Makar Sankranti Puja, La rivoluzione interiore

Mumbai (India)

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(01/2017 SOTTOTITOLI)

S H R I  M A T A J I  N I R M A L A  D E V I

 Makar Sankranti Puja

 La rivoluzione interiore

Mumbai (India) 14 Gennaio 1984


Do il benvenuto a tutti i sahaja yogi dall’estero che sono giunti in questa grande Patria dello yoga. Ciò mi dà un immenso piacere e non trovo le parole per esprimere ciò che provo nel vedere sahaja yogi arrivati da tutto il mondo e da tutto il Paese (l’India, ndt) per celebrare oggi questo evento speciale. Oggi è di ottimo auspicio che siate tutti qui, poiché voi siete i prescelti, i soldati che combatteranno finché il Satya Yuga non si sarà stabilizzato su questa terra. Questo è il giorno della rivoluzione, sankrant: san, come sapete, significa di buon auspicio, e krant rivoluzione. Oggi è il giorno della rivoluzione sacra. Vi ho già parlato della ribellione: nella ribellione ci muoviamo come un pendolo da un’estremità all’altra quale risultato dello stato di inerzia. Ma nell’ascesa è possibile raggiungere uno stato più elevato solo quando avviene una rivoluzione che assume un movimento a spirale. Il movimento deve essere a spirale per conseguire una posizione più elevata. Quindi questa è la rivoluzione, la rivoluzione sacra.

Finora abbiamo conosciuto tante rivoluzioni; ne abbiamo avute nel nostro Paese, ed anche in altri Paesi occidentali abbiamo avuto sollevazioni per motivi politici, per le disuguaglianze. Molti altri aspetti sono stati contrastati mediante rivoluzioni, senza tuttavia realizzare l’ascesa interiore. Io sto parlando della rivoluzione dentro di noi. In questa rivoluzione voi siete molto aiutati da vostra Madre, la Kundalini, ed evolvete in maniera molto dolce, con una ascesa a spirale, e divenite anime realizzate.

Siete stati molto gentili a venire in questo Paese, dato che esso non possiede tutte le comodità e le strutture che avete nelle vostre nazioni; occorre quindi essere pronti ad adattarsi, cosa che può risultare difficile ad alcune persone.

Quando sono arrivata a Bombay, dovevo comprare un regalo per un signore, ed ho pensato: “Che cosa prendergli? Sarebbe meglio andare a comprargli un oggetto in avorio”. Così mi sono recata in un negozio dove ho acquistato un bellissimo oggetto in avorio chiamato hitopadesh, che rappresenta Shri Krishna seduto su un bellissimo carro d’avorio, nell’atto di impartire l’hitopadesh, il sermone della Gita, ad Arjuna.

È stato molto facile comprarlo: ho impiegato solo mezz’ora. Ma ho dovuto perdere due ore a Bombay per procurarmi la carta da regalo, perché qui è impossibile trovare una carta da regalo decorosa. Per non parlare del nastro e dei fiori, è impossibile. Non sapevo cosa fare. Secondo mio marito ho acquistato una carta da regalo assolutamente di terz’ordine.

Quando l’ho portata a casa mi ha detto: “Non puoi incartarlo con questa roba assurda; è orribile”. Ed io: “Se vuoi posso procurarmi della seta per avvolgerlo, ma in questo Paese trovare della carta da regalo è un problema”.

Così, quando quel signore si presentò, gli dissi molto francamente che mi dispiaceva di non essere riuscita a trovare una bella carta da regalo a Bombay, ma che gli avevo portato un oggetto in avorio; e lui se ne innamorò. Dunque dovete rendervi conto che in questo Paese si può comprare l’avorio, ma non si può trovare la carta da regalo. E coloro che sono abituati ad adoperarla, trovano difficile abituarsi perché sono avvezzi a questa comodità della carta da regalo.

Ci si deve rendere conto che la carta da regalo che ci piace tanto o alla quale siamo abituati, non ha nessuna importanza; mentre non potete acquistare l’avorio nei paesi occidentali. Se dovete comprare un oggetto in avorio, non so, dovrete girare per anni, ma la carta da regalo potete procurarvela in cinque minuti. Dunque occorre rendersi conto che questo è un Paese per conoscere il quale dovete addentrarvi nella sua profondità.

Dovete sviluppare una conoscenza più profonda di questo Paese. Se vedete i bagni, le strade, le case tutte nere, scure, sporche secondo ogni normale standard di vita, dimenticateli, dimenticateli. Non siete venuti qui per vedere questo, perché tutto ciò potete vederlo – e lo avete visto – nel vostro Paese. Ma ciò che siete venuti a vedere qui è la profondità, l’amore, l’affetto, gli esseri umani. Allora sarete molto contenti, perché avrete esperienze davvero uniche che vi affascineranno veramente, lasciandovi ricordi gioiosi per tutta la vita. Inoltre questo Paese, e il Maharashtra in particolare, è speciale perché la Kundalini dell’universo risiede in questa superficie triangolare. O meglio, possiamo dire che essa è atta, la piattaforma triangolare sopraelevata; per questo le vibrazioni in questo Paese, in questa parte del Paese, sono fortissime. Ora, per raggiungere il Maha Yoga – poiché Sahaja Yoga è divenuto oggi Maha Yoga – dovete venire in Maharashtra. Il Maharashtra è la grande nazione.

Quindi, sono sicura che vi aspettate che vi accadano molte cose. Ma tenete la mente aperta, perché questa è una rivoluzione. Non è solo un pendolo che dalle comodità vi porta ai disagi. Dovete comprendere che non ha niente a che fare con una questione anticulturale. Siete venuti qui per immergervi nella vostra sensibilità sempre più sottile; pertanto la sensibilità più grossolana deve essere tralasciata e negata, affinché possiate percepire la vostra sensibilità più sottile. Quando inizierete a comprendere questo principio basilare di come gioire qui, sono sicura che l’intera avventura risulterà estremamente proficua.

Perché in ogni parte del mondo ci rendiamo conto che Sahaja Yoga è l’unica via  per l’emancipazione dell’umanità; è l’unico modo in cui trasformeremo questo mondo in un luogo bellissimo. Per questo dobbiamo acquisire una comprensione adeguata e potenziata: condurre una vita disciplinata, proprio come soldati, in modo da riuscire a fare tutto ciò che vogliamo fare al meglio delle nostre capacità.

Pertanto, per consentire a tutte le vostre capacità di manifestarsi, cercate di negare, di tralasciare ogni vostra sensibilità grossolana che si ponga in mezzo.

Talvolta dovete tagliar corto. Dovrete svegliarvi presto al mattino; dovrete farvi il bagno in modo strano, e sarà una cosa difficile. Ma se cercate di adattarvi, con la nobile idea che siete parte integrante del grande Virat e che dovete unirvi tutti insieme in modo da acquisire tutti la stessa sensibilità, e che vi comprendete reciprocamente molto bene, sono sicura che gioirete dell’amore e dell’accoglienza dei vostri ospiti di qui.

Sono molto contenta che questa rivoluzione abbia inizio oggi, in un giorno come questo. Dobbiamo avere una rivoluzione che sia accettabile per noi. Sapete come ha vissuto la gente durante la rivoluzione francese. E come hanno vissuto in questo Paese le persone che hanno combattuto per la libertà. So che mio padre ha sacrificato ogni singolo quarto di penny che aveva. Siamo stati costretti a vivere in capanne, mentre prima vivevamo nell’agiatezza. Lui ha sacrificato ogni cosa. Mia madre è finita in prigione cinque volte, mio padre tre volte, ed ogni volta è rimasto in carcere non meno di due o tre anni. Potete quindi immaginare come, nonostante tanti figli, abbiano sacrificato tutto ciò che avevano per ottenere la libertà.

Ora, se dovete ottenere la libertà dello spirito, si deve avere il senso del sacrificio. Ma ciò non significa sacrificio accompagnato da lamentele, bensì sacrificio di cui poter gioire, sacrificio del quale dovete essere orgogliosi, sacrificio che non sentite (come tale), sacrificio che vi nobilita. È questo lo spirito con cui deve avvenire questa rivoluzione.

Finora, se lo sapete, non abbiamo sacrificato niente. Certamente, avete sacrificato l’ego e tutte queste cose senza senso, non c’è dubbio, ma questo non lo volevate in ogni caso:  a nessuno di voi piaceva l’ego. Anche gli indiani hanno dovuto sacrificare molto: hanno abbandonato molte abitudini che sono un grande deterrente o nocive per la crescita sana di questa nazione. In quanto sahaja yogi sono anche giunti molto in alto, sono diventati persone molto oneste, estremamente dolci e ospitali.

Allo stesso modo, direi che i miei figli all’estero hanno compiuto meraviglie per rinunciare ad alcune cose che ritenevo difficile facessero. Hanno modificato i loro valori morali ed hanno accettato un codice morale molto rigido. E gioiscono di questa moralità e di questa virtù.

Non so in che modo complimentarmi con voi per questo. Potreste dire: “Madre, è stato il Tuo amore a farlo”. Ma io proprio non so. Penso che siano le vostre capacità; le vostre purvo janmas sanchitas, i meriti guadagnati nelle vite precedenti hanno compiuto tutto ciò. Altrimenti è impossibile trasformare anche una sola persona. Tutto questo cambiamento è avvenuto per (apportare) il  bene, la gioia e la felicità. Non dovete cambiare molto di più; non dovete cambiare, ma ora dovete gioire del cambiamento. E la gioia del cambiamento subentra quando (vi liberate) di tutte le etichette assorbite dall’India, dall’Oriente o dall’Occidente, che vi buttano giù; quando le rifiutate e vi elevate. Dovreste godere tutti insieme della gioia e delle benedizioni di vostro Padre.

Oggi dunque è un grande giorno. Questo sankramana che è iniziato richiede seri sforzi. Non possiamo trastullarci. Si tratta di una grandissima emergenza. Riesco a sentire nell’aria l’emergenza: tutti gli dei e le dee sono lì per aiutarvi a risolverla. Voi siete sul palcoscenico e dovete dar vita alla grande rappresentazione della rivoluzione.

Dobbiamo mostrare a questo mondo che solo lo Spirito può salvare il mondo, nient’altro. E, dunque, da oggi iniziamo il nostro viaggio verso quella sottigliezza e quella sensibilità che voi potete percepire. Voi potete sentire Nirananda. Nirananda, il nome di vostra Madre è Nira e nel Sahasrara sentite ananda, la gioia di Nira.

Che Dio vi benedica.