Shri Ganesha Puja, Compleanno di Shri Ganesha: “Preservate le vostre maryada”

Mumbai (India)

1984-01-15 Shri Ganesha Puja Talk, Keep Your Maryadas, India, Subtitles, 20' Download subtitles: EN,IT,PL (3)View subtitles:
Download video - mkv format (standard quality): Watch on Youtube: Listen on Soundcloud: Transcribe/Translate oTranscribeUpload subtitles

Feedback
Share
Upload transcript or translation for this talk
(09/2019 SOTTOTITOLI)

S H R I   M A T A J I   N I R M A L A   D E V I

Shri Ganesha Puja

Compleanno di Shri Ganesha

“Preservate le vostre maryada” 

Borivali, Mumbai (India), 15 Gennaio 1984


È molto sahaj che il giorno di celebrazione di oggi sia coinciso con il compleanno di Shri Ganesh. Ogni mese si celebra il quarto giorno della luna come data di nascita di Shri Ganesh ed oggi è quel giorno. Fortunatamente noi siamo qui per il puja di Shri Ganesha nel giorno del Suo compleanno. Ho parlato molto di Shri Ganesha e della Sua importanza nella nostra vita.

Egli dona la saggezza, ma questa saggezza proviene dalla nostra innocenza. Innocenza che è innata dentro di noi. Da bambini siamo innocenti ma, crescendo, cominciamo a fare sforzi tali per cui iniziamo a perdere la nostra innocenza.

La perdiamo in due modi; una volta persa la nostra innocenza, non riusciamo a credere che gli altri possano essere innocenti.

Un altro modo è che pensiamo che l’innocenza non sia importante. L’innocenza è il sostegno, è la base della spiritualità. Se una persona non ha innocenza, non può elevarsi spiritualmente.

Per questo il primo compito di Sahaja Yoga è di stabilizzare Shri Ganesha dentro di voi, di risvegliarlo. Appena la Kundalini si risveglia, dovete sapere che Shri Ganesha sorge.

Senza il Suo risveglio dentro di voi, la Kundalini non può essere alzata. Ma potrebbe essere una cosa temporanea o permanente. Potrebbe essere del tutto temporanea in persone che non si sono ancora adattate al nuovo metodo o alle modalità dell’amore di Dio. Per chi non ha capito, o non ha avuto quelle tradizioni, è piuttosto difficile instaurare interiormente Shri Ganesha.

A questo punto trovo persone che combattono con i propri problemi, cercano di superare i problemi esteriori e di instaurare Shri Ganesha. Ce ne sono però altre che non sono ancora a quel punto e cominciano a dubitare dell’innocenza degli altri. In Sahaja Yoga è un difetto molto comune.

Ho visto persone lamentarsi di altri, dicendo che la loro innocenza non è stabilizzata. Questo è il primo segno che la vostra stessa innocenza è in pericolo. Poiché dubitate di voi stessi, dubitate degli altri. Se dubitate degli altri, siate certi che non otterrete niente.

Il vostro compito è di badare a voi stessi, non agli altri. E se cominciate a fare così, gradualmente nel vostro Muladhara ci saranno una quantità di bhut che lo assaliranno, e vi suggeriranno sempre più idee per dubitare degli altri.

Dubitando degli altri, non potrete mai correggere né loro né voi stessi. Perciò, le persone che indulgono a questo tipo di pratiche si allontanano dalla propria innocenza. Esse cercano di scoprire ciò che fanno gli altri, quali sono i loro modi di usare altre persone in Sahaja Yoga per i propri scopi. Oppure sviluppano una sorta di strana attitudine da spie. In Sahaja Yoga occorre spiare soltanto se stessi, non gli altri.

Quelli che si mettono a spiare, a criticare gli altri, non si eleveranno mai più in alto di ciò che sono.

Ho visto anche molti sahaja yogi che all’inizio arrivano e provano a fare così, a criticare gli altri; questo è un segno della loro immaturità ed anche indice dello scarso risveglio del loro Shri Ganesha.

Quindi, quelli che vengono per la prima volta dovrebbero stare molto attenti, (e pensare:) “Dobbiamo raggiungere ancora molto e non dovremmo iniziare a dubitare degli altri, a fare osservazioni sugli altri”. Questo perché, nell’innocenza, le persone possono essere molto, molto semplici, molto amichevoli, ma nei loro cuori non c’è malizia, non c’è impurità. Mentre quelli che vengono per la prima volta a volte hanno in sé della impurità e vedono il riflesso della loro stessa impurità negli altri.

Ero andata ad un programma a Kolhapur – e voi sapete quanto vostra Madre sia innocente e pura – quando un signore venne a dirmi che aveva un problema di Nabhi. Allora dissi: “Va bene, metta una mano sul mio Nabhi”. Lui vi poggiò la mano e le donne presenti, che erano davvero strane, dissero: “Perché Madre dovrebbe permettere ad un uomo di toccare il Suo ginocchio?”. Non riuscivano a capire come qualcuno potesse toccare il ginocchio di una signora.

Ma quando si è a quel livello (di innocenza), non si pensa proprio che vi sia qualcosa di male. E si dice semplicemente: “Bene, va bene, puoi toccare il mio ginocchio”. E il signore risolse il suo problema di Nabhi.

Quindi, vedete, il fatto è che se i vostri occhi sono puri, voi potete capire cosa è puro e cosa no. Ma se i vostri occhi non sono puri, iniziate a vedere qualcosa che volete vedere. O a volte vedete cose che non esistono.

Quindi chiederei a tutti i nuovi sahaja yogi presenti di non criticare i vecchi sahaja yogi, questa è proprio un’attività anti-Dio. Non dite mai una parola sui vecchi sahaja yogi.

Infatti ho sentito lamentele, gente che è venuta da me a lamentarsi. Ed io ero stupita.

Chi è appena arrivato, come può mettersi a criticare gli altri sahaja yogi? Ciò significa che state tentando di colpire le radici di Sahaja Yoga.

E non è questo il modo in cui sarete di aiuto.

Quindi devo chiedervi di preoccuparvi, per favore, delle vostre vibrazioni, della vostra ascesa, di guardare a ciò che avete fatto per Sahaja Yoga e poi parlare. Se entrate in Sahaja Yoga e tutt’ad un tratto cominciate a criticare gli altri riguardo alla loro innocenza, state colpendo Ganesha alla radice. Perciò state attenti; sicuramente verrete colpiti, senza dubbio. E queste persone che si sono comportate così, ho visto, sono finite con il cancro. Perché Ganesha è Colui che, quando si arrabbia, come prima cosa contraete il cancro.

Perciò state attenti, vi sto avvisando, non provate più a fare questi scherzi. Cercate di migliorare la vostra spiritualità, così da poter gioire della gioia di Shri Ganesha.

Questo è un aspetto; ed il secondo è che, per mantenere intatto Shri Ganesha, dobbiamo avere certe maryada, tutti devono avere certe maryada. In questo modo, direi, chiederei a una signora di mettere la sua mano persino sul punto corrispondente al mio cuore, sul davanti. Ma non chiederei ad un uomo di fare altrettanto, perché esiste una maryada: un uomo non dovrebbe toccare la mia parte anteriore, mentre può toccare la parte posteriore.

Esistono maryada per ogni cosa e, se non si osservano queste maryada, questi limiti, siete soggetti ad uscirne, anche se si è puri.

E potreste creare problemi inutilmente.

Vi farò un esempio molto bello di Shri Mahavira, che era l’incarnazione di Bhairava.  Bhairava stesso si assunse questo compito; e per Bhairava cos’è un pezzo di stoffa? Cos’è un vestito?

Insomma, Lui è una personalità il cui vestito è l’intero universo, tutte le direzioni sono i Suoi abiti, Lui è digambara. Che importanza ha per Lui? Egli è del tutto innocente. Egli è di per sé l’innocenza assoluta; e l’innocenza distruttiva, che distruggerà. È unicamente attraverso di Lui che contraete il cancro quando cominciate a comportarvi male.

Egli è una persona molto semplice, nel senso che non ha mai saputo cosa fosse l’impurità. Lui non sapeva cosa fosse il peccato. Una tale personalità venne sulla terra per insegnare alle persone ad essere innocenti, ad essere dharmiche, ad essere rette.

Ebbene, Lui (Mahavira) una volta dovette recarsi in una foresta, dove metà del Suo vestito rimase impigliato nei cespugli, perciò dovette tagliarlo e rimase con metà del vestito. E quando arrivò alla periferia di un villaggio, incontrò una persona, che in realtà era Shri Krishna, che cercò di metterlo alla prova (pariksha). Arrivò e disse: “Perché tu dovresti avere dei vestiti? Non ne hai bisogno, mentre io sono un essere umano e non ho vestiti addosso. Tu sei un Dio, sei un’incarnazione, perciò perché non dai a me il Tuo abito?”. Lui rispose: “Va bene, prendilo”. E gli dette la parte di vestito rimasta.

E fu così che per un brevissimo periodo rimase nudo, per pochissimo tempo. Ma quella gente (giainisti, ndt) lo ha strumentalizzato e lo rappresenta nudo, mostrando tutte le sue parti intime in modo molto dettagliato. Stanno commettendo tutte assurdità.

Ora molti mi chiedono: “Come mai i giainisti indulgono alla nudità ed altro?”. Questa è un’assurdità, non c’entra niente, niente con Mahavira. Nessuno è un Mahavira per denudarsi, nemmeno per un brevissimo tempo. Allora perché dovrebbero farlo?

Perché tutti cercano qualche scappatoia, solo per coprire le proprie debolezze. E tutte queste debolezze si ripercuotono sulla progenie.

Ormai la cosa è andata talmente in là che loro non riescono a comprendere che Shri Mahavira era un digambara, era una persona che non aveva bisogno di vestiti.

Tuttavia, per osservare samayachar (rispettare le tradizioni di quel tempo, ndt) Egli aveva sempre indossato un abito, e anche dopo; ma li dette via (privandosene soltanto) per poco tempo. Ciò non significa che si sia denudato in pubblico, che si sia improvvisamente tolto i vestiti e tutto questo, non significa ciò. Lui rispettò gli altri, e non solo: innanzitutto rispettò i Suoi genitori, prima di dedicarsi al vero sannyasa (rinuncia) rispettava i propri genitori e disse: “Per me ormai è venuto il tempo di rinunciare a questa vita terrena. Mi sono occupato delle questioni terrene e (adesso) devo dedicarmi al sannyasa”.

Questo non vuol dire che Lui non fosse (già) un sannyasi, lo era; bensì significa che doveva lasciare la vita terrena dei Suoi genitori e degli altri.

Infatti, se a volte occorre accondiscendere a questa vita… nella tradizione indù, ad esempio, dopo una certa età, dicono settantacinque anni, ci si deve dedicare al sannyasa, nel senso che la famiglia, i figli sono ormai sistemati, non ci sono problemi, perciò si deve adottare il sannyasa.

Ma, per questo, la saggezza deve essere acquistata in gioventù, altrimenti in vecchiaia non ci sarà ancora e vi comporterete come ragazzini sedicenni; allora è meglio non prendere il sannyasa.

Perciò l’intera comprensione della vita in India deve essere molto sottile. E per capire queste grandissime personalità si deve essere un po’ migliori di ciò che si è. Se si è fango, come si può vedere l’obiettivo? Non è possibile.

Pertanto dovete rimuovere questo fango dai vostri occhi. Questo è un aspetto molto comune in Occidente, nel senso che, o sono sospettosi o sono coinvolti, non ci sono vie di mezzo.

Le persone sono sospettose degli altri oppure condiscendenti, quindi adottate una via di mezzo.

La prima cosa che devo chiedervi, poiché adesso voi siete i primi sahaja yogi ad essere venuti per la prima volta in India, che questo suolo del nostro paese è ricco del ritmo di Shri Ganesh. Voi ci siete seduti sopra, dovete promettere che: “Io instaurerò il mio Ganesha” – non preoccupatevi degli altri, la vostra attenzione sugli altri è sbagliata – “io instaurerò il mio Ganesha; e fa’ che questa Madre Terra mi dia tutta la forza per instaurare il mio Shri Ganesha”.

Questo è molto importante perché, se non stabilizzate il vostro Shri Ganesha, non potete essere connessi con il tutto, e nemmeno potete avere la gioia del vostro Spirito. Sarete personalità immature, e non dovreste esserlo.

Finora ho notato che i sahaja yogi occidentali sono estremamente assidui e prendono le cose molto seriamente, ci si dedicano.

Questo perché sanno che, se devono avere la gioia, devono darsi da fare.

Quindi dovete essere introversi (con l’attenzione rivolta all’interno, ndt) per quanto riguarda voi. E per quanto riguarda gli altri dovete vedere soltanto gli aspetti positivi. Notate sempre agli aspetti positivi, non quelli negativi. Altrimenti creerete problemi a voi stessi e verrà un giorno in cui dovrete uscire da Sahaja Yoga. È accaduto a tanti che hanno provato queste cose. E sono fuori, assolutamente fuori da Sahaja Yoga.

Se dovete restare in Sahaja Yoga, occorre capire che, per essere uno con il tutto, dovete cercare di occuparvi di voi stessi.

Un’altra cosa che vi ho detto è che in ogni paese devo avere qualcuno su cui contare. Proprio come Shri Ganesha: io faccio affidamento su di Lui per molte cose, Lui si occupa di molte cose. Allo stesso modo, in ogni paese, devo avere qualcuno.

Non mi piace che vi lamentiate in continuazione della persona con cui sono in contatto. Non c’è bisogno di correggerla, ve l’ho detto cento volte: “Non correggete quella persona”. Io la conosco, dato che sono in contatto conosco quella persona, (mentre) voi non sapete nulla. Io so tutto di quella persona e posso correggerla.

Ma mi ha sorpreso che anche a Londra, sapete, alcuni siano venuti a dirmi cose strane a proposito di altri ed ero sorpresa che pensassero che io non le sapessi. Io so ogni cosa. Affidatelo a me. Non è compito vostro badare a queste cose e questo è un approccio davvero mediocre a Sahaja Yoga, estremamente mediocre.

E se voi avete intenzione di essere mediocri, io non posso farci nulla; ma verrà il giorno in cui potreste dover uscire da Sahaja Yoga.

Questo è il primo avvertimento che voglio darvi, poiché ora ci stiamo dirigendo verso l’interno del Maharashtra. Vedrete che in Maharashtra donne e uomini non si siedono mai assieme, si siedono separatamente e tengono una distanza tra loro; dobbiamo imparare queste cose. In Occidente siamo persone molto aperte; va bene, potete essere aperti, ci sono modi e modi di esserlo, di mantenere le distanze.

Per esempio sarò molto più libera con il figlio del Dr. Sanghvi, mentre con lui terrò un po’ le distanze.

È una consuetudine che una signora debba mantenere le distanze con i più anziani. E un uomo deve mantenere le distanze con le generazioni più giovani di lui.

Questo è un sistema grazie al quale questo paese ha coltivato la propria innocenza e tutti noi dovremmo provare a seguire questo punto, ossia tenere le distanze dalle signore più giovani e tenere le distanze dai signori più anziani. Voglio dire, là (in Occidente) persino un uomo di ottant’anni sposa una ragazza di diciotto anni. È un tale stato di confusione che non si può neanche parlare di queste cose.

Ma qui, dato che stiamo cercando di risolvere la nostra confusione, i nostri errori, dovremmo cercare di aderire a certi modelli che hanno aiutato la gente; la nostra vita sociale è molto migliore.

E per capire perché la vita sociale è migliore, è grazie all’importanza di Shri Ganesha. Laddove manca Shri Ganesha, vedrete che anche Sahaja Yoga non funziona.

Ad esempio, nel nord dell’India Shri Ganesh non viene molto venerato. Se, quando arrivarono i musulmani, ci fosse stato Shri Ganesha, la popolazione li avrebbe combattuti. (Invece) hanno accettato la cultura islamica e, quando quella cultura venne introdotta dai Nababbi[1], gente licenziosa, si diffuse tutta.

Però non fino a quel livello; comunque direi che nelle persone in India c’è un senso di castità e tutti noi dovremmo avere quel senso di castità.

Ma la cosa principale è non permettere a strane idee di penetrare nel vostro cuore, nella vostra mente. Innanzitutto guardate cosa c’è nella vostra mente. Essa vi suggerirà idee del tipo: “Quest’uomo non è bravo, quell’uomo non è bravo”.

Non ascoltate queste cose, ascoltate solo voi stessi: “A che punto sono? Cosa sto facendo? Cosa ho fatto per Sahaja Yoga? Le mie vibrazioni sono a posto? Sto aiutando gli altri? Dov’è la mia attenzione?”. L’attenzione deve essere su: “Cosa sto facendo con ciò che Madre mi ha dato?”.

Oggi dunque è un grandissimo giorno, dobbiamo pregare tutti Shri Ganesha che ci dia le Sue benedizioni, perché Egli è la sorgente della gioia, è la sorgente della gioia. Egli è Cristo, è nei vostri cuori dove risiede come Spirito; pertanto Egli è l’innocenza che dovete ottenere.

E questo è l’inizio dell’essere di Shri Krishna… (si corregge) di Shri Ganesha, che evolve fino a questo punto della testa; vedete in questo [non chiaro] diventa come OM. Così lo stesso Shri Ganesha infine diventa OM dentro di noi.

Quindi, per avere la forma più pura della gioia dello Spirito, dobbiamo cercare di fare in modo di instaurare il nostro Shri Ganesha. E lasciate che tutti seguano un giusto modello, (ma) non provate a correggervi a vicenda.

Questa è un’attitudine molto sbagliata in Sahaja Yoga ed è molto dannosa per la crescita di Sahaja Yoga. Chiunque provi a fare così, viene espulso da Sahaja Yoga in un batter d’occhio, in un modo o in un altro. Ed ho anche visto persone contrarre il cancro e chiedermi: “Madre, come mai praticavamo Sahaja Yoga e abbiamo contratto il cancro?”. È a causa di questa assurdità. Non provate ad andare contro altri sahaja yogi; dovete rispettarli, sono tutti santi. E rispettate i sahaja yogi più anziani perché loro sono qui (da tempo) e voi dovete imparare molto. Loro hanno lavorato molto duramente per istituire Sahaja Yoga.

Perciò oggi devo fare un annuncio molto semplice, ed è che in questo giorno di Shri Ganesh, tutti i miei figli, che sono nati proprio come Shri Ganesh, sullo stesso modello, dovrebbero diventare dinamici come Lui, innocenti come Lui, grandi come Lui, che lavora ventiquattro ore al giorno; questo piccolo bambino lavora giorno e notte per darvi questa fonte di gioia.

Che Dio vi benedica tutti.


[1] Un Nababbo, o Nawāb, era in origine un subedar o un viceré di una subah o regione dell’Impero Mughal. Divenne poi un’alta titolatura attribuita a nobili musulmani.