Shri Vishnumaya Puja

London (Inghilterra)

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(08/2019 SOTTOTITOLI REVISIONATI)

S H R I   M A T A J I   N I R M A L A   D E V I

Shri Vishnumaya Puja

Wimbledon, Londra (GB), 1 Settembre 1985


Il puja di oggi, dedicato a Vishnumaya, che era la sorella di Shri Krishna, non era in programma come puja internazionale; ma si dice che, quando tutti i devoti si riuniscono per amore di Dio, Dio stesso deve infrangere molte regole. Ed è così che si è accettato di celebrare questo puja. Ritengo che almeno una volta si dovesse fare, è stata una buona idea. È stato desiderato dal vostro amore e dalla vostra dedizione, e così sarà celebrato.

È del tutto spontaneo che io mi trovassi in Inghilterra in questo periodo; poiché questo puja, se mai si fosse celebrato, sarebbe stato fatto in India. Perché è un puja ad una deità, Vishnumaya, il cui seme non è facile da piantare nei paesi occidentali.

L’intera programmazione della Shakti è stata fatta in modo tale che, prima di tutto, abbiamo come Shakti una Madre, la Madre Primordiale. Da Lei poi, come sapete, derivano tre Shakti, ossia Mahakali, Mahalakshmi, Mahasaraswati. Ed esse generano dei figli: fratelli e sorelle. Quindi, prima ancora che fosse creato il potere della moglie, o della sposa, è stato creato il potere della sorella.

Come sapete, da queste tre Shakti nacquero Brahma, Vishnu e Mahesha (Shiva, ndt), i quali ebbero tutti delle sorelle. E le loro sorelle poi si sposarono. Ad esempio, la sorella di Vishnu, che era Parvati, sposò Shiva. È molto importante comprendere che questi tre poteri influiscono sempre sui chakra. E se comprendete il modo in cui questi tre poteri agiscono, comprenderete anche l’importanza di Vishnumaya. Vishnumaya è il potere della sorella all’interno della famiglia.

L’aspetto femminile è l’energia, mentre l’aspetto maschile rappresenta il potere cinetico che attiva l’energia di questi tre poteri che lo circondano. Perciò, quando il potere maschile entra in gioco, tutte queste tre energie diventano funzionali, poiché agiscono associandosi ad esso.

Ora è molto importante comprendere il potere di Vishnumaya; poiché il potere della Madre è quello di proteggere la vostra innocenza, in quanto è la cosa più importante. Il potere della Madre serve a proteggere la vostra innocenza. Invece, il potere di Vishnumaya è quello di proteggere la vostra castità. Talvolta non capite la differenza tra castità ed innocenza. L’innocenza è un’energia che non si esprime in azione. Per esempio, tutti abbiamo l’energia elettrica in casa. L’elettricità esiste, come esiste l’innocenza dentro di noi; ma la sua manifestazione si attua mediante la castità. Una persona può dire: “Ho fatto questo del tutto innocentemente.” No, non può, perché qualsiasi cosa voi facciate, se è fatta con innocenza, non può essere nociva per il vostro carattere, per la vostra purezza, per la vostra moralità.

Perciò le persone che dicono: “L’ho fatto innocentemente” sbagliano. Perché se fate qualsiasi cosa con innocenza, essa diventa castità. Dunque, quando l’innocenza viene messa in pratica, diventa castità. Dovete avere rispetto della vostra castità. La castità è il potere di Vishnumaya in noi, il potere di Gauri, la pura vergine, colei che non si sposa. Come sapete, Vishnumaya, dopo la Sua creazione, subito dopo la Sua nascita, fu uccisa da Kamsa.

Ora, per comprendere il significato della castità dentro di noi, dobbiamo renderci conto che la castità è il fondamento di tutti i dharma. Se non avete senso di castità non potete avere dharma; il dharma non è possibile, perché essa ne è il fondamento. Se non avete le fondamenta della castità, si avrà un castello di carte che crollerà in un attimo.

Dunque la castità è una cosa molto importante, che in Occidente è stata sempre attaccata; è per questo motivo che dico che è difficile piantare il seme della castità in questo Paese. E credo che debba esservi un piano divino per cui è accaduto che si celebrasse qui questo grandioso puja. Non è un puja facile da fare: deve essere celebrato da persone che siano innocenti, che abbiano condotto una vita molto religiosa, che siano state molto caste, che abbiano rispettato la loro castità. Ma ora, poiché voi siete dei santi, dinanzi a voi tutto è puro e retto, perché ora conducete una vita santa. È per questo che la castità si è risvegliata in voi, e agisce in voi come Gauri, la vostra Kundalini.

Pertanto, l’essenza della vita religiosa, della vita retta, della vita in Sahaja Yoga è la castità. Non potete fare diversamente. Questa castità vi dà le maryada, ossia i limiti.

[Perché state seduti lì? Venite avanti, è meglio stare davanti. (Starvene lì) significa che non state facendo il puja. Se fate il puja, sedetevi qui. È meglio stare seduti e ricevere le mie vibrazioni qui, davanti. Avanti, venite.]

È dunque la castità che vi dà le maryada, che vi dà i limiti. In che modo vi dà i limiti?

È come un fulmine nel cielo. Quando due nuvole – che possiamo paragonare ai sahaja yogi – piene dell’acqua pura evaporata dal mare e pronte a riversarla, si avvicinano l’una all’altra e superano i limiti del loro ego, o si scontrano, o comunque collidono, allora la castità, questo fulmine, scoppia. È questo fulmine che ammonisce: “State sbagliando. Perché litigate? Perché superate a vicenda i limiti dell’ego?”.

Questo è il lavoro della sorella. Ieri abbiamo avuto molte sorelle (Raksha Bandhan). Ora, il ruolo della sorella non è quello di prendere le parti, bensì di mostrare che, se superate i limiti della fratellanza, scoppierà un fulmine.

Questo potere del fulmine è parte del potere di Shri Krishna che Egli ha rimosso da se stesso. È per questo che è diventato un’incarnazione così dolce e gentile. Egli l’ha rimosso da sé, dicendo: “Ora tu sei diventata mia sorella: ogni volta che qualcuno proverà a comportarsi male, sarai tu a risolvere la situazione”. Ed è per questo che l’incarnazione di Shri Krishna è divenuta così gentile e, come si dice, molto romantica: perché Egli ha tolto da sé l’aspetto della sorella e così ha risolto il problema. Ma Lei è sempre stata al Suo fianco, a lavorare con Lui; perché in famiglia, la sorella deve far sì che i fratelli non litighino, che siano ben accuditi, che non vengano sfidati da altri. Lei dà loro le maryada che indicano fin dove spingersi, fin dove arrivare.

È molto importante, davvero molto importante per tutti noi capire che Freud e tutta questa gente insensata hanno introdotto le loro teorie per sfidare Vishnumaya, affinché si avessero strane relazioni di ogni genere; e questa è una cosa impossibile, è una cosa sbagliata. Ora, se esistono relazioni di questo tipo (impure) tra fratello e sorella, la famiglia soffrirà per sette generazioni di malattie tremende, per sette generazioni. Se poi ci fosse una relazione di tipo freudiano (cioè ‘edipica’, tra genitori e figli, ndt) allora la famiglia dovrà soffrire per quattordici generazioni.

Dunque le forze restrittive di Vishnumaya sono tali che il vostro ego viene controllato, il vostro superego viene controllato, la vostra famiglia viene controllata. Tutti sono sotto controllo, sotto la guida di questo puro potere di Vishnumaya che esiste in ognuno di noi.

Ma la cosa più triste è che in tutti i paesi occidentali Vishnumaya è malata, assolutamente malata. Intendo dire che io sono arrivata al punto di perdere l’udito dalla parte sinistra, perché manca completamente il senso di castità. Dobbiamo lasciar perdere le persone che non hanno buon senso. Ora noi siamo sahaja yogi. Ma, per venire al punto, dobbiamo dire che sono ancora molte le persone in cui sopravvivono strane idee, del tipo: “Io sono in rapporti di buona amicizia con il tale signore”, oppure “sono molto amica del tale signore” e tutto il resto. Questo indica mancanza di maryada. Non è possibile un rapporto di amicizia tra un uomo e una donna, non è possibile. È assolutamente assurdo. In Occidente l’intera cultura è strana. Se andate ad una cena, si presume che vi sediate con accanto, da ambedue i lati, il marito di qualcun’altra. Orribile! In Oriente questo non avviene, perché Vishnumaya è contraria a queste cose e farà in modo che marito e moglie stiano seduti accanto.

Ma qui, come sapete, l’aspetto della castità è talmente carente che il nostro Vishuddhi sinistro è bloccato. E quando ne parlo si blocca ancora di più. Ora, quando voi dite di non essere colpevoli, in realtà lo confessate a Vishnumaya, alla vostra stessa sorella, dicendo: “Io non sono colpevole”. Lei infatti non ama che vi portiate addosso il senso di colpa.

A vostra moglie potrà far piacere che vi sentiate in colpa: magari le fa piacere, perché pensa che il suo potere sia minacciato e di avere qualche rivale. Ma non a Vishnumaya, la sorella non dice così.

Ma un fratello e una sorella non sono mai amici. Se in un gruppo di persone siamo seduti tutti insieme e sono presenti anche un fratello e una sorella, loro sanno di esistere come fratello e sorella ma non stanno attaccati l’uno all’altro, non parlano soltanto tra loro, non sono così amichevoli con la sorella. Ricordo che una volta ci fu una grande festa con dei cristiani. A quel tempo io avrò avuto almeno trenta cugini e avevo quattro, anzi cinque fratelli. E ci recammo a quella cerimonia e tra i cristiani indiani abbiamo persone appartenenti ad ogni classe sociale, così c’erano anche dei vagabondi, credo, che fecero dei commenti su noi sorelle. Noi non sapevamo di avere tutti quei cugini. Ma loro si alzarono tutti di scatto, come dei pupazzi in una scatola a molla, e presero il controllo della situazione e cominciarono a prendere a botte quei ragazzi. Solo allora ci rendemmo conto di quanti cugini avessimo, diversamente non ce ne saremmo accorte; loro erano da qualche altra parte, noi non parlavamo neanche molto con loro. Stavamo parlando tra noi ragazze, con le nostre amiche. Improvvisamente ci rendemmo conto di avere tanti cugini e tanti fratelli, e fu una grande sorpresa avere lì tanti cugini che non conoscevamo.

Immediatamente scattarono tutti per proteggere la castità della sorella, perché lei (la sorella) è la base della loro castità. Ma di solito non si parla molto con il fratello, né il fratello parla molto (con la sorella), non si è così amichevoli. Ma in momenti di difficoltà, al momento delle maryada, al momento di consultarsi su qualcosa che sta a cuore alla famiglia, allora interviene la sorella.

Recentemente mio fratello, mio fratello minore, mi ha scritto una lettera per via di un problema in famiglia. Ora mia madre non c’è più, ma normalmente una sorella è meglio perché è più disponibile della madre. La madre è molto impegnata con tutta la famiglia, tutto il lavoro, voi sapete che cosa lei faccia. Il sentimento verso la sorella è dunque molto importante.

Ora, pensate soltanto a quanto è mal ridotto il nostro Vishuddhi sinistro. È così, ovviamente, perché non ci siamo mai preoccupati della nostra castità, non abbiamo rispettato la nostra castità. Mentre in India non è così, donne e uomini rispettano tutti moltissimo la loro castità. Ho chiesto a dei ragazzi (indiani) che si recavano all’estero, i quali hanno detto: “Malgrado facessimo delle cose sbagliate come le facevano loro (gli occidentali), in qualche modo siamo sempre stati consapevoli di sbagliare”. Ho chiesto: “Come mai?”. E loro: “C’è qualcosa che assomiglia ad una relazione sororale”. Ora però posso dire che anche gli uomini indiani stanno diventando proprio come voi, ed hanno perso il proprio potere di mantenersi casti. Gli uomini devono rispettare la loro castità, mentre credono di non essere tenuti alla castità.

E se non avete il fondamento della vostra esistenza spirituale, crollerete all’istante. Per questo vi ho detto molte volte di mettere l’attenzione sulla Madre Terra, sul colore verde. Se mettete la vostra attenzione sul colore verde, sarete salvati da questi peccati di adulterio che commettete in continuazione, dai vostri sguardi rivolti alle sorelle altrui, alle mogli altrui, alle figlie altrui.

La relazione di cui si parla adesso, come sapete, è quella di una figlia, di una sorella e di una madre, ed è una relazione molto, molto pura. Al punto che se, ad esempio, usate troppo il cervello, perché avete un blocco al cuore? Ci avete pensato? Perché il cuore ha un blocco quando usate troppo il lato destro? Per quale ragione il cuore ha un blocco? Si deve capire che è la stessa cosa. La relazione tra Shiva e Vishnu, ad esempio, è duplice. Prima di tutto perché Shiva ha sposato la sorella di Vishnu. D’accordo? In secondo luogo, chi è la sorella di Shiva? La sorella di Shiva è Saraswati. Se voi sollecitate troppo Saraswati, il cuore avrà un blocco. Esso ha le maryada. È così che hanno avuto luogo i matrimoni incrociati, mediante i quali la relazione con la sorella viene fatta funzionare per mantenere le maryada dei vostri chakra. Se le superate, finite subito a destra o a sinistra, perché avete oltrepassato le maryada.

Queste relazioni sororali sono esistite anche per altre incarnazioni. Maometto, per esempio, ebbe come sorella… In realtà dobbiamo dire che la Sua vera sorella era la moglie di Alì, che però nacque come Sua figlia[1]. Possono nascere come figlie o sorelle. Per Nanaka, nacque come la sorella Nanaki. Per Maometto venne come figlia. Nel caso di un’incarnazione potrebbe essere una sorella o la figlia. La figlia e la sorella rappresentano la castità, pura e innocente. Ora riflettete: come possono, coloro che non sono in grado di capire l’importanza della castità, parlare di qualsivoglia forma di legge? Perché ‘legge’ significa maryada, e trova il suo significato specifico attraverso il potere di Vishnumaya.

Per esempio, potreste dire di non rubare le cose degli altri, che non è corretto, perché appartengono ad altri. Ma chi ve lo suggerisce? Chi vi dice che è sbagliato? Ovviamente esiste la polizia, ma chi lo ha detto ai legislatori? L’aspetto dell’Inconscio che ha giocato in questo è Vishnumaya; infatti, appena rubate qualcosa, vi sentite colpevoli. Anche nella legge si usa la parola ‘colpevole’. E il senso di colpa viene dal lato sinistro, da Vishnumaya. Capite dunque l’importanza di avere il senso di castità.

Ma noi siamo persone molto divise, e coloro che hanno la castità morale possono non avere la castità materiale; quelli che hanno la castità materiale possono non avere la castità morale. La castità morale viene per prima, è molto importante, perché è innata. E se la vostra castità morale è perfettamente conservata, allora automaticamente subentra anche la castità materiale. Ma gli effetti sono gli stessi. In Sahaja Yoga, che siate disonesti con il denaro o che siate disonesti a livello morale, il vostro Vishuddhi sinistro si bloccherà, e l’intero problema avrà origine dal Vishuddhi sinistro.

Supponendo che qualcuno in Sahaja Yoga cerchi di imbrogliare, che voglia sottrarre i soldi di Sahaja Yoga o qualcosa del genere, immediatamente il suo Vishuddhi sinistro avrà un blocco. Non appena il suo Vishuddhi sinistro si bloccherà, costui comincerà a comportarsi in modo strano, e tutto il blocco sarà evidente. Anche se diventate immorali il Vishuddhi sinistro si bloccherà. Tutto l’aspetto del senso di colpa deriva da lì.

Anche il peccato contro la Madre può costituire un’offesa, come rispondere a Madre in qualsiasi modo. Ho visto che molti hanno l’abitudine di dire: “No, Madre”. No non si deve mai dire, perché se dite ‘no’ significa che andate sul Vishuddhi sinistro. Il potere di Vishnumaya non tollererà il vostro ‘no’, per nessun motivo. Molti hanno l’abitudine di dire: “No, Madre”. Questo non si deve fare, poiché, una volta che abbiate un blocco al Vishuddhi sinistro, tutti i vostri chakra del lato sinistro si indeboliscono, poiché la castità, che è la base di tutti i chakra, è debole.

Per questo è importante comprendere il valore del Vishuddhi sinistro. Abbiamo tutti un blocco al Vishuddhi sinistro, ma non lo riteniamo importante. Diciamo: “Oh, c’è un blocco al Vishuddhi sinistro, significa che mi sento colpevole”. Non ci rendiamo conto (che dovremmo chiederci): “Che cosa ho fatto? Ho superato i limiti, ecco cosa mi indica. Ho trascurato la moralità in qualche modo, ho percorso una strada sbagliata contro la Madre e il Padre, ecco perché il Vishuddhi sinistro è bloccato”.

Il Vishuddhi sinistro è l’indizio degli sbagli, degli errori, dei peccati. Noi non possiamo permetterci di avere il Vishuddhi sinistro, i sahaja yogi non possono permettersi di avere il Vishuddhi sinistro.

Ad aggravare il danno, la gente fuma, assume cose di ogni genere. In India fanno uso di quello che voi chiamate tamakhu, è una specie di… che foglie sono? Foglie di tabacco. E sono convinti di non fare niente di sbagliato. Ma il Vishuddhi sinistro si blocca. Il Vishuddhi sinistro è per voi, in un certo senso, la porta d’accesso di ogni specie di problema. Perciò state attenti a non sentirvi colpevoli di niente.

Per di più, si instaura un grosso circolo vizioso. Prendiamo il caso di qualcuno che abbia fatto qualcosa di sbagliato, ed io abbia deciso di dirgli in faccia che è sbagliato, che gli piaccia o no, per quanto è possibile. Certo, talvolta cerco di giocare qualche scherzetto per far sì che la gente capisca, se non ha compreso le mie spiegazioni a parole; questo fino a un certo punto. Dopodichè dico: “Adesso è meglio che ve ne andiate, non posso più tenervi nel mio corpo”. E così li allontano da Sahaja Yoga. Almeno, una volta che sono fuori da Sahaja Yoga, i miei problemi hanno fine.

Ora ho visto che, quando questa negatività comincia ad agire, le persone, invece di affrontarla, di affrontare l’errore dicendo: “Ho sbagliato, non avrei dovuto farlo, è sbagliato fare così”, cominciano a dare spiegazioni. Quando ci si mette a dare spiegazioni, il Vishuddhi sinistro comincia a diventare simile ad un grosso bozzo rigonfio e, a questo punto, non c’è più nessuna possibilità di curarlo, nessuna possibilità di purificarlo.

Così le persone cominciano a dare spiegazioni: “L’ho fatto per questo, l’ho fatto per quello”. Ma una volta stabilito che una cosa è sbagliata, è sbagliata, e si deve accettare: “Va bene, la prossima volta non lo rifarò, mi dispiace molto”. Ma “mi dispiace” sembra essere una frase molto difficile da pronunciare, almeno per i sahaja yogi occidentali, ed è difficile anche per alcuni sahaja yogi indiani dire: “Mi dispiace, mi dispiace molto”. Gli indiani non si sentono mai in colpa e questo va bene. Ma non dicono neanche mai “mi dispiace”, e perciò è lo stesso.

Adesso occorre capire che, se abbiamo commesso un errore, è perché siamo esseri umani: errare è umano e perdonare è divino. Ma dovete rendervi conto di aver sbagliato. Se continuate a dare spiegazioni, allora una cosa è certa, ed è che non vi rendete conto che Dio sa tutto. Se Lui vi dice che avete fatto qualcosa di sbagliato, vuol dire che è sbagliato. Come potete sfidarlo, come potete dire: “Questa è la ragione per cui l’ho fatto, è questo il motivo”. Questo è il punto da comprendere. Perché questo è il potere dell’elettricità, dovete capirlo, e vi dà la scossa, vi provoca uno shock. E così realizzate di aver fatto un errore. Cercate dunque di non procurarvi uno shock, non comportatevi in un modo da finire per prendere la scossa.

Il potere della Madre, naturalmente, è così indulgente, il potere di Sadashiva è così indulgente che, per un po’, vi è ripetutamente concesso di continuare a fare quello che fate. Ma vi è stato detto, vi è stato spiegato che è sbagliato. Se però oltrepassate del tutto i vostri limiti, all’improvviso appare Vishnumaya e tutto viene smascherato. In Sahaja Yoga venite smascherati. Dobbiamo dunque sapere che, sebbene questo potere sia da un lato molto pronto ad aiutare, a guidare, a far migliorare, a nutrire e proteggere, tutto questo è fino ad un certo punto. Dall’altro lato è soltanto Lei (Vishnumaya, ndt) a smascherarvi, poiché non riesce più a sopportare queste vostre assurdità. Se dunque voi insistete, Lei farà in modo che siate smascherati.

Avete visto persone che hanno commesso ogni sorta di porcherie. Ho conosciuto molti primi ministri e presidenti e quant’altro, che quando muoiono, vengono smascherati. Nessuno dice di loro che sono state persone caste. Sono pochissimi i leader di nazioni che hanno ricevuto la qualifica di persone davvero caste. Per loro la castità è una qualifica molto, molto rara da acquisire, perché nella vita, una volta conseguito il potere, pensate di avere mano libera, di poter essere e fare come vi pare, di poter essere casti  oppure no, di poter fare quello che vi pare. Venite come sopraffatti da quest’idea: “Adesso ho tutti i poteri, ho un’ottima posizione!”. E questa diventa per voi una illusione totale, e vi dimenticate dell’importanza della castità.

Quanto più importante ed elevata è la posizione che una persona occupa nella vita, quanto più dispone di elementi che gonfiano l’ego, tanto più la persona esercita una pressione sul proprio Vishuddhi sinistro. Una persona così si rifugerà nel Vishuddhi sinistro perché, nel profondo del cuore, nel proprio inconscio, si sente colpevole.

E tutto quanto finisce nel senso di colpa, nel senso di colpa nel Vishuddhi sinistro; e, quando va a finire come senso di colpa nel Vishuddhi sinistro, la situazione diventa difficile, perché una persona del genere diventa estremamente suscettibile, non le si può dire nulla che si sente ancora più colpevole. Se si cerca di curare il suo Vishuddhi sinistro, diventa anche peggio. È una situazione molto difficile quella delle persone con il Vishuddhi sinistro. E le persone con il Vishuddhi sinistro sono quelle che danno sempre spiegazioni.

Chi soffre di Vishuddhi destro sarà arrogante, mentre le persone con il Vishuddhi sinistro hanno un modo molto subdolo di rispondere e dare spiegazioni su tutto. Qualunque cosa si dica, risponderanno: “No, Madre, questo è così, questo è così”. Questo è un aspetto. Ma non finisce qui, (il Vishuddhi sinistro) vi dà il sarcasmo. È per questo che in Occidente la gente non parla mai in modo diretto, è sempre sarcastica. Parlare in modo diretto è considerato stupido, non intelligente, e per questo si crede di doversi esprimere in modo molto sarcastico, che talvolta è difficile da capire. È questo il loro modo molto contorto di parlare. E questa tortuosità deriva dal problema di Vishuddhi sinistro.

Se il vostro Vishuddhi sinistro è così mal ridotto, non potrete mai realizzare niente che sia dolce, bello, di apprezzamento degli altri. Chi ha problemi di Vishuddhi sinistro non riuscirà mai ad apprezzare niente, chi soffre di Vishuddhi sinistro non saprà mai apprezzare un’altra persona, non ci riuscirà mai. Farà i propri commenti, penserà: “Io sono il migliore”, perché il problema deve esistere, deve esistere. E come? È una sorta di ego perverso, che non vuole accettare che qualcuno possa essere migliore di lui, di dover seguire qualcun altro, di avere qualcosa da imparare da qualcun altro.

Ho avuto molti esempi. Ho visto che, specialmente le persone che mi stanno vicine, finiscono molto rapidamente nel Vishuddhi sinistro, poiché mancano di protocollo. Non appena cominciano a mancare di protocollo, vanno a finire nel Vishuddhi sinistro. Essere vicino a me è una benedizione, certo, ma si deve anche stare molto attenti a non oltrepassare il protocollo. Non cercate di farvi troppo avanti pavoneggiandovi. Alcuni hanno l’abitudine di oltrepassare i limiti e, non appena oltrepassate i limiti, si crea il problema di Vishuddhi sinistro. Dovrebbe esserci timore reverenziale per vostra Madre, dovrebbe esserci rispetto per vostra Madre. Queste qualità sono salvaguardate dal Vishuddhi sinistro.

Questo è un potere molto celato di Shri Ganesha. Quello che chiamate potere di Shri Ganesha, è il Vishuddhi sinistro che agisce come castità. I poteri di Shri Ganesha sono tutti espressi attraverso il Vishuddhi sinistro. Perciò, tutti coloro che credono in Ganesha, nella pura innocenza, devono sapere che nel comportamento quotidiano, nelle azioni di ogni giorno, dovrebbe esserci castità. Shri Ganesha si manifesta come fiori di castità.

E, vedete, se nella legge divina non ci fosse castità, come si farebbe a dare dei limiti alle persone, come si farebbe a metterle a posto, a purificarle, a farle evolvere? Prendiamo il caso di un albero che cresca senza alcun limite, che cresca in modo selvaggio, senza limitazioni: che cosa ne ricaverete? Nulla!

Perciò, per rendere una persona sempre più elevata, dovete imporle dei limiti. Mio padre era solito fare un esempio molto appropriato: se prendete del grano…

[Per favore, non disturbate. Se volete potete uscire, ma non disturbate tutti continuando a spostarvi.]

Vedete, anche questo è un esempio! Tutte queste cose non sono altro che il disordine del Vishuddhi sinistro. Vedete, tutto questo mettersi in mostra o dare fastidio, o cercare di essere prepotenti o sfrontati o presuntuosi, tutto questo deriva dal Vishuddhi sinistro; perché volete oltrepassare (i limiti del, ndt) vostro Vishuddhi sinistro, per questo vi comportate così. E in questo modo esso peggiora. Più cercate di oltrepassarlo, più aumenta.

Ora devo raccontarvi la storia di mio padre: egli diceva che se avete del grano e lo sparpagliate, esso si disperde, come l’attenzione. Ma se lo mettete in un sacco, in un sacco di iuta, potete ammucchiarlo e potrà raggiungere una certa altezza. Nello stesso modo, se voi sciupate la vostra attenzione senza castità, essa si disperde, non ha limiti, non ha schemi, non ha forma. Ma se le date dei limiti, vi eleverete sempre più e potrete ascendere ulteriormente nella vostra vita spirituale. Poiché siete persone che vogliono condurre una vita molto spirituale, dovete rendervi conto che il Vishuddhi sinistro va corretto.

E come si corregge il Vishuddhi sinistro? A volte mi stanco molto di loro, veramente molto e ci rinuncio; perché, se hanno un blocco e dico: “Hai un blocco”, diventano anche peggio. Che circolo vizioso! Qual è la cura? Come si fa a spezzare il circolo vizioso? Affrontando la situazione. Dovreste dire a voi stessi: “Ma perché, per quale motivo ti senti colpevole? Continui a ripetere sempre lo stesso errore, anche adesso”. Dovreste farvi tutte queste “iniezioni”.

Invece cominciano a dirmi: “No, Madre. No, Madre. No, Madre”. Dite invece a voi stessi: “No a me! Oggi ho fatto questo, lo farò ancora domani, e dopodomani. Ora basta, basta!”. E fermatevi a quel punto. Lì esercitate il vostro potere di Vishnumaya. Può accadere che il potere di Vishnumaya venga neutralizzato dai vostri errori; ma se esso deve essere recuperato, dovete usare il potere di Vishnumaya provocandovi delle scosse. Soltanto così potrete farcela. Dunque su questo punto, sull’aspetto di Vishnumaya, io non posso fare proprio niente per voi, siete voi a dover fare qualcosa.

Ed è per questo che ho pensato, a proposito di questo puja, che se siete voi a celebrare questo puja a me, qualunque cosa io dica non farà che aumentare Vishnumaya (ossia il senso di colpa, ndt) in voi. Ma, vedete, questo è il modo più facile di affrontare le cose: “Mi sento colpevole”. Così siete finiti. “Ho accettato la punizione, mi sono dichiarato colpevole”. È come in tribunale: se la giuria vi dichiara colpevole, va bene, accettate il verdetto di colpevolezza, ma non la punizione. Non accettate nessuna punizione. Se avete sbagliato, allora punite voi stessi.

Ora, ci sono due modi di punirsi. Uno è quello di certe persone che puniscono se stesse dicendo: “Non mangerò niente”. Ma le persone che hanno l’abitudine di digiunare e altro, possono diventare anche molto aggressive, con questa abitudine di non mangiare, creando così problemi agli altri. Voglio dire che gli esseri umani sono molto tortuosi e sanno sempre come uccidere se stessi con un coltello contorto. Non è questo il modo in cui potete correggervi. Se dovete correggervi dovete affrontare voi stessi nel modo giusto. Supponiamo che abbiate fatto qualcosa di sbagliato: allora dovreste fare qualcosa che di solito vi piacerebbe fare, così punite voi stessi… Scusate, non dovreste fare qualcosa che di solito vi piacerebbe fare.

Per esempio, per correggervi: se qualcuno ama molto il giardino, i fiori, quando commette un errore dovrebbe privarsi della vista dei fiori per qualche tempo. Dovrebbe chiudere gli occhi davanti ai fiori. Se poi uno ama cantare, quando fa qualcosa di sbagliato dovrebbe smettere di cantare. È così che dovete darvi la scossa.

Dovete capire che Vishnumaya è il fulmine e questo discorso deve essere così (fulminante, ndt). Non può essere tenero, nello stile di Shri Krishna. È molto forte ciò che vi sto dicendo, e che Dio possa risvegliare in voi questo potere di Vishnumaya. È la cosa più potente che un essere umano possa avere, è la cosa più auspicale. Diventate una personalità santa. È uno dei modi per ottenere la realizzazione di Dio.

Per rispondere alla bella, pertinente e tempestiva domanda rivolta ieri, occorre stabilizzare la vostra castità; non dandosi bandhan, prendendo vibrazioni da Madre e poi perdersi – non è questo il modo – ma correggendo voi stessi da mattina a sera, affrontando voi stessi senza sentirvi colpevoli e imparando cose nuove. È la sorella che vi insegna continuamente come migliorarvi sempre più, non è la madre. Perché alla madre potete dire: “No, Madre”. Ma se lo dite ad una sorella, arriva la scarica elettrica, d’accordo? Provate a mettere le dita nella presa e lo capirete. Non servono spiegazioni!

Con questa comprensione, oggi celebreremo il puja al fine di stabilizzare la nostra castità. Castità delle nostre emozioni e castità della nostra mente. Ora, qualunque cosa abbiate fatto finora, dimenticatela, dimenticate il passato. È molto importante anche dimenticare il passato, poiché quello è un ottimo sistema di dare spiegazioni: “Mi è capitato questo perché ho avuto quello. Mia madre era così… mio padre era così…”. Madre, padre, tutti quanti, dimenticateli. Ora appartenete a questa famiglia che è una famiglia santa. Ora siete seduti qui tra persone sante, e queste leggi cominceranno a funzionare automaticamente; ed io non dovrò dirvi se dovete o non dovete essere amici di una o di un’altra persona.

Vedete, avere un interesse costante per l’altro sesso non è segno di castità. Voglio dire che è orribile, assolutamente ridicolo, diventate stupidi. Come alcuni uomini che sanno tutto di ciò che usano le donne, profumi e tutto il resto. A che serve? Siete forse schiavi delle donne, o cosa? Diventano esperti di queste cose assurde. Siete uomini, vivete da uomini. E le donne devono avere in sé questo senso di castità, perché esse sono il potere. Perché volete diventare come gli uomini? Voglio dire, siete il potere dietro di loro. Le donne devono prendersi cura della propria castità. Per questo devo dire che mi devo inchinare alle donne indiane, per come sono umili, per come sono caste; si deve imparare da loro. Certo, ce ne sono anche molte che non lo sono, ma hanno una tale umiltà.

Esiste soltanto una categoria che non dovrebbe avere umiltà: quella delle incarnazioni. Io non posso avere umiltà, mi dispiace dirlo. Ci sono alcune qualità che voi potete avere e nutrire, e delle quali potete gioire, che io non posso avere. Io non posso essere umile, non posso farlo, mi dispiace. Non sono tenuta a farlo. Nessuna incarnazione è stata umile, non è possibile, perché non ha nessun senso di colpa. Io ho messo così tante persone colpevoli nel mio Vishuddhi sinistro, che mi si stanno bloccando le orecchie nel tentativo di purificarle. Se riuscirete a liberarvi dei vostri sensi di colpa, le mie orecchie si libereranno e il mio disturbo scomparirà. Per favore, vi chiedo quindi di tenere a posto il vostro Vishuddhi sinistro: non sentitevi colpevoli, state al centro. Rimanete al centro, osservate voi stessi e affrontate voi stessi, datevi la scossa, correggetevi. Solo le persone così ascenderanno.

Un altro modo è la meditazione. Con la mano sinistra verso la fotografia, con la candela davanti e la mano destra sulla Madre Terra potete farcela. Avvicinate qui la candela (al Vishuddhi sinistro), date bandhan al vostro Vishuddhi sinistro, potete farcela. Ma tutto questo diventa un rituale se non lo fate dal cuore. Perciò, per prima cosa affrontatelo, affrontatelo pienamente a livello mentale e poi procedete con queste tecniche. Cercate di capirlo anche dal punto di vista emozionale. Nelle emozioni che provate non deve esserci senso di colpa. Perciò, dal punto di vista pratico, non dobbiamo usare tutte quelle parole che esprimano il nostro senso di colpa, bensì l’umiltà.

L’umiltà è una cosa molto diversa dal sentirsi colpevoli. Una persona che si senta colpevole subisce una costrizione, una pressione. Ma una persona umile è libera. È umile nella sua libertà ed esuberanza. Come gli alberi che, quando sono carichi di frutti, si inchinano alla Madre Terra. Se andate al mare, troverete che tutti gli alberi intorno, specialmente le palme del cocco, si flettono tutti verso il mare poiché il mare ha conferito loro questa specialità. L’acqua che è nel cocco proviene dal mare. Tutti gli alberi hanno questo rispetto, questa umiltà nei confronti del mare. Allo stesso modo, soltanto chi è privo di sensi di colpa sarà davvero umile, perché, come vi ho detto, le persone che si sentono colpevoli sono aggressive con il loro sarcasmo, con le parole sgradevoli, con le loro repliche, con le loro spiegazioni. Ma una persona umile è una persona libera. Libera di essere umile, libera di essere gentile, garbata, compassionevole. E voi dovete essere sahaja yogi di questo tipo, affinché chi vi incontra sia colpito dalla vostra umiltà. Ma nell’umiltà – nell’innocenza e nell’umiltà – non vi è alcuna sottomissione.

Quanto a me, io manco di questa qualità, completamente. Io non posso essere umile e voi non dovreste mai cercare di farmi diventare umile, perché questo non si deve fare. Però nessuno può dire, quando mi incontra, che nel mio comportamento io non sia umile. Io agisco come una persona molto umile, posso comportarmi da persona molto umile ma, in tutta franchezza, non ho alcun tipo di umiltà in me, nessuna umiltà.

La compassione è molto diversa dall’umiltà. L’umiltà è una qualità umana, è una qualità speciale che soltanto i bhakta (devoti) hanno. Soltanto i bhakta possiedono questa splendida caratteristica di ricevere la pioggia di beatitudine. Ma Colei che dà la beatitudine non può essere umile, perché non può prendere nulla. Solo gli esseri umani che siano umili possono prenderla, ottenerla e riceverla. E chi non può riceverla è tanto solo, tanto solo. Una persona così non può avere la compagnia di nessuno perché deve dare, dare e dare. È così sola, e deve affrontare tutto da sola. Soltanto coloro che sono umili possono diventare amici tra loro, possono condividere i problemi reciproci. Io non posso perché voi non avete soluzioni. Io devo risolvere da sola i miei problemi. Perciò soltanto l’umiltà può aiutarvi a esprimervi chiaramente e a stabilire un rapporto con i vostri amici, con chiunque, a condividere le difficoltà.

Ma, ancora una volta, devo mettervi in guardia, perché accade sempre: la vostra umiltà non deve essere solidale. L’umiltà è propria di una persona distaccata, è una qualità distaccata. Non è una qualità che ci fa attaccare ad una persona o ad un’altra. È uno stile di vita umile, nel quale non si è arroganti inutilmente, nel quale non si urla alla gente. In India si dice che la mucca è un animale molto umile. Dà il latte, dà tutto, non attacca nessuno. Perciò, l’umiltà è una grande difesa per voi. Certo, talvolta la gente si approfitta delle persone umili. Non importa. Fintantoché voi non perdete la vostra umiltà, va tutto bene.

Ma la gente perde la propria umiltà. Quando qualcuno cerca di causarci problemi, si va sul Vishuddhi sinistro, e così si perde l’umiltà che, invece, non si dovrebbe mai perdere. Perché, se dovete mantenere la connessione con il Divino, dovete essere umili. Non c’è altro modo. Se non siete umili non potete mantenere questa relazione. Sono due aspetti, vedete, come la spina e la presa. La spina deve essere la spina, la presa deve essere la presa. In modo analogo, se dovete ottenere qualcosa dal Divino, dovete essere umili. Con l’arroganza non otterrete niente, con l’aggressività non otterrete niente. Con qualsiasi cosa…

Alcuni pensano anche: “Io amo Madre”. Ma questo amore si deve esprimere attraverso una completa umiltà. Questo è l’unico modo, è l’unico canale attraverso il quale potete avvicinarvi a me, non c’è via d’uscita.

Oggi concludiamo quindi ad un livello molto elevato. È l’inizio della realizzazione di Dio. Ma voi dovete accelerare adeguandovi alla mia velocità, non è facile tenere la mia stessa velocità. Dunque dovete adeguarvi alla mia velocità. Se dovete procedere verso la realizzazione di Dio, per prima cosa stabilizzate il vostro senso di castità e di umiltà.

Dio vi benedica.

Ora iniziamo il nostro puja. Potete lavare i miei piedi, se volete. Si deve celebrare il puja a Ganesha e recitare uno stotra a Ganesha.

Perciò, dovete giudicare voi stessi. Voglio dire che dovete giudicare voi stessi, non accettare il senso di colpa, ma giudicare voi stessi: “Sono forse un tipo sempre davanti? Sono sempre in prima fila? Mi siedo sempre davanti a tutti gli altri? Cerco di essere arrogante con Madre? Dico “no” a Madre? Mi comporto così?”

Valutate tutti questi punti dentro di voi; non sta agli altri, ma a voi capire: “Fino a che punto arrivo? Sono presuntuoso, arrogante? Ho fatto qualcosa che non avrei dovuto fare?”. Dovete procedere in questo modo, su questi punti, sono sintomatici. Sono sintomi che provengono dal vostro interno, e una volta che abbiate capito questi sintomi: “Oh, io sono così ….. va bene, basta!”. Affrontate la situazione, dite così a voi stessi. Dire: “Non sono colpevole”, non significa non affrontare il sintomo, bensì lo affrontate.

Bene. Adesso avremo il lavaggio dei piedi.

Mi dispiace, ma oggi solo le vergini possono venerarmi, solo le vere vergini possono venerarmi. Delle ragazzine, se ce ne sono. Eccole, stanno venendo. Venite, avanti, avanti, tutti i bambini. Venite su… Che bel vestito! Un bellissimo vestito, Athena! Vieni. Dove sono gli altri? Avanti, tutti i bambini, tutti i bambini. Soltanto i bambini possono farlo. Bene, sedetevi, sedetevi, venite avanti. Oh, qualcuna indossa un sari!

….Tutti i bambini. Sedetevi, sedetevi, sedetevi. Tutti i bambini devono sedersi qui, capito? Ciao India, come stai? State attenti a questa candela, capito? Potete spostarla un po’ di lato? Sono alquanto preoccupata per i bambini. Possiamo accenderla dopo. Ah, grazie.

Ne arrivano altri. Stanno arrivando. In futuro ne avremo moltissimi e forse sarete voi a dovervi sedere tutti fuori. Per ora sono loro a stare seduti fuori, ma tra qualche tempo sarete voi a dovervi sedere fuori. Questo sarebbe il massimo. Loro diranno: “Fuori, fuori!”. Aspettate che crescano! Un nuovo esercito sta avanzando.

Penso che tu possa farlo. Dateglielo, lo farà lui. Lo farà lui. Ora lo farà con attenzione. Avanti, avanti. Gavin, sposta questo ai lati, giusto un po’. Senti, vieni da questa parte.

Ora tutti i piccoli dovrebbero venire avanti per primi. Tutti i piccoli qui. Voi siete tutti i piccoli, giusto? Chi sono i più piccoli? C’è qualcun altro che deve venire? Sedetevi, sedetevi, sedetevi, sedetevi. Bene. Vieni qui tu, vuoi venire? Bene, dategliene la possibilità, capito? Lasciate stare, ora portatelo qui.

Ora dovrebbero venire prima tutte le bambine e poi tutti i maschietti. Volete fare così o preferite che vengano prima i maschietti? Meglio i maschietti, vero? Dopo tutto voi siete le sorelle. Facciamo venire prima i maschietti, bene, tutti i maschietti e poi lo faranno le sorelle. Chi sono i bimbi piccoli? Ah… tutti. Ora le sorelle devono attendere un poco, va bene? Guardate, guardate quanto è facile da accettare. Tutte le sorelle – lei è una sorella – forza, tutte le sorelle devono andare dietro. Lei ha seguito? Bene, resta lì. Bene, diteglielo. Resta lì. Voi venite avanti. Bene. Ora vengano tutti i maschietti. Venite qui. devono farlo tutti i bambini maschi e tutte le sorelle devono aspettare. Lì non ci sono altri bambini? Venite, venite, venite, venite, venite, venite! Bene. Ora, tutti…

Se c’è il figlio di Pat potete chiamarlo. Il figlio di Pat. Lo farà lui. Tutti gli altri devono sedersi. Bene.

Ora tutte le sorelle, tutte le sorelle, all’inizio si mettano sedute. Vedete, i bambini lo fanno per primi, va bene? Tutte le sorelle stiano lì per badare ai maschietti. Venite avanti, vengano i bambini maschi. Venite, venite, venite, venite, venite…Bene, fatelo sedere, è un maschietto. Vieni a sederti qui, sei un bimbo! Sei un maschietto? I bambini devono venire a sedersi qui. Quando voi vi siederete, lui si siederà un po’, si siederà. È un bravo bimbo. Non siate timidi, qui nessuno deve essere timido, va bene? Ora vengano tutti i maschietti. Quelli che sono timidi non sono maschietti! No, lui è un maschietto, è bravo. Bene. Se siete maschietti, non dovreste essere timidi, solo le bambine sono timide. Lui è timido… Va bene, non forzatelo, è tutto a posto, non forzate i bambini.

Ross è qui? Non c’è? Vieni. Tu ora occupati di questo lato. Daglielo affinché lo faccia. Tu devi lavare i miei piedi. Bene, avanti. Dite il mantra di …ditelo. Nelle tue mani. Per favore, lascialo a lui e tu devi lavare i miei piedi, va bene? Ora stai attento. Vedi, è per questo che ti ho chiamato, perché loro sono bimbi piccoli.

Recitazione dei mantra.

Ora lavate i miei piedi. Spiegate loro come fare. Adesso, venite avanti uno ad uno. Lavate i miei piedi. Sì, Markandeya, lavali, bene. Venite avanti, tutti, lavateli. Lavateli, lavateli strofinando forte. Bene, avremo un secondo gruppo, capito? Poi avremo anche un secondo gruppo. Va bene. Strofina. Strofina, strofina ora. Strofina. Anche questo. Venite avanti, lavate i miei piedi. Dennis, lascia… Lava i miei piedi. Venite, lava, lava. Lava, lava, lava. Ora vieni avanti. Vieni, lava i miei piedi. Lava i miei piedi. Bene. Bene. Ora… ora dovrebbero farlo gli altri bambini, d’accordo? Tu lo hai già fatto? Bene, ora dovrebbero farlo gli altri maschietti. Tu lo hai fatto Hanu? Li hai lavati? Bene… i maschietti più grandi. Tu vieni avanti. Lascia che li lavino loro, va bene? Nanaka? Lascia che li lavino, va bene? Ora alzati. Vuoi alzarti Markandeya? Lascia venire loro. Va bene?… Ah così va bene. Anche tu Hanu. Lasciali venire. Capito? Venite avanti… ora venite. Fatto. Bene? Adesso fate venire le bambine.

[“Ganesha Atharva Sheersha”]

Ora vengano le bambine. Fate andare via i maschietti. I maschietti devono andare. Tu non lo hai fatto? Bene, chiedigli di farlo…Vieni, lavali…Bene. Ora dovreste alzarvi tutti e farlo fare alle bambine. Bene, potete alzarvi tutti? Ci sono bambini che devono lavare? Credo che lui li abbia lavati. E tu? No? Bene, vieni, vieni. Versa qui l’acqua. Lasciatelo venire. Bene, vieni avanti. Lasciatelo venire. Bene. Alzati, Nanak, alzati. Danya? Aspetta un minuto, un minuto. Alcuni di voi li chiamerò uno ad uno, va bene? Ora lavali. Lavateli ora, lavateli ora. Aiutate qui…

Fatto! Ora, ora lasciate venire gli altri. Adesso alzatevi. Ora devono venire le bimbe. Tutti i maschietti devono andare…Nanaka, ora alzati, alzati, alzati da bravo. Lasciate venire le bambine. Ora, avanti…Dov’è Olympia?…Tu resta qui. State qui. Restate qui. Le bimbe devono rimanere. I bambini possono andare… Lora devono andare perché questo è il puja delle bambine. Con tutte e due le mani, capito? Ora strofina le mani, bene, appoggiale sulla testa… Tutte le bambine devono sedersi qui. Dov’è Olympia? Sta arrivando. Sedetevi, sedetevi, sedetevi. Bene. Olympia, vieni. Tutte le bambine… Tu li hai lavati, vero? Tu lo hai fatto, bene…Portate via questa, fate uscire questa…Anche tu puoi strofinare. Puoi farlo, strofina forte.

Ora recitate i nomi, i centootto nomi completi (della Devi, ndt), perché sono proprio i nomi di Gauri.

(Forte, strofina forte. Bene)

 

Yogi: “Shri Mata. Om twameva sakshat, Shri Mata namaha…”

No, No. Dovete pronunciare il mio nome, Gavin, altrimenti le vibrazioni non fluiscono. Dovete recitarli completi – che ci posso fare, ci sono dei limiti.

[Recitazione completa dei centootto nomi]

 

…(Non bagnate la stoffa lì…Kevin, tu stai di qua. Ti dirò tutto io. Ti chiederemo noi le cose. Tu stai lì, d’accordo?)

…(Vuoi farlo? Puoi venire. Fai attenzione, capito? Perché viene tutto in fotografia.)

…(Ora solo un minuto, solo un minuto. Chiederò a tutti di aiutare. Non bisticciate. Lo faranno tutti…Le bambine andranno via. mettetelo qui.)

…(Molte grazie…va bene, strofina le mani così. Le mani diventano tutte rosse. Dappertutto. Strofinate dappertutto, così, tutte le dita…)

Fatelo con il cuore perché state facendo tutto in modo mentale. Fatelo con il cuore. Ciò che state dicendo lo dite a me, ed io sono seduta di fronte a voi, gente fortunata. Fatelo con il cuore. Allora soltanto sarà efficace. Aprite il cuore e fatelo con il cuore. Avanti. Senza sentirvi colpevoli. Questo è molto importante.

 

Facciamo l’aarti. Tutti i bambini dovrebbero scendere, capito? Lo avete fatto? Tu sei Kevin? Due di voi rimangano qui.

 

Dopo l’aarti gli yogi recitano “Om Nama Shivaya”.

Dite solo Vishnumaya. È tutto. Oggi non è il puja di Shiva. E se non è il suo puja come potete pronunciare il suo nome? Dite semplicemente Vishnumaya. “Twameva sakshat Shri Vishnumaya… ”

Dio vi benedica tutti.

Con il nome di Shiva i miei piedi sono diventati completamente ghiacciati. Va bene.

Bene, ora inchinatevi.

Che Dio vi benedica tutti. Dio vi benedica tutti. Dio vi benedica tutti.

Penso sia meglio che andiate a pranzo.

Yogi: Madre, c’è stato un grosso blocco al cuore nelle ultime ventiquattro ore.

 

Il punto è aprire il cuore. Perché non aprite il cuore? Aprite i vostri cuori. Noi apriamo il cuore per cose frivole, per cose assurde, perché non per Dio? Apritelo. Siete creati come loti, ma aprite i loti…

Dovrebbe venire il giorno in cui celebrare il puja di Shiva in Inghilterra. Fate sì che arrivi quel giorno. Ma celebrare il puja di Shiva non è facile, sapete. Avete già raggiunto un certo stadio – Vishnumaya… Apritelo; fintantoché non aprite il vostro cuore, il vostro Brahmarandra non può aprirsi, il vostro Sahasrara non può aprirsi. Di che cosa vi preoccupate? Del pranzo? Posso fermare tutti i loro orologi, se volete.

Bene. Adesso, forza, facciamolo. Che bella cosa. Ora su, andate a pranzo.

Se dopo pranzo sarò qui? Sì, resterò qui. Voi andrete tutti, io resterò qui… vi ho detto che ho proprio fermato i loro orologi… se volete potete darmi i regali e poi c’è tempo per il pranzo.

Che cos’è?

 

Yogi: Shri Mataji, questo è un regalo dell’Austria, per esprimere il nostro… desideriamo ringraziarla per averci permesso di essere qui, e questo è un vaso fatto a mano…

 

È bellissimo!

Yogi: …che dovrebbe accordarsi con le figure che ha ricevuto a Brighton, dall’Austria.

Che meraviglia! Grazie molte, grazie. Avete già portato questa bella musica dall’Austria. Che altro volete portare?… Che cos’è questo?

Yogi: Un regalo dalla Francia, Madre, con tutto il nostro amore.

Perché?

Yogi: Per le Sue benedizioni.

Bene. Ora sarebbe meglio che lo apriste voi per me…

 

Yogi: Shri Mataji, abbiamo creato una rivista in italiano per far circolare i suoi discorsi e vorremmo le Sue benedizioni.

Dio vi benedica. Oh, bellissime vibrazioni! Vibrazioni incredibili.

Yogi: Perché contiene i Suoi discorsi.

Li avete tradotti? Che vibrazioni! L’avete fatto voi? Che vibrazioni in questo libro! Questo è il primo libro di questo genere, il primo libro dei miei discorsi – oltre al nostro Nirmala Yoga – il primo libro.

Yogi: Sì, in italiano. Si intitola “Il cavallo bianco”. E desideriamo darne una copia ad ogni Paese per farlo vedere; se c’è qualcuno che parla italiano, le abbiamo portate qui. E vorremmo portare questo raksha bandhan dall’Italia.

 

Bene. Cos’è questo?

Yogini: Sono alcune foglie di olivo del nostro giardino.

 

Oh, bene, bellissimo. Che idea offrire un ramo di ulivo! Dio vi benedica.

Yogi: E questi sono da parte di mia moglie, Shri Mataji.

Da tua moglie… oh, è troppo!

Yogi. Sono fatti a Gian (?). Gian è la città in cui sono fatti. Gian. Il nome di una città in cui si producono ceramiche.

Come si scrive Gian?

[Yogi: Gian. G-i-a-n.]

Gian. Davvero? Anche adesso li fanno? Ma questo è di adesso. Bellissimo. Per altri versi l’arte francese sta decadendo. Molto sorprendente. E che bello, che bellezza, guardate. Questo è un fiore amato da Shri Ganesha.

Lo hai fatto tu? Bellissimo, bellissimo. Realizzato molto bene, grazie molte, grazie. Bellissimo. Che artisti abbiamo! Io non so. Straordinario! Grazie molte… guardate questo.

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Oh, sto già mangiando il formaggio francese e quello che mi avete dato è così grande che durerà per tutto l’anno! Grazie, grazie. Potete metterlo lì?

Yogini: Questo è da parte dell’Olanda.

Cos’è questo? Cos’è? Cos’è? Altro formaggio. Grazie. Ma mi fate sempre regali. Da parte di tutti voi? Ah, che bello, vero? Devo dire che voi avete occhio per la bellezza, per la vera bellezza. È bellissimo, grazie. La moglie di Gregoire me ne ha dato uno bello simile a questo, lo metterò insieme a quello. Grazie.

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I prezzi stanno aumentando! Vishnumaya….Ah, questa è Vishnumaya, l’arcobaleno è il suo segnale che, dopo l’arcobaleno, non ci saranno più… è il segno che non ci saranno più fulmini. Se vedete l’arcobaleno, dopo non ci saranno più fulmini. È una promessa. Bellissimo, bellissimo, bellissimo, bellissimo! Non so che dire. Grazie molte. Bellissimo. Dio vi benedica… portatelo da questa parte. Giralo. Togli il sari.

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Yogini: È molto piccolo, Madre, Shri Ganesha lo ha trovato per me.

Oh, davvero? Shri Ganesha non può essere piccolo. Egli è molto sottile, è in ogni atomo e dappertutto, giusto? Grazie molte. Dio ti benedica. Stai facendo molto bene, devo dire, in Sahaja Yoga. Sono molto contenta.

Regalo successivo

Che cos’è questo? È bellissimo vi dico, ma non occorre aprirlo. È bellissimo, bellissimo. Fatelo soltanto vedere. Lo hai fatto tu? Bellissimo.

Regalo successivo

Non è Shri Ganesha. Questo è un ornamento di Shri Ganesha. È un regalo troppo costoso da offrire – corallo e perle – è troppo! Bene, lo terrò caro. Grazie. Con questi puja sto accumulando molte cose, non è vero? Perché quando mi date denaro posso comprare qualcosa, e può così ritornare a voi, ma che posso fare con questi oggetti? Pian piano diventano parte integrante di me. Grazie.

Altro regalo

Che cos’è questo? Ancora qualcosa di piccolo da?… Ester, è davvero grandioso. Oh, è troppo, troppo, troppo. Oh com’è simbolico, com’è simbolico! Ripetilo a tutti ad alta voce.

Yogini: Shri Mataji, dico che questo è per la Madre di tutti i fratelli e le sorelle, dei figli del tempo della fioritura. E, Madre, possiamo noi essere i Suoi fiori.

Ah, è troppo bello. Grazie molte. È bellissimo, bellissimo.

Regalo successivo

Yogini: Madre, per Sua grazia, in Suo onore, ho aperto il mio negozio e l’ho chiamato “L’amore della Madre”. E ieri è stata la più grande inaugurazione della mia vita. Il negozio è davvero bellissimo, a Seaford.

 

Dove?

Yogini: A Seaford, vicino a Brighton.

 

Oh, capisco.

Yogini: Ed ecco qui il logo, che, spero, farà il giro del mondo. Tutte le mie cose sono state disegnate con sopra il Suo nome.

Ah, è una buona idea. “Per la cura vostra e dei vostri bambini”- splendido! Ho sempre avuto l’idea che dovremmo avere un negozio appropriato, perché è difficile trovare vestiti di cotone qui, vero?

Yogini: Ho una ragazza che fa cose per me, ma mi piacerebbe avere anche cose confezionate.

 

Proverò a dire che vieni dall’India… che Dio ti benedica… Dio ti benedica. Dio ti benedica. È un’ottima cosa quella che stai facendo, che Dio ti benedica per questo, perché vedo che qui non c’è molta attenzione per i bambini, mentre loro hanno bisogno di molte cure. Che c’è ancora? Bene… cos’è questo? Da Losanna? Bellissimo, così ben realizzato. Grazie.

Altro regalo

Yogini. Non ero preparata, ma le porto qualcosa proveniente dal Paese in cui sono nata.

 

Da dove?

 

Yogini: Dall’Africa. È una pietra magnetica, e cattura le vibrazioni negative.

Posso vederlo.

 

Yogini: Lo portavo al collo, così spero che non vi sia troppa negatività. Grazie, Madre.

 

Dio ti benedica.

Yogini: …E le offro il mio amore.

 

Altro regalo

Che cos’è?

 

Uno yogi presenta un poster: Questo è uno sforzo collettivo dei sahaja yogi di Monaco. Per la verità è più un regalo per noi che per Lei. Potrebbe darci le Sue benedizioni, per favore?

 

Che cos’è? È una bellissima fotografia, mi pare, davvero bella. Per dei dilettanti è una bellissima fotografia. Dio vi benedica. Molto materna. Grazie. Grazie molte.

Fatto? Siamo in tempo?… C’è ancora qualcosa.

Si fa avanti un gruppo di sahaja yogi dal Belgio e dall’Olanda.

 

Bene. Conosco già alcuni di loro. Bene, vediamo. Sono così felice che siate potuti venire tutti, è questa la cosa più importante. È importantissimo che oggi siate potuti venire tutti per questo grandioso puja. Secondo Warren, la gente di Bruxelles e gli olandesi possiedono una grande umiltà. Sono molto umili riguardo alla spiritualità, ed anche i media sono ottimi. Penso quindi che il puja di oggi sia stato celebrato proprio grazie a voi. Lui dice che sono persone molto umili, che i media sono molto umili e l’umiltà davvero agisce là… bene, ora che c’è? Avanti, vieni avanti. Dominique, come stai? Cos’è la cartella che stai portando? Cos’è la cartella? Chi ha scritto l’articolo? I giornalisti? È piaciuto? Bene, bene. Ecco perché dicevano che i media sono di grande aiuto, è così… Che cos’è?

Yogi: È la traduzione dal fiammingo, ma non dal francese, Madre. È un bell’articolo. Molto bello, riporta i fatti senza distorsioni.

 

Bene. Quindi è questo.

Yogi: Shri Mataji, due anni fa abbiamo fatto una fotocopia dei Suoi Piedi di Loto in Francia, e siamo andati in un negozio di fotocopie per fare le copie del poster. E loro si sono messi ad inviare questa foto dei Suoi Piedi di Loto da tutte le parti, solo per pubblicizzare come sanno fare loro le fotocopie, e così…

Yogi: Madre, sa, la copia dei Piedi che i francesi hanno portato in India e distribuito dappertutto? Questa era la fotocopia. Ed ora stanno usando la stessa fotocopia come esempio di materiale promozionale.

 

Quella con i piedi uno leggermente sopra l’altro?

 

Yogi: No, No, Madre.

 

Quale? Quale? Quali piedi?

 

Yogi: Quelli sul tappeto bianco, e si può vedere…

 

Tutto? Tutto il puja?

 

Yogi: Con oro luccicante sui Suoi piedi…

 

Oh, capisco…. Davvero? Dove lo avete visto?

Yogi: A Bruxelles…

 

Davvero? Stanno facendo questo a Bruxelles?

Yogi: Sì, e credo dappertutto, in tutto il mondo per questa compagnia francese denominata “Colore della porta felice”.

E la mandano dalla Francia in tutto il mondo?

Yogi: Credo di sì. Vede, mostrano un esempio del loro lavoro (fotocopie, ndt), e in questo caso i Suoi piedi sono l’esempio!

 

Davvero? Che scherzo, eh? Grazie ai miei piedi il lavoro deve essere venuto fuori bene, sapete, così stanno usando l’idea pubblicitaria. Non spendiamo, ma abbiamo i vantaggi! Bene, che i miei piedi arrivino dappertutto è la cosa migliore! È veramente grandioso.

Yogi: C’è una cosa rilevante, Madre, circa i belgi e gli olandesi: ora sta arrivando gente di livello professionale. È una tendenza davvero interessante in Sahaja Yoga. Non stanno arrivando soltanto hippy e gente anticonformista. È un grosso cambiamento.

 

No, ne abbiamo avuti alcuni, ma penso che questi hippy fossero tutti molto bravi. Sono belle persone, sono davvero molto bravi. È una tale benedizione essere qui; io sono stata davvero molto felice perché ha funzionato molto bene. Ora dovete presentarli, va bene? Cominciamo. Uno per uno.

Yogi: Questo è Henry da Bruxelles. Dietro c’è Janine. Per la verità lei è olandese, ma vive a Bruxelles. Solo quattro settimane dopo avere incontrato Lei, ha spiegato alle persone nuove tutto di Sahaja Yoga. È stato un bellissimo programma. E traduce anche in francese. È molto brava.

 

Dove vi eravate persi tutti? Non so, all’improvviso scopro che tutti i miei figli tornano da me. Bene.

Yogi: Lui è un maestro di yoga e vuole avvicinarsi lentamente a Sahaja Yoga.

 

Lo Yoga deve essere usato, ma in un modo particolare. Quando la Kundalini sale, dovete sapere quale chakra è bloccato e quale dovete correggere. Ora, se non sapete cosa non va in voi, non sapete cosa correggere. Ugualmente dovreste sapere ciò che non va negli altri. Quando lo sapete, sapete anche quale chakra deve essere corretto, come correggerlo, quali mantra devono essere usati. È tutta una grande scienza, ed è così che deve essere compresa, perché senza la Kundalini, non è una scienza connessa, ma un qualcosa a casaccio.

 

Yogi: questo è Herman da Anversa.

Oh, capisco. Sono già stata anche ad Anversa.

Yogi: Ci sono alcune persone che tutti abbiamo incontrato, ma è molto difficile raggiungerle. Telefonano per avere il libro di Gregoire…

Il libro di Gregoire? Hai letto il suo libro ed è per questo che sei venuto?

Yogi: Sì. Ci sono alcune persone in tutto il Belgio, ma non possono venire a Bruxelles…

Oh, grandioso… bene. Volevate espandervi. Come sta Natalie?

Yogini: Verrà al tour in India.

 

Bene, bene, bene. Penso che dovrebbero fare il tour in India. Quanti sono? Davvero? Fate quattordici, tredici non è un bel numero! Cercate di arrivare a quattordici. Solo dal Belgio?

Yogi: Shri Mataji, ho detto che, facendo una piccola eccezione, possono registrarsi un po’ dopo, perché…

 

Sì, possono. Vedete, ora io sarò qui per un po’ di tempo. Possono farlo. Ma vedete, è un’opportunità, una grossa opportunità – non so l’anno prossimo quale sarà la situazione – perché sarà molto interessante e bello, il viaggio e tutto il resto. Insomma, non si può fare niente di meglio, il programma dura soltanto tre settimane. Vedete, è un programma di tre settimane, non si può ridurre di più, no?

Yogi: Qui c’è Heidi.

Lei è fantastica, vi dico.

Yogi: Ed anche sua madre…dal Sud Africa.

 

Hai una figlia fantastica. Salve! Come ti chiami?

Yogi: Marilise. Shri Mataji, suo padre è stato sull’Himalaya per qualche tempo, a rompersi la testa sulle rocce.

L’Himalaya è qui!

 

Yogi: Ora però è entrato in Sahaja Yoga.

 

Ma sono ricercatori, vedete.

Yogi: È stato parecchio danneggiato dai lama e attualmente soffre un po’ di…

Questi lama sono persone orribili.

Yogi: Sperano di venire in India, ma…

 

Vediamo. Con calma. Non c’è fretta, ma penso che se ci riusciste sarebbe una buona idea; perché lui si stabilizzerà molto bene in Sahaja Yoga, se andate in India. E l’India dove viaggiamo noi, è un Paese molto diverso, che non scoprirete con i lama o altri.

Yogi: Ecco Nina. A dire il vero è ebrea, mezza ebrea. Vive a Bruxelles ma è francese. Parla francese.

 

Sì, mi pare sempre più giovane. È lei? È cambiata molto. Tutte le sue rughe sono sparite. Ora sembra molto più giovane. Li presenterete tutti?

Yogi: Questa è Claudine, la madre di Daniel. Sta andando nelle isole Canarie e vuole saperne di più a proposito di…

 

Tu, stai andando alle Canarie a portare lì Sahaja Yoga?… Bel posto. Ora…

Yogi: Nina vorrebbe darle qualcosa.

 

Sì, me lo hai dato – perché me lo hai dato? Vorrei tenerlo con me, va bene? Mi occuperò di loro. Sono ricercatori? Allora verranno, quindi non preoccuparti.

Yogi: questi sono René e Anya, da Bruxelles. Lui è medico ed osteopata. Ha fatto pratica in Inghilterra ed ora è impegnato molto attivamente in Sahaja Yoga a Bruxelles.

 

Sì, sì. L’attacco è da ogni lato: problemi muscolari, problemi alle ossa, ci sono molti problemi causati da queste forze negative, e sono oltre la portata della scienza medica. Perché, vedete, se è il Muladhara, loro non capiscono, non capiscono la parte relativa all’innocenza. Moltissimi disturbi derivano dal Muladhara, moltissimi, e loro non hanno nessuna soluzione. Ma per loro è difficile accettare qualcosa del genere, accantonare la loro conoscenza. Ma poiché questa è la conoscenza assoluta, se arrivate alla sua essenza, tutto cambia, è molto diverso. Funziona. Abbiamo bisogno di osteopati. Il Vishuddhi di tutti è davvero così mal ridotto che il povero Warren ha continuato a correggere da solo il Vishuddhi di tutti. Ed ora puoi farlo anche tu!

Yogi: Questi dietro sono Marie Luise e Jack, da Bruxelles.

 

Come si chiama? Non riesco a capire la tua pronuncia. Marie Luise, grazie. Dicono solo “h”. Per Marie hanno detto Mahi. Ah. Bene. Perché vedete, Marie è Mary, diventa meha; meha in sanscrito significa pioggia. Capito?

Come stai? Anche tu sembri molto più giovane. Come ti senti?

Pensate, prima di ogni altro paese occidentale sono andata in Belgio e in Olanda, nel 1965. Ricordate che in Olanda celebrarono il centenario o qualcosa riguardo al giardinaggio, nel 1965, lo sapete? Ci fu una grandissima mostra che io visitai. Poi mi recai ad Amburgo, e lì c’era il centenario dei battelli di Amburgo. Così ci fu una enorme, grande celebrazione con botti e molti fuochi d’artificio, di tutto, un’idea straordinaria. Eravamo tutti sul fiume, su un battello, e da lì potevamo vederlo. Non ho mai visto simili fuochi d’artificio, dirompenti in forme di alberi, frutti, fiori, qualsiasi cosa. Avevano creato dei fuochi speciali. Tutto questo accadde ad Amburgo e prima mi ero trovata in Olanda per quella grande esibizione che si estendeva per miglia. C’erano fontane e laghetti, e piccoli ruscelli che scorrevano all’intorno e ponti – bellissimo – e tutti i tulipani e quant’altro, splendidi, c’erano fiori di ogni genere. La migliore scenografia che si potesse immaginare, i fiori e il giardino. Ora…

Yogini: Prima di tutto vorrei trasmetterle l’amore e la devozione di Richard ed Ellen e degli altri sahaja yogi che non sono potuti venire. E poi vorrei presentare Maria da… Questo è Cham Cham dall’Aia.

 

Yogi: Questa è Chandra. Ha una storia notevole, Madre. È nata in Olanda da genitori indiani tradizionali, olandese a tutti gli effetti, ed ha scoperto la realtà dell’induismo in Sahaja Yoga. È molto bello. 

 

È vero. È indubbio. Vedete, poiché ogni religione è diventata qualche specie di pasticcio, solo con Sahaja Yoga vi renderete conto che erano tutte vere, tutte vere. Ciascuna di esse era vera, giusta, erano tutte assolutamente integrate le une con le altre. Ma per questo dovete diventare lo Spirito, altrimenti non potete comprendere. Ma c’è solo una cosa molto positiva nella filosofia indiana, ed è che hanno sempre parlato soltanto della emancipazione spirituale e di diventare uno con lo Spirito, niente altro. Questa è la prima cosa. E hanno parlato anche delle deità. Ma Buddha non parlò neppure di questo. Disse: “Non parlate delle deità, non parlate di Dio, non parlate di nessuno. Parlate soltanto dello Spirito”. Egli insisteva molto sul fatto che la gente, per prima cosa, rivolgesse l’attenzione soltanto verso il proprio Spirito, poi avrebbe ottenuto la conoscenza. Mahavira fece lo stesso. Fecero entrambi così.

Vedete, nella filosofia non vi è una sorta di qualcosa…, ma il concetto principale di tutta la filosofia indiana – induista, buddista, giainista o qualunque altra esistente in India – è che prima di tutto si deve ottenere la realizzazione del sé. E tutta la vita dovrebbe essere basata su questo. Per esempio, si dice che dovreste controllare la vostra chitta (attenzione). Non dovreste permettere alla vostra attenzione di vagare e farsi coinvolgere in qualcosa. Tutte queste idee, idee romantiche, sono sbagliate. Mantenete l’attenzione su voi stessi. Non potete rivolgere la vostra attenzione laddove viene sciupata – chitta nirodha. E quando questo ha inizio, soltanto allora ci si può rendere conto che, quando tenete l’attenzione su voi stessi, essa si eleva, non si disperde. Quindi, l’essenza di tutte le religioni è la stessa, è la realizzazione del sé, è la prima cosa. Senza questo si ha ciò che definite assenza di vita, creature morte, nishpran. Seguire una religione senza vita non ha senso, è tutto privo di vita. Non c’è niente di sbagliato nell’essenza delle religioni, ma ora sono prive di vita, le hanno private della vita. Senza vita si danneggiano. La vita è Sahaja Yoga. Yoga è… Dio ti benedica.

Yogini: Lei è Karina, dall’Aia.

Oh, abbiamo un certo Karim in Olanda. Dobbiamo localizzarlo. Avete l’indirizzo di Karim? È un ragazzo giovane, un’anima realizzata, una grande persona, devo dire. Veniva qui ed ora suo padre è in Olanda, ebeve moltissimo. Gli ho chiesto: “Come sta tuo padre?”.

“È come tutti gli altri olandesi”.

Ho chiesto: “Che intendi dire?”.

“Bevono tutti moltissimo”.

Ho detto: “No, no, bevono tutti, non soltanto gli olandesi”. Sua madre è francese e suo padre olandese. Hanno divorziato e lui ha portato con sé il ragazzo. A volte viene qui, è una grande anima, Karim. Come hai trovato questo nome Karima? Come mai ti hanno chiamata Karima?

Yogini: No, mi chiamo Karina…

Oh, capisco, è evoluto in questo. Karima equivale a Karim, significa “Colui che crea”. Karima è il potere del creatore. Derivano da lì le parole carisma, carismatico. Carisma deriva da lì.

Yogini: Questo è Henno, da Amsterdam.

 

Amsterdam. Bene.

Yogini: E questo è Herman dall’Aia.

 

Yogi: Henno sta pensando di trasferirsi all’ashram con gli altri.

 

Bene. E c’è qualcuno là dietro.

Yogi: Mi hanno già presentato, Madre.

Sì? Come ti chiami?

Yogi: Jack, da Bruxelles.

Oh, capisco, Jack da Bruxelles. Sì, sì, sì. Lo so, conosco Jack.

Grandioso, vero? Così, spiegate loro anche che i tour dell’India sono molto spartani per quanto concerne le comodità personali, e questa volta saremo soprattutto all’aperto. Fuori all’aperto avremo dei padiglioni e cose simili, come un campo scout. Ma credo che vi piacerà, per la natura, la bellezza e i fiumi, e sarà tutto piacevole, spero.

La cosa principale, però, è che in quel Paese ascendete molto velocemente – l’ho visto, sapete. È come se vi nutrisse, nutrisse il vostro essere. È una terra fertile per l’ascesa spirituale, e molti hanno ottenuto molto, così penso che sarà una buona idea. Con calma, non c’è fretta. Io resto qui senz’altro fino alla fine del mese. Forse potrei andare un po’ dopo. Perciò fate con calma. Questa volta mi piacerebbe sistemare tutti quelli che possono venire in ogni modo possibile. D’accordo? Dio vi benedica.

Poco a poco formate un vostro gruppo, sulla falsariga di quello che fanno le persone di qui, e a quel punto potremo avere quello che chiamate una sorta di organizzazione regolare, come queste persone hanno una fondazione e cose del genere, affinché possa essere regolarizzata correttamente. Certo, io non mi occupo di conti fiduciari e non so che cosa si deve fare. Ma voi dovete dare l’incarico a qualcuno e raccogliere denaro per i vostri programmi quando io vengo lì. Potreste avere bisogno di un po’ di denaro per le sale e altro, per la pubblicità. Qualunque cosa sia, per ora create una organizzazione adeguata di questo tipo e cercate di costituirla, poi possiamo anche legalizzarla. Ma per il momento dovete avere qualcuno che sia incaricato e raccogliere del denaro per i programmi. Perché a me non occorre denaro, ma voi, ovviamente, ne avrete bisogno, e poiché l’anno prossimo verrò sicuramente lì e ci resterò per qualche tempo – almeno spero – vi occorrerà del denaro.

Come ultima cosa, vorrei che ringraziaste tutti il dr. Warren per essere andato lì (Belgio e Olanda, ndt) per conto suo, per aver svolto tutto così bene e avere aiutato tutti. Ora Bogdan, poiché andrà a Ginevra, si occuperà di tutta l’Europa e passerà da un paese all’altro – Bogdan, il dr. Bogdan – e farà tutto il necessario. Gregoire, ovviamente, ha fatto tutto questo dietro le quinte, quindi guiderà Bogdan e chiunque altro laggiù e tutto sarà…

Domanda di una yogini

Vieni qui, non riesco a sentirti. Vieni qui.

 

Yogini: Volevo sapere se Lei potrà tornare…

 

Ma se mediti, se rivolgi la mano sinistra verso la fotografia e metti la mano destra così, dovrebbe funzionare…no, no, no, no – non dovresti fare così… Warren ne discuterà… sì, Patricia è lì e Antonio può aiutarla. D’accordo? Bene. Sono molto felice che siate lì. Ora va meglio – lei è lì, e cercate di aiutarla in ogni modo che desidera. Perché ora sta facendo molto bene, capisce tutto bene. Qualcos’altro? Avete tutti un aspetto così bello… E Jack, tu stai in Belgio, vero?… Bene.

Sì, ora devo andare a casa. Credo che abbiamo fatto un seminario di gran successo, e date una mano a tutte le persone che sono arrivate dall’Olanda e dal Belgio. Volevo dare loro… Warren… ecco le fotografie che potete distribuire a tutti perché sono molte. Coloro che stanno andando per primi devono averla per primi, poi gradualmente… Ora mi accomiaterò da voi, poi sarà fatta la distribuzione.

Desidero ringraziarvi per avermi invitata a questo seminario che è stato bellissimo. Spero che non ve la prenderete per ciò che ho detto a proposito di Vishnumaya. Essa è il potere, ricordate, è il potere. Tutti voi dovete avere in voi questo potere; affinché, persino quando dite anche una sola parola, esso agisca come un fulmine e poi come un arcobaleno. Entrambi sono poteri di Vishnumaya. Quando compare l’arcobaleno significa che non ci saranno altri fulmini, e quando c’è il fulmine non ci sarà l’arcobaleno. Quindi, voi siete anche l’arcobaleno. Questo significa che potete creare bellissimi colori dal solo colore bianco, è ciò di cui siete capaci. Perciò dovete mostrare questa magia ed a volte anche l’effetto del fulmine. Però è meglio avere il fulmine all’interno e l’arcobaleno all’esterno. Così sarebbe meglio.

Dio vi benedica tutti.

Gli yogi cantano Jerusalem.

 

Dio benedica gli inglesi e gli altri, tutti voi che desiderate creare Gerusalemme in Inghilterra – è molto importante. Fate sì che anche gli inglesi comprendano, ne siano consapevoli e ci riescano. Non solo i sahaja yogi inglesi, ma tutti gli inglesi.

Dio vi benedica.


[1] Fatima, moglie di Alì e figlia di Maometto.