Shri Ganesha Puja, Materialismo

Madrid (Spain)

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S H R I  M A T A J I  N I R M A L A  D E V I

Shri Ganesha Puja

Materialismo

Madrid (Spagna), 6 Novembre 1987


Oggi ci siamo riuniti qui in Spagna, sono presenti molti altri sahaja yogi spagnoli e tutti voi li avete incontrati. In questo modo si rafforzano moltissimo in Sahaja Yoga poiché sentono di avere fratelli e sorelle in tutto il mondo. Infatti in Spagna i sahaja yogi sono pochissimi e si sentono piuttosto smarriti, essendo così pochi. Ma la vostra venuta qui è come una mano che aiuta l’altra.

Ora la Spagna si sta sviluppando materialmente  e in questo periodo devono stare attenti. Non è necessario che passino completamente allo stato super sviluppato per poi soffrire, né quella sofferenza dovrebbe diventare per loro una sorta di punizione, come in molti Paesi ricchi.

Infatti, man mano che aumenta, il materialismo tenta di dominare gli esseri umani, ma se inizia a crescere dopo la realizzazione siete voi a dominare la materia. A quel punto la materia non vi domina perché, con la realizzazione, avete discernimento e, in effetti, il materialismo deve essere compreso attraverso il Lakshmi Tattwa, il principio di Lakshmi.

Se in Sahaja Yoga sviluppate la saggezza, capite fin dove arrivare col materialismo. La materia è per voi, non voi per la materia. Ora vi spiegherò come la materia gradualmente ci domina. Prima della realizzazione, iniziamo ad utilizzare la materia innanzitutto per il nostro comfort. Grazie alla scienza sviluppiamo modi e metodi con i quali crearci una vita che ci procuri maggiore comodità.

All’inizio è giusto procurarsi cibo sufficiente ed una bella casa per viverci ma, a quel punto, siamo già diventati schiavi della materia. La materia è una cosa morta; noi ci limitiamo a trasformare le forme della materia – da forme morte a forme morte – ma non siamo in grado di compiere alcun lavoro vivente.

La materia inizia a darci delle abitudini; allora non riusciamo a liberarci di quelle abitudini e, poco alla volta, diventiamo schiavi della materia. Non si (deve) arrivare a questo punto.

Ora, se avete troppe macchine, producete cose in eccesso, ad esempio avete troppe auto.

A Parigi stanno tutti per strada tutto il giorno. Appena andate in strada, ci rimanete tutto il tempo – meglio stare a casa – e ci passate delle ore. Poi cominciate a produrre altre cose. Se, ad esempio, producono abiti, le industrie devono funzionare, non si può fermare l’industria. Così iniziano a produrre tante di quelle cose che non sanno come venderle. Poi dicono: “Va bene, creiamo le mode”, così questi industriali lanciano le case di moda.

Allora nasce la moda. Così tutti cambiano gli abiti ogni anno, devono essere alla moda; si spreca tanto denaro, ma si perde anche la propria individualità.

In America ricorrono ad un altro espediente – ma anche qui, penso debba essere ovunque – ogni anno si producono nuovi stili di maniglie, nuovi tipi di mattonelle, nuovi tipi di bagni. Se entrate in una casa americana è meglio informarsi sul bagno, altrimenti quando ci entrate potreste inzupparvi d’acqua con una doccia che vi scroscia addosso; oppure potete sedervi nella vasca, premere un pulsante e tutta la vasca potrebbe fare così.

Anche i loro letti sono strani, potete premere qualche bottone e tutto il letto può sollevarsi…(risate), hanno letti che possono inclinarsi da questo o da quel lato; è terribile, insomma, se premete qualche pulsante potreste ritrovarvi a fare acrobazie in continuazione.

Non occorre fare tutto questo, ma quando si hanno macchinari in eccesso occorre adeguarsi. In questo modo però si diventa schiavi di questi imprenditori.

Quando invece entrate in Sahaja Yoga, siete in grado di svolgere un lavoro vivente.

Nei Paesi ricchi, ad esempio, usano semi ibridi. Questi semi ibridi non sono di alcun nutrimento per noi, non fanno bene al nostro cervello, ci confondono. In particolare, il latte degli animali ibridi ci confonde. Gli stessi animali ibridi sono molto confusi. Invece, in Sahaja Yoga, voi prendete semi normali e li vibrate. Ciò che accade vibrandoli è che iniziate ad avere semi persino migliori di quelli ibridi.

Ho provato un esperimento con un girasole: ho ottenuto un girasole di circa due chili, di circa trenta centimetri di diametro e grossi, grossi semi che non si riesce a capire siano semi di girasole. L’addetto alla raccolta è rimasto strabiliato e si è reso conto che questo tipo di semi avrebbe risolto tutti i loro problemi di olio.

La stessa cosa accade con gli animali. Prendete una normale mucca, una comune mucca indiana, datele da bere acqua vibrata e lei vi darà circa lo stesso latte di una mucca australiana. Ma il latte della mucca australiana può rendervi confusi e matti poiché abbiamo visto che le mucche australiane, quando sono in India, sono disorientate, corrono impazzite: come sarà quindi il loro latte? Invece una mucca indiana, se prende la realizzazione attraverso l’acqua vibrata, produce un latte che fa molto bene al cervello. È così che miglioriamo la qualità dei nostri animali con Sahaja Yoga.

Ora, riguardo alla materia, dobbiamo comprendere che la materia va bene solo per donarla agli altri; se poi è donata da un’anima realizzata, ha effetti straordinari.

Prima che Gregoire volesse scrivere il suo libro, gli regalai una penna stilografica; lui disse che non aveva mai scritto un libro, ma iniziò a scrivere molto bene. La stessa cosa con Rustom: è diventato un letterato. Quindi Sahaja Yoga vi dà un potere aggiunto con il quale potete neutralizzare gli effetti negativi del materialismo.

Ora, ad esempio, se in India, anzi, in Inghilterra, dovete offrire delle bevande, dovete avere dieci tipi di bicchieri. Ne basta uno per bere, perché averne dieci? È una seccatura. Ebbene, se dovete usare cucchiai e forchette, avete tutte le combinazioni e potete avere dieci coperti; ma se potete usare le mani, sono molto pulite! Non occorre avere tante complicazioni; però le abbiamo, e non perché le vogliamo noi, ma a causa di questi imprenditori che ce le impongono. Ma c’è un’influenza più profonda nel modo in cui vi controllano attraverso la materia.

Ora supponiamo che vadano a casa di qualcuno e si accorgano che manca un certo tipo di cucchiaio; infatti potrebbe esserci un cucchiaio per l’avocado, un cucchiaio speciale per l’avocado, diciamo. Ora, se questo cucchiaio manca, diranno: “Oh, questa persone sono delle sprovvedute”. E chiederanno: “Avete un cucchiaio per l’avocado?”. È molto sfacciato e arrogante e offensivo nei confronti di un’altra persona. Una donna di casa, se siete ospite, si preoccuperà più del suo tappeto che dei suoi ospiti. E cose di questo genere possono diventare esagerate e una persona può diventare molto arida. Persone così sono davvero nauseanti e offensive.

Esiste un altro modo in cui vi controllano mediante la materia. Diranno che adesso si deve dire al marito: “Devi procurarmi questo, altrimenti mi arrabbierò molto”. Se il marito rompe una tazza, la moglie lo aggredirà come se la tazza fosse più importante del marito. Lei può trovare un altro marito così come può anche procurarsi un’altra tazza.

Vedete, tutta la dignità umana si riduce alla materia e questo tipo di controllo continua.

Anche i figli controllano i genitori: vedono alla televisione qualche giocattolo e lo chiedono ai genitori. Ora, se i genitori non regalano loro il giocattolo, non mangeranno. Piangeranno e strilleranno e tormenteranno i genitori. Allora questi ultimi diranno: “Va bene, diamo loro il giocattolo, che lo abbiano”; e il bambino gioca con il giocattolo, non con i genitori.

Due amici si incontreranno e diranno: “Dobbiamo andare a vedere un film insieme”. Non parlano tra loro, non c’è alcun rapporto, non c’è amicizia. Devono avere qualcosa in mezzo a loro. Non vi è un rapporto diretto tra bambini, tra amici, tra marito e moglie. La materia serve ad abbellire la vostra vita, non a renderla sgradevole e a crearvi problemi reciproci.

Ora, i francesi non amano gli inglesi poiché usano forchetta e coltello in modo diverso.

E gli inglesi credono di essere chissà chi perché conoscono la lingua inglese. Sentimenti assurdi di vario genere nascono attraverso questo tipo di materialismo, così non si è più collettivi e si perde la collettività. Ma poi si scoprono metodi errati per entrare nella collettività, come ad esempio diventare alcolizzati: infatti, dopo aver bevuto alcool ci sentiamo disinibiti e possiamo ridere e gioire insieme. Oppure si va in vacanza e tutte le donne devono esibire il proprio corpo per attrarre l’attenzione degli uomini. Gli uomini devono esibire i propri corpi per attrarre l’attenzione delle donne, ma nessuno conosce nessuno, è una ricerca senza gioia; e per come litigano tra loro per tutte queste cose insignificanti, uccidono davvero la gioia.

Come conseguenza di tutto questo, abbiamo smarrito l’arte, (ripete al traduttore) abbiamo perso l’arte, abbiamo perso l’abilità, la manualità. Ed ora, ovunque si vada, si trovano cose orrende come l’aeroporto Charles de Gaulle[1]: sembra una fabbrica o… non so come vi sentiate in quel luogo.

Non c’è calore nell’ambiente domestico, la casa è spoglia e anonima e la gente è molto arida e sciocca. Non c’è gioia nella famiglia, e così i figli fuggono di casa a diciotto o a sedici anni, o comunque sia.

Così, invece di esseri umani si comincia a creare robot controllati da imprenditori, sapete. Questa è la situazione. Ecco perché fate il gioco di gente di ogni genere come gli psicologi, come Freud. Qualsiasi idea arrivi, la si adotta e così si soffre. Il risultato è che adesso si ha l’AIDS.

Non c’è buon senso nella testa delle persone. Non comprendono che è mero sfruttamento.

Dopo Sahaja Yoga, voi capite che si tratta di sfruttamento. Ora si hanno plastica e nylon e non si sa cosa fare della plastica, come liberarsene. Poi si hanno piogge acide – (ripete al traduttore) piogge acide – e gli alberi ne sono colpiti. Ora in Svizzera, che è una nazione così corrotta, direi, perché accetta denaro, denaro sporco da ogni Paese e in cui sono assoluti materialisti, sono colpiti da piogge acide.

La maggior parte dei loro alberi è distrutta e hanno le valanghe; da tutte queste alte, imponenti montagne che hanno, il ghiaccio inizia a smottare verso il basso poiché nessuno riesce a trattenerlo; inoltre, adesso ci sono le alluvioni. La natura inizia ad agire.

Quindi, sia rivolgersi all’esterno, in questa direzione sbagliata, sia tentare qualcosa di interiore come i metodi freudiani, sono entrambe cose pericolose e distruttive, e in questa distruzione a perdersi sono le persone innocenti.

Perciò occorre sviluppare interiormente quella saggezza che (ci fa capire che) qui siamo esseri umani, parte integrante di un tutto, e solo gli esseri umani possono ottenere la realizzazione del Sé e percepire questa unione.

E personalità così sono personalità soddisfatte. Non cercano di sfruttare gli altri Paesi, le altre persone. Vivono soddisfatte di sé. Gioiscono della propria compassione e generosità. Aprono le proprie case a chiunque, aprono i loro cuori a chiunque. Rendono belle le loro case per gli altri, non per se stessi.

All’inizio noi abitavamo a Londra in una casa di campagna. C’erano altre sei case e ci viveva gente piuttosto ricca. Ogni sabato, domenica, il povero marito doveva falciare il prato e la moglie stava in piedi dicendo: “Fallo meglio”; inoltre lucidava tutto l’ottone, sapete, e lo stesso sua moglie. E neppure un topo sarebbe entrato in quella casa ed erano sorpresi che a casa nostra entrassero tante persone, così vennero a visitare la nostra casa e furono sorpresi che fosse così bella e così pulita e ordinata. Dissi loro che se si ha una casa davvero bella neanche i bambini vogliono metterla in disordine, trattano la casa come un tempio.

Ma se non rendete la casa bella e gradevole per gli altri, se siete impegnati a pulire tutto l’ottone, tutta la cristalleria, tutti i vetri, ogni cosa soltanto per voi stessi, a che serve?

Poi il lunedì siete di nuovo stanchi, vi mettete a sedere molto stanchi; ma se aveste tenuto le porte aperte per gli altri ed essi ne avessero gioito, allora avrebbe avuto uno scopo.

Una vita senza scopo è assolutamente priva di gioia. Il problema è che le persone si esauriscono in cose assurde. Se si perde un cucchiaio moriranno dieci volte. Grazie a Dio, in India non siamo ancora così materialisti. Potremmo, potremmo diventarlo, ma adesso si verifica un corto circuito: veniamo in Sahaja Yoga prima di diventarlo.

Anche la cultura è molto diversa ed è una cultura antica. Dovrebbe essere quella la cultura dei sahaja yogi, sarà quella la cultura. Ad esempio, se adesso qualcuno rovescia del caffè nessuno dirà nulla. Diranno: “Oh, va bene, va bene, no, no, no, non importa”, anche se si tratta di un tappeto persiano. Finché l’ospite sarà in casa non pulirete. Anche se i bambini rompono qualcosa noi non li puniamo: “Hai rotto questo, hai rotto quest’altro ed è molto sbagliato”. Niente del genere. Ma: “Va bene, stai attento”. È tutto. Non li sgridiamo per questo, ma diciamo: “Stai attento, potresti farti male”. Non si dà importanza alle cose. Anche nel modo di esprimerci, non possiamo dire a qualcuno: “Ti odio”, questo non è permesso. Oppure: “Non mi piaci”, o “Credo in questo”. Direbbero: “Ma chi sei? Chi ti credi di essere!”.

I genitori correggeranno immediatamente e questo è il significato della correzione che sarà di aiuto per tutta la vita. Non dite cose dure come: “Non mi piace questo, non mi piace quello”. Dobbiamo apprezzare ogni cosa, imparare ad apprezzare gli altri esseri umani, a gioire delle altre persone, a vedere i loro aspetti positivi. Se vedete solo i loro aspetti negativi assorbirete tutte le loro caratteristiche negative. Dov’è la vostra attenzione? Invece di avere troppa plastica procuratevi una sola piccola cosa bella. Questo è qualcosa che dà gioia. Tenete le vostre case aperte agli altri, non preoccupatevi di come è la vostra porta, del fatto che se qualcuno tocca la porta questa potrebbe sporcarsi o qualcosa del genere. Siate felici di prendervi cura degli altri, di interessarvi a loro.

Mi dicono sempre: “Madre, Lei ha un aspetto così giovane nonostante la Sua età e nonostante lavori così tanto”. È perché io amo tutti molto più di quanto mi curi di me stessa, perché mi interesso moltissimo di tutti. Questo mi mantiene molto felice. Poter dare qualcosa agli altri mi rende molto felice. Se posso cucinare per qualcuno è bellissimo. Solo due anni fa, anzi, prima, circa tre anni fa, andai in Australia e in due località cucinai per cinquecento persone e fui molto felice di vedere come apprezzassero il mio cibo. È stata una cosa molto gioiosa.

La gioia più grande è dare agli altri. Appena l’attitudine cambierà, vi sorprenderà come il materialismo sarà ai vostri piedi, infatti in Sahaja Yoga funziona così.

Vi farò un esempio: una volta stavo andando ad un Guru puja e volevo prendere qualche regalo per tutti i leader. A Londra di solito non esco a fare acquisti, ma uscii e mi stancai moltissimo senza riuscire a trovare niente. Tornai a casa la sera molto stanca senza essere riuscita a trovare nulla. Pensai: “Meglio che adesso apra il mio ripostiglio e cerchi qualcosa lì”.

E in quel momento un sahaja yogi disse: “Madre, c’è un ragazzo che vuole vendere i suoi quadri”. Mi precipitai giù e lui aveva dei dipinti bellissimi ad un prezzo molto ragionevole che potevo permettermi, ed erano esattamente il numero che volevo, così li acquistai.

E sapete che in occasione di un Guru puja ho regalato dei bellissimi dipinti a tutti. Questa volta non ho avuto tempo di comprare regali per i leader. Stavo andando in Francia e qui. Pensavo che avrei dovuto avere qualcosa ma ormai come avrei fatto? Dovevo prendere qualcosa per Josè Antonio ed anche per Patrick. Ebbene, il nostro aereo era in ritardo e così comprai per entrambi delle bellissime penne stilografiche. Ero contentissima di averle potute comprare lì.

È bellissimo, vedete, fare acquisti per gli altri. Trovo difficile comprare qualcosa per me. Molte volte ho visto come all’improvviso si trovi ciò che si desidera e la materia sia ai vostri piedi. Avevo comprato dei cioccolatini per i bambini in occasione del puja, anzi non al puja ma durante la visita a Parigi; e quando arrivarono la sera per il programma musicale ce ne dimenticammo. Ma improvvisamente all’aeroporto li trovammo, così li diedi tutti ai bambini piccoli ed anche a quelli grandi (risate generali: forse si riferisce agli adulti, ndt) e passammo un bel momento all’aeroporto. Tutte queste piccole, piccole cose danno moltissima gioia, un oceano di gioia. Provateci.

All’inizio di Sahaja Yoga ero andata ad un programma per incontrare i sahaja yogi a casa di Gavin. Sua moglie non era brava a cucinare, era un tipo schizofrenico, ma Gavin disse: “Madre, vorrebbe fermarsi a cena da noi, per favore?”. Io pensai che avesse cucinato solo per me, così congedai tutti; lui era in cucina, uscì e disse: “Madre, dove sono?” Io risposi: “Sono andati via, perché?”. E lui: “Vede, Madre, avevo cucinato per tutti, perché se ne sono andati?”.

Sapete, la sua dolcezza mi riempì il cuore di gioia. Ho constatato che uomo dolce sia. Lui è scozzese e si dice che gli scozzesi siano molto avari, ma ho trovato che Gavin è una persona molto generosa. Allo stesso modo mi piace quando i sahaja yogi parlano bene degli altri, cercano di aiutarli e cercano di essere gentili reciprocamente, quella è la cosa che dà più gioia. Tutte queste cose elimineranno la dominazione della materia su di noi. Non dovremmo preoccuparci della materia.

Ovviamente dovremmo aver cura di qualcosa che ci è stato donato con amore. Un giorno Gregoire mi aveva regalato due piccolissimi cavalli; quando arrivai a casa vidi che mancavano, e girai per tutta la casa a cercarli: “Dove sono?”, dicevo, “Dove sono finiti?”. Le persone di servizio, i domestici, erano sorpresi che, con tutte le cose che c’erano in casa, mi preoccupassi di quei due piccoli cavalli. Quando alla sera mio marito tornò a casa dissi: “Hai visto quei due cavallini che mi ha regalato Gregoire?”. “Sì, sì” – rispose – “Li ho conservati con cura nel mio armadio, perché c’erano i bambini che avrebbero potuto romperli e a te sarebbe dispiaciuto”. Io avevo moltissimo argento, tanti oggetti costosi, ma lui non si preoccupò di questi perché i cavallini erano un’espressione di amore che vale molto più di tutto l’oro e di tutto l’argento messi insieme. Questo è ciò che dobbiamo comprendere: che l’amore è più importante di qualsiasi altra cosa.

Dovete competere nell’amarvi maggiormente l’un l’altro; competere nell’essere gentili reciprocamente e nell’essere più umili degli altri; competere nel fare qualcosa per gli altri e nel dire cose molto dolci agli altri.

Cercate di pensare a fare qualcosa di molto dolce. Come una volta che andai a comprare un sari per me e poi trovai – sapete, sono piuttosto avara con me stessa – ritenni che fosse piuttosto caro e non lo comprai. E un altro sahaja yogi che era lì con me, comprò quel sari a mia insaputa e il giorno dopo me lo portò in regalo. Non immaginate la gioia che provai, infatti io so di essere molto avara verso me stessa. E poi quel sari fu molto apprezzato da tutti. Forse c’era quell’amore, è questo; dobbiamo sentire il potere dell’amore, allora ogni cosa vibra, la materia vibra e potete percepire le vibrazioni da lontano.

Se venite ad aprire il mio armadio e cercate di sistemare i miei sari, vi riempirete tutti di vibrazioni. Qualsiasi cosa tocchiate avrà vibrazioni. Quindi è importante imparare ad amare e migliorare le nostre vibrazioni per poter diffondere amore ovunque e liberare la gente dalle catene del materialismo.

Volevo parlare di questo agli spagnoli, e a tutti gli altri direi che dovrebbero tornare indietro perché sono andati troppo oltre (con il materialismo, ndt), in quanto la materia vi rende complicati, reagisce e vi fa pensare di più, impedendo alla vostra attenzione di essere stabile.

Se vedete qualcosa di bello guardatelo senza pensare; allora vi renderete conto di quale bellezza risieda nella materia. Nel sistema di meditazione Zen, Vidhitama, il fondatore del sistema Zen, ci provò. Mi pare di avervene parlato in qualche altro discorso. Con tutto il mio amore per voi, vorrei dirvi di cercare di amarvi l’un l’altro.

E avete visto che viaggiare in India non è molto confortevole e non possiamo offrire molte comodità nei piccoli posti in cui andiamo; tuttavia voi ne gioite tutti moltissimo, non volete le comodità, ma volete il comfort dell’amore. Gioite moltissimo della compagnia reciproca e di questo amore traboccante del Paese che vi ospita che è l’India, degli indiani. Quello è il segno di bravi sahaja yogi, perché vi è uno scopo grandioso nelle nostre vite, il più grandioso di tutti. In confronto a ciò che fecero Abramo Lincoln o il Mahatma Gandhi, il vostro lavoro è molto più grande e più sottile, perché voi potete fare un lavoro vivente. Noi non dobbiamo diventare sannyasi, non dobbiamo rinunciare a niente ma dobbiamo cambiare il nostro atteggiamento. Dobbiamo sviluppare quel distacco.

Che Dio vi benedica tutti.


[1] Aeroporto di Parigi.