Puja di Benvenuto a Chalmala

Chalmala, Alibag (India)

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Puja a Chalmala. Alibag (India), 21 Dicembre 1986.

In questo bellisimo contorno, molti di voi si staranno chiedendo perché Dio ha creato queste cose bellissime. Perché voi, gente, dovevate su questa Terra e gioire della bellezza, questo è uno dei motivi. E ora Dio si sente davvero molto pieno di gioia e soddisfazione e una sorta di esaudimento del Suo desiderio.
Perché Dio ha creato questo bellissimo universo è stata una domanda fatta per migliaia di anni. La ragione è molto semplice da comprendere: questa bellezza che è creata non può vedere sé stessa, nello stesso modo Dio, che è la sorgente della bellezza, la bellezza non può vedere la sua stessa bellezza. Come una perla che non può entrare in sé stessa per vedere la sua bellezza. Come il cielo non può comprendere la sua bellezza. Le stelle non possono vedere la propria bellezza. Il sole non può ammirare la sua radianza. Nello stesso modo Dio Onnipotente non può ammirare il suo stesso essere, ha bisogno di uno specchio.
E questo è come ha creato questo bellissimo universo come Suo specchio. In questo specchio ha creato ora cose bellissime come il sole. Anche il sole deve vedere il suo proprio riflesso, così Egli ha creato questi bellissimi alberi per vederlo qiando brilla crescono così bene e appaiono così verdi.

Poi ha creato quegli uccelli per alzarsi presto al mattino e salutare il sole, così il sole sa che, “Sì, sono qui, esisto”; o anche ha creato questi bellissimi laghi perché questi alberi vedano il proprio riflesso e i laghi per sentire la loro esistenza quando le onde cominciano a muoversi.
Così ha creato gli esseri umani. Gli esseri umani anche non possono vedere la loro stessa bellezza, la loro stessa gloria; è per questo che sono nell’oscurità, sono ignoranti: non possono vedere cosa giace dentro di sé!
Così essi corrono dietro qualcosa che è assolutamente contro sé stessi, che è bruttezza, che è autodistruttivo. E lo sforzo di giungere alla realtà è così grosso che come risultato distruggono sé stessi. Come quelle persone che si sono dati alle droghe, a tutti le cattive abitudini – di questo posto dicono che va avanti molto contrabbando e tutte queste imprese cui le persone si danno perché non sanno che bellissima cosa esse siano.

Così ora uno specchio deve essere creato per loro, per vedere sé stessi, quanto sono belli. Il loro specchio è il loro Spirito, quello Spirito deve essere portato nella loro consapevolezza, nella loro attenzione. Se viene nella loro attenzione allora essi possono vedere la loro immagine. Ora, questa attenzione che viene, come un’attenzione illuminata, è chiamata in lingua sanscrita chidabhas, che è l’espressione dell’attenzione che è illuminata. Ma è anche detto che esso ha una natura che è molto transitoria, o che, possiamo dire, svanisce di momento in momento. Quando questo avviene, che cosa si deve fare? Per questo motivo dovete stabilizzarvi con la meditazione, con l’ascolto di discorsi illuminati, vedendo le cose belle della vita senza pensare a loro, vedendo anche la bontà degli altri e poi cominciate anche a vedere la bontà in voi stessi.

Questo è il motivo per cui dico sempre che non bisogna sentirsi colpevoli, perché vi sentite colpevoli di qualcosa che è proprio, proprio un’illusione. Voi siete colpevoli di avere un’ombra. E’ una cosa del genere. Così se voi sapete di essere esseri meravigliosi e che il fatto di avere un’ombra non ha niente a che vedere con voi e la vostra bellezza. Se poteste vedere la vostra bellezza, allora vi meravigliereste che dentro di noi esistano tutte quelle bellissime cose che danno gioia, che ora vedete fuori di voi; ma solo ora, siccome lo specchio non è a posto, allora dovete vedere la natura e la sua bellezza. Ma, quando siete uno con il vostro sé allora vedrete tutte queste cose della natura in voi stessi, tutte le qualità di questa natura che danno gioia in voi stessi.

Allora volevo venire il questo posto giusto per imparare come Dio ha creato questa bellissima area per voi per gioire ed essere qui.

Che Dio vi benedica