Shri Ganesha Puja

(Inghilterra)

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(SOTTOTITOLI DA REVISIONARE)

S H R I   M A T A J I   N I R M A L A   D E V I

 Shri Ganesha Puja

 Brighton (G.B.), 4 Agosto 1985


Oggi ci siamo qui riuniti nell’occasione giusta, e in un giorno di ottimo auspicio, per adorare Shri Ganesha. Shri Ganesha è stata la prima deità ad essere creata affinché l’universo intero si riempisse di buoni auspici, di pace, beatitudine e spiritualità. Egli è l’origine; è la sorgente della spiritualità. Tutto ciò che segue ne è una conseguenza. Come quando piove e tira vento, si sente la freschezza nell’atmosfera. Allo stesso modo, quando Shri Ganesha emana il suo potere, noi proviamo tutte e tre queste qualità dentro e fuori. Ma è stata una grande disgrazia che, soprattutto in Occidente, questa deità, la più importante e fondamentale, non solo sia stata del tutto trascurata, ma anche insultata e crocefissa.

Anche se oggi non volevo dire nulla che vi turbasse, devo però spiegarvi che adorare Shri Ganesha significa che in voi deve avvenire una purificazione profonda. Quando adorate Shri Ganesha, mantenete pura la vostra mente. Mantenete puro il vostro cuore. Mantenete puro il vostro essere. Non dovrebbero nascere pensieri di lussuria e avidità. In effetti, quando la Kundalini ascende, Ganesha deve essere risvegliato in noi. Deve emergere quell’innocenza che annulli tutte le idee degradanti dentro di noi. Se si deve conseguire l’ascesa, dobbiamo renderci conto che occorre maturare.

La gente ora è ammalata, in tutto il mondo occidentale ci si accorge che è ammalata. È ammalata, poiché non ha mai riconosciuto Shri Ganesha. Se anche è venuto uno come Freud, ciò non significa che avreste dovuto accettarlo. Ma voi lo avete fatto, come se fosse molto importante farlo. Come se non ci fosse nulla di più importante.

Oggi, dunque, siamo messi di fronte al nostro potere di ascendere ed al potere dei condizionamenti che abbiamo ricevuto. Quando Freud parlava di condizionamenti, non sapeva di inculcare in voi un altro tipo di orribili condizionamenti, terribili!

Il sesso non è per niente importante per gli esseri umani, non lo è affatto. In effetti, un essere umano del livello più elevato praticherà l’attività sessuale soltanto se desidera avere dei bambini. Le seduzioni, il romanticismo, tutte queste assurdità che non esistono in una mente pura, sono soltanto una creazione umana. E questa schiavitù nei confronti del sesso è oltremodo sorprendente. Deriva da un livello bassissimo in noi. È tipico degli esseri umani degradati diventarne schiavi. Voi dovreste padroneggiarlo. E oggi, quando in Occidente, che è anch’esso parte integrante della stessa creazione, vedo intorno a me tutto questo degrado, sono davvero scioccata. In che modo spostare ora la vostra attenzione sulla maturità del sesso?

Quando il sesso matura, diventate padri, madri e personalità pure. Quando si sente dire di donne di novant’anni che sposano giovani di diciannove, insomma, non si capisce… che razza di società si è creata in questo mondo, per tenere un comportamento così stupido? Dobbiamo maturare. Questo non significa che io stia predicando l’austerità da giovani. Non vuol dire questo; questa è un’altra assurdità. Ma ovviamente dovete maturare. Avete bisogno di fare tapasya (penitenza) per questo. Quando una cosa senza importanza diventa importante… E questa cosa senza importanza è proprio come qualsiasi altra cosa che abbiamo, come per esempio i capelli. Persino se perdiamo i capelli, significa qualcosa. Ma se perdete il sesso che c’è di male? Va benissimo. Una bella liberazione da tanta porcheria. È una tale perdita di energia! Tanto interesse, tanta preziosa attenzione, tanta auspichevolezza, sprecati in questa cosa assurda.

Per adorare Ganesha, ci si deve rendere conto che occorre maturare. La maturità deve attuarsi interiormente. Dobbiamo andare più in profondità dentro noi stessi. La nostra attenzione deve diventare più profonda spontaneamente. Ma come possiamo acquisire profondità se siamo ancora simili a vermi? Oppure si tratta di una grande forma di sacrificio, o di una pressione. Queste etichette e queste pressioni vi sono costate molto care, molto care. Avete scontato in tanti modi. Avete subìto tanto, ma a che scopo?

Le priorità devono mutare, se si deve adorare Shri Ganesha. Ciò che oggi adoreremo è l’innocenza in noi. Adoreremo ciò che è di buon auspicio, che è innocente. L’innocenza che è nel profondo di noi, che è la nostra caratteristica, la nostra natura, ciò con cui siamo nati, è la base dell’intera creazione. È l’essenza della creazione.

Quando la materia diventa attiva, ha inizio la riproduzione, ha inizio lo stadio animale, e dopo giunge lo stadio degli uomini primitivi. Poi subentra lo stadio degli esseri umani evoluti, ma non nel senso in cui noi intendiamo il mondo evoluto. È orribile! Io non li chiamerò mai evoluti, per nessun motivo.

Lo sviluppo non è esteriore. Va visto lo sviluppo interiore. Che cosa abbiamo sviluppato dentro noi stessi? Che cosa abbiamo acquisito interiormente? Qualsiasi cosa di quel genere – che non abbia cioè sviluppato alcun potere interiore – cresca e diventi grande, è plastica. Se io, per esempio, vi do un mango e vi dico di mangiarlo, e voi vedete che ha soltanto la buccia e dentro non c’è niente, che cosa mangerete? Mangerete la plastica? Qualsiasi cosa cresca così, è plastica, è morta. Qual è la sostanza interiore? Vediamo: qual è la sostanza in noi? Questo è ciò che Cristo ha predicato: la moralità. Era molto importante per Lui, perché dopo il dharma – che è un equilibrio in cui naturalmente la moralità è molto importante – era necessario che Cristo parlasse della moralità innata, più profonda, che è parte integrante del nostro essere, che non è semplicemente qualcosa di insegnato o predicato, o imposto per timore di Dio e della Sua collera, ma che dovrebbe essere la vostra luce innata. Per questo Cristo ne parlò. E proprio Cristo fu usato per demolire l’innocenza.

E non direi che la gente non sia stata avvisata. Non è nato soltanto Freud. L’altro giorno sono andata al Prado[1], in Spagna, e ho visto un’infinità di dipinti dell’inferno. E come al giorno d’oggi vediamo questi tipi strani che se ne vanno in giro senza abiti, lì era rappresentata gente con stranezze di ogni genere, che faceva cose stupide. Questo era Bosch[2]! Ero sorpresa che un tedesco, Bosch, avesse mostrato, con grande chiarezza, tutte queste assurdità, la via verso l’inferno, poi l’assalto della morte, tutto questo. Voglio dire che egli è vissuto in tempi abbastanza recenti. Se considerate Blake una testa matta, che dire di Bosch? Sono tutti dei pazzi ad eccezione della gente stupida e inutile. Abbiamo ricevuto molti avvertimenti. Possiamo dire, ad esempio, che siamo a conoscenza dell’inferno da molto tempo. Fra tutti, Mahavira scrisse con gran chiarezza dell’inferno. È questo l’inferno!

Ma in Occidente, le priorità sono assolutamente capovolte. Qual è il vostro potere? Pensateci. Rifletteteci. È il potere mentale, quello importante? Vi ho spiegato che il potere mentale non c’entra niente perché è semplicemente lineare, si muove in una sola direzione, cade, poi vi torna indietro. Non ha sostanza. È soltanto una proiezione della mente. Plastica. In che cosa consiste il vostro potere emozionale? Dove vi portano le emozioni che provate? Se provate emozioni, anche belle emozioni, se ad esempio amate molto vostra moglie, questo dove vi porta? C’era un poeta chiamato Tulsidasa che amava moltissimo la moglie. Lei era andata dalla propria madre, così lui non potendo sopportarlo andò a trovarla e si arrampicò sul suo balcone. Lei si spaventò e domandò: “Come hai fatto ad arrampicarti?”. Lui rispose: “Tu hai messo una fune”. E lei: “No”. E videro che c’era un grosso serpente appeso. Allora lei disse: “Se tu avessi per Dio l’amore che hai per me, dove saresti?”.

Dove vi portano dunque queste emozioni? Alla frustrazione, all’infelicità, alla distruzione. Il potere mentale vi dà una cosa orribile chiamata ego, che distrugge gli altri. Il potere emozionale non vi dà altro che pianto, lacrime e un continuo sentimento d’infelicità: “Oh, ho investito tanto su questa persona dal punto di vista emotivo e che cosa ne ho ricavato?”. Quindi non è assoluto, è relativo. Dal punto di vista mentale, se non riuscite a distruggere gli altri valete zero. Dal punto di vista emozionale, valete zero perché non sapete dominare le persone con le vostre emozioni. Qual è dunque il vostro potere? Dove sta il vostro potere? Esso risiede nello Spirito; ma ancor prima di raggiungere lo Spirito, qual è il vostro potere? È la Kundalini? Ma lei è addormentata. Allora qual è il vostro potere? È la vostra castità. Se un uomo è casto, se ha un temperamento casto ed è saldo nella propria castità, essa agisce, lavora.

Ma, per prima cosa, la castità procura vantaggi alla vostra salute. Potete capire se una persona è casta dal suo viso. Nei nostri Shastra, ad esempio, si diceva che un santo o un brahmachari – chi nella propria vita non abbia mai praticato il sesso –  ha sempre il viso splendente. E, come diciamo noi, il più grande brahmachari fu Shri Krishna che aveva molte mogli. Non essendoci alcun dispendio di energia, nessuno spreco di attenzione su questo, tutta l’energia rimane all’interno. Vi dirò che oggi, mentre venivo in macchina, pioveva, tirava vento, faceva molto freddo, ma noi eravamo dentro l’auto. Niente ci ha toccato. Stavamo bene al caldo dentro la vettura. Abbiamo attraversato tutto, niente ci ha   toccato, niente ci ha disturbato. Siamo venuti via ed è andato tutto bene. Come? Perché siamo rimasti nel nostro veicolo, e  il veicolo che noi abbiamo è la nostra castità.

Noi ci teniamo molto che gli altri ci rispettino, che ci omaggino; diversamente ci irritiamo. Ma voi, avete rispettato voi stessi? Rispettate voi stessi? A volte agli occidentali pare che Madre stia cercando di predicare molto la cultura indiana. Molti la pensano così. Ma io dico che dall’Occidente si deve imparare la scienza, questo va bene. Si devono apprendere altre cose dall’Occidente: di certo l’estetica, la pittura e l’arte, magari la combinazione dei colori. Ma la cultura è meglio apprenderla dagli indiani. Io trovo che qui vi sia mancanza di cultura, non c’è nessuna cultura. Che cultura è quella in cui si ritiene che una donna debba esporre il proprio corpo? È una cultura da prostitute, molto semplice! Ammettetelo! Laddove si pensa che una donna non debba rispettare le sue parti intime, non esiste alcuna cultura nell’estetica del Divino. Tanto che oggi, stanno girando un film che rappresenta Maria come una prostituta. Insomma, siete arrivati a questo punto. In India solo a dire una cosa simile vi picchieranno ben bene, che siano musulmani, indù, cristiani. Intendo dire che è scioccante sentire il modo in cui qui si parla di Cristo! Voglio dire che ad un indiano questo provoca uno shock. Come potete parlare così? Perché una volta che abbiate rinunciato alla vostra castità non riuscite a comprendere che possa esistere qualcuno che sia completamente casto.

Per un ladro sono tutti ladri. Giacché voi non avete rispetto per la vostra castità, non potete immaginare che cosa sia potuto essere Cristo! Non riuscite ad immaginarlo, non riuscite ad accettarlo. Su Cristo si dicono cose insopportabili – vi assicuro – intollerabili. Non capisco. Io ho affrontato la Sua crocifissione, che fu intollerabile di per sé. Ma gli apprezzamenti di questo tipo che fate su qualcuno… se faceste commenti di questo genere ad una donna indiana, ad una normale donna indiana, lei si ucciderebbe. Mai nessuno si avvicina per dirvi: “Sei bellissima”. Certo, a vostra madre potete dire che è bella, va bene. È diverso. Ma non si parla così a nessuna donna. Dovete trasformarvi. E questo è uno dei motivi per cui la gente è molto irascibile.

Il magnete dentro di voi è Shri Ganesha. Molti sanno che io ho un forte senso dell’orientamento. Proviene da questo magnete che è perfetto. Questo magnete è ciò che vi tiene attaccati, o regolati, o continuamente orientati allo Spirito. Se non avete il senso di castità, oscillerete di qua e di là. All’improvviso diventate ottimi sahaja yogi e, domani, diventate demoni, poiché non vi è nulla che vi tenga legati alla grande idea dello Spirito. Affrontiamolo! Adesso, per tutti noi, per tutti i sahaja yogi, è giunto il momento in cui la cosa più importante in noi non è il sesso ma la castità. E questo è ciò che vi farà  maturare.

È davvero incredibile il modo in cui alcune persone si sono comportate a Bordi; quando sono venuta a saperlo sono rimasta sbalordita. Come hanno potuto comportarsi in quel modo davanti agli abitanti del villaggio di Bordi, che sono persone innocenti, semplici? Ma il colmo è che quando voi adottate comportamenti frivoli e assurdi, che insultano la vostra castità, all’atto pratico diventate davvero carenti. Ad esempio, se sprecate la benzina, la vostra auto non partirà. Allo stesso modo vi succede qualcosa. Andate avanti in continuazione a tormentare la gente e a parlare in modo frivolo tra voi… non capisco proprio la necessità di fare tutto questo! Per poi finire in una causa di divorzio.

Devo narrarvi una storia molto interessante. Una volta ero andata da Selfridges[3] e nella folla c’erano due persone, un uomo e una donna, che continuavano a baciarsi, del tutto incuranti che ci fossero altre persone sulla stessa scala mobile. Si baciavano sulla scala mobile mettendo a disagio tutti gli indiani che erano lì o forse anche altri come i cinesi, gli egiziani. Era in corso questo spettacolo. Li rividi un’altra volta e non si baciavano. Chiesi: “Che cos’è successo?” – “Abbiamo divorziato”. Chiesi: “Perché quel giorno vi baciavate così tanto?”. Allora risposero: “Perché stavamo per divorziare, così volevamo approfittarne fino all’ultimo”.

Che livello! Pensate un po’ che livello! Che amore, che sentimenti nutrite per chiunque? Niente! State tutto il tempo a litigare, finite col divorziare e mettete in mostra tutto questo. Nessuna personalità profonda esibisce in pubblico queste cose. Certo, mi è stato detto che qui, nelle scuole pubbliche, insegnano che non si dovrebbero mai esteriorizzare le proprie emozioni.  Diversamente potete esibire qualsiasi altra cosa ridicola o vergognosa, ma non le emozioni. Che paese assurdo! Avete accettato tutti questi valori proprio come pecore, senza riflettere.

Ad esempio,  ero in Francia e arrivò una ragazza piangendo. Disse: “Orribile, orribile! Non andrò mai più da questi psicologi”. Chiesi perché. “Dicevano cose oscene su mio padre!” Pensate un po’. E la gente ha accettato le idee di questo orribile Freud, che sono fondamentalmente sbagliate. Anche se sono storiche, o altro, è meglio che le abbandoniate. Per il Divino, qualsiasi cosa sbagliata è sbagliata e qualsiasi cosa giusta è giusta.

Ma ora c’è una vera e propria lamentela per il fatto che quando la gente va all’estero, che siano mariti e mogli o altro, si baciano e si stuzzicano. Che bisogno c’è? Baciate una persona e poi venite a parlarmene male. L’ho visto. Se deve esserci una qualche forma di auto-conservazione, questa deve essere la vostra castità, la vostra intimità. È per questo motivo che non avete forza di volontà per fare niente. Nessuna forza di volontà. Lasciate che qualche stupido venga a raccontarvi qualcosa, e direte: “Va bene, l’accettiamo”. Qual è l’essenza della vostra personalità? È la vostra castità. Ed in Sahaja Yoga, potete ristabilire ogni cosa, qualsiasi cosa abbiate perso. Potete farlo.

È questo il motivo della mancanza di profondità. È per questo motivo che non c’è coerenza nel temperamento delle persone. Nessuna coerenza. Ci saranno milleduecento persone ad una mia conferenza e il giorno dopo neppure una. Tutte perse. Perché non vi è nessun fondamento, sapete, come se mancasse la connessione. Non vi è connessione. Il punto di connessione è la vostra castità.

Quindi non c’è coerenza. Manca “sthaapayati”  (stabilità). Se dite che devono alzarsi al mattino, fare il bagno, celebrare un puja, è troppo per loro! Se dite, per esempio, ad una donna indiana, o a me, che devo vestirmi in un certo modo, io non posso, proprio non posso. No, non è possibile, non è possibile. Posso rimanere sveglia tutta la notte, ma non posso fare questa cosa, non posso proprio.

 Quindi, le priorità vanno cambiate, perché dov’è la vostra attenzione? Avete ogni cosa in voi. Siete miniere di castità, che è il vostro potere. Ogni cosa è in voi, niente è andato perduto. È tutto lì. Tutta la fragranza è in voi. È tutta conservata. Non condannate voi stessi. E siete molto fortunati che io sia qui a parlarvi di tutto ciò. Siete molto fortunati che io sia qui con voi. Capite questo punto? Voi non dovete andare sull’Himalaya. Non dovete stare a testa in giù. Non dovete fare niente del genere. Non ci crederete, ma, prima, sapete, questi santi stavano seduti nell’acqua fredda, ghiacciata, oppure sull’Himalaya, all’aperto. Rimanevano seduti per ore di seguito per congelare le loro idee assurde. Ora questo non è necessario. Tutto è reso molto facile. Adesso, però, cambiate le vostre priorità. Quando tutta l’attenzione sarà indirizzata al vostro Spirito, sarete sorpresi di come tutta la prospettiva cambierà.

Qual è la cosa più importante? Meditare ogni giorno. Ho visto persone che vogliono seguire dei corsi. Supponiamo, per esempio, che io abbia detto: “Sarebbe meglio frequentare qualche corso”. Ogni giorno andranno a quel corso, frequenteranno quella classe e si daranno da fare; infine passeranno il corso, lo completeranno, lo finiranno. Ma la meditazione, non riescono a farla regolarmente. Ora però c’è un piccolo salto da compiere: dovete capire che una volta che abbiamo sentore di questa gioia, che è eterna, iniziamo a muoverci in quella direzione sempre e sempre più, e a stabilizzarci nell’oceano di quella gioia. Un poco. Vedete, quando qualcuno vuole farvi nuotare, voi avete paura, non volete farlo. State molto bene sulla solida riva. Non volete nuotare. Qualcuno vi spinge, e voi vi ritraete ancora: “No, baba, non posso farlo”. Ma quando imparate a nuotare, il nuoto vi piace. E quando vi piace, volete farlo tutti i giorni, regolarmente, con religiosità. Quindi vi è un piccolo salto da compiere.

Il secondo punto, come ho sempre detto, è che voi siete dei loti, immersi però nel fango, e voi sapete cos’è il fango. Invece, l’India è l’oceano, quindi è facilissimo per i loti emergere dall’acqua. Ma emergere dal fango è molto arduo. Mettiamo che qualcuno cada nel fango: se scalciate andate più a fondo. Qualsiasi cosa cerchiate di fare andate più a fondo. La cosa migliore è rimanere a guardare, stando calmi. E questo è il modo migliore: osservare voi stessi. Ma se la vostra attenzione non è a posto, come potrete testimoniare? L’attenzione funziona così: qualcuno va da una parte, e voi lo guardate. Un altro va da un’altra parte, e voi lo guardate; dovete guardare ogni persona. Ma così non vedete i fiori, non vedete gli alberi, non vedete la Madre Terra. Non vedete niente. Ciò che guardate è qualcosa di irrimediabilmente brutto, peggio di voi.

Si dice che oggi sia il giorno in cui non si dovrebbe guardare la luna. Guardare la luna diventa di cattivo auspicio e vi procurate una cattiva fama. Si dice che Shri Krishna abbia guardato la luna e acquistato cattiva fama: egli era Ranchodas, significa che dovette fuggire dal campo di battaglia. Ma questo era uno suo trucco: lui dovette scappar via. Quindi non dovreste guardare la luna. Il motivo per cui si dice questo, è che oggi dobbiamo guardare Shri Ganesha che è la Madre Terra, che agisce attraverso la Madre Terra. La maggior parte delle cose che abbiamo, provengono dalla Madre Terra. Questa volta, oggi, dovete guardare la Madre Terra, la Kundalini e Shri Ganesha. La Madre Terra ha creato Shri Ganesha, perciò non guardate nient’altro al di fuori di lei. Non guardate neppure la luna. Guardate soltanto la Madre Terra, poiché Madre Terra, nel suo amore e nella sua compassione, ha fatto così tanto per noi. La vostra Kundalini ha fatto così tanto per voi. E suo figlio, che è l’innocenza in noi, oggi deve essere adorato, giacché egli ha fatto il massimo. Nonostante tutti gli insulti che gli abbiamo rivolto, tutto il ridicolo, la sporcizia, tutte le assurdità, egli si presenta comunque davanti a noi come un bambino piccolo per farci divertire.

Se Shri Ganesha è in voi, diventate come bambini, innocenti come bambini. Non vi adirate con nessuno come cani rabbiosi. Ci sono alcuni sahaja yogi, lo so, che abbaiano in continuazione, proprio come i cani o i mendicanti in India. Ma voi diventate come un fanciullo dolcissimo, che cerca sempre di divertire, che cerca sempre di dire cose carine, che cerca sempre di infondere felicità. È una tale sorgente di gioia! Ed è così che voi diventate una fonte di gioia, fonte di felicità, fonte di soddisfazione. Sempre spumeggianti di risate e felicità, traboccanti di cose meravigliose. Guardate e osservate come vi divertono i bambini. Come vi vengono intorno, come fanno funzionare tutto con le loro piccole, piccole mani. Come riconoscono ciò che è giusto. Un bambino realizzato è molto più sensato di una persona adulta. L’ho notato.

Come la mia nipotina minore che aveva circa tre anni, mi pare, quando la domestica che stava piegando un mio sari, per errore lo appoggiò per terra. La bambina non poté tollerarlo. Sollevò il sari, se lo mise sulla testa e lo posò sul sofà.

Disse: “Che cosa credi di fare mettendo questo sari per terra, che cosa ne sai tu di mia nonna? Lei è la Dea delle dee e tu metti il suo sari in terra. I cani verranno a morderti, ora. Stai attenta!”. Poi andò a rimettere a posto il sari, e lo baciò e lo ribaciò dicendo: “Madre, Nonna, perdonala, per favore, perdona questa donna, non sa che cosa ti ha fatto”.

Ma questa sensibilità proviene dalla profondità della vostra castità. Ascoltate i bambini e sarete sorpresi da come parlano, da cosa dicono, da come si comportano, da come cercano di divertirvi. In Occidente, i bambini sono molto viziati, devo dire. Non vi fanno divertire molto, vi danno parecchi problemi. Sempre per lo stesso motivo: se il padre e la madre non hanno castità, i bambini non si sentono a posto, non si sentono in pace. Diventano irrequieti e poi sviluppano la stessa irrequietezza dentro di sé. Un uomo casto non può essere mai posseduto. Credetemi: non può mai essere posseduto. Potreste essere molto intelligenti, potreste essere qualunque cosa, potreste essere grandi scrittori, ma potete diventare posseduti. Ma un uomo casto, una comune persona casta, non può mai essere posseduta. I bhut temono le persone caste. Se una persona casta cammina per la strada, tutti i bhut scappano. Scappano proprio. Io almeno ho saputo di molti casi, ma alcuni posso raccontarveli. C’erano tre persone che erano solite passare per una strada in motocicletta di notte, a mezzanotte circa, ed alcune persone possedute mi scrissero delle lettere dicendo: “Per favore, non permetta loro di passare  là di notte, perché noi dove andremo a stare?”. Ero strabiliata. Erano persone possedute da qualche bhut orribile che di notte andavano a riposarsi sotto gli alberi dove queste tre persone passavano in moto. Mi scrissero proprio delle lettere – gente molto posseduta, li conoscevo – dicendomi: “Chieda loro di non passare di lì, perché altrimenti noi dove andiamo a vivere?” Ed erano proprio come matti, matti. Chiesi perché mi scrivessero quelle cose e loro risposero: “Questi passano di qui e ci disturbano”.

Ciò che è negativo dentro di noi scompare con la luce di Shri Ganesha. Potete vederlo molto chiaramente in un’altra persona. Se non avete castità, non potrete mai distinguere chi è casto da chi non lo è. Non potete. Sembrano tutti uguali: “Molto bravi, bravissimi, bellissime persone, molto carine”. Intendo dire che persone veramente possedute sono classificate come ottime persone, talvolta anche in Sahaja Yoga. Ed io inizio a chiedermi che cosa stia succedendo. Che cos’è? Com’è che queste persone sono considerate così? Non riescono a sentirlo? Non c’è Luce. Anche se ottenete la realizzazione, anche se il vostro Spirito sta attivando la vostra consapevolezza collettiva, anche se date la realizzazione agli altri, se vi manca la castità, non avete raggiunto niente. È come un vetro rotto che cerchi di riflettere qualcosa. Non può mai darvi l’immagine giusta.

È molto importante. E adesso devo dirvelo, è giunto per me il momento di spiegarvi che questo è l’ostacolo nella nostra vita. Per prima cosa chiederanno: chi sposerò? Cos’è questa fretta? Certo, il matrimonio, io lo definisco una cosa di buon auspicio. Il matrimonio dovrebbe esserci. Dovrebbe esserci un riconoscimento collettivo, tutto, ma per cosa? Per venerare la castità dentro di noi. Allora si sposano, poi vorranno figli; poi desiderano una casa, e dopo qualcos’altro. Tutta questa situazione ristretta va avanti così, e la luce della vostra vita non si diffonde. Ma io ho conosciuto persone che erano proprio all’inferno e ne sono uscite e hanno diffuso luce; hanno conseguito bellissime altezze da meteore. Ho visto persone così.

Oggi, dunque, siete giunti qui per adorare Shri Ganesha dentro di voi. Non capisco che cosa significhi adorare me nella forma di Ganesha, poiché io sono Quello. Quando adorate me, volete avere questo Shri Ganesha risvegliato in voi. Lasciate che sia risvegliato in voi. Lasciate che ciò che io dico divenga il mantra per risvegliarlo in voi, affinché, in quanto miei figli, proviate la beatitudine della castità, così come io ho gioito di tutta la mia vita umana e di tutte le mie vite divine. Gioite nella stessa misura, questo è ciò che desidero. Dovreste almeno assaporarla.

Vi sto parlando di qualcosa di cui forse non avete mai sentito parlare prima, ma non avevate mai sentito parlare neppure della Kundalini. Non avevate mai sentito parlare della realizzazione del Sé in questo modo. Ma oggi penso che il Puja sia stato organizzato per caso, in modo assolutamente Sahaj. Dovevo celebrare questo Puja a Bombay, era già tutto organizzato. Tutti erano disposti ad andare là a celebrare questo Puja. Ma un Puja a Ganesha in Inghilterra, o in Occidente, è così importante che ho pensato che sarebbe stato meglio celebrarne uno – senza aspettare il periodo giusto – a Roma, che rappresenta uno degli elementi fondamentali che hanno rovinato la castità degli esseri umani. Hanno iniziato i romani, e gli altri hanno proseguito. Ma doveva essere qui a Brighton, ai piedi di loto di Sadashiva. Gli inglesi però devono rendersi conto che hanno questo Paese d’oro, e loro non se lo meritano. Devono meritarlo.

Pensate, voi vivete nel Paese di Sadashiva, in cui persino l’acqua diventa di perla, anche la neve; intendo dire che è come l’acqua distillata, tersa, pura, chiara. Dove Shri Ganesha lava i piedi di Suo Padre. Dove la castità stessa risiede come vostra Madre. E voi dovete meritare questa ambita posizione. I sahaja yogi inglesi devono ascendere moltissimo. Invece erano proprio l’opposto. Coloro che appartengono al Paese di Sadashiva sono proprio l’opposto. Nella terra di Shiva c’è una spaventosa arroganza, un’arroganza così terribile da non credere! Tutte le persone prive di castità sono arroganti. Diversamente come farebbero a perdonare se stesse? Se parlate ad una prostituta, in due minuti scoprirete che è una prostituta perché è molto arrogante: “Che c’è di sbagliato? Sono una prostituta, e allora?”. L’arroganza è segno di una personalità che manca di castità, e una persona simile diventa anche chiusa perché si vergogna, si vergogna di affrontare gli altri. Una personalità casta invece è aperta. Perché dovrebbe avere paura di qualcuno? Parla a tutti con garbo; è gentile con tutti, in totale innocenza e semplicità, senza innamorarsi di ogni persona su tre in cui si imbatte. E occorre rendersi conto che questo Paese vi è dato con uno scopo e, se non vi eleverete a quel livello, sarete rigettati.

Rispettare la vostra castità significa in realtà rispettare me, poiché io dimoro in voi come castità. Se Shri Ganesha è il buon auspicio, io risiedo in voi come castità. La castità non è mai aggressiva, mai aspra, perché non ce n’è bisogno, sapete. Non è necessario. Voi siete talmente potenti! Siete così potenti che non occorre aggredire nessuno. Perché dovreste aggredire? Voi non avete timore di nessuno. Siete molto generosi; siete molto gentili. Così belli, sempre freschi e giovani, ma anche così sublimi e dignitosi.

Ora, sono passati dodici anni da quando sono arrivata qui. Occorrono altri due anni di lavoro molto intenso, dentro e fuori. Dentro, dobbiamo lavorare molto duramente, in questi due anni, molto duramente. Dobbiamo affrontare una vera tapasya, tutti noi, uomini e donne. E poi si vedrà. Io posso dire che abbiamo fatto un buon lavoro. Con un piccolo salto, con coraggio e fede, possiamo ottenere molto. Abbiate fiducia in voi stessi. Non una fede mentale, ma la vera castità è fede. La castità è il consolidamento della vostra fede. Quando avete fede in Dio, siete casti. Quando avete fede in voi stessi, siete casti. Se avete fede in vostra moglie, siete casti. Perché dovreste avere fiducia in vostra moglie? Perché, se voi siete casti, come può lei non essere casta? La fiducia che avete nei vostri figli viene dalla castità, perché se voi siete casti, come possono i vostri figli essere altrimenti? La forma cristallina della fede è la castità e questa potete averla anche prima della realizzazione. Molti la possiedono. In effetti, come la canfora è volatile ed evapora nella sua fragranza, analogamente si può dire che la castità agisce sulla fede.

Senza castità, non potete avere fede in nulla. Perché avete a che fare con le vostre emozioni, cioè siete attaccati a me in modo emotivo, o magari mentale. Ma se avete il senso della castità, la fede sarà manifesta. Non dovete (sforzarvi di) avere fede interiormente (dicendo): “Madre, ora avrò fede dentro di me.” Non potete. La fede è qualcosa di volatile, e la fragranza volatile deriva dalla castità.

Da oggi, dunque, non guarderemo la luna o le stelle, bensì la Madre Terra. Nell’universo, lei rappresenta la Kundalini che non è altro che castità. Lei è proprio castità. Riuscite a crederci? Che potere! La maternità, ogni cosa, è castità. La paternità, qualsiasi relazione, è castità. La purezza è ancora la fragranza della castità. La bontà, la compassione, ogni cosa proviene dalla castità, da un senso di castità che non è mentale. Se siete casti mentalmente, potete essere orrendi. Come alcune monache o persone austere. Non è questo. La castità è la Kundalini innata, connaturata dentro di voi, che agisce, poiché mi capisce, mi comprende. Mi conosce. È parte integrante di me; è il mio riflesso. Perciò fortificate la vostra Kundalini mantenendovi casti.

La gente cerca di darsi da fare per apparire molto attraente e tutto il resto. Non sprecate la vostra energia così. Voi siete santi! Vivete da santi! Dobbiamo vivere secondo la tradizione, ed evolvere a partire dalla tradizione. Non fate qualcosa di nuovo, qualcosa di assurdo, di insensato. Non dobbiamo attrarre nessuno. La castità è la fragranza del fiore che attrae le api, è il miele del fiore. È l’essenza della nostra esistenza.

In questo periodo state per andare tutti in India. Devo chiedervi di rispettarmi evitando di comportarvi male, evitando di adottare i comportamenti infantili che vedete al cinema, nei film e in tutte queste assurdità. Voi siete al di sopra di tutto ciò. L’attenzione, i risultati, devono essere osservati dal seggio della vostra castità. Non possiamo abbandonare i nostri seggi. Essere acclamati oppure no, non fa differenza. Non possiamo abbandonare i nostri seggi. Come tutti questi avadhutas (santi, ndt) dicono: “Takya surasani,” cioè non abbandoneremo i nostri seggi. Noi risiediamo nei nostri seggi. Questo è il nostro seggio: nel loto. Non possiamo lasciare il loto. Siamo seduti nel loto, è il nostro posto. Allora, tutte queste cose senza senso che avete acquisito, scompariranno. Vi accorgerete che diverrete esseri magnifici. Tutti i bhut fuggiranno. Tutti i blocchi scompariranno. Ma non è austerità – ve lo ripeto ancora – è il rispetto del vostro essere. Così come mi rispettate esteriormente, mi rispettate interiormente. È così semplice.

Oggi è un gran giorno per noi essere qui a venerare Shri Ganesha. Egli deve essere venerato per primo, e quando lo adorate, dovete rendervi conto che venerate anche la sua manifestazione, cioè Cristo. Dovreste aborrire chiunque parli di Cristo in modo  indegno. Non potete intellettualizzare Cristo. Se qualcuno lo fa, evitatelo proprio. Cristo è innocenza. Se non avete la profondità della vostra castità, non potete comprenderlo. Non potete venerarlo. Questo è il meglio che sono riusciti a fare: distruggere la vostra castità per non farvelo mai riconoscere. Tutto questo vi arriva attraverso i vostri sforzi meditativi. Ora lo sforzo deve consistere semplicemente nell’essere meditativi. Tutto qui. Mantenete il vostro stato di meditazione. Cercate di essere in uno stato meditativo. Osservate le cose. Lo stato di testimonianza non è altro che lo stato meditativo.

Bene, ho deciso di incontrare qui i sahaja yogi di Brighton domattina, e incontrerò tutti gli inglesi, se possibile, dopodomani sera, per spiegare loro quanto sia importante per loro raggiungere questo stato di purezza. Penso che stia funzionando. Io lavoro davvero duramente. Non avete idea di quanto io lavori duramente. Ma un’altra opinione della gente è pensare che siano gli altri a dover svolgere tutto il loro lavoro. È come risparmiare una sterlina, risparmiare questo, risparmiare quello, e risparmiare anche il lavoro. Lasciamo che Madre svolga tutto il lavoro per noi. Madre si prende cura di noi. Lei dovrebbe alzarsi presto al mattino, Lei dovrebbe meditare. In questo non c’è alcun risparmio. Potreste risparmiare qualsiasi altra cosa se soltanto sapeste come salvare il vostro Spirito. Soltanto la vostra ascesa è importante. Una volta ascesi, ogni cosa è salva. Ma salvate voi stessi, per prima cosa. Per questo, dovete fare uno sforzo, dovete lavorare molto, dovete andare in profondità dentro voi stessi, evolvere. Ne siete assolutamente capaci. Non biasimate nessuno. Non biasimate vostra moglie, vostra madre, vostro padre, il vostro Paese; niente. Possono riuscirci tutti. Non guardate gli altri, guardate voi stessi: “Fin dove sono arrivato? In che cosa ho contribuito? Lasciatemi proseguire”. Ognuno di voi dovrebbe farlo.

Sono grata che siano venuti tutti, da ogni parte, in Inghilterra. In un certo senso era la cosa giusta da fare, ma questo Paese deve essere portato ad  un livello tale che venire qui diventi un pellegrinaggio per tutti. Non dovrebbe invece accadere che, dopo essere venuti in Inghilterra, non vengano mai più in Sahaja Yoga. Potrebbe accadere; potrebbe accadere. Con l’arroganza che ha la gente, potrebbe magari accadere che una volta venuti qui dicano: “Oh, basta con Sahaja Yoga, ne ho avuto abbastanza”. In India accade l’opposto. Quando vanno in India ci si attaccano (a Sahaja Yoga). Ho conosciuto alcune persone che sono venute in Inghilterra, ma il comportamento di alcuni sahaja yogi e il modo in cui erano gestiti certi ashram li ha fatti scappare. Mi hanno detto: “Madre, niente da fare, non resteremo più in Sahaja Yoga dopo aver visto i suoi evoluti sahaja yogi in Inghilterra dove Lei ha lavorato per dodici anni”.

Oggi, dunque, ci troviamo in questa bellissima terra d’Inghilterra e abbiamo alcuni debiti da pagare per essere nati in questo Paese. E il debito è dover essere grandi sahaja yogi. Potete scoprire molto facilmente chi è un grande sahaja yogi. Quando dite: “Chiudi quella finestra”, noterete che la maggior parte di loro rimane seduta a guardare gli altri. Io non dico che siano tutti inglesi, ma potrebbe darsi. Far lavorare gli altri non è il modo. Voi dovete essere davvero molto dedicati. Ma non siete di quel calibro, credetemi, non siete a quel livello. Non guardate gli altri che sono qui. Voi siete persone molto diverse. Siete persone speciali. Cercate di essere vigili, rispettate voi stessi, poiché siete inglesi e per questo avete una responsabilità speciale.

Che Dio vi benedica.

(Shri Mataji parla in Hindi o Marathi alle persone che aiutano per il puja).

A proposito, lui (indica un indiano) ha portato fin qui l’acqua del fiume Godawari che confluisce nel fiume Nasik (parla ancora forse in marathi). Voi sapete che Shri Rama, Shri Sita e Lakshmana vissero a Nasik[4]. E questo fiume, il Godawari, è detto anche il Gange del sud. Lui ha portato l’acqua del Godawari. Sentite il flusso di vibrazioni. Nel Paese (India) in cui persino i fiumi sono mantra, i loro nomi sono mantra… tutto il merito va ai santi di quel Paese, alla gente che ha vissuto in modo tanto religioso e così colma di purezza che anche solo pronunciando i nomi dei fiumi fluiscono le vibrazioni. Sentite? Perché un giorno non potrebbe diventare così anche il Tamigi? Dovrebbe accadere attraverso le vostre punya. Ogni particella di questa terra dovrebbe diventare vibrata, soltanto grazie alle vostre punya.

Ora, per quanto riguarda lo stato di Shri Ganesha, dobbiamo vedere chi sono le persone che devono venerarlo. È una situazione molto difficile. Vengano i bambini piccoli. È la cosa migliore. Vieni avanti, Nira. Vieni avanti. Sì, sì, voi due venite avanti. Molto bene. Benissimo. Sotto i dieci anni. Bene, sedetevi. Dovrebbero avere tutti meno di dieci anni. Non meno di due, meno di dieci anni (risate). Bene. Venite, venite tutti.

(Shri Mataji parla in Hindi o Marathi) Ora, ora venite avanti, sedetevi, sedetevi, venite avanti, molto bene, molto bene, venite avanti, tutti, sedetevi, sedetevi, molto bene. Sedetevi tutti. Bravissimi. Devo dire che sono straordinari, vero? Ora, uno per uno, d’accordo? Ora, ciò che faremo è lavare i Piedi di Mataji, d’accordo? Come lavarli? Lei versa l’acqua sui miei piedi e voi dovete semplicemente strofinare. Va bene? Venite. Quattro alla volta. Chi sono i primi quattro? Quattro alla volta. No, verserà lei l’acqua. Ora massaggia tu. Massaggia tu il mio Piede. Ora massaggia, uno, due… (Ha inizio il  Ganesha Atharva Shirsha, mentre Shri Mataji continua a dare istruzioni ai bambini)

(Seguono i 108 nomi di Shri Ganesha in inglese. Shri Mataji interrompe e dice:)

Ora qui si deve…Vedete, il primo è Sadashiva, poi viene l’Adi Shakti. Poi, l’Adi Shakti crea Shri Ganesha. Ma il primo a cui rendere omaggio è Shri Ganesha. Quanto è importante!

(Dopo che tutti i nomi di Shri Ganesha sono stati recitati, Shri Mataji commenta:)

Quando li recitiamo, dobbiamo comprendere ciò che diciamo. Dobbiamo identificarci con essi. Così come avviene la vostra realizzazione, anche queste parole ottengono la realizzazione. Diventano di buon auspicio, divengono mantra, diventano il vostro potere. Pertanto, quando li recitate, non diteli tanto per dire, ma dal profondo, così diventano la vostra shakti, il vostro potere. Quando li pronunciate dovrebbero agire. Non dovrebbe essere un qualcosa di meramente ritualistico. Deve essere..… Mantra indica qualcosa che ha avuto l’illuminazione. Le parole illuminate sono mantra. Quindi, le parole devono essere proferite dal cuore e con la percezione che le pronunciate con piena comprensione. Tutta la loro potenzialità deve apparire e, quando le dite, diventano una specie di potere per voi. Sono tutti i vostri poteri.

Ora, se potete recitare i 108 nomi della Devi.

(Vengono recitati i 108 nomi. Prima che venga recitato l’ultimo, Shri Mataji commenta:)

L’ultimo, ma non meno importante (Le viene dato il microfono). L’ultimo, ma non il meno importante è Vishwa Nirmala Dharma Pradayini, Colei che stabilizza Vishwa Nirmala Dharma.

(Dopo aver chiamato sul palco le signore per eseguire il puja ai Suoi Piedi, Shri Mataji dice:)

Devo raccontarvi una storia riguardante un sari. È molto interessante. C’è sempre una saga a proposito di questi sari. Questa volta si è deciso semplicemente che avremmo celebrato il puja a Ganesha. E trovare un sari era fuori discussione perché c’era già stato un puja a Ganesha in Italia. All’improvviso però Gavin si è presentato con un sari, dicendo che c’era un sari del Diwali e non sapeva perché fosse lì. Lo portò, io mi stavo chiedendo cosa fosse e, quando lo dispiegai, non aveva il colore di Shri Ganesha, ma il bordo aveva il Muladhara chakra con i quattro petali. Non solo, ma anche la parte interna aveva quattro petali. Bellissimo! Appena entrata ho detto: “Se ne è preoccupato l’Inconscio. In che modo sta organizzando ogni cosa!”. È una tale saga! È impossibile immaginare il modo in cui l’Inconscio si prende cura dei vostri puja, li organizza, con il minimo sforzo. Funziona tutto in modo magnifico. Incredibile. Abbiamo acquistato questo sari pagandolo, ovviamente, il sessanta per cento in meno del prezzo corrente, ma questa è un’altra storia (risate).

Avevamo preso proprio undici sari, non so come questo dodicesimo sia qui, non è proprio possibile. Ma è così, sapete, l’universo intero lavora per il vostro puja. In effetti molti sono nati soltanto per questo.


[1] Museo di Madrid.

[2] Hieronymus Bosch (vero nome Jeroen Van Aken, 1450-1516). Raffigurò in molte sue opere il peccato e i fallimenti morali umani.

[3] Catena di grandi magazzini di Londra.

[4] Città del Maharashtra.