Nirananda

(Austria)

1985-05-02 Nirananda Vienna NITL HD, 97'
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“Nirananda”. Ashram di Vienna (Austria), 2 Maggio 1985.

È una grande gioia essere nuovamente qui a Vienna con tutti voi.

Un poeta indiano, giunto a Vienna molto tempo fa, disse che quando si cammina per le strade di Vienna, il cuore si mette a battere ad un ritmo poetico e le ondate di poesia si diffondono. In questo luogo sono certamente già vissuti dei ricercatori che ora, in un certo senso, sono rinati.

Siamo tutti in attesa del Sahasrara Puja, che è un avvenimento importantissimo, e voi siete tutti qui per assumervi il compito di accogliere tutti i sahaja yogi e prendervi cura di loro.

L’atmosfera di Vienna, come ho detto, è di per sé molto poetica. Sono certa che il giorno del Sahasrara sarà una grande esperienza per tutti voi. La poesia è come il chiaro di luna: su qualsiasi cosa si posi, ne esalta la bellezza conferendole carisma; e il linguaggio è così bello che copre ogni bruttura, così come la luce della luna nasconde tutti i dettagli sgradevoli, creando un’atmosfera molto meditativa.

Sahaja Yoga è questo: trasforma la prosaicità della vita in poesia; la poesia delle esperienze e degli avvenimenti che accadono. Come oggi, quando stavamo per venire qui in aereo e tre di noi volevano stare nella stessa fila ma avevamo soltanto due posti vicini, mentre il terzo era dall’altro lato. Il dr. Rustom ed io eravamo seduti vicini, mentre il dr. Spiro era seduto dalla parte opposta. La hostess ha detto: “Vediamo se la persona che dovrebbe occupare il posto vicino a voi sarà disposto a sedersi dall’altra parte”. E quando le porte stavano per chiudersi, scoprimmo che il terzo posto era vuoto, non era venuto nessuno. Così il dr. Spiro ha potuto sedersi vicino a noi, ed io ho visto la poesia cantare dolcemente nel suo cuore poiché lui ha continuato a sorridere tutto il tempo.

Ed è così che funzionano le cose. Quando siamo arrivati, ho guardato il cielo, poiché so che il cielo mi dà sempre un benvenuto speciale. Ed il cielo sembrava un Sahasrara, in tutto simile ad un loto, con tutti i piccoli, piccoli petali illuminati da tenui raggi di luce. Convergevano in un punto, girando così. La forma era proprio come quella di un loto. E questa è la poesia della natura che celebra i canti di gloria. Questo dunque è ciò che noi siamo, ad uno stadio in cui le nostre vite sono divenute talmente intessute di avvenimenti meravigliosi e di splendide visioni, di un tale lirismo, che risulta impossibile uscirne.

Poi entra Gregoire e mi guarda e io gli parlo e lui sta cercando Rustom. Rustom è in piedi vicino a me, ma lui non lo riconosce. Rustom sembra molto più giovane e lui proprio non lo riconosce. Così dice: “Oddio, non ti avevo riconosciuto”. È stato un bellissimo incontro di due amici, di sahaja yogi. Lui continuava ad aspettarlo e non lo aveva riconosciuto. Che storia! Questo è ciò che si prova. Quando poi uscite e vedete queste persone bellissime e guardate tutti i bambini che si trovano lì, vi sentite così traboccanti di amore che non sapete cosa dire.

Tutti i volti mi paiono piccoli, piccoli fiori che racchiudono il mio cuore nei loro petali delicati. Non sapevo come trattenere le lacrime, era una gioia troppo grande, e si dice che, a livello del Sahasrara, si percepisce Nirananda – Nira è il mio nome – e questa è la gioia di Nira. Oggi l’ho sperimentata sui vostri volti e si rifletteva nel mio cuore. Proprio come se l’amore avesse composto questa splendida poesia, così pura. E quando poi Gregoire ha detto che sareste venuti tutti ad incontrarmi, sono stata molto felice di sapere che ci saremmo incontrati tutti.

Là fuori, vedo un emblema di vostra Madre con i figli e vedo come la poesia abbia già un bellissimo titolo. Relazioni così delicate emettono un amore e una gioia talmente fantastici che devono essere soltanto percepiti e sperimentati.

Ora i vostri amici arriveranno da ogni parte per incontrarvi in occasione del giorno del Sahasrara. Spero che li riconoscerete. E che anche loro vi riconosceranno. Limitatevi ad osservare i loro occhi, e saprete che sono i vostri fratelli e sorelle in ogni parte del mondo, poiché hanno un luccichio negli occhi, una scintilla, ed è così che potete riconoscerli.

Che il Sahasrara si svolga a Vienna è una cosa molto importante per me. Ricordo il giorno in cui aprii il Sahasrara e vidi gli uccelli cinguettare, i fiori sbocciare. Tutta la natura percepiva la gioia dell’apertura del Sahasrara, ma non ne vidi il riflesso sui volti degli esseri umani. Oggi, però, già all’aeroporto quando sono venuti tutti i sahaja yogi, e poi sull’aereo, ho visto che l’energia del Sahasrara è aumentata considerevolmente. Non solo, ma persino la sensibilità della gente comune è migliorata notevolmente. In aereo, entravano tutti molto seri; forse venivano a Vienna per qualche lavoro gravoso, irto di difficoltà, molto serio. Io mi sono messa a dormire a metà del viaggio, e quando mi sono svegliata tutti quanti ridevano e scherzavano. Come se non avessero più nessun problema. E anche sull’autobus ridevano tutti.

Adesso, quindi, dobbiamo renderci conto che i sahaja yogi hanno fatto moltissimo per canalizzare questa Nirananda in tutto il mondo. Perciò vi sono molto grata per tutto questo. E adesso non vediamo l’ora che arrivino gli altri, che vengano qui a gioire di Nirananda, e noi dobbiamo fare in modo di dare loro tutto ciò che è Niranand. Niranand significa proprio Kevalam. Kevalam, Ananda Kevalam è Nirananda assoluta, assoluta, Kevalam, gioia assoluta. Nirananda non è niente altro che gioia. E anche la parola “delight”, significa “di luce”[1], “proveniente dalla luce”. Tantissima luce e gioia.

È così. Noi siamo tutti illuminati, siamo tutti “Nirmaliti”[2] ed è per questo che siete tutti in gioia. In ogni cosa che vedete, percepite la gioia che si riversa. Non riuscite a capire come, ma guardate qualcosa che vedete ogni giorno e sentite la gioia.

Ora, per il giorno del Sahasrara, devo parlarvi di alcuni piccoli blocchi che avete nei chakra, che dovreste purificare prima (del puja, ndt). Sarebbe una buona idea, fondamentale.

La prima cosa che sento è il Vishuddhi destro. Per questo vi suggerirei di bere tutti del tè. Qui non troverete il tè al basilico, ma io ho qualcosa che potete mettere nel tè, che potete bere; e poi potete fare un ajwan-dhuni (inalazioni con ajwan).

Un’altra cosa che dovete fare è mettere le dita (indici) nelle orecchie e ripetere “Allah-hu-akbar” per sedici volte. Reclinate la testa all’indietro. Questo risolverà la maggior parte dei vostri problemi di Vishuddhi. I mantra servono a dare forza alle deità.

Le deità, ovviamente, sono molto potenti, ma l’energia, ossia il veicolo che trasporta la deità, diventa più efficace. Come sapete, (per il Vishuddhi) c’è anche il mantra “Radha-Krishna” o “Vitthala”, per il Vishuddhi destro. Ma “Allah-hu-Akbar” possiede due valenze: la prima è, ovviamente, il Vishuddhi, e la seconda, la collettività. Quando è danneggiato il primo aspetto, vi prendete dei brutti raffreddori, avete l’attenzione distratta e altri problemi di orecchie, naso, gola. Quando è danneggiato il secondo aspetto, usate parole aggressive, un linguaggio sarcastico; tutte cose che spezzano la collettività. Quindi, o soffrite di un brutto raffreddore a causa del quale non potete parlare, oppure, quando parlate, offendete gli altri.

Invece, la voce dovrebbe essere melodiosa ed il linguaggio controllato. Se riuscissimo a controllare la lingua, realizzeremmo l’80% della collettività. La lingua, ovviamente, serve anzitutto a dire cose dolci e belle. Cerchiamo quali parole dolci diremo alle persone che arriveranno qui. Non cose che esprimano i nostri punti di vista come: “Mi piace; mi piace questo; voglio questo”, ma, al contrario: “Ti piace questo? Ti piace questo? Ti piacerebbe questo?”. Il linguaggio dovrebbe indirizzarsi agli altri, dimostrando interesse e premura.

Un’altra cosa da provare è un trattamento fisico per la gola. Ho verificato che è semplicissimo. Spingete all’indietro la lingua, e mettete – è un rimedio fisico – appoggiate qui il mento (inclinare la testa in avanti appoggiando il mento sul Vishuddhi, ndt)ve cercate di spingere la lingua più indietro possibile. Ora, trattenendo il respiro, spingete la lingua più indietro possibile. La Kundalini salirà più su. Prima avrete detto “Allah-hu-Akbar”, inclinando la testa all’indietro. Così facendo, sapete, permettete anche all’altro lato (del Vishuddhi, ndt) di sbloccarsi. Vedrete come la Kundalini si espanderà dai lati.

Un altro trattamento è questo: a Krishna piace molto il burro. In collettività, il principio di Krishna e il principio del Guru si fondono. Quando si diventa guru, allora nasce la collettività. Quando questi due principi si integrano, nasce la collettività e, come risultato, acquisite il discernimento. Per migliorare l’aspetto del discernimento, una cosa molto semplice che facciamo è prendere ghee o burro vibrato e intiepidito e instillarlo nel naso. Prima però facciamo dei gargarismi con il sale, che rappresenta il principio del guru. Potete anche mettere un po’ di ghee o burro in una tazza di acqua calda e berla: questo lenirà entrambi i lati, poiché in questo modo Krishna si calma.

C’è anche un’altra cosa, l’olio di primula, che potete procurarvi in questo paese. Se potete prendere due o tre gocce di quest’olio di primula in acqua, anche questo calmerà il vostro Vishuddhi. L’olio dunque vi aiuta. Nelle orecchie, se potete, mettete un po’ di olio di oliva riscaldato con un po’ di aglio – riscaldato con un pezzetto d’aglio – fa molto bene alle orecchie. L’olio mantiene a posto il vostro Vishuddhi. Anche i capelli devono essere oliati adeguatamente. Si dovrebbe usare molto olio prima (del bagno) – per esempio il sabato – in modo che quando poi fate il bagno vi lavate via completamente l’olio. Qui voi usate i balsami per capelli, è una buona idea, ma in India usiamo ancora l’olio. Voi però potete usare il balsamo, se volete, con esso ammorbidite i capelli. E poi, ancora, dovete farvi un bel massaggio (alla testa, ndt) con le mani, oppure un sahaja yogi può fare un bel massaggio alla testa di un altro, perché è così che vi sto preparando per il Sahasrara. E sarete sorpresi che la vostra testa sarà molto sgombra (da pensieri, ndt), e così sarete pronti per questo puja del Sahasrara. Direi che dovete ordinare un gallone[3] di olio di oliva. Quando tutti i sahaja yogi arriveranno, dovreste essere pronti a far loro un bel massaggio sulla testa, anche sulla spina dorsale e sul Vishuddhi chakra. Sarà una buona idea, e li farà sentire meglio in vista del giorno del Sahasrara.

In India è una consuetudine, se volete dimostrare la vostra ospitalità ad un amico. Come quando Sudhama incontrò Krishna il quale, come prima cosa, si procurò tutte le sostanze profumate con le quali massaggiare le mani e il corpo di Sudhama. Poi gli fece un bel bagno in acqua calda. Per prima cosa, ovviamente, gli frizionò una gran quantità di olio sul corpo, e infine gli offrì un bel bagno e bellissimi abiti da indossare. E Sudhama fu conquistato da quell’amore, poiché quando si tocca qualcuno con l’olio, il principio di Krishna agisce. Perché Krishna rappresenta madhuria, la dolcezza del carattere (un sahaja yogi, il dr. Rustom, spiega: “Significa miele, dolcezza; significa anche sorgente, bellezza”). (Madhuria, aspetto di Shri Krishna). Madhuria è una sensazione bellissima.

Sapete, si esprime madhuria in piccolissime cose, come nella poesia, nel riferire qualche episodio; quando avete una dolcissima sensazione riguardo all’intero episodio. I giochi, lila, di Krishna erano tutti pervasi di madhuria (Dr. Rustom aggiunge: “Giocosa dolcezza”). È come uno sport, sapete, è un passatempo.

Vi racconterò quanto lui fosse dolce. Sapete, una volta Indra si adirò molto con lui e cominciò a far piovere violentemente, così tutti coloro che accudivano (gli animali), i mandriani e le mandriane, chiamati gopa e gopi, si inzupparono completamente. Allora lui disse: “Non preoccupatevi”. E sollevò il Govardha con un dito, sollevò tutto il monte Govardha con un solo dito e loro si ripararono sotto quella montagna. Poi disse ai gopa: “Adesso mi duole il dito, sarà meglio che lo sosteniate voi con i bastoni che avete in mano, altrimenti il dito mi farà male”. La dolcezza è questa.

Come una volta in cui mangiò….voglio dire che lui era davvero un ladro, un ladruncolo, e golosissimo di burro. Il burro, in casa, era conservato in un vasetto appeso; era tenuto appeso ad una corda, affinché nessun gatto o altro potesse raggiungerlo.

Bene, egli chiamò a raccolta tutti i bambini, prese tutto il burro e se lo mangiò e, sapete, aveva tutta la faccia impiastricciata di burro. Allora sua madre arrivò, prese un bastone e disse: “Ebbene, hai mangiato tutto il burro”. Allora lui esclamò: “Non ho mai mangiato nulla”. – aveva tutta la faccia impiastricciata di burro – “Quei ragazzi devono avermi messo qualcosa sulla bocca, poiché hanno mangiato tutto loro”. E aggiunse: “Insomma, io mi do da fare tutto il giorno per le tue mucche e quando torno a casa tu mi tormenti così”. E ancora: “Io sono il tuo figlio adottivo, è per questo che mi tratti così”.

Lei si mise a guardarlo e allora lui tese le mani verso di lei – le sue manine – e disse: “Io però ne ho serbato un po’ in mano per darlo a te, anche se loro si sono mangiati tutto”. E glielo mise in bocca. A quel punto, tutta la rabbia di lei sbollì e se lo strinse al cuore. Ed ecco come tutto finisce in una dolce commedia.

Quando Krishna è risvegliato in noi, anche noi possiamo interpretare tutte queste commedie gli uni con gli altri e divertirci con gli scherzi. A quel punto non perdiamo la calma, non ci adiriamo, ci rallegriamo intensamente l’uno della personalità dell’altro.

Quindi, per predisporre il giorno del Sahasrara, per prima cosa dobbiamo preparare questo miele per loro, quando arriveranno. E nessuno dovrà sgridare i bambini. E i bambini saranno dolcissimi. Staranno seduti molto calmi.

Ora vediamo quanto è cresciuta. Avanti Niranjana. Vieni qui. Voglio vedere quanto sei cresciuta. Oh che ragazza grande! Ora si siederanno come adulti – non sono piccoli. E tu, Machindranath, sei diventato piccolo o grande? Vediamo, vuoi alzarti in piedi? Quanto è cresciuto! E meglio che tu ti sieda come un uomo grande, d’accordo? Lei è piccola, questa bambina è ancora piccola. Ah bene, e non puoi mettere questo in bocca. Bene, lui lo terrà giù. Ora dunque state seduti tranquilli. Tutti i bambini di Londra stanno seduti tranquilli. Vediamo un po’, come stanno seduti tutti i bambini di Vienna. Guardatela, lei sta seduta molto tranquilla – che bambina carina, ed anche Niranjana è molto dolce e Machindranath è il più dolce. Dovete lodare i bambini, dovete elogiarli con dignità, lodateli, così si calmeranno. Elogiateli semplicemente.

Se avete qualche domanda, fatemela. Rustom mi ha portato questo (probabilmente un bracciale, ndt) e, per farmelo indossare, ha detto che qui l’oro costa poco e che non è un diamante, così mi sono tolta l‘orologio. Quindi bene, ditemi se vi va di fare domande.

Pensate, questo sarà negli archivi personali di Mataji. Questo è l’ornamento di Atena. Sapete, lei porta questo nella mano destra, mostrando la Kundalini sul Vishuddhi chakra. Vedete, anche per lei il nostro Vishuddhi era molto importante.

Ora il signor Reagan andrà a Bonn, perciò diamo dei bandhan a tutti loro perché stanno disseminando bombe di vario genere nei luoghi sbagliati.

Gregoire: È in corso una grossa polemica poiché dovrebbe visitare un cimitero.

Shri Mataji: Sarà colpito dai bhut. L’unico rischio è che diventi un altro nazista. Lui è un attore, in fin dei conti, un attore. Guardate fino a che punto si può arrivare. Proprio non capisco perché si vada nei cimiteri. Di fatto, venite catturati anche se vi avvicinate ai cimiteri. E se andate da qualcuno che abbia un’influenza malvagia, ovunque, se andate in qualsiasi cimitero, se ci andate, che cosa vi accadrà? Sarete tutti posseduti.

Gregoire: Così lui fa visita ad entrambi: prima al cimitero e poi al campo di concentramento.

Shri Mataji: Che Dio lo salvi. Sapete, vi renderete conto che la maggior parte dei presidenti russi sta morendo a causa di questo problema. E questo individuo sta facendo lo stesso. Sapete è un…(parola hindi) quando volete distruggervi, la vostra mente vi suggerisce soltanto cose sbagliate. È molto sbagliato andare in qualsiasi cimitero. E anche andare in quel campo di concentramento è in sé pericoloso, vedete, o anche andare al cimitero dai nazisti, è molto pericoloso. Io sono andata nella Germania dell’Est e hanno voluto farmi visitare un campo di concentramento e tutto il resto. Ho chiuso gli occhi poiché volevo proprio benedire tutte le anime nel campo di concentramento affinché non rimanessero in qualche luogo da cui non potevano rinascere.

E vedete, ciò che accade oggi ad Israele, è dovuto unicamente agli effetti dei campi di concentramento, ed anche al fatto di essere andati da tutti quelli che chiamate falsi guru, come Mahesh yogi.

Non si dovrebbe dare importanza ai bhut, allora la loro esistenza si indebolirà. Ma andare in questo campo nazista è troppo, poiché dimostra un grande compromesso. La politica non è altro che un compromesso. E, inoltre, è così spregevole, così corrotta, che se domani arrivasse Hitler, Reagan andrebbe a offrirgli delle ghirlande, soltanto per raggiungere un equilibrio. Ed è una tale azione-reazione che non si può proprio dire – come mi ha detto qualcuno – che dopo tutto anche gli americani sono andati ad uccidere i giapponesi, perciò sono ugualmente assassini. In queste condizioni, dunque, si può dire soltanto che tutte queste sono persone squallide, senza alcun senso delle proporzioni. Fanno compromessi con il male, compromessi con i malfattori e compromessi ad ogni costo soltanto per ottenere un’elezione. A volte ci si mette a deplorare la democrazia, poiché diventa una demoniocrazia.

Si potrebbe dire perciò che si dovrebbe desiderare e pregare Dio: “Oh, Dio, fai che Sahaja Yoga abbia successo, affinché la gente entri nel regno di Dio dove non esiste questa corruzione”. Voglio dire che questa è la politica dei bassifondi. Per come stanno le cose, sento che è tutto di livello davvero molto basso; è tutto di infimo livello.

In Sahaja Yoga, non abbiamo bisogno dei voti di nessuno. I nostri voti sono le nostre vibrazioni. Intendo dire che qualcuno è eletto semplicemente perché ha buone vibrazioni. Tutto qui, viene proprio eletto. Ecco cos’è l’azione della forza centripeta e di quella centrifuga. Essa agisce, ed è un’azione molto naturale, non è mentale; così non scende a compromessi con niente che sia sbagliato. E le persone sbagliate, che non sono ancora a quel livello, devono darsi da fare e potranno tornare. È una forza vivente, vedete, ma nessuno è nocivo, nessuno può nuocere quanto i nazisti. Nessuno può diventare simile ad un nazista in Sahaja Yoga. Nessuno può nuocere fino a questo punto, poiché si tratta di una forza vivente, e una forza vivente, tutto ciò che vive, può sempre migliorare.

Con la plastica, invece, non si può fare nulla, non si può. Non potete farci nulla. È proprio come aver creato un mostro. Aumenterà fino a diventare una montagna, e voi non saprete che fare, come eliminarla. Sento che tutta questa spazzatura è cresciuta come i funghi. Sono come funghi, e questi funghi sono a capo degli affari pubblici ed io non so proprio che dire di loro. Sono a questo livello, che si può dire? Dovremmo proprio dissociarci da loro, noi siamo persone completamente diverse, siamo fiori!

Dopo il puja del Sahasrara, come sapete, mi recherò anche in America, e spero che laggiù qualcosa si risolverà a livello del Vishuddhi. Prima, però, facciamo funzionare il nostro Vishuddhi a Vienna, e poi potremo far funzionare il Vishuddhi dell’Universo. L’altro aspetto del Vishuddhi è quello che vi suscita i sensi di colpa, poiché se si parla dei tedeschi, ogni tedesco si blocca in questo punto (Vishuddhi sinistro, ndt) Quei tedeschi sono passati, finiti. Adesso sono rinati come ebrei; e gli ebrei sono rinati come tedeschi. Quindi di che cosa vi sentite colpevoli?

È così che anche l’altro aspetto del Vishuddhi (sinistro, ndt) dovrebbe andare a posto, ed il nostro giorno del Sahasrara sarà un grande successo, ma soltanto se ci rendiamo conto che Cristo è sempre con noi e che il nostro Agnya non deve renderci troppo mentali, ma rilassarci dall’attività mentale. Per questo, un metodo semplice è affidare ogni cosa ai piedi di loto di vostra Madre. Tutto qui. I vostri pensieri, i vostri problemi. Ogni cosa.

Vi parlerò di un altro miracolo accaduto di recente. Abbiamo un certo Ian, dall’Australia. È arrivato con alcuni quadri. È molto bravo a dipingere ma non riscuoteva molto successo, non riusciva a trovare lavoro o ad avere pubblicità, niente. Allora è venuto da me e mi ha detto: “Madre, non so che fare. Guardi i miei quadri”. Io li ho guardati. Lui ha davvero un’ottima mano, ma dava maggiore risalto ad altri soggetti piuttosto che agli esseri umani, sapete. Così gli ho detto: “Devi dipingere più dettagliatamente gli esseri umani, invece degli altri soggetti”. Allora si è allarmato perché pensava che a quel punto avrebbe dovuto studiare i volti e tutto il resto. Era piuttosto preoccupato. Gli ho detto: “Affida tutto ai piedi di loto di tua Madre”. Ero seduta nella mia sala da pranzo quando, all’improvviso, ho notato che tutti avevano dei sorrisi che arrivavano fino alle orecchie. Dopo appena mezz’ora, lui aveva ricevuto una telefonata e aveva ottenuto un ottimo lavoro.

Ecco perché Cristo ha detto: “Guardate la Madre”. Guardate la Madre. Guardatela.” Perché quando mi guardate, dal momento che io creo Nirvichara, voi diventate Nirvichara. Quindi dovete dire: “Madre, tu sei Nirvichara”. Ed è così che il vostro Agnya può correggersi. E se potete dirlo mettendo una luce di fronte a voi, andrà a posto anche l’Agnya sinistro. Ecco come sistemare il vostro il passaggio (agnya) per il giorno del Sahasrara, poiché forse, questa volta, io posso davvero provocare una grande esplosione. L’ultima volta abbiamo celebrato un puja a Birmingham ed è stata una esperienza incredibile per tutti. Quindi, i (sahaja yogi) viennesi dovrebbero essere preparati per il giorno del Sahasrara.

Che Dio vi benedica.

[continua dopo la presentazione dei regali]

Quali delle 54 coppie dell’ultima volta si sono sposate? Ah, bene, sono molto contenta di saperlo. È stata una vera gioia, e le 108 persone sposate, davvero… è stato un paradiso, bellissimo.

Mi è stato detto che, quando siete andati lì, per due volte vi è stato richiesto del denaro. E devo fare una precisazione per questo, poiché hanno detto che nessuno ha fornito spiegazioni. Ma c’è un punto che vorrei chiarire: che il denaro è stato raccolto, in parte, per i regali dei 54 matrimoni – è meglio spiegarlo. Perché vedete, anche che se dovete dare un dollaro (per coppia, per regalo, ndt), in tutto fanno 54 dollari. Credo che abbiano raccolto in tutto 70 dollari, e il resto del denaro è stato raccolto per il terreno che avevo intenzione di acquistare. Ecco come stanno le cose. Quindi, voglio dire che non c’è stato nessun imbroglio – no, no, non dico da parte mia, ma da parte di chi lo ha raccolto – tutto il denaro è stato consegnato a me, perché è servito per il terreno che, come tu sai, Gregoire, stiamo acquistando. L’abbiamo già acquistato: 42 acri di terra a Vaitharna. È per questo motivo che quella volta hanno dovuto raccogliere il denaro. Ma alcune persone in Inghilterra hanno detto che nessuno li aveva messi al corrente. Ecco perché volevo dirvelo, poiché è per i vostri figli; la scuola sarà per i vostri bambini e non per i bambini indiani.

È stato bellissimo, tutto è stato fatto molto bene e tutto è andato benissimo, ma non si dovrebbero avere di questi stati d’animo, poiché la nostra attenzione non dovrebbe essere sulle cose materiali. Non è una gran bella cosa avere l’attenzione sulle cose materiali, poiché queste cose guastano la gioia in tutto. Intendo dire che qui nessuno si sta arricchendo, lo sapete benissimo. Questo è un altro modo in cui uccidiamo la gioia. Sono cose che uccidono la gioia. Se dovete spendere per qualcuno, per esempio per alcuni amici che stanno arrivando, o qualcosa del genere, dovreste essere lieti di farlo. Voi invece vi mettete a contare gli spiccioli. È triste. Io ritengo che la generosità sia la cosa che dà la gioia maggiore. Io gioisco moltissimo della mia generosità, e penso in continuazione a come gioire sempre più della mia generosità.

A volte, la guerra agisce in positivo: è una buona cosa che la gente si liberi della tendenza materialistica. Ci sono però moltissime cose negative. Tuttavia, ho visto che quando la guerra scuote un uomo, egli si chiede quale significato abbia tutto ciò per cui ha sempre lottato. Ma dopo aver ottenuto Nirananda, non vi interessa ricavare gioia da guadagni o cose materiali. Non vi interessa proprio averli. Grazie ad essa, vi sentite del tutto sicuri.

Non mi avete fatto nessun altra domanda! L’inconveniente è che diventate senza pensieri. Nessuna domanda? Niente di niente? Almeno chiedetemi come celebrare il puja, o qualcosa del genere.

Domanda: Shri Mataji, può spiegare un po’ Nirananda? Può parlare di Nirananda?

Shri Mataji: Vedi è possibile soltanto descriverla, non spiegarla. Dove esiste gioia assoluta, non vi è né felicità né infelicità. Non si sente né felicità né infelicità. Queste sono caratteristiche proprie dell’ego e del superego.

In Sahaja Yoga, man mano che si evolve di livello in livello, si sperimentano diversi tipi di Ananda. Si può dire che lo Spirito, quando sperimentate lo spirito, ottenete un tipo di Anand detta Swa-ananda, significa che percepite il vostro spirito e vi sentite molto felici. Quando poi date la realizzazione agli altri ottenete Para-ananda, la gioia degli altri. Ma quando ottenete la gioia del benessere, quando tutto va bene dal punto di vista della salute, delle cose materiali e tutto il resto, quando tutto è Santosha, soddisfazione completa, allora si parla di Brahma-ananda. E così iniziate a percepire una gioia interiore sempre più intensa, poiché i vostri nervi si schiudono a nuove dimensioni.

A livello di Krishna si può dire, dunque, che acquistate Krishna-ananda, in cui ottenete la dolcezza, madhuria. E quando vedete la vostra generosità, ottenete Shiva-ananda. E quando siete in compagnia dei bambini ottenete Ganesha-ananda. Tutto questo può essere spiegato, può essere descritto, ma non è possibile spiegare Nirananda, poiché essa è la gioia di Mahamaya. L’insieme di tutti questi tipi di gioia è Nira-ananda. Non vi è alcuno spazio per l’ego e il super ego. Il Sahasrara si apre completamente e si instaura un rapporto assoluto con il divino.

Inoltre, la luce si riversa continuamente dentro la testa e ritorna indietro – come avete visto nelle mie fotografie – come se il Sahasrara diventasse simile ad un neonato allattato dalla Madre Universale, il quale assorbe interiormente la gioia e poi la riflette. Sarebbe come il moto delle onde che raggiungono la riva, si riempiono di nuovo e tornano indietro, creando un disegno.

Ora, come si può descrivere la gioia di questo disegno? La sola cosa riguardo a Nirananda è che voi avete Mahamaya così vicina e così distante. È questa la cosa speciale.

Assolutamente senza pensieri, in silenzio, in perfetto silenzio, voi non pensate. È un silenzio in cui non potete più inserire parole, poiché le parole sono annientate dalla forza di Ananda. Non possono contenerla.

Chiaro? Ora spiegatemi ciò che sentite. Sarebbe meglio spiegarlo ora.

Qualche altra bella domanda?

Fin qui, vedete, a livello umano, si percepiscono soltanto il dolore o la pressione sui nervi, ma mai ananda. Soltanto dopo la realizzazione i vostri nervi iniziano a percepire la gioia. Chiaro? Non c’è nessuno che ha qualcos’altro da dire? Sì, c’è.

Domanda: La Dea Quan Yin, Shri Mataji, può dirci qualcosa in proposito?

Shri Mataji: Volete sapere di Quan Yin? È un’incarnazione di uno dei… Voglio dire che nella mitologia cinese trovate descritta l’incarnazione di Quan Yin. E, in effetti, lei è Gruddha, è descritta come Gruddha, la vecchia.

Quan Yin nacque da un re, era figlia di un re. Era la forma virginea della Dea e non voleva sposarsi. Allora suo padre, che aveva combinato il suo matrimonio con un grande re, si infuriò con lei che non voleva sposarsi e la minacciò.

E allorché il matrimonio non venne celebrato, il padre si sentì molto contrariato, adirato e umiliato. Così la portò su un pendio e la minacciò: “Ti butterò di sotto”. E in effetti la scaraventò giù dal pendio in una valle, e pensò che fosse morta. Ma una tigre l’afferrò e la portò con sé prendendosene cura. E lei, una volta divenuta molto vecchia, vecchissima, uscì dal romitaggio e si mise a curare la gente, e molte persone furono guarite da lei. Era vecchissima, ma il padre, che era malato, la riconobbe. Lei andò a curare anche il padre e iniziò a guarire la gente. Ecco chi è Quan Yin.

Se andate a Hong Kong, potete ammirare la sua statua. Il volto è molto simile al mio, davvero, ma lei ha un aspetto più anziano e le spalle decisamente curve. Ella venne molto prima di Cristo, e i buddisti si resero conto che la gente non l’avrebbe dimenticata, poiché era considerata davvero la Madre della compassione, e così la introdussero nella religione buddista.

Non vi occorre la traduzione? Qualche altra domanda?

Domanda: Come possiamo essere maggiormente consapevoli di Te, nella nostra vita quotidiana, in tutto ciò che facciamo? Non in meditazione, ma in tutto ciò che facciamo?

Shri Mataji: Vedi, Gregoire, la mente occidentale non è molto ben condizionata per questo, dovete capirlo. Quando mi recai sull’Himalaya, a Dharamshala, annunciarono che c’era Devi-Jagra, che la Dea (interiore, ndt) sarebbe stata risvegliata. Loro sanno che c’è la Devi in loro, che la Dea sarà risvegliata.

E circa tremila persone accorsero da villaggi distanti circa venti chilometri, alcuni scendendo in quella vallata dove c’era anche un bel lago, ed erano felici e cantavano che stava per arrivare la Devi. Erano già consapevoli della mia venuta. E arrivarono, si sedettero, io feci un discorso, loro chiusero gli occhi con reverenza assoluta, con le mani giunte. Anche chi apriva gli occhi aveva una tale shraddha (fede, ndt) per me, come se vedessero la Dea in persona.

Per loro non c’erano problemi e io parlavo loro. Chiesi: “Qualche domanda?”. Ovviamente non c’erano domande, ma il vento che sentivano era molto forte e il vento che andava verso di loro tornava indietro e – c’era una parete dietro di me – colpiva la parete e dalla parete tornava a me ed io sentivo un gran fresco. Sapete, non faceva così fresco, era una giornata molto soleggiata. E il tendone che avevano montato, metteva solo in evidenza che soffiava vento e che lì stava accadendo qualcosa. Tutto il resto, però, tutta l’atmosfera, gli alberi, assistevano in silenzio, senza un solo movimento.

Gli uccelli e tutti gli animali erano tutti lì a guardare. Le scimmie stavano sedute, gli uccelli stavano appollaiati e tutti gli altri animali, i cani eccetera stavano seduti molto compostamente. Non un rumore; non si sentiva un rumore. Loro sono condizionati in questo modo grazie a tutta l’atmosfera, a tutto il retaggio che hanno. E ci sono sette templi di Swayambhu, sette templi di Swayambhu, nei dintorni: Vaishna Devi, Naina Devi, poi quello che chiamate Gangla Devi – ne hanno sette – Naina Devi, sono tutti lì intorno. E questo (il tendone, ndt) era proprio al centro. E quando ricevettero la Realizzazione esclamarono: “L’abbiamo avuta, l’abbiamo avuta, l’abbiamo avuta, l’abbiamo avuta!”. Niente da dire. Lì, c’è questo condizionamento.

E c’erano anche dei militari –  al mio arrivo stavano passando delle jeep – mi videro e si sentirono in dovere di salutarmi. E l’ufficiale incaricato del comando venne tre volte solo per vedermi. Venne a salutarmi alla stazione. Era come se tutti sapessero. E cantavano la canzone: “Tu, che appartieni alle nostre colline, Balowali-Sherawali”, colei che è la tigre, la figlia delle montagne.

Il primo nome della Dea è Shailaputri. Come sapete, Shailaputri significa figlia delle montagne. Per loro, io appartenevo a loro. Mi stavano aspettando, sapevano che sarei arrivata. Sono arrivata, e hanno avuto la realizzazione. Questo è il giusto condizionamento. Voi siete condizionati nel modo opposto: non riconoscete mai nessuno. Anche quando siamo andati a Pathankot, il treno era in ritardo e qualcuno alla stazione disse che Mataji doveva arrivare e il treno era in ritardo di due ore. Tutti, gli ufficiali, i kulis, tutti, vennero al binario. Cominciarono ad avere la realizzazione. La ebbero in moltissimi.

E una signora americana che era lì seduta si sentiva molto nervosa e di cattivo umore, e si chiedeva che cosa Madre stesse facendo, perché desse la realizzazione ai kulis. Pensava tutte queste stupidaggini, voleva scappare.

E c’erano alcune signore del Rajasthan che avevano sentito dire che io ero là e si misero tutte a cantare l’inno della Dea. Alla stazione ferroviaria di Delhi.

I condizionamenti qui (in Occidente) sono sbagliati. Il primo condizionamento sbagliato è che la mente è alterata da identificazioni sbagliate. Come alcune attrici, sapete, tipo la Bardot o Marylin Monroe o altre. L’attenzione di tutti sarà su di loro. La nostra mente è fatta così. Se guardate come sono fatte le statue, ogni cosa è su questa linea. Oppure la vostra mente è contaminata dalla lettura di tante cose assurde che si trovano in vendita, da tutta questa roba che leggete. Tutta l’attenzione è sul sesso o su cose materiali: come si può vedere qualcosa che sia oltre?

Ora, anche nel caso riusciate a guardare oltre questi aspetti occidentali – il materialismo e tutto il resto – Mahamaya mette alla prova la vostra attenzione. Ma è la sola scappatoia che ho. Fate attenzione al punto. La scappatoia che ho non la uso intenzionalmente – devo dirvelo – non vi è intenzionalità; agisce in modo automatico. E con questo la vostra attenzione è giudicata. Ora, la cosa migliore da fare è (chiedersi): “Perché non riesco a riconoscere Madre? L’ho vista alzare la Kundalini alla gente. Penso troppo a Cristo. Ma come! Io non ho mai visto Cristo. L’ho forse visto? Non l’ho mai incontrato, non so se sia mai esistito o no. Invece ho visto nostra Madre dare così tanto a molte migliaia di persone, e lei è stata con noi”.

Ma la mente occidentale è tale che sceglierà qualcosa che renda impossibile il riconoscimento.
Vi spiegherò come. Abbiamo celebrato il puja di Pasqua a Londra, giusto? Ora dovete capire che, quando mi offrite dei fiori, voi chiedete fiori per la vostra vita. E se volete avere anche del denaro, dovete darmi un po’ di denaro, è importante. Non a me personalmente, ma nel puja. Ma questa gente ha portato una gran quantità di dolci e di cibo per sé e per il puja non aveva più denaro; anzi, ha detto che lo stava finendo, come se dovessi pagare io.

E come ha detto Garanga: “Potete dare il vostro Tama-mana-tana?”. Tama è il corpo, Mana è il cuore e Tana sono tutti i vostri averi, ogni cosa. Egli ha chiesto: “Potete dare tutto questo a Madre?” Rifletteteci. Ed i sahaja yogi sono rimasti alquanto sbalorditi da questa domanda. Ma ogni cosa mi appartiene, dovete saperlo.

Invece, tutti i sahaja yogi indiani hanno detto: “Sì, lo faremo”.

Ora, perciò, ho detto che questo è sbagliato. Dovete raccogliere un po’ di denaro per il puja, ho dovuto dirlo. È molto imbarazzante. Sto dicendo che dovreste controllare dov’è l’attenzione. E non avete idea di quante migliaia di sterline abbia speso io stessa. Ma ora la gente che aveva organizzato, ha abbandonato Sahaja Yoga. Una vecchia sahaja yogini se n’è andata. È così, la comprensione non può nascere facilmente poiché la vostra attenzione è su tutte queste cose. Allora, io vi faccio degli scherzi perché non è importante quanti occidentali e quanti orientali vengano da Dio. Per Lui sono tutti esseri umani. Se, rimango in Maharashtra per cinque anni, diciamo, la maggior parte della gente del Maharashtra ci sarà. Ma è per voi, siete voi a doverlo cercare chiedendovi: “Perché non riesco ad esserne consapevole, che c’è di sbagliato in me? Perché? È l’ego?”

Vedete, devo dire che l’attenzione, la vostra attenzione, io la giudico in ogni momento, poiché c’è una forza centrifuga ed una forza centripeta. Ora, l’altro aspetto di questo è che anche se amate troppo alcune persone – se ad esempio siete cristiani volete che i cristiani si salvino; oppure siete musulmani e volete che i musulmani si salvino o chiunque altro si salvi – io vi do una lezione soltanto attraverso di loro, affinché impariate e non vi siano più queste cose.

Le famiglie, per esempio. La famiglia. Siete talmente stufi della famiglia – come Gregoire che oggi mi ha affidato i problemi della sua famiglia. È così. Non volete proprio avere niente a che fare con loro. È così.

Oltre a questa, avete altri tipi di attenzione, come la vostra posizione, il vostro lavoro, il vostro…. Tutto questo è troppo, la cosa principale è la moksha (liberazione, ndt). Dopo tutto che cos’è? A che vi serve tutto questo? E poi trovate che anche l’idealismo che avete vi blocca. Ho visto che certa gente, quando viene in Sahaja Yoga, pensa che esso sia un buon sistema per esprimere il proprio idealismo, il proprio potere. Sapete, anche il gioco del potere ha inizio con la mente occidentale, è molto comune.

E poi, qualche volta, la gente inizia anche a vederlo. Come alcune persone che dicevano: “Madre, anche adesso mi sento attratto dalle donne”; cose del genere, assurdità, e tutto questo, sapete. Io non so che dire, ciò dimostra che le deità sono molto deboli; che non hanno energia. Significa che state facendo ancora cose alle quali dovreste rinunciare immediatamente. Il peccato contro la Madre. E inoltre c’è questo condizionamento: “Perché Madre dovrebbe dirigere le vostre vite?” Voglio dire, in realtà chi ha tempo di dirigere la vostra vita?

Vedete, occorre rendersi conto che, con tutte queste cose, voi non siete i primi. I primi sono quelli di Dharamsala. Perciò, dovete sviluppare questa competizione con loro. Quanto sono arresi loro? Perché noi non lo siamo? A che cosa pensiamo? A che punto siamo?

Sapete, a questo mondo le persone considerate al vertice, sono le meno importanti nel regno di Dio. Guardate nella direzione opposta. Allora dovreste dire: “Perché sono ad un livello così basso da non saper riconoscere la gioia, la sorgente della gioia? Qual è la mia origine? Perché sono così? Come un verme che ancora striscia?”

È questo, sapete, lo stato d’animo con il quale dovreste capire che se io vi sto chiedendo di venire, non è perché qui ci sia qualche negozio – non c’è niente da vendere – siete voi a dover vendere la vostra merce (probabilmente nel senso: “siete voi a dover dimostrare quanto valete”, ndt). È ancora Mahamaya. Sembra quasi che sia io a dover cercare di compiacere voi. Siete voi a dover compiacere me (parole in hindi). E poi ponetevi una domanda: “Perché non riesco a compiacere Madre? Che cosa c’è che non va in me?”.

In India, anche a Dharamshala, tutti, le signore e tutti gli uomini, quando sono arrivati, si sono sentiti in dovere di indossare vestiti puliti, tutti vestiti nuovi. Qualsiasi cosa sia, hanno messo tutti i loro ornamenti, qualsiasi cosa avessero l’hanno portata, e anche qualsiasi cosa avessero dato in pegno. Devono aver chiesto a qualcuno se la Devi stesse arrivando: “Come facciamo a vederla?” E sono venuti tutti vestiti in modo appropriato, ben pettinati e ben vestiti, come se stessero andando ad una grande festa.

E mi hanno offerto le cose di cui vi ho parlato, con gioia immensa! Potete dire che non erano cose molto costose, ma mi avevano dato di cuore tutto ciò che avevano. Perché in questo io potevo sentire il loro cuore e la totale comprensione che stavano per incontrare Dio.

A Birmingham, ad esempio, mostrarono alcune fotografie, e due o tre ragazze indiane si misero proprio a piangere (dicendo): “Questo non è il modo. Lei è Dio, e rovinare così la fotografia di Dio, sciupare così la fotografia della Devi!”. Non potevano proprio sopportarlo. Se una persona negativa scatta delle fotografie, le foto risultano molto strane. Ed erano state mostrate due o tre di queste fotografie e loro si erano turbate molto. Io sono questo, indubbiamente, ne convengo. Ma sono anche Mahamaya.

Lo avete visto nelle vostre fotografie; le vostre macchine fotografiche ve lo hanno dimostrato. Voi non potete vederlo perché non siete così sensibili. Persino gli animali possono capirlo, la tigre può capirlo, i serpenti possono capirlo, gli uccelli possono capirlo, gli alberi possono capirlo. Perché voi no? Questo dovete deciderlo da soli. Siete voi che dovete chiederlo. Non io.

Meglio? Molto bene.

Che Dio vi benedica.


[1] “Delight” è una parola inglese che significa gioia, delizia, diletto. Con un gioco di parole può essere scissa in “de-light”= di-light (luce).

[2] Anche questa parola, ’Nirmalites,’ a causa della sua pronuncia, può essere scissa in Nirma-lights (Luci di Nirmala)

[3] Corrisponde a 4,54 litri in Gran Bretagna e a 3,78 litri in America.