Seminario, Mahamaya Shakti

Birmingham (Inghilterra)

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S H R I   M A T A J I   N I R M A L A   D E V I

Mahamaya Shakti – Seminario

 Birmingham (Inghilterra), 20 Aprile 1985


Sapevo che gli inglesi erano il popolo più intelligente, ma debbo dire che hanno anche un’intelligenza molto acuta e pura per afferrare il punto essenziale.

Si dice che al livello del Sahasrara, la Dea si incarna come Mahamaya, poiché il compito che deve eseguire è di una natura molto differente. A livello del chakra del cuore, Anahata, ella deve solo difendere, solo difendere i ricercatori dagli artigli delle forze malvagie che non sono neppure tanto sottili; sono molto grossolane, simili a forme, apparenze umane. E sono facili da contrastare, da combattere ed uccidere.

Ma al livello del Sahasrara il lavoro è molto complicato. Per prima cosa, il Sahasrara degli esseri umani è di per sé una cosa molto complicata. Innanzitutto, non è solo la precarietà dei tempi, ma ogni nazione ha anche le proprie complicazioni che si vanno ad aggiungere al Sahasrara. A parte questo, come sapete, nel Sahasrara abbiamo i seggi di tutti i centri, non solo dei sette di cui trattiamo. E tantissime nadi (canali di energia, ndt) vengono fatte funzionare attraverso il Sahasrara.

I chakra, dove le Deità debbono agire, devono affrontare molte meno complicazioni rispetto alla Deità del Sahasrara dove si trovano così tanti centri e tante nadi, ed essa deve agire sul Sahasrara dei ricercatori. Per esempio per la Deità del cuore, o del Vishuddhi, le persone non sono così complicate, non debbono ricevere la realizzazione. Nulla deve succedere ai loro cervelli in quanto tali. Si deve soltanto badare che siano protette completamente, che acquisiscano un senso di sicurezza, nulla di più. Debbono percepire di essere protette da Dio. Ci sono pochissime complicazioni, così che le persone sono estremamente sensibili ed assolutamente dedicate. Non si deve dir loro: “Dovete sacrificarvi”. Non occorre dire: “Dovreste diventare retti o virtuosi”; sono già retti, virtuosi ed anche pronti al sacrificio. Nessuno deve dirglielo. Ma nei tempi moderni, come vedete, le cose sono molto più complicate. Gli esseri umani hanno reso i propri cervelli molto complessi. Quando vedo queste complicazioni su complicazioni, sento proprio che Mahamaya è l’unica che possa salvarli.

Anche Shri Krishna usava una minima parte di questo potere, ma non come è usato oggi. Uno di questi aspetti è che egli poteva apparire alla gente – a pochissimi, solo ad Arjuna – come Virata. Egli poteva uccidere le persone con il suo Sudarshan.

Anche al tempo di Cristo il potere di Mahamaya ha agito per la Sua vita, nel senso che Egli fu crocefisso e risorse soltanto grazie al potere di Mahamaya. Perché è miracoloso; il potere di Mahamaya è il potere miracoloso di Dio. Ed i miracoli sono creati dal Suo potere, attraverso le Deità stesse. Nel senso che esso agiva sulle Deità. Come Shri Rama, il quale tramutò una pietra in una donna chiamata Ahilya[1]. Assetato scagliò una freccia nel… e ne trasse l’acqua. Maometto colpì una pietra e ne trasse acqua. La stessa cosa con Mosè che creò il varco per far attraversare il popolo. Questi miracoli sono stati tutti compiuti dal potere di Mahamaya. Ma questo potere agisce per mezzo di queste forze, mediante le Deità.

Oggi, però, è incarnato nella sua piena forza e agisce per mezzo vostro. Agisce a vostro favore. Vi sta aiutando enormemente, e non so se questi cervelli complicati ne siano consapevoli. Agisce su moltissime dimensioni, perché, prima di tutto, abbiamo questa orribile cosa chiamata ego che ci fa pensare di sapere tutto, come ho detto ieri a proposito dei teologi. Molte persone, anche in Sahaja Yoga, hanno questo modo di pensare, iniziano a considerarsi qualcosa di grande.

Tutto quello che prima aveva un fascino grossolano, acquista un fascino molto sottile. E loro iniziano ad usarlo. Agisce in entrambi i sensi: con alcune persone può agire in modo tale che vuole godere del gioco del potere sia chi non l’abbia avuto, sia chi sappia come gestirlo.

Potrebbe esserci un altro tipo, quello di coloro che pensano di avere sempre sofferto e che stanno soffrendo anche ora. Può esserci un’altra tipologia di persone che, quando entrano in Sahaja Yoga, sviluppano complicazioni emotive. So di alcune persone – l’ho sentito dire – che, dopo essere entrate in Sahaja Yoga, hanno provato attrazione per un uomo, o una donna, ed hanno cominciato a comportarsi così. A volte, il richiamo del denaro, della bramosia e della sensualità diviene più sottile.

Così essendo Mahamaya la forza più sottile – la più sottile di tutte, che voi non potete assolutamente comprendere né spiegare attraverso il vostro cervello – agisce e li frastorna, li istupidisce proprio. Se non si fa così, loro non possono smetterla, non possono eliminare questo comportamento.

Costoro, in modo più sottile, rimangono gli stessi, ma senza esserne consapevoli. Le persone avare diventano avare in un modo molto sottile, molto sofisticato, ma rimangono avare. Chi è dominante, diventa dominante in un modo più sottile. Chi critica seguita a farlo in modo più sottile. Chi si lamenta lo fa in modo più sottile. Ed è per questo motivo che Mahamaya agisce. Prima di tutto vi intontisce, completamente. Così, vi rendete conto che ogni vostro pensiero o reazione a qualcosa, a certe situazioni, è una Maya, è solo una allucinazione creata da Lei.

Ora prenderemo come esempio il secondo capitolo della (Bhagavad) Gita, che descrive uno Sthita PrAgnya, colui che è uno yogi, che è un sahaja yogi. Per costui ogni cosa dovrebbe essere Sama: che qualcuno vi insulti, o vi ami; che qualcuno vi lasci da parte, o vi accetti; che qualcuno sia generoso con voi, o non lo sia, voi siete Sthita PrAgnya, non fa alcuna differenza, perché chi è così è superiore a tutto, fluttua sul battello della gioia. Nulla può disturbare una persona del genere. Questo è il segno. Se la vostra gioia può essere disturbata da una qualsiasi cosa, significa che non siete ancora un sahaja yogi completo.

Quando vedo che la gente viene coinvolta dal proprio ambiente….. prenderemo come esempio gli indiani. È meglio parlare degli altri (risate): possiamo osservare i difetti altrui molto più facilmente dei nostri (risate). È la natura umana, lo capisco (risate). Ora, devo dire che gli indiani sono molto furbi per quel che riguarda l’aspetto spirituale. Loro direbbero: “In un modo o nell’altro, dobbiamo avere almeno dieci Puja, quando Madre viene qui”. Così si industrieranno: “C’è anche questo”, e poi: “C’è anche quest’altro”, e ancora: “E il compleanno di Maometto?”. E poi: “E il compleanno di Mosè?” – non sanno neanche quando è, ma lo scopriranno in qualche modo (risate). Ed ancora: “E il compleanno di Lao-Tse? Perché non scopriamo quando è? Così quando Madre sarà qui, invariabilmente, ogni tre giorni celebreremo un Puja”.

Io li capisco molto bene, perché loro sanno quel che accade nel Puja, in quanto lo conoscono per tradizione. Sin dal tempo dei Veda sanno quel che accade: nel Puja le vostre Deità, che sono deboli, che sono indebolite anche dalle vostre stesse azioni, d’improvviso si rafforzano, acquistano potere. È così che voi percepite il potere. Ma questa è ancora, direi, una sensazione temporanea, perché se non riuscite a mantenere in loro quella vitalità, torneranno di nuovo deboli. Essi (gli indiani) sanno che al momento del Puja si acquista quella forza; così perché non usare ben bene Madre, perché non prenotarla? Appena arrivo lì, sono prenotata per i Puja. Il primo Puja appena arrivo; il secondo Puja subito al terzo giorno, e al quarto qualcosa del genere. Io chiedo: “Questo perché?”, “È il compleanno di Abramo!” (le risate coprono qualche parola). “Allora è meglio che facciate il Puja di Abramo. Perché il mio?”. Chiunque è ansioso di pagare per il Puja, molto ansioso. E sono stati molto sorpresi, sapete. L’anno passato, credo, è successo che alcuni europei – perché su questo punto sono stupidi – hanno protestato: “Perché dovremmo pagare undici rupie per il Puja?”, o qualcosa del genere. E (gli indiani) si sono molto sorpresi: “Sono proprio stupidi, sapete, noi siamo più intelligenti di loro”. Cosa sono undici rupie dopo tutto? Così debbo confonderli. E allora, quando nel periodo del puja sono confusi, succede invariabilmente, per un motivo o per un altro, che non possano celebrare il Puja. Magari quel giorno c’è amavasya (luna nuova); oppure non c’è la luna; oppure non c’è Venere – Venere deve esserci – vi sarà qualche disguido nelle date o nel Panchanga (calendario) che consultano; qualche disguido con la sala, che non è più disponibile, sparita all’improvviso. Oppure succede qualcosa al principale officiante che non può venire. Rimangono sorpresi: “Madre, perché non abbiamo avuto il Puja?” Ed io: “Perché non lo fate voi? Datevi da fare! Dovete meritarvi tutti questi Puja, per come mi state prenotando. Ve lo meritate? Avete brocche sufficienti a contenere tutta la Grazia che voglio far fluire?”. Di solito ogni falso guru si compiacerebbe di avere un Puja dopo l’altro, perché lui non ha niente da fare: sta seduto a prendere tutto il denaro che arriva. Allora si rendono conto del perché tutto è andato male, nonostante sia un giorno di Puja. Perché?

Perché il lavoro di Mahamaya consiste in qualche modo nel gestire la vostra ascesa. Per prima cosa nel purificarvi. Anche la purificazione è molto difficile. Perché in paesi come l’Inghilterra, o l’America, oppure tutti quei posti dove l’ego è così forte, se dite a qualcuno: “Questo non va in te”, sono pronti a lasciare Sahaja Yoga. O se non (lasciano) Sahaja Yoga, diranno: “No, no Madre, come può essere? Io sono perfettamente a posto. Gli altri si sbagliano. Io sono il migliore”.

Così è necessario purificare la gente. E come farlo? Dovete confondere quella persona. E quella persona deve rendersene conto da sola, perché al giorno d’oggi non si può dir nulla a nessuno in modo diretto. Costoro pensano di farmi un favore, per il fatto che sono in Sahaja Yoga. Non si rendono conto di quel che hanno ottenuto.

Vi era una persona – per certi versi molto negativa, debbo dire – che ottenne un lavoro molto importante da qualche parte; mi disse di avere avuto un lavoro importante. E poi cominciò a comportarsi male con alcune persone e perse il lavoro. “Cos’è successo?” “Non so, mi hanno scritto che non eravamo più graditi”. Allora dovetti dire: “Deve esserci qualcosa di negativo in te”. A quel punto mi confessò tutto. Ma perché procedere in questo modo tortuoso?

Mahamaya crea anche dei grandi camuffamenti. Io sembro come voi, esattamente come voi. Non per la macchina fotografica, s’intende, è la macchina fotografica che molte volte mi smaschera (breve pausa, seguita da una risata generale). Anche i vostri occhi, a volte, riescono a percepire qualcosa. Vedete alcune cose, ma dimenticate quel che avete visto, dimenticate tutto. Anche quella è Mahamaya – Bhranti Rupena Samsthita (forma, aspetto illusorio della Devi, ndt). Vi genera anche illusioni a causa delle quali dimenticate tutto. Dimenticate come avete ottenuto la realizzazione, come siete stati aiutati da Sahaja Yoga, come le cose abbiano funzionato tanto bene per voi. Dimenticate tutto. Questo è ancora un aspetto di Mahamaya.

Perché? La ragione è che dovete essere messi alla prova per vedere fino a che punto siete consapevoli. Dovete essere messi alla prova. Quanto avete progredito? Se sapete giudicare gli altri, questo non significa che siate molto in alto. È vostra Madre che deve giudicarvi. Voi dovete giudicare voi stessi. Ma se pensate di poter ingannare Mahamaya, non potete. Invece Mahamaya può ingannare voi, è questo il suo potere. Vi illude. In realtà non è peccato ingannare qualcuno che cerca di essere stupido. Lei vi illude, vi fa correre a sinistra quando dovete andare a destra. Vi fa subire dei colpi; vi fa soffrire un poco – solo un poco, non molto – così da farvi crescere in saggezza. Affinché non siate soddisfatti di voi stessi, ma progrediate nella vostra ascesa. Affinché sviluppiate la vostra maturità, per crescere; affinché non giustifichiate voi stessi, non vi sopravvalutiate, non guardiate a voi stessi, ma alla vostra ascesa. Ho conosciuto persone che sono qui in Sahaja Yoga da anni ma non sono di alcuna utilità. E al momento giusto subiscono un contraccolpo. Ma vi sono persone che sono cresciute di colpo, in un tempo brevissimo. E spero che proseguano la loro ascesa.

Così da un lato essa vi inganna, si mimetizza; e voi proprio non capite. Come quando sono andata in America e ho chiesto deliberatamente a qualcuno di darmi della Coca Cola mentre ero lì seduta, non acqua. Quando ho cominciato a bere la Coca Cola, sapete, tutta la gente presente era sorpresa: “Questa signora sta bevendo Coca Cola: come può essere l’Adi Shakti? (risate). Come può l’Adi Shakti bere Coca Cola? (risate). Dovrebbe bere soltanto Amrut, l’Ambrosia, come può bere Coca Cola?”. Ma Mahamaya può mutare la Coca Cola in Amrut (risate sommesse). Qualsiasi cosa Ella tocchi, si trasforma.

Come nei Puja. Io non direi che lo faccio deliberatamente, o con azioni apposite, ma a volte funziona anche per mezzo delle Deità, perché ora esse capiscono qual è il loro compito. Comprendono che questo è l’avvento di Mahamaya. E debbono badare che, qualunque cosa facciano, crei quel carisma, come lo chiamano, ossia una specie di illusione, una specie di illusione che appare come un miracolo. Operano anche loro allo stesso modo. Quando normalmente, se è Krishna a dover agire, potrebbe semplicemente andare a staccare subito la testa di una persona, e finirla lì; un bollettino (di guerra, ndt), come si dice. Ma lui non lo fa, l’ho notato, adesso è molto abile, non lo fa. Ha altri modi per bloccare le persone che sono contrarie a Sahaja Yoga: queste non riescono più a parlare, perdono la voce, sembrano stupide. Perché, in questo stato di Mahamaya, tutto ciò è fatto solo per provare l’esistenza di Dio.

Con tutte le altre incarnazioni, nessuno ha sfidato Dio. Egli non ha dovuto provarla. Oggi dobbiamo provare l’esistenza di Dio. Ecco perché Mahamaya agisce in quel modo. Continua a farvi girare e girare, finché capite. Deve essere approvato dal vostro cervello il fatto che abbiate compreso che cos’è Mahamaya. Altrimenti chiunque potrebbe affermare: “Io sono Dio; sono questo; sono quello”. Deve essere provato. Vale a dire che il vostro cervello deve accettarlo, dovete accettarlo mentalmente: “Si, è vero”. Ed è per questo motivo che tutta questa commedia è interpretata da Mahamaya.

Il miracolo del risveglio della Kundalini stupisce perfino me. Davvero, a volte mi stupisce il modo in cui agisce in migliaia di persone. Quando sono stata a Dharamshala, quando sono arrivati i suoi abitanti, sono rimasta davvero sorpresa. Quando sono andata lì, stavano proprio aspettando che la Dea arrivasse da…come se stesse arrivando dal cielo, o quasi. Per nulla preoccupati di dove stessero seduti, di chi fosse la gente intorno, nulla, tutti in ansiosa attesa. E quando sono arrivata lì ed ho parlato loro, nessuna domanda, nulla. E mentre parlavo, la Kundalini si è alzata, hanno ricevuto la realizzazione. “Che cos’è?” Hanno detto: “Siamo venuti qui per il Devi Jagram, il risveglio della Dea. E sappiamo che Lei è Mahamaya. Perciò non siamo preoccupati di quel che Lei sta per dire. Sia che ci insulti, o che faccia quel che preferisce, sappiamo che Lei è Mahamaya; lo sappiamo. Qualunque cosa Lei possa farci è per il nostro bene, lo sappiamo. Qualunque cosa possa dirci, la accettiamo. Ci dia il risveglio. Questo è tutto. Noi non La contesteremo, non diremo nulla, qualunque cosa Lei dica va bene. Lei parli di….”.

Voglio dire, a volte parlo del cemento, delle costruzioni, di queste cose. Di norma io parlo di queste cose, vedete, di solito. Ma eccezionalmente a volte parlo dello Spirito, perché penso che alla gente non piaccia. Ma anche mentre parlo del cemento, sto sciogliendo il cemento in voi. Poi hanno aggiunto: “Non ha importanza Madre, anche se Lei impugna un grosso bastone e ci colpisce, va tutto bene. Sappiamo che ci sta mettendo alla prova, ma sappiamo che Lei è Mahamaya. È tutto detto: Lei lo è!”. Non si preoccupavano di quale sari indossassi, di quali ornamenti portassi, niente. Per loro era questo l’importante: “Lei ora è arrivata. Sta per darci la realizzazione”.

Non avevano immagini o proiezioni mentali su questo, nulla. Sapevano che stavo per arrivare, e che loro stavano per ottenere la ricompensa per la loro annosa ricerca. È tutto. Lavorare per queste persone è un piacere, è un piacere incontrarle. Questa è una esperienza davvero gioiosa per vostra Madre. E loro lo sanno: “La sola cosa che darà gioia a nostra Madre è la nostra ascesa, null’altro”. E per loro nulla ha significato, oltre al fatto di dover ricevere la realizzazione, nient’altro importa. Nessuno mi ha parlato dei problemi della propria famiglia, nulla, nulla, nulla. Sono davvero persone dal cuore puro, che sanno che cos’è una Mahamaya.

Maha vuol dite “la grande”, perché detiene i poteri di tutte le Deità, controlla tutte le Deità, supera tutte le Deità. E Maya significa anche amore e compassione. Tutta questa fatica per cosa? La gente non comprende. In Occidente la gente non comprende perché lo stia facendo. Deve esserci qualche ragione. È per compassione. Ma il gioco della compassione si svolge attraverso il potere di Mahamaya. Il gioco della compassione non arriva direttamente, come se qualcuno dicesse: “Va bene, venite, vi darò cento sterline. Prendetele”. Questo è un modo brutale di fare le cose. Mahamaya non lavora così. Voi siete nei guai, e chiedete denaro: “Cosa devo fare, Madre?”. E improvvisamente scoprite che nella posta qualcuno vi ha spedito del denaro, dicendo: ”Oh, mi hai prestato dei soldi tanto tempo fa, ed ho sentito un bisogno impellente di doverlo restituire. Questo è il tuo denaro”. E voi vi eravate dimenticati di aver prestato dei soldi a quella persona, se davvero li abbiate prestati oppure no. Cominciate a domandare e ricevete il denaro. Quella è Mahamaya, è il modo grazioso. Quando siete in difficoltà, vi accadono incidenti, oppure vi viene provocato qualche danno fisico, Mahamaya agisce in un modo che vi stupisce, e l’intero essere si riempie di gratitudine.

Vi ho raccontato l’esperienza di un tecnico di linee aeree che viaggiava su un aereo che era stato dirottato, e di quando i dirottatori tentarono di aprire la porta della cabina dove costui si trovava essendo un ingegnere. Ma lui non aprì, così i dirottatori spararono una pallottola attraverso la porta, ma la pallottola non lo colpì, gli passò a lato. Poi sfondarono la porta ed entrarono, sparandogli due colpi, ma entrambe le pallottole finirono di lato. Pensate, da una così breve distanza. Nella cabina non vi è molto (spazio? ndt) ma in qualche modo le pallottole finirono ai lati. Ed egli continuava a ripetere soltanto: “Madre ti prego, proteggimi”, solo questo, vedete. I dirottatori si infuriarono talmente che estrassero i loro pugnali e presero a colpirlo sulla testa, ma le lame si piegarono (risate). Si misero a guardare il pugnale e la sua faccia. E chiesero: “Cosa stai dicendo?”. E lui: “Nulla, nulla, sto solo chiedendo a Madre di proteggermi. Questo è tutto”. I dirottatori lo guardarono e poi divennero molto amichevoli, molto amichevoli (risate). Sua moglie era andata in America. E, vedete, debbo aver regalato dei sari alla maggior parte di voi, debbo aver regalato così tante cose che non lo ricordo neppure. Le avevo donato un sari. Così, quando seppe del dirottamento, disse: “Non mi può succedere nulla, Madre mi ha donato un sari”. Portò il sari al suo cuore, e disse: “Lo so, questo sari è la mia protezione e non può accadere nulla a mio marito”. Non ritornò in India. Era sicura che il marito stesse bene. Perché è molto complicato recarsi in Pakistan, e tutto il resto. Ed il marito stava bene.

Così lavora Mahamaya: in modo leggiadro, così da non darvi la sensazione che le cose vengano fatte in maniera grossolana e diretta. Non ne parla, non ne dice nulla. Per esempio, io non voglio mai dire quanto denaro dovrei spendere oppure ho speso, ma Mahamaya gioca con me e, in un modo o nell’altro, smaschera anche me. Anche se cerco di nasconderlo, viene semplicemente svelato. A volte Mahamaya fa un bel gioco con me, gioca con me perché, sapete, anche le Deità, a volte, cercano di farmi degli scherzi.

Come quando (i sahaja yogi) mi avevano comprato una scialle per il Guru Puja, e dissi: “Se mi avete comprato lo scialle non accetterò per nessun motivo un sari, qualunque cosa possiate fare”. E loro: “Madre, ma noi abbiamo comprato il sari. Abbiamo fatto la sottogonna”. Ed io: “Comunque sia, ora non lo prenderò. In ogni caso, qualunque cosa accada non lo accetterò”. Ed erano molto dispiaciuti, sapete. Perché io debbo avere Maryada (limiti del giusto comportamento). Pensavo: “Devo insegnar loro le Maryada”. Le Deità sono molto astute. Così prima del Puja mi recai in bagno, solo per lavarmi i piedi. Sapete, è la nostra abitudine indiana, ci laviamo i piedi. Così andai lì per lavarmi i piedi e, sapete, i rubinetti in India possono essere ad ogni altezza, possono essere qui, o quassù (risate), possono essere lassù. Non vi sono restrizioni su questo, capite? (risate). E questo rubinetto era piuttosto alto. Cercai di aprirlo, ma si aprì completamente, e venne giù tutto… (risata fragorosa) e mi inzuppai tutta, completamente, dalla testa ai piedi. Allora uscii e dissi: “Adesso accetterò il vostro sari” (ancora risate) Proprio così…(anche Madre fa una risatina) e tutte loro (le Deità) sorridevano maliziosamente, sapete, con un bel sentimento d’amore. Vedete, dopo tutto avrei dovuto pensare: “Cos’è mai un sari? Se desideravano offrirmelo, avrei dovuto accettarlo. Il loro amore era così grande.” Cosa c’è nel prezzo di un sari? Nulla. Vedete, l’amore di queste persone ha agito su di me. E la cosa sorprendente era che il sari aveva il colore che dovrebbe indossare un Guru…e questo è così sorprendente. Durante tutto il Puja i miei occhi furono pieni di lacrime, per questa gioia enorme per come le Deità e i miei figli sono una cosa sola, per come gioiscono del rapporto reciproco.

Questa è la prima caratteristica di un sahaja yogi: egli si collega alle Deità, si comporta come fanno le Deità? Esse non contestano, si limitano ad amarmi, tutto qui… solo amore. E in questo amore mi giocano scherzetti, lo so. Non me ne preoccupo. Tutti questi piccoli scherzi che mi fanno, vanno perfettamente bene. Perché mi amano. Posso citarvi così tanti esempi in cui hanno espresso la dolcezza del loro amore per me. Proprio come quando incontro i sahaja yogi.

Come questa volta: mi hanno detto che la gente era risentita perché in India era stato chiesto loro del denaro. Sono davvero sorpresa di questo, molto, molto sorpresa e scandalizzata. Perché in India, ogni anno, i sahaja yogi stabilizzati cercano di versare denaro per tutti i progetti che intendono realizzare per voi. Essi non hanno bisogno di alcun progetto. I sahaja yogi di Bombay hanno donato circa dieci lakh[2] di rupie, ed i sahaja yogi di Delhi circa sei o sette lakh di rupie. Anche centri come Rahuri, e tutti gli altri, hanno donato denaro per i progetti che desiderano avere per voi, i vostri figli, per il vostro pensionamento. E per la prima volta…la prima volta in tutta la vostra vita in Sahaja Yoga, vi è stato chiesto del denaro; e poi non molto, 750 rupie non è nulla. E la gente si è stranita. Sono alquanto sorpresa: perché la gente si è sentita così? Quando era la prima volta. Serve anche per i vostri progetti, per i vostri figli, per i vostri centri. Hanno raccolto il denaro e lo hanno portato a me. Con questo ho comprato il terreno per voi, e il denaro rimanente mi è stato lasciato; così ho detto: “È meglio metterlo in ‘Life Eternal Trust’, che sta per esaurirsi completamente”. Mi hanno risposto: ”No, Madre, Lei non ha un’automobile. Viaggia con tutte queste vecchie auto e cose così e non vuole prendere un mezzo nuovo perché non vuole che noi lo paghiamo. Perché non compra un’auto nuova per sé con questa somma?”. Ed io: ”Sono molto cari, a pensare al mio benessere”. S’intende, posso comprare una macchina per conto mio, non c’è alcun problema. Grazie a Dio C.P. ha tanto denaro da poter comprare un auto per me, ed amerebbe farlo. Ma quel gesto, quel gesto è stato così bello! E quando ho rifiutato, la situazione si è sviluppata in modo tale che non ho potuto rifiutare quel denaro, poiché non vi era…. Quel denaro era stato raccolto tra i sahaja yogi e dobbiamo certificare che voi avete effettuato il cambio (valuta, ndt) corretto e altro, ma io potevo registrarlo come denaro mio, ho dovuto farlo.

Penso che tutto sia stato di nuovo orchestrato dalle Deità. Quando vi è un accordo completo fra voi e le Deità, potete usare molto bene il potere di Mahamaya sulle altre persone. Prima di questo, non potete, poiché usate altri poteri. Questi sono soltanto ciò che chiamiamo Siddhi; non Shudra Siddhi, non quelle cattive, ma le Siddhi buone che avete. Ad esempio, potete curare le persone; ma non è nulla di speciale. Sentite collettivamente le altre persone. Non è nulla di speciale se non sentite voi stessi, se non percepite i vostri chakra; se non vi preoccupate di voi stessi. Voi potete essere salvati, siete protetti, siete aiutati, ottenete aiuti materiali, e gioite anche della vita spirituale.

Tuttavia, dovete progredire ancora molto per ottenere i poteri di Mahamaya. Dovete crescere molto per essere identificati con le Deità. Esse sono agli ordini di vostra Madre, ai suoi ordini. Anche se non le chiamo, esse lavorano. Come ieri: io non sapevo che vi fosse qualcuno inviato dall’Arcivescovo, dal vescovo di Canterbury, non lo sapevo per nulla. Qualcuno era venuto qui come osservatore. Non lo sapevo proprio, solo Gavin mi ha detto di averlo visto alzarsi, ma non sapeva che fosse tra il pubblico. E l’ho davvero (Shri Mataji ride; risate) fatto esplodere completamente; ne sono sicura (risate).

Tutto questo è il lavoro della Deità. Esse orientano la mia mente verso questo, mi danno sempre un’idea completa del tipo di pubblico seduto davanti a me. Un’informazione completa, perfetta. Ora arriva una persona e mi parla di qualcuno. Anche questa è una cosa molto comune, comunissima fra i sahaja yogi, specialmente in Occidente. Parleranno sempre di qualcun altro. Non ho mai visto nessuno, finora, venire a dire: “Madre, ho l’ego, per favore correggilo. Madre ho il superego, per favore correggilo. Madre, ho questo problema, per favore correggilo”, ma sempre: “Quella persona ha questo problema; quella persona ha quel problema”. Osservano gli altri, con molta chiarezza, perché siamo estroversi. E quando me lo dicono, stando attenti solo a quanto mi stanno raccontando, non solo scopro tutto ciò che non va in quella persona (che parla, ndt), ma mi rendo anche conto di quel che non va nella persona di cui mi stanno parlando; scopro fino a che punto prestar fede a queste persone che vengono a raccontarmi qualcosa.

Per esempio, in India, vi è un individuo che è sempre un’anima mormorante, sapete, e pensa di fare grandi cose per Sahaja Yoga, questo e quello. E istruì circa cinque o sei persone, una combriccola sapete, che vennero a trovarmi. Sedettero con molta serietà e dissero: “Siamo venuti con un compito molto serio!”. Ed io: “Di che si tratta?”. “Una certa persona che è un importante politico, sta cercando solo di portarvi fuori strada, e noi siamo venuti per metterla in guardia su quest’uomo. Sia molto prudente!”. Ed io: “Davvero?”. Così, in un solo secondo, una frazione di secondo, consultai il mio computer, sapete (risate), per scoprire com’era questa persona. Poi chiesi: “Mi avete detto tutto di costui?”. Ed essi: “Sì”. “Nient’altro da aggiungere? Sicuri?”. Ed essi: “Nient’altro”. “Va bene, ve lo dirò io: quest’uomo ha una moglie che non è sua moglie, ha un figlio illegittimo. È così, la sua casta è così, suo padre è così, sua madre è così, e suo fratello, e questo e quello (risate). Tornate a casa con il vostro irrilevante lavoro di badare al vostro Spirito”.

Non vi è bisogno di darmi consigli. Io vi do tempo, vi parlo, perché vi amo moltissimo. Ma vi amo perché siete ricercatori. Perché dovete ascendere. Perché siete di alto rango, ma non ve ne rendete conto. Così devo provare dei trucchi con voi. E allora vi rendete conto che: “Tutto ciò che pensavamo era sbagliato”. La cosa migliore è arrendersi. Qualsiasi cosa entri nelle vostre teste, la cosa migliore è arrendersi. Perché dovete sapere che la Deità di Mahamaya è estremamente (…).

Per avere questa comprensione dovete ascendere. Dovrebbe esservi un’ascesa spirituale. Altrimenti non potete comprendere. Se vivete con il vostro ego e superego non potete comprendere. Così come stanno le cose,  questa è Mahamaya, nessuno può comprenderla. Neppure Brahma, Vishnu, Mahesha (Shiva, ndt) potrebbero comprendere, è così straordinaria. Ha usato dei trucchi anche con loro. Ma voi almeno godrete del gioco. Sarete un veicolo. Sarete uno strumento di questo grande potere, e voi stessi vedrete come userete i trucchi di Mahamaya sugli altri. Anche questa è una promessa di Mahamaya, quindi state attenti (risate). È già stato detto, l’avete già notato, l’avete già osservato che non vi rivelerà ogni cosa, perché non potreste sopportarne la rivelazione. Ma ve ne renderete conto pian piano. Però dovete avere la capacità di sostenerla. Se avete questo potere, allora niente può frapporsi fra voi e me. Tutti noi possiamo diventare una cosa sola con questo.

Il potere di Mahamaya è quello che vi ha dato la realizzazione, è quello che vi guida, che vi aiuta. Moltissimi di voi sono ancora attaccati ad una sola Deità. Come alcune persone che adoravano Shiva sono ancora con Shiva, alcuni con Vishnu, altri con Cristo. Loro sono tutti con me, tutti integrati. Queste persone tornano alla loro Deità, l’ho visto. È una cosa pericolosa perché esse non vi appoggeranno in questo. Esistono ancora gli attaccamenti. Vi sono anche attaccamenti molto più sottili. Liberatevene! Dovreste avere un unico attaccamento, per Mahamaya, e null’altro. Ed è così che funzionerà ulteriormente.

Per voi non è difficile da capire perché avete un’intelligenza acuta. Ma non entra nel cuore, entra di più nel cervello; mentre coloro che hanno un’intelligenza minore hanno un cuore più grande, ed entra nel loro cervello molto facilmente.

Supponiamo che io vada in India. Conoscete tutti gli abitanti dei villaggi dell’India. Cosa darà loro il massimo piacere, se io chiedo qualcosa? Supponete che dica ad un povero: “Posso avere un grammo d’oro?”. Lui non farà mai domande. Egli dice: “Deve esserci qualcosa, Lei è Mahamaya. Se lo ha detto deve esserci qualcosa”. Egli mendicherà, se lo farà prestare, lo ruberà, farà qualcosa, e me lo procurerà; perché percepisce la dimensione completa di quella richiesta: “Devi procurarmi questo”. Egli la comprende, la conosce, e si adopererà in ogni modo possibile. Che cosa si deve fare? Non ci penserà due volte a chiedere un prestito, sa che deve farlo. Tutto il resto non conta.

Vi è la storia di Shivaji che debbo anche avervi già raccontato. Il suo guru voleva sottoporlo ad una prova – perché Mahamaya è un potere che mette alla prova – e disse, disse ai suoi discepoli: “Ho un terribile foruncolo sul piede che sta per scoppiare”. E aveva lì una grande protuberanza, tutta fasciata. “E sta perdendo il pus. Non potrò guarire finché uno di voi non lo succhierà”. Immaginate! Quanti di voi avrebbero accettato? Non vi passerebbe neppure per la testa, non è vero? Che prova! E specialmente per gli indiani che si preoccupano tanto della loro pulizia personale. Si lavano le mani cinquanta volte. Così tutti lo guardarono molto preoccupati (risate), Quella volta era venuto Shivaji. E disse: “Va bene, lo farò io”. E il guru aveva nascosto lì un mango. Egli succhiò dicendo: “È molto buono e dolce…”(risate).

Un altro giorno il guru chiese: “Voglio il latte di una tigre”. Tutti erano terrorizzati. Chi sarebbe andato a mungere la tigre? Shivaji disse: “Va bene, andrò io”. Si recò nella foresta a cercare una tigre che avesse partorito i suoi cuccioli – queste sono ancora più terribili – e lì vide dei cuccioli. Allora si avvicinò e prese a dire: “Vedete, il mio guru vuole il latte della vostra mamma. Posso averlo? Voglio il latte della vostra mamma!”. La tigre lo osservava. E lui si inchinò a lei. Disse: “Sai, il mio guru vuole il tuo latte. Cosa devo fare?”. E lei riuscì a capirlo. Si avvicinò fermandosi davanti a lui. Egli aveva portato con sé un recipiente e la munse. E lo portò al suo guru. Perché anche una tigre, anche un serpente rispetta la dedizione alla realtà. E questo è quel che manca. E quando manca, non potete essere rispettati. Mentre dovete rispettare voi stessi. Che gli altri vi rispettino o no, non fa assolutamente nessuna differenza. Ma se avete rispetto per voi stessi, non vi preoccuperete di quel che gli altri hanno da dire.

Io posso capire quali persone stanno ricercando ardentemente, quali stanno soltanto ricercando, chi è qui solo perché vi sono certi loro parenti, o qualcosa del genere. Coloro che stanno ricercando con intensità otterranno quanto mi hanno chiesto, e che ha tutto in sé. Tutto. E chi è superficiale, otterrà anche un’attenzione superficiale, tutto qui. L’intensità sarà appagata da una intensità molto maggiore! Non serve guardare gli altri. Badate a voi. Se state perdendo la vostra gioia, non siete più sahaja yogi. Dovete essere in gioia, solo allora siete sahaja yogi.

Mahamaya è un argomento molto vasto. Potrei scriverci un intero libro. Credo di aver cercato di dirvi tutto il possibile in questo tempo limitato. Ma oggi mi piacerebbe che mi rivolgeste delle domande, perché i sahaja yogi non fanno mai domande. In un seminario dovreste farlo. Adesso non siete in consapevolezza senza pensieri. Mahamaya può risolverlo. Per piacere fatemi delle domande. E non borbottate là dietro. Se avete delle domande, per favore fatemele.

Un altro punto su Mahamaya è che se siete Mahamaya, non siete timorosi. Supponiamo che (Shri) Chandi stia qui con la spada in mano: nessuno oserebbe avvicinarsi a lei. Ma nonostante questo voi a volte tremate, non capisco perché.

Fate delle domande, è importante.

Yogini: Madre, io ho una domanda. Quando l’energia fuoriesce in questo modo dalla testa, si dirige verso la nuca e la fronte; io veramente non so, non ho ancora chiara la sensazione se vada su e giù qui, oppure se si muova di qua e di là (nella testa, senza fuoriuscire dal Sahasrara, ndt). E quando arriva qui, mi è stato detto che sono i quattro stadi sopra la testa, l’Ardha Bindu e oltre; ed essa arriva fino lassù. Non sono molto sicura di come (l’energia, ndt) attraversi la testa, perché nello schema disegnato da Lei in Nirmala Yoga compare solo la prima parte. Vorrei che Lei ci spiegasse come fluisce attraverso la testa; se va su e giù, o si muove così.

Shri Mataji: Nel tuo caso da quale parte si muove? Senti che va in questa direzione oppure in quella?

S. yogini: In questa.

Shri Mataji: La percepisci in quella direzione…

S. y.: Sì.

Shri Mataji: …non dal centro.

S. y.: Sono confusa. A volte la sento arrivare (in una forma) simile ad un crisantemo, pressappoco così.

Shri Mataji: Vuol dire che sta andando verso l’ego ed il superego, su entrambi i lati. Perciò, quel che bisogna fare è pregare la Deità di Cristo, affinché assorba i vostri ego e superego. Quando sono assorbiti, soltanto allora potete andare al centro. La Kundalini sta cercando di purificare l’ego ed il superego. Vedete, ovunque abbiate un problema, la Kundalini si dirige lì. Immaginiamo che abbiate un problema di fegato: potete vederla. Quando venite ai miei piedi, se avete un problema di fegato, vedrete la Kundalini pulsare a livello del fegato.

Se avete un problema di ego e superego, essa va a lavorare lì, cercando di depurarli, di purificarli. Ma se riuscite a risvegliare la Deità del perdono, ossia Cristo, questo può assorbirli. Perciò dobbiamo usarli entrambi: dobbiamo usare sia la Kundalini sia le Deità. Va bene? Dovete pregare. Dovete pregarmi. Meditare non vuol dire che non pregate. Le vostre preghiere sono come mantra. Dovete pregare.

Questa è stata una buona domanda. Adesso va meglio. Sta salendo al centro.

Sahaja yogi: Madre…

Shri Mataji: Cosa c’è?

Yogi: Una preghiera Madre per l’intero tour d’Inghilterra, ed anche per Cardiff, s’intende.

Shri Mataji: Cardiff…(Madre ride piano) Sì, Cardiff. Dovrebbe funzionare a Cardiff. Cosa ne pensi?

Yogi: Vi sono molti falsi guru. In verità sono più attivi di noi.

Shri Mataji: Vi sono falsi guru…

Yogi: Sì, molti, sì.

Shri Mataji: …a Cardiff? Non più a Londra? (risate)

Altro s. yogi.: Qui abbiamo problemi più nuovi.

Shri Mataji: Stavo dicendo a Gavin che dovete organizzare voi i vostri tour in Inghilterra. Ora non posso più farlo io. Non dovrei farlo io, perché ho già fatto…Voglio dire che ogni Paese dice: “Madre, Lei ha viaggiato su e giù per l’Inghilterra così tante volte. Ha toccato davvero tutti i punti cruciali dell’Inghilterra. Ma non ha potuto farlo nel nostro Paese!”. Adesso voi siete così numerosi, dovete farlo.

Ora dovete farlo, dovete organizzare un tour adesso. Cardiff è un buon invito. Voi dovreste andare ad attivarla. Ora vi saranno le vacanze, dovreste andare nei diversi posti dove sono stata io e darvi da fare. Si può organizzare molto facilmente, avete lì i vostri amici, avete lì i vostri centri. Tutti dovreste andare, fare pubblicità, darvi da fare, mettere manifesti, cose come queste. Potete farcela tutti, come se fossi io ad andare là. Potete usare i miei nastri. Ieri è stata fatta una registrazione straordinaria. Potreste usarla. Qualsiasi nastro vogliate potete chiederlo, e noi possiamo prepararlo. Possiamo anche far vedere i nostri video. Penso che dovreste tutti progettarlo, organizzarlo. Bisogna sborsare un po’ di denaro, non importa. È come una vacanza.

Voglio dire che chi vuole venire in India dovrebbe venire se ha denaro, altrimenti non dovrebbe venire. Per i primi quattro anni ho pagato io il loro soggiorno, ho pagato tutto. Gavin ve lo confermerà. Ma adesso non posso farlo per così tante persone, mi spiace. Dovete pagare per il cibo ed il viaggio. Ma ora dovete considerare un vero lavoro il fatto di andare in giro per l’Inghilterra, parlare alle persone, portare lì dei gruppi, far pubblicità e far funzionare il tutto. È questo quel che dovete fare. Non è poi un Paese così grande, e voi siete davvero molti. Dodici discepoli di Cristo hanno diffuso il Cristianesimo fino a questa estensione. E la cosa più sorprendente è che tutti i guru sono ben conosciuti ovunque, mentre io non sono altrettanto conosciuta. La ragione è che i sahaja yogi gioiscono del proprio Spirito. E basta. Ma questo è solo un aspetto. Dovete farlo. È questo che dovete dare: la diffusione di Sahaja Yoga. Forse non piacerete ad alcune persone e potranno respingervi. Potrebbero dirvi cose orribili. Potreste trovare anche alcuni sahaja yogi che vi ostacoleranno. Anche quando vanno per lavorare, i sahaja yogi non lavorano come un gruppo, combattono. Gli indiani non riescono a comprendere. Vi hanno sentiti, e non capiscono: “Perché discutono?” Io ho risposto: “Amano discutere per il gusto della discussione. Non è niente di serio”. Loro (gli indiani) non discutono, non litigano. Gioiscono e basta. In tanti mi hanno detto: “Litigano troppo, parlano troppo. Bisticciano tutto il tempo fra loro”. “A loro piace litigare”, è quanto ho risposto. Ma è così. Dovete andare (a diffondere Sahaja Yoga) e questo aiuterà davvero la vostra ascesa. Perché, per quale motivo Dio dovrebbe darvi la luce se voi non sapete darla agli altri? Ma non dovrebbe essere un gioco di potere. È la vostra dedizione, è il vostro spirito di servizio; e in nessun modo dovreste aspettarvi una ricompensa per questo. E neppure dovreste cercare di dominare gli altri. Entrambe le cose sono sbagliate. Se decidiamo di dover fare qualcosa, proprio adesso abbiamo le vacanze. Nei tre mesi di vacanza, io andrò in Europa. Voi, per favore, datevi da fare, è un’ottima opportunità. La mia lontananza può fornirvi un’ottima opportunità. La mia idea è che prendiate voi il controllo. Adesso non attendete una mia indicazione, ma fatelo, per favore. Coloro che desiderano fare questo lavoro alzino la mano, vediamo. Ecco. (Shri Mataji ride) Davvero? Grazie. Vi credo. Grazie.

Ormai perché dovrei preoccuparmi per l’Inghilterra? L’Inghilterra è nostra, con tante mani e spade che stanno venendo fuori. Perciò ora lascio a voi decidere – formate un comitato – chi andrà e dove. Non fatelo simultaneamente. Concentrate le forze su un posto, diciamo Cardiff… dovrebbero andare in tanti. Organizzatevi per il cibo ed il resto, pagate, coordinatevi in qualche modo. Vi sono posti economici dove potete andare ad alloggiare. Attivatevi. Potete prendere dei furgoni, dei camion, o dei tir se volete (risate). Abbiamo tanti manifesti da riempire un tir, andate in giro e datevi da fare. Parlate alle persone, nelle piazze dei mercati, ovunque. Potete farlo tutti. Godetevi questi tre mesi così.

Inoltre, non avete bisogno di andare in India, se non lo desiderate. Se volete andare, potete farlo, ma non è obbligatorio. Anzi, un grosso numero a volte mi crea difficoltà. Ma è per il vostro bene, vi recherete lì per stare in gioia, per il vostro Sé.

Noi diciamo che in Sahaja Yoga non si accetta denaro, ma questo vale per me, io non prendo denaro, questo è il punto. Io non prendo denaro. Ma ciò non significa che non si paghi, che non si paghi per il cibo, come se i sahaja yogi ricevessero un sussidio di disoccupazione da Madre. È così? Significa forse questo? Noi dobbiamo pagare per il cibo; dobbiamo pagare il nostro soggiorno, dobbiamo pagare tutto come gente rispettabile. Una volta avevo detto che non dovremmo stare senza un lavoro. Non va molto bene per noi. Ma adesso che questo Paese ha tanta disoccupazione è meglio pensare anche a questo. Alcune persone che non se lo possono permettere, non debbono patire la fame per questo. Non voglio. Se non avete un lavoro, va bene, finché non avrete un lavoro potete prendere il sussidio. Non patite la fame. Non è questo che intendo. Se non avete un lavoro, potete prendere un sussidio, o comunque si chiami in questo Paese. Ma non patite la fame, e non siate in una condizione inadeguata. Potete prendere un sussidio. Ma questo non significa che chi ha un lavoro debba lasciarlo (risate). Voi però siete assunti da Dio, sappiatelo. Siete assunti da Dio. Qualche altra domanda?

Yogi: Madre, qual è la relazione fra Mahakali ed il Muladhara chakra, e come possiamo rafforzare questa energia nel lato sinistro?

Shri Mataji: Cosa dice?

Warren: Chiede qual è la relazione fra Mahakali ed il Muladhara chakra, e come possiamo rafforzare l’energia del lato sinistro.

Shri Mataji: Mahakali è la Madre di Shri Ganesha. Ella è la Madre, è il potere di Shri Ganesha. Egli esiste perché non conosce nessun altro all’infuori della propria Madre. E sa che Lei è la più potente. Vi ho raccontato la storia di Shri Ganesha e Kartikeya, di quando Parvati-Mahakali… Shiva chiese loro: “Metterò in palio un premio per chi di voi due riuscirà a fare il giro della Madre Terra. Chi arriverà primo vincerà il premio”.

Kartikeya aveva (come veicolo, ndt) un pavone, mentre Ganesha aveva solo un topo, un topolino, e non sapeva come fare. Allora fece ricorso alla propria saggezza pensando: “Chi è più grande di mia Madre Mahakali? Nessuno. Neppure mio Padre, perché non può esistere senza di Lei; non ha luce senza di Lei, non ha alcun potere senza di Lei. Quindi Lei è la suprema”. Si disse: “Perché dunque dovrei girare intorno alla Madre Terra? È Lei la suprema tra i supremi”. Allora le girò intorno e vinse il premio (risate). Ma il Muladhara è il problema più grande, debbo dire.

Avrò un’altra opportunità di parlarvi?

Due s. yogi: Più tardi… per tutto il week-end.

Shri Mataji: Allora credo che lo farò più tardi perché desidero parlare ampiamente di questo. Mi pare che un argomento di cui abbiamo parlato è il peccato contro il Padre, ossia sentirsi insicuri riguardo al denaro. Vedo Rustom. Guardate Rustom. Lui risparmia denaro: “Madre, io risparmio per tutto ciò che Lei vuole”. Insomma, adesso io non lo voglio, è fuori questione, ma lui dice che risparmia denaro per questo. Ha un lavoro importante e risparmia per questo. Chi si sente insicuro riguardo al denaro, deve chiedersi: “Risparmiando tutti i nostri averi, che cosa otteniamo?”. Io non ho nessuna esigenza per ora. Ma lui mi ha scritto: “Madre, ho ottenuto questo lavoro grazie a Lei. Diversamente non avrei neppure immaginato di averlo”. Dobbiamo renderci conto che il peccato contro il Padre consiste nel sentirsi insicuri riguardo al denaro, nel parlare di denaro, nel preoccuparsi del denaro. Bene, tenetevelo pure! È così che si dovrebbe essere (come Rustom, ndt), sebbene io non vi abbia mai chiesto denaro finora. Non l’ho mai chiesto. Questo è un aspetto di tutto ciò. Del peccato contro la Madre desidero parlarvi dopo, quando celebreremo il puja. Sarà meglio così, no? Bene.

Che mi dite del programma del vostro seminario? (risate). È una Mahamaya? (uno yogi fa un commento riguardo alla pianificazione. Shri Mataji e gli yogi ridono).

Qualche altra domanda? Dovete rivolgermi una domanda di questo genere, di questa natura. La cosa migliore sarebbe qualche domanda che gli altri potrebbero rivolgervi e alla quale non siete in grado di rispondere. Qualche domanda cui non sapete rispondere. Sì?

Yogini: Molte persone ora chiedono come facciamo ad essere sicuri che le vibrazioni abbiano ragione, che dicano la verità. Certo, ricevono la realizzazione, ma volevano sapere di più su come essere sicuri che esse dicano la verità. Come possiamo spiegarglielo?

Shri Mataji: Se ciò che (le vibrazioni) dicono è giusto o no? Dovete dire: “Perché dovete comprenderlo in modo relativo. Ora vedete, noi pensiamo che questo sia… che questi siano fiori, giusto? Perché possiamo vedere chiaramente che sono fiori. E se chiedete a cinque, sei persone che cosa siano, risponderanno che sono fiori. Ma se lo chiedete ad un cieco, potrebbe rispondere che sono serpenti, poiché riesce a sentirli soltanto attraverso le mani e non riesce a capire cosa siano. Chiaro? Analogamente, se chiedete: “Esiste Dio?”, riceverete vibrazioni fortissime. Se chiedete: “Sono io lo Spirito?”, riceverete moltissime vibrazioni. Se poi incontrate un pazzo e mettete le mani verso di lui, esse si metteranno a bruciare. Ed è sicuramente un pazzo certificato, assodato. Allora si ha la prova che ciò che le vibrazioni dicono è la verità.”

Una volta, la prima volta che mi recai a Puna, il programma era stato organizzato in una sala, la sala di Rajwari. Rajwari è un bramino. Era un bramino di tipo molto austero, sapete. E quando gli dissero che io non sono un bramino, lui esitò e il comitato (probabilmente della sala, ndt) decise che non potevamo tenere lì il programma perché io non sono un bramino (risate). Ancora una volta Mahamaya. Sono io la creatrice dei Bramini, no? Non so cosa sia accaduto veramente perché nessuno mi ha detto nulla. Allora (i sahaja yogi) dissero: “Bene, se non volete che Lei tenga il suo programma, daremo ai giornali la notizia che il programma non ci sarà poiché Lei non è un bramino. Perché abbiamo già pubblicato sui giornali che ci sarà un suo programma”. Costoro si spaventarono, sapete, pensando: “No, no, questo non può essere. La gente dirà che siamo dei gran fanatici e cose del genere” – perché i bramini sono detestati in India. Così dissero: “No, no, non fatelo. D’accordo, il suo programma si farà”. Durante lo svolgimento del programma erano presenti circa sei, sette di loro, e si scuotevano in questo modo. Così ho pensato fosse meglio fare loro uno scherzo. Ma non ero al corrente di ciò che era accaduto. Non sapevo nulla di ciò che c’era dietro. Così dissi: “Quelli che sono bramini per favore vengano avanti”. Allora cinque o sei di loro – poiché il povero signor Rajwari Agnihotri, che soffriva di un’artrite debilitante, era seduto in galleria – quattro o cinque di loro, che erano bramini, vennero a sedersi davanti. Li guardai: “Così voi siete bramini?”. “Sì”. Un altro si unì a loro. “Ottimo! Più siamo meglio è!” (risate). E poi aggiunsi: “Ora rivolgete le mani verso di me, così”. E si misero tutti a tremare (risate) più del primo. Allora chiesi: “Perché dunque state tremando? Se siete bramini non dovreste tremare”. E quest’ultimo disse: “Madre, Lei è la Shakti, ecco perché tremiamo!” “Guardate, c’è gente che trema anche da quella parte – dissi io – chiedete loro da dove vengono”. Allora chiesero: “Da dove venite?”. E quelli risposero: “Da un ospedale psichiatrico (risate). Veniamo tutti da Thana”. Io dissi: “Ora vedete, è relativo…”. (risate e applausi). È così che dovete spiegare che le vibrazioni dicono la verità. Capito?

Ora, quale altra domanda vorrebbero fare? Sì?

S. yogini: Madre, quando andiamo in giro a mettere i manifesti nei negozi, ci chiedono sempre: “Cos’è? Che cosa significa Sahaj?”. Però quando si mette un poster in un negozio non si ha tempo di entrare in grandi dettagli. Qual è il modo migliore per spiegare cosa significa Sahaj prima di attaccare il manifesto?

Shri Mataji: Sahaj significa spontaneo, è un evento spontaneo, è l’energia vivente di Dio che mette in moto un processo vivente. Un processo vivente, perché Dio è una forza vivente. È assodato. Per di più, è lo Spirito Santo stesso che deve farvi nascere. E lo Spirito Santo, che risiede in noi nell’osso triangolare, lo fa. Ed è un evento vivente quello che avviene in noi, che è avvenuto finora, che ci ha fatto evolvere fino allo stadio umano. Ed ora, per andare oltre, esiste in noi questa forza che abbiamo sperimentato, che abbiamo visto e alla quale dovete accedere. Ed è così che voi progredite. Se sono cristiani iniziate con lo Spirito Santo, è meglio. Se sono indù non è difficile. Se sono musulmani potete anche dire: “Maometto parlò di Assas, disse che dovete essere wali, che dovete diventare anime realizzate. Disse che al tempo della resurrezione le vostre mani avrebbero parlato. Egli parlò del futuro. Come potete fermarvi a Maometto? Egli parlò del futuro, dall’inizio alla fine ha sempre parlato del futuro.”

Vorrei anche aggiungere che dobbiamo avere gruppi di studio in Sahaja Yoga: è molto importante. Trovo che vi siano molte persone, una grossissima percentuale, che non sanno un granché di Sahaja Yoga. Gioiscono, hanno le vibrazioni, hanno tutto questo, ma non ne sanno molto. Non hanno… Moltissimi venerano semplicemente “l’Avvento”[3] come se fosse la Bibbia, sapete. Spero che non ne facciano una copia microscopica appendendosela (al collo) come segno di sahaja yogi. Con voi tutto è possibile. Dovete capire che “L’Avvento” è soltanto un frammento (di questa conoscenza, ndt). Ma cercate di comprendere Sahaja Yoga. Alcuni lo capiscono benissimo. Alcuni. Dovete capire Sahaja Yoga prima di tutto a livello mentale. Abbiamo anche altri libri più semplici su Sahaja Yoga, che dovete leggere. Poi potete fare domande per trattare l’argomento, dovete creare un gruppo di studio.

Alexander ha promosso un gruppo di studio su Sahaja Yoga e fa pagare qualcosa. Dice: “Funziona meglio, Madre”. Ma io ho chiesto: “Perché fai pagare?”. E lui: “Per la sala. Ma dico loro che faccio pagare quel denaro per apprendere Sahaja Yoga”. Ha iniziato un corso di Sahaja Yoga. Vi sorprenderà, io non ero favorevole, ma funziona meglio. La gente sta conoscendo Sahaja Yoga. Porta carta e penna per cercare di capire tutto. Come a scuola. Insomma, se è necessario è meglio farlo. Non so perché dobbiate pagare, ma credo che lui lo faccia molto bene e, secondo lui, i francesi stanno superando gli inglesi, per quanto riguarda la conoscenza di Sahaja Yoga. Perciò penso sia meglio che operiate tutti in questo modo, in qualsiasi modo vi sia utile. Questa è samayaachaar (pratica convenzionale o consolidata), sapete. Siamo talmente orientati al denaro che è meglio cominciare con il denaro e terminare con lo Spirito.

Io non so che dire perché non voglio ricavarne nulla. Ma se questo può aprirvi la testa, è meglio farlo. Insomma non so; (scegliete) il modo che più vi aggrada. Non ho mai amato pubblicazioni o pubblicità attraverso volantini, ma ho dovuto accettarlo e ora l’ho accettato. Perché è un mondo diverso quello che stiamo affrontando. Perciò adottate il metodo che preferite, non ha importanza. Ma dovete conoscere Sahaja Yoga. Perché quando parlate di Sahaja Yoga dovreste essere bene informati, no? Diversamente si dirà qualcosa che io non ho mai detto: “Madre ha detto così”. Ed io rimango scioccata: “Quando mai avrei potuto dire certe cose!”.

Il modo migliore per approfondire Sahaja Yoga è confrontarlo con altre massime, con altri testi sacri, con altre scritture, con altri santi. Questo è un ottimo sistema. È uscito un ottimo libro in marathi, nel quale Sahaja Yoga è descritto attraverso molti santi. Potete trovare cose così, scrivere saggi in proposito, qualcosa del genere. Potete indire un concorso per questi componimenti. Io non so in quale modo la mente può accettare che dovete avere la conoscenza. Non è sufficiente essere in gioia, perché (senza conoscenza Sahaj, ndt) non potete essere guru. Se dovete essere guru, se dovete diffondere Sahaja Yoga, dovete avere la conoscenza di Sahaja Yoga, capito? È così!

Bene, qualche altra domanda?

Ora spero sia registrato tutto ciò che dico, e cioè che per prima cosa dovete avete un comitato per quelli che vanno a fare il tour, e per organizzare e programmare tutto al meglio: chi viaggia, dove va, con quale mezzo, qual è il periodo di vacanza; oppure fatelo nei fine settimana, quando vi è comodo.

In secondo luogo, come migliorare la conoscenza di Sahaja Yoga? C’è un altro metodo sperimentato in India e che potete provare anche qui. Loro mettono le registrazioni dei miei discorsi e dicono alla gente di annotare ogni cosa che ritengano rilevante. Poi ne discutono tra loro, ne parlano. Tutti devono parlare e capire. E se non capiscono un punto qualsiasi, mi scrivono: “Madre, non abbiamo capito questo punto. Può spiegarcelo?”. Anche questo è un buon metodo. Ed ora che fare con questo?

Sahaja yogi: Sì, la domanda è qual è l’importanza di diffondere le vibrazioni nell’ambiente circostante. Ad esempio, se parliamo degli scienziati, loro dicono che esistono le vibrazioni elettromagnetiche, le quali svolgono una funzione. Allo stesso modo, noi possiamo spiegare loro che queste vibrazioni che abbiamo per effetto di Sahaja Yoga, fluiscono attraverso noi influenzando l’ambiente. Può dirci qualcosa su come agiscono sull’ambiente, per favore?

Shri Mataji: Le vibrazioni elettromagnetiche sono vibrazioni di lato destro, senza vita, diremo. Le nostre vibrazioni, invece, sono ciò che chiamiamo Chaitanya, ossia la combinazione dei tre (canali) più Artha Matra, cioè l’Adi Shakti, al di sopra di tutti. Quindi, in queste vibrazioni (Chaitanya, ndt), abbiamo quattro tipi di vibrazioni integrate; integrate dentro di noi, abbiamo tutte queste vibrazioni: il lato emozionale, quello evolutivo, quello elettromagnetico e, all’apice, il quarto tipo, ossia le vibrazioni dell’Adi Shakti. Esse organizzano, pensano, risolvono, dirigono, scelgono, eseguono tutto ciò che attiene all’aspetto amministrativo. Abbiamo dunque in noi quattro tipi di vibrazioni.

Prendete una macchina fotografica. Vi farò un esempio. Sono andata in una stazione per farmi delle fotografie. Ogni volta che sono andata c’erano quattro fotografie. La prima non aveva molta profondità, la seconda era meglio, la terza ancora meglio e la quarta era la migliore. Ciò che accadeva era che la prima fotografia scattata riceveva alcune vibrazioni, credo, e mutava leggermente le vibrazioni elettromagnetiche in Chaitanya. E la quarta era buona. Quando voi mi fate delle fotografie, ad esempio, io appaio molto diversa dalle fotografie scattate da persone che non sono sahaja yogi. Qualche volta in quelle fotografie appaio come se qualcuno mi puntasse una pistola alla schiena (risate). Ma la macchina da presa, che non è toccata da nessuno, che sta sempre di fronte a me, registra tante cose che di solito la gente non può registrare.

Ora, voi sapete che chi ha scattato bellissime fotografie ha improvvisamente perso quel potere poiché il suo ego è cresciuto. Hanno cominciato a pensare di essere grandi fotografi e a credersi chissà chi. Così le loro fotografie non mostrano più questi risultati. L’altro giorno, ho visto una mia fotografia e ho detto chi era stato a scattarla. E la persona era sbalordita. Come facevo a saperlo? Ho detto: “Posso vedere tutti i chakra rappresentati in questa fotografia”. Dalla fotografia posso capire chi l’ha scattata.

Quando dunque una persona vi chiede delle vibrazioni elettromagnetiche, dite: qui, per esempio, ci sono vibrazioni elettromagnetiche, giusto? (Madre tocca il microfono) È altrettanto semplice: qui, su questo (strumento), ora ricevono le Mie vibrazioni, e qualsiasi cosa io dica diviene un mantra. Quando soffio in questo (microfono), io soffio nel vostro Sahasrara.

Quella elettromagnetica è una minima parte di una dimensione, è un terzo del lato destro, l’energia elettromagnetica è un terzo del lato destro, e da essa è scaturito questo universo. Vi sono poi altre vibrazioni che sono oltre quelle elettromagnetiche. Abbiamo, ad esempio, i cinque elementi. Le onde elettromagnetiche sono soltanto due elementi, due elementi che si combinano insieme. È molto facile combinare due elementi: non ci sono permutazioni né combinazioni. Ma quando si hanno cinque elementi, queste tre combinazioni possono dar luogo a numerose varietà, tutte di lato destro. Potete perciò immaginare quante vibrazioni vi siano sul lato destro.

Noi, ad esempio, usiamo l’etere per trasmettere. Pensare che siano soltanto onde elettromagnetiche è un’idea sbagliata. Ora quando io parlo, e ciò che dico viene trasmesso nell’etere, è l’Adi Shakti. Allora essa governa e gestisce le cose. Può agire sul vostro Sahasrara. Può agire su moltissime Kundalini. Può agire sulla natura. Ma le forze negative hanno talmente paura di me, che non mi permettono mai di andare in TV.

Quindi, come vi ho detto, l’energia elettromagnetica è solo una piccolissima parte di questo. È semplicemente una combinazione della Madre Terra e dell’elettricità. Possiamo dire che derivi dall’elemento acqua. Tutto qui. Le vibrazioni elettromagnetiche hanno aiutato, in un certo modo, a creare la vita. Perché laddove erano stati creati soltanto gas – elio, idrogeno, ossigeno – è stata la carica elettrica a trasformarli in vita. Gli amminoacidi sono stati formati così. Ma anche la carica elettrica li ha trasformati poiché vi era il potere dell’Adi Shakti ad agire su di essi. Tutto è stato amministrato dal potere dell’Adi Shakti. Quindi (l’energia elettromagnetica) è solo una piccolissima parte.

E se voi dovete realizzare qualcosa con le onde elettromagnetiche, potete fare meraviglie, meraviglie! Le vibrazioni possono essere trasportate da esse – significa che le vibrazioni come quelle sonore, prendiamo come esempio le vibrazioni sonore, sono veicolate da quelle elettromagnetiche. Analogamente, anche Chaitanya può essere trasportato dalle vibrazioni elettromagnetiche, queste ultime possono trasportarlo; mentre Chaitanya non può trasportare le onde elettromagnetiche. Chiaro? Siete tutti strabiliati dalla mia conoscenza, o cosa? (risate).

Qualche altra domanda? Sì? Un po’ ad alta voce da quella distanza.

Domanda: Madre, può spiegare la relazione tra i luoghi geografici della terra e il nostro microcosmo di individui?

Shri Mataji: Gavin?

Domanda ripetuta da Gavin: Chiede dell’espressione della Kundalini nel mondo; se Lei può dire qualcosa riguardo alle corrispondenze tra luoghi geografici e le componenti dell’essere interiore dell’individuo. Così come ha detto che l’Inghilterra corrisponde al cuore.

Shri Mataji: Capisco. Vedete, la Kundalini è creata dalla Madre Terra. Intendo dire che l’elemento usato è la Madre Terra, riuscite ad immaginarlo? E il potere magnetico della Madre Terra è usato in un modo che rappresenta la Madre Terra, la Kundalini dentro di noi. Ed è così che è anche fatta la Terra: di strati. Tutta la Terra è fatta di strati, poiché si può capire che quando una parte del sole si separò dal sole stesso, discese (sulla Terra, ndt) come un sari, diciamo come una densa…(spugna?), poiché era gas; e quindi dovette avvolgersi. Così si formarono gli strati (della Terra, ndt); proprio come l’energia della Kundalini che scende e poi si avvolge a spirale. La Madre Terra è stata avvolta a spirale allo stesso modo.

E i centri dei quali vi ho spiegato la posizione geografica (cioè i luoghi corrispondenti ai chakra del pianeta, ndt) – ad esempio, vi ho detto che l’Europa è il Void: in realtà non si trova sull’asse della Madre Terra, come normalmente sarebbe dovuto essere, perché sono avvenuti molti interscambi. Ad esempio il continente australiano si è spostato in basso verso il Muladhara, e se tracciate una linea da lì all’India, essa gira intorno, gira intorno alla Terra e torna all’Himalaya. Potreste dire che in questo modo si crea una Kundalini, ma non è così. Se tracciate una linea, potrebbe non (venire fuori una spirale esatta come la Kundalini, ndt). Ma per quanto riguarda il corpo umano (è andata diversamente, ndt), tutto ha avuto un senso e grazie a Dio siamo integri: il nostro cuore è dove deve essere, il nostro naso è dove deve essere. Grazie a Dio. Magari dopo un po’ potreste vedere il vostro naso spuntare da quest’altra parte (risate). E per come siamo fatti, non so che cosa accadrà.

Ora la Kundalini si muove così: ad esempio, parte dal cuore e sale così. Questa è la spirale di tre spire e mezzo. Ora, se potete fare una spirale di tre spire e mezzo e la tagliate a metà, ottenete sette punti. Prendete una spirale di tre spire e mezzo che parta dal cuore: uno…due…tre… e la metà che termina nel Muladhara.

Se la tagliate a metà, (dalle tre spire e mezzo) ottenete sette punti. Seguite il ragionamento? Ed è così che, uno dopo l’altro, i chakra vengono collocati dentro di noi.

Così la Kundalini stessa, rappresentata sulla Madre Terra e che ora si è riassestata, si dispone dentro di noi in modo tale da creare questo pinda, questo corpo, nella forma che gli è propria. Ma essa è ancora a livello residuale perché non è entrata in azione, non è stata risvegliata; è dunque ancora a livello residuale. Ma i sette chakra sono creati da questa stessa Kundalini come vi ho descritto.

Un tempo, la Terra era fatta così, creata in quel modo, ma poi è cambiata. E non si può spiegare, senza mostrarvi un segno concreto. Infatti potreste dire: “Madre, come mai l’Australia è qui, e l’India è lì?”, e così via.

Ma se osservate una spirale che sale così in due (movimenti rotatori? Ndt), ad un certo punto essa germoglia, la sua personalità emerge in un punto che a noi pare strano, ma che segue il senso della spirale. E così è collocata in noi.

Anche questo mondo si muove a spirale, l’universo si muove a spirale. Vi è un’ascesa. In questo modo si consegue un’ascesa. Se la Terra si muovesse semplicemente in senso circolare, non si sarebbe evoluta. Per elevarsi, ruota, ma sta ascendendo. E sono sicura che la scienza scoprirà prestissimo che tutto l’universo si muove a spirale. Io non so fin dove la scienza sia arrivata, che cosa abbia scoperto. Ci sono già scoperte in questo senso?

Yogi: Hanno scoperto undici dimensioni, Madre. Undici dimensioni.

Shri Mataji: Undici…?

Yogi: Dimensioni. Mentre Lei dice che ce ne sono sessantaquattro.

Shri Mataji: È illimitato. È illimitato. Sto parlando di ciò che è illimitato. Ora vi farò una domanda. Supponiamo che vi chiedano che cosa è illimitato e cosa limitato: come lo spiegherete? Intendo dire che se io non sono un sahaja yogi, ma sono una persona piuttosto intelligente e vi faccio una domanda (silenzio prolungato)… Ci sono laureati e gente che ha fatto master: prepariamoci (ride) qualche risposta.

Yogi: Madre, l’illimitato è la Madre. L’illimitato è la Madre.

Shri Mataji: No, questa è una vostra affermazione.

Yogi: Madre, è limitato quello si può creare con la testa, ma ciò che è illimitato è creato dalle vibrazioni.

Shri Mataji: No, no, ma in questo mondo vi è qualcosa di illimitato o no? Voglio dire che il concetto di illimitato deve essere venuto fuori da qualche parte. Dovete dire qualcosa di concreto.

 Altro yogi: L’illimitato è la comprensione che Dio è illimitato, oltre le leggi umane.

Shri Mataji: Che cosa dice?

Yogi: Dobbiamo sottometterci a Dio.

Shri Mataji: Non riesco a sentirti. Gavin, che cosa sta dicendo?

Gavin: Dice che Dio è illimitato, Madre.

Shri Mataji: No, no, questa è una vostra affermazione. Immaginiamo che non credano in Dio – generalmente non credono in nulla – allora che cosa direte? Voi dite che Dio è illimitato e loro risponderanno: “Noi non crediamo in Dio”. Bene, e allora? Questa è una vostra affermazione. Parlate invece di qualcosa di illimitato che avete visto nel mondo, ma non di me, a parte me. Perché voi siete sahaja yogi. Vediamo un po’.

Yogi: L’infinito.

Altro yogi: Madre, a livello grossolano, l’energia all’interno del corpo umano è un sistema chiuso che, come sappiamo, può esaurirsi a causa dell’attività del lato sinistro e del destro. La connessione con…

Shri Mataji: No, no, questo è ciò che dite voi, perché avete raggiunto il vostro stato sottile. Ma a chi è ancora a livello grossolano, sapete dare un esempio di illimitato?

Yogi: L’universo, Madre.

Yogini: Lo Spirito, Madre.

Shri Mataji: No, non si può parlare dell’universo in quanto non lo hanno visto.

Yogi: Una vita.

Shri Mataji: Qualcosa che possiate vedere con i vostri occhi.

Yogi: La vita, Shri Mataji. La vita non è un’entropia[4].

Shri Mataji: Questa è un’altra… (risate). No, no, no, no, no, no! Deve essere un esempio molto terra terra. Deve essere per gente comune. Ora vediamo.

Yogini: Il cielo blu, Madre.

Shri Mataji: No, no, no.

Yogi: Una fontana.

Shri Mataji: No, no.

Yogini: Di solito diciamo la sabbia. I granelli di sabbia sulla spiaggia.

Shri Mataji: No, no, è limitato; ad un certo punto è limitato. Qualcosa di veramente illimitato che si possa vedere.

Yogi: L’infinito.

Altro yogi: Come?

Yogi: L’infinito.

Shri Mataji: Come? (risate). Voi parlate, ma ora ve lo dirò io. È qualcosa di assolutamente ovvio.

Yogini: Il nutrimento della Madre Terra?

Shri Mataji: Che cosa dice?

Yogini: Il nutrimento che ci fornisce sempre la Madre Terra?

Shri Mataji: Che cosa dice?

Yogini: Il nutrimento della Madre Terra.

Shri Mataji: No, no, no, no.

Yogi: Sotto il …, Madre?

Yogini: L’aria.

Shri Mataji: Vedete, è un concetto. Anzi, non è un concetto. Ve lo mostrerò. Voi potete vedere l’illimitato. Non parlo di me, intesi?

È semplicissimo. Mettete due specchi uno di fronte all’altro e nel mezzo metteteci qualcosa. Vedrete immagini illimitate (risate e applausi). Uno diviso tre è illimitato. L’Adi Shakti divisa per tre diventa illimitata.

Potete mostrare moltissime cose illimitate assolutamente ovvie. Ci sono dunque due specchi: uno è Dio e l’altro è la Sua Energia. E l’immagine nel mezzo è l’universo. In questo modo avete universi illimitati. Poi: avete Dio e la Sua Energia, e se in mezzo mettete qualsiasi deità, avrete un numero illimitato di deità in tutti voi. È una cosa semplicissima che potete mostrare. A livello molto grossolano potete spiegare che esiste l’illimitato. Chiaro?

Questo va bene per i fisici, ho ragione? (risatina), Così. Se fanno domande di questo tipo dovete essere preparati. Per questo dovete pensarci. Qualche volta potreste non rispondere. Non importa. Ma pensateci; scoprite che cosa significa.

Ma il fatto è che dovete usare il potere di Mahamaya, che voi avete visto chiaramente, mostrando loro le mie fotografie. Ora, come spiegarlo? Mostrando loro ciò che è accaduto a Bedford, o spiegando ciò che è accaduto in moltissimi casi, quando all’improvviso avete ottenuto qualcosa, ed è accaduto questo e quello. Come spiegarlo? Questo sbalordirà il loro cervello molto di più.

Credo che ormai il tempo a mia disposizione sia scaduto. Tocca a voi. A che ora avrete il pranzo?

Yogi: All’una, Madre.

Shri Mataji: Ecco perché ho detto niente puja la mattina.

Yogi: Sì, Madre.

Shri Mataji: Ora sapete perché. Ma Gavin è una persona che mi dà ascolto. È una cosa buona. Intendo dire che è più facile avere a che fare con chi mi dà retta. Ma con chi non ascolta è molto difficile. Per prima cosa occorre convincerli ogni volta a livello grossolano. Perciò non decidete per conto vostro. Lasciate decidere a me. Qualsiasi cosa io decida è per il vostro bene.

Che Dio vi benedica!

Ora posso andare. Potete fare il vostro seminario e le discussioni e tutto quel che vi pare, specialmente su questi due punti, poiché per chi vuole andare (a fare il tour, ndt), dovete trovare i mezzi di trasporto. Dovreste interessarvi tutti molto attivamente e parlare di ciò che potete fare al riguardo.

Penso anche che sarebbe una buona idea riferire in breve ciò che abbiamo deciso negli incontri di amministrazione. Dovremmo comunicare tutto ciò che abbiamo deciso.

Come ti trovi lì in quel college? Bene?

Yogi: Spero di sì, Madre, con le Sue benedizioni. Con le Sue benedizioni:

Shri Mataji: Va bene?

Yogi: Molto bene con le Sue benedizioni.

Shri Mataji: Ho parlato di te a CP. Va bene?

 Gavin: Bolo Adi Shakti Mataji Shri Nirmala Devi ki!

 Tutti gli yogi: JAI!


[1] Ahilya era la bellissima moglie del saggio Gautam. Una volta il Dio della Luna, stregato dalla sua bellezza, entrò nella camera da letto di Gautam assumendone la forma,  mentre questi era lontano. Ahilya non si accorse di nulla, ma mentre il Dio Luna stava lasciando la capanna, il saggio Gautam improvvisamente fece ritorno. Egli si adirò molto e maledisse Ahilya trasformandola in una pietra.  Allorché Rama venne a conoscenza della vicenda, toccò la pietra e questa tornò ad essere la giovane e bellissima Ahilya. Lavando i piedi di Rama con le sue lacrime, essa disse: “Io ero una peccatrice. Tu mi hai dato la salvezza. Senza dubbio tu sei Dio incarnato”. Dopo avere detto queste parole, salì in cielo.

[2] Un lakh equivale a 100.000 nel nostro sistema numerico.

[3] Libro di Gregoire de Kalbermatten.

[4] In termodinamica, l’entropia viene interpretata come una misura del disordine di un sistema fisico o, più in generale, dell’universo.