Shri Krishna Puja

(Italia)

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(12/2018 SOTTOTITOLI)

S H R I   M A T A J I   N I R M A L A   D E V I

Shri Krishna Puja

“Lo stato di testimonianza”

Ashram di Garlate, Lecco (Italia), 6 Agosto 1988


Oggi ci siamo riuniti qui per venerare Shri Krishna.

Dobbiamo capire il significato dell’avvento di Shri Krishna nel chakra del Vishuddhi.

Come sapete molto bene, Shri Brahmadeva si è incarnato soltanto una o due volte. Anche Shri Ganesha si è incarnato una volta, nella forma del Signore Gesù Cristo. Invece, il Vishnu Tattwa, il principio di Vishnu, si è incarnato molte volte su questa terra, così come la Dea si è dovuta incarnare numerose volte.

Essi hanno dovuto lavorare insieme molte volte ed il principio di Mahalakshmi ha operato insieme al principio di Vishnu per aiutare l’ascesa della gente.

Il principio di Vishnu, quindi, è per la vostra ascesa, per il processo evolutivo degli esseri umani. Grazie a questo avvento, e grazie al potere di Mahalakshmi, siamo diventati esseri umani dallo stadio di ameba.

Per noi si tratta di un processo spontaneo, mentre, per quanto riguarda il principio di Vishnu, Egli ha dovuto passare attraverso numerose incarnazioni per evolvere.

Come sapete, ci sono state (varie) incarnazioni di Shri Vishnu, da quella iniziale come pesce, fino a giungere allo stato di Shri Krishna, dove si dice che Egli sia diventato completo.

Occorre però rendersi conto che Egli agisce sul nostro sistema nervoso centrale, crea il nostro sistema nervoso centrale.

Il nostro sistema nervoso centrale è stato formato attraverso il nostro processo evolutivo. E questo sistema nervoso centrale ci ha dato tutta la consapevolezza umana che possediamo.

Diversamente, saremmo stati proprio simili a pietre. Invece, attraverso lo svilupparsi della nostra consapevolezza, creando uno dopo l’altro i diversi chakra dentro di noi, questo principio di Vishnu ci ha portato a comprendere che dobbiamo cercare la verità e alla fine dobbiamo diventare sahaja yogi.

Dunque questo principio di Shri Krishna è molto importante in quanto, allo stadio detto del Vishuddhi chakra, noi diventiamo completi. Significa che, quando il vostro Sahasrara si apre e cominciate a sentire le vibrazioni, non siete ancora del tutto completi. Se foste stati completi, sarebbe stato il compimento della vostra evoluzione; infatti, se a quello stadio l’aveste completata, non vi sarebbe stata necessità di Sahaja Yoga.

Ma in realtà, il significato è che, una volta che il Sahasrara è aperto, dovete poi scendere al vostro Vishuddhi chakra, ossia alla vostra collettività. Se l’illuminazione non agisce sul Vishuddhi chakra, non potete sentire le vibrazioni.

Come avete visto ieri, gli artisti hanno cominciato a suonare in una dimensione completamente nuova. Questo non solo perché avevano avuto il risveglio della Kundalini – la Kundalini era indubbiamente risvegliata – ma essa è dovuta ridiscendere al loro Vishuddhi chakra.

Se io non avessi potuto riportarla nel loro Vishuddhi chakra, le loro mani non si sarebbero mosse così rapidamente, essi non avrebbero mai sentito la dolcezza, la madhurya[1] di Shri Krishna e non l’avrebbero manifestata.

Quindi, tutto ciò che si esprime attraverso le vostre dita e le vostre mani raggiunge quella nuova consapevolezza di creare madhurya, dolcezza. Le vostre mani sono molto importanti nella vostra arte, nella musica, nei gesti e in ogni modo.

Ma, come sapete, il Vishuddhi chakra svolge anche un ruolo nei sedici chakra o sottoplessi che controllano il nostro viso, orecchie, naso, occhi e collo. Tutti questi organi sono controllati dal Vishuddhi chakra.

Di conseguenza voi potete diventare grandi attori, potete avere occhi innocenti, una pelle luminosa, orecchie in grado di ascoltare la musica divina, potete anche avere un naso che mostri la vostra dignità. Allo stesso modo, l’intera espressione del vostro volto cambia.

Se siete una persona molto dura, irascibile e mostrate durezza sul viso; oppure se siete sempre simili a mendicanti, o sempre a piangere e lamentarvi, con l’espressione triste, tutto cambia ed avviene uno spostamento al centro, dove diventate belli, attraenti in senso divino ed inoltre acquistate un’espressione molto dolce.

Anche i denti e la lingua sono controllati dal Vishuddhi chakra. Così, i denti che hanno problemi vengono curati. A volte… come vi ho detto, io non sono mai stata da un dentista in tutta la mia vita. Pensate dunque: se avete il Vishuddhi a posto, non dovrete più andare dal dentista. Inoltre, anche il vostro modo di parlare migliora.

Ad esempio ci sono alcune persone dal carattere molto sarcastico, non sanno dire nulla con dolcezza, sono sempre sarcastiche, si esprimono causticamente. Alcuni hanno l’abitudine di usare un linguaggio offensivo, altri si comportano proprio come mendicanti, parlano sempre come mendicanti. In certa gente non c‘è dignità, non c’è dolcezza, non c’è alcuna sicurezza in se stessa.

Alcuni addirittura balbettano, altri non sanno stare sul palco per tenere una conferenza. Tutte queste cose scompaiono, non appena il vostro Vishuddhi chakra migliora.

Questa, però, è soltanto la manifestazione esteriore, esterna, del miglioramento del Vishuddhi chakra in voi, grazie al risveglio di Shri Krishna nel Vishuddhi chakra.

Ma ciò che accade realmente è che diventate interiormente dei testimoni. Diventate testimoni nel senso che iniziate ad osservare, a testimoniare, a vedere tutto ciò che vi disturba, tutto ciò che vi infastidisce, qualsiasi problema; e non venite più turbati.

Questo stato di osservazione, di testimonianza possiede un potere enorme. Qualsiasi problema voi osserviate senza pensare, viene risolto.

Qualsiasi problema abbiate, una volta raggiunto questo stato di testimonianza – chiamato tatastha, che significa stare sulla riva a guardare il movimento delle onde – saprete come risolvere i problemi.

Il vostro stato di testimonianza deve dunque essere sviluppato; e a volte ho visto che si deve superare qualche piccola difficoltà per sviluppare questo stato di testimonianza.

È molto importante che, quando la Kundalini inizia a rifornirvi dal Sahasrara verso il basso, spostandosi sui vari chakra e arricchendoli, quando deve soffermarsi al Vishuddhi chakra, cerca veramente di farvi un po’ affrontare qualche inquietudine.

Allora voi vi mettete a pensare: “Guarda, la mia vita era così beata, avevo ricevuto così tante benedizioni, e adesso cos’è accaduto?”.

Ma è questo il momento in cui dovreste diventare tatastha, ossia testimoni. Se diventate testimoni, ogni cosa migliora.

Se, ad esempio, lavorate da qualche parte, appena diventate testimoni, la vostra attenzione si rivolge all’interno e cominciate ad osservare le cose dall’interno verso l’esterno.

Di conseguenza vedete esattamente cosa c’è di sbagliato e dove; e poiché possedete il potere della testimonianza, grazie a questo potere superate i vostri problemi. I problemi si risolvono molto facilmente se sapete essere spettatori dell’intera situazione, invece di farvene coinvolgere.

E questo è lo stato migliore, chiamato Sakshiswarupatva, che ottenete quando la Kundalini ascende, si stabilisce la connessione (Shri Mataji mima con la mano l’ascesa della Kundalini e il suo attraversamento del Sahasrara, ndt) e la grazia divina inizia a riversarsi attraverso di esso e ad arricchire il vostro Vishuddhi chakra.

Il nome di Shri Krishna deriva dal termine krishi, che significa aratura, aratura del terreno per la semina delle colture.

Egli è Colui che ha arato il terreno per noi, nel senso che ci ha creati in modo tale che, quando la germinazione deve aver luogo, voi siete già pronti. Di fatto, però, noi esseri umani danneggiamo il nostro Vishuddhi chakra con molte cose sbagliate, come fumare o assumere droghe o tabacco e via dicendo; e in questo modo il nostro Vishuddhi chakra va fuori uso.

Inoltre, anche chi non parla affatto o parla troppo, oppure chi grida e strilla, chi si arrabbia ed alza la voce, rovina il proprio Vishuddhi chakra.

Quindi, la prima cosa, nell’usare il Vishuddhi chakra, è che dovete ricordarvi che deve essere adoperato per la dolcezza, per madhurya. Se volete dire qualcosa a qualcuno, cercate di dire qualcosa di dolce e bello. Esercitatevi in questo.

In certi luoghi ho visto che la gente è abituata ad un certo modo di parlare, e a volte non riesce a parlare in modo dolce. Per loro, è come se fosse adharmico parlare con dolcezza a qualcuno.

Credono soltanto di dover veramente parlare in modo da ferire gli altri. Ferire gli altri non rientra nel dharma di Shri Krishna.

Lui, o uccideva oppure era dolce, nessuna via di mezzo. Voi, o dovete essere dolci con la gente, oppure dovete uccidere.

Lasciate perdere la parte relativa all’uccidere.

Quindi voi dovete essere soltanto dolci. Dovete essere tutti dolci gli uni con gli altri, specialmente tra sahaja yogi dovete essere estremamente dolci gli uni con gli altri.

Ed anche nei rapporti con gli altri, se notate qualcosa di sbagliato in loro, dovete dir loro dolcemente: “Vedi, questo non va bene. Ormai sei entrato in Sahaja Yoga, adesso devi comportarti in un certo modo”.

La vita di Shri Krishna ha un altro ruolo molto significativo da svolgere; ossia Egli venne sulla terra dopo l’avvento di Shri Rama, il quale era ugualmente Shri Vishnu.

Ai tempi di Shri Rama la gente era molto ignorante, non aveva alcuna idea del dharma.  Quindi, essendo il re, Egli volle insegnare loro il dharma, pertanto dovette diventare molto serio. La Sua incarnazione fu dunque quella di un padre molto serio, che affronta molto seriamente ogni tipo di tumulti e ostacoli; e servì a creare un’immagine di re benevolo (nel senso che vuole il bene del proprio popolo, ndt).

Di conseguenza, quando la Sua incarnazione si concluse, la gente divenne molto seria. Allora tutta la serietà subentrò nella religione e si sviluppò tutto il ritualismo. La gente diventò estremamente rigida e questa rigidità uccise tutta la gioia di vivere. E poi, a causa di questa rigidità, ebbero inizio anche altre cose di ogni genere, fra le quali l’inizio del braminismo. Il braminismo iniziò in India quando la gente iniziò a servirsene come un diritto di nascita; mentre essere bramini non è il diritto di nascita di nessuno, bensì si deve diventare bramini.

Dopo la realizzazione si diventa bramini. Questo dato di fatto fu stabilito non solo ai tempi di Shri Krishna, ma anche a quelli di Shri Rama, in quanto Shri Rama stesso non era un bramino. Egli fece scrivere il Suo Ramayana ad una persona chiamata Valmiki, il quale proveniva da una casta bassa ed era un pescatore. Molto sorprendente: (Shri Rama) chiese a questo pescatore, che non era un bramino, di scrivere il Suo Ramayana. E lo rese un bramino, nel senso di come siete diventati bramini voi, ossia persone che conoscono il Brahma. I bramini sono coloro i quali conoscono il Brahma, e non quelli nati nella casta dei bramini.

Ecco perché talvolta la gente rimane molto turbata (e si chiede): “Com’è possibile che questi siano dei bramini se sono tanto perversi e possono commettere peccati di ogni genere?”. Seguendo qualsiasi religione di questo tipo o qualsiasi idea rigida di questo genere, non si può migliorare.

Se vi definite cristiani, una cosa da osservare in un cristiano è che non si possono avere occhi adulteri. Adesso mi piacerebbe sapere quanti cristiani possono affermare questo. Se non hanno occhi adulteri verso le donne, per esempio, avranno occhi adulteri per le cose.

Non si può dunque dire che, diventando cristiani, lo si sia diventati davvero. La stessa cosa vale per gli indù. Nella religione indù, Krishna ha detto che l’atma risiede in ogni persona. Non ha mai detto che la nascita determina la vostra jati, la vostra casta. Ma tra gli indù si crede che ognuno appartenga a una jati[2], e che siano tutti qualcosa di separato: alcuni vanno trattati come persone di basso rango ed altri come persone di rango elevato. Ciò è esattamente l’opposto di ciò che Shri Krishna ha predicato, poiché Egli ha affermato che l’atma esiste in ogni persona.

E adesso, in Sahaja Yoga, abbiamo provato che qualsiasi religione si possa seguire, qualsiasi cosa, idea o filosofia si segua, qualsiasi cosa si possa seguire, potete diventare tutti anime realizzate; nessuno, dunque, è superiore e nessuno è inferiore.

È la cosa più comoda credere che tutti gli altri sbaglino e che noi siamo nel giusto. Ma tutti quelli che la pensano in questo modo potrebbero dover andare direttamente all’inferno, perché non hanno raggiunto la verità. La verità è che voi dovete diventare anime realizzate e, se non siete anime realizzate, non siete affatto vicini a Dio. Voi dovete entrare nel Regno di Dio.

Cristo stesso ha detto: “Dovete entrare nel Regno di Dio. Dovete rinascere”.

E: “Quando mi chiamerete – ‘Cristo, Cristo’ – io non vi riconoscerò”. Lo ha detto apertamente, vi ha messo in guardia. Lo stesso vale per Maometto, che ha detto: “Quando arriverà il tempo di Qiyama – la resurrezione – le vostre mani parleranno”.

Ed Egli ha anche detto molto chiaramente che fino al Qiyama voi farete tutte queste cose, quali rozah[3] e tutto il resto; ma che quando il Qiyama arriverà, quando avrete la vostra resurrezione, non dovrete più farle.

Lo ha detto chiaramente. Eppure nessuno (dei musulmani) cerca di scoprire il Qiyama, ma bada solo a trovare gli errori in questo e quello e lottano fra di loro. Ora, (Maometto) ha già parlato di questo tempo della resurrezione, quello in cui le vostre mani parleranno, ed è in Sahaja Yoga.

Raggiunto questo, voi non dovete fare più nulla. Ora siete diventati pir[4], secondo quanto ha detto Lui. Quando diventate wali[5] non dovete più fare tutte queste cose e divenite dharmatit[6].

Anche Shri Krishna ha detto nella filosofia indiana che diventate dharmatit, andate oltre la religione. Ciò significa che la religione diventa parte integrante di voi. Non è necessario avere inutili religioni esteriori. È stato detto chiaramente. E Shri Krishna lo ha detto più chiaramente di chiunque altro, con molta, molta chiarezza, che dovete andare oltre i vostri guna, oltre i vostri dharma; dovete, cioè, diventare persone religiose in modo innato, e non – [Tossisce e si rivolge a lato ad Alga: “Se lo tieni così lontano come faccio a prenderlo?] – e non qualcuno che è soltanto esteriormente cristiano, indù o musulmano. No. Dovete diventare (religiosi, ndt) dentro, interiormente.

Di conseguenza, avete visto cosa ha detto Shri Krishna, ossia: “Quando diventate (religiosi, ndt) interiormente, io non devo più dirvi di non bere, di non fare questo o quello, niente”.

Voi semplicemente non lo fate. Non lo fate proprio e capite perfettamente che questa o quell’altra cosa non vanno fatte.

L’avvento di Shri Krishna ebbe luogo per superare tutte le insensatezze della religione. Si tratta di un avvento molto importante, ma non so quanti lo comprendano. Egli venne per dimostrare che tutto è lila, che è tutto un gioco di Dio. Cosa c’è da essere seri? Che motivo c’è di essere ritualistici? Non potete vincolare Dio ad alcun rituale. Questo è il motivo per cui venne sulla terra, per dirvi che non dovreste cercare di vincolarvi con dei rituali assurdi.

Questo fu il Suo insegnamento molto tempo fa, insegnò questo seimila anni fa; tuttavia, se osservate, in ogni religione persistono moltissimi rituali.

Quando le incarnazioni morirono, la gente cominciò con i rituali, cose strane.

Anche quando morì Shri Krishna la gente non seppe cosa fare, perché Egli aveva detto: “Basta con i rituali, giocate all’Holi, siate felici, gioiosi, danzate e cantate”. Questo è ciò che Egli disse, e che fare dunque?

Egli disse così e allora impostarono un altro tema: “Rendiamola una cosa romantica”.

Gli esseri umani sanno come corrompere ogni cosa, nessuno può batterli in questo. Lo hanno fatto dunque apparire come una personalità molto romantica, che aveva una relazione sentimentale con Radha. Ra-dha: Ra vuol dire energia, dha significa “Colei che ha sostenuto l’energia”. Ed hanno mostrato una relazione romantica con Lei, che era Mahalakshmi stessa!

Fecero apparire la Sua relazione con Mahalakshmi come un rapporto fra marito e moglie. Vi furono anche alcuni poeti che iniziarono a descriverli come marito e moglie e sciocchezze di ogni genere.

Nelle relazioni divine non esiste niente di simile al rapporto fra marito e moglie: esiste l’energia potenziale e l’energia cinetica. Non esiste una relazione come quella che cercano di creare gli esseri umani, poiché questi ultimi hanno l’abitudine di ridurre tutte le incarnazioni divine al loro stesso livello.

Come avete notato, se osservate, i “maestri” in questo furono i greci, i quali svilirono tutte le grandi incarnazioni al loro stesso livello. Allo stesso modo (in India, gli indù), non capirono granché di Shri Krishna, quindi dissero: “Bene, facciamolo diventare una personalità romantica, questo ci andrà bene”. E ciò andò bene per molta gente orribile.

C’era un nababbo a Lucknow che aveva trecentosessantacinque mogli. E costui si vestiva come Shri Krishna, talvolta come Radha, danzava e diceva: “Ora sono diventato Shri Krishna”. Sapete, molti “guru” si sono presentati come Shri Krishna, suonando il flauto e chiamando tutte le (discepole) gopi, eccetera. Tutte sciocchezze. E adesso ci sono molti gruppi che fanno così, i Brahma Kumari e quant’altro. Quando c’è un “Krishna”, tutti gli altri sono gopi e gopa, non si sposano e fanno sciocchezze di ogni tipo. Tutto ciò è assolutamente assurdo e perverso e procura una cattiva fama a Shri Krishna.

Shri Krishna era Yogeshwara! Egli era Yogeshwara. Era così distaccato che una volta  le Sue mogli, che erano i Suoi poteri, dissero: “Vogliamo attraversare il fiume per andare ad adorare un certo santo”. (Shri Krishna) rispose: “Bene, allora perché non andate?”. E loro: “No, il fiume è in piena e non sappiamo come attraversarlo”. Lui disse: “D’accordo, andate a dire al fiume che volete andare a trovare quel santo e che Shri Krishna ha detto che si deve abbassare. Se Shri Krishna è uno Yogeshwara e non ha mogli, lui si deve abbassare”.

Così andarono al fiume e gli ripeterono: “Se Shri Krishna non ha avuto nessuna moglie ed è uno Yogeshwara, per favore abbassati”, ed il fiume si abbassò. Loro rimasero stupite che, nonostante Egli fosse considerato il loro sposo, tuttavia era Yogeshwara, completamente distaccato.

Attraversarono dunque il fiume ed andarono ad onorare il santo. Poi il santo disse: “Adesso potete tornare indietro”. Sulla via del ritorno, però, trovarono di nuovo il fiume in piena. Tornarono quindi dal santo e gli chiesero come poter rientrare. Questi chiese loro come avevano fatto ad arrivare, ed esse risposero: “Shri Krishna ci ha detto di andare a chiedere al fiume di abbassarsi nel caso in cui Egli (Shri Krishna) sia uno Yogeshwara”. “Bene, allora andate a dire al fiume che, se io non ho mangiato nulla e sono rimasto completamente distaccato (dal cibo), lui dovrà abbassarsi”.

Esse si stupirono, perché gli avevano dato da mangiare e lui aveva mangiato tutto, aveva consumato tutto. Così andarono dal fiume e dissero: “Oh fiume, il santo non ha mangiato nulla, è rimasto assolutamente distaccato dal cibo e non lo ha neanche toccato”. Ed il fiume si abbassò. Loro furono sorprese: come era possibile che il santo avesse consumato tutto senza mangiare nulla? Significa che lui era in aswadha, non era coinvolto nel cibo, era distaccato; e loro ne furono meravigliate.

Dal punto di vista umano sembra una bugia, ma non lo è. Non lo è. È un dato di fatto.

Egli è uno Yogeshwara ed è del tutto distaccato. La gente però non capisce la divinità e pensa: “Come è possibile che un uomo che ha sedicimila mogli, più altre cinque, possa essere ancora celibe?”. Il motivo è che Egli era Yogeshwara.

E questo è ciò che tutti voi dovete essere, degli Yogeshwara. Siete sposati, avete dei figli. Sono felice che siate sposati perché, per cominciare, sposarsi è una cosa di buon auspicio. Non dovreste, però, lasciarvi coinvolgere dalla vostra famiglia: “mio figlio, la mia famiglia…”. Ho visto molti entrare in Sahaja Yoga, sposarsi e poi perdersi. Infatti (pensano): “Adesso sono sposato, ormai mi godo la mia famiglia, mi occupo della mia famiglia”.

La nostra famiglia è l’universo intero! Non è soltanto “mia moglie” e i “miei figli”, bensì tutto l’universo è la nostra famiglia. E questo è ciò che Shri Krishna cercò di mostrare durante la Sua vita: che l’intero universo è la vostra famiglia. Voi siete esseri universali.

Questo è ciò che predicò dall’inizio alla fine: che voi siete esseri universali e dovete essere parte integrante del tutto. Siete parte integrante del tutto, il microcosmo diventa macrocosmo.

Ed il fatto di dover sviluppare la vostra coscienza collettiva non è una lezione, bensì qualcosa che deve accadere dentro di voi. E questo è il dono di Shri Krishna, perché nel cervello Egli diventa il Virata.

Ora, perciò, abbiamo tre identità dentro di noi: nel cuore Shiva, nel cervello Shri Krishna, il Virata, e nel fegato Brahmadeva.

Abbiamo dunque tre identità e, nello stomaco, nel Void come dite voi, ci sono tutti i Guru Tattwa (i principi del Guru), tutti i grandi Guru a partire da Adi Nath, Maometto e gli altri, fino a Shirdi Sai Nath: tutti loro rappresentano il principio del Guru che abbiamo venerato la volta scorsa ad Andorra[7].

Il modo in cui essi sono tutti in relazione tra di loro, il modo in cui hanno lavorato insieme, portandovi a questo stato di testimonianza, è molto importante .

Adesso il vostro Vishuddhi chakra deve essere migliorato. Innanzitutto, questo senso di colpa ieri era così forte che, vi assicuro, era impossibile da eliminare. Non c’è alcun motivo di sentirsi colpevoli. È una moda, soltanto una moda: “spiacente”, dalla mattina alla sera, “spiacente, mi dispiace”. Di che cosa vi dispiacete? Perché siete esseri umani o perché siete sahaja yogi? Insomma, occorre essere molto bendisposti anche verso se stessi.

Dire in continuazione: “Mi dispiace, non avrei dovuto fare questo, non avrei dovuto fare quello”, sentirsi sempre dispiaciuti e colpevoli, rovina il vostro Vishuddhi sinistro. Quando il Vishuddhi sinistro si rovina, ciò che accade è che il vostro Shri Krishna tattwa si dilegua. Allora non potete percepire la collettività, allora non riuscite a capire cosa è andato storto in voi.

Quindi, anche se dovete dire che vi dispiace, ditelo a Dio e poi non ditelo più.

Affrontatelo. Qualsiasi errore abbiate commesso, bene, affrontatelo: “Questo era sbagliato, d’accordo, non lo farò più”. Non discutetene, non continuate. Affrontatelo semplicemente e dite: “Questa cosa era sbagliata, non la rifarò più”. E basta.

Infatti dopotutto adesso siete dei santi. Ormai siete diventati wali, ormai siete diventati anime realizzate, adesso siete divenuti atmaja.

Avete il Brahmachaitanya, avete visto (nelle fotografie, ndt) che c’era una luce sopra le vostre teste, ne avete visto la prova. Non devo darvi un secondo certificato. L’unica cosa è che fareste meglio a capire ed essere consapevoli della vostra posizione. Come ha detto Shri Krishna, dovete essere consapevoli di voi stessi. Ottenere per prima cosa la realizzazione del Sé e poi essere consapevoli della vostra posizione. Allora vi meraviglierete di come svilupperete una attenzione corretta e una comprensione corretta. È una cosa assolutamente facile da fare non appena vi rendete conto di aver raggiunto lo stato di testimonianza.

Quindi, per favore, cercate di rendere voi stessi dei testimoni. Quando vedete qualcosa, entrate in consapevolezza senza pensieri: quella è la vostra fortezza.

Non pensate. Guardate la bellezza che si riversa all’interno. Guardate come questi alberi stanno immobili, semplicemente osservando voi tutti. Guardate, assolutamente immobili, nulla si muove. Non fanno muovere neanche una foglia: “Lasciamo stare, finché la brezza non comincia a soffiare, finché Madre non manda la brezza, stiamo semplicemente in silenzio e osserviamo”. Come queste montagne: in che modo osservano fermamente ogni cosa, emanando gioia e bellezza. Allo stesso modo noi dobbiamo diventare spettatori. Non abbiamo bisogno di parlar troppo né di stare zitti; ma, stando al centro, dovremmo osservare da spettatori il tutto come un lila.

È per questo che Egli è chiamato Liladhara, ossia Colui che sostiene il lila delle persone. Questo non vi fa diventare né matti né strani, ma vi rende gioiosi. Tutto ciò che vi rende gioiosi è il principio di Vishnu di Shri Krishna.

Spero che tutti noi d’ora in avanti gioiremo del nostro principio di Vishnu come ne abbiamo gioito prima, con la meditazione. Infatti, quando meditiamo, entriamo in consapevolezza senza pensieri.

Noi cresciamo soltanto quando siamo in consapevolezza senza pensieri, diversamente non possiamo crescere. Qualsiasi cosa possiamo tentare, non potremo crescere. Se non meditiamo, non possiamo entrare in consapevolezza senza pensieri.

Anche per tutti quelli che vogliono conseguire qualcosa in qualsiasi campo, in qualsiasi dimensione; che vogliono, diciamo, diventare grandi artisti, grandi scienziati o eccellere in qualsiasi ambito, in Sahaja Yoga è importante meditare, altrimenti la Kundalini andrà giù e voi perderete tutti i vostri talenti. Questo è un fatto che va detto, e avete visto come la gente si sia trasformata (meditando, ndt).

Talvolta, però, (la trasformazione) può essere molto provvisoria, e (la Kundalini) può andare giù se non ci si dedica nel modo giusto.

Auguro a tutti voi grandissima fortuna per il vostro stato di testimonianza.

Nello stato di testimonianza non ci esprimiamo assolutamente in modo strano, bensì osserviamo semplicemente noi stessi. Infatti soltanto noi abbiamo creato tutti i problemi, e soltanto noi, distaccandoci da noi stessi, possiamo vederli e risolverli.

Per grazia di Dio so che tutti voi crescerete moltissimo e questo stato deve essere conseguito.

In qualsiasi situazione, che sia di benedizione, di progresso oppure di agitazione, dovete essere atti alla navigazione. La nave in grado di tenere il mare può affrontare qualsiasi bellissimo viaggio o anche i marosi e persino le tempeste.

Che Dio vi benedica.

Arneau. Dov’è? Arneau e i suoi possono andare a sedersi là, laggiù vicino ai musicisti, così…

[Hindi] (Dice ridendo ad un bambino che arriva sul palco:) Non fare scherzi. Sì! … Va bene, adesso, va bene.

(A lato ad Alga) Nella mia borsa c’è il filo ma penso anche che i miei ornamenti siano nel mio… (parola non chiara).

Guido: Reciteremo ora il Ganesha Atharva Shirsha.

Gli yogi: Shri Ganesha mantra.

Yogi: Shri Ganesha mantra.

[Shri Mataji parla in hindi. Il Ganesha mantra viene recitato per quattro volte, seguito dal Ganesha Atharva Shirsha. Conversazione in hindi. Yogi: “Jai Shri Mataji?”. La conversazione in hindi continua].

Yogi: Ganesha, Ganesha.

[Conversazione in hindi. Yogi: “Ganesha Stuthi?” Yogi 2: “Namami…”. Yogi 3: “Ah, Namami”. Vengono cantati i bhajan: Namami Shri Ganaraja Dayal, Ganesha Sthuti]

Yogi: …Ganesha, Shri Mataji?

Shri Mataji: Loro cantino i ventuno nomi di… e Baba può cantare quella di Shri Krishna – così, dopo che abbiate recitato i ventuno nomi.

Questi sono sette per tre, ventuno nomi di Shri Krishna, che indicano tutte le posizioni ascendenti nella nostra Kundalini.

[Dice a lato:] Ora portate via questo. Tenetelo al sicuro.

Yogi: Un po’ meno tabla. Un po’ meno tabla.

[Il bhajan “Krishna Govinda” viene cantato mentre i leader salgono sul palco per offrire gli elementi.]

Shri Mataji: Dio vi benedica.

Ora. (Fa cenno a Javier di versare uno degli elementi sulle Sue mani, ndt)

Guido: Adesso diremo tutti il mantra dei sedici nomi [Shri Mataji: “Ad alta voce”] di Shri Radha Krishna. A voce più alta.

Shri Mataji: Prima tu di’ il nome e poi loro ripeteranno.

Guido: Omaggio al potere supremo del Dio blu scuro che è della natura di verità, consapevolezza e beatitudine. Shri Radha Krishna.

Gli yogi: Om twameva sakshat Shri Radha Krishna namoh namaha.

Guido: Omaggio a Shri Radha e Shri Krishna con il potere del Vishuddhi destro. Shri Vitthala Rukmini.

Gli yogi: Om twameva sakshat Shri Vitthala Rukmini namoh namaha.

 

Guido: Omaggio al Signore supremo di coloro i quali conoscono il linguaggio (puro, ndt). Shri Govidampatih.

Gli yogi: Om twameva sakshat Shri Govidampatih namoh namaha.

Shri Mataji: Il sanscrito può essere detto da Hersh.

Guido: Shri Gopta. Omaggio a Colui il quale governa tutte le creature e protegge il mondo.

Gli yogi: Om twameva sakshat Shri Gopta namoh namaha.

Shri Mataji: Fate venire i nostri. Un po’ di acqua. Un po’ di acqua.

Hersh: Shri Govinda.

Guido: Omaggio al Signore raggiungibile mediante un linguaggio puro.

Gli yogi: Om twameva sakshat Shri Govinda namoh namaha.

Hersh: Shri Gopatih.

Guido: Omaggio al mandriano che è il Signore della Terra.

Gli yogi: Om twameva sakshat Shri Gopatih namoh namaha.

Shri Mataji (A lato): Vieni…

 

Hersh: Shri Amerik’eshwari.

Guido: Omaggio al Signore dell’America.

Gli yogi: Om twameva sakshat Shri Amerik’eshwari namoh namaha.

 

Hersh: Shri Yashoda.

Guido: Omaggio alla madre adottiva di Shri Krishna.

Gli yogi: Om twameva sakshat Shri Yeshoda namoh namaha.

Shri Mataji: Ad alta voce.

Hersh: Shri Vishnumaya.

Guido: Omaggio… [interruzione video]

 

Hersh: Shri Vainavini Vamsanadaya.

Guido: Omaggio a Colui che è il detentore del flauto ed il dolce suono della melodia del flauto.

Gli yogi: Om twameva sakshat Shri Vainavini Vamsanadaya namoh namaha.

 

Hersh: Shri Viratangana Virata.

Guido: Omaggio al potere supremo dell’Essere Cosmico assoluto. Shri Virata Viratangana.

Gli yogi: Om twameva sakshat Shri Virata Viratangana namoh namaha.

 

Hersh: Shri Bala Krishna.

Guido: Omaggio al Signore Krishna da bambino.

Gli yogi: Om twameva sakshat Shri Bala Krishna namoh namaha.

 

Hersh: Shri Shikhandi.

Guido: La piuma di pavone adorna la Sua testa.

 

Gli yogi: Om twameva sakshat Shri Shikhandi namoh namaha.

[Shri Mataji a lato ad Alga: “…prima… svastica lì”.]

 

Hersh: Narak Antaka.

Guido: Omaggio al distruttore di Narakasura.

Gli yogi: Om twameva sakshat Shri Narak Antaka namoh namaha.

 

Hersh: Shri Mahanidhih.

Guido: Tutti gli esseri sono in Lui.

Gli yogi: Om twameva sakshat Shri Mahanidhih namoh namaha.

 

Hersh: Maharadah.

Guido: Gli yogi sono in pace e felici se si immergono nelle acque rinfrescanti della Sua beatitudine.

Shri Mataji: Tienilo anche tu, Hanumana. Tienilo anche tu.

Gli yogi: Om twameva sakshat Shri Maharadah namoh namaha.

Sakshat Shri Adi Shakti Mataji Shri Nirmala Devyai namoh namaha.

[Interruzione video. Poi vengono recitati i nomi di Shri Vishnu]

Hersh: Padmanabhaya.

Guido: Nel Suo Nabhi risiede la causa ultima degli universi.

Gli yogi: Om twameva sakshat Shri Padmanabhaya namoh namaha.

 

Hersh: Damodaraya.

Guido: Raggiunto attraverso la disciplina.

Gli yogi: Om twameva sakshat Shri Damodaraya namoh namaha.

 

Hersh: Shankarsha.

Guido: Colui che riunisce tutto insieme.

Hersh e gli yogi: Om twameva sakshat Shri Shankarshaya namoh namaha.

 

Hersh: Vasudevaya.

Guido: Risiede ovunque come maya.

Gli yogi: Om twameva sakshat Shri Vasudevaya namoh namaha.

 

Hersh: Pradyumnaya.

Guido: Infinita ricchezza illuminata.

Gli yogi: Om twameva sakshat Shri Pradyumnaya namoh namaha.

Shri Mataji: Uno ad uno. Chiedi…

 

Hersh: Aniruddhaya.

Guido: Mai ostacolato né superato.

Shri Mataji (a lato): Dovrebbero venire tutti, uno ad uno.

Gli yogi: Om twameva sakshat Shri Aniruddhaya namoh namaha.

 

Hersh: Purushottamaya.

Guido: Supremo tra i Purusha.

Gli yogi: Om twameva sakshat Shri Purushottamaya namoh namaha.

 

Hersh: Aghoksha.

Guido: Conoscibile se ci si rivolge all’interno.

Gli yogi: Om twameva sakshat Shri Aghokshaya namoh namaha.

 

Hersh: Narasimha.

Guido: Incarnato in forma di uomo leone.

Gli yogi: Om twameva sakshat Shri Narasimhaya namoh namaha.

 

Hersh: Upendra.

Guido: Superiore ad Indra.

Gli yogi: Om twameva sakshat Shri Upendra namoh namaha.

Shri Mataji: Da qui.

 

Hersh: Achyuta.

Shri Mataji: Puoi passare questo?

Guido: Immutabile.

Gli yogi: Om twameva sakshat Shri Achyuta namoh namaha.

 

Hersh: Sharngadhanva.

Guido: Detentore dell’arco detto Sharnga.

Gli yogi: Om twameva sakshat Shri Sharngadhanva namoh namaha.

 

Hersh: Naikaja.

Guido: Nato molte volte per preservare il dharma.

Shri Mataji: Ancora due.

Gli yogi: Om twameva sakshat Shri Naikaja namoh namaha.

 

Hersh: Svasti.

Guido: La Sua natura è il buon auspicio.

Gli yogi: Om twameva sakshat Shri Svasti namoh namaha.

 

Hersh: Sakshi.

Shri Mataji: Anche l’acqua.

Guido: Omaggio al Testimone.

Gli yogi: Om twameva sakshat Shri Sakshi namoh namaha.

 

Hersh: Satya.

Guido: Omaggio alla Verità.

Gli yogi: Om twameva sakshat Shri Satya namoh namaha.

 

Hersh: Dharanidhara.

Guido: Omaggio al sostegno della terra.

Gli yogi: Om twameva sakshat Shri Dharanidhara namoh namaha.

 

Hersh: Vyavasthané.

Guido: Ogni cosa ha in Lui il suo fondamento.

Gli yogi: Om twameva sakshat Shri Vyavasthané namoh namaha.

 

Hersh: Sarvadarshi.

Guido: Egli vede e conosce le azioni di ogni creatura.

Gli yogi: Om twameva sakshat Shri Sarvadarshaya namoh namaha.

 

Hersh: Sarvagyé.

Shri Mataji: Altra acqua.

Guido: Egli è il Tutto e il Conoscitore (del Tutto, ndt).

Gli yogi: Om twameva sakshat Shri Sarvagyé namoh namaha.

 

Hersh: Ghana.

Guido: Egli è imperscrutabile.

Gli yogi: Om twameva sakshat Shri Ghanaya namoh namaha.

 

Hersh: Nahusha.

Guido: Lega tutte le creature con il Suo potere di maya.

Gli yogi: Om twameva sakshat Shri Nahusha namoh namaha.

 

Hersh: Mahamaya.

Guido: È il supremo creatore di illusioni.

Shri Mataji (a qualcuno): …anche questo…

Gli yogi: Om twameva sakshat Shri Mahamaya namoh namaha.

 

Hersh: Adhokshaja.

Guido: Lo si conosce soltanto quando l’attenzione si rivolge all’interno.

Gli yogi: Om twameva sakshat Shri Adhokshaja namoh namaha.

 

Hersh: YAgnyapati.

Guido: Egli è il protettore, Colui che gioisce e il Signore…

Gli yogi: Om twameva sakshat Shri Vegavanaya namoh namaha.

 

Hersh: Sahishnu.

Guido: Sostiene la dualità freddo-caldo, sinistra-destra.

Gli yogi: Om twameva sakshat Shri Sahishnuaya namoh namaha.

 

Hersh: Rakshana.

Guido: Prendendo dimora nel Sattwa Guna, protegge i tre mondi.

Gli yogi: Om twameva sakshat Shri Rakshanaya namoh namaha.

 

Hersh: Gyan’eshwara.

Guido: Egli è il…

Hersh: Dhaneshwara.

Guido: Egli è il Signore della ricchezza.

Gli yogi: Om twameva sakshat Shri Dhaneshwaraya namoh namaha.

 

Hersh: Hiranyanabha.

Guido: Il Suo ombelico è propizio come l’oro.

Gli yogi: Om twameva sakshat Shri Hiranyanabhaya namoh namaha.

 

Hersh: Sharirabhrita.

Guido: Egli è il sostentamento e il cibo.

Gli yogi: Om twameva sakshat Shri Sharirabhrita namoh namaha.

 

Hersh: Annam.

Guido: Egli induce tutti gli esseri a mangiare.

Gli yogi: Om twameva sakshat Shri Annam namoh namaha.

 

Hersh: Mukunda.

Guido: Egli è colui che concede la liberazione.

Gli yogi: Om twameva sakshat Shri Mukundaya namoh namaha.

 

Hersh: Agrani.

Guido: Guida i ricercatori della salvezza alla dimora suprema.

Shri Mataji (ad una signora salita sul palco per eseguire il puja, sul punto però di tornare indietro): Vieni. Vieni, vieni qui. Chiedetele se lei… (non udibile. Allora la signora si unisce alle altre per eseguire il puja).

Gli yogi: Om twameva sakshat Shri Agrani namoh namaha.

 

Hersh: Amogha.

Guido: Benedice i Suoi devoti.

Gli yogi:Om twameva sakshat Shri Amoghaya namoh namaha.

 

Hersh: Varadaya.

Guido: Concede le grazie desiderate.

Gli yogi: Om twameva sakshat Shri Varadaya namoh namaha.

 

Hersh: Shubhekshana.

Guido: Colui che spezza tutti i nodi.

Gli yogi: Om twameva sakshat Shri Shubhekshanaya namoh namaha.

 

Hersh: Satamgati.

Guido: Il rifugio dei ricercatori.

Gli yogi: Om twameva sakshat Shri Satamgati namoh namaha.

 

Hersh: Sukhada.

Guido: Dona felicità alle persone rette.

 

Gli yogi: Om twameva sakshat Shri Sukhadaya namoh namaha.

 

Hersh: Vatsala.

[Interruzione video. Significato di “Vatsala” dal libro dei mantra: “Egli è amato dai Suoi devoti”]

Gli yogi: … Shri Vatsalaya namoh namaha.

 

Hersh: Viraha.

Guido: Distrugge i vari stili di vita del Kali Yuga.

Gli yogi: Om twameva sakshat Shri Virahaya namoh namaha.

 

Hersh: Prabhu.

Guido: Molto abile nell’azione.

Gli yogi: Om twameva sakshat Shri Prabhu namoh namaha.

 

Hersh: Amaraprabhu.

Guido: È il Signore degli immortali.

Gli yogi: Om twameva sakshat Shri Amaraprabhu namoh namaha.

 

Hersh: Suresha.

Guido: È il Signore dei Deva.

Gli yogi: Om twameva sakshat Shri Sureshaya namoh namaha.

 

Hersh: Purandara.

Guido: Distrugge le città dei nemici dei Deva.

Gli yogi: Om twameva sakshat Shri Purandaraya namoh namaha.

 

Hersh: Samitimjaya.

Guido: Sempre vittorioso in guerra.

Gli yogi: Om twameva sakshat Shri Samitimjaya namoh namaha.

Hersh: Amitavikrama.

Guido: Di immenso valore.

Gli yogi: Om twameva sakshat Shri Amitavikramaya namoh namaha.

 

Hersh: Shatrughna.

Guido: Uccide i nemici dei Deva.

Gli yogi: Om twameva sakshat Shri Shatrughnaya namoh namaha.

 

Hersh: Bhima.

Guido: Tutti Lo temono.

Gli yogi: Om twameva sakshat Shri Bhimaya namoh namaha.

 

Hersh: Surajaneshwara.

Guido: Colui che supera in valore i più illustri eroi.

Gli yogi: Om twameva sakshat Shri Surajaneshwaraya namoh namaha.

 

Hersh: Sampramardana.

Guido: Punisce e tormenta i malfattori.

Gli yogi: Om twameva sakshat Shri Sampramardanaya namoh namaha.

 

Hersh: Bhavana.

Guido: Colui che elargisce i frutti delle azioni.

Gli yogi: Om twameva sakshat Shri Bhavanaya namoh namaha.

 

Hersh: KshetrAgnya.

Guido: È il conoscitore del campo.

Gli yogi: Om twameva sakshat Shri KshetrAgnyaya namoh namaha.

 

Hersh: Sarvayogavinisrita.

Guido: È privo di qualsiasi attaccamento.

Shri Mataji (ad una signora che le sta mettendo la cavigliera destra): Quella sta sopra.

Gli yogi: Om twameva sakshat Shri Sarvayogavinisritaya namoh namaha.

 

Hersh: Yogeshwara.

Guido: È il signore distaccato degli yogi.

Gli yogi: Om twameva sakshat Shri Yogeshwaraya namoh namaha.

[interruzione video]

Guido: … della vita. [Dal libro dei mantra: “Nella forma del soffio della vita”]

Gli yogi: Om twameva sakshat Shri Jivanaya namoh namaha.

 

Hersh: Sambhava.

Guido: Si manifesta per Sua stessa decisione.

Gli yogi: Om twameva sakshat Shri Sambhavaya namoh namaha.

 

Hersh: Samvatsara.

Guido: È nella forma del tempo.

Gli yogi: Om twameva sakshat Shri Samvatsaraya namoh namaha.

[interruzione video]

Guido: Egli fa avvicendare gli yuga.

Gli yogi: Om twameva sakshat Shri Yugavartaya namoh namaha.

 

Hersh: Vistara.

Shri Mataji (a lato): …i fiori…

Guido: In Lui tutti i mondi si espandono.

Shri Mataji (a lato): Bene.

Gli yogi: Om…

[Interruzione video]

 

Gli yogi: Om twameva sakshat Shri Maharuddhaya namoh namaha. [Dal libro dei mantra: “Colui la cui gloria è suprema”]

 

Hersh: Paryavasthita.

Guido: Avvolge l’universo pervadendolo ovunque.

[interruzione video]

Gli yogi: Om twameva sakshat Shri Paryavasthitaya namoh namaha.

 

Hersh: Sthavishtha.

Guido: È nella grandiosa forma del Virata.

Gli yogi: Om twameva sakshat Shri Sthavishthaya namoh namaha.

 

Hersh: Mahavishnu.

Guido: Manifesta la Sua forma evoluta come Signore Gesù Cristo.

Gli yogi: Om twameva sakshat Shri Mahavishnu namoh namaha.

 

Hersh: Kalki.

Guido: È il Cavaliere immacolato degli ultimi giorni.

Gli yogi: Om twameva sakshat Shri Kalki namoh namaha.

Sakshat Shri Adi Shakti Mataji Shri Nirmala Devyai namoh namaha.

 

Yogi: Centootto…

[Segue il bhajan “Tere Hi Guna Gate Hai”]

Yogi 1: Jogawa.

Yogi 2: Jogawa.

Guido: Powada. [Viene cantato “Powada”]

Babamama: Shri Mataji… [interruzione video].

[Bhajan: Vandana Karuya Matajila. Fine del video]


[1] Dolcezza.

[2] Casta.

[3] Digiuno islamico.

[4] Pir: guida o il maestro nel Sufismo. Shri Mataji in altri discorsi lo traduce come “anima realizzata”, “nato due volte”.

[5] Wali: santo.

[6] Dharmatit: oltre il dharma.

[7] Il Guru Puja si era svolto la settimana precedente ad Ansalonga, Andorra.