Puja di Natale (Inglese/Hindi o Marathi)

Pune (India)

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(12/2017 SOTTOTITOLI, PARTE INGLESE)

S H R I   M A T A J I   N I R M A L A   D E V I

Puja di Natale

Puna (India), 25 Dicembre 1986


Oggi abbiamo atteso tutti di celebrare la nascita di nostro Signore Gesù Cristo. È molto significativo trovarci qui in un luogo che è uguale alla capanna che ebbe Gesù quando nacque, e dove il vento soffiava da ogni parte rendendo difficile tenere la stanza molto calda. Sebbene sia vero che non nacque nel mese di dicembre, ma in un mese più tiepido, non così freddo, forse come questo, come vedete, forse il clima di oggi è piuttosto significativo, con la temperatura che deve avere sentito Lui.

Come per voi, che non sentite nessun disagio in questo clima, né in questo ambiente, né in questo modo spartano di vivere, Egli non sentì mai nessun disagio, e neppure Sua Madre.

Quando la nostra attenzione è sullo Spirito, non sentiamo nessun disagio provocato dalla natura o dalle cose terrene.

Questo è il primo segno: quando un sahaja yogi inizia a lamentarsi delle scomodità è il primo segno che non è ancora un sahaja yogi. Per cominciare vi adattate completamente al clima e vi piace lo stile, la velocità, il modo in cui vi plasma. Non vi è attrito tra la natura e il corpo perché lo Spirito, che è il sincronizzatore, vi aiuta a fondervi con questa natura e ad apprezzarne la parte migliore.

Il modo in cui ne gioite dimostra che siete grandi sahaja yogi e va a mio merito, penso, che abbiate accettato ogni disagio come un divertimento.

Come vi ho detto, l’avvento di Cristo fu un grande avvenimento per stabilire l’Agnya chakra. Egli nacque su questa terra, ma molto prima nacque nella consapevolezza e quella stessa consapevolezza assoluta nacque come Gesù Cristo.

Spiegare la Sua vita è possibile soltanto se si è anime realizzate, diversamente non si può spiegare Cristo, ciò che rappresentava, come operò. Tuttavia, come sapete, è molto difficile spiegare molte cose in Sahaja Yoga. Voi continuate ad assistere ad avvenimenti. Oggi avete visto delle fontane scaturire dal lago: nessuno può spiegarlo, anche l’ingegnere ha detto che non sanno spiegarlo, nessuno sa spiegarlo. Accade proprio che l’acqua sia stimolata, che senta la divinità e inizi a riversare all’esterno il suo amore in modo spumeggiante. Riuscite ad immaginare che persino l’acqua possa sentirlo?

Avete visto come la luce possa sentirlo, allo stesso modo ogni elemento può sentirlo. Tutti questi elementi sono in noi, e il più elevato di tutti, come si dice, è la luce perché la luce produce un effetto ed è governata da Gesù Cristo.

La luce produce un effetto, mostra le cose che sono corrette. È quella che ci fa capire tutte le dimensioni delle cose terrene ed infine, quando questa luce proviene dallo Spirito ed è illuminata dallo Spirito, iniziate a vedere anche le altre dimensioni, le quali a volte vi fanno ridere, a volte vi fanno sorridere e talvolta vi fanno anche piangere.

Questa bellissima, nuova dimensione l’avete conseguita attraverso Sahaja Yoga, ma era già tutto incorporato in voi e dovevate realizzarlo.

Altri, al contrario, dovettero lavorare duramente, come Gesù Cristo che nacque in una piccola mangiatoia per dimostrare che per la divinità non è necessario nascere in famiglie reali, può nascere in una mangiatoia, può nascere ovunque; per il Divino è indifferente.

Questo però ha suggerito alla gente alcune strane idee per cui dicono che dovremmo diventare poveri e consegnare tutto a Dio.

Dio non vuole niente. Lui non può prendere niente e voi non potete dare niente. È un’idea sbagliata quella di diventare poveri e dare tutto a Dio.

Egli non vuole questo. Ciò che vuole è che dovete essere felici, gioiosi e gioire.

Questo è il punto principale. Inoltre, se date una piccola cosa, una piccolissima cosa a Dio, Egli ve la rende centuplicata. Ecco perché dovete dare molto poco a Dio.

Ma non dovete impiccarvi ad un albero per provare che volete sacrificarvi. Cristo ha fatto ogni cosa per voi. È questa la bellezza della Sua vita: fin dall’inizio della Sua nascita ha mostrato di non aver goduto di alcun benessere materiale, come lo si chiama. Non ha goduto di alcuna cosa terrena come la conosciamo noi, ma ciò significa che lo ha fatto per farci capire che a noi non occorre correre dietro alle cose terrene: saranno queste a rincorrere noi. Voi non dovete preoccuparvi di queste cose. Ciò di cui dovete preoccuparvi è lo Spirito, la cosa principale.

Direi che ci ha provato per tutta la Sua vita, che fu molto breve, direi. Era molto interessato a valutare le persone poiché non sapeva che sorta di roba fossero questi esseri umani.

Egli era estraneo a questi esseri umani. Così cercò di dare una valutazione e in questa valutazione disse molte cose molto significative che vanno capite.

Una delle cose che disse fu di non gettare le vostre perle a persone che non vogliono capirvi.

Per i sahaja yogi è importante comprendere che non dovreste parlare di Sahaja Yoga a gente che è contro Dio. Potrebbe trattarsi di vostro fratello, di vostra sorella, di vostro padre; potrebbe essere chiunque, non occorre convincerli di Sahaja Yoga, perché essi non sono i vostri parenti.

Molte persone hanno questa unica preoccupazione: come fare a convincere il proprio marito o il fratello. Non occorre proprio che vi diate da fare, lasciateli perdere su questo punto.

L’altra cosa che Egli ci ha detto, che ritengo molto importante, è che dobbiamo perdonare. Ha conferito l’arma più potente: dobbiamo perdonare. Ora, perdonare è una cosa molto pratica. Se perdonate qualcuno, costui non esiste più e non vi disturba più e non è neppure nella vostra attenzione. Perdonare è la cosa più semplice e più elevata da fare per ottenere sollievo dai tormenti materiali o mentali che abbiamo.

La Sua vita è stata una storia di spiritualità, affrontando tumulti e tormenti di ogni genere, ogni genere di problemi che lo Spirito può affrontare, per mostrare che nessuno può uccidere lo Spirito. Come è detto nella Gita: “Nainam chidanti shastrani, nainam dahati pavakah, na chainam kledayantya apo, na shosayati marutah[1]” non può essere ucciso, è vita eterna ed Egli cercò di provare l’eternità con la Sua vita. Dall’inizio alla fine mostrò che lo Spirito è superiore alla materia, che niente può dominare lo Spirito.

Per noi ha fatto una cosa davvero grandiosa creando questa forte sicurezza nel nostro Spirito. Lo ha provato oltre ogni dubbio.

Spero che voi comprenderete e non infastidirete me o voi stessi con piccole cose insignificanti qua e là; non sono niente di importante.

Chiedete cose più elevate, cose eterne, cose preziose.

Sono anche molto contenta che vi piaccia questo luogo e che qui siate in gran gioia; inoltre oggi abbiamo annunciato moltissimi matrimoni. Sono accadute tantissime cose in questo breve periodo.

Vorrei dunque benedirvi tutti per questa vigilia di Natale ed auguro a tutti voi un felicissimo Natale ed un Felice Anno Nuovo.

[Shri Mataji continua in hindi o marathi per altri quindici minuti]


[1] Significato: “Un’arma non può mai tagliare a pezzi lo Spirito, né il fuoco può bruciarlo; l’acqua non può bagnarlo né il vento inaridirlo.”.