(SOTTOTITOLI DA REVISIONARE) S H R I M A T A J I N I R M A L A D E V I Devi Puja San Diego, California (USA), 31 Maggio 1985 Dio vi benedica. Prego, sedetevi. (È per registrare?) È un enorme piacere trovarsi nell’ashram di San Diego. È un posto bellissimo che esprime intensamente l’amore di Dio, il modo in cui il Divino desidera aiutarvi ad ogni passo. Se volete avere un ashram, se volete avere un luogo adatto, se volete prendervi cura dei vostri figli come si deve, se volete svolgere il lavoro di Dio, tutto viene accudito, ogni cosa deve funzionare. Se non funziona, come potrete svolgere il vostro lavoro? Quindi tutto funziona. Ed è molto evidente dal fatto che abbiamo diversi ashram, luoghi così confortevoli ad una cifra davvero ragionevole che ci possiamo permettere, e dove possiamo vivere felicemente insieme. Questa è la dimora creata per voi dall’amore. La prima cosa da ricordare è che tra noi dovremmo avere un amore assoluto. (Dice qualcosa in marathi) Non dovremmo dare retta a chi cerca di dividerci, a chi cerca di trasmetterci idee sbagliate. È molto facile scoprire chi è un sahaja yogi nel profondo del cuore. È facilissimo scoprirlo. Dovete essere un po’ più sensibili e scoprirete molto facilmente una persona del genere. Qualunque individuo subdolo può essere scoperto. Adesso nessuno può agire contro Dio, poiché tutto sarà scoperto e rivelato. Ma la nostra attenzione deve essere interamente su vostra Madre. Alcuni però diventano un po’ più fanatici a causa del loro attaccamento; ma non importa, cambierete. Comunque è meglio essere fanatici che scettici. Chi fa le cose in modo un po’ esagerato, dovrebbe fare in modo di vivere accettando qualsiasi cosa veda, comprenda e accada in Sahaja Yoga, senza nessuna agitazione. Questo è il punto: noi ci creiamo delle idee anche riguardo a Sahaja Yoga. Ma non possiamo crearcele, poiché esso è quel che è. Non possiamo costruirci una nostra concezione personale, per cui pensiamo che Sahaja Yoga dovrebbe essere in un certo modo o in un altro; non è possibile. Non potete fare compromessi, non potete proprio scendere a compromessi. (Sahaja Yoga) deve essere ciò che è. Non può essere niente di ciò che voi volete che sia. Non potete plasmarlo, poiché è stabilito da molto tempo. Adesso è ciò che è, ed è per questo che funziona così bene, in modo così efficiente. Ma per renderlo più efficiente dovete accettarne il funzionamento. La coordinazione dei tempi di ieri, ad esempio: io sapevo che doveva esserci qualcosa (programma pubblico, ndt), ma non era ancora il momento giusto. Il tempo che ho trascorso rimanendo qui, sarebbe stato inutilmente sprecato nel tentativo di alzare le loro Kundalini (se fossi andata prima al programma)[1]. Invece, (al mio arrivo) ho impiegato, mi ci sono voluti cinque minuti per dare la realizzazione. Ogni cosa va dunque compresa in questa luce. Gradualmente inizierete a vedere il gioco divino, il modo in cui le cose si risolvono, in cui esso vi aiuta. Supponiamo però che Dio vi abbia messo davanti qualcosa… Il dr. Worlikar mi ha raccontato a questo proposito una bella storia molto interessante. Tra la Dea della ricchezza e la Dea dell’istruzione era in atto un piccolo conflitto. Potete chiamarla (Dea dell’) istruzione o Saraswati, la quale, se trascurata o troppo adorata, può rendervi pieni di ego, nel senso che diventate persone che vogliono sempre imparare, imparare, imparare; e potete essere scaraventati sul lato opposto. Dunque, questa signora (Shri Saraswati, ndt) volle mettere alla prova il potere della ricchezza, così disse a Lakshmi: “Bene, facciamo la prova su questa persona”. Quella persona era un mendicante che aveva bisogno di denaro, e molto. Allora Lakshmi mise moltissimo denaro in un grosso utensile che noi chiamiamo handa, e lo mise sulla sua strada. Quel tipo stava camminando e Saraswati penetrò nella sua mente. Appena fu entrata nella sua mente, egli divenne pieno di ego e, senza neppure guardarlo (il denaro), passò oltre. Ne aveva bisogno, ma passò oltre. Questo suggerisce una cosa: quando la gente diventa egoista, si mette a fare congetture, a formarsi idee e immagini: allora ciò che accade è che il Divino, il quale si sta adoperando per le vostre necessità, per i vostri desideri, per le vostre soluzioni, scompare. Ciò che accade è che non permettiamo al Divino di fare il Suo gioco. Questo non avviene soltanto a livello materiale; è vero anche a livello emotivo, è vero anche a livello fisico, ma, soprattutto, è vero anche a livello spirituale. Quindi non dovremmo perdere di vista il punto. Lasciamo che il Divino faccia il proprio gioco, e noi dovremmo essere in grado di vederlo. Come Krishna, il quale ha detto: Karmanyevadikaraste: “È nostro compito svolgere il compito”. Ora abbiamo fatto il puja, l’aarti. Ho detto: “D’accordo, se ce la facciamo, bene, altrimenti partirò con l’aereo della sera”. Io non mi preoccupo se partirò con l’aereo del mattino o con quello della sera, non ha importanza. Sono del tutto rilassata. Abbiamo discusso alcuni punti importanti che andavano discussi, dovevamo dedicare a questo un po’ di tempo. Andava fatto, fa parte della nostra vita. Io non sono ansiosa di partire con l’aereo dell’una. Va bene, partirò con l’aereo della notte, non fa differenza per me. Quindi, per avere una mente molto rilassata, si deve osservare in che modo le cose si presentano. La gente, senza che ve ne sia necessità…(marathi). Quando capiamo che il Divino sta svolgendo completamente il Suo gioco, il Suo lavoro, e tutto funziona per noi, per voi sahaja yogi; quando ve ne rendete conto, vi sentite del tutto rilassati ed in gioia. Se però cominciate con: “Oh, questo sarebbe dovuto essere così, quello sarebbe dovuto essere cosà”, tutto questo è contro la gioia. Comunque vada, va bene. Quando sviluppate questa attitudine, la gioia sarà completa. Ho visto che voi soffrite esageratamente anche nella vita emozionale. La ragione è che per ogni cosa vi mettete a pensare. In India, per esempio, il modo in cui ci sposiamo è molto semplice, sapete. Fin dall’infanzia ci viene insegnato: “Ti sposerai, quindi devi imparare a vivere con tuo marito”; e ad un uomo viene sempre insegnato come trattare la moglie. Non si conosce la moglie e il marito, ma il marito e la moglie sono una specie di simbolo. Non si sa chi siano; potrebbero essere chiunque. Così, quando accettate (la moglie) come un dharma, vi arriva come una sorpresa e ne gioite. E tutto questo processo (di preparazione al matrimonio) è per un istante, per un momento che deve essere anche di buon auspicio. Ovviamente si consultano gli oroscopi, questa è una componente importante; infatti, se non si consultassero gli oroscopi, potrebbe rivelarsi un disastro. Quindi si consultano gli oroscopi. E se ci sono molti punti (in comune, ndt) – dicono che ventisei punti sia l’ideale – si sposano, altrimenti non lo fanno. Non è importante incontrarsi o non incontrarsi. A volte le persone si incontrano, si parlano per un anno, ma poi magari i loro matrimoni sono rimandati, non è il momento favorevole. Hanno un po’ di tempo per stare insieme, ma non in privato; non entrano mai in intimità. Quel momento è conservato come un momento sacro; quando incontrerete vostro marito o vostra moglie, quello è un momento molto sacro, quindi vi concentrate su quel punto. È deciso all’improvviso. Quel momento è conservato come un momento sacro. A volte accade anche che, dopo aver deciso, ci si prenda un po’ di tempo, un bel po’, magari perché si ha la sensazione di dover continuare a vedere l’altra persona (prima di sposarla, ndt). Ma anche allora non si distoglie l’attenzione, è uno sforzo completamente concentrato. E (fra le due persone) scatta la scintilla, perché vi è accettazione. Qui invece la gente convive per tre anni, si sposa e poi divorzia. Insomma, non riesco a capire: anche se convivono tre, sette, dieci anni, si comportano allo stesso modo. Allora a che serve conoscersi da tanti anni per poi divorziare? (Il matrimonio) invece riesce se comprendete che è un movimento concentrato nel quale avete ogni cosa concentrata; e incontrate proprio quella persona e l’accettate come vostra compagna. Può essere che una o due volte non funzioni, ma se non ci pensate, non andrà così male. Voi, infatti, dopo il matrimonio vi mettete a pensare: “Oh, mi aspettavo questo, mi aspettavo quello. Pensavo che questo sarebbe stato così; quello non è così”. E state sempre a cercare difetti nell’altro, non in voi stessi –questo è il massimo – invece di cercare di adattarvi a quella persona. Quando cominciate a pensare al matrimonio, il matrimonio è finito, già chiuso. Quando vi nasce un bambino, ad esempio, non state a pensare come sarà il bambino, ma lo amate; allo stesso modo, nel matrimonio, dovrete sviluppare questa sorta di sentimento concentrato. Soltanto allora i matrimoni avranno successo. Qui, invece, vedete, è come quando comprate qualcosa; l’acquistate, bene, poi pensate: “Oh non andava bene, avrei dovuto comprare qualcos’altro, sarebbe stato meglio”, e così via. Così vi orientate su un’altra cosa. Gli oggetti sono differenti; gli oggetti sono oggetti. Gli esseri umani sono esseri viventi, non sono cose morte che potete cambiare con altre: “Avrei potuto avere questo o quello”. Non potete comportarvi così con gli esseri umani, poiché allora state giocando con il Divino. E il punto principale è rendersi conto che i sahaja yogi devono imparare ad accettare con gioia, con felicità, e non a proiettare idee assurde. Soltanto allora scoprirete che la vostra gioia sarà completa. Diversamente non sarà così. Venendo poi all’aspetto fisico, ad esempio, se una donna è molto magra, vuole avere le gambe, le mani, il corpo in un certo modo. Perché? Voglio dire, pensate se tutti dovessero essere inquadrati entro certi canoni: tanto di girovita, tanto di… sarebbe orribile. Insomma, vi stanchereste e ne avreste abbastanza. Invece volete essere così. Arriva la moda di dover avere il fisico di Miss America o chiunque sia, così tutti fanno jogging, tutti corrono come matti. Ma perché? Avete la vostra personalità, conservatela. Per il corpo avete bisogno di determinate cose a seconda della vostra costituzione. Certo, se la vostra salute non è buona, provate a curarla mediante i chakra. Ma pensare alle apparenze: “Dovrei avere questo aspetto, dovrei essere così”… non fa assolutamente nessuna differenza. E poi ha inizio ancora un’altra follia per cui la gente è molto infelice. Vedete, frequentate questi cosiddetti ceti molto elitari, dove la maggior parte degli uomini hanno redditi molto elevati, sono istruiti, gente di alta classe, ed anche le donne sono istruite, tutto quanto; e le loro conversazioni vertono unicamente sulle calorie che assumono e così via. Non si capisce che succeda a questa gente, tanto è basso il loro livello. E questo è un discorso ancora decente. Se passano poi all’indecenza, anche lì possono arrivare a qualsiasi livello. Questo dimostra che non è avvenuta alcuna evoluzione in quella persona. Pensano soltanto in questi termini. E così diventano molto seri, discutono molto seriamente di tutte queste cose. Vi viene da ridere di loro per quanto sono stupidi. Bene, tutte queste cose, considerate molto importanti in una nazione come l’America o in qualsiasi altro Paese, dimostrano il livello della gente. Voglio dire che in India nessuno si preoccupa così tanto dell’aspetto. Per lo meno ai miei tempi non piacevano le ragazze molto magre, perché si pensava che dovessero essere molto irritabili, irascibili, che stessero sempre a rimuginare. Non sono mai piaciute le ragazze molto magre, dico davvero. Anche adesso a mio marito non piacciono. Lui dice: “Vedi, gli uomini hanno ingannato le donne ed è per questo che le donne fanno tutte queste cose”. Vedete, lui è un uomo semplice, quindi pensa che gli uomini le abbiano prese in giro. È così, e allora si fanno le gambe, o i denti, o il naso in un certo modo. Prendete un naso di plastica e ve lo mettete. Perché? Anche gli squilibri fisici nascono quando ci mettiamo a pensare. Infatti, quando pensiamo, ci scontriamo con un altro pensiero, allora ci formiamo un modello generale e si accetta un modello generale. Quando viene accettato si dice: “Bene, adottiamolo”. Prima si usavano abiti molto attillati, ed una ragazza si vantava con me di aver indossato un abito per otto giorni e di non riuscire più a toglierselo. Le chiesi: “Come hai fatto?”. E lei: “È qualcosa che si può indossare e saltare nella vasca da bagno, così si restringe e non si può più togliere. Ci si può fare il bagno, ci si può fare quel che si vuole”. Io dissi: “È sporchissimo”. “No, no, si può lavare benissimo e asciugarlo”. Ma io dissi: “Perché, perché fare una cosa simile, che ti bloccherà completamente la circolazione?” Ora hanno cominciato a soffrire, così adesso hanno abiti assolutamente larghi, sapete, informi, casual, cose così. Si salta da una tipologia all’altra quando si continua a pensare a queste cose, cercando di escogitare nuovi metodi. Ma la tradizione è diversa. La tradizione è… quando si seguono le tradizioni, ciò che in effetti accade è che solo la gente di buon senso può diventare tradizionale, perché capisce ciò che va scartato e ciò che non va scartato. E cerca di capire in che modo ascendere: non fissandosi su un unico lato, bensì occorre bilanciarsi ed equilibrarsi su entrambi i lati e poi progredire. E tutto ciò che è da scartare deve essere scartato, e tutto ciò che va bene deve essere adottato. Procedendo per tentativi e commettendo sbagli. Vedete, fate un errore – bene, smettete; poi ne fate un altro – va bene, smettete; qualsiasi cosa buona la mantenete e continuate con quella; ed è così che create una tradizione corretta da seguire. Ma chi pensa continuamente a cose nuove, chi vuole avere sempre qualcosa di nuovo, si sbaglia di grosso. Noi lo definiamo un comportamento stupido. Con le cose nuove ci si può cacciare in terribili guai ed è esattamente ciò che è accaduto alla maggior parte delle nazioni occidentali che provano qualsiasi novità. Adesso la nuova mania è la cocaina: va bene, prendete la cocaina. Voglio dire, non mi sorprenderei neppure se il principe Filippo o altri assumessero cose del genere. Insomma, vogliono tutti provare le novità e, se dite che non si può fare, dicono: “Perché? Perché no?”. Questo è un problema enorme della mentalità occidentale. Voi tutti, dunque, dovreste comprendere anche di non provare a fare cose nuove in Sahaja Yoga. Sahaja Yoga è qualcosa che ha radici nella tradizione. Non tentate innovazioni in Sahaja Yoga. Tutto ciò che abbiamo è più che sufficiente, non tentate di fare qualcosa di nuovo. La gente che ci ha provato è finita nei guai, perciò non provate niente di nuovo. Ho saputo, ad esempio, che attualmente a Londra ci sono state alcune persone che si sono messe a tenere conferenze propinando improvvisamente nuovi metodi di Sahaja Yoga. E poi sono tutte impazzite. Voglio dire che le loro vibrazioni erano pazzesche. Non sapevo che fare con loro. Ero piuttosto sorpresa e ho chiesto: “Perché avete provato questo nuovo metodo? Che bisogno c’era di provare un nuovo metodo?”. “Oh” – hanno risposto – “Beh, abbiamo pensato fosse meglio provarlo”. Ma io ho detto: “Vi ho già insegnato tutti i metodi. Avete provato? Avete perfezionato voi stessi? È meglio provare prima i metodi che vi ho insegnato, e poi potete chiedermelo e iniziare qualcosa di nuovo. Ma dovete capire ciò che fate.”. E ho anche visto sahaja yogi mediocri fare continuamente così, provare metodi nuovi. E verranno fuori con questa cosa: “Adesso vi dirò come far circolare il respiro”. Perché far circolare il respiro? All’improvviso scoprono un metodo nuovo. È una cosa comune, ma a volte potrebbe essere gente anche molto sinistra, quindi state attenti. Non è necessario provare nuovi metodi. Ora siete entrati in quella consapevolezza in cui dovete soltanto essere stabili. A questo punto, perciò, non cercate di fare qualcosa di nuovo. Stabilizzate voi stessi, stabilizzatevi nell’equilibrio; questo è molto importante. Il secondo punto è che tutti dovrebbero essere competenti in Sahaja Yoga. Ma alcune persone hanno cognizioni così strane che a volte rimango sorpresa. C’era ad esempio un tipo che era omosessuale o qualche assurdità, il quale ha detto ad alcune persone: “Sì, vedete, Madre dice che una volta ogni tanto va bene”. Io non ho mai detto così. Non potrei mai dire una cosa simile. Poi qualcuno ha detto: “Madre ha detto che bere va bene”. Come potrei dirlo? Non esistono compromessi. Qualcuno dice: “Va bene, si può fare qualche affare”. Io non l’ho mai detto. No, non potete farlo, queste cose non sono per voi. Non dovete farle assolutamente. D’accordo? A chiunque salti fuori con queste idee, dite: “Niente del genere”. Non esiste niente del genere, non esistono compromessi in Sahaja Yoga, nessun compromesso. Qualsiasi metodo abbiamo appreso, mettiamolo in pratica al fine di stabilizzare noi stessi e gli altri. Dovete attenervi alle vostre maryada, ai vostri limiti. Non cercate di volare. Alcuni credono di essere sahaja yogi superiori e faranno questo e quello. Allora ricordate: è sbagliato. Dovete essere umili e ricordare che, quando sarete umili, vi renderete conto che soltanto le persone umili sono stabili. Dovrebbe dunque esserci una totale umiltà. Cercate di acquisire una maggiore conoscenza riguardo a Sahaja Yoga. Esistono molti modi. Sono disponibili tutte le mie registrazioni, abbiamo tutti questi libri di Sahaja Yoga ed ora c’è anche il vostro Nirmala Yoga: molti mezzi attraverso i quali potete capire Sahaja Yoga. Se non capite, potete consultarvi a vicenda, cercare di analizzarlo in modo da capire ciò che Madre dice, che è questo ciò che Lei dice. Infatti i miei discorsi sono in un linguaggio molto semplice. Io uso un linguaggio estremamente semplice, evitando, naturalmente nei limiti del possibile, ogni linguaggio letterario. A volte devo usare parole difficili, ma normalmente è così. Oltre a ciò, però, è una conoscenza molto sottile quella che fluisce. Quindi, a volte capirla può essere difficile: potreste cercare, partendo da essa, di elaborare qualcos’altro, potreste provare a darne un’interpretazione. Se c’è qualche problema del genere, è meglio consultare qualcuno che ritenete in grado di consigliarvi. Ma dovete accettarlo. Non dovreste avanzare i vostri punti di vista, sarebbe molto sbagliato. A quel punto sareste come una specie di treno deragliato che esce dai binari. Noi abbiamo un binario in Sahaja Yoga, dovete rendervene conto, che vi piaccia o no. Non è questione di libertà, ma è il binario dell’ascesa. Non potete uscire da quel binario. Se pensate di poter deviare un po’, divertirvi con qualsiasi porcheria e poi tornare in Sahaja Yoga, non sarà possibile accettarvi. Se fate così, allora dovrò lavorare duramente per pulirvi e tutto il resto. Ma per mantenervi puri, fareste meglio a restare sul vostro binario e a non uscirne. Non cercate di trovare nuovi sistemi di fare qualcosa, non è necessario. Perché farlo? Voglio dire, è semplice da capire, è uno spreco di energia. L’ho già scoperto io per voi, perché volete farlo un’altra volta? Io, ad esempio, indosso questo tipo di blusa da ormai cinquant’anni, credo, o anche di più. Il mio sarto sa che io indosso questa blusa e come è fatta. Lui ha le mie misure, così devo soltanto dirgli: “Procurami un tessuto di questo tipo e fammi una blusa”, e lui me la fa. Da moltissimi anni, circa venticinque, ho un unico sarto che lavora per me. Lui non ha fastidi, io non ho fastidi, non ci sono problemi. Se dovessi cambiare ogni giorno questo modello, fare una manica nuova ed un nuovo tipo di blusa, mi verrebbe il mal di testa, ve lo assicuro. Quindi perché, perché farlo? A che scopo? Chi lo vede, a chi interessa? Noi sprechiamo inutilmente la nostra energia in queste cose. Non dico assolutamente che dovreste essere irreggimentati; ma ciò che intendo è che, ovunque possiate risparmiare la vostra energia che impiegate per pensare, dovreste farlo. Per piccole cose insignificanti non c’è bisogno di avere varietà; invece, in questo Paese, come vi ho già detto, ogni rubinetto deve essere diverso, ogni maniglia deve essere diversa, ogni mattonella deve essere diversa: che bisogno c’è? Ciò che deve essere diverso sono le cose artistiche. Il sari deve essere diverso perché è artistico. Invece, cucire una blusa non c’entra niente con l’arte. Tutto ciò che è artistico può essere diverso, ma tutto ciò che è banale non occorre lo sia. Perché dovreste avere cose diverse tra quelle fatte a macchina? Impazzirete. Si entra in un negozio e ci sono venti tipi di cose, tutte fatte soltanto a macchina, e non si sa quale comprare. Questo va bene, quello va bene. Poi arriva qualcun altro che dice: “Non va bene”. Allora vi sentite offesi. Se comunque avete cose banali, è meglio siano poche, così non avete troppe preoccupazioni. La cosa migliore per evitare tutti questi problemi è usare la vostra nuova consapevolezza vibratoria. Così risparmiate le vostre energie. Le vostre energie devono essere risparmiate; e possono essere risparmiate se non prestate attenzione a cose che non vi si addicono, sulle quali non dovete orientarvi. Sentite semplicemente le vibrazioni. Se io vado a far spese… come sapete, io vado a far spese per diversi motivi: uno è per emettere lì le mie vibrazioni; un altro è per dare vibrazioni alla gente che è al mercato; il terzo è per guardare tutte le cose, affinché le mie vibrazioni le permeino. Il quarto motivo è comprare qualcosa da regalare. Ma se mi piace qualcosa, è solo grazie alle vibrazioni, e la compro perché deve essere regalata a qualcuno o per farci qualcosa in seguito. La compro, la conservo, riuscirà molto utile. Dovrebbe essere questa la vostra attitudine. Se invece continuate: “Mi piace questo, non mi piace quello”, riguardo a vostra moglie, al lavoro, a qualsiasi cosa, sarete instabili. Oggigiorno in America la gente è molto bizzarra anche riguardo al lavoro. Devo toccare questi punti perché vi troverete ad affrontare questo problema. Oggi fanno un lavoro: “Non mi piace, non mi piace il mio capo”; così cambiano lavoro. Allora andranno a fare un altro lavoro, poi lo cambieranno. Dopo, sceglieranno un terzo lavoro, e cambieranno anche quello. Amano cambiare, sapete, in continuazione; è esasperante, vi assicuro. Cambiano moglie, cambiano casa, cambiano tutto. Perché? Abbiate una sola moglie, è meglio. Al massimo abbiate due lavori nella vita, è meglio. E cambiate al massimo tre case, è meglio. Ma di più è un grattacapo. Insomma, per quanto mi riguarda io ho cambiato quaranta case a causa del temperamento di mio marito. Ma io sono diversa, perché sono una persona che non si preoccupa assolutamente qualsiasi cambiamento si presenti. Ma voi non siete così, perciò non sprecate la vostra energia. Questo è molto importante da capire: non continuate a cambiare lavoro, è molto importante. Infatti anche quella è una mania, vi assicuro. Vi racconterò di Douglas. Lui aveva l’abitudine di fare così. Aveva sempre problemi economici perché cambiava continuamente lavoro. Così un giorno lo rimproverai dicendo: “Douglas, se cambi questo lavoro – infatti avevo sentito che le vibrazioni erano buone – se cambi questo lavoro, non mi vedrai mai più”. Ed oggi ha una casa, un’auto, denaro in banca, se la passa bene. Anche questa è una preoccupazione per me: “Madre, non ho lavoro, non ho denaro. Che cosa devo fare?”. Ogni volta c’è qualcuno che viene in India e mi dice: “Madre, non ho denaro, mi dispiace di non aver potuto pagare”. Va bene, non importa. Anche quest’ultima volta scorsa erano cinque. Ma prima credo ce ne siano state circa venti. Capita così ogni volta. Ora dobbiamo capire che dobbiamo avere un buon lavoro. Dobbiamo essere persone rispettabili. Dobbiamo avere qualifiche appropriate; se è possibile è meglio avere qualche qualifica. Siete tutte persone molto intelligenti e potete ottenere le vostre qualifiche. Dovreste godere di rispettabilità nella società. Diversamente si penserà che questa Madre è la madre di tutti i pezzenti. Quindi stabilizzatevi nel lavoro, nelle vostre case. Per stabilizzarvi dovete imparare a non cambiare. Il cambiamento vi rende instabili; capite il punto? Quindi è fuori discussione cambiare. “Ho intenzione di portarlo a termine”. Se poi è necessario, se la cosa non è fattibile, allora si può cambiare. Si applica a qualsiasi cosa. Il mercato dei guru, ad esempio, non è altro che la mania di cambiare. Più guru avete, maggiore è il grattacapo per me. Se avete solo un guru, intendo uno orribile, va bene, è facile purificarvi. Ma se siete stati da venti, che cosa devo fare io? Una persona era stata da tanti di quei guru che non riuscivo a capire la sua personalità. Mi sono chiesta: “Che cos’ha questo?”. Citate qualsiasi problema e lui ce l’ha. Mi sono chiesta: “Che razza di individuo è questo?”. Così gli ho detto: “Bene, scrivi i nomi di tutti i guru dai quali sei stato”. Lui ha scritto tre fogli protocollo su entrambe le facciate. Gli ho detto: “Mi spiace, signore, non posso aiutarla”. E lui: “Madre, deve farlo, perché c’è un problema molto urgente”. Chiesi: “Qual è il problema urgente?”. “Che ormai sto diventando una donna”. Dissi: “Cosa?”. “I medici mi hanno detto che ora sto diventando una donna”. Dissi: “Questo è in effetti un problema urgente, io posso arrestarlo, ma occorre che tu ti purifichi intensamente”. E costui a volte sembrava Hanumana, a volte sembrava un matto, sembrava qualsiasi cosa, perché dentro di lui agivano tantissimi guru. Alla fine si ripulì e il suo problema si risolse, ma anche adesso non lo definirei un sahaja yogi, sebbene sia molto colto: sa tutto del sanscrito perché è stato da così tanti guru, è stato da guru di ogni tipo. Questo è accaduto per la mania di cambiare: “Che c’è di male?”. Quando arrivate in Sahaja Yoga smettete. La smettete con ogni altra cosa. Il secondo punto che ho sottolineato è il seguente: una volta arrivati in Sahaja Yoga, focalizzatevi per prima cosa su di me e Sahaja Yoga, e poi sul resto. I cristiani, ad esempio, quando vengono in Sahaja Yoga non riescono ad accettare Ganesh. Gli indiani che arrivano in Sahaja Yoga non riescono ad accettare Cristo. I musulmani che arrivano in Sahaja Yoga non riescono ad accettare il puja. Arrivano tutti con dietro un carico. È meglio perciò farli venire e metterli ai miei piedi. Fine. A quel punto le vedete (le Deità, ndt) attraverso il mio prisma, attraverso di me; è meglio capire in quel modo. E chi mi ha capita in quel modo, comprende perfettamente Sahaja Yoga. Non vi è alcun fanatismo riguardo al passato, e nemmeno riguardo a Sahaja Yoga. Comprendono che sono tutti della stessa natura di Madre e non c’è motivo di restare attaccati ad una Deità o all’altra. Ciò non significa però che se mi chiamate Dea Kali mi insultiate, o che se mi chiamate Mataji Nirmala Devi mi esaltiate; è tutto lì. Occorre perciò comprendere che tutto questo è legato alle nostre suddivisioni personali. Dio non ha suddivisioni simili. Nella Sua mente non esiste l’America o altro. Esistiamo forse come se fossimo soltanto il nostro Vishuddhi o soltanto il nostro naso? È così? Noi esistiamo come un unico corpo. Anche Dio esiste così. Sebbene abbia un naso, le orecchie, ogni cosa, Egli esiste come Dio. Non esiste come un naso separato. Non esiste soltanto come America, separato, ma esiste come Totalità, ogni cosa collegata alla Totalità. E adesso che ci accade di essere collegati al Tutto, all’Essere primordiale, non dovremmo rimanere legati a qualcosa che ci limiterà a causa dei nostri condizionamenti. Non dovrebbe esserci alcuna limitazione, bensì dovremmo essere in movimento. Noto che è difficile per chi è stato cattolico adorare Shri Ganesh con lo stesso rispetto, poiché è condizionato. Cercate perciò di lasciare per un po’ Cristo, lasciatelo stare completamente. Venite in Sahaja Yoga, poi lo vedrete nella luce giusta. Infatti il problema è che, finché non entrate (in Sahaja Yoga) e capite da soli che tutte le strade hanno portato a questa unica realtà, che sono proprio la stessa cosa, che non c’è proprio nessuna differenza… Per prima cosa entrate. Lasciate tutto, venite. Allora capirete che sono tutti uguali. Questo è molto importante; e, quando ve ne renderete conto, sarà bellissimo non avere più la complicazione di appartenere a qualche culto particolare, o ad un guru particolare, o a qualcosa di particolare. Anche le cosiddette religioni sono come culti; se ci pensate, sono simili a culti, hanno dei condizionamenti. Non vi hanno dato altro che condizionamenti ed illusioni. Noi non dobbiamo vivere nelle illusioni, dobbiamo vivere nella realtà. E la realtà è che tutte queste essenze sono una sola, e noi dobbiamo addentrarci in esse per poterle vedere, tutte, come una sola. Sento che questa è una cosa molto importante anche in una nazione come l’America, poiché qui vi sono idee talmente diverse, idee così diverse che mi sorprendono. Tutto ciò che nominate è in America. L’altro giorno ho scoperto un movimento chiamato mormoni. Mormoni o simili. Mormoni. Qualsiasi cosa nominiate, è in America. Non so come mai qui siano riunite tutte queste varietà. Voglio dire che qui scoprite qualsiasi tipo di guru. Non avevo mai sentito tanti nomi. Ogni volta che arrivo, scopro che è spuntato un nuovo guru. Perché l’America è il luogo in cui tutti questi prosperano come funghi? Un fungo che cresce è una cosa putrefatta. Soltanto un fungo cresce come un fungo. È forse putrefatto questo Paese? Che succede? Perché? È la mente degli esseri umani. Qui la mente degli esseri umani vuole sempre cose nuove, ecco perché arrivano tutte le offerte. Come risultato diventano instabili. Il problema principale del carattere americano è che sono persone molto instabili. Chiedete loro: “Come stai?” Dicono: …(fa un movimento con la testa). Capite quel che vi pare. Non diranno mai come stanno. (Ripete il movimento con la testa): che cosa capite con questo? Insomma, un indiano non riesce a capire. Sapete, se si chiede ad un indiano: “Come stai?”, e lui risponde in quel modo (soltanto muovendo la testa), (gli altri indiani) gli diranno: “Ma sei matto?”. Se poi chiedete: “Capisci questo?” (Gli americani risponderanno) “Sono confuso”. Un indiano non dirà mai: “Sono confuso”. Lui è sicuro di sé. “Sono confuso”: significa che siete matti o cosa? Perché siete confusi? Qualcosa non va nel vostro cervello? Tutte queste idee, sapete, conducono all’instabilità, alla frivolezza, alla superficialità. Siete letteralmente bombardati dalla superficialità, bombardati, posso vederlo. Proprio da ogni parte, sapete, dai media e via dicendo. Non è altro che superficialità. Uccide veramente il principio interiore dell’essere umano. E voi volete vivere con questo, poi volete pensare secondo queste linee e vi perdete davvero, ogni contatto con voi stessi va perso. In tutte queste circostanze, si deve sapere un fatto meraviglioso: che in questo Paese sono nati moltissimi ricercatori. È l’America quella che ho visitato per prima. E sono sicura che San Diego è il luogo in cui inizierà, ne ho la sensazione (marathi). È un luogo molto importante ed io sono lieta, sono felice che abbiate organizzato questo bellissimo puja e che facciamo questo puja. E sono sicura che grazie a questo avremo un periodo, un periodo particolarmente bello in cui avremo l’evoluzione americana da un lato, e quella messicana dall’altro. Possiamo elaborarle da San Diego. È un giorno meraviglioso, questo nel quale avete chiesto questo puja. Ne sono molto felice. Oggi è il giorno della Dea, trayodashi. Trayodashi è il migliore, il tredicesimo giorno. Sentite che vibrazioni, non avete bisogno di nessun puja! Non occorre celebrare un puja, davvero, oggi sono fortissime. Oggi è dunque un gran giorno e sono felice che lui abbia chiesto di fare qui questo puja. Ora, per cominciare… adesso, se avete qualche problema, qualche domanda, dovete farmelo sapere. Una cosa: un sahaja yogi non dovrebbe essere una persona dall’aria seria, questa è una cosa. Ciò non si addice ad un sahaja yogi. Dovreste sorridere, ridere, essere in gioia. Chi ha l’aria seria non è un sahaja yogi. Io non posso stare seria per più di cinque minuti, cinque minuti al massimo. Anche se devo rimproverare qualcuno, mi preparo, poi scendo e grido; e poi, dopo cinque minuti, se non scappo scoprirete che sto ancora ridendo. Non posso, è tutto un gioco! Nessuno dovrebbe stare serio, questa è una cosa. Nessuno dovrebbe stare serio. Dovreste essere sempre sorridenti e felici, perché dentro di voi c’è la gioia. Che cosa c’è? Soltanto pensando: “Sono infelice, sono infelice”, sapete – è lo stile francese. I francesi, sapete, quando andai là per la prima volta, mi dissero: “Madre, Lei ha un aspetto troppo felice per i francesi”. Così chiesi: “Che dovrei fare?”. Risposero: “Vede, loro pensano tutti di essere persone molto infelici eccetera”. Allora dissi: “Va bene”. Così arrivai e dissi: “Ora voi siete tutti “I miserabili”. Sapete che Victor Hugo ha scritto I miserabili, così ho detto: “Bene, voi miserabili, io sono una persona che non è miserabile per niente. E voi sarete miserabili in ogni caso, anche se avete un pub ogni tre case, una prostituta ogni dieci case; allora che accadrà? Insomma, è prevedibile”. È così. Anche Yogi Mahajan mi ha detto: “Madre, vogliamo una Sua fotografia che sia molto seria, è difficile trovarne una e dobbiamo mettere un viso che sia molto serio”. E finì per trovare una fotografia orribile. Mi disse: “È una bellissima fotografia, ha un aspetto così sereno” e ne fece tutte le descrizioni; ma quando vidi la fotografia, esclamai: “È orrenda!”. E lui: “Davvero?”. Io dissi: “Bene, lascia che ti dica chi l’ha fatta”. Lui chiese: “Chi?”. Gli dissi il nome e rimase scioccato. Dissi: “È quella la signora che te l’ha data, e tu sai dov’è lei oggi”. Fu scioccato quando gli dissi il nome: Jane. Aggiunsi: “Questa è la fotografia che stai mandando agli americani”. Ma io so che gli americani saranno attratti da quella fotografia poiché sono anch’essi dei miserabili, sapete. Ma la gente che è attratta da questo tipo di fotografie uscirà in un batter d’occhio, non rimarrà; voi non capite questo punto. Loro non sono tipi da rimanere. Come in Scozia. Sono arrivata là e c’era una fotografia: l’ho vista e ho avuto uno shock. Eravamo andati in un ristorante dove dovevamo pranzare, vidi la mia fotografia e chiesi: “Chi l’ha fatta?”. Mi risposero: “Questa è la copia di uno degli australiani”. Dissi: “Ma chi l’ha fatta? Perché non è bella, è bruttissima”. Così risposero: “È stata scattata da qualcuno, all’improvviso”. Ed io: “Vi dirò il nome della persona”, e dissi chi l’aveva fatta: Hilary. Erano tutti sbalorditi. Dissi: “Questa fotografia non va bene”. Ma ormai l’avevano affissa dappertutto. Dissi: “Lasciamo stare”. E molta gente intervenne al mio programma, tutti tipi bizzarri, sapete. A qualcuno mancava un occhio, a qualcun altro il naso, qualcun altro aveva qualcos’altro che non andava, gli mancava qualcosa. “Oddio” – dissi – “questo è effetto della fotografia”. E non tornò neppure una persona. Abbiamo avuto almeno cinque, seicento persone al programma, tutte così, sapete. (Marathi) E non ne è tornata nessuna, neppure una. Tutti bhut, attratti dai bhut; e potevo vedere, sulla mia fotografia, che essa li stava respingendo. Chi scatta le mie fotografie si rispecchia anche nella fotografia. Avrete visto che la fotografia di Ray è venuta benissimo. Non so quale sia qui fra quelle di Ray, ma le fotografie di Ray di solito erano molto belle. E questa volta Ray – lui ha una moglie strana, credo – è andato in India e gli indiani mi hanno detto: “Madre, non so come mai questo Ray sia così rovinato”. In India non accade. Una volta in Sahaja Yoga, (gli indiani) migliorano, ma questa persona era proprio l’opposto; ora che fare? Dissero: “Madre, è andato completamente giù, che fare? Risposi: “Qualcosa deve essere andato storto. Che fare?” Quando tornai, sapete, Ray portò tre o quattro mie fotografie. Quando le fece vedere, rimasero tutti scioccati: “Queste non sono fotografie di Madre”. E lui dovette ritirarle. È così. Quello stesso Ray che aveva fatto bellissime fotografie, oggi faceva fotografie orribili. In tutto ciò che fate, in ogni cosa che ottenete, potete scoprirlo. Diventate improvvisamente una persona molto elegante, diciamo, fine, quando siete un buon sahaja yogi. Ogni cosa segue un corso corretto. Potete scoprirlo, infatti i modi molto semplici di una persona simile sono davvero piacevoli e rasserenanti. Bene, con questi punti ho trattato esaurientemente moltissime cose di cui volevo parlare; e, per finire, direi che, essendo voi il Vishuddhi, dovete diventare sakshi, testimoni. Dovete diventare i testimoni. E, per diventare i testimoni, occorre distacco. Questo non significa assolutamente vivere in ristrettezze, ma cercate di avere distacco. Grazie a Dio questa volta l’esperienza dei sahaja yogi americani non è stata così male. Sono stati bravissimi, si sono adattati bene e si sono divertiti. È stato bello. E spero che ne verranno sempre di più e si divertiranno. E come sapete è stata fatta la nuova programmazione. È meglio che ci diciate se verrete oppure no. Ma non cambiate all’ultimo minuto, crea problemi a noi e a tutti. Quindi, per cortesia non cambiate; se non verrete, va bene. Avrete una certa data, entro quella data decidete, non cambiate. Vedete, sono soltanto gli americani a farlo, nessun altro. Abbiamo detto: “Adesso basta, diamo agli americani un’altra possibilità di venire, dovremmo dar loro maggiori possibilità”. Invece no, voi non venite. Così, poveretti, sono venuti per dieci, cinque giorni perché non abbiamo potuto organizzare per loro. Quindi non dovreste cambiare idea. Se venite, potete decidere fino ad un certo punto se venite oppure no. Se non venite dite semplicemente: “Non veniamo”, o se venite dite semplicemente: “Sì, veniamo”, e fatelo. Almeno questo non dovreste cambiarlo. Quindi vi chiedo ancora di attenervi ai vostri programmi e al resto, perché in effetti questo disturba tutto. Infatti, noi adesso lavoriamo al ritmo del Divino, e non abbiamo il diritto di disturbarne il ritmo. Sarete anche americani, ma, come sapete, in Sahaja Yoga gli americani non sono in una posizione molto elevata. Lo sapete benissimo. Noi pensiamo che gli italiani siano molto meglio: loro si tuffano in Sahaja Yoga proprio come un pesce si tuffa in acqua. Gli americani devono lavorare un po’ di più, devono fare un po’ di più per arrivare a questa regolazione. Che fare? Una nazione così grande, con così tanti ricercatori, ma sono già rovinati: che cosa devo fare io? Cercare di fare del mio meglio. Tutti voi dovreste dare aiuto e capire le difficoltà, e dovete essere gentili con i nuovi arrivati e adoperarvi per metterli a posto. Dobbiamo pensare alla nostra ascesa a partire da San Diego, e da questo angolo illumineremo l’America intera. Per praticità, ho deciso che il dr. Worlikar dovrebbe essere il responsabile della parte orientale (marathi), anzi, della parte occidentale. Per noi New York è già occidentale, va bene, mentre la parte orientale… il versante di New York può essere gestito da lui. Qui infatti è come se ci fossero due nazioni, due diverse realtà. Quindi deve essere gestito così. Questioni di denaro: dovreste trattare questioni di denaro con il suo consenso. Così gli ho spiegato come faccio io, e cioè che il denaro è tenuto in banca a nome dell’intestatario o comunque sia, e loro hanno il libretto degli assegni ma devo firmarlo io. Quindi voi tenete il libretto degli assegni ma deve firmare lui, così vede ciò che spendete, c’è un controllo. Oppure fate la stessa cosa qui, così lei tiene il libretto degli assegni ma tu firmi, così sai quanto si spende, c’è un controllo. S’intende, per quanto vi riguarda so che è tutto a posto, tuttavia… Perché faccio tutto questo? Per farvi capire: se, ad esempio, mi date il denaro del puja, io lo tengo in un pacchetto. Tengo un resoconto. Non sarebbe necessario: chi mi chiederà cosa ho fatto con il denaro del puja? Ma lo faccio, lo tengo. E poi, quel che faccio con il denaro del puja, è che voglio usarlo per gli accessori del puja, per gli oggetti del puja, per regali ed altro. Quindi lo conservo. Non sarebbe necessario che lo facessi, è denaro mio, almeno questo è mio; ma mi fa un grande piacere. Si deve capire che, se Madre è così scrupolosa con questo, perché non dovremmo esserlo noi? Dovete dare denaro per il puja, senza dubbio, poiché deve essere così. All’inizio usavamo prendere una sterlina, poi siamo passati a due e poi a cinque, dieci sterline; è aumentato così. E per questi puja poi, per i puja principali che faremo, uno dei quali a New York, hanno deciso una certa cifra. È una vostra decisione, io non ho mai detto niente, poiché io ero rimasta al punto in cui si pagava una sterlina, io ero (rimasta) a quel punto lì. Poi, non so, mi sono persa con questa gente. Così, qualsiasi cosa decidano loro, quello è il denaro che viene raccolto per il puja, e che devo prendere per il Nabhi Chakra. Dovete farlo con il cuore, proprio secondo lo stile di Shabari[i], ed ogni cosa si sistemerà perfettamente. Si può dire che Sahaja Yoga non è una cosa estrema. Noi diamo denaro; soltanto i sahaja yogi possono donare denaro. Diciamo che qui per il cibo dovete pagare, per la casa dovete pagare. Pagate, non vivete qui da parassiti. Non vogliamo parassiti intorno a noi. Ma non significa neppure rapinare completamente un sahaja yogi impoverendolo per comprarvi delle Rolls Royce! Ma non è neppure l’opposto, e cioè che rapiniate me. Si deve capire che Sahaja Yoga è un dare e avere, in modi sicuramente corretti, e deve essere fatto correttamente e con grazia, con comprensione, con il bellissimo sentimento che siamo tutti parti integranti del tutto. E di questo è responsabile l’America poiché essa deve diventare il Virata. Il Vishuddhi deve diventare il Virata. Che responsabilità! Perciò non discutete tra voi, non discutete tra marito e moglie. Cercate di essere una cosa sola in completo unisono, gioite l’uno dell’altro. È molto importante. Bene. Che Dio vi benedica. [In marathi: Questa è la terra del Virata]. Persino adesso c’è un blocco al Vishuddhi destro. [Marathi – indicazioni per il puja] Ora voglio che le persone che finora non hanno mai lavato i miei piedi vengano avanti. Uno ad uno. [Marathi] Lasciate che ci pensino loro. Danny può farlo. Danny, vieni anche tu. Lo faranno due persone alla volta. [Marathi] L’acqua è molto fredda. Molto bene, molto bene. Davvero molto bene. Strofina. Strofina i miei piedi. Adesso osservate le vostre vibrazioni. Va bene? Buone? Dio vi benedica. Adesso venite avanti – (l’acqua) dovrebbe essere calda – [Marathi] venite, voi due. Dio vi benedica. Strofinate. Mettilo su questo. Strofina. [Marathi] Fatto. Ora forza, sentite le vibrazioni. Ora continuate a sorridere, va tutto bene, va bene, il sari si può asciugare. Dio vi benedica. Strofinate sugli occhi e la testa. Avanti. Benissimo. Dio vi benedica. Tienilo con una mano, stretto, e con l’altra mano strofina forte. Bene, senti bene le vibrazioni. Il cuore sinistro, strofinalo – è l’ultimo dito, tiralo. L’ultimo dito. Fatto. Ora senti le tue vibrazioni. Dio ti benedica. Sugli occhi e sulla testa. Avanti. Il tuo viso si è trasformato nel farlo. Va bene? Bene. Dio ti benedica. Perfetto. È tutto. Venite avanti. Così va meglio. Bene tienilo stretto (il piede). Strofina tutta la mano. Vedi, la mano, la tua mano deve essere strofinata, non i miei piedi. Tira. Tira bene. Mm, bene. Credo che siamo a posto. Ora siediti da questo lato. Va bene? Non puoi tenerla. Mettila sulla testa. Sulla testa e poi anche sugli occhi. Dio ti benedica. Penso (sia meglio che) tu venga con lui, va bene. Va bene. Un po’ d’acqua. Possono usare la stessa acqua per i piedi. Avanti. Dio vi benedica. Ora… tienilo. Strofina forte. Strofinalo forte. [Marathi] Ora senti. Ora. Va bene? Vedi la sinistra è un po’… Va bene. Stando seduti rivolgi la mano sinistra verso di me e la destra sulla Madre Terra. Bene? Dio ti benedica. [Marathi] Bene. Ora osservate voi stessi. Come state? Bene? Non ancora? Sentite? Bene. Molto bene. Dio ti benedica. [Marathi] Metti la mano sinistra qui. Strofina. Bene. Ora osserva per conto tuo. Va bene? Dio ti benedica. [Marathi] Prima mettila sulla testa e poi sugli occhi. Bene, esatto. Ti senti bene? Splendente eh? Puoi alzare un po’ da questo lato, questo, questo lato, sì. Va bene. [Marathi] Fatto! Adesso verifica tu stessa. Dio ti benedica. Tu hai lavato? E suo marito? Lui ha lavato i miei piedi? (Una yogini risponde: Nel 1981). Tutti e due? Hanno lavato entrambi? Bene. Volete lavarli di nuovo? (Yogini: Sì) Bene. Venite. Stai bene Jeshua? Meglio. Va bene. Lasciatelo giocare con l’acqua. Chiudigli le mani. Chiedigli di giocare con l’acqua, sarebbe meglio. Nell’acqua. Chiedigli di immergere i piedi nell’acqua. Strofinalo sui miei. Lava i miei piedi. Bene, bene, bene. Adesso toccami i piedi. Ora metti le sue mani sulle mie. Bene. Ciao! Va bene. Che Dio vi benedica tutti. Lui adesso è a posto. Avete lavato, tutti e due li avete lavati. [Marathi] Metti più acqua. Penso tu debba versarla tutta. Ce ne vuole ancora. Così va meglio. [Marathi] Ya Devi sarva Bhuteshu. Centootto nomi. Avevate detto di avere i centootto nomi. I centootto nomi. Mi avevate fatto vedere che avete i mille nomi. Questi sono…centootto. Sono questi i centootto nomi?… Di Mahakali. Oh, recitatene centootto. Inizia con Shri Mata. Prendete questo, va bene?… Sahasranama. Sì, abbiamo Shri Lalita. [Marathi] (Ya Devi sarva Bhuteshu, ndt): questa è la lode dopo che la Dea ebbe ucciso i due rakshasa chiamati Shumba e Nishumba. Essi sono tornati al loro posto. Così adesso la lode degli dei, dovete fare la stessa lode. Ora inizieremo; sapete che lui la leggerà fino ad un punto e poi vi dirà che dovete recitare Ya Devi sarva bhuteshu; lui vi dirà Buddhi, e voi dovreste dire: “Ya Devi sarva bhuteshu Buddhi rupena samsthita.” – lo sapete – Namas Tasyai namas Tasyai namas Tasyai namoh namah. [Marathi] Prima lui vi dirà la parola iniziale. Gli dei lodarono così la Dea quando ebbe ucciso Shumba e Nishumba. Così…. Prima di tutto dovete offrire quello che chiamate il ghee. Ma manca il cucchiaio. Per il ghee dovete avere almeno qualche cucchiaio. [Marathi] (Lettura di alcuni nomi. Shri Mataji spiega uno dei nomi:) Anche la luna, Lei assomiglia alla luna. Il suo volto assomiglia alla luna. (Ai pujari) Soltanto l’acqua.. (Continua la spiegazione dei nomi) Sarva è l’essenza. Sarva Karini: Lei governa ogni cosa. Ati Saumya, Ati Rudra Hai: Estremamente gentile ed estremamente severa. (…) Noi siamo l’intelligenza. Lei è l’intelligenza in ogni essere umano. Lei si esprime come intelligenza, intelligenza pura in ogni essere umano. (A quel punto lo yogi recita: Ya devi Sarva Bhuteshu Buddhi Rupena samstitha, e gli altri yogi dicono ‘Namastasye, namastasye, namastasye, namoh namaha). Ora tu dì soltanto Shraddha, e voi recitatelo tutti insieme. Tu dì Shraddha –adesso recitatelo tutti insieme. Nidra. Si dovrebbe versare lo zucchero e poi l’acqua. Adesso le ragazze non sposate. [Marathi] Non sposate. [Marathi] Lei lo faceva sempre a Bombay. [Marathi] Fatelo anche voi allo stesso modo. [Marathi] Ora. [Marathi] Dovreste dire: “Sakshat Shri Mataji Shri Nirmala Devi namoh namah. Shri Mata sakshat Shri …” – come dite voi? Dite solo: “Om twamewa sakshat Shri Mata namoh namah”. È tutto. Sì, è tutto. Questo è tutto. [Yogi: Questi sono centootto nomi tratti dai mille nomi di Mahadevi riportati nel “Shri Lalita Sahasranama.”] Il primo è Shri Mata. Ora ditelo (tutti insieme). [Marathi] Pataka nashini – distruttrice di tutti i peccati. Per questo ho detto di non sentirvi colpevoli. Lei distrugge tutti i peccati. Maha-pat: la più grande – Maha-pataka nashini. Nishtula – significa incomparabile. [Marathi] Dovreste prima di tutto toccare qui. Per prima cosa. [Marathi] Andate a lavarvi le mani. Le donne non sposate. Nubili. [Marathi] Con Para-shakti, ogni opera su cui posa lo sguardo si realizza. Yogada. [Marathi] Io vi ho dato lo yoga, l’unione. Labdha. Punya-labdha: grazie alle punya. Vedete, se non avete punya, non potete trovare niente. Quindi se molte persone si pèrdono, non dovreste preoccuparvi: è perché non hanno punya. Che potete farci? Punya labdha. Shobhana-sulabha-gati – Shobhana significa grazioso, sulabha significa facile e con questo gati… movimento. Ottenete la realizzazione attraverso Shobhana-sulabha-gati. Senza comportamenti deprecabili, avviene in modo meraviglioso; inoltre, sulabha significa facile. Shubha-karini – Dispensatrice di buon auspicio. [Marathi] Non il rosso. No, non il rosso. Adesso due. [Marathi] Non sposate. [Marathi] Una, una persona. Anzi, tutti, dovete tutti tenerla in mano. Tenetela in mano, tutti, qui. Adesso dall’alto. Sì, tenetela, con la mano destra. Tenetela con la destra. Qui, uno può tenerla. Ora mettetela (una collana, ndt). Grazie. Pasha-hantri, Pasha-hantri – [Marathi] Vedete, loro sono in schiavitù. Lei distrugge tutte le schiavitù, pash. Dio vi benedica. Pavana-Krutih (parla in marathi). Vandaru-jana-vatsala – con chi Le si inchina, Lei è… è gentile come una Madre. È come una Madre, è materna nei confronti di chi si inchina a Lei. Dio vi benedica. [Marathi] Scusate. Vi dirò come fare (dà indicazioni alle sahaja yogini che Le stanno mettendo una corona di fiori sulla testa, ndt). Capito ora? Dovete passare dal davanti al dietro, diversamente i capelli iniziano a venire fuori. Per voi va bene? (Risate) Tenetelo (lo specchio). Questo è piuttosto grande –un attimo soltanto, lo prenderò io. Tenetelo (lo specchio), eh? La sistemerò io, voi reggete questo. Sapete, questo è il Paese di Krishna, e tutto deve essere capovolto (riferito alla corona). Grosso problema (mettere bene la corona sulla testa)! Fammi vedere. Ora va meglio. Sì, è una idea migliore. Mettiamola così. Sembro una pellerossa; tipo gli Inca, Inca. Va bene? Tutte e due le mani. Qualcuno dovrebbe scattare una foto intera. Spero che otteniate delle foto miracolose. Aarti. [Marathi] Fate lì un bandhan. La Kundalini è proprio chiarissima. No, senso antiorario. No, no, lì, a …. (Shri Mataji lavora sulle persone) Inchinati. Vediamo. Rimani chinato. Vogliamo vedere la tua Kundalini. Bene. Ora prova su di lui. Muovila. Swadishthan. Cuore centro. Tienilo, tienilo stretto. Lui è a posto. Verifica la sua Kundalini al livello del Nabhi. Inchinati. È a posto? Swadishthan sinistro e Nabhi. Ora vieni tu. Un bandhan lì. Ora sei a posto. Sei a posto. Tutti. Verificheremo tutti. È meglio controllare. Vieni soltanto un momento. Voglio vedere la Kundalini di ognuno. Ora, bene. Doug, tu sei a posto, stai bene. Però c’è un po’ la gola, il Vishuddhi. Bene, ora vediamoli uno ad uno. Tendi le mani in avanti. Verificate la sua Kundalini. Venite, sentite le sue vibrazioni. Ah. Bene? No, il sinistro non è a posto. Ora ce ne occuperemo. Michael. Trattieni il respiro, trattienilo. Espira. Espira. Ah. Nabhi. Bene? Stai bene? Vediamo. Iniziato ora. Siete tutti perfezionisti! Lui stesso è un perfezionista. Cuore. Fatto! Ti preoccupavi troppo. Non c’è da preoccuparsi, ora è fatto, va bene? Ora lei sta bene, è a posto. Tu stai bene? Perché? Trattieni, trattieni, trattieni il respiro per un minuto. Ora espira …. Vieni tu. Questa signora. Sì, tu vieni qui. Ha un blocco al cuore centro. Ora, trattieni… … Siediti, siediti. Ora inchinati. Espira. Cuore centro … Void … è stata da qualche guru? Ci sei stata? …. Non so cosa sia …. Cosa? (Signora: Si chiamano Costruttori dell’Adytum) (una sorta di ordine religioso legato alla Cabala, ndt) Costruttori del? (Signora: Adytum). Atomo? (Signora: credo sia un termine greco) Hai un blocco al cuore centro. Per favore, trattieni il respiro. Espira. Trattieni di nuovo il respiro. Espira. Trattienilo di nuovo. Stai meglio ora? Espira. Come stai? Agnya sinistro. Sei a posto. Lei sta bene? Sentite le sue vibrazioni. Deve lavorarsi il lato sinistro. Credo che il problema sia il sinistro. Cuore centro [Marathi] …Ah! Ora va bene. … Ora, a posto. Ne avete uno così? Più piccolo? … Ora stai bene? Hai assorbito blocchi da altri. Non preoccuparti, non c’è da preoccuparsi. Ottimo! Rivolgi la mano destra verso quello. Bene. E la mano sinistra verso di me. Perché senti tante cose? Ora prendilo … Ottimo, eccellente. Ditele come fare. Un po’ da questa parte. Ditele un po’ da questa parte. Mettetelo ….Nabhi sinistro. Come sta lui? …. Swadishthan sinistro. Meglio? Per quanto tempo l’hai fatto? Non molto tempo? Per circa quanti anni? Mettilo vicino alla fiamma. Più alto. Fissa lì la fiamma. Nell’intervallo, devi trattenere il respiro. [Marathi] Ah! Bene. Ora sei a posto. Tutto bene? Che cosa accade a Vancouver? Devi meditare regolarmente, è questo il vero modo. Ora, vediamo ….Patricia. Lei viene da un ashram molto rigido, quello del grande Bala! Sei perfettamente a posto. Stai bene. Nessun problema. Bala verrà qui, come Hanumana, verrà prestissimo in America. Ma sapete, quando inizia a correggere va bene, ma a volte si stanca al punto di diventare un maestro del lamento, capite? Non è così? Gli ho detto, la prossima volta, di non lamentarsi con me di nessuno, se no lui …. Fatto. Bene, lui è a posto. Eccellente! Sei a posto, stai bene. Vieni. Sei perfettamente a posto. Sì, vieni ora. Ma se vuoi che ti riveda …(risate). Sei perfettamente a posto. Ottimo. Ora devi mantenere il tuo lavoro, capito? Oscilla da destra a sinistra e da sinistra a destra: non va bene, no? Prova soltanto il mio trucco! Dio ti benedica. Penso che starai bene. Ma vedi, il tuo cuore è bloccato perché, se continui a cambiare lavoro, si ripercuote sul tuo… tendi le mani verso di me. Tu stai bene, James, nonostante Santa Cruz! Dio ti benedica. Ne sono davvero molto felice. Non sapevo tu lavorassi a Santa Cruz. È qualcosa che mi preoccupa molto. Dio ti benedica. Sono molto felice tu stia lì. C’è qualche lavoro in atto. Benissimo. Tu sei bravissimo. Diversamente Santa Cruz potrebbe essere… (Sahaja yogi: Devo vivere a Santa Cruz?) Sì, penso di sì, puoi farcela. Pochissimi possono farcela senza assorbire blocchi, quindi è meglio tu stia lì. Dio ti benedica. Ora, chi altro? Sono venuti tutti? (Marathi) Ottimo, eccellente .… Ora, se ci riuscite, meglio togliere…. È mio, va bene, toglietelo, non importa. Meglio? È così che potete curare la gente, sapete? Ah, ora. Sinistro …Nabhi sinistro, Nabhi sinistro. Sei a posto. Meglio ora? Meglio. (Yogini: Non devo indossare gli altri anelli?) Meglio di no, perché a volte i tuoi chakra non sono a posto. Esercitano una pressione ….Che cosa? Sì, ecco cosa occorre. Chi altro? Venite, venite. Nabhi … Swadishthana … un tipo artistico? Va bene. Lavori in un ristorante, quindi puoi averlo …! Lei è a posto. Ora vieni, chi altro? Meglio, no? Sto dicendo che tu cerchi un marito per lei; perché io ho trovato il tuo in un attimo! È stato davvero rapido, davvero veloce, no? Dovete legarlo alla mano così (Shri Mataji dà ad una yogini i fii rossi che vengono distribuiti alla fine del puja per legarli ai polsi). Wah, wah, wah, wah, wah! Penso che dovreste fare una foto. (A Shri Mataji viene portata una neonata. Lei la prende in braccio e ce la tiene per un po’ dandole dei colpetti sulla schiena). Allora, Alex, l’hanno ricevuto tutti? Venite avanti. Vediamo. Ora sei a posto? Meglio? Ora meglio. Lascia che agisca. Va bene. Ora come sta lui? Sinistro. Il destro sul sinistro, il destro sul sinistro. Così. Hah! ….Fatto! Va bene? Come sta lui? Portatelo. Dov’è l’altro bambino? Dov’è? Shaun. Shaun, vieni qui. Volevo che tu venissi e mi mettessi questo. Devi fare – bene, ora stai benissimo. Dio ti benedica . Ora, ora, Shaun, devi mettermi questo attorno al collo; si sente timido, sapete. Ora, questo non è timido. Datemi questo. Questo non è timido. Ohoho! Questo non è timido. (Le portano un altro neonato) Oh! Tu piangi, perciò anche lui piange! Anche lui … Vedi, loro hanno fatto il puja, hanno fatto tutto per me, e tu non hai fatto nulla! Shaun, devi mettere un po’ di – va bene, non disturbatelo, dormono tutti. [Una yogini porta la sua bambina a Shri Mataji e Le chiede a proposito di un nome dato in precedenza alla sua bambina, se è Narasimha o Narasimhi] Le hai messo “Narasimha”, chi le ha dato il nome? [Yogini: Glielo ha dato Lei.] Dove? [Yogini: Al Krishna Puja a New York, l’anno scorso.] Narasimhini. (Alla neonata:) Ti ho dato io il nome! Quando è nata? (Yogini: Il 5 luglio). Ah, ecco perché, è del segno del leone. Puoi anche darle un altro nome più semplice. Questo, sai, è un potere della Dea. Oh! Qualcuno sta arrivando! Ah! Puoi chiamarla Kesar. Kesar. “Kesar” significa “potere del leone.” Kesar. “Kesari” è il leone, e “Kesar” è il potere del leone; stessa cosa di Narasimha. Kesar è più semplice. Che cosa vuole? K-E-S-A-R. Kesar. Bene. Lui vuole qualcos’altro. Che cosa vuoi, Shaun, che cosa vuoi? Shaun, che cosa vuoi? Vuoi questo? Quale vuoi mangiare? Quale ti piace? Hai fame. Prendi quello che vuoi. Sono venuti tutti? Vieni, vieni. (Al bambino) Che cosa vuoi? Bene, bene. Dategli qualcosa da lì. A tutti piace l’uva. Ecco. Ora vediamo te: devi inchinarti. Tu, sì, lei deve ancora venire. E tu? Sei venuta. Dolcissimo. È soltanto timido. È bravissimo, Shaun è eccellente! Bellissimo, eccellente, guardate! Ora apri lentamente gli occhi. È un po’ timido. [Yogi: Burro.] L’avete fatto voi? L’avete fatto qui? Davvero? È ottimo! Ora prendetelo, bene. Bene. Dio vi benedica. Vieni, fammi vedere. Ora stai bene? Non ancora? Penso tu debba sederti più comodo. Stai molto stretto. Stai comodo, è importante. Ed ora vediamo. Cosa c’è? Oggi il suo lato sinistro è così contratto. C’è ancora l’Agnya sinistro. E Swadishthana destro, cuore. Ora vieni. David, mettigli dietro la candela. Qui. Ed ora rivolgi entrambe le mani verso di me. Prendi in mano la candela, quella, quella lì, quella davanti a te. Ora lei è a posto, sta bene. Stai bene. Dio ti benedica. Sei a posto. Ora, chi è rimasto? Anche in marathi diciamo “I”, significa ‘me’. Meglio? Adesso funzionerà. [Yogi: Shri Lalita.] C’è un blocco. Metti la mano destra su Madre Terra. Lei sta bene. Sei a posto. Dio ti benedica. Vieni. Ora crescete in fretta; dovete dare la realizzazione! Bene, lei è a posto. Sei a posto. Ora vieni tu. Siete già venuti? Tutti? Bene. Sì, vieni. Cuore. Swadishthan destro. Swadishthan sinistro. Cuore. Entrambi i lati. Cuore. Che strana combinazione: cuore e Swadishthan di destra e di sinistra; ora cuore centro. [Marathi] Hah! Trattieni il respiro. Fai così, fai così. Hah! Meglio? Ora meglio. Ora meglio. Meglio, ma deve lavorarsi. Senti, lavorati, perché è una combinazione strana: Swadishthan sinistro, Swadishthan destro, cuore e Sahasrara. E-G-O (ride), semplice. Strofina il mio piede. Ora, rivolgi la mano destra verso di me e la mano sinistra in alto. Vediamo, uno ad uno. Ora stai meglio? C’è ancora un blocco al sinistro. Perché non vi procurate tutti e due limoni e peperoncini? Sarebbe una buona idea. Tu che cosa hai fatto? Sei stata – non so cosa abbia fatto, non capisco proprio. Avevi il lato destro, ma non il sinistro. Nabhi sinistro. Fegato molto frenetico. Così stai molto meglio. Il Nabhi sinistro va bene, ma lo Swadishthana sinistro… È la tua psicologia. Mediti? Penso che l’eccesso di lato destro si placherebbe in un luogo più tranquillo, così che innanzitutto si riduca almeno la tua velocità. Allora andrà bene. Riduci la velocità. Dovresti dire: “Io non faccio nulla”. Va bene? Affida tutto nelle mani di Dio. C’è ancora? Ora meglio. È molto sorprendente. Che cos’è? Un regalo? Bene. Grazie. Cosa sono? Due? Due cose non sono permesse! Che cos’è? (Aprendo il sacchetto) Non ho visto il regalo! Vi dico, questo è un suo scherzo: la stavo per comprare io, poi l’ha comprata lui! Oh, bella. Abbiamo litigato per un po’ di tempo. Non è facile spuntarla con il signor Danny! Ma questo è uno scherzo che avete fatto. Questo, non quest’altro. Questo è stato un bello scherzo. Per gli altri due tutto a posto, ma questo è stato un bello scherzo. Però è un pezzo bellissimo, no? Questi sono magneti? Bellissimo, ottimo. Dovremmo procurarci una valigia dove potete custodire tutte queste cose, in diverse scatole. Vedete, se mettete questo lì dentro …. No, il dottore diceva che lui ha una scatola che sgombrerà. Ma finora queste persone non hanno telefonato. Ah, lui è preoccupato. Ora va bene. Meglio? Stai meglio? Penso che prima dovrebbe migliorare la situazione economica, allora sarai a posto. Penso che se davvero vai in Messico, ciò ti procurerà anche del denaro. Anche lei è molto abile. Dio vi benedica. Ma come faranno a stabilirsi lì all’improvviso? Devono fare qui domanda al governo di assumerli, o qualcosa del genere. Ma lì non ci sono problemi di occupazione. Bene. Questa è una buona idea. Dio vi benedica. Non so come sia il suo capo. Forse ha assorbito qualche blocco dal suo capo. Com’è? [Yogi: Terribile, Madre.] Ah, ecco. Perché tu non stai tanto male. [Yogi: Lo zio di Garam.] Lo so, l’ho sentito dire. Deve essere lui, quindi ora meglio cambiare. Come ha detto lui, possono trovarti loro qualcosa. Meglio provare. Infatti credo che ciò ridurrà anche la velocità di lei, perché il vostro Paese è molto lento. Invece, l’America è un Paese molto veloce, estremamente veloce. Chi non ha velocità può venire qui, mentre chi è veloce dovrebbe andarsene. All’inizio pensavo sarebbe stato bene se foste venuti a New York; ma New York non è da meno, e non andrà bene. Quindi, se poteste organizzarvi in Messico, niente di meglio. Quando saranno a posto non ci saranno problemi, quando saranno equilibrati; ma sono entrambi bloccati. E lì (in Messico) c’è brava gente, gentile, in quel Paese non sono orribili, ad eccezione della loro pratica della magia nera, che può essere corretta. Pian piano andranno a posto. Tutto lì è molto più economico, molto più economico (Yogi: Molte cose sono fatte a mano).. Fatte a mano, sì, anche questo è positivo, in confronto alle cose fatte a macchina. Quindi bene, molte grazie. Dio vi benedica. Grazie della borsa. Dio vi benedica. Ora, poiché mi avete regalato una borsa, qui dovete avere molto denaro! In questo ashram dovete avere molto denaro. Finora, per vostra informazione, nessuno mi aveva regalato una borsa. Questa è la prima volta. [Yogi: Per il buon auspicio, avremmo dovuto metterci dentro un dollaro.] Ah, buon’idea – un dollaro. Cinque dollari è troppo. Un dollaro. No, no, no, no. Questo è denaro del puja? Questo lo metterete nel puja generale, quando si farà, bene? Ora ho questa borsa, e basta. Non avete un dollaro, vero? Bene. Ma lui ora ne ha dati ventuno! Lui è un altro tipo difficile! Bene. Ora, quello che dico è che, qualsiasi denaro del puja abbiate raccolto, contatelo e mettetelo in un pacchetto, e datemelo nel denaro del puja generale, da parte vostra – capito? Così ci sarà al momento del ‘vero’ puja. Oggi ovviamente era un vero puja, un grande puja, ma lì avremo il Krishna Puja. Quindi grazie molte, per me è alquanto elegante. Benissimo. Questa volta, sapete, per fortuna ho quattro borse. (Shri Mataji dice mentre esce dalla sala) Dobbiamo dare un bandhan a quel signore. (Fine della registrazione video) [1] Nei giorni precedenti c’erano stati alcuni programmi pubblici a San Diego, ed il giorno prima Shri Mataji era arrivata in ritardo, infatti aveva iniziato il discorso dicendo: “Sono davvero spiacente di essere arrivata così tardi, ma occorre accettare tutto ciò che accade. Questo è il modo in cui agisce il Divino. Ogni cosa avviene per un motivo”. Qui in pratica sta spiegando il motivo. [i] Nome dell’anziana donna che offrì dei frutti a Shri Rama dopo averli assaggiati lei stessa, ma che Lui accettò comunque avendo avvertito la profonda devozione di lei. |
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