Shri Pallade Atena Puja

(Greece)

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S H R I   M A T A J I   N I R M A L A   D E V I

Shri Pallade Atena Puja

Grecia, 24 Maggio 1989


In Sahaja Yoga è tutto molto scientifico. Ritengo sia tutto pianificato e denso di significato. Oggi, ad esempio, è mercoledì e non abbiamo mai celebrato un puja di mercoledì, perché io sono nata di mercoledì.

Così pensavo che, iniziando il Puja prima delle dodici, saremmo riusciti a farlo perché io sono nata alle dodici. Ma ogni bambino deve dormire dopo le dodici, vedete, così non ce l’ho fatta, ho dovuto dormire. Quindi è davvero significativo, capite. È la prima volta che celebriamo un puja di mercoledì; normalmente il mercoledì io non viaggio nemmeno. Potete dunque immaginare che si tratta davvero di una svolta, e sono molto felice che siate tutti pronti per il Puja e che siamo riusciti ad infrangere questa regola, dopo tutto questo tempo; infatti per me è stato impossibile rimanere sveglia dopo le dodici, malgrado ci abbia provato in ogni modo, e sapevo che anche tutti voi vi sentivate molto assonnati. Quindi è davvero semplice e reciproco.

Bene. Oggi ci siamo riuniti, ed è davvero notevole, proprio nel centro del Nabhi dell’universo; non so fin dove potrò arrivare a descrivere questo grande Paese che chiamiamo Grecia. Nei Purana è descritta come Manipura Dwip. Manipur è il Nabhi chakra – il Manipur – e Dwip significa isola. Nell’isola di Manipura risiede Atena, e qui si trova un tempio di Atena, che è stato descritto dettagliatamente così come i suoi gioielli, i suoi abiti e tutto il resto. Pertanto, la descrizione di Atena si ritrova già nei Purana. E come vi ho già detto, Atena significa Madre Primordiale.

Ci si potrebbe chiedere perché la Madre Primordiale, l’Adi Shakti, debba risiedere nel Nabhi chakra dell’universo. Ci si potrebbe domandare perché Lei sia collocata nel Nabhi chakra. Il motivo è che – non so esprimerlo in inglese – prima che la Creazione fosse materialmente creata, essa fu progettata in quello che noi chiamiamo Vishnuloka, ossia il loka o area governata da Vishnu. Ed in questo Vishnuloka, fu deciso che l’Adi Shakti dovesse venire innanzitutto sotto forma di una mucca, e poi discendesse per prima cosa nella zona chiamata Gokul, ossia il Vishuddhi chakra, per creare lì le vibrazioni. Nella sua forma materiale, Gokul era il luogo nel quale Shri Krishna trascorse l’infanzia.

Ed anche Atena visse in forma materiale – parlo della sua forma materiale, non della sua forma precedente – in questa zona, per creare le vibrazioni. Quindi Lei non era solo una Dea, ma visse (proprio) in questa zona per creare le vibrazioni per il Nabhi, per creare la compassione e l’amore universale e tutte le Sue qualità.

Ora, come sapete, ogni aspetto della Dea ha diverse qualità, e potete vedere come Mahakali abbia l’aspetto di colei che consola, Mahasaraswati di colei che consiglia, e Mahalakshmi quello di colei che redime e risveglia.

Ma il lavoro dell’Adi Shakti è di unire tutto, di integrare tutto; e per integrare tutte queste qualità, l’Adi Shakti stessa venne sulla terra, su questa parte della terra, assumendo una forma materiale, ed è per questo che erano a conoscenza di Atena. Ma, di fatto, non so quali storie conoscano, forse qualche storia mitologica sulla vita di Atena o comunque sia.

Ed è qui che Lei creò il Devaloka. Il Devaloka è l’area in cui esistevano i Deva. Ad esempio fu Lei a creare Indra – avete già sentito il nome di Indra – e poi Varuna. Creò tutti questi Devaloka in questa zona, non in India. Il Devaloka fu creato da questa parte, mentre i gana e tutte queste creature furono generate dalla parte del Nepal e in tutti quei luoghi, sul lato sinistro.

Purtroppo, Socrate giunse qui in una situazione nella quale la gente era davvero assolutamente ignorante, nella totale oscurità dell’ignoranza. Non riuscivano a capirlo, non riuscirono assolutamente a capire Socrate e quindi, come ogni altro Maestro Primordiale, anche lui fu maltrattato da chi lo circondava. Anche lui fu trattato molto male e nessuno gli dette ascolto

Ma, naturalmente, era un Maestro Primordiale e la sua saggezza è ben nota. Egli educò dei discepoli, ma nessuno di loro riuscì ad avvicinarsi minimamente alla sua saggezza, e si misero a proporre le proprie teorie, i propri stili; ed è per questo che ci rendiamo conto che il fulcro si spostò gradualmente dalla filosofia – che era lo scopo di Socrate – verso l’aspetto politico e poi economico.

Di conseguenza oggi l’attenzione si è spostata dalla filosofia all’economia, e non in direzione della filosofia insegnata da Socrate.

Possiamo dire che Socrate fu il Maestro Primordiale che, dopo Abramo e Mosè, rese davvero possibile una comprensione estremamente chiara della spiritualità. Naturalmente Mosè e Maometto, anzi, Abramo, ebbero problemi diversi. Abramo ebbe il problema di dover parlare a gente davvero molto, molto ignorante; mentre Mosè ebbe il problema di aver a che fare con gente molto licenziosa, perciò dovette promulgare le leggi della Sharia[1].

Mosè promulgò le leggi della Sharia; e se leggete la Bibbia, la Sharia viene nominata, mi pare, soltanto nel primo verso di Geremia (probabilmente il libro del Levitico, ndt) – nel terzo libro della Bibbia – ed è scritto che Mosè dovette promulgare queste diverse leggi per far sì che la gente praticasse la religione alla lettera. Quindi non fece discussioni, non disse perché lo si dovesse fare, non dette spiegazioni: “Fatelo e basta!”. Così. Questo perché egli riteneva la gente tanto ignorante da non poterla lasciare libera di capire le cose e coglierne il punto. Non poteva fare in quel modo, allora disse: “Bene. Queste sono le leggi, queste sono le norme, e voi dovete seguirle. Se non le rispettate, sarete uccisi, vi mozzeranno le mani, accadrà questo e quest’altro”, perché la gente era fatta così.

Potete osservare come, gradualmente, all’epoca di Socrate, le persone si fossero evolute; erano migliorate molto, così egli poté parlare loro della saggezza, dell’onestà, della virtù, della pace. Parlò di moltissimi argomenti, e poté farlo perché le persone ne erano degne. Diversamente avrebbe potuto dire: “Bene, fate questo, quest’altro e quest’altro ancora”.

Ma notate la differenza anche nelle circostanze, nel modo in cui è andata: Abramo, che era venuto per primo, aveva avuto il problema che le persone erano del tutto inette, proprio buone a nulla, pertanto non sapeva cosa fare con loro. Potete dunque osservare come, all’epoca di Abramo, il suo stile di vita… Intendo dire che era un sistema (sociale) in cui si stavano formando la famiglia e le relazioni, ed egli cercò di lavorare a quel livello.

Poi, all’epoca di Mosè, le persone si evolsero molto di più. Si svilupparono. Rimanevano però ancora molto ignoranti, nel senso che si erano evolute fino al punto in cui egli (Mosè) non dovette parlare di ciò di cui aveva già parlato Abramo. Quindi parlò loro della fuga dall’Egitto, li esortò ad ottenere la libertà, a fuggire da lì per dirigersi verso un luogo più tranquillo. Ma una volta fatto questo, dopo essere andato a ricevere i Dieci Comandamenti, al suo ritorno quel che trovò fu questa gente…(Parla a lato)

Al tempo di Mosè, quando egli si recò a ricevere i Dieci Comandamenti, la gente aveva iniziato ad abbandonarsi a comportamenti molto, molto immorali, estremamente immorali. Erano molto immorali, e facevano cose talmente orribili che nessuno riusciva a credere che quelli che erano riusciti a sfuggire agli egizi fossero peggiori degli egizi stessi. Pertanto, per trasformarli, dette loro la Sharia.

Poi venne il tempo in cui … Insomma, nonostante le persone non fossero (ancora) molto virtuose, al tempo di Cristo, non erano però nemmeno al quel livello di immoralità. Tuttavia neppure loro riuscirono a comprendere Cristo.

Quindi vedete, nonostante tutta l’evoluzione umana, (nonostante tutta) l’evoluzione della consapevolezza umana, la comprensione della spiritualità era molto scarsa e non se ne poteva parlare. Potete anche osservare le circostanze: quando la situazione era, diciamo, come all’epoca di Mosè, nella quale la gente era molto immorale, commetteva nefandezze di ogni tipo e non si curava della propria distruzione, le Incarnazioni dovettero spostarsi completamente a destra, poiché la gente era molto sul lato sinistro. Per questo motivo le Incarnazioni dovettero spostarsi assolutamente a destra e dire: “Se vi comporterete così, dovremo agire con violenza”. E quindi adottarono metodi violenti.

Le circostanze determinarono le reazioni di queste personalità. Anche riguardo alla consapevolezza degli esseri umani, furono molti gli aspetti che la fecero sviluppare. Ad esempio, quando Atena venne sulla terra, il Suo compito fu di creare una forza integrata che avrebbe fatto diffondere l’intero Chaitanya come una forza integrata; così, quando in seguito si fosse tutto disintegrato, (questa forza) avrebbe potuto effettuare l’integrazione.

Pertanto i greci hanno un compito, il compito speciale di integrare. Voi dovete integrare le persone di lato sinistro e quelle di lato destro. Ho chiesto: “Che cos’è accaduto ad Hitler?”. Mi hanno risposto che, quando videro Hitler, malgrado egli li rispettasse, gli opposero resistenza. Potete coglierne il significato: lui rispettava i greci, ma, malgrado ciò, essi gli opposero resistenza perché è stata loro data questa speciale capacità. C’è qualcosa nei greci; andarono … Insomma, Alessandro (Magno) fu l’unico a tentare di invadere l’India, ma poi, a causa dell’indole greca, si ritirò. Sapete, fa parte dell’indole greca la caratteristica di spingersi fino ad un certo punto e non oltre, perché hanno una forza integratrice.

Lo stesso quando ho chiesto a lui a proposito di cosa fosse accaduto con i turchi. I greci si erano recati in Turchia, ma si sono poi ritirati. Questo potere di ritirarsi è la forza integratrice grazie alla quale integrate in voi le qualità sia del lato sinistro sia del lato destro, le equilibrate e fate in modo che a quel punto sia tutto a posto. Se si deve essere al centro, si dovrebbe arrivare fino ad un certo punto e poi tornare indietro. E questa è una qualità davvero fondamentale dei greci, sotto ogni aspetto.

Se considerate la loro flotta navale, sotto questo aspetto essi inizialmente erano molto aggressivi, estremamente aggressivi, e le navi greche erano note per l’assoluta mancanza di manutenzione. Non erano molto rispettosi della legge, perciò non erano soliti mantenere in efficienza le loro navi, sapete, ed avevano sempre guai. I greci erano noti per avere tutte navi scadenti e rumorose. Forse erano consapevoli che ormai il trasporto marittimo sarebbe calato, e per questo non valeva la pena di mantenere le navi in buono stato, vedete. Quando poi il trasporto marittimo diminuì – vi sto parlando di come si avvantaggiarono della situazione da un punto di vista economico – affondarono le loro navi ed incassarono i soldi dell’assicurazione. Questo è uno stile di comportamento tipicamente greco che essi già conoscono. È una sorta di saggezza: sanno fino a che punto spingersi.

Ad esempio, possiamo anche notare come Onassis abbia sposato questa pazza, la moglie di Kennedy. Infatti, egli doveva aver compreso che Kennedy non le aveva mai dato nessuna sicurezza, per questo l’ha sposata. Bene. L’ha sposata, ma solo fino ad un certo punto; infatti, la maggior parte delle sue proprietà è andata in eredità alla propria figlia, e non alla signora Kennedy.

Questo equilibrio e questa saggezza costituiscono uno speciale stile di vita dei greci, per cui si potrebbe dire che non sono troppo sviluppati come gli americani. Ora però gli americani si sono accorti di essere idioti; mentre i greci non potranno mai diventare idioti, qualsiasi tentativo si possa fare. Sono molto acuti e molto intelligenti, e sanno fino a che punto spingersi in qualsiasi cosa.

E qual è il motivo di questo? È Atena. Atena è l’Adi Shakti, ed ha creato qui Shri Ganesha. E l’equilibrio dell’universo, o di tutti i dharma, risiede nel Nabhi chakra, perciò qui la gente è molto equilibrata. Potete notare che, nel loro linguaggio, nei loro stili, sono molto profondi. Si potrebbe dire che è così perché sono persone di antiche tradizioni. Ma anche l’Egitto aveva antiche tradizioni. Certo, in un certo senso, gli egiziani sono più saggi di tutte le altre popolazioni islamiche; ma non quanto i greci, non quanto i greci.

Anche i cinesi sono molto saggi, e sono noti per essere persone dalla profonda capacità di comprensione, ma non quanto gli indiani. Ciò che manca a tutti loro è la profondità della consapevolezza. Infatti, malgrado la Madre Misericordiosa sia venuta anche in Cina ed abbia elargito veramente molte benedizioni, e successivamente la Cina sia assurta a splendore diventando un Paese molto industrializzato, sviluppato e, possiamo dire, molto potente, tuttavia questa sorta di irreggimentazione (dittatura militare, ndt) non è tollerabile, poiché, dopotutto, la Madre Misericordiosa si era incarnata lì.

Sapete, l’ultima… c’è una (rappresentazione della) Madre Misericordiosa, Quan Yin, che mi avete dato – Quan Yin, è lo stesso, è chiamata anche Madre Misericordiosa – e la seconda è stata offerta di recente da Gregoire; e avete visto che cosa sta accadendo in Cina[i]. Gli effetti di queste Deità che sono esistite in Paesi diversi e in epoche diverse, si avvertono al massimo soltanto in questo Kali Yuga.

Adesso potreste chiedervi: “Perché Madre ha visitato la Grecia per ultima?”. Perché adesso Atena risiede nel Sahasrara, quindi non occorre andare nel Nabhi (Grecia, ndt). Dovevo portare qui il Sahasrara, giusto? Il Sahasrara è l’ultimo chakra da raggiungere, così ho pensato: facciamo in modo che i greci crescano fino al livello del Sahasrara. Dobbiamo pertanto stabilizzare il Sahasrara in Grecia e, per questo, dobbiamo svolgere qui un lavoro molto potente; infatti, in realtà, all’epoca in cui Atena venne qui, non c’era il Sahasrara, c’era il Nabhi, perché Lei in effetti risiedeva sull’Himalaya, proveniva dall’Himalaya. Adesso, portare qui l’Himalaya, o meglio, portare in Grecia quella purezza, è un compito eccezionale, e noi abbiamo pochissimi sahaja yogi.

Ma avete visto la reazione di quel signore che è intervenuto? Abbiamo un compito durissimo a causa di questi ortodossi; in realtà non sono per niente ortodossi, non hanno ortodossia riguardo a niente. Quindi abbiamo un problema, un grosso problema, su come stabilizzarlo qui.

Il Devaloka prese forma qui e i Deva erano qui; indubbiamente governarono qui, ma a causa del livello di consapevolezza degli esseri umani, furono abbassati al livello umano. Ad esempio, Zeus era Parashurama, Parashurama, l’Incarnazione che doveva annunciare l’avvento di Shri Rama. Egli venne prima di Shri Rama e morì anche molto tempo prima di Shri Rama. Ma hanno rappresentato Zeus come un dongiovanni.

Tutte le Deità furono ridotte al livello umano e raffigurate con tutte le debolezze (umane), sapete, proprio adorne di tutte le debolezze (umane). E ciò è responsabile del crollo, poiché questa parte del Paese è stata creata sul modello del Devaloka, ne è un riflesso. Ora però notiamo come questo Devaloka sia diventato proprio l’opposto, poiché le Deità sono state declassate ad un livello tanto basso, a cose tanto degradanti.

Anche nella mitologia indiana se ne parla in questi termini. Non proprio come di Zeus; non ne parlano così, ma parlano di Indra. E la descrizione di Indra è la seguente: la moglie del re (dei rakshasa, ndt) Hiranyakashipu[ii] era una santa donna. Hiranyakashipu governava nella zona che si può identificare con Kandahar e tutte queste zone dell’Afghanistan. E da qui Indra partì per rapirgli la moglie. Intendo dire che esse – le Deità – si incarnarono qui e Indra andò (in Afghanistan) a rapire la moglie di Hiranyakashipu per salvarla. Perciò Egli andò laggiù e soggiornò in un ashram in Maharashtra dove scorre un fiume che porta il mio nome, Nira.

Notate che combinazioni: (Indra) soggiornò nell’ashram di Shandilya Muni, che era il guru della mia famiglia. Per questo il mio gotra (casata, stirpe, ndt) è Shandilya. Il Muni Shandilya gli disse: “Vedi, questa donna è purissima, non importunarla; da lei nascerà un grandissimo santo (Prahlada, v. nota, ndt) che, in virtù della propria devozione, causerà l’Incarnazione di Narasimha – ossia l’incarnazione del dio Vishnu come (metà uomo e) metà leone – il quale ucciderà questo asura (Hiranyakashipu, ndt)”.

Anche parte dell’Egitto era governata da questo Hiranyakashipu, notate quanto tutto sia denso di significato. Narasimha venne quando… e voi conoscete la storia di Prahlada. Da bambino giocava lì vicino (all’ashram sul fiume Nira, ndt) creando degli oggetti, e in quei pressi si trova un tempio: avete visto il tempio di Narasimha. Avete visto lì anche la statua di sabbia? Essa fu creata da Prahlada, il quale apparve in sogno a qualcuno dicendo: “Per favore, mettete nel vostro tempio la statua che ho fatto”. Costoro si recarono quindi in perlustrazione sul fiume Nira, la trovarono e la posero lì (nel tempio).

Notate la relazione. Questo Hiranyakashipu fu ucciso da Narasimha. Come sapete, Narasimha è l’incarnazione di Shri Vishnu. Questo Hiranyakashipu aveva ricevuto da Brahmadeva la benedizione di non poter essere ucciso da nessun animale, da nessun essere umano, né in terra né in cielo, e nemmeno da nessun’arma – aveva ricevuto tutte queste benedizioni – perciò aveva escluso ogni possibilità di essere ucciso da qualcuno. Ma non sapeva che in realtà esistono altri modi e metodi. Pertanto, Shri Vishnu assunse la forma di Narasimha, diventò cioè un simha, un leone; ma la parte inferiore del corpo era di un essere umano. Accadde che Hiranyakashipu domandò a Prahlada: “Dov’è il tuo Dio?”. E Prahlada rispose: “Egli è ovunque”. E lui: “Bene, è forse in questa colonna?”. E Prahlada: “Sì, è anche in questa colonna”.

Allora (Hiranyakashipu) colpì la colonna; sapete, quella colonna deve essere stata nello stesso vostro stile, in stile greco, una colonna di pietra. Era sicuro che nella colonna non potesse esserci nessuno, essendo di pietra; così la colpì, la colonna si spezzò e ne scaturì Narasimha, con lunghe zampe e artigli. Afferrò Hiranyakashipu e se lo mise sulle ginocchia – infatti: “né in cielo né sulla terra” – e, con i suoi artigli – che infatti non erano armi – lo sventrò uccidendolo.

Quindi, poiché (Hiranyakashipu) governava anche in Egitto, gli egizi – essi erano assiri, assiri significa asura; erano asura, per questo furono chiamati assiri – crearono la statua del loro dio, la Sfinge, esattamente al contrario di Narasimha. Infatti, la parte superiore della statua della Sfinge è di uomo, mentre la parte inferiore è di leone.

Quella di cui sto parlando è storia molto antica. Molto tempo fa i greci si recarono in India; infatti tutte queste Deità che erano greche rispecchiavano Indra, le sue imprese, Varuna e tutto il resto.

Ma ritengo che, poiché l’intero concetto, tutto quanto, fu alterato, (i greci) non riuscirono a vedere, in meditazione, l’immagine corretta dei loro volti (delle Deità). Avendole corrotte, non riuscivano a vederla (la loro vera immagine) e vedevano invece i loro visi alterati. Le vedevano nude e cose del genere; ma era solo opera della loro immaginazione, poiché loro indulgevano ad immoralità di ogni genere e intrecciavano fra loro relazioni assolutamente molto immorali. Questa fu dunque soltanto una loro idea e la imposero. Ma di conseguenza, non riuscirono mai a vedere le immagini corrette dei corpi o dei volti di questi devata. Allora li rappresentarono più simili a … insomma, con dei volti molto sgradevoli.

Ad esempio, io ho (una rappresentazione di) Poseidone (dio greco del mare) fatto qui che hanno regalato a mio marito. Posso assicurarvi che non è affatto simile a Varuna; ed è completamente nudo, sapete, molto imbarazzante. L’hanno regalato a mio marito e lui non sapeva dove guardare, ed io mi sono messa a ridere perché mio marito è un uomo molto timido. E ha dovuto metterlo nel suo ufficio, sapete, nascosto da qualche parte, ed è davvero strano. Ha detto: “Perché non gli facciamo un rivestimento in argento?”. Ed io: “È la riproduzione di un pezzo antico, non puoi farlo ad un pezzo antico”. E lui: “Bene, allora dove dovrei metterlo?”. Ho risposto: “Mettilo da qualche parte in un corridoio”. Fecero quel regalo così costoso, ma mio marito ne fu alquanto disturbato, sapete, ed ogni volta che vede quella persona dice: “Sai, quel signore non è a posto”.

Bene. Esiste dunque questa parte di storia. I greci moderni si fondano su quella storia. Se osservate il periodo da Socrate a Cristo, si pensa che la gente si sia evoluta; ma anche Cristo è stato crocifisso; quindi, che evoluzione è mai avvenuta? Se considerate ciò che predicò Cristo e ciò che predicò Socrate, esiste una grande differenza, poiché Cristo parlava attraverso parabole, non in modo diretto, mentre Socrate parlava molto apertamente, in dibattiti aperti, comprensibili a tutti.

Ciò dimostra semplicemente che la gente era in grado di capire ciò che diceva, tuttavia anche lui fu ucciso: Socrate fu assassinato con il veleno. Questo denota che, anche a quell’epoca, le persone in carica, responsabili della vita pubblica, non sapevano cosa fosse la realtà.

Quindi, da Cristo a Socrate e da Socrate a me, si può dire che ne stiamo parlando, nonostante Socrate sia nato nell’anno… quanti anni prima di Cristo è nato?

Sahaja yogi: Circa cinquecento anni prima di Cristo.

Shri Mataji: Cinquecento anni prima di Cristo. Quindi potrebbe essere che Cristo abbia percepito che Socrate aveva parlato in modo così aperto e corretto alla gente perché era un Maestro Primordiale. Se ne rese conto, quindi Lui parlò in parabole, pensando: “Non serve a niente parlare in modo diretto come Socrate”.

Infatti, sapete, loro sono molto diretti; i Maestri Primordiali devono essere molto, molto… sono, per natura, estremamente schietti. Ancora oggi… I veri guru non accettavano chiunque, rifiutavano, picchiavano i discepoli.

In India, persino i musicisti, i grandi maestri, picchiavano gli allievi se costoro sbagliavano qualcosa nel suonare, erano molto severi. Quindi era giusto che anche Socrate dicesse le cose in modo molto chiaro e semplice; però venne ucciso.

Poi, cinquecento anni dopo, venne Cristo. Sapete, Egli – essendo venuto a livello dell’Agnya – comprese che non serviva a nulla parlare in quel modo. Se si dice a qualcuno: “Non fare così”, anche dimostrandolo con il ragionamento come fece Socrate… Potete definirlo il maestro della logica, l’intero sistema della logica deriva da lui, egli è un maestro della logica.

Ma, nonostante ciò, questo non si addiceva alla logica delle persone ai vertici degli affari pubblici; infatti costoro non hanno alcuna logica in testa, sono solo razionali. La razionalità è cieca, priva di logica. Pertanto, mancando di logica, lo assassinarono. E Cristo comprese che non c’era alcuna logica in quella gente, e perciò era meglio parlare in parabole. Dunque parlò alle persone in parabole, ma lo uccisero lo stesso. Le autorità non potevano sopportarlo, pensavano che stesse diventando molto potente, o comunque fosse. Gli stessi ebrei erano molto strani, e si comportarono a quel modo.

Per questo, in Sahaja Yoga, ho deciso che per prima cosa avrei dovuto dare almeno la realizzazione, e poi avrei potuto parlare di tutto ciò che volevo. Ora vi sto parlando di tutto e voi mi capite perché siete anime realizzate; ma non potrei parlarne ad una persona comune. Abbiamo dunque due categorie di persone: i sahaja yogi e i non sahaja yogi. Certo, ci sono alcuni sahaja yogi che non sono molto degni di esserlo, sono d’accordo, e che potrebbero tornarsene da dove sono venuti. Ma voi potete diventare degni di comprendere tutta questa conoscenza, poiché la vostra Kundalini è in grado di rendere voi così capaci e il vostro Sahasrara così efficace da poter assorbire ciò che dico, e capire con la logica che ciò che dico è vero; e inoltre siete anche in grado di verificare se sia vero o no.

Ritengo che questo vostro stadio attuale sia il livello più elevato di consapevolezza, nel quale mi comprendete a livello collettivo. La situazione non è così brutta come anche all’epoca di Cristo. Prima di allora, credo che Socrate, ai suoi tempi, fosse l’unico uomo saggio esistente. Mi pare che nessun altro fosse dotato di saggezza. Persino un suo discepolo come Platone perse la ragione, sapete, e poi impazzì Aristotele (discepolo di Platone, ndt). In realtà, entrambi cercarono di fare le proprie aggiunte, tutte assolutamente arbitrarie. Invece, lui aveva parlato… Socrate aveva parlato proprio delle Deità e di tutto il resto, e lo aveva fatto in maniera molto esplicita.

Allo stesso modo, possiamo dire che nella posizione di Maestro Primordiale abbiamo Maometto. Anche lui fu assassinato, anche lui fu ucciso per aver parlato della verità. Poi venne Nanaka: lui non venne ucciso, ma nessuno gli diede ascolto, e i suoi seguaci vanno nella direzione opposta (ai suoi insegnamenti). Supponiamo che lui abbia detto: “Seguite questa strada”, loro ne seguiranno un’altra. Si osserva la stessa cosa con Cristo; se Egli dice: “Seguite questa strada”, i cristiani ne seguiranno un’altra. Ogni religione è proprio identica ad un’altra. Lo stesso vale per la Gita di Krishna. Quelli che predicano la Gita sono proprio… Se Krishna fosse qui e dicesse, se la Gita dicesse: “Seguite questa strada”, costoro predicano la Gita in modo da trascinare la gente in basso.

È quindi una caratteristica comune a tutte le religioni quella di aver sempre usato i nomi dei profeti e di tutte le Incarnazioni solo per fare soldi e portare tutti all’inferno, sapete, in marcia dritta all’inferno. Perciò, chi è attento a questo, e si è reso conto che questa è tutta un’assurdità, adesso si trova in Sahaja Yoga; e i sahaja yogi non possono comportarsi così, poiché ormai hanno percorso una strada piuttosto lunga in questa direzione; perciò trascineranno molte altre persone su questo versante, invece di andare giù anch’essi.

Questa è dunque la situazione oggi, e per questo dico che la Grecia è un’area meravigliosa nella quale possiamo farcela. Se Atena potesse essere risvegliata qui, questo luogo potrebbe essere di grande aiuto per noi.

Adesso ci sono greci molto equilibrati, dotati di grande senso artistico grazie allo Swadishthana destro. Essi hanno anche moltissime qualità per comprendere l’indegnità di troppi vizi ed altro. È così. Ma l’immoralità ormai è aumentata, poiché hanno iniziato ad imitare gli occidentali; diversamente le donne qui erano molto morali. Il cambiamento è avvenuto soltanto in questi ultimi vent’anni.

Prima di allora le donne erano molto morali, qui vivevano ottime donne, alcune delle quali, come vi ho detto, ora sono in India; sono venute al seguito di Alessandro (Magno). Ed (i greci) erano ottimi mariti e mogli e avevano bellissime famiglie. È così – non so perché – da soli venti o venticinque anni al massimo; si può dire che il Kali Yuga stia mostrando i suoi effetti anche qui, ma questo è un Paese molto solido e qui rispettano ancora una donna di carattere, la rispettano. Potranno sfruttare una donna senza carattere, ma rispettano una donna di carattere, ed anche la Madre. Vi sono quindi molte qualità in questo Paese che ancora esistono, che persistono ed agiscono in alcune zone.

Il compito dei sahaja yogi è, in un modo o in un altro, di evocare la forza integratrice di Atena in loro, e sono sicura che così potrete purificare questa nazione.

Che Dio vi benedica.

Alessandro visse cento, duecento anni prima di Cristo. In India egli era molto rispettato, in India Alessandro è sempre stato molto rispettato, poiché lasciò l’India senza portarsi via niente. Per prima cosa, non fece come tutti gli altri invasori i quali ci depredarono. Ritengo che, dopo essere venuto in India, egli abbia sviluppato un grande distacco.

Se c’è qualcuno che andò ad invadere l’India e guadagnò veramente qualcosa dalla spiritualità indiana, è Alessandro. Diversamente, gli inglesi hanno vissuto trecento anni in India – trecento anni – ma nella loro testa non è entrato niente, niente. Trecento anni! Riuscite a crederci? Ridevano di tutto, si prendevano gioco di tutto, niente è entrato nelle loro teste.

Invece, molti greci sono rimasti, poiché amavano molto l’India; perciò sono rimasti, non sono voluti tornare indietro. Molti vivono lì ancora oggi, nelle foreste. Questa sensibilità, questa consapevolezza, si è sviluppata nel popolo greco nel corso dei secoli.

Potete vedere dal carattere di Alessandro come egli fosse. C’è un poeta indiano di nome Chandav Rai, contemporaneo di Alessandro. Alessandro lo portò qui, lo onorò, lo tenne qui dove lui visse e scrisse poesie su Alessandro, sulla sua grandezza, lodandolo grandemente. Insomma, non riesco ad immaginare degli inglesi che portino con sé in Inghilterra un poeta indiano, è fuori questione.. Loro non… e il segno di questa (mancanza di) consapevolezza è che non rispettate nessun altro, dicendo: “Oh, io sono il più grande”.

A quel punto non riuscite a vedere gli aspetti positivi degli altri. Lo stesso vale per i portoghesi. Certo, Vasco de Gama[iii] era un uomo semplice, e quando arrivò per la prima volta in India, vide gli indiani, poi arrivò a Goa e lì vide il tempio della Dea, di Shanta Durga; allora tornò dal suo re e disse: “Sono tutti cristiani perché seguono la Madre. Non sono musulmani” – lui era così semplice! – “Non c’è bisogno di convertirli al cristianesimo. Sono già cristiani poiché seguono la Madre”. Era un brav’uomo.

Nemmeno i portoghesi hanno imparato molto, però hanno dimostrato un certo rispetto: ad esempio il nome di Bombay è Mumbai, e loro la chiamano ancora Mumbai. Mumbai è Mumba, il suo nome è Mumba-ai, ossia la Madre di Mumba. Ai è la Madre, per questo la chiamano Mumbai: è il nome della Dea. Perciò loro (i portoghesi) non hanno voluto modificarlo. Quando sono andata in Portogallo, dicevano “Mumbai”. Allora ho chiesto: “Perché chiamate quella città Mumbai?”. Hanno risposto: “Dopotutto è il nome della Dea, non è così?”. Ed io: “Sì, lo è”. Invece, gli inglesi sono arrivati e l’hanno chiamata Bombay – fine.

Notate quindi la consapevolezza, potete osservare la consapevolezza di quelle persone (portoghesi); esse infatti erano talmente consapevoli della serenità, della santità, del buon auspicio e tutto il resto, da dire: “Come possiamo chiamarla Bombay, se (Mumbai) è il nome della Dea?” – pensate, che profondità! – “Non possiamo”.

Anche gli inglesi avrebbero potuto scoprire com’è chiamato questo luogo, l’origine del nome Mumbai. Ma non l’hanno fatto. Ma anche se l’avessero scoperto, non credo che avrebbero mantenuto il nome Mumbai. Non lo avrebbero fatto, poiché, sapete, per qualche motivo non esisteva quel rispetto per la serenità e tutte queste qualità, in queste persone che ci hanno dominato.

Ora i figli della Gran Bretagna sono migliori, sono molto diversi, molto diversi. Ma quelli che ci hanno governato non avevano proprio alcun rispetto. Si limitavano ad andare in chiesa e nient’altro, non vi era alcun rispetto.

Invece, i greci hanno sempre rispettato gli indiani, vennero con rispetto. Anche il rispetto è una forma di consapevolezza in noi.

Ed ora, con il passare del tempo, trovo che i britannici hanno (sviluppato) rispetto per gli altri, sono rispettosi. Molti di loro; insomma, non direi proprio tutti, ma molti sì, non è così?

Beh, che dici? Lui non ne ha incontrato nessuno.

Sì, questo è l’aspetto che manca: il rispetto. È questo l’aspetto che manca in Inghilterra. E immaginate: se nel cuore non esiste il rispetto, che razza di cuore può essere? Il mondo intero può essere rovinato da un cuore simile.

Il punto è quindi che occorre creare il rispetto: rispetto verso gli altri, verso la loro cultura, verso il loro stile di vita. Intendo dire che, qualsiasi cosa possiate dire, in teoria esiste, però potrebbe non esistere in pratica. In teoria agisce, poiché da un punto di vista legale, teorico, non vi è permesso insultare chiunque appartenga ad un altro gruppo etnico; ma in pratica non è così, ne convengo. Tuttavia, in teoria funziona così. Non potete offendere qualcuno perché è di colore o di un diverso gruppo etnico. Per legge non potete, non potete farlo. È così, ma solo in teoria.

Eppure la gente ne è anche consapevole: so di molte persone che sono rimaste sedute sotto il sole ed hanno digiunato per il Sudafrica. Dobbiamo dire che, fra la consapevolezza sudafricana e quella britannica, si dovrebbe andare fieri che nella consapevolezza britannica vi sia molto buon senso; e ritengo che quel buon senso, quando sarà arrivato a rispettare gli altri, potrà trasformare il mondo intero.

Ma io non so come dover fare, ci ho provato. Deve esserci rispetto. Adesso non si manifesta con un atteggiamento ingiurioso; però non è un rispetto concreto. Si deve imparare a rispettare davvero; almeno i sahaja yogi devono essere rispettati veramente.

È di questo che ho parlato, di Buddha, della verità, del rispetto. Ma una volta appurato che sono sahaja yogi, occorre rispettarli. E questo occorre apprenderlo dai greci, poiché essi possiedono ancora un senso di rispetto. Loro sanno rispettare, non è così? Hanno questa qualità che occorre imparare.

Anche gli egiziani ed i cinesi sono così, poiché, grazie alla loro crescita fondata su antiche tradizioni, si sono resi conto di una cosa: che, se si deve realmente vivere in questo mondo, occorre imparare a rispettare gli altri. E il rispetto è qualcosa che viene dal cuore. I giapponesi, ad esempio, non rispettano nessuno, ma si inchineranno dieci volte, se cominciano ad inchinarsi non la smettono più. Se poi vi inchinate anche voi, continueranno all’infinito; quindi a quel punto è meglio che smettiate voi. Ma è qualcosa di artificiale, non di reale. Il rispetto degli altri dovrebbe venire dal profondo del vostro essere; e quando ciò avviene, la vostra consapevolezza ha indubbiamente raggiunto uno stadio molto elevato, un livello elevato di comprensione della Divinità.

Allora si giunge ad un punto nel quale si rispetta l’Adi Shakti; e in quel caso, il rispetto che avete non è artificiale, non è artificioso, ma dovrebbe venire dal cuore. E quando inizierete a farlo, la vostra consapevolezza migliorerà.

E, rispettando gli altri, non conta che cosa ricevete, non conta che cosa ottenete, ma conta ciò che date a voi stessi. E questo rispetto vi trasforma completamente, posso assicurarvelo, poiché adesso esiste una grande comprensione fra voi e il Divino; e sono sicura che tutto funzionerà benissimo. Il rispetto che le Deità provano nei confronti dell’Adi Shakti, se anche voi lo apprenderete, andrà tutto bene. E ritengo che i greci guideranno benissimo noi e tutta l’Europa, sotto questo aspetto; ne sono sicura.

Che Dio vi benedica.

Ora, quello che possiamo fare è avere un po’ di… per fortuna abbiamo dei musicisti. Mi avete aiutato molto in … devo dire che vi sono molto riconoscente per avermi aiutato in Spagna. Grazie alla loro musica hanno ricevuto tutti la realizzazione. Ed è iniziato anche oggi.

Bene. Vi assicuro che il rispetto vi dà la consapevolezza senza pensieri. Soltanto l’idea del rispetto, non è così? Siete tutti diventati senza pensieri, poiché il rispetto rende senza pensieri. L’Agnya si ferma.

Sapete che cosa significa Sthuti? Lode.

Non dovreste toccare l’acqua. (Il puja continua)


[1] Legge islamica.

[i] In considerazione della data del discorso (24 maggio 1989), il riferimento è con ogni probabilità alla protesta di Piazza Tien’anmen, ossia alla serie di dimostrazioni guidate da studenti, intellettuali, operai nella Repubblica Popolare Cinese fra il 15 aprile ed il 4 giugno 1989, repressa nel sangue dai militari.

[ii] Shri Vishnu, con un suo precedente avatar (Varaha), aveva ucciso il rakshasa Hiranyaksha. Il fratello di questi, Hiranyakashipu, re dei rakshasa, prese dunque ad odiare Shri Vishnu, e decise di guadagnare poteri magici per combatterlo. Celebrò una cerimonia per Brahma e affrontò una dura penitenza, al termine della quale Brahma, compiaciuto dal suo gesto, si offrì di esaudire un suo desiderio. Non potendo Hiranyakashipu chiedere l’immortalità, chiese di non morire né in terra né in cielo, né nel fuoco né nell’acqua, né di giorno né di notte, né in un palazzo né fuori, né per mano di uomo né di animale né di dio, né ad opera di ogni essere vivente o inanimato. Con questo potere così ottenuto, partì per combattere la sua guerra contro i muni e i seguaci di Vishnu. Ma il divino saggio Narada aveva parlato della grandezza di Vishnu proprio al figlio di Hiranyakashipu, Prahlada, mentre questi era ancora nel grembo materno; così Prahlada nacque già ardente devoto di Vishnu. Hiranyakashipu, non riuscendo a convincere suo figlio ad unirsi a lui nella lotta contro Vishnu, cercò in seguito di ucciderlo; ma il fanciullo fu protetto e salvato da Vishnu. Quando il padre gli intimò allora di riconoscerlo come Signore dell’Universo, Prahlada rispose che questo titolo spettava a Vishnu, il quale è onnipresente. Allora Hiranyakashipu indicò una colonna e chiese se Vishnu fosse lì; Prahlada rispose “c’era, c’è e ci sarà”. Hiranyakashipu, infuriato, distrusse la colonna, dalla quale scaturì Vishnu nelle sembianze di Narasimha. Per poter sconfiggere Hiranyakashipu, che non poteva essere ucciso da un uomo, da un animale o da un dio, Narasimha era qualcosa di diverso: un avatar in parte umana e in parte animale. Apparve a Hiranyakashipu al tramonto (quando non è giorno né notte) sulla soglia del palazzo (né dentro né fuori), e sollevò il demone (né in terra né in cielo) e con i suoi artigli (né viventi né inanimati) lo smembrò.

[iii] Dom Vasco de Gama (1469 – 1524) è stato un esploratore portoghese e il primo europeo a navigare direttamente fino in India.