Discorso finale al seminario di Bordi, La Maya è importante

Bordi (India)

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(05/2022 SOTTOTITOLI, TRADUZIONE INEDITA)

SHRI MATAJI NIRMALA DEVI

Discorso finale al seminario di Bordi

La Maya è importante”

Bordi (India), 9 Febbraio 1985





[All’arrivo Shri Mataji chiede: “Avete tutti le fotografie? Tutti avete delle fotografie”.

Qualcuno poi dice a Shri Mataji che alcuni yogi vorrebbero offrirle un canto dal titolo “L’Esaltazione della Devi”, tratto dal 1° Capitolo del Devi Mahatmyam.

Shri Mataji: “Bene, prego, iniziate”.

O Tu che sei l’Anima di ogni cosa,

Chi è in grado di lodarti?

Eterna ed Imperitura,

Tu sei l’Incarnazione del Verbo sacro,

Tu sei Savitri e la Suprema Madre dei Deva.

Da Te questo universo è nato, da Te questo mondo è creato,

Da Te è protetto, O Devi,

E Tu sempre lo consumi alla fine.

O Tu che sei sempre della forma

Del mondo intero,

Al tempo della creazione,

Tu sei nella forma dell’energia creatrice,

Al tempo del sostentamento,

Tu sei nella forma dell’energia protettrice,

E, al tempo della dissoluzione del mondo,

Tu sei nella forma dell’energia distruttrice.

Tu sei la suprema conoscenza

Così come la grande non-conoscenza,

Il grande intelletto e la grande contemplazione,

Così come la grande illusione,

La grande Devi così come la grande asuri.

Tu sei la causa primordiale di ogni cosa,

che realizza le tre qualità,

Tu sei la notte scura della dissoluzione periodica

Tu sei la grande notte della dissoluzione finale

E la terribile notte dell’illusione.

Tu sei la Dea della buona fortuna,

La sovrana, la modestia e l’intelligenza

Caratterizzata da conoscenza;

Umiltà, nutrimento, soddisfazione,

Tranquillità e pazienza.

Armata di spada, lancia, mazza, disco, conchiglia,

Arco, frecce, fionda e mazza di ferro,

Tu sei terribile e, al tempo stesso, piacevole;

Sì, più piacevole di tutte le cose piacevoli e di estrema bellezza.

Om Twamewa Sakshat, Shri Mahalakshmi, Mahasaraswati, Mahakali, Trigunatmika, Kundalini Sakshat, Shri Adi Shakti, Shri Nirmala Devi Namo Namaha.

Om Twamewa Sakshat, Shri Kalki Sakshat, Shri Adi Shakti, Shri Nirmala Devi Namo Namaha.

Om Twamewa Sakshat, Shri Kalki Sakshat, Shri Sahasrara Swamini, Moksha Pradayini Mataji, Shri Nirmala Devi Namo Namah.]

In questa occasione in cui state tutti per lasciarmi, è piuttosto duro ascoltare queste qualità descritte nella vostra bellissima canzone. Le mie parole sono colme di un sentimento di estrema tristezza ma anche dell’entusiasmo riguardo a nuove iniziative, alcune idee che devo sviluppare maggiormente per attuare tutto ciò con cui mi descrivete.

Tantissimi rakshasa devono essere uccisi, secondo la vostra descrizione. Tutte le disuguaglianze devono essere eliminate da questo mondo. Tutta l’ignoranza, l’oscurità, le illusioni devono essere aboliti, secondo la vostra descrizione.

È molto facile distruggere questo mondo ed è stato anche più facile distruggere i demoni e i diavoli, ma oggi i tempi sono così precari che tutti loro sono entrati nel cervello, nel Sahasrara di molti ricercatori. È dunque un compito molto delicato rimuovere quegli orribili influssi per salvare i ricercatori dalle grinfie di questi diavoli.

Siete stati molto gentili a capire che si tratta di una cosa molto delicata e non si può fare con durezza, in modo spicciativo, con affermazioni dirette. Le persone vanno prese alla larga perché sono rocce dure, e dobbiamo aiutarle a capire attraverso la compassione, l’amore ed una totale sollecitudine.

Il discernimento è l’unico modo in cui possiamo riuscirci e si deve usare il discernimento in ogni modo, per salvare queste persone.

Una volta salvato il massimo numero, i rakshasa potranno essere distrutti. Di fatto ormai sono stati smascherati al punto che si stanno distruggendo da soli, con il loro stesso comportamento.

Il bello della falsità è che si evidenzia da sola. Se ne vedono gli effetti. E in questo processo scopriamo anche che, a volte, gli effetti di questi demoni persistono nel nostro comportamento.

Tutti i sahaja yogi che sono stati da falsi guru dovrebbero stare attenti a non lasciarsi più dominare durante l’ascesa.

Inoltre ci sono altri effetti del nostro passato: la nostra aggressività, la nostra incompatibilità (di carattere), le nostre attività anti-collettive.

Tutto questo deriva dall’aspetto grossolano della personalità. Non appena la vostra grossolanità diventerà sempre più sottile, vi fonderete, vi dissolverete con grande facilità nella consapevolezza collettiva.

Ora, le cose che devo fare a volte sembrano enormi ed io cerco il vostro aiuto in ogni modo. Non posso farlo da sola, quindi cerco il vostro aiuto e chiedo la vostra consulenza in molti modi, in quanto gli esseri umani non sono facili da capire. Si deve chiedere a degli esseri umani che cosa stiano combinando.

Il primo compito che vi attende è quello di salvarvi dalla negatività interiore, quella all’interno.

Si potrebbero trovare ogni tanto una o due anime mormoranti che dicono sciocchezze sul programma che abbiamo organizzato, sul tour che abbiamo fatto, su come ci siamo spostati, sciocchezze assolutamente insignificanti per la vita spirituale.

O forse alcuni potrebbero protestare per qualcos’altro, perché hanno l’attenzione su altre cose. Dimenticateli, perché dovreste preoccuparvi della vostra ascesa.

La negatività può anche arrivare da una comprensione personale delle cose.

Il mio unico sforzo è stato quello di farvi dimenticare il resto del mondo e farvi iniziare ad ascendere in collettività, così come nella vostra crescita spirituale individuale. Questi due aspetti sono così concomitanti che non posso distinguerli. Come quando sorge il sole e arriva la luce: è così.

Occorre dunque stare molto attenti su questo punto, nel senso che, quando ripartirete da qui, se qualcuno inizia a parlare in questo modo malevolo, mettete semplicemente le mani sulle orecchie e dite: “Non vogliamo sentire. Per favore, non trascinateci giù”. Perché vi tireranno giù e alcuni sahaja yogi immaturi crolleranno.

Spero che tutti coloro che sono venuti si atterranno a quanto hanno ottenuto, a quanto hanno percepito, a quanto hanno compreso e progrediscano con questo.

Quando sarete ripartiti da qui dovrete considerare, percepire la totalità, l’interezza dell’esperienza.

Solo a pensarci, il ricordo, la shakti (potere) di Mahakali di questo vi riporterà alla mente tutte le belle esperienze, il brivido, quello che chiamiamo il brivido delle esperienze; e gioirete dei fremiti che avete sperimentato in India, quando ritornerete ai vostri paesi. E quei fremiti riempiranno l’atmosfera.

L’atmosfera si modifica enormemente. Quando il numero dei sahaja yogi aumenta, l’atmosfera si trasforma e il clima si modifica.

Non solo, ma anche gli esseri umani iniziano a cambiare. Quindi per noi è necessario che arrivino sempre più persone (in Sahaja Yoga).

Pertanto adesso dovete vedere innanzitutto la vostra negatività. Poi dovete vederla fra i sahaja yogi: noi siamo un’unica cosa, non criticate mai un altro sahaja yogi. Non parlate mai con durezza con altri sahaja yogi. Noi siamo molto gentili con gli altri perché sappiamo che, se non lo facciamo, essi non lo accetteranno e reagiranno.

Invece ho visto che, in Sahaja Yoga, molti parlano tra loro in maniera molto sgarbata e talvolta, al momento di organizzare qualcosa, tendono anche ad essere aggressivi. Se, ad esempio, si allestisce qualcosa, obietteranno: “Perché non in quest’altro modo?”.

Cercate di lasciar perdere la maggior parte delle cose che volete dire. È molto semplice così. Diciamo ad esempio la scelta di un colore.

State in silenzio, guardate cosa succede. Vi mettete a dare suggerimenti perché pensate di poter dare suggerimenti, perché vi sentite in dovere di dire qualcosa.

Non è necessario. Non è necessario. Infatti, avete visto che in Giappone parla soltanto una persona. Se è necessario dire qualcosa dovreste dirlo; diversamente, se è inutile, se è solo per creare una nuova idea, un nuovo tema, un nuovo concetto, non va bene.

Ora, l’aspetto principale di Sahaja Yoga è che non appartiene a nessun paese. Appartiene a quel paese che è il regno di Dio. Quindi è una cosa molto diversa quella alla quale siete approdati. Una volta che ve ne siate resi conto, che accettiate la situazione di essere ormai entrati nel regno di Dio, il vostro senso di sicurezza si rafforzerà, il vostro stile si consoliderà, il vostro comportamento migliorerà, il vostro atteggiamento verso voi stessi migliorerà e sentirete davvero di esservi tuffati nel mare, nell’oceano di gioia. Assumete quel potere. (Ma) assumerlo è molto difficile in Sahaja Yoga. La gente ha difficoltà ad accettare la realtà. Se invece è qualcosa di irreale, se qualcuno riesce a ipnotizzarvi, allora ci credete. Confidate nel fatto che ormai siete in paradiso. Questo è il regno di Dio ed è qui che dovete essere e gioirne.

Rimarrete stupiti. Quando ciò accadrà, tutta la vostra ricerca sarà finita, tutte le vostre frustrazioni avranno fine e saprete di avere ormai raggiunto la condizione in cui dovete dare. Adesso siete diventati la luce, e la luce deve dare. Questo è il compito della luce, e non vi preoccuperete più di come mantenere la luce accesa, perché una volta che avrete iniziato a diffonderla in quel modo si muoverà liberamente.

La collettività non può essere realizzata con sforzi mediocri. Ad esempio, molti pensano che, invitando la gente per un tè o qualcosa del genere, verrà un po’ più di gente. Persone di questo genere non rimangono mai. Oppure chi ama sentirsi dire parole molto dolci e cose così, viene solo per partecipare ad una specie di picnic, ad una bella riunione, per stare in gruppo, e poi scompare.

Dobbiamo avere persone di qualità. Per cominciare dobbiamo avere persone di qualità, e per finire dobbiamo avere gente di qualità. Chi resta alla periferia rappresenta un problema per Sahaja Yoga.

Costoro vengono e ci creano problemi lateralmente. Come queste schermaglie che abbiamo da fuori; è così che arrivano e attaccano qualcuno all’esterno, e se ne vanno. Quindi la gente alla periferia non ci serve a nulla.

Cercate dunque di avere il più possibile persone di qualità, il maggior numero possibile.

Non è la popolarità il punto essenziale in Sahaja Yoga. È la qualità, ciò che si ottiene e dove si arriva. Se la qualità delle persone è scarsa, lasciatele perdere. Dimenticatele, non discutete con loro, non cercare di persuaderle, non cercate di portarle. Questa è una delle cose che dovremmo comprendere. Non dovremmo continuare a lottare per il mondo intero. Dov’è il posto nel paradiso di Dio per metterci tutta questa gente senza senso? Non c’è posto. Non c’è spazio. Quindi è meglio conservarlo, perché loro non lo meritano. Pertanto non cercate di spingere ad entrare gente del genere.

Stiamo tentando alcuni esperimenti con alcune persone molto difficili e inutili. Stiamo cercando di spingerle in ogni modo. Se non funzionerà, dovremo espellerle. E dovete accettarlo. Non dovrebbe esserci compassione per gente simile, ma compassione per gli altri sahaja yogi che soffrono a causa loro.

Il modo migliore di avere compassione è capire che loro (i sahaja yogi) sono santi e soffrono a causa di individui negativi, quindi perché spingerli in Sahaja Yoga e creare problemi a tutti? Non è così che dovrebbe essere.

Questa è dunque una delle cose che andrebbero capite quando si organizza qualcosa: avere persone di qualità. Se si hanno dieci persone di qualità, esse ne creeranno diecimila domani.

Ma se ne avete anche solo una inutile, annienterà anche le altre nove. Quindi fate attenzione a non permettere a gente senza qualità di partecipare ai puja. Gli estranei non dovrebbero intervenire al puja. Dovrebbero venire solo persone di qualità. E di chi ha partecipato al viaggio (tour), abbiamo osservato il comportamento, il comportamento che ha avuto, come è progredito. Sappiamo tutto di tutti.

Valuteremo come stanno progredendo quando visiterò i vostri paesi e me ne occuperò. E poi potrò dirvi che il tal dei tali non è affatto progredito.

Quindi l’atteggiamento dovrebbe essere che dovremmo progredire tutti individualmente e, quando saremo progrediti individualmente, il progresso individuale si evidenzierà nella gioia collettiva. Chi non riesce a gioire della collettività non è un sahaja yogi.

Ora, il leader può essere solo uno, non possono esserci tre leader. Per ogni scopo pratico ho nominato Danny come leader delle Nazioni Unite – Unite… (si ferma per correggersi, risate, Shri Mataji sorride). Ah, è questa è la parola giusta, è questa è la parola, è questa la parola. Dovremmo dire Stati Uniti, ma poi dovremo avere le Nazioni Unite (applausi).

Questo perché trovo in Danny le qualità imprescindibili per un buon sahaja yogi. È molto amabile, sa come comportarsi con le persone, è molto costante nella propria ascesa e non sgrida le persone, non si arrabbia troppo con le persone. E finora non l’ho visto arrabbiarsi con nessuno. Sono stata con lui per tanti giorni e tratta le persone molto bene e sa come controllarle. Ma è estremamente forte per quanto riguarda Sahaja Yoga. Estremamente forte e lo capisce.

Tutte queste qualità possono aiutarvi moltissimo a capire come dovrebbe essere un leader. Lui, inoltre, è altruista.

Ho visto che non ha in nessun caso mire egoistiche, né per la sua reputazione, né per la sua posizione o altro. Non gli importa di chi diventa leader, non gli interessa niente di tutto ciò. La percezione dovrebbe essere che diventare leader è semplicemente un gioco.

Diversamente ho visto che se si nomina amministratore qualcuno, costui monta a cavallo (dell’ego). Se viene nominato leader o altro, si monta la testa. Succedono cose di ogni genere.

Ciò non dovrebbe più accadere, e i leader devono fare in modo di diventare degli avadhuta1 realmente grandi ed evoluti.

In caso contrario non possono fare buona impressione sulle persone. Gli avadhuta sono estremamente compassionevoli, estremamente gentili. E, quanto a voi, direi che dovreste seguire l’esempio di Tukarama, perché era una persona molto gentile e dolce, ma ha detto cose molto, molto profonde e molto dirette.

Quindi, il comportamento schietto non deve essere così tagliente da dilaniare tutti. Un comportamento schietto potrebbe essere quello di guidare la persona nel modo corretto per facilitarle l’attraversamento di questo oceano di maya. Questo è ciò che viene chiamato leadership.

La leadership non dovrebbe essere contestata. Alcuni hanno troppe idee provenienti dall’esterno perché si considerano importanti, sapete, ritengono di essere importanti e sapere tutto. Sono amministratori o giornalisti oppure sono stati politici o altro, e cercano di controllare i leader. Questo è sbagliato. Quindi, non cercate di controllare i leader. Se c’è qualcosa che non va, li correggerò io.

Questo è molto importante perché, ve lo ripeto ancora e ancora, quando iniziate a contestare il leader, io ho dei dolori. Quindi, per favore, non fatelo. Se non volete farmi del male, non contestate il leader per come è.

Ora che siete in partenza, da qui portate con voi tutti i dolci ricordi degli indiani.

Dovete dare loro l’ultimo sguardo, direi, e anche promettere che scriverete loro per ringraziarli, per mantenere i contatti, per avere amici, scrivere loro lettere e loro scriveranno a voi.

Instauriamo contatti per sapere cosa accade, dove accade: così potremo avere una buona circolazione e comunicazione (di notizie) tra di noi e potremo stabilire una migliore comprensione dei diversi paesi attraverso questo metodo.

Anche coloro i quali sono arrivati da altri paesi, ad esempio gli australiani, dovrebbero scrivere agli inglesi o ai francesi, oppure i francesi potrebbero scrivere agli australiani.

In questo modo dovrebbe esserci un grande movimento. La circolazione deve essere buona. Se la circolazione non è buona il corpo si ammala, pertanto la circolazione deve essere buona e tutti voi dovete attivare una circolazione che sia buona, compassionevole e Sahaj.

Il mio lavoro non finisce qui. Adesso, come sapete, mi sposterò verso altre zone. Poi andrò a Calcutta. Per la prima volta avremo un programma come questo a Calcutta.

Dopodiché mi recherò in Australia, in Nuova Zelanda, poi tornerò in India e di nuovo a Londra; sono in continuo movimento.

I miei percorsi sono molto tortuosi, complicati e indiretti. Il sole deve seguire un’unica traiettoria. Io invece vado di qua e di là (risate, Shri Mataji ride). Ci sono spostamenti in ogni direzione, niente di regolare. È regolarmente irregolare, nel modo più assoluto (risate), è così. Tuttavia sta funzionando, funziona con una sorta di ritmo interno, credo. Pulsa e mi sento molto felice di quel movimento ritmico.

Quindi, devo pregarvi di prendervi cura della vostra salute, del vostro patrimonio spirituale e della vostra famiglia di Sahaja Yoga nei vostri paesi.

Che Dio vi benedica tutti.

[Frase in marathi]

Li sto ringraziando per essersi presi grande cura di voi (applausi). Intendo dire che sono andati fino in villaggi e in luoghi molto remoti.

E hanno fatto tutto ciò che ho chiesto per organizzare programmi in vere e proprie giungle e lungo i fiumi, e hanno fatto di tutto soltanto per farvi sentire felici e lontani dalla pazza folla.

Tutto ha funzionato soltanto grazie alla loro collaborazione, senza alcuna ricompensa, senza nulla.

Hanno dovuto prendere dei permessi e lasciare il lavoro per venire qui. Hanno realizzato tutto così bene che possiamo ammirare come, in un posto remoto come Brahmapuri, o come Sangli dove non c’erano stanze o altro, hanno allestito tutte queste tende e tutto il resto da un giorno all’altro perché voi poteste pernottare lì e godervi il soggiorno.

Quindi, se c’è stato qualche problema, dovete capire che non si trovano facilmente tende disponibili in India. Dobbiamo farle. Non abbiamo tutte queste attrezzature che avete voi per il campeggio, perché a voi piace talmente il campeggio che se andate in un negozio potete trovare tutto l’occorrente. Qui bisogna fare tutto. Non si trova l’attrezzatura per il campeggio perché, per qualche ragione, gli indiani non hanno proprio tempo per il campeggio, non hanno tempo per prendersi una vacanza, e nemmeno ci vanno in vacanza. L’altro giorno sono rimasta sorpresa, qualcuno mi ha detto di aver preso un taxi e di essere andato nel sud dell’India a fare una gita.

Ero davvero sorpresa che ci fosse riuscito, perché di solito è raro. Ed è una buona idea spostarsi così, incontrare altri sahaja yogi e fare un piccolo viaggio. Invece loro non si muovono proprio. Sono come dei Ganesha: una volta stanziati in un posto, ci rimarranno fino a quando non saranno messi in mare. (Risate)

Per questo è stato davvero straordinario che in così tanti siano venuti fin qui da Delhi, e vi ringrazio per essere venuti e aver reso questa occasione così propizia e bella (applausi).

Devo ringraziare soprattutto i sahaja yogi di Madras che sono arrivati fin da Madras, che è così lontana, per raggiungerci e unirsi a noi (applausi). Naturalmente si devono ringraziare ancora e ancora i sahaja yogi del Maharashtra per essersi presi cura di noi così bene (applausi).

Spero che un giorno potremo invitarli nei vostri diversi paesi e tenere dei seminari come questo. Forse un giorno. Forse un giorno arriverà il momento in cui saremo in grado di farlo, quando avremo la nostra nave e si potrà viaggiare sulla nave. [Wa-wa degli yogi, applausi, Shri Mataji ride].

Yogi: Bolo Jaganmata Shri Nirmala Devi ki!

Tutti: Jai!

Shri Mataji: Ho queste idee, vedete, sono troppo entusiasta. Ho idee fantastiche. Se ve ne parlassi, vi mettereste tutti a saltare, quindi non voglio svelarvele tutte. (Risate)

Ma si materializzano. In un modo o nell’altro le mie idee si materializzano e dovremmo organizzare un seminario da poter celebrare su una nave, una nave che viaggi in tutto il mondo, così da poter toccare ogni angolo e sponda del mondo. Sarebbe una bella idea.

In un mese di viaggio si può fare il giro del mondo, credo. Non è così difficile se si ha una bella nave robusta, messaci a disposizione dall’IMO [Organizzazione Marittima Internazionale] (Shri Mataji ride, risate e applausi). Speriamo in bene per questo.

Di fatto, in questo paese la gente è molto disponibile. Il governo è molto disponibile. Abbiamo visto come il governo centrale sia stato di grande aiuto. La dogana è stata di grande aiuto. Tutto questo è accaduto perché un funzionario della dogana prende la realizzazione, ne parla con altre persone e coinvolge tutti i funzionari della dogana. Poi un’altra persona, un poliziotto, ne parla ad un altro e arrivano tutti i poliziotti.

Ma, vedete, le relazioni in questo paese sono migliori di quanto non siano altrove perché il clima di questo paese ci rende aperti, le nostre case sono aperte, abbiamo le case aperte. Viviamo in modo aperto. In un villaggio tutti si conoscono. Ad esempio, se a Nagpur dite il nome di mio padre, tutti lo conoscono.

Voglio dire, tutti mi conoscono, tutti conoscono mio padre ed io conosco loro; sono rapporti molto allargati ed è un vantaggio che abbiamo e che possiamo creare lì con la solarità del nostro amore.

Quindi, cercate di essere gentili, cercate di essere amabili anche con quelli che non sono sahaja yogi. Non dimostratevi fanatici o altro, ma cercate di essere dolci e gentili. Provate. Se vogliono venire, bene, ma non insistete, non forzateli. Questa è la cosa peggiore. Non forzate mai queste persone a venire perché, se verranno, saranno molto fastidiose.

Non sono di alcuna utilità per noi, quindi non costringete nessuno a venire. Ci sono parenti, fratelli, sorelle, marito, moglie: dimenticateli.

Se vogliono venire, che vengano. Altrimenti dimenticateli. Non preoccupatevi di loro.

Ora, per quanto riguarda il prossimo tour, non so come potremmo impostarlo l’anno prossimo, ma ve lo farò sapere in tempo così da poterlo organizzare meglio di questa volta. Forse potremmo fare ancora due tour, non lo so, o forse dei tour di quindici giorni, o qualcosa del genere, in modo da fare due parti del tour di quindici giorni, qualcosa del genere.

Proveremo a sviluppare nuove idee poiché avete visto che dare la realizzazione sta diventando sempre più semplice e, forse, la gente potrebbe ricevere la realizzazione semplicemente partecipando al programma. Un giorno potrebbe accadere così in India. (Applausi)

Vorrei ricevere da voi idee sensate, adeguate e costruttive per il vostro paese.

Questa sarebbe un’ottima idea, ma non condannate qualcun altro criticandolo. Questo non mi piace affatto perché io conosco ognuno di voi. Quindi, ditemi solo se avete idee costruttive su questo, sulla diffusione, su come andare in nuovi paesi.

Ad esempio, Gregoire voleva iniziare qualcosa in Grecia, e ci sono anche altri che vogliono farlo in Grecia. Quindi, dobbiamo capire come possiamo realizzarlo in Grecia e dobbiamo trovare persone che lo facciano funzionare in altri posti, ovunque pensiate di poterlo fare.

Alcuni ad esempio hanno detto che sarebbe una buona idea iniziare in Tunisia. Lavorateci e fatemi sapere in quali paesi pensate si possa fare.

Magari qualcuno può andare in Brasile o in qualche altro posto.

Ma ora penso che, prima che ci vada io, dovrebbero andarci alcuni di voi, farlo funzionare, aprire un centro, avere un bel centro attivo e, a quel punto, verrei io. È meglio. Altrimenti è del tutto sprecato. È così che lo propagheremo in Occidente.

Analogamente, noi dobbiamo fare lo stesso anche in India. In passato lo diffondevo viaggiando molto.

Se abitiamo in un posto come Delhi, diciamo, possiamo andare ad incontrare esponenti di diverse organizzazioni, parlarci e organizzare conferenze presso di loro.

Non è necessario che ci vada io. Tutti voi potete parlare e tenere conferenze, in diverse organizzazioni, in diverse istituzioni, in diversi comuni e via dicendo.

In India è molto più facile organizzare queste conferenze. Gli indiani amano molto ascoltare conferenze. Quindi sarebbe una buona idea. Ma anche per gli occidentali, nelle università, ad esempio, potete trattare e parlare con i professori. Di vostra iniziativa potete pensare a tante cose che potete fare. E sono sicura che arriverà un giorno nel quale tutti questi sforzi produrranno risultati. Come vi ho detto riguardo a ciò che facevano i discepoli di Buddha. E non occorre che io vada in tutti questi posti.

Potete farlo voi e, solo vedendo voi, la gente si avvicinerà a Sahaja Yoga molto più rapidamente, perché penseranno che, se voi siete così straordinari, Chi vi ha dato tutto questo deve essere ancora più straordinario. Allora non sarà necessario che io li incontri, perché a volte rimangono anche delusi nel vedermi. (Risate)

Pensano che chi aveva parlato prima era stato molto brillante eccetera, mentre io, nel mio svabhava (natura intrinseca)di Mahamaya gioco ad essere maldestra, a volte sbaglio e provo a mostrarmi come una semplice donna di casa.

E allora la gente non capisce e pensa che questa piccola donna di casa, moglie di un funzionario del governo, sia un altro caso irrecuperabile; se poi è anche un’indiana cristiana deve essere senza speranza (risate).

Sapete, tutte queste cose aiutano a decidere, ed è così che si può prendere la decisione finale relativamente all’ultimo giudizio.

Vedete, Mahamaya è l’unico mezzo per poter giudicare le persone. Non esiste altra via d’uscita. Soltanto chi riesce a vedere oltre la Maya sarà salvato. Chi non riesce a vedere oltre la Maya non può essere salvato. Pertanto, la Maya è importante. (Applausi)

Ora, come ultima cosa, ma non meno importante, ricordate che vostra Madre vi ama moltissimo.

Grazie infinite.

Adesso i vari gruppi vogliono incontrarmi. Gli australiani sono già qui, in tanti. Quindi, altri australiani che sono arrivati possono venire.

Warren: Facciamoli venire separati. Loro partono domani, Madre.

Shri Mataji: Va bene, allora quelli che vanno via oggi.

Warren: Posso fare solo un annuncio?

Shri Mataji, Shri Mataji, certi gruppi devono incontrarsi per brevi riunioni. Quindi, se possono, si ritireranno presso quegli alberi laggiù e gli altri gruppi potranno venire ad incontrarla qui davanti. Va bene?

Shri Mataji: Vuoi che io vada dove sono quegli alberi?

Warren: No, no, no, no, Shri Mataji (risate). Devono formare dei piccoli gruppi per riunioni logistiche riguardo ai loro bagagli, alcuni libri, le copie dell’Avvento e tutte le cose che devono portarsi via.

Shri Mataji: Va bene. Ho tre libri da dare.

Warren: Perché non far venire per primi gli americani?

Gregoire: Shri Mataji adesso incontrerà gli americani e qualcuno farà da collegamento. Tutti i leader nazionali portino i propri gruppi qui lungo i pini e vi chiameremo quando Shri Mataji chiamerà un’altra nazione. Siate rapidi, va fatto velocemente [poco chiaro]. Quando siete con il vostro gruppo nazionale, potete riassumere molto rapidamente come far parte dello Spirito di questo luogo e parlare anche dell’organizzazione e di alcune cose che dovete fare, in particolare raccogliere questi libri, “L’Avvento” e altro.

Adesso suggerirei di rendere omaggio nel nostro cuore a Shri Mataji…

Shri Mataji: Danny!

Gregoire: Tutti gli americani vengano qui e tutti i gruppi nazionali si incontrino qui. Jai Shri Mataji!

Tutti gli yogi: Jai Shri Mataji!

Gregoire: Adesso sbrighiamoci.

Warren: Per americani si intende Canada e Stati Uniti.

Gregoire: Americani, significa Canada e Stati Uniti.

Shri Mataji: Gregoire…

[Il video termina qui. La parte successiva non è registrata su video, quindi non è stata verificata]

Warren: Molto velocemente.

Shri Mataji: Vedi, Danny, questo è il libro di Rommel.

Danny: Grazie.

Shri Mataji: Così puoi dargli un’occhiata. E, penso… Gregoire, Gregoire!

Warren: Shri Mataji, tutti coloro che non hanno ricevuto dei Ganesha, possono avere quelli rimasti?

Shri Mataji: Sì. Quelli che non hanno ricevuto il Ganesha possono prenderli da qui. Ne ho anche per loro. Ora, Gregoire, questo è il libro che ha scritto Rommel, ma potresti promuoverlo un po’ in Austria?

Gregoire: Certamente.

Shri Mataji: Verte tutto sul nostro Sahaja Yoga.

Gregoire: [Non chiaro]

Shri Mataji: No, no, non lo so [non chiaro]. Va bene, adesso datelo, e anche questo.

Warren: Quei sahaja yogi occidentali che non hanno ancora ricevuto il Ganesha, per favore, vengano davanti.

Shri Mataji: Ed anche le persone di Madras ed altri.

Warren: Magda li distribuirà davanti. Per favore, restate fuori.

Shri Mataji: Warren, questo è per l’Australia, quindi puoi darlo tu…

Warren: Grazie, Madre.

Shri Mataji: A chi dovrei darlo?

Warren: Lo farà James.

Shri Mataji: James!

Warren: Non è qui, Madre. Lo incontreremo.

Gregoire: Dove sono i Ganesha?

Warren: Dietro. Dovrebbe occuparsene Magda [non chiaro].

Yogi: Magda è qui.

Warren: Allora vai, proprio lì [non chiaro].

Shri Mataji: Bello, guarda, è una bellissima edizione… È così [non chiaro].

Gavin: [non chiaro].

Shri Mataji: Vorreste provare con alcuni in Canada?

Yogi: Di cosa, Madre?

Shri Mataji: Questo libro, questo. Gregoire, se puoi dare questo a lui, ti darò l’altro, il prossimo, ne ho uno. Ve ne manderò alcuni. Questo è il libro che ha scritto Rommel. È una sorta di… quel che sto dicendo è che lui divulga antefatti ed anche alcune prove di tutto ciò che è scritto nei libri antichi a proposito del fiume Gange e quant’altro. È proprio un bel libro. Sono molto interessanti le fotografie. Potete aprirlo e guardare.

Yogi: È disponibile in molte copie?

Shri Mataji: Sì. Nel caso …

Yogi: Edizione limitata?

Shri Mataji: No, no, no, no, ne abbiamo tanti. Voglio dire, dipende, ma dovete fare un ordine e tutto il resto, e occuparvi di tutta la parte commerciale.

Yogi: Questo devo darlo gratuitamente, ma riguardo a [non chiaro] devo portarlo ad alcuni editori e distributori di libri e mi occorre un numero per questo, Madre, un codice speciale per il libro.

Shri Mataji: Che cos’è il numero speciale?

Yogi: È per… posso procurarlo, nessun problema. È per Rommel. Ne ha bisogno per venderlo nel mondo. () Lui ne ha in abbondanza.

Yogi: Si chiama ISBN2.

Shri Mataji: Guardate questa. Guardate la fotografia che ha fatto lei, meravigliosa. Dove è andata? Viene da Francoforte, come si chiama? Da Francoforte.

Warren: Sandra.

Shri Mataji: Sandra, Sandra può vedere.

Warren: Sandra Castelli.

Yogi: Straordinaria, Madre, eccezionale.

Shri Mataji: Guardate le fotografie. Queste sono in bianco e nero, ma guardate, guardate all’interno (del libro). Queste sono in bianco e nero. Questa è tutta la parte teorica, ma quelle a colori sono bellissime fotografie.

Yogi: Con un significato spirituale.





1 La parola Avadhuta consiste di quattro sillabe, ciascuna delle quali proviene da quattro concetti. “A” viene da Akshara (alfabeto) o ciò che è imperituro, “Va” viene da Varenya o eccellente, “Dhu” viene da Dhuta (scrollato di dosso) e Ta viene da Tat o quello. Shri Mataji traduce questo termine come grande maestro (“great master”) o “i veggenti più elevati ed evoluti” (“highest evolved seers”).

2 ISBN è una sigla che significa International Standard Book Number, cioè numero standard internazionale per i libri. L’agenzia internazionale ISBN che emette questi codici definisce infatti l’ISBN come un numero che identifica a livello internazionale in modo univoco e duraturo un titolo o una edizione di un titolo di un determinato editore.