Conferenza stampa, È giunto il tempo di diventare lo Spirito

(Austria)

1986-07-07 Press Conference: The Time Has Come To Become The Spirit, Vienna Austria DP-RAW, 98' Download subtitles: EN (1)View subtitles:
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S H R I   M A T A J I   N I R M A L A   D E V I

Conferenza stampa

“È giunto il tempo di diventare lo Spirito”

 Vienna (Austria), 7 Luglio 1986


[Shri Mataji all’arrivo parla con qualcuno del pubblico: “Piacere di vederti… che bello vederti!”.]

Warren: Gli addetti stampa potrebbero venire avanti, per favore? Venite avanti, vi sarà infatti più facile rivolgere domande a Shri Mataji.

Shri Mataji: Sì, sarebbe meglio se foste seduti davanti, per favore. Bene.

Siamo qui – capite tutti l’inglese, vero, tutti voi reporter? L’inglese?

I reporter: Sì, Shri Mataji.

Shri Mataji: Bene.

Siamo qui per parlarvi dell’esistenza, dentro di noi, di una energia in grado di darvi ciò che è promesso da tutti i santi, da tutte le Scritture e tutte le Incarnazioni.

Oggi, quando si osservano i giovani di ogni nazione, specialmente in Occidente, ci si accorge che non sono soddisfatti dell’atmosfera che li circonda, della loro vita, sentono che manca qualcosa e sono molto confusi.

Ora, se sono confusi, è perché stanno cercando qualcosa oltre, qualcosa a loro sconosciuto.

E in quella ricerca posso ricorrere a qualsiasi cosa estrema, droghe, alcolismo o qualche altra perversione che provoca malattie orribili, malattie incurabili.

Invece di condannarli dobbiamo capire perché facciano tutte queste cose, quale sia lo scopo. Inoltre, alcuni di loro sono andati da qualcuno dei guru (in vendita) sul mercato.

In particolare, quando vedono la gente “religiosa” e le religioni, non riescono a credere che queste ultime possano procurare esperienze tanto orribili, ed alcuni di loro sono anche contro Dio e contro la religione.

Se però affrontate i problemi con comprensione, non potete biasimarli perché sono persone intelligenti, consapevoli.

Ora, dunque, abbiamo due categorie di persone: una è quella di chi non ricerca affatto e l’altra è quella di chi vuole trovare soluzioni ai problemi.

In ogni generazione abbiamo avuto dei rivoluzionari, perché essi non amavano un certo sistema o un certo stile di vita, comunque fosse. Adesso però la rivoluzione deve venire dall’interno.

Dobbiamo evolvere dall’interno, perché anche la distruzione sta arrivando da dentro. Stiamo distruggendo noi stessi soprattutto interiormente. Infatti siamo molto infelici, molto confusi, una percentuale davvero considerevole di persone è schizofrenica.

Si inizia così a cercare la soluzione e, in quella ricerca, si commettono degli errori. E si fanno errori perché non si sa che cosa cercare e come trovare, e neppure come evolvere a quello stato.

Logicamente, con la logica, dobbiamo giungere a qualche conclusione, che debba avvenire, cioè, qualche evento evolutivo; è logico che, per trasformare noi stessi, debba avvenire una qualche evoluzione.

(In disparte a Warren:) Jung non era austriaco, vero? Era… come?

Warren: Sì, Jung era austriaco. Carl Gustav Jung…

Shri Mataji: Freud lo era, Jung non lo so.

Yogi: Svizzero, svizzero.

Shri Mataji: Bene. Dunque, come ha affermato Jung, occorre diventare collettivamente consci. Occorre “diventare”, è un avvenimento reale, non soltanto un certificato (che ci attribuiamo da soli o ci viene attribuito da qualcun altro, ndt). Occorre divenire interiormente, è una cosa onesta, innata. Non consiste semplicemente in una predica o nell’attribuire una specie di certificato o recitare un nome, no.

È un avvenimento interiore, per cui deve accaderci qualcosa. Ora, per esempio, per evolverci dallo stadio di scimmie allo stadio attuale non abbiamo fatto nulla, è un processo vivente che si è verificato spontaneamente.

In Occidente vi è una forte resistenza ad accettare qualsiasi pensiero orientale, una forte resistenza. Trovo vi sia una fortissima resistenza ad ogni teoria orientale che raggiunga l’Occidente.

Ora, queste teorie orientali che sopraggiungono devono essere esaminate con una mente scientifica e aperta, poiché la vita occidentale è cresciuta all’esterno come un albero, ma è possibile che le radici siano in Oriente; forse possiamo mantenerci aperti per capire dove sono le radici.

Ora, supponendo che le radici siano in Oriente – è un’ipotesi – valutiamo se in esse esiste qualche soluzione. Così seguite idee orientali.

Ma anche questo è molto pericoloso perché ci si avventura nell’ignoto, potreste rivolgervi a falsi guru, a gente sbagliata ed esserne completamente distrutti.

Che cosa fare, dunque?

La prima cosa di cui dovremmo renderci conto è che non si può pagare per la nostra evoluzione, non possiamo pagare, il denaro non c’entra. E nemmeno si può pagare per un processo vivente. Non si può pagare per nessun processo vivente. Se ad esempio il seme deve germogliare, la Madre Terra lo farà germogliare, senza che noi paghiamo la Madre Terra.

Bene. Dunque, la prima cosa che avrebbero dovuto sapere è che chiunque chieda denaro non è una persona autentica.

Non dovrebbero esserci implicazioni di denaro.

Viene poi il secondo punto, ossia che siamo pervenuti a questo stadio di consapevolezza umana in modo spontaneo, senza sforzo, senza fare sforzi.

E questo dovrebbe avvenire allo stesso modo. Anzitutto, però, ad ogni stadio dell’evoluzione c’è stato un leader. Possiamo chiamarli archetipi, come si dice, o comunque possiate chiamarli o volerli chiamare, sebbene Jung non sia stato molto chiaro su questo punto.

Ebbene, una persona così può decifrare le informazioni dei simboli e qualsiasi altra cosa e può aiutare gli altri; può farlo senza ricevere denaro, senza ricevere gratificazioni.

Mentre qui in Occidente la gente brancola nel buio. Non le dispiace avere un papa, non le dispiace avere un arcivescovo di Canterbury, ma le dà fastidio una Persona che faccia tutto gratuitamente, solo per amore.

Vi stupirà, ma in Inghilterra quelli della televisione mi hanno detto di non poter accettare qualcosa che non contempli il denaro. (Shri Mataji ride) Riuscite a crederci? È vero!

A Boston, mi pare, o da qualche parte, mi hanno domandato: “Quante Rolls Royce ha?”. Questo è il giornalismo, ve lo sto semplicemente riferendo. (Shri Mataji ride)

A San Francisco non volevano neppure pubblicare la mia pubblicità perché, per errore, avevamo detto che (Sahaja Yoga) può curare l’AIDS.

Hanno risposto: “No, non vogliamo che l’AIDS sia curato, non vogliamo niente che interferisca con la nostra omosessualità”. E hanno detto cose orribili, che il 65% della popolazione di San Francisco è omosessuale. E il redattore è omosessuale e il loro capo, persino il sindaco sono così, per cui non sapevo cosa fare.

Ho pensato fosse meglio non fare pubblicità perché saremmo stati inutili per loro. Questo è il problema.

Inoltre, la cosa più rilevante, della quale la mente moderna non si rende conto, è che la convinzione di dover sperimentare tutto ciò che è nuovo è molto pericolosa.

Se ci occupiamo del processo vivente dell’evoluzione, dobbiamo capire che nella vita spirituale qualsiasi cosa stia per accadere deve riallacciarsi alle Scritture, a tutte le Scritture; deve riallacciarsi ad esse, non ad una sola come la Santa Bibbia o il santo Corano, o un’altra, ma a tutte.

Infatti esso (il processo vivente) è come un seme che germoglia e poi diventa fusto, poi nascono i rami, poi le foglie, poi il fiore e poi il frutto: è un processo vivente, è basato su qualcosa, evolve per mezzo di qualcosa.

Noi invece possiamo creare tutto ciò che è senza vita, ad esempio un frutto, un frutto di plastica dal nulla, in un attimo, sapete; qualcosa che non ha fondamento, non ha significato. Deve avere una base di provenienza, si deve vedere la sua origine.

Come nella crescita dell’albero tutto ciò che è inutile decade, allo stesso modo anche nell’evoluzione tutto ciò che è inutile scompare, persino le tradizioni inutili scompaiono, tutto decade; ma, alla fine, raggiungete il punto culminante nel quale diventate il frutto.

Ebbene, è giunto il tempo in cui gli esseri umani diventino lo Spirito.

(A lato:) Qual è la parola per germoglio in tedesco? Esiste una parola per germoglio?

Yogi: Keimling.

Altro yogi: Keimling.

Shri Mataji: Cambry?

Yogi: Keimling.

Shri Mataji: Keimling. Ogni seme ha il suo germoglio, giusto? Ugualmente in noi c’è il nostro germoglio che è la Kundalini.

Ed essa deve essere realmente risvegliata, effettivamente risvegliata.

Ovviamente, la gente superficiale che non si preoccupa del mondo non se ne darà pensiero, la gente superficiale è fuori questione.

Ma c’è un’altra categoria di individui che guadagnano denaro nel nome dello Spirito o vivono con quel denaro e organizzano, che ci contrasteranno decisamente. Ovviamente per loro noi diventiamo un problema, perché fondamentalmente li urtiamo; senza nessuna colpa da parte nostra, non intendiamo farlo, però semplicemente accade, sapete.

Mentre chi è dotato di intelligenza pura – non occorre essere molto istruiti, niente del genere, ma l’intelligenza pura può capire il gioco – dovrebbe essere in grado di capire il gioco.

Ormai, in Sahaja Yoga, abbiamo migliaia di persone in tutto il mondo. Vi sono persone che possiamo definire del livello sociale più elevato e persone del cosiddetto ceto sociale più basso; (ma) sono tutte alla pari, non esiste il concetto di superiore o inferiore, appartengono tutte a quella società – (Dice a qualcuno: “Va bene”) – fanno parte di questa società (di Sahaja Yoga).

Inoltre, quando ciò accade, il conflitto fra tutte le religioni decade in un attimo, poiché noi comprendiamo il significato di queste incarnazioni. Lo capiamo sul nostro sistema nervoso centrale. Il conflitto scompare.

Non esiste proprio il problema di non venerare Cristo: musulmani, ebrei, induisti, tutti venerano Cristo, venerano tutti Maometto e tutti venerano Rama, Krishna, tutte queste personalità.

In realtà, infatti, vedono che la Kundalini, quando sale, attraversa determinati centri dove si deve pronunciare il nome di quelle grandi incarnazioni.

Questa è dunque la conoscenza delle radici e si deve capire che occorre diventare esseri più sottili per comprendere quella conoscenza.

Ma se non abbiamo questa conoscenza ci aspetta una catastrofe. Un grande shock ci attende, e come lo scongiureremo?

Non è parlando di pace che portate la pace.

Quelli che parlano di pace non possiedono la pace interiore.

Siamo dunque al punto in cui cerchiamo di parlarne, di comunicarlo, di persuadere la gente; e i media possono aiutarci. Ci hanno aiutato moltissimo in Italia ed anche in India, naturalmente, poiché in India sanno, hanno la conoscenza delle radici.

Nei villaggi ed anche nelle città dell’India è molto facile, stiamo andando molto bene.

Non solo, ma ad esempio l’Università di Delhi ha accettato Sahaja Yoga per la ricerca, e la laurea in medicina che si ottiene è superiore alla specializzazione. Dopo la specializzazione si ottiene questa laurea; è molto raro (ottenere il titolo di) dottore in medicina, e per Sahaja Yoga lo hanno accettato. Persino all’Università di Cambridge l’hanno accettato come ambito di ricerca.

Quindi si dovrebbe cercare di coglierne il senso. Non lo hanno fatto per criticare ma con rispetto, non per criticare ma con rispetto, accettando che in esso vi è qualcosa.

Chiederei pertanto ai media di riportare i fatti, con cognizione di causa; noi non abbiamo niente da guadagnare ma gli austriaci dovrebbero beneficiarne, è tutto.

Come risultato del risveglio della Kundalini possiamo affermare molte cose. Ma si può constatare che si può curare il cancro, si possono curare tante malattie fisiche incurabili, si possono curare le malattie mentali, si possono curare le tossicodipendenze, si possono curare i problemi provocati da questi (falsi) guru.

Si possono fare tutte queste cose, quando si diventa lo Spirito. Ma questo dovrebbe essere soltanto una ipotesi: quando lo facciamo e viene dimostrato, allora dovreste accettarlo, non ciecamente.

Non esiste alcuna fede cieca in Sahaja Yoga. Non abbiamo nessun clero, nessuno viene pagato. È una società libera. E ciascuno acquisisce una grande conoscenza.

Un sahaja yogi può non essere un medico ma può curare la gente. Può non essere uno psichiatra ma può curare i malati di mente. Viene dotato del potere per farlo.

Cristo, ad esempio, non era un medico ma curava la gente allo stesso modo, alla stessa maniera.

Adesso vorrei che mi rivolgeste qualche domanda perché è un argomento molto vasto e si può continuare a parlarne (a lungo).

Ho voluto che queste persone (sahaja yogi) vi spiegassero per quindici minuti tutte le altre cose affinché aveste le vostre domande per me già pronte.

[Viene fatta una domanda]

Shri Mataji: Cos’è?

Warren: (ripete la domanda) Abbiamo scritto, nell’opuscolo, che qualsiasi manipolazione non autorizzata può danneggiare in qualche modo lo Yoga. Come lo spiega?

Shri Mataji: Manipolazione non autorizzata.

Warren: Manipolazione, interferenza…

Shri Mataji: È scritto da sahaja yogi, vedete, il linguaggio è un po’ troppo “elevato” (il termine inglese utilizzato, “tampering”, nel senso di manomissione, manipolazione, non risulta immediatamente comprensibile, ndt)… che cosa intendete con questo, vorrei saperlo anch’io (ride).

Warren: Probabilmente gente che cerca di risvegliare la Kundalini…

Shri Mataji: Naturalmente, certo. Vedete, la Kundalini può essere risvegliata soltanto da chi ne abbia l’autorità, l’autorità divina. Non si può scegliere la persona come, ad esempio, si può eleggere un prete. Non è così. Occorre avere il potere di risvegliare la Kundalini.

Le persone che conducono una vita molto… come dire… molto… insomma, disdicevole, diciamo, non possono risvegliare la Kundalini. Occorre appartenere a questa pura religione, pura religione interiore, e occorre avere questi poteri. Diversamente, ciò che fa chi prova altri espedienti è disturbare l’attività del vostro sistema nervoso simpatico. La Kundalini non si risveglia.

La Kundalini sarà risvegliata soltanto da chi è un vero sahaja yogi.

Vi dirò che se, ad esempio, c’è un seme e volete piantarlo, dovete metterlo nella Madre Terra. Se lo mettete su questo tavolo non germoglierà, e se lo mettete nel fuoco brucerà. Soltanto la Madre Terra ha il potere di farlo germogliare. È un dato di fatto. Bene.

 (In disparte a Warren): Insomma, quando comunicate qualcosa dovete farlo anche in modo chiaro. Non sono riuscita a capire neppure io (riferito al termine di cui parlava prima, ndt). Mi spiace per questo. Bene. Che altro?

Lui (un giornalista del pubblico, ndt) si è documentato a casa molto bene, devo dire! È fantastico, ed è per questo che devi aver letto.

Vi sono alcuni libri anche in tedesco sulla Kundalini, libri orribili (in cui si dice) che vi provoca danni, vi brucia. Niente del genere, non è vero. Il fatto è che quando il (sistema nervoso) simpatico è stimolato da cose sbagliate, vedete, quali attivazioni attraverso il sesso ed altre stimolazioni, (ad esempio) alcuni provano ad intervenire su questo (indica l’Agnya) per alterarlo e via dicendo, allora cominciate a vedere delle luci e tutte queste cose, è tutto un corto circuito. In realtà soffrite moltissimo in questo modo, è indubbio. (Al contrario, il risveglio) è spontaneo, avviene proprio in modo spontaneo.

(Al giornalista:) Ti senti rilassato? [Il giornalista annuisce] L’hai ricevuta. Hai ricevuto la realizzazione. La sola cosa è che devi sapere qualcosa al riguardo, tutto qui. Completamente rilassato, non ci sono pensieri.

Giornalista: Nessuna domanda, Shri Mataji (ride, risate).

Shri Mataji: Nessuna domanda (Shri Mataji ride). L’hai ricevuta. L’hai ricevuta. Proprio mentre parlavi con me l’hai ricevuta, perché sei una persona positiva e vuoi conoscere questa cosa.

Se si viene (qui) decisi a criticare, niente può funzionare, sapete. Ecco, lui l’ha avuta. L’hai avuta.

Dio ti benedica. Dio ti benedica.

Ti appartiene. Io non ho fatto nulla, ho soltanto parlato con te. La Kundalini sa che sei seduto dinanzi a me. Lei lo sa da sola, (perché) è tua madre. È tua madre. È la tua madre individuale ed è lo Spirito Santo.

Questa è la Madre primordiale di cui i cristiani non parlano e non vogliono che sappiate niente altro: (secondo loro) dovreste apprendere tutto ciò che vi insegnano loro e niente di più.

Anch’io sono nata in una famiglia cristiana. Si devono avere i paraocchi su entrambi i lati, sapete. Non si deve guardare da una parte o dall’altra.

Per questo i giovani sono caduti nella trappola di questi orribili guru venuti qui per fare denaro. So di qualcuno arrivato in Germania direttamente dalla prigione indossando abiti color zafferano e si è stabilito lì, in un centro da qualche parte, e tutti sono accorsi da lui.

È arrivato dalla prigione! (Shri Mataji ride). (Queste cose accadono) perché non sanno riconoscere un vero guru… la differenza fra un Sat-Guru e un a-guru (falso guru). In India esiste un’infinità di libri a questo proposito.

Ma loro non lo sanno, poveretti, ed io non li biasimo perché cercavano, cercavano molto sinceramente e sono finiti nei guai. Io però li denuncio (i falsi guru) dal 1974.

Un altro problema con i giovani occidentali era però che odiavano il Cristianesimo, questo è un (altro) problema. Così, quando io parlavo di Cristo loro giravano i tacchi e se ne andavano.

Non si riusciva a parlare con loro.

Dicevano: “Non ci parli di Cristo”, e se ne andavano. Pertanto, questo Cristianesimo non ha causato loro altro che danni, per cui non vogliono proprio sentire parlare di Cristo. Insomma, Cristo è indubbiamente il Dio vivente, ed io devo parlare di Lui molto diffusamente. Ma loro non hanno gradito. È un tale problema di concetti, di concezioni (mentali, ndt).

Vedete, la realtà è ciò che è: non è un concetto, è ciò che è. Capite? Cristo è il figlio di Dio. Egli è la personalità vera.

Qualsiasi cosa possa fargli una chiesa o chiunque altro, non fa differenza. Egli è ciò che è, e il problema è il concetto.

Il concetto non è la realtà, esso è una semplice proiezione mentale, solo una proiezione mentale. Dovete elevarvi oltre (la mente, ndt) per essere lo Spirito. Capito?

Dio ti benedica.

Posso sapere il tuo nome, per favore? Il tuo nome, per favore? George! Bene. È il nome di un angelo, sì, San Giorgio. E San Giorgio noi lo chiamiamo Bhairava; nella nostra lingua indiana è chiamato Bhairava, San Giorgio. È un grandissimo dio, un dio… un angelo.

Sì. Qui ora non c’è nessun altro (forse a fare domande, ndt). Steve, hai qualche domanda? (Shri Mataji ride, risate) No, dovete averne, perché dovete affrontare i giornalisti. E tu? Peter? Fate una domanda.

Domanda: In che parti del mondo è stato diffuso questo messaggio, Shri Mataji? Dove è stato diffuso il messaggio, nel mondo?

Shri Mataji: Cos’è?

Warren (ripete): Dove è stato diffuso questo messaggio nel mondo? In quali nazioni?

Interlocutore: Sì.

Shri Mataji: Oh, Dio!

Warren: Ormai le nazioni sono sedici, Shri Mataji, e in undici di esse è davvero molto attivo; e in circa sei di queste nazioni ci sono migliaia di persone, migliaia e migliaia.

 Shri Mataji: Davvero.

Domanda: Shri Mataji, in questo movimento arrivano da tutte le diverse religioni?

Shri Mataji: Certo, certo, qui abbiamo… (Al Jalal? Nome non chiaro) lui viene dall’Algeria ed era di religione islamica. Poi naturalmente lui lo conoscete molto bene. E soltanto qui troverete sedute insieme persone di diverse religioni. C’è una signora induista seduta lì.

Poi, qual era la tua religione, Mary? Cristiana? Dei “nati due volte”. (Risate)

Warren: Lei è nata cristiana, sì.

Shri Mataji: (ride) Si sono certificati da soli come nati due volte, ho pensato: “No”. È la stessa cosa, oh, capisco. Bene. Certo, indubbiamente abbiamo tutte le religioni, tutte le caste, tutte le fedi.

Ad esempio dalla Sierra Leone. Ormai abbiamo africani, abbiamo spagnoli, abbiamo persone anche in Bolivia. Quale religione seguono in Bolivia?

Warren: Pare un certo tipo di Cristianesimo.

Shri Mataji: Il Cristianesimo. In Bolivia. Di un certo tipo (risate). E adesso anche in Perù, ovunque. Quindi è una cosa infinita. Arriva a tutti. Non è possibile il contrario, sapete: se Dio è uno, come può essere interdetto a qualcuno? Abbiamo cinesi e giapponesi. Abbiamo persone di ogni tipo, di ogni razza, da ogni parte. Quindi è fuori questione (escludere qualcuno).

Ora, che altro? A dire il vero non sono in grado di dare l’intera lista di nazioni (in Sahaja Yoga), ma sono praticamente tutte ad eccezione delle nazioni scandinave. Quelle non le abbiamo avvicinate, ma abbiamo degli scandinavi in Sahaja Yoga; però lì non abbiamo ancora creato dei centri.

Domanda: Shri Mataji, mi può parlare un po’ di quando è andata a Milano, mi pare che ci sia stata moltissima gente… si direbbe un tributo come stasera, è intervenuto un migliaio di persone o giù di lì.

Shri Mataji: Che cosa… la gente…

Warren: (ripete) Che cosa è accaduto a Milano? Pare che la prima volta in cui è andata lì ci siano state e si siano riunite moltissime persone…

Shri Mataji: Sì, sì. Vedete, penso che gli italiani siano persone molto sensibili. Gli italiani sono molto sensibili. E vi sorprenderà che non ci siano (falsi) guru in Italia, ad eccezione del nord Italia. Loro sono persone molto sensibili, molto emotive e sensibili; rispettano l’amore ed hanno rispetto anche per la madre. E quando hanno visto la mia fotografia, hanno sentito qualcosa, non so cosa abbiano sentito nei riguardi della mia fotografia. Non so che fotografia fosse, ma forse hanno provato pace, o qualsiasi cosa sia. Però ero sorpresa che tutta la sala fosse piena di gente, completamente. E gli italiani, anche per quanto concerne il loro governo, sono tutti molto aperti verso Sahaja Yoga. Sorprendente. Sono persone molto sensibili e devono aver constatato che io ho fatto solo del bene. Non ci sono obiezioni di nessun genere e adesso mi hanno invitata ad una conferenza stampa di cui Guido vi parlerà, è una conferenza stampa di tutti gli italiani. La conferenza stampa è un evento molto importante dal titolo…

Warren: “Ospite dell’Anno”, Madre, alla televisione italiana.

Shri Mataji: “Ospite dell’Anno”. Pensate un po’.

[Guido spiega fuori dal microfono chi saranno tutte le personalità presenti]

Shri Mataji: Parlare con tutti loro! (Risate)

Guido: Sì. Ci saranno migliaia di persone.

Shri Mataji: Sarà bello, sarà bello, davvero piacevole incontrarli tutti.

Sì. Ma sento che per qualche motivo l’Austria è un paese molto, molto centrato; è molto, molto al centro.

Gli austriaci non sono né Oriente né Occidente: persone al centro. E sono molto adatti a Sahaja Yoga, sono molto assennati, in Austria. Abbiamo trovato persone molto assennate, in Austria, senza dubbio.

Un’altra cosa è che l’Austria non ci ha mai creato problemi. Non abbiamo mai avuto persone schizofreniche o assurde o litigiose, niente; abbiamo bellissime persone. Sorprendente. Ritengo dunque che l’Austria abbia un posto speciale in Europa.

[Domanda incomprensibile, poi si sente un tonfo. Shri Mataji dice: “È caduto qualcosa (forse un quadro dal muro, ndt), tutto a posto. Sapete, sono molto pesanti e voi ci avete messo dei chiodi piccolissimi”]

Shri Mataji: (chiede al giornalista di continuare la sua domanda) Dunque, che cosa accade se…? (Il giornalista continua: “Che cosa accade alle persone dopo la morte se non avranno raggiunto questo stato che Lei ha descritto…”) Se non lo si riceve? O se lo si riceve (il risveglio della Kundalini, ndt)?

Gli yogi: Se non lo si riceve.

Warren: (ripete) Alcune persone ottengono il risveglio della Kundalini, altre no. Che cosa accade, dopo la morte, a chi non l’ha avuto?

Giornalista: …l’inferno… La maggior parte delle religioni dice di fare a modo loro, diversamente si finirà in qualche luogo poco piacevole… (Risate)

Shri Mataji: Che cosa…?

Warren: Ha detto che le religioni si basano in maggioranza su un concetto per cui si fa come dicono loro oppure si finisce in un luogo orribile. (Shri Mataji ride).

Shri Mataji: No, non è così. Vedete, penso che la maggior parte della gente dovrebbe ottenerla (la realizzazione) per avere una visione molto generosa dell’intera cosa. Per come è oggi il mondo, sarà ricevuta dalle persone, esse prenderanno la realizzazione, ne sono sicura. La maggioranza la riceverà. Nel caso in cui muoiano senza averla ricevuta, rinasceranno e la otterranno. Ma chi deve andare all’inferno ci andrà comunque (Shri Mataji ride di nuovo), in ogni modo.

Vedete, ci sono persone, direi, che non vorrebbero mai accettare nessuna cosa buona; può essere, potrebbero esserci, io non ne ho conosciute, ma è possibile. Dovremmo concedere a tutti il beneficio del dubbio.

[Il giornalista dice qualcosa]

Shri Mataji: Sì, perché, vedete, sì, è così, adesso vi spiegherò ciò che accade: il vostro Spirito è assoluto, assoluto. Lo Spirito è qualcosa di assoluto. Supponiamo ora che vogliate sapere se io sono buona o no, o se lui (indica Warren seduto alla Sua destra) è buono oppure no. “Buono” non è il modo in cui noi consideriamo le cose, come quando si guarda l’abito o il viso: non è questo, è qualcosa di superficiale.

Quando però dobbiamo capire se la persona è a posto o no sentiamo i suoi chakra, sapete. Si può sentire sulla punta delle proprie dita quale chakra è bloccato (nell’altra persona, ndt).

Vedete, come ha detto Maometto le vostre mani parleranno. Quindi voi sentite gli altri sui vostri centri. Pertanto noi non li classifichiamo come buoni o cattivi, quella categoria non esiste in Sahaja Yoga.

Ciò che noi diciamo è quale centro è bloccato in una persona. E quello bloccato, il centro che non è a posto, cerchiamo di correggerlo.

Possiamo dire che è come un malato che arriva in ospedale. I medici non dicono che è buono o cattivo, non fanno queste distinzioni. Diagnosticano la malattia e la curano.

È così. Dunque non si parla di buono e cattivo in Sahaja Yoga. Ciò di cui si parla sono i centri che sono fuori posto; alcune persone, però, hanno danneggiato completamente i propri centri, non hanno più la Kundalini con sé, sono simili a demoni.

Alcuni devono esserlo stati. Non voglio fare il loro nome ma potrebbe essere. Che fare dunque con gente simile? Devono avere il desiderio, intendo che non si può forzare nessuno, è questo il grosso problema.

Se lo desiderano, molto bene; se non la desiderano non potete costringerli. No, non si può, devono desiderarlo in piena libertà, allora la riceveranno, (riceveranno) la gioia, niente può essere forzato. È questo il problema.

Quindi noi non classifichiamo, non condanniamo nessuno come cattivo né esaltiamo qualcuno come eccellente, ma diciamo quali sono i centri bloccati. E, quando otterrete la realizzazione, saprete quali sono quelli bloccati in voi. E saprete anche quali sono bloccati in un altro.

E se glielo dite… se, ad esempio, io dico a lui: “Dottor Warren, il tuo Agnya è bloccato”, significa che il suo ego sta crescendo. Ma lui non si sentirà offeso perché avrà mal di testa, allora dirà: “Meglio correggerlo, Madre”.

A causa del suo ego avrà un leggero mal di testa. “Va bene, correggilo”. Nessuno dunque ci resta male.

Vedete, non esiste niente come il bene e il male, le parole che usiamo sono molto vaghe, sono termini molto vaghi. Non sono precise perché lo Spirito è assoluto, quindi tutto ciò che è collegato allo Spirito è conoscenza assoluta.

Voi potreste definire una persona molto brava, eccellente; ma noi questo non lo accettiamo, ciò che accettiamo sono le condizioni dei suoi chakra e quanto possiamo aiutarla.

Tutto qui. Non ci interessa chi è buono o chi è cattivo, questa categoria non esiste. Quella categoria (non esiste) ma, ovviamente, le condizioni dei chakra sono molto importanti.

Qualche altra domanda? Steve, è meglio che tu me le faccia – lui è americano.

[Domanda incomprensibile – forse viene chiesto a Shri Mataji di descrivere come abbia ricevuto Lei la realizzazione del Sé]

Shri Mataji: Io? Descriverlo? Oh Dio (Shri Mataji ride, risate). Ora, io non l’ho mai ricevuta (la realizzazione), come faccio a spiegarlo? (Risate) Io sono nata così.

Ma riguardo all’esperienza della realizzazione del Sé che ho visto accadere alla gente, direi che prima di tutto, quando la Kundalini sale, sapete, ovviamente il meccanismo entra in azione con totale energia e, quando attraversa l’area della fontanella, per prima cosa sentite la brezza fresca nelle mani, ma non necessariamente. Alcune persone sentiranno una brezza fresca fuoriuscire dalla sommità della testa, della propria testa.

Ecco dunque l’auto-certificazione, sentite la brezza fresca. Da alcuni però potrebbe uscire un calore esagerato. Soprattutto se c’è un malato di cancro o qualcuno così, un malato grave, sentite che esce del calore.

O anche se è una persona fortemente posseduta, magari profondamente infelice o arrogante o comunque sia.

Potete vedere chiaramente, con i vostri occhi, la Kundalini pulsare a livello dei diversi centri, ma specialmente alla base della colonna vertebrale nel punto che chiamiamo osso sacro. Sacro. È il sacro, l’osso sacro, nell’osso sacro.

Potete vederlo molto chiaramente. Abbiamo delle fotografie di questo, potete vedere proprio una pulsazione, simile a quella di un cuore.

Poi l’esperienza si sposta, devo dire che in alcune persone lo fa. Loro sentono la salita (della Kundalini), se è lenta. Ma se sale di colpo non sentite niente, sentite soltanto la brezza fresca che esce dalla vostra testa. Poi iniziate a sentirla uscire anche dalla punta delle dita.

Ma la sensazione che percepite prima di tutto, quando oltrepassa questo centro, è che siete oltre i pensieri. Siete nel presente, oltre i pensieri, gioite semplicemente della pace, sapete, della pace del vostro essere. Gioite di voi stessi, in un certo senso; e poi, quando attraversa (il Sahasrara chakra), una specie di gioia discende in voi.

Gente diversa ha sensazioni diverse, ma diciamo che per quanto riguarda gli indiani, sapete, loro non pensano quanto pensate voi, che pensate, pensate, pensate, pensate troppo.

Loro non pensano, quindi prima di tutto ricevono la gioia. Invece ritengo che in Occidente ne ricevano soprattutto la consapevolezza. Iniziano a sentire il chakra di questo e di quell’altro, eseguono questa e quella pratica e alla fine ottengono la gioia. Gli indiani, al contrario, per prima cosa ottengono la gioia e dicono: “Non vogliamo preoccuparci di nulla”…

Il tipo di esperienza dipende quindi dalle condizioni della persona. In genere, però, una cosa che accade a tutti voi è che i vostri occhi cominciano a brillare, c’è un luccichio, c’è uno scintillio negli occhi; questa è una cosa.

E il viso diventa rilassato, sapete, le rughe si distendono, a volte si dimostrano dieci anni di meno.

Io per esempio ho sessantaquattro anni, ma la gente non riesce a crederci perché, vedete, io non sento affatto la mia età. Noi tutti abbiamo dimenticato la nostra età. Ed è questo che vi accade perché entrate in uno stato di esistenza pura. Richiede però un po’ di tempo, è una crescita graduale; ma inizia con il germogliare del seme, ossia della Kundalini.

Tuttavia, le persone hanno (esperienze) differenti. Nel suo caso, ad esempio, so che è stata molto profonda. Infatti lui era un grande ricercatore e aveva fondato per conto suo un gruppo musicale, “Sahaj-Band” senza conoscere il termine “Sahaj”, per conto suo, non so come abbia iniziato.

Deve avere ricevuto (l’ispirazione) dall’inconscio, davvero. E ha avuto una esperienza molto intensa perché in seguito l’ho incontrato per circa cinque minuti e poi lui è andato a Boston, e da Boston mi ha inviato un telegramma in cui diceva: “Madre, La aspettiamo a Boston”.

Mi hanno chiesto: “Madre, chi è costui?”. Ho risposto: “È Steve, lo conosco benissimo, andrò laggiù”. E loro erano sorpresi e hanno detto: “Ma come farà a riconoscerlo? Lo ha visto solo per cinque minuti”. Io ho risposto: “Lo riconoscerò, non preoccupatevi, ci andrò”. Quindi, vedete, posso sentire anche io stessa, dentro di me, una persona che abbia ricevuto la realizzazione. Così come ho detto a te che sei ormai senza pensieri.

È un rapporto della collettività, è un rapporto collettivo; infatti, grazie alla coscienza collettiva, potete sentire un’altra persona e potete sentire voi stessi.

Ma è un’esperienza che si percepisce sul vostro sistema nervoso centrale, è questo il fatto. Quale sia il momento in cui ottenete la gioia e in quale momento ottenete la consapevolezza, dipende però dalle vostre condizioni.

Ma, soprattutto in Occidente, prima diventano consapevoli, più consapevoli. Iniziano a vedere meglio le cose: ad esempio, chi non ci aveva mai fatto caso, (inizia a notare) una bellissima tenda messa qui; mentre (in genere) la gente verrà, guarderà superficialmente e se ne andrà.

Invece, un sahaja yogi noterà la bellezza della tenda, il bel disegno, i bei fiori e così via.

Vedete, penetrazione in ogni cosa; iniziate a percepire ogni cosa, c’è penetrazione.

Ma le esperienze sono varie e diverse e penso che tutti debbano annotarle. Siete così tanti.

Warren: Madre, una domanda che molti fanno in queste conferenze è questa: perché nel passato era tanto difficile mentre oggi è così facile?

Shri Mataji: È una domanda piuttosto imbarazzante per me (risate, Shri Mataji ride). Ma si dovrebbe giungere alla conclusione che deve esserci qualcosa (di particolare) riguardo a me, se lo faccio con tanta facilità.

Capito? Questo è un punto. Un secondo punto potrebbe essere – ve lo spiego con una analogia – che all’inizio ci sono pochissimi fiori su un albero, pochissimi, uno o due. Poi, quando l’albero cresce in età ed ha inizio il tempo della fioritura, ce ne sono migliaia.

Ebbene, il tempo è venuto. Il momento è giunto ed io sono venuta, probabilmente sono le due cose insieme.

Magari, però, io conosco meglio il trucco del mestiere, forse. Ciò che io ho scoperto è la realizzazione a livello di massa; non individuale, ma a livello di massa. È questo che ho scoperto.

Se volete che lo dichiari, lo farò. Ma ritengo non ci sia niente di grandioso in questo.

Infatti, vedete, se si possiede qualcosa, che c’è di straordinario? Io non ho acquisito nulla mentre voi sì, è questo il punto. Voi l’avete conquistato, io non ho conseguito nulla. Io lo possedevo innatamente. Voi invece lo avete ottenuto. (Nome non chiaro: Al-Jalal?) devi rivolgermi alcune domande. Vedete, lui è un avvocato.

Domanda: Di solito, nella storia delle religioni, ogni religione sostiene di essere la migliore, ma esaminandole a fondo tutti gli ideali sono gli stessi. E penso che qualcuno lo abbia chiesto: quando si arriva in Sahaja Yoga, si capiscono meglio queste religioni e si scopre, come ha detto Lei, che esiste un unico Dio e che tutte queste religioni portano allo stesso punto; allora come mai questa gente non ha capito…

Shri Mataji: (Sono) fuorviati, fuorviati. Come abbiano potuto formare gruppi (religiosi, ndt) tanto diversi, questa è una buona domanda. Ora, vedete, in Sahaja Yoga penetrate nell’essenza di ogni cosa. Supponiamo di arrivare all’essenza dell’albero. L’essenza, o la linfa dell’albero arriva ad ogni foglia, non fa distinzioni. Ma i fiori sono diversi.

Ora, ciò che ha fatto questa gente è stato strappare questi fiori. Chi dice, ad esempio, che una certa religione è soltanto sua, ha strappato il fiore e i fiori sono ormai morti. Quindi vanno avanti con fiori morti. Le religioni sono morte ormai. Ma esse fioriscono sullo stesso albero e voi penetrate nella linfa attraverso le radici.

Vedete dunque che sono tutte la stessa cosa. È proprio una manifestazione della stessa cosa.

Ora, l’elettricità scorre, vi dà (luce) lì, vi dà l’aria condizionata, agisce lassù, ma l’elettricità è la stessa; perché si diventa l’essenza.

Ma a guardarle da fuori appaiono diverse.

Specialmente quando hanno strappato deliberatamente i fiori e stabilito: “Questo è mio, Cristo è mio”. Com’è possibile? “L’Islam è mio”. Com’è possibile? Non lo è.

Non potete possederli. Non possono essere di vostra proprietà. È di questo che vi rendete conto, e per questo capite che hanno tutte la stessa (essenza), vedete; (questo) perché adesso siete diventati l’essenza, occhi nuovi si sono aperti e vedete che sono tutte la stessa cosa.

Ormai non potete diventare fanatici, non potete. Anche se ci provate non ci riuscite (Shri Mataji ride, risate). Non potete proprio più diventare fanatici perché capite che l’essenza è la stessa.

Insomma, lo zucchero si mette qui, si mette là e si mette là; se diventate lo zucchero siete in ogni cosa, no? Intendo che la religione ha dovuto assumere forme leggermente diverse per adattarsi ai tempi in cui si viveva.

I tempi sono stati sempre diversi, vedete, per cui dovettero cambiare la forma esteriore e cose del genere a livello sociale, politico e via dicendo. Ma l’essenza era la stessa.

Sì.

Domanda: Shri Mataji, allora la conclusione che possiamo trarre sarebbe che alla fine Sahaja Yoga farà cessare tutto il fanatismo?

Shri Mataji: Certo! non potete averlo più (il fanatismo), questo è verissimo, perché capite che l’essenza è la stessa. Come può… Vedete, dovremmo dire che “fanatismo” derivi dalla parola “finito”.

Quando entrate nell’infinito, come può esserci fanatismo? Limitate voi stessi quando dite di essere questo o quello. Questo è formare gruppi, in effetti non è altro che formare normali associazioni, sapete. Ad esempio esistono associazioni come quella di chi mette le posate a sinistra. Altri le mettono a destra; altri le distribuiscono; vedete, è proprio come formare stupide associazioni, tutto qui.

Non potete circoscrivere a dei gruppi Dio o Cristo o nessun’altra di queste incarnazioni; sono tutti fratelli e sorelle e parenti fra loro. Sono tutti imparentati gli uni con gli altri.

Ma coloro i quali erano al potere, hanno cercato di distruggerli appena possibile e assumerne il controllo. Cristo visse (una vita pubblica, ndt) per quattro anni, come sia vissuto Maometto lo sapete, sapete come siano stati tutti torturati; questo è ciò che è accaduto, perché volevano approfittare di loro.

Ma ora perdonateli, bene, non importa, cambieranno.

Qualche altra domanda? Sì, qui, bene.

[Domanda inudibile]

Shri Mataji: Ungheria.

Warren: (ripete) Come dovremmo avvicinare i ricercatori in questi paesi che non sono liberi, come l’Ungheria, la Cecoslovacchia e via dicendo?

Shri Mataji: Da un certo punto di vista sono messi meglio, vi assicuro (ride). Sono stata in Russia, sono stata in Cecoslovacchia, so che non sono liberi ma, sapete, anche la libertà si dovrebbe essere in grado di sostenerla. Se osservate quel che accade oggi nei paesi liberi, sono spaventosi.

Se andate in America non potete indossare l’orologio, non potete indossare braccialetti né altro. Magari domani vi strapperanno via anche i capelli. È un paese così caotico!

In un certo senso, gli esseri umani non sono neppure in grado di sostenere questa libertà. Per quanto riguarda questi paesi non liberi, vi assicuro che la gente è molto semplice.

Sono stata in Cina, sono stata in Russia a causa del lavoro di mio marito: la gente è molto semplice, i governi sono tutti orrendi. Ma basterà un attimo per avviare Sahaja Yoga lì, un batter d’occhio.

A dire il vero, in un certo senso ci è già arrivato. Ma ora capiscono con la logica di cosa è capace Sahaja Yoga.

Quindi (Sahaja Yoga) arriverà in Russia, arriverà in Cina, (arriverà) in questi più paesi più grandi. Ma che dire dei paesi “liberi”? Parlatemi, prima di tutto, di loro (ride). A che punto sono? Liberi? Quella è dissolutezza.

Sì.

Guido: Quale può essere l’influenza di Sahaja Yoga a livello sociale, politico e…

Shri Mataji: Straordinaria, perché avremo persone di quella qualità. Ciò che ci occorre è una trasformazione degli esseri umani.

Gli individui ipocriti che fanno grandi discorsi altisonanti non possono ottenere niente, non è forse così? Ma le persone che credono, (anzi), che non solo credono ma sanno per certo che siamo parte integrante del tutto, non penseranno ad un governo o ad un altro: penseranno ad un unico mondo, alla globalità.

Tutta questa cosiddetta politica esiste perché siamo divisi; il naso lotta, gli occhi lottano, le orecchie. Ma quando si scopre di appartenere ad un unico corpo, che motivo c’è di lottare?

Così quasi tutta la politica si dissolverà completamente. Di fatto adesso guardate, guardateci: noi abbiamo poteri quindi siamo capitalisti, e vogliamo darli agli altri quindi siamo già anche comunisti; vogliamo condividerli, non vogliamo tenerceli.

Quindi stiamo già facendo la cosa giusta, (creiamo) l’integrazione. Tutti questi problemi hanno origine dagli esseri umani, e si dissolveranno appena essi diventeranno lo Spirito.

I problemi sociali… Vedete, abbiamo già risolto molti problemi sociali in Sahaja Yoga. Noi non abbiamo i problemi che si vedono normalmente; i nostri bambini sono straordinari, i nostri matrimoni sono eccellenti, noi gioiamo della nostra vita, è paradisiaca.

Ci sono uno o due incidenti, non importa, ma generalmente abbiamo una società splendida. Nessun litigio, nessuna gelosia, nessuna competizione, nessun astio, nessun odio, niente. Non è forse straordinario avere una società simile senza imposizioni, niente, ma assolutamente liberi?

Ah ora, Mary, cosa volevi domandare?

Domanda: …perché milioni di persone nei paesi cosiddetti liberi… mi aspetterei ad esempio che tutta Vienna partecipasse ai Suoi programmi. Perché la gente perde l’occasione? Legge il manifesto e passa oltre, è accaduto a me nel 1982. Ho visto il Suo manifesto, l’ho letto ma sono passata oltre. È soltanto un anno, circa un anno e mezzo fa che sono venuta al Suo programma. Sarei potuta venire nell’82. E lo stesso accade ad una quantità di persone. Perché?

Shri Mataji: Insomma, che cosa posso farci io? (Risate, ride) Vedi, la gente, alcune persone sono molto superficiali, altre hanno una grande opinione di sé, pensano di non avere bisogno di nulla; ci sono cose di ogni tipo, lo so, sono d’accordo con te, ma accade.

Sì, prego.

Domanda: Forse è solo una questione di pubblicità.

Shri Mataji: Sì.

[L’interlocutore continua:] … il testo in tedesco del Suo manifesto sembra un po’ la pubblicità di un caffè istantaneo.

Shri Mataji: Di…?

Warren: (ripete) Dice che la pubblicità fatta dai sahaja yogi per questo programma suona come una pubblicità di un caffè istantaneo. Lui pensa che…

Shri Mataji: È caffè istantaneo! Ma che fare? (risate, Shri Mataji ride).

Warren: No, ma lui sta dicendo che quel tipo di pubblicità è…

Shri Mataji: Vedete, vi dico…. Vi dico che noi però compriamo il caffè istantaneo, non è forse così? Ora nei tempi moderni ogni cosa è istantanea, così abbiamo dovuto anche avere uno Yoga istantaneo. È così, che fare? È così, ma adesso guardate: potremmo dire che lo si ottiene dopo molte sofferenze e che occorre sacrificare questo e quello, bene, ma non è vero.

No? Che fare? È un caffè istantaneo. Ma noi beviamo caffè istantaneo, vogliamo tutto istantaneo oggigiorno, perché non lo Yoga?

Domanda: (non completamente comprensibile) … Ha l’aria di una pubblicità per… beh… per un falso guru… suonava come “felicità qui ed ora, all’istante, irrevocabilmente; venite qui e…”. Però non suona…

Shri Mataji: Quindi ci dica lei come fare pubblicità (risate).

Interlocutore: Beh, questo è il problema…

Shri Mataji: Sì. Vede, ciò che sto dicendo io è che è una realtà, ve lo dico realmente, è un fatto, è la verità.

La Kundalini dei tempi moderni io la chiamo la Kundalini a propulsione, io stessa sono davvero sorpresa di come funzioni. Sfreccia proprio, sapete. Sono migliaia le persone in India, migliaia. Sale in un batter d’occhio. Che cosa devo fare io, funziona così, penso che il Divino sia ansioso che adesso noi la riceviamo. È così. Nei tempi moderni funziona con grande rapidità.

E non soltanto io, chiedete a lui a quante persone ha dato la realizzazione; ciascuno di loro ha dato la realizzazione a migliaia di persone. Insomma, vedere per credere. Ma per la pubblicità adesso non sappiamo cosa dire. Che cosa c’è scritto, ora?

Warren: Forse il fatto è… non so, la terminologia inglese potrebbe essere un po’ disinvolta, un po’ frivola, o qualcosa del genere. Forse lei intende qualcosa di più intenso, sì? Intende più profondo, più…

[L’interlocutore risponde ma non si sente]

Warren: (ripete a Shri Mataji) Suona come per gli altri guru…

Shri Mataji: Non so cosa scrivano gli altri guru. Ma perché non pensate a cosa dovreste scrivere voi? Io non ne ho idea. Però quello che sto dicendo è…

Sahaja yogi: C’è scritto che è giunto il tempo della vera realizzazione, qui ed ora. Tutto qui.

Warren: È giunto il tempo della vera realizzazione qui ed ora.

Shri Mataji: Che cosa dovremmo dire, cosa dovremmo dire, allora? Qui ed ora è un fatto, ve lo garantisco (Risate, Shri Mataji ride). No, possiamo… che cosa dovremmo dire?

[Qualcuno dal pubblico commenta ma non si sente… “Penso che lui … un ottimo esempio…”.]

Shri Mataji: Va bene, sì, sì, è vero, è vero. Ma ciò che dico è per attrarre la gente.

Ciò che lui sta dicendo è che se si deve attrarre la gente da fuori dovremmo mettere… cercare di cambiarlo. Ma non so cosa…

Warren: Penso che forse, nella domanda di Mary fosse sottinteso se esiste un momento, se esiste un determinato stadio in cui si viene in Sahaja Yoga, oppure dovrebbero essere portati tutti subito? Si giunge ad uno stato nella propria consapevolezza in cui si è pronti? Oppure semplicemente si arriva, a prescindere dal fatto che il reparto pubblicità sia valido o no?

Shri Mataji: Non so proprio che cosa dire su questo punto, perché non si può dire per certo che la gente debba arrivare ad un certo stadio; infatti un uomo è stato portato da sua moglie la quale diceva che lui è il peggiore, che fa questo e quello e cose di ogni genere, brutte attestazioni su quell’uomo; ma appena è entrato ha ottenuto la realizzazione.

Warren: Sì.

Shri Mataji: È proprio vero, vi assicuro.

Persone malate di cancro hanno ottenuto la realizzazione in un attimo. Quindi, quale sia lo stadio io non lo so. Ma forse possiamo dire l’attitudine nei confronti della vita. Forse è l’attitudine verso la vita. Come ad esempio, in Occidente, questi funzionari della BBC, che mi avvertono che se diciamo che è gratuito nessuno ci ascolterà. Insomma, io non posso dire che è a pagamento. Quello è un punto.

Lui ha detto che se si dice “entrata libera”, penseranno a qualcosa di inutile. Sapete, il condizionamento è talmente forte che se si dice “entrata libera” (diranno): “Oh, dev’essere qualcosa di strano”.

Warren: Lui ha detto che è il cervello anglosassone. Qui abbiamo la parte sassone!

Shri Mataji: Questo è quanto ha detto lui, sì. Il cervello anglosassone non riesce a concepire qualcosa che non implichi denaro, pensate un po’. Me l’ha detto francamente e mi ha detto: “Modifichi questa frase”. Ho risposto: “Ma che cosa dovrei dire? Io davvero non prendo denaro, che cosa devo dire?”. Le cose stanno così. Vedete, questo è il condizionamento della mente.

Invece in India non è così. Se notate, in India arriveranno dai villaggi su carri trainati da buoi, cammineranno per miglia, quando sanno che io andrò là. Inoltre qui manca la conoscenza. Non hanno alcun retaggio, direi. È necessario un retaggio culturale (di spiritualità, ndt) oppure non saprei.

Ma la sensibilità è necessaria. Gli italiani non avevano il retaggio culturale però c’è sensibilità.

La peggiore direi è la Svizzera, anzi l’America: è la peggiore di tutte. L’America si è infatuata di guru di ogni genere, ma per Sahaja Yoga è decisamente mediocre, scadente. Mi dispiace ma è così. Non si interessano a Sahaja Yoga.

Ora, dopo avere provato tutti i tipi di guru in vendita, lo hanno preso in considerazione e adesso stanno arrivando. Loro vogliono fare acquisti, sapete. È una moda. Il guru è una moda. Non è niente di profondo, è una moda, andare da questo e quello e quell’altro guru. Come si fa dunque a parlare con loro? Hanno denaro; vogliono comprarlo.

L’esperienza in America è stata la peggiore di tutte, devo dire. È considerata la nazione più avanzata, la più libera, (ma) sono i peggiori di tutti.

In Austria invece ho visto che le sale si riempiono, sono piene. In Austria abbiamo sempre le sale strapiene. Come anche in Italia.

Non mancano mai persone. In Austria devono sedersi sulle scale, vero? Quindi non abbiamo quel problema.

Ma, forse, ottenere la realizzazione non è possibile a tutti. È necessaria una certa capacità di comprensione. Ma non so spiegarne il perché. Infatti le sale sono tutte piene, vi assicuro. Sapete, le sale si riempiono completamente. La gente si siede sulle scale, alcuni si siedono fuori, altri rimangono in strada. È così, nonostante siano “cervelli sassoni”, come dice lui, anglo-sassoni… Avete scritto “gratuito” (sul manifesto)?

Sahaja yogi: Sì.

Shri Mataji: Sì, è così. Cambieranno; con gradualità cambieranno. Sapete, devono imparare ancora qualche lezione, penso, tutto qui. Devono imparare qualche altra lezione. Ora, tu, per quanto ti riguarda ti spiegherò perché.

Dato che tu sei un grosso dirigente delle Nazioni Unite, il fatto stesso di lavorare alle Nazioni Unite ti rovina la testa, te lo assicuro. Infatti io lo so, mio marito è lì. Quindi li conosco tutti e le loro teste si gonfiano, sapete, per il fatto di essere personalità delle Nazioni Unite. Allora partecipate a grandi conferenze, sapete, incontrate pezzi grossi, molto grossi, grandi, grandi capi.

Naturalmente, in capi così grossi (qui ‘capo’ nel senso di ‘testa’, ndt) queste cose non entrano. Dunque va bene. Ma tu ormai sei a posto.

Questa però è una cosa, i burocrati delle Nazioni Unite sono i peggiori di tutti. Saranno gli ultimi ad entrare in Sahaja Yoga. Mio marito è un burocrate ed io devo avere a che fare con loro, ma non parlo mai con loro di Sahaja Yoga, mai, mai, mai. I burocrati vogliono soltanto servire il governo, è tutto.

Non capiscono nient’altro. La burocrazia è così.

Ora che altro avete in Austria? La burocrazia, poi l’esercito. Gli studenti: loro verranno.

Sì?

Domanda: …Ci sono alcune persone che non sono in grado di compiere il passo finale. Conosco molte di queste persone a Vienna ed ho parlato con alcune di esse. E hanno detto che comprendono il messaggio ma poi si bloccano, dicendo: “Perché? Perché dobbiamo venerare Shri Mataji?”. È lì che si bloccano. Però sono veramente…

Shri Mataji: (chiede a Warren chiarimenti sulla domanda) Perché si dovrebbe andare da Shri Mataji?

Warren: (ripete la domanda) Perché si dovrebbe venerare Shri Mataji?

Shri Mataji: Non è assolutamente necessario. Sarei molto felice se non lo facessero. Ma, vede, chi mi venera ha riscontrato qualche beneficio. È per questo motivo che mi onorano.

Sa, in realtà a me non piace affatto. Faccio sempre in modo che questi puja siano molto lunghi per avere un po’ di tempo per riposare. Ma non voglio affatto che mi venerino; sarebbe ottimo, sarebbe un’ottima cosa da parte loro. Vi assicuro che quando alcuni di loro mi toccano i piedi mi vengono delle vesciche. Orribile. Come vi dicevo, ieri erano come scorpioni. Mi vengono queste enormi vesciche sui piedi.

Non voglio che mi onorino, se proprio me lo chiedete. Ma loro vogliono farlo. Infatti sapete cosa significa venerarmi, lo sapete tutti molto bene. Se mi adorate che cosa mi date? Niente. Dite alcuni mantra, questo e quello, (ma) che cosa mi date? Niente. Non c’è niente con cui (possiate) venerarmi.

Per esempio, ora, guardate questa mia fotografia: è di una volta in cui ero seduta in un villaggio[1]. Quando arrivai in quel villaggio, dissi che lì era vissuto un grande santo. Dissero che ce n’era stato uno, un musulmano di nome Miyan. Dissi: “Deve essere ancora qui”. Mi sedetti per tenere il mio discorso e vidi lo Spirito arrivare come due esagoni di luce, sapete, sulla sommità della mia testa; l’ho visto. Ma voi non potete vederlo, insomma la gente non può vederlo.

Però la macchina fotografica lo ha catturato. La macchina fotografica lo ha intercettato; e poi i raggi del sole iniziarono ad arrivare su di me attraverso quello Spirito simile ad un prisma, sotto forma di tutti i sette colori.

Io potevo vederlo, riuscivo a vederlo, per cui mi sentivo molto felice di questo rapporto. Ma nessuno riusciva a vederlo.

Allora ho detto: “Va bene, adesso è più che sufficiente”. Ho detto così. Ma se nessuno può vederlo, a che serve che io vi dica che dovreste vederlo? Tanto non lo vedrete.

Quindi, perché parlare anche della mia adorazione fino a quando non capiranno?

Tuttavia la macchina fotografica l’ha intercettato, che posso farci? Grazie a Dio la macchina fotografica l’ha captato, non sono stata io a dirlo.

Perché venerano Cristo? Non lo hanno mai visto da nessuna parte. Perché adorano la Madre di Cristo? Non l’hanno mai vista. Che cosa ha fatto lei? Ha solo pianto per tutta la vita. Non ha dato la realizzazione a nessuno; neppure Cristo ha dato la realizzazione a qualcuno. Perché lo venerano? Tu sei cristiana, dovresti rivolgere loro questa domanda.

Perché i musulmani venerano la Ka’ba?

Ma in Sahaja Yoga io sono una scoperta per voi. Non ho mai chiesto a nessuno di onorarmi, mai. Ba-ba!

È orribile per me. Mi spaventa la gente che cerca di venerarmi perché, sapete, debbo prendermi tutto, devo assorbire tutto ciò che voi avete. Quando avete…

Loro possono confermarvi che a me non piace. Io voglio lasciare ampi spazi in mezzo, sapete, così da avere almeno un po’ di tempo per riposare, di assorbire tutto, digerirlo ed espellerlo.

Dunque non occorre affatto che ne parliate. All’inizio non dovreste dire niente.

Dite loro: “Voi siete straordinari, venite”. Lasciate che ricevano la realizzazione.

Poi, se lo chiedono loro, in quel caso dovremmo considerare se debbano venerarmi o no, e comunque non è nemmeno permesso a tutti farlo. Lo sai questo, Mary, che non permettiamo a tutti di partecipare? Dovete essere persone pure, altrimenti non è permesso.

Questa venerazione è un vostro privilegio, non mio, in nessun caso, vi assicuro. (Shri Mataji ride) In nessun caso.

Su questo direte tutti che Madre lo evita, io lo evito proprio.

Mentre a questi falsi guru, dato che a loro non accade nulla, piace (essere venerati, ndt).

Dunque non esiste una spiegazione per questo. Deve essere capito. Se poi entrano in Sahaja Yoga possono capirlo benissimo. Finché non vengono, non dovreste parlare di me come di un’incarnazione, niente, non parlatene proprio. Non dovreste parlare di venerazione o altro. Dite soltanto che devono ricevere la realizzazione. Lasciate che prima aprano gli occhi, poi parlate di queste cose. Se vi mettete a parlarne all’inizio si bloccheranno di sicuro, rimarranno bloccati, perché non sono arrivati a quel punto. Devono essere idonei a tenere il mare per stare in mare, giusto?

Sì.

In effetti, all’inizio non è necessario niente. Ed io non voglio niente, davvero. Se c’è qualcosa che si deve fare è dare la realizzazione a tutti, tutto qui.

Però, per progredire, devono venerare.

Loro adoreranno qualcuno che è morto e sepolto.

Non hanno mai venerato Cristo quando era vivo. Non hanno mai venerato Sua Madre quando era in vita. Non hanno mai venerato Rama, non hanno mai venerato Krishna.

Molto comodo venerarli ora che sono morti. Infatti ormai loro sono pietre, che cosa possono farvi?

Questa è la natura umana. Quando qualcuno è morto allora è tutto perfetto. Quelli che crocifissero Cristo hanno eretto le Sue chiese.

Quando una persona è in vita, nel presente, non l’apprezzate mai. Infatti noi non permettiamo neppure a tutti di venerare.

È un grandissimo privilegio per chiunque essere presenti (alla venerazione), questo voi lo sapete. Non è per tutti. A molte persone in Inghilterra non è stato permesso, (è stato loro detto:) “Non siete ancora pronti, no, no, no, no”. Ovunque (è successo).

Ieri dicevo a Guido che non avreste dovuto portare quella signora, la vostra compagna di stanza che vi assillava, non era adatta.

E ho detto che era molto bloccata e non avreste dovuto portarla ai puja.

Questo mi disturba.

È molto significativo; ma così come qualcuno, per capire certe cose, deve fare il dottorato post-laurea, allo stesso modo dovete essere studenti post-laurea in Sahaja Yoga, per essere presenti ad una venerazione. Diversamente non dovreste. Quindi non parlate di questi argomenti. Si bloccheranno, senza dubbio. Insomma, non ho dubbi su questo.

Chiunque rimarrebbe bloccato, perché sembra molto strano dover venerare un altro “essere umano”, non è così?

Occorre dunque usare discernimento. Chiunque in quel modo si bloccherebbe, a meno che non siate sahaja yogi di prima classe e non ne comprendiate il valore e siate andati in profondità; allora soltanto capirete.

Deve essere apprezzato. Io non ho mai parlato di me a nessuno. Mai. Finché alcuni santi hanno cominciato a parlare di me. Alcuni santi hanno detto soltanto a certe persone come stavano le cose (ossia che Shri Mataji è una incarnazione, ndt).

Allora queste sono venute a farmi domande ed io ho detto: “Va bene, scopritelo da soli”. Vedete, con gli essseri umani occorre essere molto cauti e prudenti.

Io non voglio essere crocifissa, sapete? Occorre essere davvero molto prudenti con loro perché l’ego è la prima cosa con cui arriveranno.

Non capiscono ciò che è a loro vantaggio. Guardate: che cosa ha fatto loro Cristo (di male)? Li ha forse danneggiati o fatto loro del male? Però lo hanno crocifisso, non è così?

Hanno avvelenato Maometto. Perché?

Perché, per quale motivo? A causa dell’ego. Quindi occorre essere prudenti con loro.

Vedi, anche quando tu scrivi sul tuo (giornale, ndt)… ovunque tu scriva, dovresti usare prudenza.

Scrivi in modo che vengano al mio programma in base a ciò che hai capito tu.

Usa la saggezza riguardo a ciò che vuoi scrivere e a come scriverlo.

Oppure, se vuoi, puoi dire che alla prima sollecitazione la Kundalini si risveglia ma poi occorre crescere in essa. Se non volete usare questo linguaggio da “caffè istantaneo” (risate), potete dire così. Potrebbe risultare bello. Io suggerirei questa forma, d’accordo?

Sarebbe di aiuto.

Ma alcune persone molto profonde ottengono la realizzazione all’istante, poiché sono state persone profonde in tutte le loro vite. Non una vita ma tante vite. Quindi la ottengono facilmente.

Se attrae persone superficiali non è un modo giusto di esprimersi. Quella può essere una delle ragioni per cui solo persone superficiali vengono ai nostri programmi. Dovremmo capire che cosa scrivere per attrarre le persone profonde. No? Dovremmo trovare modi e metodi per attrarre persone profonde, non superficiali.

Sono d’accordo con voi, forse la sala si riempie perché magari sono superficiali. Come ai saldi, sapete. C’è una vendita ma nessuno compra nulla, tutti vanno solo a vedere cosa si vende (ride). Questo è il Kali Yuga, sapete, una condizione di gran confusione. È l’era della confusione. È l’era della confusione, di vera confusione.

Alcuni si chiedono anche perché sia io a dover dare la realizzazione. Ho detto. “Meglio siate voi a darla, ottima idea. Io vorrei ritirarmi”. Vedete, questo è ego, no? “Perché dovrebbe farlo Lei?”. Insomma, io lo faccio perché devo farlo. Bene. Ma se potete farlo voi niente di meglio, io mi ritirerò, ne sarò felicissima. Insomma, la mia età è ormai oltre la pensione. Io mi sarei già ritirata molto tempo fa. Invece continua e continua.

Provate… (ride).

Va bene. Quindi dovreste anche capire che gente è, e poi parlarle.

Dovete usare discernimento, è fondamentale usare il discernimento. Come ha detto lui, forse alcune persone potrebbero non ottenere la realizzazione in questa vita. Magari la prossima volta.

Accade anche che alcuni ricevano la realizzazione, per esempio, e si trasformino diventando qualcosa di molto bello.

Allora i mediocri, le persone mediocri, sapete, possono vederlo e cercare di seguirlo. I mediocri possono cercare di seguirlo.

Come quando andai in Italia e un giornalista molto noto mi intervistò. Disse: “Prima mi dia la realizzazione, poi la intervisterò’”.

Perché forse credeva in me, comunque sia, o magari non ci credeva, potrebbe avere avuto dubbi; comunque sia ebbe la realizzazione.

Allora si mise a ridere e disse: “Oh, così adesso l’ho ricevuta”. Io gli risposi: “Sì, l’ha ricevuta”.

E adesso è lui che organizza tutte queste cose. Quindi, magari potrebbe funzionare in questo modo. Dipende, vedete, gli esseri umani al giorno d’oggi sono piuttosto complicati, è molto difficile controllarli.

Se date loro una cosa prenderanno la strada opposta. Se date loro quest’altra prenderanno la direzione opposta. Non vogliono proprio averla. Solo alcuni attaccamenti o pretesti, è terribile. Lo so.

Specialmente in Occidente è molto difficile. Molto difficile. Però accetteranno qualcosa di stupido, come i punk.

Ormai troverete migliaia di punk. Adesso anche persone in altissime posizioni sono punk, riuscite a crederci? Pensate al nostro primo ministro che vada in giro come una punk.

Accettano cose stupide senza discutere. Pensateci. Le droghe per esempio.

Le accettano senza comprendere, senza chiedere e lo fanno persone molto colte e in posizioni elevate. Cose assurde così. Alcolismo, correre dietro alle donne, qualsiasi cosa, tutte cose senza senso.

Ma per fare qualcosa di buono per se stessi ci vuole tempo. Loro sono molto autodistruttivi per temperamento. Per fare qualcosa di bello per noi stessi, per ricevere qualche benedizione su noi stessi siamo lenti.

Ma andranno a posto. Devono imparare la lezione, tutto qui, penso. Sì, devono imparare le loro lezioni.

Warren: Abbiamo finito adesso.

Shri Mataji: Bene. Tutti soddisfatti?

[Qualcuno dal pubblico]: Sì, Shri Mataji.

Shri Mataji: Che Dio vi benedica.

Sono lieta che lui sia un uomo molto saggio. Si è documentato prima a casa, sapete. Gli altri sono venuti, come per qualsiasi… vedete, così non funzionerà, è un argomento molto profondo. È un argomento molto profondo. Non potete semplicemente apparire e andarvene. No?

Steve, parlerai a qualcuno a Boston? Bene.

 Warren: In questo modo? Intende come una conferenza stampa?

Shri Mataji: Sì, in questo modo. (Steve risponde di sì e spiega in maggiore dettaglio le opportunità di ottenere delle pubblicazioni) Davvero? Bene. Bene.

Warren: Per mettere tutto quanto nella giusta prospettiva, in tutto il mondo abbiamo migliaia di persone, teniamo importanti conferenze stampa, otteniamo titoli e pubblicità e…

Shri Mataji: In Australia sono molto bravi, in Australia sono molto validi.

Warren: … funziona. È una cosa molto dinamica, e questa è la prima volta che qualcuno ci dice una cosa del genere, ciò ci dà qualcosa su cui riflettere. Ma l’aspetto positivo è che la nostra pubblicità funziona, riceviamo una straordinaria risposta e arrivano a migliaia…

Shri Mataji: No, ma vedi, occorre… un punto che colgo in ciò che ha detto lui… vedete, una cosa che mi è davvero venuta in mente è che forse da noi viene gente superficiale.

Warren: È vero. Potrebbe essere vero.

Shri Mataji: Potrebbe essere. Dovremmo dunque scrivere qualcosa di profondo, perché si tratta di una esperienza molto profonda. Nel suo suggerimento, vedete, c’è qualcosa che spiega certe cose. Le persone apprezzano molto le mie conferenze, amano ascoltare i miei discorsi perché, sapete, piacciono alla loro mente; ma non ricevono la realizzazione. Ciò significa che non sono persone molto profonde.

[Qualcuno dal pubblico fa un commento non del tutto udibile: “Shri Mataji… molte persone sono sensibili alla fotografia, non alle parole”]

Shri Mataji: Sì, questa è una cosa, sì. Ora in Svizzera, ad esempio, abbiamo messo questi nostri manifesti. Nessuno li ha tolti. Sono ancora lì. Dopo tre anni ci sono ancora. È molto sorprendente che in Svizzera, dove la gente è così meticolosa, abbiano tenuto le mie fotografie.

Anche in Italia. In Italia ci sono tutte le mie fotografie da tre anni. Sì. Quindi c’è l’Italia. Che dire di… Devo anche dire che la pubblicità, comunque sia stata, in Australia è stata molto efficace. L’Australia è proprio dinamica. Progredisce molto in Sahaja Yoga, indubbiamente.

Gli australiani, pensate: riuscite a credere che furono mandati lì come criminali – i loro antenati – ed oggi sono quelli che condurranno tutti alla spiritualità? Pensateci.

Quindi, come si può parlare di buono o cattivo? Non si può parlare di buono e cattivo.

L’Australia è la migliore. Adesso l’Australia è la migliore, intendo in termini di progresso. Abbiamo il leader dell’Australia, il Dr. Warren, che ha avviato tutto, e abbiamo James. È arrivato?

Warren: Sì.

Shri Mataji: Oh, ecco James.

Dio vi benedica, Dio vi benedica.

È stato molto dolce da parte sua. Sì.

[Shri Mataji si alza per lasciare la sala. Fine della registrazione video]


[1] Si tratta della celebre serie di foto in cui Shri Mataji è seduta su un palco e guarda in alto, mentre un fascio di luce le arriva addosso dall’alto.