Conversazioni, interviste, eventi

Rome (Italia)

1984-09-17 Talking Evening After Programme Milan Italy NITL HD, 69'
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(01/2023 traduzione verificata)

SHRI MATAJI NIRMALA DEVI

Conversazioni, interviste, eventi

Milano/Roma (Italia), 17 – 20 Settembre 1984





Conversazione con i sahaja yogi dopo il Programma Pubblico

Shri Mataji: È del tutto evidente come a Milano vi siano persone di calibro molto elevato.

Non ho mai avuto un programma simile in tutta Europa e nemmeno in Inghilterra o in America.

Quindi, soprattutto i sahaja yogi di Milano hanno una grande responsabilità.

Dovete ricordare tre cose fondamentali: la prima è che dovete essere a posto. Se scoprite qualcosa che non va in voi, o se il vostro leader Duilio dice che una certa cosa non va in voi, non rimaneteci male, ma cercate di correggerla in quanto sono tutti difetti esteriori, voi siete lo Spirito.

Ciò significa che dovete essere a posto dal punto di vista della vostra sensibilità, delle vostre vibrazioni e della vostra realizzazione.

E quando sarete a posto, vi meraviglierete di gioire di Sahaja Yoga e non dovrete… (Shri Mataji ride) [Parla a lato, forse ad una sahaja yogini: “Che succede? Va bene, siediti. Non sederti per terra, per favore, siediti lì sopra. È molto dolce da parte sua”.]

Però dovete essere così competenti, in confronto agli altri, da sapere tutto sulle vibrazioni, dovete essere sensibili, dovreste conoscere Sahaja Yoga anche a livello mentale; così, se qualcuno vi fa una domanda, non dovreste rispondergli di andare a chiedere a Duilio. Dovreste tutti prepararvi ed istruirvi completamente in merito.

Formate dunque un circolo interno che sappia tutto di Sahaja Yoga. Per qualsiasi problema avete le mie registrazioni, per qualsiasi questione scrivetemi, se qualcuno ha domande mi scriva; possiamo organizzarci e riuscirci.

Adesso dovreste essere assolutamente collettivi. Anche se saprete molto di Sahaja Yoga, anche se tutti ne saranno esperti, adesso qui il leader è Duilio e dovete tutti coordinarvi completamente con lui, comprenderlo ed essere un tutt’uno con lui. E non cercare i suoi difetti, non cercare qualcosa che non va in lui, perché io lo conosco. So com’è in ogni momento.

Appena troverò qualcosa di davvero sbagliato in lui, lo correggerò. Voi non preoccupatevi di questo.

In presenza di estranei, dovreste apparire come un unico corpo. Dovreste sostenervi a vicenda e non supportare degli estranei, perché sono negativi e la negatività vi attaccherà.

Ad esempio, qualcuno potrebbe sembrare molto infelice, scontento o qualcosa di simile: non simpatizzate con lui. E se qualcuno cerca di dominare voi o lui (Duilio), insorgete tutti. Dovete meditare collettivamente, dovete meditare collettivamente, è molto importante.

E anche individualmente, come vi ho già detto.

Dovete meditare ogni giorno, circa quindici, venti minuti. Ogni giorno, così come mangiate.

Per prima cosa cercate di capire come sta il vostro lato sinistro. E (per comprendere) se il lato sinistro sia a posto o no, rivolgete la mano sinistra verso la fotografia e la mano destra sulla Madre Terra.

Per capire se il lato destro è a posto o no, rivolgete la mano destra verso la candela… anzi, scusate, la mano sinistra verso la candela – quando verificate lo stato del lato sinistro – e poggiate la mano destra sulla Madre Terra, con la mano sinistra verso la candela. [Interruzione nella registrazione]

(A lato)Vibrazioni calde. Le vibrazioni si stanno sciogliendo e, quando lo fanno, emettono calore. Quando si sciolgono, viene emesso il cosiddetto calore potenziale.

Yogi (Guido): Questa persona, Carlo, ha fatto domande sul calore, sul fuoco, perché qualcuno ha detto che il fuoco, il calore va bene e noi diciamo che si tratta di una specie di fuoco… (probabilmente la Kundalini, ndt).

Shri Mataji: È un fuoco fresco.

Yogi (Guido): È un fuoco fresco, non brucia, è un fuoco rinfrescante.

Shri Mataji: È un fuoco fresco, è un fuoco decisamente fresco ma, vedete, quando le vibrazioni sono proprio simili al ghiaccio… quando il ghiaccio si scioglie emette calore, il cosiddetto calore latente1. Allo stesso modo, quando si sciolgono, (le vibrazioni) emettono calore. (A lato:) Vedete, sta diventando… ma le vibrazioni sono straordinarie.

(Interruzione nella registrazione)

Yogi (Duilio): Come preferisce, Madre?

Shri Mataji: Prego?

Yogi (Duilio): Dove preferisce che massaggi? Qui?

Shri Mataji: Massaggia dappertutto.

Yogi (Duilio): Dappertutto.

Shri Mataji: Lei è a posto, c’è un po’ di Nabhi, ha un piccolo problema qui, al Nabhi destro, a parte questo è a posto.

Aveva un po’ di Nabhi sinistro, ma ora non più, l’ho fatto uscire.

Abbiamo trascorso una bella giornata, pranzando insieme, ed è stato piacevole.

Ma questo paese adesso ha un gran bisogno di Sahaja Yoga. Abbiamo parlato della violenza e dei comportamenti sbagliati della gente. Ha bisogno di pace, è molto importante avere pace. Si può sapere cosa è accaduto in merito a quel caso?

Yogi (Guido): Quale caso, Shri Mataji?

Shri Mataji: Quello che riguardava mafia, Vaticano ed altro. Cos’è accaduto?

Yogi (Guido): C’è ancora un’inchiesta in corso, ma non è possibile…

Shri Mataji: Ma è passato un anno!

Yogi (Guido): Sì, e forse ne passeranno altri dieci ma, sa, non è accaduto nulla (ride).

Shri Mataji: Chi sta conducendo l’inchiesta?

Yogi (Guido): Non lo so. Questo…

Shri Mataji: La polizia.

Yogi (Guido): La polizia, con Scotland Yard, e così via.

Shri Mataji: Il Governo se ne interessa o no?

Yogi (Guido): Il Governo se ne interessa, ma penso che in questo caso siano coinvolte alcune personalità, quindi, come al solito, non hanno interesse ad apparire e insabbiano tutto.

Shri Mataji: Penso proprio che anche la Svizzera sarà pesantemente coinvolta in questo (scandalo).

Yogi (Guido): Penso anch’io perché, insomma, tutto questo denaro nero che esce dall’Italia va a finire in queste banche svizzere e del Lussemburgo. E c’è questo affiliato della P2, Gelli, quello della massoneria.

Shri Mataji: Massoneria, ah.

Yogi (Guido): Sì, ora è… non si sa dove sia, sembra in Paraguay.

Shri Mataji: Come si chiama?

Yogi (Guido): Gelli, Licio Gelli.

Shri Mataji: Era italiano.

Yogi (Guido): Sì, era il gran maestro della massoneria, di questa setta P2.

Shri Mataji: Ora lo hanno preso. Ma sapete che i proprietari della banca svizzera sono per lo più massoni?

Yogi (Guido): Sì? Oh!

Shri Mataji: La Banca Svizzera è stata fondata dalla loggia massonica.

Yogi: Davvero?

Shri Mataji: Non lo sapevate?

Yogi: No, non lo sapevo.

Shri Mataji: La loggia massonica ha creato questa idea.

Yogi: Santo cielo!

Yogi (Guido): Sì, tutti questi Rothschild, questi Vonwiller, sono tutti massoni.

Shri Mataji: Arneau mi ha detto che sono tutti imparentati e che questa loggia massonica è il vero nucleo che resta fuori.

Yogi (Guido): Sì, ci sono molte logge massoniche diverse, ma questa in particolare, la P22, è peggiore delle altre. È la peggiore in assoluto, perché ha un atteggiamento molto dominante.

Shri Mataji: Voi ne avete un’altra, qui in Italia.

Yogi (Guido): Sì, abbiamo la massoneria classica, che è riconosciuta dal Governo, o qualcosa del genere.

Shri Mataji: Ma sono la stessa cosa!

Yogi (Guido): Al suo interno c’era quest’altra, chiamata P2, che pare essere molto negativa.

Shri Mataji: Una cerchia interna.

Yogi (Guido): Sì, interessata al potere e a dominare in ogni ambito.

Shri Mataji: E a capo di essa c’era questo tizio.

Yogi (Guido): Sì.

Yogini: Lui era la mente.

Shri Mataji: Come?

Yogini: Lui era la mente.

Shri Mataji: Davvero?

Yogi (Guido): E hanno trovato una lista di un migliaio di personalità molto importanti, tutte coinvolte in questo…

Shri Mataji: In Italia.

Yogi (Guido): Sì, in Italia.

Yogi (Duilio): E anche un ministro è rimasto coinvolto, Madre, un ministro del Governo attuale.

Yogi (Guido): Un ministro e un generale…

Shri Mataji: È ancora ministro?

Yogi (Duilio): Sì. E generale. Adesso è ancora ministro!

Yogi (Guido): Insomma, è qualcosa di tipicamente italiano (risate).

Yogi (Duilio): Gelli era in carcere in Svizzera…

Shri Mataji: Generale?

Yogi (Duilio): No, era in carcere, in carcere, lo hanno messo in carcere in Svizzera…

Yogi (Guido): Questo capo…

Yogi (Duilio): … ma poi è fuggito dalla Svizzera.

Shri Mataji: Quando è stato in carcere?

Yogi (Guido): Ma anche l’altro.

Yogi (Duilio): È stato in carcere l’anno scorso, Madre.

Shri Mataji: A causa di questo.

Yogi (Duilio): A causa di questo. Ma, sa, in Svizzera è talmente potente che è scappato.

Shri Mataji: Ed ora è ministro.

Yogi (Duilio): No, no, Gelli, il capo.

Shri Mataji: È fuggito.

Yogi (Guido): Sì, è fuggito.

Shri Mataji: Nessuno sa dove sia.

Yogini: È sparito da qualche parte, forse in Sud America.

Shri Mataji: Come?

Yogini: È sparito da qualche parte, forse in Sud America.

Yogi (Guido): Sì. E pubblica memorie, fa pubblicazioni attraverso il suo avvocato, il suo legale.

Shri Mataji: E gli avvocati non rivelano dove si trova.

Yogini: No, ovviamente, Shri Mataji.

Yogi (Guido): Nessuno sa dove si trovi.

Yogini: È molto potente.

Shri Mataji: Come?

Yogini: È molto potente. Molto, molto potente. Ha accumulato molto denaro, molto potere, corrompendo anche tutti i politici, i membri del Governo e tutta la gente più importante che detiene il potere in Italia.

Shri Mataji: Come si chiama?

Yogini: Licio Gelli.

Shri Mataji: Licio?

Yogini: Sì, Shri Mataji, Gelli.

Shri Mataji: Gelli.

Yogini: Sì, come “Gelli”.

Shri Mataji: “Licio Gelli”.

Yogi (Guido): “G”, “E”, doppia “L”, “I”, “Gelli”.

Shri Mataji: Gelli. Licio Gelli. Dev’essere la gelatina (“jelly”) dei litchi (frutti cinesi) (risate).

Yogi (Duilio): Sa, Javier, il boliviano, era un massone. Era nella massoneria. E ha spiegato che esistono numerosi tipi di massoneria, molte leghe e logge, ma di solito i massoni sono soltanto degli esoterici che ricercano lo Spirito, cercano Dio e a volte il potere politico. Generalmente, però, in Italia tutti i massoni cercano soltanto lo Spirito e Dio. Infatti lui era nella massoneria.

Shri Mataji: In tutto il modo i massoni sono molto strani. Anche in India. Tengono riunioni segrete e si aiutano a vicenda. È una organizzazione orribile.

Yogi (Guido): E qui c’è Carla.

Yogi (Duilio): Anna era nella massoneria.

Shri Mataji: Tu c’eri? E che cosa fanno?

Yogini (in italiano): No, no, Licio Gelli, io no (risate).

Yogi (Guido) (in italiano): Stavamo dicendo che ci sono diverse logge, diversi tipi…

Yogini (in italiano): Per fortuna.

Shri Mataji: Cosa dice?

Altra yogini: Lei dice che non ha mai incontrato Licio Gelli.

Shri Mataji: Come?

Yogini: Dice che non ha niente a che fare con Licio Gelli.

Yogi (Warren): Duilio, Madre chiede se puoi domandarle (alla sahaja yogini) cosa fanno.

Yogi (Duilio): (Traduce e spiega la risposta) Ogni settimana – Javier ogni venerdì – si incontrano tutti insieme per eseguire un rituale, una meditazione rituale. Praticano la meditazione come un rituale e utilizzano il simbolismo per raggiungere l’Assoluto, il Divino, Dio, attraverso i simbolismi.

Shri Mataji: Così diventano dei bhut.

Yogi (Duilio): Sì. E Javier ha detto che usano tutti i simboli che utilizziamo noi in Sahaja Yoga e tutti i numeri, il sette, il ventuno, tutte queste cose.

Shri Mataji: Davvero?

Yogi (Duilio): Sì. Hanno detto che la massoneria è iniziata…

Yogi (Guido): Esoterismo.

Yogi (Duilio): L’esoterismo ha avuto origine dagli egiziani, dall’antica religione egiziana che era una religione molto simbolica, quindi loro cercano di giungere a Dio attraverso il simbolismo.

Shri Mataji: È come il tantrismo, come noi abbiamo avuto il tantrismo. Senza la realizzazione niente ha significato. Se si usa un telefono senza avere la connessione, esso si rovina. E se voi fate qualcosa del genere senza avere la connessione, il vostro strumento si rovina. Andate nella direzione sbagliata.

Yogi (Guido): (Traduce la yogini che parla in italiano) Dice che quando sono entrati in Sahaja Yoga l’hanno capito, se ne sono resi conto.

Yogi (Duilio): E infatti Javier ora ha lasciato… Shri Mataji: No, ma ho letto un libro, di questo Sherlock Holmes. Lui era solo un personaggio immaginario, ma nel suo libro ha descritto la loggia massonica come qualcosa di molto segreto e di natura criminale. L’ha descritta. Sono rimasta stupita, perché ha descritto tante cose. Naturalmente Sherlock Holmes è un nome fittizio, non è reale, ma Sherlock Holmes scrive nel libro della loggia massonica. Davvero sorprendente!

Yogi (Duilio): Javier ha detto che in tutta Italia ci sono molti massoni, è un numero incredibile, inimmaginabile. Hanno un potere centralizzato e sono molte logge, le chiamano logge. Ogni loggia è indipendente e può scegliere il tipo di meditazione, la strada da seguire.

Shri Mataji: Sahaja Yoga li trasformerà. Quando entreranno in Sahaja Yoga se ne renderanno conto, non credete?

Yogi (Duilio): (Traduce la yogini che parla in italiano)

Dice che hanno invitato molti massoni, veri ricercatori, massoni, e ieri tanti di loro sono venuti a vederla al programma, Madre. Ed è vero, anche oggi ne ho visti due da Sandra. Sono venuti in due, sì, li ha invitati Javier, perché ricercano la verità.

Shri Mataji: Da dove è passato oggi?

Yogini: Javier.

Yogi (Warren): Dove li avete visti?

Yogi (Duilio): Stamattina, nella sala di Sandra.

Yogi (Warren): A quell’incontro.

Shri Mataji: Davvero?

Yogi (Guido): Sì, erano in due o tre.

Yogi (Duilio): Erano in due o tre. E anche la moglie di Javier, la moglie di Javier era nella massoneria.

Yogi (Guido): Sì, la moglie di Javier. La persona su cui Lei ha lavorato stamattina.

Yogini: Quella triste.

Yogi (Guido): Quella triste.

Shri Mataji: Ah, ecco, lei!

Yogi (Duilio): Era nella massoneria.

Yogi: Ogni settimana.

Yogi (Warren): Ah, ecco.

Yogi (Duilio): Si incontrano ogni settimana per…

Shri Mataji: Ogni giorno?

Yogi (Duilio): Ogni settimana.

Shri Mataji: È molto, molto dannoso. Sapete, ho notato che se fate qualcosa, qualsiasi cosa, in modo estremo, senza avere la connessione, vi cacciate nei guai.

Esiste un culto – anzi, non un culto, ma una casta – che crede in Shiva: pregano Shiva, fanno uno Shiva linga sulla mano ed eseguono la venerazione tenendolo sulla mano. In occasione di Shivaratri espongono qui un linga e digiunano, e muoiono tutti di attacco cardiaco.

Yogini: Ecco il nostro esperto, Shri Mataji (risate).

Yogi (Guido): Lui può raccontare tutto al riguardo.

Yogini: Tutti i dettagli sulla massoneria. È l’esperto. Può descrivere tutti i dettagli sulla massoneria, sa tutto al riguardo.

Yogi (Guido): Lui può riferirle tutti i dettagli. Shri Mataji: Bene, bene, dimmi.

Yogi (Javier): Sono entrato nella massoneria otto anni fa, solo perché stavo leggendo un libro sui chakra, la Kundalini, Ida e Pingala, naturalmente da una prospettiva orientale. Ma in uno specifico capitolo diceva che l’unico modo… [Interruzione nella registrazione]

… Simile a questo era la massoneria. Loro spiegano che al primo livello si lavora su Ida, al secondo livello su Pingala e al terzo livello sulla Sushumna.

Shri Mataji: Nella massoneria si parla di Kundalini?!

Yogi (Javier): Certamente! Chiamano Ida in un modo diverso. La terminologia è diversa. Non usano il sanscrito ma l’ebraico.

Shri Mataji: Ma parlano di Kundalini?

Yogi (Javier): Certamente. La Kundalini, Ida, Pingala, tutte queste cose.

Shri Mataji: Deve essere stata questa Annie Besant3, deve averlo introdotto lei.

Yogi (Warren): È molto precedente, Shri Mataji.

Shri Mataji: No, Annie Besant ha vissuto parecchio tempo fa, duecento anni, circa centocinquant’anni fa.

Yogi (Duilio): (Chiede a qualcuno) Quanto è antica la massoneria?

Yogi (Javier): Gli studi sostengono che la massoneria abbia avuto origine nell’antico Egitto, in Egitto, molte migliaia di anni fa.

Shri Mataji: Ma questa è una cosa nuova.

Yogi (Javier): E poi… Sì, ora la definiscono nuova perché sono tutte logge collegate insieme. In Inghilterra, nel 17° secolo, decisero di unificare queste differenti… non si chiamava massoneria, si definivano Carbonari, Templari, costruttori di cattedrali.

In Europa, ad esempio, le cattedrali più importanti, nel senso di (luoghi?) spirituali, sono state erette da questi uomini. Sono stati uccisi dalla Chiesa cattolica durante il Medioevo, ad esempio Giordano Bruno fu bruciato sul rogo perché ha giocato col fuoco.

Yogi (Duilio): Giordano Bruno è stato uno dei maggiori filosofi del Medioevo.

Yogi (Guido): Era realizzato.

Shri Mataji: In che anno?

Yogini: Scusi, Madre, gradirebbe del brodo di pollo?

Shri Mataji: Del brodo? Va bene.

Yogini: Preferisce mangiare nella Sua stanza o…?

Shri Mataji: Posso mangiare qui.

Yogini: D’accordo.

Shri Mataji: Nessun problema.

Yogi (Javier): Ma naturalmente la massoneria non darà mai la realizzazione.

Shri Mataji: Come?

Yogi (Warren): La massoneria non darà mai la realizzazione.

(Shri Mataji ride)

Yogi (Javier): Non dicono mai questo, dicono solo che danno l’iniziazione.

Yogi (Duilio): È una preparazione alla realizzazione.

Yogi (Javier): Significa che si iniziano a conoscere i temi spirituali, ovviamente in modo non mistico, laico.

Yogi (Guido): No, laico significa non religioso.

Yogi (Javier): Senza religione, penso, solo per conoscere le leggi dell’universo.

Yogi (Guido): Sì, ma penso che l’atteggiamento sia completamente diverso, nel senso che vogliono avere la conoscenza ma in modo molto speciale, qualcosa di molto…

Shri Mataji: Accademico.

Yogi (Guido): … esclusivo.

Yogini: Vogliono il potere, Madre.

Yogi (Guido): Nel senso del dominio.

Shri Mataji: In segreto.

Yogi (Guido): Sì.

Yogi (Javier): Sì, dopo diventa così, ma di solito è molto difficile diventare massone.

Loro vogliono sapere perché si desideri essere iniziati a questo tipo di conoscenza. Ma questa gente ha la conoscenza? Infatti hanno solo i simboli, Ida, Pingala, Sushumna, i sette livelli, i quattro elementi (non udibile).

Shri Mataji: Davvero?

Yogi (Javier): Si procede all’iniziazione per ogni candidato, si devono superare le prove con il fuoco, con l’aria, con l’acqua, stare in tutti questi elementi. Allora, solitamente, se si è persone di vedute ristrette, si inizia a guardarsi intorno e a notare che questo universo è realmente ben organizzato. Certamente, magari si possono sviluppare alcune siddhi, dei poteri…

Shri Mataji: Questo lo fa il sopraconscio.

Yogi (Javier): Sì, ma ora, in questo secolo, i massoni sono personaggi che entrano solo per il potere economico, per conoscere gente importante, per avere questo genere di poteri.

Shri Mataji: È un ufficio di collegamento.

Yogini: Sono VIP.

Yogi (Javier): All’inizio, e tutt’ora, i rituali, i simboli e tutta questa conoscenza provenivano dall’Antico Egitto. Naturalmente ha degli aspetti positivi. Però so che adesso, in tutti i paesi occidentali, moltissimi vi entrano solo per il potere, ma non per il potere spirituale.

Shri Mataji: Quale potere, quello politico?

Yogi (Guido): Potere politico, materiale.

Yogi (Javier): Potere politico, materiale. In Italia c’è stato un caso molto noto, di grande risonanza.

Yogi (Guido): La P2.

Yogi (Javier): La P2.

Shri Mataji: Di che tipo?

Yogi (Duilio): Penso che all’inizio questa possa essere stata una buona cosa, nel senso che tutti questi filosofi ricercavano la verità ma non potevano farlo al di fuori della Chiesa cattolica, poiché quest’ultima era così potente, durante il Medioevo. Per questo motivo erano costretti a nascondersi, dovevano fare tutto di nascosto a causa delle persecuzioni, mantenevano questa sorta di segreto. Ma forse la base è alquanto corretta perché ricercavano, erano ricercatori della verità.

Yogi (Javier): Sono ricercatori, non tutti, naturalmente non tutti.

Shri Mataji: Come?

Yogi (Javier): Non tutti quelli che entrano nella massoneria sono veri ricercatori, no.

Shri Mataji: Ma ritengo che questa idea dei chakra e della conoscenza sia venuta da Annie Besant, perché lei tentò dei trucchi di questo genere con la Società Teosofica, Annie Besant. Yogi (Javier): Annie Besant, sì. C’era un tipo particolare di massoneria, Annie Besant…

Shri Mataji: E ciò che è accaduto è che, quando si tenta di meditare attraverso il sistema nervoso simpatico, il sistema nervoso simpatico sono il lato sinistro, il lato destro e i chakra, pertanto si entra attraverso questi (forse i canali) e si passa sopra i chakra (forse nel senso che non si possono attraversare come fa la Kundalini all’interno, ndt) e si esce fuori. L’attenzione esce fuori.

Naturalmente in seguito a questo si hanno problemi, lei ha avuto una pessima vita, era una donna molto irascibile. Ma mentre si fa questi percorso, ciò che accade è che si vedono i chakra, si vedono i colori dei chakra perché vi si gira intorno ma non si attraversano, sapete. Mentre la vostra Kundalini passa all’interno, assolutamente, per questo non vedete nulla.

Yogi (Javier): Madre, io avevo letto e appreso la teoria di tutti i chakra sette anni fa, ma questa è la prima volta che ne ho la percezione.

Shri Mataji: Essa li attraversa. Ma ciò che accadeva è che questa gente passava all’esterno, vedeva le dimensioni e i colori dei chakra e quant’altro. Ma non sapevano come penetrarvi.

Vi giravano intorno. Mentre voi passate all’interno. Questo è stato l’errore che hanno commesso.

Infatti, se andate agli estremi con queste pratiche, sviluppate poteri del sopraconscio mediante i quali potete girare intorno ai chakra e tornare. Come in Bolivia, in Perù o, diciamo, un altro luogo è…

Yogi (Guido): La Colombia.

Shri Mataji: La Colombia, possiamo citare anche la Colombia. Lì molto tempo fa erano soliti assumere una specie di droga, una droga che li proiettava nel sopraconscio, era qualcosa di simile all’LSD. Allora si spostavano sul lato destro e lì vedevano tutto, potevano vedere tutte le Deità, Indra ed altri, hanno visto persino Garuda e addirittura Vishnu che arrivava su Garuda. È questo il motivo per cui in Colombia hanno l’emblema del condor. Questo è vedere, ma vedere non equivale a essere. Puoi spiegarglielo? Hanno difficoltà (a capire).

Yogi (Javier): Ho letto Annie Besant.

Shri Mataji: Come?

Yogi (Javier): Conosco Annie Besant.

Shri Mataji: Una donna molto irascibile.

(Parla a lato a qualcuno:) Hai preso molti blocchi, ora senti le vibrazioni sulle mani.

Yogi (Javier): Al Ganesha Puja Lei ha spiegato il significato delle montagne4.

Shri Mataji: Come?

Yogi (Javier): Al Ganesha Puja Lei ha parlato del fatto che, in quanto anime realizzate, noi dovremmo contemplare le montagne, vedere in esse la Divinità, offrire fiori e rispetto, non scalarle.

Shri Mataji: Non scalarle.

Yogi (Javier): In tutto il mio paese, in Bolivia, sulle Ande, tutti gli indios, tutte le persone del luogo in realtà, quando si trovano costrette a salire su una montagna o a recarsi in cima ad una montagnetta, prendono delle pietre e ve le depongono, affinché la montagna sia sempre più alta di loro, come a dire: “Io non sarò mai più alto di te”.

Shri Mataji: Le scalate.

Yogi (Javier): Infatti, se si osserva la cima delle montagne sulle Ande, ci sono molte pietre.

Shri Mataji: Che cosa? Sulla cima delle montagne?

Yogi (Guido): Vi depongono molte pietre, in segno di rispetto per le montagne.

Yogi (Warren): Affinché nessuno si trovi più in alto del punto più alto della terra.

Yogi (Javier): Rispettano la montagna, la sua divinità.

Shri Mataji: Noi riteniamo che non si debbano mai scalare. Mai. Se dobbiamo attraversare una montagna, usiamo i passi, ad esempio abbiamo il passo di Bolan.

Yogi (Duilio): Sì, Madre.

Shri Mataji: Le attraversiamo, ma non le scaliamo mai, è qualcosa di strano. Non lo facciamo.

Yogi (Duilio): Era così anche in Nepal, Madre.

Shri Mataji: Come?

Yogi (Duilio): Era così anche in Nepal, dove si trovano numerose montagne sacre quali Ama Dablam5, ve ne sono tante. E nessuno può scalarle, nessuno, nemmeno ora, perché sono sacre. Nessuno può andarci.

Yogi (Guido): Annapurna.

Shri Mataji: Non vogliono farlo.

Yogi (Duilio): No, no, per niente. E non solo non lo fanno, ma non permettono a nessuno…

Shri Mataji: … di scalarla.

Yogi (Duilio): … di scalare questa montagna. Gli occidentali non possono salirci. Essendo Ama Dablam una montagna sacra, nessuno può scalarla.

Intervista

Giornalista: L’infanzia sta soffrendo molto, perché…

Shri Mataji: Ed è in atto un attacco all’innocenza. In realtà vengono perpetrati così tanti abusi contro i bambini, cose inaudite, una cosa assolutamente orribile.

Giornalista: Sono sicura che possano distruggerne alcuni, ma sono in maggioranza molto forti. Sono critici… (In italiano: “… nei confronti dei genitori, li criticano”). Sanno ciò che è bene e ciò che è male, lo sanno.

Shri Mataji: Lo sanno sicuramente e cresceranno. Fra dieci anni vedrete che avremo un grande esercito di…

Giornalista: No, loro non combatteranno…

Shri Mataji: No, no, no, no, esercito non significa necessariamente usare le spade, ma possiamo combattere con le mani (risate). Dobbiamo combattere il male, il male deve essere combattuto. Dobbiamo combattere, altrimenti non potrà mai recedere. Noi non lottiamo con le spade.

Giornalista: Ma esiste una possibilità che vinca il male? Io non penso.

Shri Mataji: Non potrà mai vincere.

Giornalista: Mai.

Shri Mataji: Non potrà mai vincere.

Giornalista: Fa del male…

Shri Mataji: Danneggia, tormenta i bambini, tormenta le persone innocenti. È un attacco all’innocenza, vede, un attacco (), perché temono l’innocenza. L’innocenza è una cosa potente, per questo la temono.

Giornalista: Volevo scrivere… Non c’è più nessuna intesa con il mio giornale. Quel giorno volevo scrivere un articolo sul miracolo di queste nuove persone, di questa nuova generazione che sta arrivando, l’ho scritto e l’ho inviato in occasione dell’Anno dell’Infanzia che viene celebrato a livello mondiale; ma il direttore del mio giornale l’ha respinto, ha detto che non pubblichiamo queste cose. Era così… non riesco a capire, perché era un bell’articolo. Tutti, tutta la redazione e altri hanno detto che era un ottimo pezzo, qualcosa di nuovo, scritto con il cuore, con intelligenza, con esperienza, ma lui l’ha rifiutato. Allora ho capito che non vogliono l’innocenza, ne hanno paura.

Shri Mataji: I giornali vogliono soltanto scrivere qualcosa di sensazionale, di orribile. Non vogliono scrivere niente di bello.

Giornalista: Non vogliono, per questo non mi va più di scrivere per il mio giornale.

Shri Mataji: Adesso avremo un altro giornale di nostra proprietà, che dà messaggi positivi.

Giornalista: Molto bene.

Shri Mataji: E parla di pace e di amore.

Giornalista: Sì, ma questi giornali sono letti da gente che è già a conoscenza di queste cose…

Shri Mataji: Le cose sono cambiate. Adesso tante belle persone stanno venendo in Sahaja Yoga. Ora il segretario generale dell’UNESCO, il direttore dell’UNESCO, il presidente della Corte dell’Aia, la Corte Suprema internazionale… Quando gente di questo calibro inizia ad entrare, si può operare il cambiamento.

Giornalista: Sì, devono esserci personaggi di potere, in quanto loro hanno…

Shri Mataji: Hanno il controllo.

Giornalista: Il controllo delle nazioni, decisamente.

Shri Mataji: Fra di loro inizieranno ad arrivare persone belle. E allora noi agiremo e le cose cambieranno, non si preoccupi!

Giornalista: Voglio parlare… fra dieci giorni incontrerò Pertini e gli parlerò di Lei.

Shri Mataji: Pertini?

Yogi (Guido): Pertini è il presidente della Repubblica, della Repubblica italiana.

Shri Mataji: Oh, per favore, lo faccia! Per favore, lo faccia, perché lui è stato tanto gentile da offrirci questo luogo gratuitamente, ci ha offerto questa sala gratis a Milano. Ce l’ha concessa il Governo. Questo nuovo Governo è molto assennato.

[Guido traduce in italiano alla giornalista che questo Governo è molto sensibile alla questione di Sahaja Yoga e ha offerto quella sala gratuitamente – sia l’Assessorato alla Cultura di Roma che quello di Milano – e la Provincia di Milano ha offerto una bellissima sala per otto giorni]

Ed hanno affisso la nostra pubblicità.

Giornalista: È un miracolo!

Shri Mataji: Stanno accadendo dei miracoli (risate). Non solo: hanno stampato la mia pubblicità, l’hanno affissa dappertutto come le mie fotografie, ho appena visto le fotografie lì sopra (Guido aggiunge che hanno sponsorizzato tutti i manifesti da mettere in giro nella città). Li hanno stampati loro. Sì, ed hanno sottoscritto la mia fotografia, l’hanno affissa ovunque.

Giornalista: (In italiano) Che strano. C’è Nicolini lì o qualcuno…

Yogini: Sì, è un miracolo!

Shri Mataji: Sta accadendo questo, vede, la gente sta cambiando!

Giornalista (in italiano): Dio usa anche gli stupidi per i Suoi scopi.

Yogi (Guido): Ha detto che Dio usa anche gli stupidi per i Suoi scopi. (Risate)

Shri Mataji: Ma, vede, è perché ora si stanno rendendo conto che il fondamentalismo è decisamente sbagliato e che, se si diventa fondamentalisti, se si diventa di mentalità ristretta, si diventa come Khomeini. Quindi se ne stanno tutti rendendo conto, persino i musulmani stanno cogliendo il punto. In Algeria abbiamo cinquecento sahaja yogi.

Giornalista: Ritengo che l’aspetto positivo di questi tempi sia che ognuno è ciò che è, appare per ciò che è.

Shri Mataji: Non c’è ipocrisia.

Giornalista: Non ci sono più maschere (in italiano: “Le maschere vengono strappate”), nessuna maschera. Tutti sono ciò…

Shri Mataji: … che sono.

Giornalista: Sì, ciò che sono.

Shri Mataji: Ciò che si è, si tende a mostrare ciò che si è. È tutto molto evidente e si viene smascherati, vengono tutti smascherati. Capisce il punto?

Giornalista: Sì, sì.

Shri Mataji: Anche tutti i falsi guru, ho fatto i loro nomi, uno per uno, nel 1970 circa. E nessuno di loro…

Giornalista: Scomparsi.

Shri Mataji: Vede, sono tutti scomparsi, e nessuno di loro mi ha fatto causa. Sono spariti.

Giornalista: È il tempo della Verità.

Shri Mataji: Il tempo della Verità, il tempo della Verità, assolutamente.

Giornalista: È molto interessante.

Shri Mataji: È vero, sa, le dico che ci sono state alcune cause anche contro i nostri sahaja yogi; cause false, inutili, ma sono state tutte ritirate.

Giornalista: Sono spariti, sì, sì. È molto strano: è in arrivo qualcosa di davvero grandioso, di magnifico.

Shri Mataji: Ci sono anche attacchi. Attaccano anche ma vengono respinti, perché è un qualcosa di magnifico. Vede, il potere dell’innocenza è tale da neutralizzare qualsiasi cosa. Non dovreste preoccuparvi, vinceremo noi. La vittoria è nostra! (Shri Mataji ride)

Giornalista: Oh, oggi sono così felice. Che giornata!

Shri Mataji: E tutto questo tornerà indietro perché, dopo la realizzazione, si possono dare vibrazioni agli alberi, si possono dare vibrazioni a tutte queste cose ed esse tornano in vita, quindi non ci si deve preoccupare, tutti gli squilibri saranno risolti. Gli squilibri saranno risolti. Adesso possiamo ripagare la natura, è giunto il momento di ripagare la natura.

Giornalista: In giugno sono stata candidata (in italiano: “Come si dice ‘candidata’?”) alle elezioni europee.

Shri Mataji: Candidata, lo so. Conosco la parola ‘candidata’ (risate).

Giornalista: Tutti parlavano di politica e via dicendo mentre io parlavo di natura, di alberi, di aria…

Shri Mataji: È l’equilibrio, l’equilibrio.

Giornalista: E tutta la gente prestava attenzione a me e non guardava più gli altri. Applaudivano tutti me, perché la gente vuole, ama… ora la gente ama la natura, si rende conto che esiste un grave pericolo di distruzione della natura. Soltanto i governanti non capiscono. Si sono accorti che mentre parlavo il pubblico mi ascoltava, così hanno cercato di nascondermi.

Shri Mataji: Di fermarla.

Giornalista: Sì, l’hanno fatto.

Shri Mataji: Vede, quanto ancora potranno andare avanti? Saranno messi a posto, sono tutti vecchi, vecchissimi burocrati. Cambieranno. Cambieranno tutti.

Giornalista: Sì, lo so. L’ultima cosa che voglio dirle, dato che non voglio tenerla tutta per me – lo vorrei, ma ci sono tanti altri – è: ricorda la Cappella Sistina di Michelangelo?

Shri Mataji: Sì, sì.

Giornalista: Lì si vede un Dio molto grande, così… (non chiaro), molto duro.

Yogi (Guido): Intendi dire il Padre o il Cristo?

Shri Mataji: Il Padre, il Padre. Il Padre.

Intervistatrice: No, no. (In italiano:) Lì c’è il Cristo, no?

Yogi (Guido): Cristo Re.

Shri Mataji: Ah.

Giornalista: E i reprobi scendono, cadono giù… mentre le anime pure… Penso che rappresenti questo periodo storico. Non è così?

Shri Mataji: È proprio così! (Shri Mataji e tutti ridono) Sta cogliendo il punto! Brava! (I sahaja yogi ridono e applaudono)

Giornalista: Oh, che giornata, che giornata, mio Dio!

Shri Mataji: Questo è straordinario, è straordinario!

Giornalista: E noi siamo gli angeli. (Ride)

Shri Mataji: Sì, è vero! Questi sono gli eletti e lei è fra loro (ride).

È proprio così. Ma il modo in cui rappresentano Cristo… Michelangelo era un’anima realizzata, quindi lo ha rappresentato come un uomo potente. Ma poi questi papi e tutto il resto lo hanno raffigurato pelle e ossa, sa? Uno scheletro, perché vogliono darne un’immagine miserevole. Come può essere miserevole Cristo che dovette portare una croce? Questi papi non sono in grado di portare una croce.

Giornalista: Lo temono, per questo cercano di renderlo…

Shri Mataji: Intrepido (ride). No, loro vogliono dare alla gente il messaggio che si deve soffrire. Tutti questi individui affermano che si debba soffrire. Mostrano Cristo sofferente, così soffrite anche voi. Ma poiché ha già sofferto Cristo, noi non dobbiamo soffrire affatto.

Giornalista: Ah, questa è la cosa più bella che le ho sentito dire. (In italiano: “Che liberazione!”) Infatti noi siamo stati tutti convinti che si debba soffrire. No!

Shri Mataji: Perché? E, allora, Cristo? No, no, vede, Cristo risiede in questo punto e se lo si ruota (l’Agnya, ndt) si risveglia.

Lì c’è (come) una vite, vede? E Lui si risveglia. Un po’ più in basso, un po’ più in basso, un po’ più in basso. Ora può sentirlo.

Lì c’è un osso morbido, ora si è abbassato, vede? Si è abbassato come quello di un bambino.

Giornalista: Sì.

Shri Mataji: Ecco! È Lui che assorbe: assorbe tutto il nostro ego, tutti i nostri karma, i nostri peccati, assorbe tutto.

Giornalista: (In italiano) Che bello!

Shri Mataji: Non si deve soffrire. E non ci si deve sentire colpevoli di nulla.

Yogi (Warren): Lo Swadhisthana è terribile.

Shri Mataji: Lo Swadhisthana è terribile, ma ora va meglio. Questo sarà di aiuto. Lei è a posto, (ma) ha pensato troppo.

Giornalista: Devo farlo, per guadagnarmi… (non chiaro).

Shri Mataji: Ora avrai le ispirazioni. Adesso riceverai le ispirazioni.

Giornalista: (In italiano) Che bello, che meraviglia!

Shri Mataji: E dovranno accettare tutto ciò che scriverai.

Giornalista: (In italiano:“Davvero? Allora oggi sto davvero cominciando l’avventura!”.)

Mio Dio! Sa, io sono vecchia, non ho più tempo. Ho detto che stamattina ero al Quirinale e ho detto al Segretario Generale che sto diventando brutta, quindi devono lasciarmi parlare in televisione prima che diventi vecchia e brutta. Non ho più tempo.

Shri Mataji: No, no, adesso sembrerà molto più giovane, non si preoccupi! Quanti anni ha? Io ne ho sessantuno.

Giornalista: No, non me lo chieda, per favore, non me lo chieda!

Shri Mataji: No, non glielo chiederò, ma io ne ho sessantadue, ne compirò sessantadue.

Giornalista: Non rispondo, perché c’è troppa gente. Non voglio che lo sappiano, glielo rivelerò in privato.

Shri Mataji: Sembrerà molto più giovane, non si preoccupi.

Giornalista: Devo sembrare giovane, perché voglio ancora combattere ma loro non… Hanno introdotto tutta gente vecchia che esercita un’influenza!

Shri Mataji: Devi prendere – penso dobbiate darle del ghee dato che abbiamo notato che ha un forte blocco all’Hamsa. Hamsa e Vishuddhi, con il ghee andrà a posto. Sono questi due chakra. Anche il Vishuddhi.

Giornalista: Il Vishuddhi lo conosco.

Shri Mataji: Quando questi due chakra saranno guariti, sarà molto diversa. L’abbiamo fatto con quel signore, Carlo.

Yogi (Guido): (In italiano) Lo abbiamo fatto con Carlo Capria di Milano. Adesso lui è un’altra persona. Ha ripreso il sorriso, dice di aver perso anche le rughe (ride).

Giornalista: Lei è arrivata nel momento in cui ero come sotto un tavolo, come quando un cane morde un altro cane.

Shri Mataji: Come?

Yogi (Guido): Dice che Lei è arrivata al momento giusto, perché si sentiva come un cane sotto un tavolo.

Giornalista: Un cane preso a morsi. Oh, mio Dio, sono una poveretta….

Shri Mataji: E adesso sarà bellissima.

Giornalista: Sono una poveretta, tutti mi odiano e odiano quello che faccio nella vita.

Shri Mataji: No, no, no, no, quella è gente che non riesce ad apprezzare nessuna persona buona. Non riescono ad apprezzare il bene, questo è il punto.

Giornalista: (In italiano) Grazie, grazie. È troppo. Ora mi sento confusa, mi state tutti guardando e mi vergogno. Vorrei veramente tornare sotto il tavolo. (In inglese) Vorrei tornare sotto il tavolo, perché mi vergogno della gente.

Shri Mataji: Sono tutti fratelli e sorelle più giovani di lei, e dovrebbe sentirsi felice perché le appartengono tutti!

Giornalista: (In italiano) Che meraviglia.

Shri Mataji: Le appartengono tutti e lei dovrebbe guardarli. E in tutto il mondo lei ha tantissimi fratelli e sorelle.

Giornalista: Io sono sempre stata una solitaria, sempre da sola, per tutta la vita.

Shri Mataji: Adesso avrà una gran compagnia (risate).

Giornalista: È meraviglioso! Meraviglioso. Pensavo che il mio destino fosse di rimanere sempre da sola, dicevo che devo combattere da sola.

Shri Mataji: No!

Giornalista: Ma so che Cristo e Dio non abbandonano mai.

Shri Mataji: No, li troverà tutti a lottare con lei per la stessa causa. Stiamo tutti facendo la stessa cosa. Non si è mai lasciati soli.

Però noi lo facciamo ad un livello più alto, quindi ogni cosa agisce a quel livello. E tutte le benedizioni discendono. Agisce sulla politica, sull’economia, sull’ecologia, su ogni cosa, ma deve scendere dall’alto.

Giornalista: (In italiano: “Dall’alto”.) E, per avere questo, è necessario crescere.

Shri Mataji: Sì, crescerà molto facilmente, nessun problema. Sente la brezza fresca adesso? Lei sente la brezza fresca?

Giornalista: La sento più sul viso, non tanto sulle mani.

Shri Mataji: Adesso in questo punto deve perdonare, deve perdonare. Perdoni tutti. Non ha perdonato. Lo dica. Lo dica e l’otterrà.

Giornalista: Io perdono tutti.

Shri Mataji: Dica: “Madre, io perdono tutti”.

Giornalista: Madre, io perdono tutti.

Shri Mataji: Ancora.

Giornalista: Madre, io perdono tutti.

Yogi (Warren): Il mondo crudele. Perdoni il mondo crudele.

Shri Mataji: Ancora.

Giornalista: Madre, io perdono tutti.

Yogi (Guido): (In italiano) “Io perdono il mondo crudele”.

Giornalista: Ah, il mondo crudele? No.

Shri Mataji: (Ridendo) Perdoni, perdoni, Dio li punirà. Lei li perdoni e Dio li punirà.

Yogi (Guido): (In italiano) Tu perdonali e Dio li punirà, tu non devi preoccuparti.

Giornalista: (In italiano) Allora è una vendetta, perciò…

Yogi (Guido): (In italiano) No, no, Dio se ne occuperà, tu perdonali. Sennò…

Shri Mataji: Infatti Cristo ha perdonato quelli che lo hanno crocifisso.

Giornalista: Sì, io posso perdonare chi mi ha fatto del male, ma non chi fa del male alle piccole creature.

Shri Mataji: Lei perdoni, perdoni e Dio li punirà, affidi tutto a Dio. Bene.

Giornalista: Sì, è vero.

Shri Mataji: Che cosa possiamo fare noi?

Giornalista: Dirlo mi costa. Non sono sicura che anche il mio cuore lo dica, ma lo dirò: perdono la gente crudele.

Shri Mataji: Bene!

Intervistatrice: Non sono sicura che il mio cuore…

Shri Mataji: Ancora, ancora.

Giornalista: … ma ci proverò. Perdono la gente crudele…

Yogi (Guido): “Io perdono il mondo crudele”.

Giornalista: Io perdono il mondo crudele. Mio Dio, è difficile! Io perdono il mondo crudele.

Shri Mataji: L’ha ottenuta!

Giornalista: Oh! La brezza, in tutto il corpo! (In italiano: “Questo era l’ostacolo!”) Oh, la brezza è così fresca! Perdono il mondo crudele (Shri Mataji ride). Perdono il mondo crudele. Perdono il mondo crudele.

Shri Mataji: Ha! Fatto! Tutto bene?

Giornalista: Sì, sento tutta la brezza.

Shri Mataji: Dappertutto?

Giornalista: Sì!

Shri Mataji: Lei è seduta davanti a me. Questa è la sorgente, è la fonte della brezza fresca. D’accordo?

Giornalista: La sorgente pura.

Shri Mataji: (Ridendo) È completamente circondata dalla brezza fresca.

Yogi (Warren): Chiedi: “Madre, è Lei Colei che è venuta per salvare il mondo?”. (Ridendo) Sta già ricevendo il fresco.

Shri Mataji: Chieda: “Sei Tu lo Spirito Santo, il Consolatore?”. (Non chiaro)

Yogi (Guido): (In italiano) “Sei Tu lo Spirito Santo, il Consolatore?”.

Giornalista: Sei Tu lo Spirito Santo, il Consolatore?

Devo chiederlo? So che Lei lo è.

Shri Mataji: Sì, sì, chieda e senta la risposta delle vibrazioni.

Giornalista: (Ripete in italiano) Sei Tu lo Spirito Santo, il Consolatore? Sei Tu lo Spirito Santo, il Consolatore? Sei Tu lo Spirito Santo, il Consolatore? Sei Tu lo Spirito Santo, il Consolatore? Tu sei lo Spirito Santo, il Consolatore! (In inglese:) Io lo so! (Gli yogi applaudono). Lo so! Tu lo sei! Oh mio Dio, che giornata, che giornata (ridendo). Che giornata, mio Dio. (In italiano: “Che giornata!”.) Non merito tanto, no.

Shri Mataji: Adesso accadrà tutto molto velocemente, come un telescopio. Tutto avverrà a grande velocità. Si va oltre il tempo, proprio oltre il tempo. Il tempo diventa niente. È tutto molto veloce. Ottimo. Fatto, è a posto.

Prenda dello zucchero. Assuma dello zucchero. Lo zucchero le fa bene, deve prendere lo zucchero. Lo vibrerò io.

Intervistatrice: Oh, mi piace lo zucchero.

Shri Mataji: Deve mangiarlo. Lo vibrerò per lei e glielo darò.

Fatele prendere questo zucchero che sto vibrando, ditele di mischiarlo con il suo zucchero e di mangiarne in quantità, perché ha un problema al fegato, sul lato destro…

Giornalista: Fegato. La rabbia, la rabbia. Sono sempre arrabbiata (Shri Mataji dice ridendo: “La rabbia”). Per questo il mio fegato è così.

Shri Mataji: Sì, sì.

Giornalista: Ho lo zucchero rosso, lo zucchero rosso, non va bene?

Yogi (Warren): Lei usa lo zucchero grezzo, Madre.

Shri Mataji: No, no, lo zucchero grezzo è riscaldante, è riscaldante. Questo è rinfrescante. Questo è bianco. Meglio comprare il nostro zucchero di canna, vedete?

Yogi (Guido): Sì, Shri Mataji. (In italiano) Meglio ancora è lo zucchero di canna bianco.

Giornalista: L’ho cercato ma non sono riuscita a trovarlo.

Yogi (Guido): Lo si può trovare a Milano o a Firenze.

Shri Mataji: In ogni caso, questo è migliore dello zucchero grezzo.

Giornalista: (in italiano): Avevo letto nelle vostre pubblicazioni che lo zucchero grezzo causava… ma pensavo fosse comunque migliore di questo così artefatto.

Shri Mataji: Lo vuole anche lei? Inoltre pensa troppo. (Shri Mataji ride)

Giornalista: (in italiano): È il nostro difetto occidentale.

Shri Mataji: Vibrerò molto zucchero a casa tua. Questo è per Giovanni. Prendine un chilo e mischialo con lo zucchero con un cucchiaio.

Un chilo, e prendilo con il cucchiaio, non con la mano.

Giornalista: Con un cucchiaio?

Shri Mataji: Con un cucchiaio, prendilo con un cucchiaio.

Giornalista: Ha detto che non devo usare il cucchiaio?

Yogi (Guido): No, no, che lo devi proprio mangiare con il cucchiaio!

Giornalista: Ah, mangiare!

Shri Mataji: Qual è il problema?

Yogi (Guido): (Spiega in italiano) Man mano che il livello si abbassa, aggiungi altro zucchero.

Giornalista: (in italiano): È una sorgente continua.

Shri Mataji: Ti spiegherà tutto lui. Bene.

[Conversazioni con altre persone]

Yogi (Guido): Questa signora è preoccupata per sua figlia perché se n’è andata da Roma.

Shri Mataji: Chi, il fratello?

Yogi (Guido): No, sua figlia.

Signora (in italiano): Lei è mia figlia, ma ogni volta che stiamo insieme litighiamo in continuazione.

Shri Mataji: Con chi?

Yogi (Guido): Con sua figlia.

Shri Mataji: Lei?

Yogi (Guido): Sì.

Yogi (Warren): Ma chi è lei?

Yogi (Guido): La figlia.

Yogi (Warren): Quella è la figlia.

Shri Mataji: Dov’è andata?

Signora (in italiano): Adesso è a Vienna.

Yogi (Guido): A Vienna.

Shri Mataji: Dalle l’indirizzo di Gregoire per incontrarlo, e staranno meglio.]

[Parla a lato con qualcuno]

Vedi, ho la sensazione che adesso il tuo Virata si stia bloccando. Possono vederlo tutti molto chiaramente.

() non è chiaro. Per questo devi vivere una vita collettiva. Tu vivi in collettività o da solo?

Uomo: Non vivo in un ashram, Shri Mataji.

Shri Mataji: E dove vivi?

Uomo: Ho una casa nell’Australia meridionale, nei pressi di Adelaide.

Shri Mataji: Perché non ti trasferisci all’ashram per un po’ per sviluppare il tuo senso di collettività? È molto scarso (non udibile)… Puoi sentirlo tu stesso. Senti la pesantezza?

Ora loro riescono a vederlo, lo vedete? Glielo mostrerò io. Guardate, ve lo mostrerò io. Potete vederlo ad occhio nudo. Intesi? Quindi meglio andare (a vivere all’ashram), altrimenti non se ne andrà. Questa è una bruttissima cosa, non va bene, potrebbe diventare Ekadasha. Meglio tu vada a stare con loro, diventa umile, cerca di fonderti con loro, gioisci. Non c’è niente di meglio che sperimentare la gioia collettiva. Intesi? Prova con loro e vediamo come va.

Phil (non chiaro), tu quando rientri?

Yogi: Io, Madre?

Shri Mataji: Sì. Adelaide, dice lui.

Yogi: Sì. Rientrerò verso novembre.

Shri Mataji: Allora scrivi a qualcuno ad Adelaide. Ad Adelaide abbiamo un bell’ashram. L’ho scelto io. È bellissimo, vi si può cogliere l’uva, tutto. Sarebbe bello se tu andassi a vivere lì con tua moglie. Sono sicura che migliorerai. Vedi, questa cosa deve andarsene, l’ho vista venir fuori continuamente (forse si riferisce ad una sorta di protuberanza in corrispondenza del punto del Virata). Dovresti cambiare, allora dovrebbe andare a posto, e tu gioirai veramente.

Yogi: Devo ammettere che non l’avevo notata, Madre.

Shri Mataji: No? È lì.

Yogi: Sì, riesco a vederla. Appena Lei l’ha indicata sono riuscito a percepirla, in realtà posso sentirla più che vederla.

Yogi (Guido): C’è un membro dell’associazione per l’ipnosi che ci invita a tenere una conferenza lì. Dovremmo andare?

Shri Mataji: Oh, è sbagliato!

Yogi (Guido): Sì. Ci invitano a tenere lì una conferenza di Sahaja Yoga.

Shri Mataji: Allora dovresti dirgli che è una cosa sbagliata e saranno soddisfatti.

(Gli yogi ridono)

Vai a dire loro che sono tutte cose sbagliate, sono tutti bhut, sono tutte – come si dice – possessioni.

Yogi (Guido): Va bene.

Yogi (Warren): Avidya, è tutta avidya.

Yogi (Guido): Lo farò.

Shri Mataji: Diglielo per prima cosa.

Yogi (Warren): No, no, non tutti devono chiedere lo zucchero (non chiaro).

Shri Mataji: Lascerò a lui lo zucchero, potete prenderlo da lui.

Yogi (Guido): Shri Mataji lascerà lo zucchero e il sale a casa mia per tutti, poi…

Shri Mataji: … È molto strano, si può davvero fare qualsiasi cosa, sapete? Quale giustizia si può rendere a questo? Che cos’è?

Yogi (Warren): È uno dei nastri della trasmissione, Madre. Per gli archivi…

Shri Mataji: Va bene.

Signora: Grazie.

Shri Mataji: … Lei sta bene.

Signora: Con mia madre, io non parlo con mia madre.

Shri Mataji: Come si chiama?

Signora: Giuseppina.

Shri Mataji: Giuseppina.

(Il nome viene ripetuto qualche volta)

Signora: Siamo sempre state nemiche.

Shri Mataji: Lo sto dicendo (Giuseppina) nel modo giusto?

Yogi (Guido): È molto dolce.

Signora: Lo porterò con me.

[Interruzione nella registrazione]

Shri Mataji: … persone molto insicure.

Signora: Sì, sì, questo è vero.

Shri Mataji: Non hanno mai avuto le nostre possibilità economiche e le nostre comodità, quindi, naturalmente, hanno dei sentimenti un po’ particolari. (Forse si riferisce alla generazione a cui appartiene la madre della signora – che sembra, dalla voce, la giornalista che ha realizzato l’intervista – ossia, presumibilmente, le persone che hanno vissuto la guerra, ndt)

Signora: Immaturi.

Shri Mataji: Immaturi. Oltre a questo, sono inaspriti, sono molto amareggiati dalla vita, non hanno mai avuto una bella vita.

Signora: Sì, è vero. Non hanno mai conosciuto l’amore.

Shri Mataji: Né amore, né gioia, niente. Quindi perdonateli, è la cosa migliore.

Yogi (Warren): Adesso dovremmo andare, Madre.

Shri Mataji: Va bene.

Yogi (Warren): Questa è l’ultima volta che vedrà gli italiani.

Shri Mataji: Dio vi benedica tutti. Partirò domattina. Dio vi benedica, Dio vi benedica. Dio vi benedica tutti.

Bene! Un giorno eccellente anche per me (ride)!

Il sahaja yogi Guido traduce un articolo di giornale

Yogi (Warren): Cosa preferisce, Madre?

Shri Mataji: È alto, il volume è troppo alto.

Yogi (Guido): È troppo alto.

(Legge l’articolo:) “Shri Mataji porta il Suo messaggio a Milano”. Questo è il titolo: “La Grande…”.

Shri Mataji: Non ho sentito, ripeti.

Yogi (Guido): “Shri Mataji porta il Suo messaggio a Milano”. E il titolo, a caratteri cubitali, è: “La Grande Madre guida alla scoperta del seme dello Spirito”.

Shri Mataji: Il seggio dello Spirito.

Yogi (Guido): Il seme, il seme.

Yogi (Warren): Il seme.

Shri Mataji: Il seme… ci conduce, ci guida.

Yogi (Guido): Ci guida alla scoperta del seme dello Spirito. Questo è un appello fondamentale per l’uomo moderno, in quanto egli deve scoprire lo Spirito che ha in sé ed è questo il messaggio principale di Shri Mataji Nirmala Devi, da Lei trasmesso alle persone che ha incontrato.

Inoltre Lei ha una grande disponibilità nell’aiutarle a ricevere la realizzazione del Sé e nell’insegnare loro il modo per entrare in connessione con il Divino, attingendone l’energia vitale.

E ieri Ella ha trasmesso il Suo messaggio ai milanesi, durante la conferenza alla Sala dei Congressi della Provincia.

Shri Mataji ha detto: “La razionalità ha sviato troppo gli esseri umani, ed essi hanno dimenticato la propria spiritualità profonda e la naturale tendenza all’ascesa. Ma soprattutto, nel mondo occidentale, abbiamo sempre trascurato la conoscenza delle radici privilegiando la conoscenza dell’albero.

E ciò si è spinto troppo oltre, creando il rischio, non avendo radici, di essere distrutti. Ognuno di noi ha in sé il seme dello Spirito, che è la Kundalini. Essa è una sorgente illimitata di energia vitale, ma molto spesso non ne siamo consapevoli.

La mia missione nel mondo è dunque risvegliare questa energia, risvegliare la fiamma del Sé negli esseri umani, affinché possano ricevere la realizzazione del Sé e la completa integrazione di corpo e Spirito.

E ciò ci conduce ad uno stato di benessere psicofisico, ad un comportamento positivo e ad un atteggiamento positivo nei confronti della vita”.

La missione di Shri Mataji è iniziata nel 1970. Lei è nata in India dalla dinastia imperiale degli Shalivahan, ha studiato medicina e psicologia ed è moglie del Segretario Generale degli Affari Marittimi dell’ONU (Nazioni Unite).

Dopo aver insegnato in India, dove è molto nota come la Grande Madre, ha portato il Suo messaggio in Iran, Europa, America ed Australia. Offre la Sua opera gratuitamente in quanto, come dice Lei con un grande sorriso, “Dio non comprende il denaro”.

È una donna davvero straordinaria e non si può non rimanere affascinati dalla Sua semplicità, forza, capacità intuitiva e coerenza.

Shri Mataji: Molto dolce, vero?

Yogi (Guido): Hm! (Continua a tradurre) Chi ha ricevuto la realizzazione da Shri Mataji si mette a disposizione per trasmettere il Suo messaggio agli altri. Ed anche qui a Milano, in Piazza Sant’Eustorgio, adesso sta crescendo un nuovo centro di incontri per coloro che desiderino fare questa esperienza”.

Cristina Retlizz.

Intervista:

Intervistatore (in italiano): … Quando si parla di Divinità, bisogna stare un po’ attenti. D’altra parte io ho qui Alessandra (Pallini) che mi darà una grossa mano. Vorrei chiedere alla Grande Madre che cos’è la Kundalini.

Yogini (Alessandra): Shri Mataji, che cos’è la Kundalini?

Shri Mataji: La Kundalini è l’energia in noi del vero desiderio. Tutti gli altri desideri sono falsi, perché non danno la soddisfazione.

Giornalista (in italiano): Io mi sono segnato alcune domande, spero che siano domande sagge, dinanzi a una persona così grande. Vorrei chiedere un’altra cosa: risvegliare la Kundalini senza un’educazione spirituale, può essere pericoloso?

Yogini (Alessandra): Shri Mataji, potrebbe essere pericoloso risvegliare la Kundalini senza una cultura spirituale, senza un’educazione spirituale?

Shri Mataji: Assolutamente no, assolutamente no, perché la Kundalini è vostra Madre, è la Madre individuale e, nel momento in cui si risveglia e sale, si prende cura assoluta. Certe persone che non conducono una vita pura, che non hanno alcuna autorità concessa da Dio, non dovrebbero tentare di risvegliarla.

Giornalista (in italiano): Allora non tutti possono esercitare questo Sahaja Yoga, aiutami se non l’ho detto bene.

Yogini (Alessandra): (In italiano) Sì, tutti, ma devono prima venire da noi. (In inglese) Shri Mataji, lui chiede se tutti possono praticare Sahaja Yoga.

Shri Mataji: È per tutti. Possono non praticarlo tutti, ma è per tutti.

Giornalista (in italiano): Una cosa che mi interessa moltissimo. In questo momento mi sento a disagio. Può accadere anche alla Grande Madre di sentirsi a disagio dinanzi a una grande massa?

Yogini (Alessandra): Sta dicendo che non si sente a suo agio, si sente un po’ in imbarazzo, e vorrebbe sapere se anche Lei si sente un po’ in imbarazzo dinanzi a una grande folla, a molte persone insieme.

Shri Mataji: (Ridendo) Per niente, non provo alcun disagio fin da quando ero molto piccola.

Giornalista (in italiano): Qualche giorno fa ho parlato con un mio amico, un pittore, Scandurra, non so se lo conosci. Ha detto che quando si è vicino alla Grande Madre si avverte un senso di tranquillità, un senso di freddo [Yogini: “Di fresco”], di fresco. Giuro che in questo momento sento qualcosa di particolare. Che cosa mi sta succedendo?

Yogini (Alessandra): Ha detto che alcuni giorni fa, un suo amico, che è un sahaja yogi, Placido Scandurra, gli ha spiegato che quando qualcuno è in Sua presenza, sente qualcosa, una brezza fresca, un vento fresco che lo circonda. E lui dice che in questo momento sta sentendo questa brezza, questo vento fresco e chiede cosa sia, cosa gli stia succedendo adesso.

Shri Mataji: Ora, in questo momento, anche tutti quelli che mi stanno guardando possono sentirlo, se rivolgono le mani verso di me adesso, mentre parlo. Se lui sente, spiegherò di cosa si tratta. Prima di’ loro di tendere le mani verso di me in questo modo, così potranno sentirlo anche loro, e io spiegherò di cosa si tratta.

Giornalista (in italiano): In questo momento sto avvertendo del vento sulla mia fronte. Giuro che non dico bugie, è la verità. Per questo ho un po’ di paura.

Yogini (Alessandra): No, no.

Giornalista (in italiano): Sì, ho paura.

Yogini (Alessandra): Adesso di’ ai tuoi telespettatori di fare questa esperienza: rivolgere le mani davanti al video in questo modo verso Shri Mataji.

Giornalista (in italiano): Ecco, gliel’hai detto proprio tu in questo momento. Ma io vorrei fare un altro esperimento, se la Grande Madre vuole, ovviamente. Io vorrei toccare la Sua mano. Posso?

Yogini (Alessandra): Lui vorrebbe toccare la Sua mano, Shri Mataji.

Shri Mataji: Sì.

Giornalista (in italiano): Vorrei sentirla, in questo momento…

Shri Mataji: Quando la toccherò, sentirà l’energia fluire in lei.

Giornalista (in italiano): Può ripetere?

Shri Mataji: Quando la toccherò, sentirà l’energia fluire in lei.

Giornalista (in italiano): Sì, entra qualcosa, sì, sì, sì…

Shri Mataji: E inoltre non avrà nessun pensiero nella mente, può guardarmi senza pensare, può farlo adesso. E sentirà la gioia. Non c’è nessun pensiero nella sua (di lui) mente.

Giornalista (in italiano): In questo momento non sento questo. Sento una certa tranquillità. È la stessa cosa?

Yogini (Alessandra): Tranquillità e gioia.

Giornalista (in italiano): È così, sì.

Shri Mataji: Questo perché lo Spirito è la sorgente della gioia. E ciò che sta sentendo è l’Energia onnipervadente dell’Amore di Dio, che è molto sottile.

Giornalista (in italiano): Che cosa pensa dell’amore?

Yogini (Alessandra): Shri Mataji, lui chiede che cosa Lei pensa dell’amore.

Shri Mataji: L’amore è la sorgente di tutto e l’amore di Dio è tale che non si attacca a niente, è come la linfa di un albero che si diffonde a tutto l’albero, lo nutre e torna indietro. Se la linfa si attaccasse ad un’unica parte dell’albero, quest’ultimo morirebbe.

Giornalista (in italiano): Mi stanno venendo un sacco di idee, perché il tempo è molto breve! Un’altra domanda è questa. Forse è troppo cattiva. Lei è mai riuscita a rendere buono un uomo cattivo, almeno per un’ora?

Yogini (Alessandra): La domanda è se Lei è mai riuscita a rendere buono un uomo cattivo almeno per un’ora.

Shri Mataji: Rimangono buoni per sempre (ride). Diventano buoni per sempre, e sono più di mille quelli che mi avevano detto di essere proprio cattivi, peccaminosi – lo avevano confessato loro stessi o me lo avevano riferito altri – e tutti sono diventati persone splendide.

Giornalista (in italiano): Questa è una cosa che io ora chiedo a te (Alessandra) personalmente. Tu hai seguito e segui la Grande Madre. Che cosa ti ha dato?

Yogini (Alessandra): Beh, mi ha dato tutto. Mi ha dato ciò che non era nemmeno immaginabile avere. Anch’io sono arrivata in Sahaja Yoga in uno stato alquanto pietoso, stavo male, ero depressa e via dicendo.

In quel momento ciò cui aspiravo era la salute, il benessere fisico, perché quando si sta male è quello che si desidera. Quando ho iniziato a praticare questo Yoga, ciò che ho ottenuto è molto oltre quello che pensavo fosse ottenibile, non è nemmeno descrivibile.

Giornalista (in italiano): Pensi che tutti possano avere sensazioni particolari? O forse, se qualcuno non ci crede o è proprio contrario…

Yogini (Alessandra): (In italiano) Non è possibile, perché non è una questione di crederci o meno. Proprio ora Shri Mataji ha detto che i telespettatori possono fare un esperimento, e ha detto di rivolgere le mani verso di Lei. Adesso di’ ai telespettatori di rivolgere le mani verso di Lei, poi vediamo che cosa succede.

Giornalista (in italiano): Allora senti, lo devi dire tu, proprio tu.

Yogini (Alessandra): (In italiano) Allora, tutti quelli che sono davanti al video devono rivolgere le mani verso Shri Mataji, con il palmo della mano rivolto verso l’alto, e cercare di rilassarsi guardando Shri Mataji.

Giornalista (in italiano): E ora cosa dovrebbero ottenere?

Yogini (Alessandra): (In italiano) Dovrebbero ottenere una esperienza, devono sentire qualcosa che è inutile spiegare (a parole): è qualcosa di assolutamente benefico, da non temere, devono sentirsi assolutamente rassicurati su questo punto. La manifestazione fisica è questo vento fresco che tu stesso hai sentito e questa specie di gioia, di benessere: anche tu hai sentito qualcosa, no?

Giornalista (in italiano): Sì.

Yogini (Alessandra): (In italiano) Questo è ciò che sentiranno.

Giornalista (in italiano): Vogliamo dirlo a Lei?

Yogini (Alessandra): (In italiano) Certo.

Giornalista (in italiano): Sì, certo, prego.

Yogini (Alessandra): Shri Mataji, abbiamo detto ai telespettatori di rivolgere le mani verso di Lei, di guardarla stando in pace, poi daremo la …

Shri Mataji: Sì, e poi dovrebbero venire ai vostri centri per apprendere di cosa si tratta, come si gestisce, come diventare maestri di se stessi e come diventare grandi, immensi alberi in grado di dare la realizzazione anche agli altri.

Yogini (Alessandra): (In italiano) Shri Mataji ha detto che questa esperienza, la realizzazione del Sé – questo è il nome di ciò che hai sentito [Giornalista: “Sì”] – è come un piccolo seme che nasce davanti a Lei, una piccola esperienza che è in realtà molto grande, ma è all’inizio. Per stabilizzarla e comprenderne la grandezza, queste persone dovrebbero venire nei nostri centri di Sahaja Yoga, che sono sia a Milano che a Roma, e continuare con noi su questa strada che Lei ci ha aperto, che è davvero meravigliosa e oltre l’immaginabile.

Giornalista (in italiano): Scusami, Alessandra, dovrei chiederti una cosa molto importante. Tutto questo avviene gratuitamente. Questo è bellissimo e molto importante perché ci sono anche altre persone che non adottano questi sistemi, vero? O sbaglio?

Yogini (Alessandra): (In italiano) Certamente. Qui quello che avviene è un congiungimento con il Divino, con l’energia che pervade l’universo ed è un’energia che si sente sul sistema nervoso, fa parte della natura, anche se è Shri Mataji che catalizza questo fenomeno, e quindi è impensabile che possa avvenire senza di Lei; però fa parte dell’evoluzione umana, diciamo.

Giornalista (in italiano): Benissimo. Qui vorrei rendere partecipe anche la Grande Madre.

Yogini (Alessandra): (In italiano) Che cosa vorresti chiederle?

Giornalista (in italiano): Se potessi tradurle quello che hai appena detto ai nostri telespettatori…

Yogini (Alessandra): (In italiano) Ah, ma Lei lo sa già. Se vuoi chiedere qualcos’altro a Shri Mataji…

Giornalista (in italiano): Vorrei concludere questa serata facendo un’ultima domanda. Da quanti anni Lei ha questa… chiamiamola sensibilità?

Yogini (Alessandra): (In italiano) Diciamo questo potere.

Giornalista (in italiano): Questo potere, questo potere.

Yogini (Alessandra): Shri Mataji, da quanti anni ha questo potere di risvegliare la Kundalini?

Shri Mataji: Lo possiedo fin dalla prima infanzia, però non sapevo come applicarlo a livello di massa, perché non sapevo di cosa soffrissero gli esseri umani. Pertanto ho dovuto studiarli per alcuni anni e dal 1970 ho iniziato la mia opera di dare la realizzazione a livello di massa.

Giornalista (in italiano): Molti giornali hanno scritto della permanenza a Roma della Grande Madre. Forse ho divagato un po’, ma dobbiamo dirlo: la Grande Madre è la moglie di un importante personaggio politico. È vero?

Yogini (Alessandra): (In italiano) Sì, Lei è la moglie del Segretario Generale dell’IMO, che è l’Agenzia Marittima delle Nazioni Unite.

Giornalista (in italiano): Ecco, benissimo. Vorrei che tu chiedessi alla Grande Madre se questa serie di interviste è stata corretta o sbagliata. Possiamo andare via tranquillamente?

Yogini (Alessandra): (In italiano) Questa che hai fatto tu o quelle che sono state pubblicate sui quotidiani? Abbiamo ricevuto molte recensioni su Il Corriere della Sera, Repubblica, Il Tempo… Quindi, a quali ti stai riferendo? Alla tua?

Giornalista (in italiano): Sicuramente, sì, io sono un po’ vanitoso, lo sai…

Yogini (Alessandra): Shri Mataji, lui vorrebbe sapere da Lei se è soddisfatta della sua intervista.

Shri Mataji: Certamente, molto, molto.

Giornalista (in italiano): Grazie, grazie, grazie, grazie. Allora ci congediamo e speriamo che, dopo questa trasmissione, ci sentiremo tutti più buoni e, perché no, seguitiamo ad essere senz’altro sempre più buoni.

Buonasera da Claudio Capuana.

Penso sia andata bene, vero?

Shri Mataji: Molte grazie, molte grazie.

Giornalista (in italiano): Grazie, grazie, grazie.

Intervista

Giornalista: Che cosa pensa del presente?

Shri Mataji: I tempi attuali sono i migliori nella storia della spiritualità, io li chiamo il tempo della fioritura. Molti santi che stanno ricercando Dio, riceveranno le benedizioni.

[Guido traduce la risposta di Shri Mataji. La giornalista riavvolge il nastro per riascoltarlo. Interruzione nella registrazione]

Giornalista: … L’aggressività e la paura.

Shri Mataji: Hmm… Non mi fido della religione. È meglio che glielo spieghi io.

Giornalista: Va bene.

Shri Mataji: Lo pensa anche lei?

Giornalista: Sì, va bene.

Shri Mataji: … a proposito della religione che io predico.

Giornalista: Quale religione predica Lei?

Shri Mataji: La religione che è proprio innata in noi. Non c’è niente di esteriore. Io predico la religione innata nel nostro essere, che ci dà l’equilibrio.

Giornalista: Posso chiederle perché pensa che l’uomo sia violento?

Shri Mataji: Perché l’uomo è violento? Va bene.

Giornalista: Perché l’uomo è violento?

Shri Mataji: L’uomo è violento per vari motivi, potrebbe essere frustrato, infelice, potrebbe essere violento per natura. Ma io dico che dovete cercare il vostro Spirito. Quando diventate lo Spirito, esso è gioia e una persona così dà soltanto gioia.

Giornalista: Che cosa intende per “realizzazione”?

Shri Mataji: Realizzazione significa che si deve rinascere. Significa che si è come un uovo e si diventa come un uccello. Allora si diviene la verità, l’attenzione diviene collettiva e si diventa la sorgente della gioia.

Giornalista: Cosa è necessario alle persone per ottenere questa realizzazione?

Shri Mataji: Possono ricevere la realizzazione se hanno il vero desiderio. Infatti l’energia chiamata Kundalini, che è il riflesso dello Spirito Santo, è il vero desiderio in noi.

Quindi, se avete il vero desiderio di diventare lo Spirito, l’otterrete.

[Interruzione nella registrazione]

Giornalista: … è qualcosa che non fa parte della nostra cultura. Che cosa pensa Lei del motivo per cui questo Spirito Santo, la Kundalini, non è molto conosciuta qui in Occidente?

Shri Mataji: Il motivo è che la conoscenza che avete qui in Occidente…

Giornalista: Mi scusi, può ripetere? La Kundalini non è molto conosciuta perché… diversamente non si sentirà la mia voce. Non gliel’ho detto prima, mi scusi. Va bene, possiamo ricominciare.

Shri Mataji: La conoscenza della Kundalini non è molto diffusa in Occidente perché voi avete la conoscenza dell’albero, mentre l’India ha la conoscenza delle radici. Per questo da queste parti non è diffusa. Ma nella Bibbia è scritto: “Apparirò dinanzi a voi come lingue di fuoco”, e anche nelle prime ere cristiane le persone erano a conoscenza dei centri e dei centri sottili. Ma con il tempo è diventata una religione molto organizzata, così si è perso il contatto con la realtà.

Giornalista: Lei pensa che Oriente e Occidente possano comprendersi a vicenda e che entrambi i popoli possano diventare – probabilmente lo sono stati, non so quando – un tutt’uno?

Shri Mataji: Potranno comprendersi tutti perfettamente se diventeranno lo Spirito, perché lo Spirito è l’Essere collettivo e la natura dello Spirito è la stessa.

Giornalista: Mi scusi, può ripetere? Penso che…

Shri Mataji: L’ho fatto, vede? Non ho iniziato con “perché”. Ho iniziato con “Perché”?

Yogi (Warren): No. “Si capiranno tutti perfettamente”.

Giornalista: Però non so chi.

Yogi (Warren): Gli orientali e gli occidentali.

Giornalista: Mi scusi.

Shri Mataji: Mi scusi.

(L’intervistatrice dice qualcosa)

Shri Mataji: Va bene, mi scusi.

Giornalista: Posso ricominciare?

Shri Mataji: Gli orientali e gli occidentali sono uguali, sono tutti esseri umani. Hanno gli stessi chakra e tutto il meccanismo interiore è uguale. Quando diventano lo Spirito, esso è l’essere collettivo e ha la stessa natura in tutti gli esseri umani.

Ed è così che si comprenderanno reciprocamente molto bene.

[L’intervistatrice spiega tecnicamente allo yogi, Guido, che manderà in onda le prime parole di Shri Mataji, e poi in sovrapposizione la voce di lui]

Giornalista: Posso chiederle perché, secondo Lei, gli esseri umani hanno paura di morire? Perché hanno timore della morte, paura di morire?

Shri Mataji: Le persone hanno paura di morire perché non conoscono il proprio futuro. È una terra sconosciuta nella quale devono entrare. Inoltre, hanno paura di poter finire all’inferno e di essere torturati. Ma in realtà, se si diventa lo Spirito, tutti i peccati vengono perdonati e si entra nel regno di Dio.

Giornalista: Quale pensa sia la differenza fra i veri guru e i falsi guru?

Shri Mataji: Qual è la differenza fra un falso guru e un vero guru? Innanzitutto, chiunque prenda denaro da voi è un falso guru, tanto per cominciare. Inoltre, un guru che distolga la vostra attenzione dallo Spirito indirizzandola verso altre cose è un falso guru: ad esempio, chi materializza diamanti o cose simili è un falso guru.

Ce ne sono altri che vi fanno saltare per aria, che dichiarano che vi faranno volare e roba del genere: sono tutti falsi. Si dovrebbe chiedere soltanto la realizzazione del Sé.

Giornalista: C’è qualche pericolo nel risveglio della Kundalini?

Shri Mataji: No, nessuno, perché Lei è vostra Madre. Non c’è alcun pericolo nel risvegliare la Kundalini, perché è vostra Madre. È la vostra Madre individuale, come potrebbe crearvi problemi? Ma poiché certa gente conduce una vita del tutto irreligiosa e iniqua, quando tenta di risvegliare la Kundalini causa problemi.

Giornalista: Quali sono i vantaggi di conseguire la realizzazione del Sé?

Shri Mataji: Il vantaggio della realizzazione del Sé è che si diventa completamente integrati. Si ottiene la perfezione fisica, mentale, emozionale e si è in completa armonia con il Divino. L’Energia divina inizia a fluire attraverso di voi e diventate dinamici.

Giornalista: Qual è… (interruzione nella registrazione).

Shri Mataji: L’Energia divina è quell’energia sottile che permea ogni energia, è l’amore e la compassione di Dio, è il Suo volere.

E agisce come un etere molto sottile in ogni molecola, in ogni essere umano e in ogni cosa esistente.

Il progresso materiale distruggerà inevitabilmente l’uomo. Ma se il progresso è spirituale, esso salverà e trasformerà l’intera atmosfera in una meravigliosa terra di amore divino di Dio.

Per diventare puri, o realizzati, non dovete rinunciare a niente, è un mito. Voi credete di possedere queste cose. In realtà, questo mito si infrange e voi vi distaccate completamente. Quando non siete attaccati, non dovete rinunciare a niente.

È molto sbagliato credere di dover soffrire per ottenere la realizzazione del Sé. Cristo ha già sofferto per voi, che altro potete soffrire voi? L’unica cosa è che dovete risvegliare Cristo dentro di voi. Esiste un centro sottile, l’Agnya chakra: quando la Kundalini sale, lo illumina ed Egli assorbe tutti i vostri condizionamenti e tutto il vostro ego. E voi non dovete assolutamente soffrire, è un’idea molto sbagliata che vi inculcano.

Noi dobbiamo diventare lo Spirito. Nel nostro processo evolutivo, adesso per noi è arrivato il momento di diventare lo Spirito, che è la nostra quarta dimensione. È ciò che dovete raggiungere ed è così che possiamo risolvere tutti i problemi di questo mondo confuso.

La moralità è la religione interiore degli esseri umani. I dieci comandamenti che ci sono stati dati da Mosè rappresentano queste dieci valenze in noi. Come il carbonio possiede quattro valenze, noi abbiamo dieci valenze e, quando perdiamo queste dieci valenze, si crea uno squilibrio e diventa difficile ascendere.

Il peccato si ha quando si perde una di queste valenze. Se si perdono quelle sul lato destro, ci si connette con l’aggressività del lato destro. Se si perdono quelle sul lato sinistro, si acquisisce la furbizia del lato sinistro.

Allora si contraggono le malattie, si hanno tutti i problemi. Ma se vi mantenete al centro, con tutte le dieci valenze intatte, rispettando voi stessi, non avrete mai problemi e sarete molto validi, perfetti per l’ascesa. E otterrete la vostra più alta crescita spirituale molto rapidamente.

Per mantenere l’equilibrio prima della realizzazione, ci si dovrebbe attenere a una vita moderata, senza andare agli estremi in nulla. È così che vi mantenete al centro. Per commettere un peccato occorre fare uno sforzo, mentre per essere retti non si deve fare nulla, perché nascete retti.

Sahaja Yoga significa unione spontanea con il Divino. Sahaja: saha significa ‘con’ e ja ‘nato’.

È qualcosa di naturale, di innato in voi, è un vostro diritto essere in unione con il Divino. Yoga significa anche abilità o i trucchi della conoscenza del Divino, di come gestire il Potere divino.

Nei tempi moderni possiamo dire che Sahaja Yoga sia diventato un Maha-Yoga, ossia un grande Yoga, perché la gente ottiene la realizzazione a livello di massa e agisce a livello collettivo.

Devo dire che non serve soltanto parlarne. Dovreste venire tutti nei centri di Sahaja Yoga e ottenere la vostra realizzazione. Infatti è un avvenimento che dovrebbe aver luogo, non serve a niente parlarne soltanto.





1 In termodinamica, il calore latente è la quantità di energia scambiata (sotto forma di calore) durante lo svolgimento di una transizione di fase (o “passaggio di stato”).

2 P2 (acronimo di Propaganda due, fondata nel 1877 con il nome di Propaganda massonica), fu un’associazione per delinquere e loggia della massoneria italiana aderente al Grande Oriente d’Italia (GOI). Fondata nella seconda metà del XIX secolo, venne sciolta durante il ventennio fascista e poi ricostituita alla fine della seconda guerra mondiale; nel periodo della sua conduzione da parte di Licio Gelli assunse forme deviate rispetto agli statuti della massoneria ed eversive nei confronti dell’ordinamento giuridico italiano. Fu sospesa dal GOI il 26 luglio 1976; successivamente, la Commissione parlamentare di inchiesta sulla loggia massonica P2 sotto la presidenza dell’onorevole Tina Anselmi concluse il caso P2 denunciando la loggia come una vera e propria «organizzazione criminale» ed «eversiva», venendo sciolta definitivamente nel 1982.

3 Annie Wood Besant (1847 – 1933). È stata un’attivista, saggista ed esoterista inglese, fondatrice dell’Ordine Mistico del tempio della Rosacroce. Si impegnò per i diritti dei lavoratori ma soprattutto delle donne, mettendosi a capo di azioni di protesta e scrivendo articoli di propaganda. È conosciuta per i suoi numerosi scritti esoterici. Fece parte della Fabian Society. Dopo aver letto la Dottrina segreta della Blavatsky entrò nella Società Teosofica e nel 1891 le succedette nella direzione della sezione esoterica.

4 V. Shri Ganesha Puja a Zermatt del 1984.

5 L’Ama Dablam è una vetta di 6.812 metri che si trova in Nepal nella valle del Khumbu Himal, nel Parco nazionale di Sagarmatha e domina la valle del Dudh Kosi che porta verso i campi base del Lhotse, Everest ed altri picchi del Mahalangur Himal comunemente identificato come Khumbu.