americani, in quanto voi non avete conosciuto quei guru crudeli che hanno avuto loro e che hanno letteralmente tormentato le loro vite, dicendo continuamente che si deve fare questo e quello per liberarsi dai propri peccati poiché si è il risultato dei propri peccati.

E la cosa principale che ho scoperto laggiù è stata che anche i filosofi o gli scrittori che hanno scritto dell’inconscio avevano fatto un errore madornale affermando che per raggiungere l’inconscio occorre passare dal subconscio[1].

E quando ho visto quello schema sono rimasta sorpresa. Era stato fatto uno schema con l’inconscio, l’inconscio che diventa conscio e sopra di esso il subconscio, poi la mente conscia e poi l’ego. Era un tale miscuglio!

 Allora ho spiegato che Dio è il programmatore supremo ed ha tenuto completamente aperto per voi il sentiero centrale, ossia il sentiero della Sushumna, mentre il subconscio è sul lato sinistro e il sopraconscio è sul lato destro. Pertanto non dovete attraversarli (subconscio e sopraconscio). Se in un aeroporto doveste attraversare il bagagliaio per salire in aereo, che cosa accadrebbe? E quando mai gli esseri umani possono capire Dio? Egli deve essere un migliore organizzatore, un pensatore migliore di noi e non è possibile che abbia ideato per noi un bagaglio così eterogeneo per cui, dovendo ascendere, si debba passare dal subconscio per poi accedere all’inconscio.

Il motivo è che non avevano il quadro completo, era tutta una proiezione mentale, ed è per questo che hanno fatto tutti gli errori su quell’argomento. E quando hanno pubblicato queste cose probabilmente i falsi guru devono averne tratto spunto ed è così che hanno iniziato a dire che si deve entrare nell’inconscio; e così tutto è stato elaborato in modo tale che si è pensato di dover giungere all’inconscio passando dal subconscio.

E quando questo è accaduto hanno detto che se si deve entrare nel subconscio occorre sopportare tutto, essere posseduti, riempirsi di bhut, assumere droghe, fare tutte quelle cose che fanno i pazzi.

Per giunta usano la Bibbia a questo scopo; infatti nella Bibbia si dice che quando giunse lo Spirito Santo iniziarono tutti a comportarsi come matti. Questo è stato un tiro del signor Paolo (apostolo, ndt). Ed è così che hanno addotto la giustificazione che per diventare spirituali occorre diventare tutti matti. Una idea così stupida fu adottata e sfruttata dai veri thug[2] dell’India. Ed ora è stata adottata anche dai criminali americani.

Gli americani stanno dunque formando qualche gruppo anche lì. Anche loro sono diventati guru e stanno anche insegnando alla gente che prima di divenire anime realizzate occorre diventare matti. Una cosa che non hanno mai compreso è che deve esistere un qualche sistema creato da Dio stesso per la nostra ascesa.

Perché mai Egli l’avrebbe resa così difficile? Non ha mai reso difficile neppure il germogliare di un seme, perché avrebbe reso così difficile la nostra evoluzione?

Ed è così, sapete, che poveretti, per metà sono matti. Sono davvero pazzi. Quando sono venuti in Sahaja Yoga avevano vesciche su tutte le mani. Tutte vesciche sul lato sinistro, potevate vedere che tutte le loro mani bruciavano. Si scuotevano continuamente davanti a me, era terribile, insomma ho dovuto combattere continuamente con i loro bhut e mi sono affaticata davvero molto con loro, moltissimo. In ogni luogo in cui andavo c’erano persone con una quantità di possessioni. Ma la loro bellezza – ed è ciò che si dovrebbe imparare da loro – è che quando si rendono conto che questa è la verità, lavorano con grande impegno.

Con grandissimo impegno, e sono molto disciplinati. Si alzano al mattino, fanno il bagno, si siedono a meditare, si impegnano. Non sono come noi. Vedete, noi siamo tutti molto felici, sapete, fluttuiamo in aria: “Madre si prende cura di noi, va bene così, possiamo alzarci alle nove e poi, bene, diciamo namaskar a Madre, scriviamo una bella poesia su di Lei”. Tutto qui. (Risate).

Loro non sono così, si impegnano perché hanno detto una cosa molto significativa, ossia: “Madre, noi siamo andati realmente all’inferno e dobbiamo davvero ascendere alla massima velocità se dobbiamo uscirne, altrimenti non arriveremo mai lassù”, il che è un dato di fatto.

E ciò che va compreso è che se si deve avere qualche rapporto con il vostro Spirito occorre davvero lavorare con grande impegno.

Finora il nostro Sahaja Yoga in Occidente – finora, direi, non oltre, perché oggi è il giorno di Capodanno e dobbiamo fare alcuni propositi nel giorno di Capodanno, giusto? – finora è stato una poltrona facile, come la definiscono i politici.

E un’altra cosa molto bizzarra che ho scoperto lì – ora capisco perché la gente è così in questo Paese e anche ovunque: vedete, lo si capisce meglio quando si sta un po’ lontani da un posto – un’altra cosa che ho scoperto, dunque, è stata questo culto dell’etica cristiana, diciamo.

[Madre parla in disparte ad un sahaja yogi; “Spero tu non ne abbia parlato, vero? Bene].

Ebbene, mi hanno detto che l’etica cristiana ha realmente spiegato molte cose su certi vostri comportamenti. Ad esempio, una signora mi ha raccontato un episodio di una persona che aveva un negozio di sua proprietà e usava ottime serrature per difenderlo. Ebbene, la gente si mise a protestare dicendo: “Perché chiudi a chiave così bene i tuoi averi? Avresti dovuto dare una possibilità ad uno scassinatore, vedi, tu dopo tutto potresti assicurarti; perché hai privato uno scassinatore di una possibilità?”. (Risate)

Questa specie di etica cristiana agisce nelle nostre menti, sapete, così ciò che facciamo è simpatizzare sempre coi bhut, continuamente: “Oh, Madre, quella donna è così povera. Oh, è così”. Ma santo Cielo, è un bhut! Modi non vi ha detto la stessa cosa di Ramadasa? [Conversazione con uno yogi, forse Modi, in hindi].

Modi ha detto che ne ha parlato Ramdas Swami[3]. Pishacha indica un bhut di un certo genere, sapete, quello che si attacca alle persone si chiama pishacha. Ebbene, lui dice: “Pishacha mage pishachayele”, dopo un bhut ne arriva un altro. Allora chi può seguirlo? Chi può salvarlo? Insomma, se si seguono i bhut, i sarthak bhut, che cosa si otterrà?

Tutto perché la nostra mente suggerisce: “Oh, lui vale molto, Madre, dobbiamo aiutarlo, dobbiamo fare qualcosa per questa persona”. Tutto questo rientra nell’etica cristiana. È assurdo. Ma Cristo non disse mai così, prese un grosso bastone e malmenò tutta la gente piena di bhut e fece uscire questi ultimi scaraventandoli in mare.

Questo atteggiamento di tipo cristiano è diverso da quello di Cristo. L’etica cristiana induce a simpatizzare sempre con una persona piena di bhut, sempre. Una persona piena di bhut ha anche un metodo per attirarsi le simpatie.

Per questo, oggi, nel giorno di Capodanno, penso di dovervi mettervi in guardia da certe cose che ho realizzato dopo essere stata in America. La mia realizzazione umana sta migliorando (i sahaja yogi e Madre ridono). Sapete, una volta ho visto una signora che dirigeva un ristorante: un ladro aveva rubato un cappotto da un ristorante ed era entrato nel suo ristorante e non voleva pagare, così lei informò la polizia.

La polizia chiese: “Ha preso un cappotto di grande valore? Lei rispose: “Sì, lo ha rubato dall’altro ristorante, abbiamo le testimonianze”. Arrivò la polizia e fecero causa a quell’uomo dicendo che era un ladro che aveva rubato un cappotto da un ristorante e poi aveva mangiato in un altro senza mai pagare nulla.

Ebbene, i proprietari di entrambi i ristoranti dovettero andare in tribunale, sapete, a dimostrare che questo tizio aveva rubato il cappotto e non aveva pagato niente e aveva pure da ridire. E loro dovettero perdere due giorni e rimetterci denaro dato che i loro proventi venivano dai loro ristoranti. Ebbene, il giudice sentenziò: “Non importa, in quel momento era ubriaco, quindi dovrebbe essere perdonato poiché era ubriaco”. Prima cosa. E, seconda cosa, gli fu pure dato del denaro perché disse: “Io adesso non ho denaro per viaggiare”, mentre queste persone ci rimisero il guadagno di due giorni. E i poliziotti stavano seduti con la testa fra le mani. Questa specie di etica che abbiamo, vedete, porta a simpatizzare sempre con i bhut, con i malfattori. Anche nel leggere i giornali si rimane scossi.

Come è possibile che vengano rilasciati con la motivazione che non erano equilibrati? Erano squilibrati, quindi vengono rilasciati. Vengono rilasciati sulla parola. Allora quello va e uccide di nuovo dieci persone, ma: “È perché era squilibrato”. Ma allora è ancor più necessario che lo rinchiudiate, se è squilibrato!

È ancora più indispensabile. Essere squilibrati è di per sé un peccato, è di per sé un crimine. Se qualcuno è squilibrato significa che è una personalità criminale, e questa personalità criminale deve essere tenuta sotto chiave.

Una volta in Francia ero in autobus – adesso capisco molte cose ma devo dire che prima non le capivo – ebbene, in Francia eravamo su un autobus e c’era un uomo che tirava pugni e diceva cose di ogni genere. Io dissi: “Oh Dio, questo qui sta solo emettendo bhut dalla sua bocca. Chi è?”. Dissero che era un uomo che parlava della guerra. Io ero sconvolta. Chiesi: “Questo uomo parla della guerra e di queste cose, perché gli è permesso di salire su un autobus?”. Poi salì un’altra persona, poi una signora, parlavano tutti, parlavano continuamente a vanvera. Mi dissero che tutte queste persone che erano salite sull’autobus erano così perché avevano sofferto molto. Allora chiesi perché permettessero l’accesso a persone così. In India nessuno permetterebbe a persone simili di salire.

Marie era presente, mi pare, e disse: “Vede, il nostro governo è molto comprensivo con questa gente”. Io dissi: “Ma, e gli altri? Non è comprensivo con gli altri! Almeno qualche volta, tanto per cambiare, dovrebbe essere comprensivo con le persone sane di mente!”.

Nutrire sempre solidarietà per l’infermità mentale dimostra anche che si stanno incoraggiando tutte le persone piene di bhut ad allargarsi, a fare ciò che vogliono. Insomma, questa non è assolutamente solidarietà. È così che funziona, e ho visto che questa simpatia per i bhut mi ha anche dato un mucchio di problemi. Dovete avere un po’ di comprensione per la vostra povera Madre. Ormai tutte le simpatie per i vostri bhut devono essere eliminate. Infatti questo mi ha procurato sempre moltissimi problemi, e ormai capisco perché la gente simpatizzi sempre con chi è pieno di bhut.

Ora, di fatto, in Inghilterra è una colpa svegliare qualcuno al mattino. Voglio dire che abbiamo avuto grosse discussioni, litigi, lotte, nasi rotti, di tutto, perché qualcuno ha svegliato un altro al mattino. E la gente mostra solidarietà venendo a dirmi: “Madre, dopo tutto, sa, questo signore è andato a svegliarli”, oppure: “La mattina il bambino ha iniziato a piangere e quella persona si è svegliata”. In Occidente è peccato svegliare qualcuno. Ma, vedete, ora dovete trasformarvi; se dovete essere yogi, dovete rendervi conto che non potete ottenere comode poltrone nella posizione di yogi.

Di solito occorre recarsi sull’Himalaya, vivere in quel freddo, digiunare per giorni, eliminare tutti i desideri, abbandonare moglie, figli, chiunque. Ma Sahaja Yoga finora è stato… potete avere vostra moglie, se anche ha qualche bhut, va bene. Ma se ha molti bhut io devo comunque preoccuparmi di quella donna piena di bhut. Anche se lei distrugge Sahaja Yoga non importa, la solidarietà va a lei. Anche se fa qualcosa di sbagliato, (si sarà comprensivi:) “Dopo tutto è una moglie”…

Oppure, se un marito è pieno di bhut, ricevo sempre lettere che dicono “mio marito è pieno di bhut, mi picchia, fa questo e quello”. Ora, io che devo dire? Divorziate da vostro marito! Che dovrei dire? Se è pieno di bhut come potete stare con un bhut? Siete anime realizzate ma accade che, a causa del bhut, gradualmente sviluppate una tale immunità da non accorgervi che state diventando grossi bhut voi stessi. E continuate con questo e quello.

Vi rendete conto che qui stiamo creando una razza di yogi, di gente pura?

Ora, perché la gente andava sull’Himalaya? Perché lì non c’erano bhut. Vedete, pochissime persone andarono laggiù, tenendosi lontane dalla pazza folla. Voi vivete in questa atmosfera orribile, infernale dove ci sono bhut, bhut e ancora bhut di ogni genere. Ora qui è ancora più necessario dover essere molto cauti. Supponiamo, vedete, che in un Paese scoppi una pestilenza: allora come diventa prudente la gente! Ha il terrore di essere contagiata dalla pestilenza, non è vero?

Allo stesso modo dobbiamo capire questo, ormai ne siete coscienti.

Ma questi attaccamenti ai bhut sono così forti che io non so come combatterli. E il massimo, sapete, è che se chiedete a qualcuno perché si è comportato in un certo modo, risponderà che è stato il bhut a farlo. Ma dove abita il bhut? Nella vostra casa. Se in questa casa abita qualcuno che fa saltare in aria tutto l’edificio, direte forse che è stato lui a farlo? Dovete prendervela con voi stessi. Perché avete permesso ad un bhut di dimorare in voi?

Oggi è dunque… voglio dire, ieri era il giorno speciale del puja a Lakshmi e, vi sorprenderà, nella nostra casa abbiamo acceso tutte le luci. E sono state accese le candele. Appena le candele sono state accese, tutto questo mio piede si è contorto, completamente. Non si riusciva a farlo tornare normale. Per almeno mezz’ora ci abbiamo lottato. La ragione è che forse tutti i bhut di Londra hanno toccato i miei piedi e si sono messi a implorare di salvarli! Questa è la situazione.

E invece voi non ne siete per niente consapevoli. Ora la gente pensa di poter fare compromessi con la virtù, con Dio. Non si può. Non potete fare compromessi. Tutto ciò che è puro deve essere accettato nella sua purezza, nella sua gloria. E occorre impegnarsi molto per questo, non si può proprio… Voi invece avrete i vostri lavori, avrete le vostre mogli, mangerete il vostro cibo, cose speciali, dovete avere le vostre comodità, dovete avere di tutto. È un viaggio in prima classe verso Dio [risate].

Sahaja yogi: E sfortunatamente non ce ne rendiamo conto.

Shri Mataji: E così anche i bhut vanno verso Dio. Sono tutti nella valigia. Ciò che dobbiamo comprendere è che noi siamo yogi, siamo persone specialmente benedette per elevare il mondo intero. Noi siamo responsabili di tutto il mondo occidentale. E che cosa facciamo al riguardo? Ho ascoltato queste persone che sono state dai guru e sono rimasta sgomenta. Ovviamente c’era l’aspetto relativo al denaro: mille rupie a testa. E mi hanno raccontato che veniva distribuito cibo che nessuno poteva mangiare senza ammalarsi. Una signora mi disse che per aver mangiato quel cibo ha contratto una malattia orribile e i dottori le hanno detto di eliminare prima di tutto quel cibo. E siete obbligati a mangiare quel cibo. E dovete indossare abiti molto leggeri e stare per strada a cantare canzoni, camminare in processione, danzare come matti, fare di tutto.

Qui in Sahaja Yoga non è stato detto nulla del genere. È un salotto delle feste. Ma nel salotto non vi è permesso di portare con voi anche i vostri bhut. Questo non è permesso. Quindi si deve capire che, anche se abbiamo avuto la realizzazione, abbiamo una enorme responsabilità e dobbiamo procedere con quella responsabilità. Ho visto che ora il più grosso problema dell’Inghilterra e anche della Francia, dovuto al vizio di bere o comunque sia, è la letargia.

Scuse… il cervello è molto…vi assicuro che anche i nostri sahaja yogi hanno cervelli tremendi. Insomma, a volte non so come lavorare sulle loro giustificazioni. “Abbiamo avuto un incontro pubblico che è terminato alle undici, quindi il giorno dopo non ci siamo potuti alzare prima delle undici”. Dodici ore di sonno dovete fare! Davvero grandi lavoratori!

Ma vostra Madre va a dormire alla stessa ora ed è una maratoneta, una podista. Ogni notte, ogni volta che… insomma, voi avete un solo programma, ma io poi parto per l’Italia, vado ovunque, lo faccio regolarmente, lo faccio tutto l’anno. Nonostante ciò, io mi alzo presto al mattino; perché voi non potete farlo? Tutte le scuse sono buone, scuse su scuse, e allora ho detto a tanta gente di alzarsi intorno alle quattro del mattino. Alzatevi, provate a farlo. Ripeto da dieci anni che è un’ottima cosa alzarsi alle quattro. Non so quanti di voi ci abbiano provato. Fate il bagno. Preparatevi, fate il bagno e poi sedetevi in meditazione. Tutta la giornata trascorrerà molto bene. E andate a dormire intorno alle otto. C’è un detto inglese: “Presto a letto e presto in piedi”.

Ma non ho mai visto un inglese così finora. È il contrario: staranno svegli fino all’una e si alzeranno intorno alle undici o alle dieci. Non si laveranno neppure i denti e usciranno.

Queste abitudini vanno cambiate, noi siamo yogi e dobbiamo rendere omaggio al sole. Quindi dobbiamo alzarci molto prima del sorgere del sole. Questo è molto importante. Ma mi accorgo che qui non avviene. La gente non capisce. Si vuole prendere Sahaja Yoga molto a rilento e quindi vi muoverete molto lentamente e molti di voi se ne andranno, ve lo assicuro. Occorre capirlo. Oggi è il giorno di Capodanno e dobbiamo comprendere ciò che stiamo facendo. Questo è un vero ammonimento per tutti voi. Provate, non è una cosa così difficile. Vi stupirà ma in questo periodo CP ha un ciclo di conferenze della durata di venti giorni, e ogni giorno si alza alle quattro e mezzo, ogni giorno va a dormire a mezzanotte, ogni giorno lavora l’intera giornata. Per venti giorni. Dice che, dopo tutto, una volta ogni tanto deve lavorare molto. Il nostro domestico, che lavora moltissimo, si alza ogni giorno alle cinque e mezzo. Perché voi non riuscite ad alzarvi? Pensate di essere le persone più malate o qual è il motivo?

Ogni volta: “Haaa! [Madre sospira forte per far vedere come gli occidentali si sentano sempre stanchi. Ha parlato di questo in numerosi altri discorsi].

Che cosa avete che non va? Non c’è niente che non va: siete solo dei poltroni. Dovreste capirlo. Dite a voi stessi che siete indolenti, molto indolenti e che siete stati allevati così e, per vostra informazione, questo viene dal vostro ego. L’ego pensa, pensa, pensa; giustifica qualsiasi cosa, vi rende deboli e allora dormite come sassi. Che cosa accadrà?

Questo è tamasa[4], tamasa totale. L’ego vi porta in tamasa. Oppure, quando non siete inattivi, ciò che facciamo è cavalcare un grande cavallo come John Gilpin[5], ne abbiamo incontrati molti. Sono stata a Toronto e c’era un “John Gilpin”. Il signor Patrick. Era un vero “John Gilpin”: senza neppure un centesimo è diventato un grande amministratore di denaro e via dicendo. Poi qui scopro che il signor Jason ne è affascinato. Costui è un altro “John Gilpin”. Io li definisco, come si dice…. James Bond. (Risate) Loro cavalcano questi cavalli.

C’è dunque un gruppo molto fondamentalista riguardo alla letargia. Sapete, conoscono tutte le scuse per dire a Madre: “Oh, questo è così, abbiamo questo e quel problema”.

L’altro gruppo è quello che cavalca il grande cavallo. “Madre, devo ancora purificarmi, questo è il problema”.

Ma che cosa state facendo? Affrontiamo noi stessi! Abbiamo intenzione di rimanere indietro? Sapete, dovete salire almeno sulla passerella della nave. Se vi muovete così lentamente la passerella sarà ritirata e la nave salperà, vi assicuro.

Si deve capire e si deve fare qualcosa per Sahaj. Sahaja Yoga dovrebbe essere la priorità assoluta; invece la priorità principale è il lavoro, guadagnare denaro, oppure la moglie o i figli, tutte queste cose sono molto più importanti. Allora continuate pure così. Poi i matrimoni. Un’altra priorità è il matrimonio: “Madre, quando mi sposerò?”. La gente mi tormenterà anche per questo: “Quando mi sposerò? Che cosa dovrei fare? Chi dovrei sposare?”. Queste cose non vi faranno ascendere. Dove dovrebbe essere la vostra attenzione? Chi è sposato crea problemi, chi non è sposato crea problemi (Madre ride). Chi è sposato ha problemi e chi non è sposato… il matrimonio non risolve i problemi di Sahaja Yoga.

Ora diranno: “Ma noi…”. Scuse del tipo: “Dobbiamo mettere al mondo dei bambini”. Bene. Quali bambini? “Bambini che saranno anime realizzate”. Pensate forse che le anime realizzate rinasceranno a dei pigroni? E se nascono vi assicuro che li terranno (occupati) dalla mattina alla sera.

Quindi dovete capire che voi, o siete pigri, oppure quando siete attivi siete James Bond. Nessuna via di mezzo. Ed è così che la gente ha evitato di assumersi responsabilità: con le scuse.

L’intero apparato del cervello è teso a fornire scuse che sono contro il nostro progresso. Questo è distruttivo, vi distruggerà. È distruttivo. E questo tamasa deve essere vinto con la forza di volontà. Ma se nominerò la forza di volontà allora subito mi troverò davanti dieci James Bond: “E adesso?” (lo dice alla James Bond, ndt; Madre e gli yogi ridono). La vostra povera Madre è scioccata. Oh Dio! Adesso che cosa devo fare? Così non so che direzione prendere.

Se poi si dice a qualcuno: “Hai preso qualche blocco, vai ad occuparti di te stesso, allontanati da qui”, costui inizia allora a pensare di dover essere un emarginato e si lascia andare ad una esistenza infelice.

Vi si dice soltanto di andare a mettervi a posto e di purificarvi. Invece quella persona è molto infelice ed al minimo pretesto vi accorgete che pensa di essere all’inferno. Che fare dunque con persone così? Ditemi voi qual è la soluzione per queste persone.

Io ormai ho già sessant’anni, quanto volete che viva ancora non lo so. Comunque ora dovete svegliarvi. Non dovete essere né aggressivi né indolenti e questa questione del sonno deve scomparire. Ora, qui nell’ashram la gente sta ovunque. Non esiste disciplina nel nostro ashram.

Andate a chiedere come sono gli ashram. Devono alzarsi alle tre e mezzo e poi che fanno? Devono pulire tutto il complesso, alle tre e mezzo del mattino a New York che è il posto più freddo. Sapete, una signora molto ricca mi ha detto: “Dovevo alzarmi alle tre e mezzo, pulire tutto il complesso e piantare tutte le cose; poi tutto è stato venduto dal guru che si è preso tutto il denaro”.

L’intera faccenda mirava a fare arricchire il guru, e loro dovevano alzarsi presto al mattino e continuare a far funzionare quell’organizzazione, uno dopo l’altro. C’erano due seguaci di Rajneesh che vennero con gli stessi vestiti (indossati per Rajneesh, ndt), sapete. Gli dissero che non potevano intervenire al programma di Madre con quei vestiti e loro risposero che erano rimasti soltanto con quei due vestiti e un mala (rosario, ndt). Tutto il resto era andato al guru per le sue Rolls-Royce. “A noi non è rimasto nulla, non ci è rimasto che questo”. Allora io dissi: “Va bene, adesso vi daremo del denaro, ma cambiatevi d’abito!”. Questa è la situazione. È così che quei guru li sfruttano.

Invece noi non cerchiamo di capire fin dove siamo arrivati. Ora dovete pensare… quelli che sono di lato sinistro dovrebbero chiedersi fin dove sono arrivati adesso per quanto riguarda il lato sinistro. Quelli che sono di lato destro dovrebbero chiedersi fin dove sono arrivati, fino a che punto si sono avvicinati al centro e poi pensare all’ascesa. Sahaja Yoga è semplice, reso facile, va bene.

Supponiamo che io abbia cucinato un pranzo per voi: bene, dovete mangiarlo, digerirlo e utilizzarlo per qualcosa. Questo pranzo è cucinato per il bene degli altri. Ma la gente pensa alla propria famiglia, alla propria casa, ai figli, a questo, a quello, a tutti i comfort. Perciò si deve capire veramente, assolutamente, scrupolosamente, che il nostro valore è molto superiore a quello di qualunque altra di queste persone messe insieme.

Dirò che vedo mio marito lavorare in questo modo e sono stupita. Si alza alle quattro e mezzo e ieri abbiamo avuto una cena fino a mezzanotte. Era molto vigile e parlava con grande prontezza a questi cinesi. E lo sta facendo ogni giorno. Come fa?

Voi sapete che io lavoro anche quando dormo, lavoro quando sono sveglia, lavoro in continuazione.

Bene, potreste dire: “Madre, Lei è l’Adi Shakti”. Ma mio marito non è neppure un’anima realizzata come voi – ce ne sono molti così – e non è aggressivo in nessun caso.

Ebbene, una volta che si mettano a lavorare iniziano a pensare a come ricavare denaro da Sahaja Yoga, pensate, vendendo candele, vendendo qualcosa. Che cosa sono queste attività collaterali? Insomma, non potete vendere Sahaja Yoga. Questa è una cosa che oggi voglio dirvi e proclamare: chiunque provi a fare una cosa del genere io lo eliminerò e lo ridurrò in miseria.

Innanzitutto, se provate a vendere Sahaja Yoga, vi ammalerete. Nessuno deve fare cose simili. Dovete avere questo concetto molto chiaro: non potete vendere niente. Inoltre, qualsiasi cosa io dica non potete venderla sul mercato. Molti hanno questa abitudine di svendere tutto.

Ora qualcuno sta scrivendo una poesia su Rama: che bisogno c’è di pubblicare quella poesia? Che c’entra con Sahaja Yoga? Io vivo qui e voi scrivete di Rama. Che bisogno c’è? E chi vuole sentirla? Pensateci. Gregoire ha detto: “Madre, vogliamo pubblicare i Suoi discorsi”. E perché allora pubblicano la poesia di qualcuno su Rama? È questo il lavoro che abbiamo intenzione di fare?

Diventate grandi personalità di un livello più elevato, che hanno acquisito qualcosa! Studiate la musica. Vi ho detto di studiare la musica, di imparare a danzare, di imparare qualcosa con cui possiate manifestare Sahaja Yoga. Altrimenti non so che cosa accadrà a voi e a Sahaja Yoga, in Occidente. Qui infatti non esiste cultura o disciplina. “Siamo persone libere, facciamo quel che ci pare”.

Dobbiamo disciplinarci. E adesso che siete nati nuovamente potete farlo. Dovete avere disciplina: “Come oso fare queste cose? Io sono un sahaja yogi”. Per prima cosa dobbiamo rimproverare noi stessi. Questa è una cosa davvero molto importante e che trovo molto carente. E sapete, questo morbo della letargia o di un esagerato dinamismo è molto contagioso. Il signor Patrick ha incontrato Jason per cinque minuti e lo ha affascinato. Il signor Jason ha incontrato un altro e lo ha affascinato; e se cerco un collegamento, sapete, è lì.

Una signora come Jane incontra qualcuno e costei si infesta di bhut. Costei si riempie di bhut, poi un’altra persona… potete collegarlo a questo. Vi stupirà il modo in cui avvengono queste cose. Si ha una reazione a catena. Quindi occorre stare attenti.

Ma perché non guardare a chi si sta impegnando in questo, a chi si sta elevando, a chi è dinamico? Io so chi è a quel livello. Sono quelli che adesso ho nominato vostri leader, anche se alcuni di loro si comportano ancora così.

Dovete assumere i vostri poteri, quello è il punto di cui ho parlato. Dobbiamo assumere i nostri poteri, dobbiamo essere saggi, adulti, maturi, non possiamo giocare con noi stessi come bambini. E questo è stato ripetuto molte volte, ma adesso qualsiasi cosa io abbia detto mettetela in pratica.

Lottate contro voi stessi. Non trovate scuse. Voi accampate una scusa dopo l’altra con me. Io ho detto: “D’accordo”; ma vedete, io ho un’altra natura di cui non vi siete resi conto: posso ritirarmi, il mio interesse arriva fino ad un certo punto. Che cosa posso farci? Dopo un po’ di tempo si stacca come una colla. Una colla può tenervi attaccati fino ad un certo punto. Se state attaccati, benissimo, diversamente si staccherà. Ebbene, nella mia mente non dovrebbe nascere questo arretramento.

Quindi, per favore, state attenti e non preoccupatevi degli altri problemi che avete. Ho anche visto che esistono forze che agiscono così.

Ora, se qualcuno vuole fare qualcosa perché gli va di farlo, non dovreste intralciarlo. Se in linea di principio è una cosa buona dovreste dire: “Vai avanti, siamo con te”. Ed è per questo motivo che vedo che la gente non fa niente.

Nel caso in cui si voglia prendere un ashram, ogni posto funzionerà se tutti hanno un atteggiamento positivo, se c’è qualcuno che si adopera per questo, per ogni cosa collettiva. Invece tutti diranno: “Ma, vedete, se si prende l’ashram chi pagherà? Noi siamo soltanto in cinque”. Ma c’è Madre per occuparsi di voi. Ci sarà poi qualche altra scusa, salterà fuori qualcosa: “Vedete, se si prende l’ashram poi potrebbe essere così e cosà…”. Ma intanto prendetelo e poi state a vedere. È come mettersi a guidare e dire: “Bene, prendiamo questa strada, però potrebbe esserci un ingorgo”. Ma vediamo se c’è oppure no! Prima come si fa a dirlo?

Insomma, prima di affrontare la situazione ci saranno immediatamente dieci consigli che saltano su come galli. I “Jack in the box[6]” improvvisamente inizieranno ad elargire i loro “saggi” consigli tagliando le gambe a chiunque cerchi di fare qualcosa. È un’esperienza molto comune che ho vissuto io stessa.

Ora, vedete, se si viaggia in auto… insomma, da una parte all’altra dell’America chiedevo alle persone di tacere, di capire, di lasciarci fare.

Avevano deciso di organizzare un programma dopo la fine di un altro. Era a Vancouver, mi pare. E dissi: “Va bene, allora invitateli anche al puja perché ormai non abbiamo tempo di aspettare che siano maturati. Invitateli al puja”. E li invitai anche a pranzo. Si spaventarono: “Madre, non abbiamo predisposto nulla”. Io dissi: “Che c’è? Prepareremo del chola (specie di dhal di legumi)”. “Non abbiamo chola, come li mettiamo a bagno (i legumi)”?

Io dissi: “Non preoccupatevi. Andiamo in qualche ristorante indiano di qui e prenderemo il chola”. Risposero: “Non è possibile Madre, chi…?”. Io dissi: “Andiamo, ho detto andiamo”. Ci fu una discussione di circa mezz’ora su questo. “Oh, Madre dice così, ma come faremo…?”. Insistei: “Per favore, volete accompagnarmi in un ristorante indiano ovunque sia?”. “Oh! Dobbiamo guidare per tre miglia”. Ed io: “Non importa”. “Sono già le undici e mezzo, saranno le dodici finché arriveremo là, non ci sarà nessuno…”. Replicai: ”Vi dico di portarmi in un ristorante indiano, perché non mi portate?”. E la discussione continuava. Dissi: “Ora, mi ci volete portare o no?”. Mi venne voglia di prendere una pistola (risate). Dissi: “E adesso mani in alto! Andiamo”.

[Madre e gli yogi ridono a più non posso].

E dopo avere insistito tanto, alla fine, con gran riluttanza mi accompagnarono. C’era un ristorante e dissi: “Ora entrate e dite a quest’uomo che vogliamo cinque chili di chola e se ha dei chana (ceci)”. Allora quello disse: “Li ho”. Loro dissero: “Meglio prenderli”. Così ce li vendette dicendo: “Non so perché ve li vendo, non faccio mai così, ma ve li vendo”. E ce li diede. E poi aggiunse: “C’è un negozio qui”. Chiese al proprietario di aprire il negozio e lui ci diede il resto e il giorno dopo abbiamo mangiato un delizioso chola. L’ho preparato io per loro. Quindi lo abbiamo mangiato.

Ma prima di cominciare vi assicuro che mi hanno davvero fatto impazzire. La stessa cosa a Toronto. Toronto è stata molto peggio. Molto peggio. Ho trovato dappertutto questo atteggiamento, se si prova a fare qualcosa. Se dovete prendere questo ashram, ci saranno subito dieci “saggi” che si metteranno a sedere: “Ma per questo come possiamo fare?”. E allora non prendetelo!

Tutte queste spiegazioni e tutte queste cose non sono richieste. Se avete qualcosa di positivo da fare, fatelo. La questione, il punto è che si parla tanto e non si fa niente. Si dovrebbe ricorrere all’azione invece che a questa inazione fatta solo di pensieri, pensieri, pensieri, pensieri, pensieri e dove tutti parlano.

Ma il sistema in cui uno parla e gli altri ascoltano funziona sempre in Giappone, in India: se parla una persona più anziana nessuno parla. “Bene! Se Madre dice così, va bene”. Chi altri?

Insomma, Gagangiri Maharaj chiese a Modi e a tutti gli altri se si sarebbero buttati in mare qualora Madre lo avesse chiesto; se sarebbero stati disposti a morire per Lei. Insomma, questa è la prima domanda che fa un guru, sapete? Ma qui, morire? Solo per farli guidare per tre miglia dovete rompervi il collo con loro. Morire è troppo. Io non riesco neppure a parlarne. Ma accade anche per ogni cosa ed è per questo che Sahaja Yoga non funziona.

E se qualcuno cerca di fare qualcosa, o nasce la gelosia o lo affossano, oppure il “saggio consigliere” dirà: “Se lo fai chi pagherà?”. Madre è qui, ci penserà Lei.

(Diranno:) “Non si dovrebbero aumentare i costi dell’ashram, sarà troppo per noi”. Però se è tutto gratis va benissimo.

Ora dopo questi due punti devo anche parlarvi del terzo punto, dopodiché vi darò le buone notizie. (Risate)

Adesso il terzo punto. È molto importante dover comprendere il terzo punto. È una cosa piccolissima ma che si esprime ampiamente nella vita di ciascuno.

Ora, voi siete molto più benestanti degli indiani, ma la quantità di grattacapi che ho con i sahaja yogi a proposito del denaro non l’ho mai avuta in India, e questo devo dirvelo con molta franchezza.

Prima avevamo l’ashram a Dollis Hill, sapete, per il quale non so quanto denaro ho dovuto sborsare. Credo millecinquecento sterline più o meno. Anche il secondo ashram che avevamo, abbiamo dovuto venderlo, sempre là. Ho dovuto farlo anche con il terzo ashram che avevamo qui, mi pare. La ragione è che non c’è una contabilità corretta. Nessuno sa quanto denaro ci sia o non ci sia in banca. E tutti cercano di risparmiare, possibilmente a spese di Sahaja Yoga. Insomma, questa è una cosa davvero infima di cui parlare, ma è così. Ciascuno pensa al proprio benessere personale ma non al lavoro complessivo di Sahaja Yoga. Come tantissimi che non hanno neppure pagato l’affitto. Voglio dire, adesso dovremo adire le vie legali contro tutti quelli che non hanno pagato l’affitto?

Pensiamoci, non avete neppure pagato l’affitto. A Dollis Hill, ad esempio, non hanno mai pagato la luce. Chi pagherà? “Pagherà Madre, Lei fa tutto per noi. Vedete, Madre pensa a noi, vero? Quindi che paghi Lei l’elettricità”. Ebbene, qui c’è gente che non ha pagato l’affitto. Ma per il Dharma, per questo grande lavoro, voi dovete donare. Non è solo questione di pagare l’affitto, dovete donare. Capite?

Questo è uno dei principi di Lakshmi. Queste persone non hanno capito che occorre donare per questo lavoro. Voi pensate che Sahaja Yoga sia per il vostro vantaggio, d’accordo, per il vostro vantaggio spirituale. Ma facendo così non traete vantaggio da Sahaja Yoga. In India non ho mai, mai avuto questo problema di denaro, posso assicurarvelo. Anzi, ogni qualvolta c’è stato un problema mi hanno sostenuto. In Australia lo stesso, devo dire. L’Australia non mi ha mai dato problemi di denaro per cui io abbia dovuto pagare di tasca mia. Qui la gente non ha pagato l’affitto. Ora quelli che non hanno pagato l’affitto alzino la mano. Sinceramente. Finora, nell’ashram. Hanno pagato tutti?

[Un sahaja yogi dice qualcosa a Madre ma non si capisce]

Shri Mataji: Quanto?

[Un sahaja yogi dice qualcosa]

Shri Mataji: Questo è tutto, non è molto, ma sono ottocento sterline.

Si deve pagare per Sahaja Yoga. Generosamente. Se state qui, pagate. Vedete, io ho visto gente che si voltava dall’altra parte. Voi abitate qui.

Il cibo gratis è un’ottima idea; se potete avere anche un alloggio gratis a Londra è ottimo. Voi siete venuti per il programma: e allora?

Siete venuti qui, ora c’è cibo, c’è tutto, pagatelo. Dovete pagare. Non capite.

Oggi è il giorno del Diwali, in cui si deve pagare Dio, il lavoro di Dio. Infatti il principio di Lakshmi è così.

Voi non dovete pagare il guru, grazie a Dio! Qui avete un guru gratis – questa volta ho preso solo cinque centesimi, vero? – ma voi dovete pagare, non solo per voi stessi ma per il vostro lavoro. Voi non pagate neppure per voi stessi, state qui mangiando gratis. Pensate, c’è gente che non ha pagato per il cibo.

È accaduto molte volte. Non pagano neppure una sterlina per la sala, ci pensate? Provate a risparmiare quella sterlina e perderete migliaia di sterline, ve lo assicuro. Non fate così. Questo è il lavoro di Dio, non approfittatene. Ho visto che invece si è davvero esagerato.

C’era un indiano che veniva ai nostri puja e comprava oggetti per il puja – quando quest’anno verrà, ve lo confermerà – ed era impossibile restituirgli il denaro per gli oggetti del puja che aveva comprato. Diceva che era per le sue punya. Anche CP capisce questo molto bene. Lui dice che questo è il solo modo per guadagnarsi qualche punya: “Dopo tutto quale azione meritevole sto facendo?”. Invece, noi cerchiamo di risparmiare denaro a spese di Sahaja Yoga: è molto pericoloso. Finora è stata perdonata qualsiasi cosa. Perché io non dichiaro di essere l’Adi Shakti? Perché quando avrò proclamato di essere l’Adi Shakti nessun peccato sarà perdonato, credetemi. È una cosa molto seria.

“Tutti loro saranno messi in guardia”, è già stato detto. Ecco perché non dico di essere l’Adi Shakti. È meglio mantenere un profilo più basso così almeno vi viene offerta un’opportunità.

C’è ovunque confusione riguardo al denaro. Come è possibile con tutti voi, così bravi, così intelligenti, che dispensate saggi consigli ovunque? Ed è soprattutto avarizia. È così rivoltante, sapete, vedere un santo avaro. Ho ripetuto centinaia di volte che un santo non può essere avaro. Una delle caratteristiche di un santo è che non può essere avaro.

Tutto questo pensare al denaro: “Se puoi fare questa strada puoi risparmiare una sterlina”. La preoccupazione per il denaro è così tanta! L’ho notato ogni giorno con le persone che lavoravano per me: “Non compriamo quella vernice perché se usiamo l’intera latta non possiamo restituirla”. Insomma, che bisogno c’è di preoccuparsi fino a questo punto? Ma la mente è così.

Non fate risparmi di questo tipo. Espedienti per risparmiare lavoro, per risparmiare denaro, vedete, sono davvero innati in persone molto furbe. E agiscono tutti contro di voi.

Siete così furbi che ingannate voi stessi. Non ingannate voi stessi. State attenti. Voi siete persone speciali, dovete conseguire risultati speciali con voi stessi, potete fare molto, ma queste sono le cose a cui dovreste prestare attenzione.

Anche chiunque tenga i conti, risparmi, paghi denaro deve stare attento.

Ed anche chi approfitta di Sahaja Yoga dovrebbe stare attento. Ho dato molti libri, non so quando li abbiano venduti. A parte Gavin non credo che qualcuno mi abbia fatto un resoconto esatto dei libri che gli ho dato.

Qualcuno mi ha chiesto dieci, venti copie, mi sono fidata, io mi fido della gente.

Oppure, se potevano acquistare una sola copia di Nirmala Yoga: “Oh, possiamo passarcela, Madre, quasi cento persone possono avere Nirmala Yoga, va bene”. Sì, questo è molto comune. Pensate, Nirmala Yoga vi costa tre sterline l’anno, e una copia viene letta da cento persone: è economico!

Ma (Nirmala Yoga) è la Bibbia! Nessuno si rende conto di ciò che sta collezionando. Collezioneranno monete, collezioneranno, non so, francobolli, non so che altro collezionano qui, sono proprio matti. Ma perché non collezionare Nirmala Yoga? Insomma, io lo leggo, io stessa leggo i miei articoli, ogni volta scopro un messaggio nuovo. Perché la gente ha una sola copia di Nirmala Yoga che continua a circolare? Una volta ho visto qui al puja una copia di Nirmala Yoga tutta strappata, stracciata e altro, e potevo vedere tutte le mani che ci si erano posate. Infatti, se si possono risparmiare tre sterline all’anno perché non farlo? Abbiamo Nirmala Yoga lo stesso. La stessa cosa con le registrazioni. “Le registrazioni di Madre, bene! Se ne hai una me la presti?”. Alla fine si consuma, non rimane nulla sul nastro. È questo il modo di avvicinarsi a Dio? A Colui che è il Generoso fra i generosi?

Non c’è posto per gente simile. Dio non ama che gli avari entrino nel Suo regno. E quando avete denaro… direi che se siete dei poveri che morite di fame… quando ho iniziato il mio lavoro a Bombay dicevano tutti: “Madre, come farà da sola?”. Io rispondevo di non preoccuparsi, che ce l’avrei fatta. Ma loro dicevano di voler dare del denaro. Io rispondevo che non volevo: “Per il momento non esiste nessun fondo fiduciario, niente, creiamo un trust”. Anche quando fu creato quello, dovete sapere che pagai io stessa moltissimo denaro per il trust. Lo fondammo, creammo il trust pagando. Poi, dopo averlo costituito correttamente dissi che a quel punto potevano pagare. Quell’anno [Madre parla in Hindi/Marathi: Mujhe kitney rupaye mile. Lo yogi dice: “Quindicimila”], in quel periodo, mentre ero lì seduta dissi: “Adesso ho bisogno di denaro, ma voi non siete molti sahaja yogi”. E mentre ero lì seduta raccolsero quindicimila rupie. “Come avete fatto?”. “Madre, non abbiamo fatto niente, non abbiamo fatto niente”. “Avete venduto qualche gioiello?”. “Niente”. “E allora come avete fatto?”. “Lo avevamo già raccolto perché Lei aveva detto che una volta o l’altra lo avrebbe chiesto. Lo abbiamo raccolto”. E lo portarono in contanti. Quindicimila rupie. Io parlavo in una assemblea come questa qui e dissero che avevano quindicimila rupie e provvidero a pagarle.

Qui, nella vostra riunione giornaliera, diranno: “D’accordo, pagheremo quindicimila domani, il giorno successivo”. Per chiedervi denaro una persona deve inseguirvi come un esattore delle tasse. Questo è assurdo. “Madre, ho una bellissima casa, ho una bravissima moglie, venga a visitare la mia casa, ne sarò molto felice”. Ma che cosa avete fatto per la Grande Casa? Avete la vostra casa, ogni benedizione, ma che cosa avete fatto per la Grande Casa? Si deve capire che queste sono cose simboliche che esprimono il vostro temperamento, la vostra natura.

Quando assumete droghe spendete moltissimo per le droghe poiché ne siete dipendenti. Perché non diventare Sahaja Yoga dipendenti? Quanti di voi sono Sahaja Yoga dipendenti? Alzate le mani, alzate le mani.

Almeno promettetemi che da oggi diventerete tutti Sahaja Yoga dipendenti. Forza, alzate tutti le mani, tutti. Bene, questa è la buona notizia (risate).

I sahaja yogi: Jai Mataji!

Shri Mataji: Il nuovo anno è iniziato ed è una cosa bellissima. Questo anno deve essere speciale. Innanzitutto ho pensato alla scuola che aprirete e che, tanto per cominciare, sarà di grandissimo aiuto per voi e per i vostri figli.

E poi avremo altri ashram e luoghi diversi.

Un’altra buona notizia è che ora abbiamo preso il terreno vicino al fiume Nira (in Maharashtra) nel quale si è tuffato lui, e la fotografia di quella volta in cui si è tuffato mostra un effetto così nel cielo; si vede la luce irradiarsi tutta sui lati. È meraviglioso, proprio come si vede lo Spirito Santo; è esattamente così.

È una fotografia [parla in Hindi: aayega to photo]. È stato con Dhumal, mi pare, era un’istantanea.

Abbiamo preso quel terreno dove potete avere tutti le vostre casette, ben fatte, per tutti voi. È già predisposto. È un bellissimo luogo, starete tutti bene. Subito. E la nostra vecchiaia ora è completamente assicurata. Quindi non preoccupatevi della vecchiaia, non cercate di risparmiare per la vecchiaia. (Risate)

Ora stiamo per andare in India dove abbiamo due programmi e, per favore, cercate di rendermi tutto più facile. Non rendetelo difficile. Se mi rendete tutto più facile, è meglio per me, mentre se devo preoccuparmi di tutto è difficile.

Stiamo pensando, ad esempio, di farvi viaggiare su un unico aeroplano che vi porti lì in tempo. Potete immaginare (la confusione) se arrivate tutti in orari diversi, all’ora che vi pare, e volete ripartire quando vi pare.

Dovrebbe esserci un po’ di comprensione che portarvi all’aeroporto da ogni parte a volte costa circa mille rupie; e chi pagherà l’extra?

Ma voi volete andare a prendere l’aereo e allora dovete dire a Madre: “Devo andare, devo prendere l’aereo, che cosa devo fare?”. Ebbene, non è quello il modo. Questa volta andrete tutti con lo stesso aereo e tornerete con lo stesso aereo. Non possiamo avere bus individuali per ciascuno, e sapete quanto siano cari i taxi in India. Non possiamo organizzarlo. Cercheremo di fare in modo che la maggior parte di voi arrivi quando ci sarà un bus.

Inoltre, se c’è la possibilità di organizzarci in tal senso, potremmo riuscire ad ottenere dall’Air India una conveniente agevolazione per il ritorno; soprattutto ora che non andremo a Delhi, così sono sicura che non accadrà di portare bagagli come mercanti, con duecento chili ciascuno. Sarà ovviamente di meno. L’Air India sarà inoltre così gentile da agevolarci con un piccolo bagaglio extra. Ma a volte è incomprensibile quanti bagagli la gente si porta. Una volta mi erano stati concessi dall’Air India duecento chili extra per la posizione di CP o comunque fosse, e anche quelli sono stati usati dai sahaja yogi. Mentre tutte le mie cose sono state lasciate lì. Loro hanno approfittato della facilitazione del mio bagaglio (per trasportare gratis i propri bagagli, ndt) e le mie cose dovettero arrivare via nave o con qualcun altro che ho dovuto pagare moltissimo. Non importa.

Qualsiasi cosa sia accaduta è il passato, quindi dimenticate il passato. Ma nella nuova vita non dovremmo avere tutta questa impurità della vecchia vita. Ebbene, ogni anno si deve passare ad una vita migliore, una vita di magnanimità, di sublimità, di spiritualità. E spiritualità significa nessuna simpatia per i bhut.

Questo è chiaro, nessuna solidarietà. Oggi si dovrebbe decidere che non avrete simpatie per nessuna persona infestata da bhut. Perché quando questo (il bhut) vi domina iniziate a dire: “Madre, è successo questo”. Ma quando simpatizzate con quella persona non vi rendete conto di esservi adoperati per qualcuno che è contro Dio. Tutti i bhut sono contro Dio, che siano in voi o fuori. Quindi combatteteli, che siano in voi o fuori.

Non permettete a nessun bhut di dominarvi, e quando capirete questo punto, ossia che essi sono contro Dio e che voi siete gli strumenti di Dio, che non avete niente in comune con loro, ve ne libererete. Quando diventate risoluti, loro se ne vanno.

Oggi deve essere presa questa seconda decisione di non avere simpatie per gente piena di bhut e di non dare strani consigli con cui ostacolare il lavoro. Molte persone sono piene di bhut di quel tipo, lo so. Qualsiasi cosa si dica loro… Ho detto ad esempio di aprire una scuola: “Oh, come si fa, questo è così, quell’altro è cosà”. Ho detto di cominciare a prendere quel grande locale a Ginevra, e sono arrivate molte persone con grandi consigli. Io so tutto ciò che è accaduto, anche se non me lo dite. Io non ci sono ma ci sono.

Conosco tutte le persone che hanno provato questi trucchi perché pensano di essere molto sagge. In questo periodo io sono qui per osservarvi e guardarvi, ma da testimone. Invece voi vi allontanerete.

Questo è il punto. È tutto registrato; tutto ciò che fate. Dio ha un ufficio di registrazione ed è molto importante quanti punti ottenete. Non pensate che essendovi stata concessa la realizzazione, una posizione così importante, Dio non vi guardi. Egli osserva ogni vostro passo. Ci sono angeli con voi per aiutarvi e ci sono i Gana con voi, tuttavia l’ufficio di registrazione registra.

Quindi state attenti. Poi direte: “Madre, ho perso l’autobus”. A quel punto non posso ricorrere a nessun espediente, vi avverto. Non posso fare nulla. L’unica cosa è che ora tutto ciò che è possibile posso farlo, quindi per favore impegnatevi per poter ascendere velocemente. E questo è ciò che dovete decidere oggi, stasera.

Quanti si alzeranno domani alle quattro alzino la mano. E fate il bagno, prima del puja, e naturalmente tutto il resto. Non solo il bagno, altrimenti diranno: “Abbiamo fatto il bagno, quindi va bene così”. No. Ma dovete essere qui in orario e ben vestiti. In realtà molte volte io arrivo tardi perché so che non devono essersi ancora alzati.

A che serve che io arrivi? Quando arrivo dicono: “Madre, si fermi, non è ancora pronto, non abbiamo preparato”. È accaduto molte volte, quindi non rimproveratemi di arrivare tardi, è solo per agevolarvi. Credo che sia meglio arrivare tardi per evitare problemi.

Dunque vi ho già dato la bella notizia che avremo per noi delle belle casette. Vorrei che mi sottoponeste qualche bel progetto per le casette che volete comprare. Avranno un costo del tutto nominale ma non cercate di risparmiare anche lì. Vedete, è il risparmio dei risparmi.

In realtà le ho messe in vendita a quattrocento dollari per errore. Non sapevo che l’anno scorso ne costassero trecentosettantacinque. Pensavo ne costassero soltanto trecento così ho detto che sarebbe stato sufficiente aumentarle di cento rupie.

Ora tutti hanno chiamato, scioccati: “Madre che cosa sta facendo? Come è possibile? Il prezzo adesso è raddoppiato”. Ho risposto che in qualche modo ce la farò. Non preoccupatevi. Ma per quanto riguarda la questione delle case dovete capire che dovete pagarle, non potete averle gratis. Oppure: “Madre, va bene, qualcuno ne ha costruita una e verrà ogni anno, possiamo condividerla. Va bene, Lei costruisce una casetta per noi e dieci persone possono condividerla”. Non si dovrebbe manifestare questo atteggiamento da pezzenti. Qui è piuttosto comune: “Lo condivideremo, va bene”. Per cosa spenderete il vostro denaro se risparmiate su tutto questo? Non vi raderete perché volete risparmiare, non andrete dal parrucchiere perché volete risparmiare, bene. Ora non volete pagare il vostro cibo perché volete risparmiare, non volete pagare l’affitto perché volete risparmiare. Ma per cosa?

Posso capire che lo faccia un ubriacone, in quanto ci sono in giro persone avare perché sono alcolizzate, sapete. Gli ubriaconi devono risparmiare sempre perché devono bere.

Ma ormai voi non siete più degli ubriaconi: allora perché dovreste risparmiare? Solo gli ubriaconi fanno così. Vedete, questa spilorceria è molto diffusa in Inghilterra e in tutti i luoghi. La ragione è che devono bere, sapete, dove troveranno i soldi per bere? Quindi risparmiano tutto il denaro per bere.

Ma voi non siete più degli ubriaconi. E ciò che bevete è il nettare, e questo è gratis. Perché dunque continuate sempre a risparmiare? I propositi di guadagnare denaro e di risparmiare denaro, se sono portati ad un livello un po’ basso, vi stupirà come uccidano tutti la gioia.

I bhut uccidono la gioia. Se una donna infestata da bhut mi sta vicino, vedete, io voglio scappare, non riesco a sopportarla.

La ragione è che lei uccide la gioia, continua a dire: “Madre, che ne è del mio matrimonio? Mio marito non mi ha scritto neppure una lettera”. È finita. Io mi dico: “No, adesso ne ho abbastanza”. Poi arriverà un altro: “Madre, la mia casa non è a posto, che cosa devo fare? I miei affari non vanno bene, che cosa devo fare?”. Parleranno di insignificanti cose molto personali. Non di cose più elevate. Ma in America sono stata molto più felice perché non mi hanno mai parlato di problemi personali. Nessuno. Hanno parlato sempre di ciò che è più elevato. “Ma, Madre, se questo è lo Spirito, perché quando esso si risveglia in noi la luce non si diffonde così bene?”. Loro hanno parlato dello Spirito, dello Spirito, solo di Spirito.

Nessuno ha detto: “Mio marito è così, la mia casa crolla, che cosa devo fare? Ho problemi”. Non hanno mai parlato in quel modo, quindi loro procederanno molto più speditamente, mentre voi resterete attaccati alle vostre mogli, ai figli e alle vostre case e magari non so a che altro qui.

Perciò state attenti. Spostate la vostra attenzione su piani più elevati. Se non rivolgete la vostra attenzione a livelli più elevati come farete ad ascendere? E questo è un altro modo in cui potete elevare anche i nuovi arrivati. Vedete, molti nuovi arrivati sono sbalorditi da come sono i sahaja yogi. Dicono: “Non c’è differenza (con chi non pratica Sahaja Yoga, ndt), raccontano bugie, cercano di risparmiare a spese nostre”.

È venuta gente nuova, bene, (hanno chiesto subito): “Sei un uomo ricco?”. Allora diranno: “Bene, oggi paga tu”. Si va in albergo e lui paga per loro. La persona nuova è scioccata. Tutti i sahaja yogi mangiano lì (in albergo) e lui poveretto paga. Lui rimane senza denaro e allora pensa: “Che razza di sahaja yogi sono questi che fanno pagare me?”. Quando arriva una persona nuova dovreste pagare tutti voi. Invece se sanno che qualcuno ha denaro glielo spillano. È una cosa orribile da sentire.

E l’intero problema è il denaro: “Mio marito non mi dà denaro, lo tiene in banca. Mia moglie non mi dà denaro”. Sono stufa di tutti questi discorsi. D’ora in poi basta, almeno non ditemelo. Se volete posso darvi due bastoni, picchiateci vostro marito o vostra moglie e finiamola. Non ho niente da ridire, ma non parlatemi di questo. E se vostra moglie o vostro marito sono dei bhut statene alla larga. Non prendetevi un grattacapo. E se chi sta per sposarsi è innamorato di un bhut, meglio che rinunci.

Comunque sono proprio stufa delle loro relazioni amorose e questo, e quello, cose di ogni genere. Quand’è che parleremo della vita eterna? D’accordo?

Bene, penso che per il nuovo anno abbiate avuto un discorsetto d’incoraggiamento e di amore e buone notizie. Forse può esserci permesso di rimanere qui se lo desiderate tutti, e se non darete “saggi consigli”, sono sicura che resteremo qui. Bene, anche quando ci siamo trasferiti qui ci sono stati molti “saggi” consigli: “È molto lontano; che cosa faremo; eccetera”. Ma ha funzionato. Tenete per voi la vostra saggezza, usatela su voi stessi, cercate di conoscere voi stessi attraverso la vostra saggezza: che cosa sto facendo? Sarete stupiti di quanto vi aiuterà. Voi dovete risplendere, siete i leader di domani. Dovete avere le ali. Che cosa state facendo? Tutti questi carichi pesanti, eliminateli. Non sono niente di importante, sentitevi più leggeri. Dovete rinunciare a tutto questo. Ora siamo yogi, siamo sannyasi, che problema c’è anche se non mangiamo? E allora? Se ne occuperà Dio. Egli provvede a noi. Ed è accaduto che quelli che hanno avuto fede nel proprio yoga (unione con Dio) si sono sistemati tutti molto bene, hanno ottenuto davvero kshema (benessere).

Per prima cosa preoccupatevi del vostro yoga, è importante. La cosa più importante di cui occuparsi è il vostro yoga con il quale non vacillate nel baratro dell’avidità e della lussuria e di tutte quelle cose che ci circondano. Cercate di condurre una vita distaccata. Occorre sviluppare il distacco. Distacco. Occorre un completo distacco. Oggi ho avuto l’idea di portarvi alcuni regali perché, vedete, mi piace, mi piace farvi regali. Non so perché. È un attaccamento che ho (risate).

Ma oggi mi sono detta che avrò un po’ più di distacco al riguardo perché se faccio dei regali a qualcuno gli altri si risentiranno. Avevo in mente di farvi qualche regalo speciale, invece oggi vi farò degli auguri speciali, e cioè che la vostra forza di volontà diventi illuminata, che voi diventiate persone con una grande fede illuminata e con una forza illuminata. Liberatevi di tutte queste zavorre del passato, venite fuori dai vostri gusci, uscite dai vostri condizionamenti passati, e senza saltare sull’ego purificatevi completamente. Spiegate le ali e, come nobili uccelli, gioite dell’oceano di beatitudine di Dio. Questo è ciò con cui vi benedico.

Il cielo, il limite è il cielo. Non esistono limiti alla vostra gioia, ma abbandonate tutte queste cose insensate. Abbandonatele. Voi siete santi, siete yogi, lo siete tutti. Non siete come la comune gente mondana che si trova per strada. I piedi di tutti voi devono essere venerati. Voi avete quel calibro. Vostra Madre vi ha creati così, a immagine di Ganesha. E voi che fate? Dove vi siete persi? Assumetevi la responsabilità.

Che Dio vi benedica tutti.

Mi dicono che oggi mi offrirete un programma musicale. Perché allora non scendiamo al pianterreno? C’è una sala più ampia. Avete liberato la sala più grande al pianterreno? Possono sedersi sui gradini.

L’avete liberata? Nick? [Madre parla con uno yogi]. Quella è una stanza più spaziosa. È pulita? L’ho detto a Nick, andiamo. Bene, due, quattro. Chi andrà a sistemarla? Una persona la sistemerà, muovetevi un po’. Risparmiare lavoro. Tre, quattro persone dovrebbero andare ad aiutare e farlo, presto, avanti. I giovani. Forza, su, venite. Fatelo, mettete tutte le cose in questa stanza sul retro. Sì, bene. Senza risparmiare lavoro. Come stai? Bene? Potete andare lì e organizzare la musica, ogni cosa. E per quanto riguarda il cibo? Non avete mangiato? Avremo prima la musica o il cibo? Mi pare sia meglio dare la precedenza alla musica altrimenti si addormenteranno tutti [Madre si mette a parlare con gli yogi].

Sahaja yogi: Vede, volevano che Lei rimanesse seduta nella Sua stanza a guardare i fuochi d’artificio e il falò.

Shri Mataji. E poi la musica.

Sahaja yogi: Poi faremo tutto ciò che vorrà, fuochi d’artificio, musica…

Shri Mataji: Faremo la musica. Bene! E i fuochi d’artificio. E intanto prepareremo la musica al pianterreno poi i fuochi d’artificio, va bene? Allora andiamo giù. Le gambe dolgono un po’ a stare seduti per terra. Anche questo esercizio di stare seduti per terra va praticato. Sono pochi esercizi che vi darò, perché fa molto bene stare sulla Madre Terra. È qualcosa che va appreso. Sapete, questa gente che è stata dai (falsi) guru sta seduta così bene che ne ero sorpresa. Erano stati costretti. E i loro guru dicevano loro che se non riuscivano a sedersi in terra dovevano sedersi su un sedile di spine. Così si sono spaventati. Andiamo. Credo che ora possiamo andare. È pronto da basso? [Madre parla in hindi o marathi].

Per prima cosa, però, uscirete tutti a vedere i fuochi, vero? Fuori, all’aperto, per i fuochi d’artificio. Il punto è che mi chiedevo quando allora avremo la musica.

Sahaja yogi: Va bene quando vuole Lei, Madre, quando preferirebbe?

Shri Mataji: Pensavo di fare prima la musica e poi andare fuori, mangiare lì e poi i fuochi d’artificio. Potete mangiare guardando i fuochi. Facciamo prima la musica, va bene?

[Sahaja yogi ad altri yogi: Qualcuno vuole dire di preparare l’auto?. OK?].

Shri Mataji: E poi, quando usciamo…


[1] Nel settembre dello stesso anno 1983 Shri Mataji aveva tenuto a New York un programma pubblico presso l’Associazione Jung.

[2] Membri di una setta di strangolatori. Termine usato qui con il significato di criminali, riferito ai falsi guru.

[3] Samartha Ramdas Swami (1608-1681 a.C.), una incarnazione di Shri Hanumana, fu il guru spirituale del sovrano realizzato del Maharashtra Shivaji Maharaj.

[4] Il canale sinistro con le sue caratteristiche di inattività e letargia.

[5] Riferimento a una ballata satirica di William Cowper: “The Diverting History of John Gilpin” (1782). Parla di un negoziante di tessuti chiamato John Gilpin che cavalca un cavallo che gli prende la mano.

[6] Scatola a sorpresa contenente un pupazzo a molla che scatta fuori una volta che la scatola venga aperta.