Introspezione e Meditazione

Shudy Camps Park, Shudy Camps (Inghilterra)

Feedback
Share
Upload transcript or translation for this talk
(SOTTOTITOLI DA REVISIONARE)

S H R I   M A T A J I   N I R M A L A   D E V I

Introspezione e Meditazione

Shudy Camps (Inghilterra), 18 Giugno 1988


Credo che quest’anno non avremo programmi pubblici nel Regno Unito, anche a causa di certe circostanze. Ogni volta che si verifica una circostanza che, in un modo o in un altro, modifica i nostri programmi, dobbiamo immediatamente renderci conto che dietro tutto quel cambiamento vi è uno scopo. E dovete accettarlo subito con cuore aperto. È il Divino a volere che cambiamo. Se, ad esempio, percorro una strada e mi dicono: “Madre, Lei ha sbagliato strada”, va bene: io non mi perdo mai, poiché sono con me stessa. Ma dovevo passare per questa strada particolare, è questo il punto. Dovevo farlo.

Ed è per questo che ho pensato di non passare per quella strada e mi sono persa. Se avete questa capacità di comprensione, e se avete quella soddisfazione nel vostro cuore, scoprirete che la vita vale molto più di quanto pensiate.

Ora, di fatto, ho pensato per quale motivo, sebbene quest’anno avessimo deciso di organizzare sicuramente dei programmi pubblici, non siamo invece riusciti ad organizzarli.

Il motivo è che dobbiamo consolidarci. Durante la crescita di un albero, di un albero vivente, accade che esso tenda verso una certa direzione fino ad un certo punto, finché non è costretto a cambiare, poiché da quella parte non arriva il sole, o magari non arriva acqua; e perciò comincia a cambiare direzione.

Allo stesso modo, occorre comprendere che noi siamo nelle mani del Divino. E se alcuni piani vengono modificati, ciò si riflette su di noi, e dobbiamo capire perché. E il motivo di ciò è che dobbiamo consolidarci.

Il consolidamento dei sahaja yogi è molto importante. La prima cosa per consolidarvi è che dovete fare introspezione. Dovete fare introspezione. Significa riflettere la luce interiore e osservare voi stessi. Che cosa avete fatto finora in Sahaja Yoga? Dove eravate? Fin dove siete arrivati? E fin dove dovete arrivare? Che cosa manca in voi?

Vi sorprenderete che, quando inizierete a vedervi con grande obiettività – senza giustificarvi, senza addossare la colpa a qualche bhut o senza bisogno di incolpare qualche baddha dentro di voi o qualcun altro – se inizierete (a vedere) voi stessi, che cosa è andato storto in voi per cui non avete potuto consolidarvi correttamente, vi stupirete che vi siano stati problemi tuttora persistenti che devono essere corretti.

Ora questi problemi potete vederli molto chiaramente. Alla luce dello Spirito potete vederli molto chiaramente: “Questo è andato storto in me”. Una delle cose più interessanti che ho notato è che Sahaja Yoga è sempre ricoperto da una certa maya. E questa maya è ignoranza, a volte ignoranza totale, a volte parziale. Ora, quando entrate in Sahaja Yoga, siete benedetti. Voi venite benedetti, magari viene benedetta la vostra famiglia, sono benedetti i vostri figli. Ricevete qualche benedizione per il vostro essere fisico, ed anche in ambito finanziario trovate posti di lavoro, ottenete denaro. Ricevete qualcosa di eccezionale che è davvero miracoloso.

Ora, la gente si perde molto in queste conquiste e inizia ad andare alla deriva, pensando che: “Oh, questa è la benedizione che adesso abbiamo ricevuto, non dobbiamo fare più niente”; pensate di essere ricompensati a sufficienza per tutto ciò che avete fatto finora. Non è così. È soltanto una specie di supporto che vi arriva affinché la vostra fede sia completamente stabilizzata in Sahaja Yoga. Voi dovreste soprattutto riconoscere me, ciò che io sono. Ma se continuate ad andare alla deriva, allora forse alcune di queste benedizioni potrebbero trasformarsi in maledizioni. E voi potreste pensare: “Che maledizione si è abbattuta su di noi, come mai è andato tutto storto?”.

Per alcuni ci vuole tempo per sentire, per avere la percezione delle benedizioni. Ad esempio, soprattutto secondo le idee moderne, riteniamo che guadagnare più denaro sia la massima benedizione. E così in tantissimi ottengono anche questo. Ma in realtà non è così. Ottenere la pace interiore, conseguire lo stato di testimonianza, sentire di avere vibrazioni a posto e stare al centro in continua ascesa, è la vera benedizione. Perché, con questo, ottenete tutto il resto. Il completamento è possibile unicamente quando avete la completa gioia che trabocca in voi.

Dopotutto, ogni cosa è soltanto un mezzo per conseguire la gioia, per percepire la gioia. Non è il fine. Se lo fosse, chi ha denaro, chi gode di buona salute, chi ha tutto il cosiddetto successo, sarebbe dovuto essere felice e in pace, ma non lo è. Soffre, soffre troppo.

E, in un certo senso, si autodistrugge giorno dopo giorno, perché odia la propria vita, non può sopportarla. Non riesce a capire perché si trovi su questa terra.

Dunque, tutte queste benedizioni che vi arrivano, tutti questi cambiamenti che vi giungono, tutti questi nuovi luoghi che vi si aprono, occorre rendersi conto che sono per il vostro bene, tutto è per il vostro bene. E il vostro bene è la vostra ascesa, nient’altro che la vostra ascesa. Il resto è tutto inutile e improduttivo. Quando capite che questo è ciò che dovete raggiungere nella vita, ciò di cui dovete gioire, allora funziona. Ma in Sahaja Yoga, come vedete, è la compassione e l’amore. Non vi sono tante restrizioni: per il vostro sviluppo siete lasciati a voi stessi. È il vostro Spirito che deve guidarvi. Non è in atto alcuna continua persuasione o correzione. Ma è lasciato a voi (il compito di) capire voi stessi, osservare voi stessi e realizzarlo.

Ma uno dei criteri dovrebbe essere: che cosa ho fatto per Sahaja Yoga? Che cosa ho fatto per Madre? Queste due cose sono molto importanti da capire. Ogni piccola cosa si sia potuta fare per Sahaja Yoga è importante perché, se siete intelligenti, potete capire che la cosa più grandiosa che dobbiate fare è lavorare per Dio. Questa, finora, è la cosa più importante alla quale gli esseri umani si siano dedicati, l’impresa più elevata alla quale gli esseri umani abbiano mai avuto la possibilità di dedicarsi. E che possibilità! Potreste dire: “Madre, siamo mediocri, non valiamo niente, siamo buoni a nulla”. Ma voi siete i prescelti. Voi siete i prescelti, quindi deve esserci qualcosa di speciale in voi. Potreste non esservi accorti di quella parte in voi che realizzerà questa grandiosa opera di Dio. Quindi dovete individuare e scoprire: perché sono stato scelto per Sahaja Yoga? Che cosa posso fare in Sahaja Yoga? Che cosa posso realizzare in Sahaja Yoga?

Dovreste ricordarvi continuamente che: “Sono stato scelto per Sahaja Yoga, voglio trarre pieno vantaggio da Sahaja Yoga”. Supponiamo che qualcuno non abbia soldi: si aspetta che Sahaja Yoga procuri denaro, procuri posti di lavoro, conceda questa e quest’altra cosa, conceda figli, conceda buona salute e tutto il resto. Va bene avere delle aspettative, ma: “Che cosa ho fatto io per Sahaja Yoga?”. Questo è un altro punto su cui fare introspezione. È molto importante capire che dobbiamo fare qualcosa per Sahaja Yoga.

Non è il denaro, non è il lavoro, non è il pensiero, non è alcun genere di supporto. Ma la cosa più importante è: a quante persone avete dato la realizzazione? Dovete contarle: a quante persone siete riusciti a dare la realizzazione, a quante persone avete parlato di Sahaja Yoga?

Potreste pensare che date la realizzazione ad alcune persone che vengono e poi scompaiono; non ha importanza. Alla fine verranno da voi. Oggi proverete con alcuni i quali si perderanno. E di nuovo domani. Dovete lavorare per questo senza tregua. Come sapete ho lavorato molto sodo nel Regno Unito. Il mio stesso arrivo nel Regno Unito è stato interamente preordinato. Era necessario che io venissi qui, per far funzionare meglio il cuore.

Ma il cuore è letargico, lo sapete. E il cuore letargico contrae problemi di ogni genere. Ma in tutti questi anni ho lavorato; ogni anno, ogni momento che ho potuto l’ho dedicato ai sahaja yogi, ai loro problemi, a Sahaja Yoga, ai loro più piccoli problemi, a dare loro ogni aiuto necessario, ho cercato in ogni modo di risolvere tutto. Direttamente o indirettamente, siete tutti benedetti.

Tuttavia, che dire di voi che ora siete yogi? Voi siete santi. Dovete vedere una fotografia che ho, una fotografia molto interessante, nella quale siete tutti santi certificati. Avete visto quella fotografia? Non ancora? È meglio che la vediate. Prendiamola. La fotografia è nella mia scatola, penso, sì. Voi siete tutti santi certificati dal Divino, non da qualche cardinale o da qualche papa. E che cosa fanno tutti questi santi? Un santo certificato dal papa, certificato artificialmente, è qualcosa di talmente grandioso, sapete. E che dire di voi, che siete stati certificati da Dio Onnipotente? Voi siete ancora impegnati con il vostro lavoro, siete ancora occupati con le vostre piccole, piccole cose, siete ancora indaffarati con le vostre piccole vite e piccole famiglie.

In sanscrito di un santo si dice: “Udhara charitonow yesudeva ukutu”: “per chi sia di natura generosa – ossia un santo – il mondo intero è la sua famiglia”. Vi preoccupate ancora soltanto della vostra famiglia? Allora non siete ancora consapevoli della vostra santità. E un santo non si preoccupa soltanto di sua moglie, di suo figlio, della sua casa: si preoccupa del mondo intero.

Ora, in quanto sahaja yogi, voi siete personalità potenti. Siete persone molto potenti. Abbiamo problemi in tutto il mondo, lo sapete molto bene. Non è necessario dover essere grandi intellettuali, o dover essere politici di un certo tipo o altro. Ma dovete essere vigili riguardo ai problemi che affliggono questo mondo. Dovete esserlo. Non potete vivere nel vostro mondo personale poiché siete santi: “Ora sono in Nirananda”; questo non è possibile. Non potete essere semplicemente in Nirananda. Dovete rendervi conto che dovete vivere in questo mondo, e dovete conoscere tutti i problemi di questo mondo. E dovete pensare ad essi, non soltanto ai vostri problemi: “Madre, come potrò fare questo e come potrò fare quello?”. Dovete invece preoccuparvi di tutto il mondo. Dovete chiedervi che cosa sta accadendo nel mondo. Quali sono i problemi del mondo? Voi ne siete responsabili.

Non solo, ma dovete pregare. Nelle vostre preghiere dovete dire: “Madre, risolvi questo problema”. Collettivamente, individualmente, dovete distogliere l’attenzione da voi stessi, dalla vostra vita più limitata (e rivolgerla verso) qualcosa di molto più ampio. A quel punto siete santi. E dovete pensare che è vostro dovere chiedere l’aiuto divino affinché tutti questi problemi siano risolti. Questo è il vostro compito per il quale siete stati scelti.

È la vostra richiesta che funzionerà poiché, come sapete, io sono priva di desideri. Dovete essere voi a desiderarlo. Ogni cosa desideriate funzionerà. La protezione, l’amore, la compassione di Madre sono con voi. Ma voi dovete prendervi cura di questo mondo e mostrare la preoccupazione che avete, e non vivere in ambiti molto limitati e secondo stili molto limitati.

Ad esempio, ora, i britannici pensano: “Noi siamo britannici, bene, i nostri problemi sono i problemi del Regno Unito”. No. I vostri problemi si estendono ad ogni luogo in cui vi sia Sahaja Yoga. E dovete preoccuparvi di tutti loro. Ora, ad esempio, abbiamo problemi in Australia. Vi è qualcuno che sta creando molti problemi. Dovete occuparvi di shoebittare quella persona e metterla a posto. Il vostro leader deve dire chi shoebittare. E risolvetelo, che sia in Australia, in America, in India: ovunque vediate che vi è un problema per Sahaja Yoga, che vi è un attacco a Sahaja Yoga, dovreste tutti metterci l’attenzione e risolverlo.

Poi, come vedete, vi sono problemi generali. Notiamo che l’America adesso sta diventando idiota, o comunque possiate definirla, quindi dovete rivolgere l’attenzione all’America. Dovete estendere la vostra attenzione all’esterno, non all’interno, e non preoccuparvi soltanto di voi stessi, della vostra famiglia, della vostra casa, dei vostri figli. Non appena estendete la vostra attenzione all’esterno, i vostri problemi a casa si risolvono fino nel minimo dettaglio. Dovete rivolgere l’attenzione all’esterno.

Oggigiorno abbiamo la televisione. All’inizio avevamo detto di non guardare la televisione, perché non serviva a niente che i sahaja yogi guardassero la televisione: quando la guardavano assorbivano soltanto blocchi. Ma ora stanno accadendo cose importanti che potete osservare voi stessi. Potete analizzare quali sono i problemi mondiali e valutare voi stessi dove dovete rivolgere l’attenzione. Dovreste acquisire consapevolezza della vostra personalità: non è una personalità che possa rimanere totalmente coinvolta in un contesto molto limitato. La vostra personalità dovrebbe essere coinvolta in tutti i problemi dell’universo, tutti i problemi esistenti. E vi stupirete che ogni cosa può funzionare in modo molto collettivo. E a questo stadio in cui vi trovate, adesso potete verificare voi stessi che tutti i sahaja yogi hanno vibrazioni sulla sommità della testa. Volete dare tutti un’occhiata? Verificate, tutti voi seduti a Ganapati.

Espandete dunque le vostre vibrazioni. Espandete la vostra attenzione, e vi stupirete che ogni altro stupido problema che avete sarà eliminato. Ora verificate.

Innanzitutto lo facciano i bambini. Verificate. Avete tutti le vibrazioni sulla sommità della testa. Lasciate che crescano, vi dico: sto proprio aspettando che crescano.

Quindi l’atteggiamento nei confronti di noi stessi dovrebbe essere quello di essere consapevoli della nostra gloria, della nostra posizione, renderci conto che siamo santi, che abbiamo raggiunto uno stadio in cui siamo al livello più elevato, e che ora siamo diventati la luce e dobbiamo dare luce agli altri.

Se osservate, nella Bibbia Cristo ha detto qualcosa di importantissimo: “Non mettete la lampada sotto il tavolo”. È così. Dovete mettere la luce su un piedistallo. Ed è così, dovete porre la vostra luce sulla roccaforte, in un punto molto elevato per dare luce agli altri.

E ciò funziona in entrambi i sensi, se iniziate a capire che cosa siete, di che cosa dovete essere consapevoli, qual è la vostra condizione, quali sono i vostri poteri, che cosa avete conseguito in Sahaja Yoga, qual è il debito che avete nei confronti di Sahaja Yoga, e che cosa dovete dare per Sahaja Yoga; quanto capaci, buoni, gentili vi ha resi Sahaja Yoga. Siete abbastanza retti? Vi comportate correttamente? Fate tutte le cose giuste necessarie? Perché soltanto voi potete farle.

Voi siete le persone dotate di energie molto, molto speciali e di speciali contatti con la vita spirituale. E se cominciate a comportarvi come tutta l’altra gente superficiale ed insensata, limitandovi alla vostra famiglia, ai vostri figli, alle vostre insensate vite precedenti (a Sahaja Yoga, ndt), sarete persi, persi per voi stessi e per tutti gli altri.

I problemi sono molto più numerosi di quanto voi sappiate. Questa è la comprensione che dovete raggiungere, che Madre ci ha resi yogi. Siamo santi, e dobbiamo mostrare al mondo la giusta via. Lei ci ha detto che noi siamo la luce e dobbiamo mostrare alla gente quale strada seguire, come procedere. Invece ognuno sembra essere un problema, sembra preso in un piccolissimo vortice che continua a girare e girare in tondo. Com’è possibile? Vi ho detto molte volte di osservare questi falsi guru. Non hanno vibrazioni, non sanno nulla della Kundalini, non sanno nulla di Sahaja Yoga. Ma quanto stanno facendo! E noi, invece, cosa facciamo? Ci stiamo ancora dibattendo con noi stessi e con i nostri problemi, con le nostre idee, con la nostra ristrettissima mentalità e la nostra codardia. Ora sta a voi capire. Sta a voi decidere di voi stessi. È il vostro desiderio, la vostra grandezza, la vostra magnanimità che deve emergere. (Dovete) capire da soli di che cosa siete capaci, che cosa potete fare. È molto facile per la gente dire. “Oh, Madre, è troppo. Non posso farci niente”; o per qualcuno dire: “Madre, sono impegnato con la mia famiglia”; o per qualcun altro dire: “Sono occupato con i miei figli”. Siete forse venuti in Sahaja Yoga per questo? Vi ho forse dato la realizzazione per questo? Tutte queste benedizioni vi sono forse giunte per questo?

Pertanto, il consolidamento che dovete operare è molto importante. Potete capire chiaramente che è per questo motivo che non abbiamo potuto organizzare programmi pubblici: perché nel Regno Unito abbiamo reale bisogno di un consolidamento. Malgrado io abbia vissuto nel Regno Unito per così tanti anni, la gente qui mi dà per scontata. Poiché sono qui, poiché vivo qui, pensano che se vanno all’aeroporto è finita lì: “Abbiamo fatto tutta la Hajj[1], tutto”. Siete stati all’aeroporto, avete visto Madre, e finita lì. A che cosa serve vedermi? Che cosa vi ho dato? La vostra luce si diffonde? Quante persone hanno ricevuto la realizzazione da voi? Scoprite quante persone hanno imparato Sahaja Yoga da voi, o dalla vostra vita, o dalla vostra saggezza, o dal vostro comportamento. È questo il modo. È questo il criterio. Non è: “Bene, ho inviato a Madre il Suo denaro per il Suo viaggio”. Non è sufficiente.

Se guardate qualsiasi signora indiana della mia età, cammina con un bastone, non riesce nemmeno a salire un gradino; le donne indiane non ci riescono, a causa del caldo che hanno. Ma io viaggio, sapete quanto viaggio, quanto faccio. E che dire della mia famiglia? Io li privo della mia compagnia, privo mio marito della mia compagnia, stanno tutti senza di me. Io viaggio, viaggio ogni giorno, lo sapete benissimo. E lavoro così sodo. A volte vado a dormire alle due del mattino, a volte alle tre. Questa volta Hersh era con me e ho visto che era esaurito.

Dicevo quindi che voi correte soltanto una staffetta. Se sono in Australia, bene: gli australiani lavorano. Quando sono in Austria lavorano gli austriaci. E lì dopo gioiscono. Se sono nel Regno Unito, bene, un po’ nel Regno Unito, si lavora un po’ e dopo si mettono tutti tranquillamente seduti a gioire. Ed io? Io corro una maratona. Allo stesso modo, voi dovete chiedervi qual è, dopotutto, il mio guadagno. Che cosa ci guadagno io?

Qualcosa ci guadagno: ho riportato i miei figli a condizioni normali. Li ho condotti nel Regno di Dio. E voi dovete fare lo stesso. Voi dovete condurli nel Regno di Dio. Ma se voi stessi siete coinvolti nelle vostre maye, cadrete ogni giorno sempre più giù, sempre più giù, sempre più giù. Io posso gridare, posso dire qualsiasi cosa, ma non vi entrerà in testa, non funzionerà mai con voi. Rimarrete tutti arenati ovunque vi troviate, perché non volete vedere.

Per questo direi che soprattutto nel Regno Unito avete un vantaggio: siete tutte persone molto intelligenti. Avete intelligenza, senza dubbio. Non siete idioti come gli americani. Voi siete intelligenti. Questa intelligenza una volta era diventata astuzia; ma adesso siete stanchi della vostra furberia. Gli indiani hanno imparato la furberia da voi. Sono diventati davvero molto scaltri. Ma voi siete stanchi della vostra furbizia, perciò ora siete stanchi, stufi, esauriti e letargici. Ma grazie alla vostra intelligenza potete comprendere che questo lavoro che nostra Madre sta facendo è importantissimo.

Passerete alla storia; ogni parola che dite, ogni cosa che pronunciate, ogni modo in cui vi comportate, tutto, passerà alla storia. Non per quanti figli avete generato, o per il tipo di moglie che avete avuto, ma per ciò che avete fatto per Sahaja Yoga. Ricordatevelo. La storia registrerà tutto, ogni cosa che avete fatto e tutto ciò che avete ottenuto in Sahaja Yoga. Non è esibizionismo. Non è soltanto una dimostrazione. Non è sbruffoneria. Niente del genere. Il punto è realmente, veramente, totalmente che cosa avete conseguito: è questo che sarà registrato. Almeno Dio conosce l’ipocrisia. E Dio conosce i temperamenti megalomani. È Dio che sa a che punto siete e che cosa state facendo. Non potete ingannare Dio, questa è una cosa di cui dovete rendervi conto.

Quando ingannate Dio, ingannate voi stessi, il vostro Spirito, la vostra realizzazione, la vostra stessa ascesa! Pertanto dobbiamo stare attenti. Come Madre direi di provare a fare introspezione molto attentamente. Che cosa abbiamo fatto per Sahaja Yoga? Che cosa abbiamo fatto per le altre persone che stanno andando alla deriva? Qual è stato il nostro comportamento verso gli altri sahaja yogi? Quanta pace, amore e compassione abbiamo dato agli altri? Quanta comprensione e tolleranza abbiamo dimostrato agli altri? Se qualcuno qui riceve un po’ di denaro in più, diventa un tale sbruffone, diventa così aggressivo, diventa così sgarbato. Non posso crederci! Come può il denaro attirarvi in questi vizi? Voi non siete persone comuni. Voi siete i santi i cui piedi sono stati lavati dal fiume Gange. Cercate di comprendere la vostra gloria. Cercate di comprendere i vostri poteri, la vostra posizione di santi, di sahaja yogi, che è superiore a quella di tutti i santi poiché voi sapete dare la realizzazione. Voi sapete tutto sulla Kundalini. Sapete tutto sulla realizzazione. Quante persone hanno avuto questa conoscenza?

Diversamente, inizierò a pensare che ho dato tutta questa conoscenza a qualche schiera di pazzi che non ne comprende il valore. Come ha detto Cristo: “Non gettate le perle ai porci”. Io non penso di aver commesso quell’errore. Non posso credere di aver commesso quell’errore, di aver gettato le perle ai porci. Io non l’ho fatto. Ma sta a voi decidere dove stare, in quale categoria. È così ovvio che quello che stiamo attraversando è un periodo molto precario. È molto importante dover combattere. È molto di più di qualsiasi guerra che abbiate combattuto. È molto di più di qualsiasi lotta che gli esseri umani abbiano mai affrontato. È un mondo così orribile quello che è stato creato (dagli esseri umani) e noi dobbiamo trasformarlo. È un compito immane. Per questo dovete operare in un modo molto sincero e innato.

E sono sicura che verrà un giorno in cui, nella storia di questo mondo, i sahaja yogi avranno i loro nomi scritti a caratteri d’oro. Sono sicura che funzionerà. Sono sicura che deve funzionare. E tutti voi dovete conseguirlo, collettivamente, con un’unica mente e un unico cuore: “Che cosa devo sacrificare? Che cosa devo fare? Come posso essere di aiuto? Qual è il mio contributo?”.

Vorrei poter vedere quei giorni nel corso della mia vita.

Oggi è dunque il giorno in cui dobbiamo fare introspezione. Vogliamo dunque entrare tutti in meditazione? Per favore chiudete gli occhi, chiudete tutti gli occhi. Adesso faremo una meditazione simile a quella che abbiamo fatto nelle sale, ovunque abbiamo tenuto dei programmi pubblici.

Per prima cosa dovete mettere la mano sul cuore. Lavoreremo sul lato sinistro, con la mano sinistra verso di me.

Innanzitutto mettete la mano sul cuore. Nel cuore risiede Shiva, lo Spirito. Dovete ringraziare il vostro Spirito per aver illuminato la vostra attenzione, poiché voi siete santi, e la luce giunta nel vostro cuore deve illuminare il mondo intero. Quindi, per favore, adesso pregate nel vostro cuore: “Fa’ che la luce del mio Amore del Divino si diffonda in tutto il mondo”. Con tutta sincerità e con la comprensione che siete connessi con il Divino e che qualsiasi cosa desideriate avverrà, con piena fiducia in voi stessi.

Adesso mettete la mano destra sulla parte superiore dell’addome, sul lato sinistro, sulla parte superiore del vostro stomaco dalla parte sinistra. Questo è il centro del vostro dharma. Qui dovete pregare: “Fa’ che Vishwa Nirmala Dharma si diffonda in tutto il mondo. Fa’ che la gente veda la luce grazie alla nostra vita dharmica, alla nostra rettitudine. Fa’ che la gente le noti ed accetti Vishwa Nirmala Dharma, grazie a cui otterrà l’illuminazione, una vita virtuosa e più elevata, ed il desiderio di ascesa”.

Spostate adesso la mano destra sulla parte inferiore dell’addome, dello stomaco, sul lato sinistro, e premete. Questo è il centro della pura conoscenza. Qui, in qualità di sahaja yogi, dovete affermare: “Nostra Madre ci ha dato la totale conoscenza di come opera il Divino. Ci ha rivelato tutti i mantra e tutta la pura conoscenza che potevamo sopportare e comprendere. Fa’ che tutti noi possiamo conoscere perfettamente tutto ciò”.

Ho notato che se il marito è un leader, la moglie non sa neppure una parola di Sahaja Yoga; oppure, se è la moglie ad essere informata su Sahaja Yoga, il marito non ne sa niente.

“Fa’ che io sia competente ed esperto di questa conoscenza, affinché possa dare la realizzazione alla gente, farle comprendere cos’è la legge divina, cos’è la Kundalini e cosa sono i chakra. Fa’ che la mia attenzione sia più su Sahaja Yoga che su tutte le cose terrene”.

Riportate adesso la mano destra sulla parte superiore dell’addome. Chiudete gli occhi. Ora, qui, sul lato sinistro, premete. Dite: “Madre mi ha dato lo Spirito ed io ho il mio Guru che è lo Spirito. Io sono il maestro di me stesso.

Fa’ che non vi sia trascuratezza; fa’ che vi sia dignità nel mio carattere; fa’ che vi sia generosità nel mio comportamento; fa’ che vi sia compassione ed amore per gli altri sahaja yogi. Fa’ che non mi metta in mostra ma che abbia una conoscenza molto profonda dell’amore di Dio e delle Sue opere, così che, quando le persone verranno da me, io sia in grado di parlare loro di Sahaja Yoga e di trasmettere loro questa grande conoscenza con umiltà e amore”.

Portate ora la mano destra sul cuore. Qui dovete ringraziare Dio per aver percepito l’oceano di gioia e per aver sentito l’oceano di perdono e la capacità di perdonare di vostra Madre che, abbiamo visto, è davvero straordinaria. “Fa’ che il mio cuore si espanda e avvolga l’intero universo, e fa’ che il mio amore faccia riecheggiare il nome di Dio”. Il cuore dovrebbe esprimere in ogni momento la bellezza dell’amore di Dio.

Portate ora la mano destra sul Vishuddhi sinistro, nell’angolo fra il collo e la spalla. “Non indulgerò nella falsità del senso di colpa, poiché so che è una falsità. Non sfuggirò ai miei errori ma li affronterò e li eliminerò. Non cercherò di trovare difetti negli altri; ma fa’ che grazie alla mia conoscenza di Sahaja Yoga, io riesca a rimuoverli”. Abbiamo molti modi per eliminare segretamente i difetti altrui.

“Fa’ che il mio senso di collettività cresca al punto che l’intera stirpe di Sahaja Yoga diventi la mia famiglia, i miei figli, la mia casa, il mio tutto. Fa’ che io possa percepire dentro di me in modo completo, innato, di essere parte integrante del Tutto, poiché abbiamo tutti un’unica Madre. E fa’ che io mi interessi del mondo intero, per conoscerne i problemi e capire come poterli risolvere con il mio potere del puro desiderio. Fa’ che io senta nel cuore i problemi del mondo, e fa’ che (io provi) in modo innato a risolverli tutti alla radice. Fammi andare alla radice di tutti questi problemi, e fa’ che provi a risolverli con i miei poteri di Sahaja Yoga, con i miei poteri di santo”.

Adesso mettete la mano destra sulla fronte, in orizzontale. In questo punto, dovete dire innanzitutto: “Devo perdonare tutti coloro che non sono venuti in Sahaja Yoga, coloro che rimangono alla periferia, che vanno e vengono, che entrano ed escono. Ma, soprattutto, devo perdonare tutti i sahaja yogi perché sono tutti migliori di me. Io tento di trovare in loro dei difetti, ma io sono al livello più basso e devo perdonarli, poiché devo rendermi conto che devo crescere ancora molto. Sono ancora molto inferiore. Devo migliorarmi.”

In noi deve nascere questa umiltà, quindi in questo punto dovete affermare: “Fa’ che l’umiltà nel mio cuore – umiltà nel vero senso del termine, non ipocrita – instauri questo senso del perdono affinché io mi inchini alla realtà, a Dio e a Sahaja Yoga.”

Adesso dovete appoggiare la mano sulla nuca e reclinate la testa all’indietro, qui. E in questo punto dovete affermare: “Oh Madre, per qualsiasi torto abbiamo commesso finora nei Tuoi confronti, per tutto ciò che vi è di sbagliato nella nostra mente, per qualsiasi meschinità Ti abbiamo dimostrato, per tutti i modi in cui Ti abbiamo creato problemi e Ti abbiamo sfidata, per favore perdonaci”. Dovete chiedere perdono. Con la vostra intelligenza, dovreste sapere chi io sia. Non devo ripetervelo in continuazione.

Ora, a livello del Sahasrara, dovete ringraziarmi. Mettete la vostra mano sul Sahasrara, muovetela per sette volte e per sette volte ringraziatemi: “Madre, ti ringraziamo molto di averci dato la realizzazione. Madre, ti ringraziamo molto di averci fatto comprendere la nostra grandezza. Ti ringraziamo molto di averci accordato tutte le benedizioni del Divino. E ti ringraziamo molto di averci fatto salire più in alto, molto più in alto rispetto a dove eravamo. E inoltre, ti ringraziamo molto perché ci sostieni e ci aiuti a migliorarci e correggerci.

Ed infine, Madre, ti ringraziamo molto di essere venuta su questa terra, di esserti incarnata e di lavorare così duramente per noi, per tutti noi”.

Premete forte e ruotate forte la mano. Adesso abbassate le mani. Le teste sono tutte molto calde. Diamoci ora un bel bandhan. Nel bandhan di Madre, muoviamo la mano da sinistra verso destra. Una volta, per bene, con la consapevolezza di chi siete, di cosa sono le vostre aure. Adesso di nuovo, per la seconda volta. Ora la terza; la quarta; la quinta; la sesta; ed ora la settima.

Adesso alzate la vostra Kundalini; alzatevi la Kundalini lentamente, molto lentamente. Alzatela, la prima volta dovete farlo molto lentamente. Piegate indietro la testa e fate un nodo.

La seconda volta, facciamolo molto piano, con la consapevolezza di chi siete: voi siete dei santi. Fatelo bene, correttamente, senza fretta. Portatela fin sopra la testa, inclinate la testa all’indietro e fate due nodi, uno e due.

Adesso un’altra volta. La terza volta dovete fare tre nodi; fatelo molto lentamente, molto lentamente. Fatelo correttamente. Adesso inclinate la testa all’indietro e fate il terzo nodo. Tre volte.

Ed ora sentite le vostre vibrazioni. Meraviglioso. Sto ricevendo vibrazioni da voi.

Che Dio vi benedica. Molte grazie.

Ora potreste far girare quella fotografia per mostrare alle persone che sono dei santi. Dov’è la fotografia, chi ce l’ha? Sì, falla girare, che le persone vedano che siete tutti yogi certificati.

Penso ora che dovreste andare a cena e dopo cena avremo un programma musicale. Va bene, è una buona idea?


[1] Hajj o hadj: il pellegrinaggio alla Mecca che ogni musulmano è tenuto a fare almeno una volta nella vita.