Diwali Puja, Diventare gli ideali

(Inghilterra)

Feedback
Share
Upload transcript or translation for this talk
(11/2018 sottotitoli)

S H R I   M A T A J I   N I R M A L A   D E V I

Diwali Puja 

“Diventare gli ideali” 

“Tempio di tutte le fedi”, Hampstead, Londra (UK), 6 Novembre 1983


Con le vibrazioni che ci sono oggi, potete rendervi conto di quante ne ricevete quando siete pronti per il puja. Oggi potete sentirle.

Il Divino è molto ansioso di agire, solo che dovete prepararvi. E tutte queste preparazioni vi aiuteranno moltissimo.

Poiché ora siamo sahaja yogi, dobbiamo renderci conto che siamo diventati qualcosa di diverso da ciò che eravamo. Noi siamo yogi, siamo persone più elevate delle altre. E, in quanto tali, dobbiamo capire che non siamo come gli altri esseri umani che dicono una cosa e ne fanno un’altra, che possono vivere da ipocriti.

È per questo che da tutte le religioni sono nati tutti i problemi. Chi afferma di essere cristiano, va completamente contro Cristo; chi afferma di essere musulmano, va completamente contro Maometto; chi dice di essere indù, va completamente contro Shri Krishna.

Questa è la ragione principale per cui finora tutte le religioni hanno fallito: perché gli esseri umani fanno grandi discorsi sugli ideali. Dicono tutti di avere questo o quell’ideale, ma non sono questi ideali, non sanno vivere in linea con questi ideali. Gli ideali non sono nella loro vita, ma fuori. Vanno in giro parlando dei propri ideali, diventano fanatici, però loro non sono gli ideali.

Grazie a Sahaja Yoga ora avete il metodo, avete la possibilità di diventare gli ideali.

Gli ideali devono prima di tutto essere compresi con il cervello, specialmente in Occidente. Dovete avere l’idea di quali sono gli ideali che siamo diventati o che dobbiamo diventare, e che cosa possiamo conseguire.

Inoltre dovete avere la capacità di approfondire il vostro potere meditativo, affinché questi ideali vadano a stabilirsi nel vostro cuore come parte integrante del vostro essere, al punto che non possiate vivere senza quegli ideali.

Possiamo prendere l’esempio di Cristo. Lui e i Suoi ideali erano la stessa cosa, non c’è nessuna differenza. Egli non diceva una cosa per poi farne un’altra e metterne in atto una terza. Questa sarà la differenza fra i sahaja yogi e i non sahaja yogi: quali che siano i vostri ideali, devono esprimersi nella vostra vita in ogni momento, poiché voi siete così.

Se siete oro, l’oro è oro in ogni momento. Non è qualche volta oro, qualche volta ferro e qualche volta fango. È sempre oro. Sono soltanto gli esseri umani che a volte possono essere serpenti, leoni e magari anche volpi.

Ma, come sahaja yogi, voi diventate esseri umani puri, ed è ciò di cui dobbiamo renderci conto. Non è difficile sforzarsi per questo, non è difficile, perché ora avete il potere di far arrivare le vostre radici fino al cuore.

Il cervello deve dunque essere usato per capire chiaramente quali siano gli ideali di un sahaja yogi; quali siano le cose che un sahaja yogi dovrebbe fare; come dovrebbe comportarsi nella vita; quali metodi dovrebbe seguire. E poi deve portare tutto ciò nel suo cuore, mediante i processi meditativi, mediante la resa.

Come io vi dia la seconda nascita, lo sapete benissimo. Vi concepisco nel mio cuore, diversamente non potrei farlo. Il mio cuore, essendo così puro, vi purifica; la mia compassione, il mio amore vi purificano; allora posso estrarvi dal mio Sahasrara, diversamente come farei? E, quando ciò è accaduto, voi siete diventati personalità nuove.

Pertanto siete molto differenti da tutti gli altri, perché lo Spirito ha dato vita al vostro Spirito. Siete stati purificati dallo Spirito.

Quindi non potete vivere nel modo in cui vivono tutti gli altri esseri umani. Tutti gli scontri, tutti i problemi degli esseri umani esistono poiché loro non sono ciò di cui parlano. Gli ideali sono esteriori, fuori dalla loro vita.

È così che un sahaja yogi risalterà in confronto a chiunque altro.

Prendiamo ad esempio Abramo Lincoln, d’accordo? Abramo Lincoln riteneva che tutti dovessero avere la libertà e che il governo dovesse essere per il pubblico, per la gente. Tutto ciò che diceva lo mise in pratica.

Ogni cosa in cui credeva la realizzò e diede la vita per questo; ecco perché è un grande uomo. Pensate al Mahatma Gandhi. E loro non erano incarnazioni come Cristo.

Pensate a qualsiasi grande uomo, pensate a Shivaji Maharaj. Tutti i santi erano esseri umani. Ma una volta che ebbero riconosciuto i principi su cui basare la vita, divennero un’unica cosa con quei principi. Non scesero a compromessi.

Dovremmo dunque comprendere che cosa deve essere un sahaja yogi.

Un sahaja yogi è una persona che ha ricevuto la realizzazione grazie alla Kundalini, e la Kundalini è l’aspetto materno dentro di voi, è il potere in voi che si prende cura, che nutre.

Ma una madre non scenderà mai a compromessi con il figlio. Se il figlio vuole uccidere qualcuno, lei si opporrà. Sto parlando di una vera madre: lei addirittura sparerà ad un figlio che provi a fare cose sbagliate.

Analogamente, se voi diventate la madre di voi stessi, dovete prendervi cura di voi stessi, dovete nutrire nello stesso modo voi stessi ed anche tutti gli altri; dovete nutrirli, averne cura e non scendere a compromessi con comportamenti sbagliati e cose ingiuste, assurde.

Ora, quando vi dico questo, non è necessario che vi sentiate colpevoli (risate). Dobbiamo guardare in alto. Chi si trova ad uno scalino più basso, se guarda in alto è a posto; ma chi, trovandosi su uno scalino più alto, guarda in basso, andrà giù.

Pertanto guardate avanti. Riguardo a ciò che dobbiamo fare nella nostra vita quotidiana, nelle semplici relazioni, anche con il marito, la moglie, i figli, i genitori: state diventando silenziosi interiormente? Le state nutrendo con il vostro silenzio, con la vostra compassione, oppure appoggiate qualcosa che è assolutamente contro Dio?

Se diventate gli ideali, il potere stesso degli ideali vi renderà così dinamici che non avrete bisogno di consultare nessuno, diventate gli ideali. Essi sono come torce; i vostri ideali saranno illuminati di per sé. Quindi la prima attitudine dovrebbe essere: come diventare più profondi? Questa dovrebbe essere la prima attitudine.

Se, ad esempio, marito e moglie bisticciano dalla mattina alla sera, non possono essere sahaja yogi. È assurdo. Se bisticciano non sono sahaja yogi, è garantito.

Ora, ciò che dovete fare, quando due persone bisticciano, se lui è un sahaja yogi, lascerà la moglie: “Io non ho niente a che fare con mia moglie, non ho moglie, niente”. Statene alla larga, distaccatevene completamente da dentro, non parlate proprio con questa moglie. Non discutete, non preoccupatevene, distaccatevi semplicemente.

Se il figlio è così, distaccatevi fino ad un certo punto; ma senza litigare, senza discutere, niente. Silenzio assoluto, occorre sviluppare una protesta silenziosa.

Ma, in questo silenzio, non si dovrebbe essere vili. Molte persone sono vili e ritengono che questa viltà sia la loro protesta silenziosa.

Una persona veramente potente non indietreggerà, non sarà aggressiva, ma neanche si farà aggredire.

Dunque dovete sedervi in meditazione.

E, in meditazione, cosa dite? Cercate di verificare tutti i chakra, quali sono i chakra bloccati, affrontateli per conto vostro. Alcuni chakra potrebbero essere deboli a causa della vostra vita passata: cercate di sistemarli, cercate di rafforzarli.

Dal momento che gli ideali devono essere attivati, lo strumento deve essere a posto. Se lo strumento è pazzo, come farete? (Shri Mataji ride)

Quindi, prima di tutto, dovete sviluppare correttamente il vostro strumento: esso dovrebbe essere equilibrato, potente, non vile.

La gente dovrebbe percepire il vostro potere. Naturalmente è un potere di amore, ma amore non significa scendere a compromessi con tutte le cose insensate. Non dovrebbe esserci assolutamente nessun compromesso.

È realmente uno stato che si certifica da solo. Non possiamo dire quando esso si manifesterà, non possiamo proprio dirlo. Lo stato certificherà di per sé che: “Ora sono a posto, ho raggiunto quello stato”. Non si può dire che fra cinque ore, tre minuti, due secondi diventerete così. (Shri Mataji ride) Semplicemente maturate, e osservate la maturità dentro di voi.

Cercate di comprendere che finché non diventate i vostri ideali, non siete sahaja yogi. Tutti possono chiamarsi sahaja yogi; non esiste nessuna attestazione, non abbiamo una specie di attestazione di una università che si possa frequentare per conseguire lauree e diplomi: “Bene, avete il certificato di nati due volte”.

Ci sono alcuni che sono rinati diverse volte. Oggi sono due volte nati, domani non lo sono, poi ritornano e nascono di nuovo, rinascono due volte. Alcuni possono essere rinati per centootto volte, in Sahaja Yoga (risate). (Dice ridendo:) E neanche allora sono certificati. Siete voi che dovete certificare voi stessi. Non esiste nessuna università che lo faccia.

Dovete capire voi stessi, quali sono i vostri problemi, per quale motivo vi comportate in un certo modo. Trattate voi stessi come bambini. Quando è necessario dovete sgridarvi. Quando dovete glorificarvi, dovreste glorificarvi.

Adesso dunque separatevi: voi diventate la madre, lo Spirito è la madre, e la parte di voi che deve crescere è il bambino.

La madre è l’ideale, è l’ispirazione, è il potere, e il figlio è il beneficiario. Se però il bambino è un tipo ostinato, non potete farci nulla.

Verificate anche voi stessi: potreste essere uno di loro. Io so chi è così.

Ce ne sono molti e potete scoprirli in un attimo.

Se i tipi ostinati vivono con dieci persone, all’improvviso si sentono resoconti sulla loro esistenza. Sono piuttosto eloquenti; ed anche se non dicono una parola, la gente può dirvi (di loro): “Ho avuto una discussione con il tale. Quella persona mi ha detto così e così, è stata davvero crudele con me, pretendeva questo”.

E si sa di quale persona si tratta e dove.

Vedete, come si può distinguere un diamante, si può distinguere anche una spina; ogni volta che vi avvicinate alla spina, questa pungerà chiunque, senza eccezioni. Non risparmierà nessuno, è una spina. Una spina deve essere una spina.

Ma se voi siete sahaja yogi dovete essere fiori: fiori forti, fiori eterni che crescono sempre e non appassiscono.

Voi dovete essere fiori di questo tipo, che crescono sempre, che non appassiscono mai; allora sarete sorpresi di non andare sull’ego e nemmeno sprofonderete completamente nel super-ego.

Avete una conoscenza tale che ciascuno di voi può essere definito un sapiente, posso assicurarvelo. Insomma, molte volte mi è stato chiesto: “Sono tutti dei sapienti, i Suoi discepoli?”.

Voi sapete tanto, molto di più di quanto qualsiasi santo abbia mai saputo, posso assicurarvelo. Ma lo sapete solo a livello mentale, in modo esteriore; è tutto soltanto un bla bla bla (risate). Vi arriva al cervello, lo usate per farne sfoggio con gli altri e finisce così. Non si stabilisce nemmeno lì (tocca la testa, ndt); come farà dunque ad arrivare al cuore?

Quindi, tutti fanno grandi discorsi, riescono ad impressionare la gente. Insomma, se qualche giornalista venisse qui, sarebbe così impressionato dai sahaja yogi, tanti saggi seduti qui, in Inghilterra (risate). Ma voi ridete di voi stessi: avete acquisito tutta questa conoscenza perché io ho parlato troppo. Inoltre lo Spirito risplende. Lasciate che il vostro Spirito risplenda in modo tale che la gente si renda conto che siete persone completamente integrate: lo Spirito, il modo di parlare, il comportamento, la vita stessa sono completamente integrati; è questo il Sahasrara. Se non c’è integrazione non avete assolutamente raggiunto il vostro Sahasrara.

Allora non ci sarà bisogno di tirarvi le orecchie.

Dovrebbe arrivare un giorno in cui alzerete tutti la testa con grande fierezza e gloria, perché i vostri ideali risplenderanno come ornamenti.

Voglio vedere quei giorni in cui tutti coloro che affermano di essere sahaja yogi lo diventeranno. Questa è la cosa più importante. Tutte le altre cose sono inutili. Avere un ashram, avere questo, fare questo, fare quello: dimenticatelo! Quello di cui dovete occuparvi è questo bambino che deve crescere, che a volte è ancora disubbidiente, cerca di comportarsi male. Adesso mettetelo in riga. Dategli un nome. Chiamate voi stessi sahaja yogi, e quel bambino chiamatelo signor Y, signor X, qualunque nome abbiate; e provate sempre a dirgli: “Ora comportati bene! Alzati la mattina, fai il bagno (risate), siediti per la meditazione”. (Ma) il bambino dice: “Mi sento pigro, non ci riesco”, e voi accettate il bambino (risate): allora lui diventerà la madre e voi perderete i vostri poteri. Sono scuse!

Il bambino lo sa, è molto intelligente, molto furbo, estremamente intelligente e sa come imbrogliarvi. Ma il bambino sa anche innatamente di cosa ha bisogno. Se si rende conto che la madre in voi ha sviluppato quella personalità, accetta la personalità della madre. Ma se si rende conto che la madre è debole, comincia ad approfittarsi della madre.

Quindi non dovete combattere voi stessi, bensì domare voi stessi, e questo è facilissimo. Inizierete a divertirvi nel guardare voi stessi: “Oh, signor Tal dei Tali” – allora non vi irriterete – “io so come trattarti, ti stai nascondendo qui dietro inventando delle scuse”. Ed il bambino cresce, diventa così grande che la madre, vedendolo, ne è stupita.

Come nell’infanzia di Shri Krishna: la madre era Yeshoda ed il figlio era Shri Krishna.

È molto simbolico. Lui faceva degli scherzi molto impertinenti (risate), e Lei (la madre) disse: “Tu sei andato a mangiare il fango che era lì, so che lo hai mangiato”. Lui rispose: “Ma come avrei potuto mangiarlo, come? Non posso neppure uscire di casa, sto seduto qui, dov’è il fango? Come posso mangiarlo?”. “L’hai mangiato, so che l’hai mangiato, quindi è meglio che tu mi faccia vedere la bocca”.

Egli disse: “Davvero?”. Allora aprì la bocca e la madre vide la completa Vishwa Swarupa, la visione completa dell’intero Vishwa (universo, ndt), e cadde ai Suoi piedi. È così che dovrebbe essere. Questa madre deve cadere ai piedi del figlio che è cresciuto. È molto simbolico. È così che dovete crescere, diventare questo Vishwa Swarupa, questo Essere collettivo, il Virata.

Quello di Arjuna e Shri Krishna è un altro bellissimo simbolismo. Arjuna era un amico che si permetteva delle libertà con Shri Krishna. Shri Krishna provò a parlargli della Gita, di tutte quelle cose, tuttavia non riusciva a convincerlo. Erano tutti solo bla bla bla esteriori. Come i discorsi di Madre.

I discorsi di Madre sono molto piacevoli, lo sapete, pieni di umorismo, è piacevole ascoltarli; invece di ascoltare della musica, meglio ascoltare i discorsi di Madre. E allora si pensa che se si ascolta Madre si è già diventati Madre.

È ciò che accadde anche ad Arjuna; tuttavia egli scoprì che gli mancava qualcosa, che non era diventato l’ideale, che la sua attenzione non era ancora là dove sarebbe dovuta essere. Così chiese a Shri Krishna: “Credo che guarderò la Tua grande forma”. Krishna disse: “Va bene, sei pronto?”. E lui rispose: “Sì, sono pronto”. Allora (Shri Krishna) divenne il Virata, la visione del Virata, e quando (Arjuna) lo vide, disse: “Basta, è troppo per me”.

Questo è ciò che dovrebbe accadere al vostro amico che è questo bambino. Dovrebbe diventare il Virata e, vedendolo, dovreste stupirvi di voi stessi: “Oh Dio, sono cresciuto così”. Proprio come Yeshoda che cadde ai piedi del piccolo bambino, voi dovete cadere ai piedi del bambino che è in voi. Sono sicura che ora accadrà.

Ricordate che non occorrono discussioni, spiegazioni. Madre perdona. Lei vi perdonerà ogni cosa, lo sapete questo. Qualsiasi cosa facciate vi perdonerò; persino se mi uccidete, vi perdonerò. Ma voi non sarete capaci di perdonare voi stessi. Quindi permettete a quel bambino di crescere, di crescere pienamente.

 [Chi sono i bambini che piangono così? Perché piangono? Qual è il bambino?

 Yogi: Aarti.

Yogini: Aarti.

Yogi 2: Aarti, Madre.

Shri Mataji: Come?

Gli yogi: Aarti, Madre.

Shri Mataji: Aarti ha un problema, portatela fuori. Dovete purificarla, ha problemi da tanti giorni. Dovete lavorare su quella bambina, portatela fuori per un po’. Sta ancora strillando, è meglio portarla fuori. Dovete avere cura dei vostri bambini e scoprire cosa c’è che non va in loro, se piangono. Io so quali sono i bambini che ancora non sono a posto. Non lusingate il loro ego. Lavorate su di loro, purificateli, è importante – loro non vogliono avere dei bhut – (altrimenti) saranno pieni di bhut così per tutta la vita.

Ho visto molti bambini che sono così: mi vedono e piangono, gridano, strillano. Non è segno di un bambino sano. Il figlio di Rajesh non voleva neppure guardarmi, gridava e strillava. Adesso guardate come è diventato bravo. Se qualche bambino è così, non dite… non evitate l’argomento. Abbiate cura di quel bambino, mettetelo a posto. Dovete fare in modo che stia bene.

Così come dovete mettere a posto il bambino che è in voi, mettete a posto anche il bambino che è veramente vostro figlio e non vivete con questa sorta di incomprensione. Se un bambino piange così, ha qualcosa che non va. Si capisce.]

Se scoprite che la vostra attenzione vaga qua e là, se non state attenti durante il programma, c’è qualcosa che non va anche in voi. Se ve ne andate a dormire, c’è qualcosa di gravemente sbagliato in voi. Se in quel momento state pensando ad altro, c’è qualcosa che non va in voi. Se vi viene il mal di testa, c’è qualcosa che non va in voi.

Siate giudici di voi stessi, purificatevi, dovete purificarvi, questo è importantissimo.

Se ancora andate in collera, vi irritate, vi arrabbiate, non avete ancora nessun equilibrio interiore, c’è qualcosa che non va in voi.

Se (invece) sapete controllare la vostra ira, allora va bene. Scoprirete ovunque come la negatività agisca nelle piccole cose.

Stanno migliorando tutti, ma avviene piuttosto lentamente. Può avvenire molto rapidamente se meditate, è molto importante. Dovete sapere come mettere a posto i vostri chakra. I vostri mantra devono essere siddhi (poteri, ndt). I mantra non dovrebbero essere meccanici, pronunciati in modo meccanico. Dovreste dirli con il cuore. Di nuovo, se non lo dite con il cuore, il mantra non è siddha: significa che potreste continuare a dirlo cento volte, ma non avrà alcun effetto.

Il mantra siddha è quello che, quando lo dite, ha un effetto, agisce. Se non agisce, il vostro mantra non ha significato.

Lo sviluppo deve avvenire dunque interiormente ed esteriormente, e siete voi che dovete certificare voi stessi.

Nessun altro lo farà. Se volete attribuirvi un falso certificato, fate pure; se volete imbrogliare voi stessi, fate pure. Ciò non aiuterà nessuno. Ma se veramente volete avere la gioia e la beatitudine della grazia del Padre dei Cieli, emergetene. Molte false identificazioni esistenti devono essere abbandonate per gioire di questa bellezza.

Oggi è davvero un gran giorno per incontrarvi tutti.

È un giorno che festeggiamo in India, nel quale si deve instaurare la relazione tra fratello e sorella. Essa è purissima. La relazione tra fratello e sorella è priva di lussuria o avidità.

È una relazione pura, in cui la sorella prega per la protezione del fratello e il fratello prega per l’autosufficienza di kshema, del benessere della sorella. Quindi in questo momento dovete considerare le altre sahaja yogini e gli altri sahaja yogi come vostri fratelli e sorelle.

Dovete pensare così. Purificate i vostri cuori.

È qualcosa di strano, sapete, che in questi paesi (occidentali) non esista nessuna relazione del genere. Oggi purificate la vostra mente su questo punto: tutti gli altri sono mio fratello o mia sorella. Se siete sposati è un conto, ma considerate tutti, cercate di considerare tutti gli altri come fratelli o sorelle. Queste due relazioni non esistono. È uno strano paese questo in cui non esistono relazioni pure. È una tale indecenza, vi dico. Se si leggono (certe cose, certi autori occidentali, ndt), non si può credere ad una tale perversione. Specialmente le persone innocenti come i bambini sono attaccate. Pensate a loro come a vergini. State attenti. E le ragazze giovani dovrebbero rendersi conto di essere delle vergini. Se vanno in giro con i ragazzi, non sono sahaja yogini. Le sahaja yogini devono essere donne caste, potenti, la castità è il loro potere; e così anche gli uomini.

Dopo Sahaja Yoga, gli uomini dovrebbero diventare consci della propria castità: essa è anche il loro potere.

Pensate: era l’epoca dei nomadi, quando gli uomini andavano a caccia e le donne rimanevano a casa a cucinare. Gli uomini potevano avere cinque donne, erano nomadi, poi divennero sofisticati.

Allora ebbe inizio la monogamia, che raggiunse un certo punto. Poi riprese questo tipo di vita dissoluta. Questa è una vita da nomadi!

Adesso anche le donne sono diventate nomadi. Uomini e donne sono tutti nomadi e primitivi. Dopo la sofisticazione, sono diventati primitivi, questo è il problema. Ma ora voi dovete diventare esseri più elevati tra i quali vi siano relazioni pure.

Qualsiasi relazione… se ci fosse qualcosa tra me e questo strumento (microfono, ndt), non potremmo usarlo. Qualsiasi connessione può interrompersi, se c’è in mezzo qualcosa.

Per avere la migliore connessione occorre avere relazioni pure, e dovrebbe esserci discernimento. La madre è una madre, il padre è un padre, la sorella è una sorella, il fratello è un fratello. Si dovrebbe capire che sono tutte relazioni di tipo diverso, differente.

Le donne devono capire che sono donne, e gli uomini devono capire che sono uomini. Anche la relazione con voi stessi è molto importante, le donne non dovrebbero cercare di essere uomini – non possiamo esserlo – e gli uomini non dovrebbero cercare di essere donne, è sbagliato, poiché sono fondamentalmente diversi, sono nati diversi. Qual è la differenza?

L’uomo è più meticoloso, conosce di più le macchine, i meccanismi dettagliati; la donna invece è più attenta all’atmosfera, al quadro generale.

La donna ascolterà soprattutto la melodia, l’uomo guarderà la strumentazione.

Questa è la natura secondo la quale Dio vi ha creati. Dopo tutto qualcuno deve occuparsi di una cosa e qualcuno deve occuparsi di un’altra, sono entrambi belli. Nessuno è superiore o inferiore. Ma gioite del vostro essere donne e del vostro essere uomini.

Essere uomo, però, non significa aggredire le donne, pensando stupidamente di essere superiore alla donna nell’evoluzione.

Oppure le donne che dominano gli uomini, pensando di poterli correggere dominandoli: non li hanno mai corretti così. Sono diventati proprio dei cavoli, gli uomini sono diventati dei cavoli. Ovunque le donne dominino, gli uomini diventano cavoli. Non li hanno corretti.

Quindi devono essere nutrite e sviluppate entrambe le qualità, e le relazioni fra uomo e donna dovrebbero essere improntate all’amore puro, al puro amore.

Una volta che iniziate a purificarvi, queste cose funzioneranno automaticamente e avrete rispetto l’uno per l’altro. In realtà siete tutti yogi. Io devo rispettare voi, e voi dovete rispettarvi l’un l’altro. Invece trovo che manca il rispetto.

Voi siete tutti grandi santi, sì, lo siete. Rispettatevi, rispettatevi l’un l’altro. Non dovete parlare aspramente a nessuno, né dare problemi a nessuno. Cercate di fare il più possibile per gli altri. È così che dobbiamo cambiare.

Questa di cui parliamo non ha il marchio di qualche cultura, ma è la cultura di Dio, è la cultura del Suo Regno nel quale diamo agli altri, gioiamo nel dare, nel fare per gli altri, nell’amare gli altri, nel prenderci cura degli altri, senza (aspettarci) niente in cambio. Se aiuterete un po’ voi stessi, il Divino è molto ansioso di questo.

Avete notato che oggi le vibrazioni sono così tante che trovo davvero difficile anche parlarvi. Assorbitele, stanno continuando. È una piccola cosa che avete fatto ieri, o stamattina. Sono vibrazioni fortissime, sarete proiettati in esse e sboccerete in qualcosa di nuovo.

Mettete semplicemente l’attenzione su voi stessi e, prima di tutto, rispettate voi stessi, perché siete yogi. Non potete essere indecorosi, non potete essere stupidi, non potete essere prepotenti, non potete essere disonesti. Dovete essere personalità dolci, mature, perché siete yogi.

Intendo che dovreste chiamarvi Yogi X, Y, Z. Dovreste farlo, lo siete! Ma chiamarvi yogi e poi litigare e strapparvi i capelli reciprocamente… allora direi (risate, Shri Mataji ride) che è meglio non chiamarvi così (risate, Shri Mataji ride).

Cercate di liberarvi dei vostri problemi, è molto semplice; se non ci riuscite ditemelo e vi dirò come liberarvene. Affrontateli.

 

Che Dio vi benedica tutti.

 

Oggi non celebreremo l’havan. Lo abbiamo deciso in quanto al Diwali non occorre fare nessun havan, ma celebreremo soltanto il puja. Il puja di oggi… come sapete, la celebrazione del Diwali dura cinque giorni.

Il primo giorno è il tredicesimo giorno (della luna, ndt), è il giorno della Gruha Lakshmi. È il giorno della Gruha Lakshmi, in cui viene venerata la Gruha Lakshmi. Ma una Gruha Lakshmi deve essere degna di essere venerata; e allora si offre in regalo alla Gruha Lakshmi qualche utensile. Si deve regalare qualche utensile alla Gruha Lakshmi. Quello è il giorno della nascita di Lakshmi, in cui Lakshmi nacque dalla Madre Terra; dalla Madre Terra, diciamo, ma Lei emerse dal mare dopo la zangolatura. Questa è dunque la nascita della Lakshmi. Lei è la dispensatrice di prosperità, prosperità materiale e spirituale.

Una moglie che dica di risparmiare tutto il denaro, che insegni ai figli e al marito ad essere egoisti, a conservare tutto il denaro in banca e non essere caritatevoli non è una Lakshmi.

Lei (Lakshmi) vi insegna ad essere caritatevoli, a dare agli altri. Una donna che sia molto attenta al denaro ed ai saldi bancari non è affatto una Lakshmi. Lei deve spendere. Lei è lì per spendere. L’uomo deve risparmiare il denaro ma la donna deve spenderlo (risate, Shri Mataji ride).

Lui deve guadagnarlo perché lei deve spenderlo; ma correttamente, spenderlo nel modo giusto, non solo per se stessa ma per la famiglia, per il marito.

Lei pensa: “Cosa dovrei comprare per mio marito, per i miei figli, per gli altri sahaja yogi, per le altre persone?”. È tutto compito suo. Il marito guadagna il denaro, lo consegna a lei e lei fa questo. È una dolcissima divisione del lavoro.

Questo è dunque il giorno in cui è nata la Gruha Lakshmi. Lei deve avere queste qualità; se è una donna avara, calcolatrice, intanto non è affatto una donna.

Se si preoccupa soltanto dei suoi abiti, delle sue comodità e delle sue cose, non è affatto una Gruha Lakshmi. Se fa lavorare gli altri mentre lei sta seduta a dare ordini, non è affatto una Gruha Lakshmi. Lei deve lavorare per gli altri, deve darsi da fare per gli altri, deve occuparsi di loro. Questo è il tredicesimo giorno.

Il quattordicesimo è il giorno in cui fu ucciso Narakasura. Voi sapete che Narakasura si è incarnato e deve essere ucciso; i sahaja yogi lo uccideranno. Dovete crescere fino ad un certo livello e lui potrà essere ucciso sicuramente.

Quando Kartikeya è risvegliato in voi, (Narakasura) può essere ucciso. Ma per questo dovete essere proprio come l’oro: incorruttibili. Occorrono persone forti per fare questo. Una spada in grado di ucciderlo deve essere forgiata con il vostro metallo, allora Narakasura potrà essere ucciso. Egli è uno dei peggiori asura possibili.

Questo è il quattordicesimo giorno. Quando egli fu ucciso, la porta dell’inferno si aprì e tutti quelli che erano suoi discepoli o suoi seguaci o persone sataniche ci furono rinchiusi. Quello è il solo giorno in cui potete dormire fino a tardi (risate), ed ecco una buona notizia per voi (risate).

Infine, il quindicesimo giorno è la notte più scura che abbiamo avuto, la notte più scura. Quella è la notte in cui si accendono le luci. Essendo la notte più scura, le forze negative possono entrare; allora si accendono le luci affinché possa entrare Lakshmi. Sarete sorpresi di com’è Shri Lakshmi: se una bottiglia di vino entra da una parte, Lei scompare dall’altra.

Se in famiglia c’è una signora piena di bhut, non potranno mai avere la gioia di Lakshmi. Shri Lakshmi si allontana da loro. Magari hanno denaro ma non possono gioirne. Shri Lakshmi si dileguerà. Questa persona sarà di pessimo auspicio, vi dico.

Se, ad esempio, volete comprare qualcosa e questa persona piena di bhut vi telefona, non potrete averla, finita. Per prima cosa le vostre orecchie saranno rovinate dal veleno e poi qualsiasi lavoro stiate facendo non avrà mai buon esito.

Ora questo paese è così pieno di donne piene di bhut, alakshmi, che non so come andranno a posto. Le donne devono decidere di liberarsi dei loro bhut invece di tenerseli.

Devono meditare, devono provarci; se si sentono stanche devono andare a fare un bagno, due, tre volte, qualche volta bruciatevi un po’, non importa. Fate in modo di non sentirvi assonnate e sognanti. Se siete di natura sognatrice avete dei bhut.

È responsabilità delle donne mantenere intatta la Lakshmi.

Questo è dunque il giorno di Lakshmi, in cui diciamo che si celebra il Puja a Lakshmi perché è il giorno in cui si invita Lakshmi ad entrare; la Raja Lakshmi, la Lakshmi grazie alla quale diventate il re della famiglia o, diciamo, la benevolenza reale, il sentimento regale nella famiglia – è questo il giorno.

Poi, il giorno seguente è il primo del mese in… Quello è il calendario dei miei antenati e, poiché voi siete tutti figli miei, dovete usare lo stesso calendario, il calendario Shalivahana; e quello è il primo giorno del calendario Shalivahana.

E che cosa fanno la mattina per celebrarlo? Prendono uno di questi vasi (kumbha, ndt), l’Acquario, e lo mettono insieme ad uno scialle. E questo è innalzato come un vessillo che rappresenta l’Acquario e lo scialle della Madre.

Per questo sono chiamati Shalivahan: coloro che portano gli scialli della Madre, i portatori degli scialli della Madre. Per questo motivo espongono lo scialle con sopra l’Acquario. Questo in effetti dovrebbe essere il vessillo dei sahaja yogi: l’Acquario, o possiamo dire il vaso… come lo chiamate? Brocca. Come? Brocca. Anzi, non brocca, ma come chiamate questa specie di lota[1]? Qui non si usa niente del genere. Quello è il kumbha, possiamo chiamarlo kumbha.

E ci viene legato lo scialle e lo innalzano. Ecco perché è chiamato Gudi Padwa. Padwa significa primo – il primo giorno della luna è Padwa, e Gudi significa questo (Shri Mataji tocca il Suo scialle, ndt). Quindi lo innalzano e per questo dicono che oggi, secondo gli Shalivahana, è il Capodanno.

Lo scialle è la coperta di vostra Madre che dà calore e inoltre copre la Sua modestia.

Lo scialle è un segno di regalità, modestia e castità. Quindi voi sostenete questo di vostra Madre. Lo proteggete come fa Ganesha. Soltanto su un punto Egli va in collera: se qualcuno dice o fa qualcosa contro la Madre, allora Lui lo punisce.

Per questo Cristo ha detto: io tollererò qualsiasi cosa contro di me, ma qualsiasi cosa contro lo Spirito Santo non sarà perdonata”. È il Figlio che parla della Madre, è questo che accade.

Oggi dunque è il secondo giorno. Il secondo giorno è Bija, quello che chiamiamo Bhaiya-dwija o Bhau-bij: è il giorno in cui fratello e sorella, che sono i semi dello stesso albero, hanno questo puro scambio di affetto. La sorella fa l’aarti al fratello, gli mette il tika (bindi, ndt) e poi il fratello le offre un regalo come segno del suo affetto.

A Bombay abbiamo iniziato a farlo ed hanno creato fratelli e sorelle. Mi auguro che anche voi possiate trovare qualcuno come bravo fratello.

Ma ho trovato che queste relazioni sono state gestite così bene in India che, se potesse essere così anche qui, sarebbe davvero un giorno straordinario di vera estasi per me, poiché significherebbe che avete superato questo demone dell’immoralità. La purezza rimuove completamente la lussuria e la cupidigia dalla vostra mente e vi permette di sentire un affetto puro per coloro che chiamate sorelle.

In India è molto comune: laggiù tutti hanno una sorella, tutti i sahaja yogi hanno una sorella (rakhi, ndt) e si prendono cura di lei in questo modo. È un sentimento dolcissimo. E una sorella è trattata – ad esempio, Raulbai è sorella di Dhumal, potete immaginare (Shri Mataji ride, ndt) – ed una sorella (rakhi) è trattata con la stessa grazia con cui si deve trattare una sorella vera, con tutti i rapporti del caso e via dicendo.

Questo quinto giorno, dunque, è Dwija (Bhaiya-dwija, ndt). Quindi, dal tredicesimo giorno (della luna, ndt) al quinto giorno si celebra il Diwali. Per noi il Diwali ha un significato molto importante. Significa che da una luce sono risvegliate molte luci che vengono messe in fila; per questo sono chiamate Diwali, ossia luci messe in fila.

Così, quando tenete le mie mani tutti insieme, questa energia passa attraverso e si crea così un rasa illuminato; e tutto il mondo deve diventare quel sogno meraviglioso di vostra Madre, dove (non esiste) altro che la beatitudine di vostro Padre e la Sua gioia nel vedere la Sua creazione danzare in questo oceano di beatitudine.

 

Che Dio vi benedica.

 

Le vibrazioni sono già (parole indistinte)… possiamo celebrare il puja, (ma) sono già troppe.

Volete celebrare il puja, va bene, fatelo, ma per quanto mi riguarda ho già finito (risate).

[1] Recipiente per l’acqua di forma tondeggiante, generalmente in ottone, usato in India.