(12/2017 SOTTOTITOLI, PARTE INGLESE) S H R I M A T A J I N I R M A L A D E V I Puja di Natale “Avete Cristo dinanzi a voi” Puna, Maharashtra (India), 25 Dicembre 1989 Oggi ci siamo riuniti qui per celebrare la nascita di Cristo. Pensando alla Sua nascita, si sa che nacque in un luogo umilissimo e, per tutta la vita, visse in modo molto umile. Essendo sahaja yogi, voi sapete, inoltre, che Egli era l’incarnazione di Shri Ganesha, l’essenza dell’innocenza, e fu crocifisso a causa delle stupide idee di gente cieca. Egli era l’eterno Fanciullo ed è molto triste, quando si parla di Cristo e del Cristianesimo, rendersi conto che il Cristianesimo è andato proprio dalla parte opposta, nella direzione opposta a Cristo; dove Uno è costruzione e l’altro è distruzione, e dove Uno è innocenza e l’altro è astuzia. Se osservate le nazioni cristiane nelle quali si pratica il Cristianesimo, è molto sorprendente, è davvero stupefacente come l’innocenza non goda di alcuno spazio né rispetto, che non ci sia spazio e nessun rispetto per la castità, che era l’essenza di Cristo. Egli era fatto di questo. A volte è sconvolgente come queste nazioni cosiddette cristiane abbiano diffamato Cristo fino a questo punto e come abbiano danneggiato così tanta gente con le loro stupide idee di rendere lecito indulgere ad ogni genere di turpitudine. Il secondo punto molto significativo da considerare è che Egli nacque in una umilissima casa e visse in modo molto umile. Era figlio di un falegname, pertanto visse come un falegname. Nella vita occidentale, invece, sono molto materialisti e per loro vivere nel lusso, esibire la propria ricchezza e depredare la gente, depredare nazioni su nazioni per profitti materiali, è una cosa normale. Neppure si rendono conto che è sbagliato e ne vanno molto fieri. La terza cosa straordinaria di Cristo fu che voleva che le persone si amassero tra loro e fossero umili, ma dall’arroganza e crudeltà delle nazioni cristiane cui si è assistito, non si riesce a capire in che modo possano essere anche solo minimamente vicini a Cristo. Egli disse: “Beati i miti”. Dove vivono queste persone miti? Non nei paesi occidentali, non nei paesi in cui si venera Cristo, dove si erigono templi in Suo onore e si venera la Madre da secoli. Che azione peccaminosa da commettere verso Cristo! È il peccato più grave, dire di seguire Cristo e fare tutte queste cose orribili. Tutta questa gente deve finire in un inferno del peggior tipo, nessun dubbio al riguardo. Forse non se ne rendono conto ma ci stanno già entrando, hanno già questo problema. Sono peggio di quelli che crocifissero Cristo: questa è una crocifissione quotidiana. Oggi è dunque una grande occasione per celebrare la nascita di Cristo che venne su questa terra al fine di aiutarci nella nostra resurrezione, per parlare dello Spirito Santo. Egli si fece carico di tutto il peso della gente, qualsiasi cosa, ma il risultato di quella vita è così raccapricciante che a volte mi preoccupo, e spero che non facciano qualcosa del genere con me. In Occidente hanno delle idee talmente stupide che qualsiasi persona sensata può vedere quanto siano emotivi, romantici, assurdi. Non rispettano se stessi e ritengo che non abbiano diritto, non abbiano il diritto di seguire Cristo con quell’atteggiamento; ma è accaduto. Adesso voi siete rinati come ha detto Cristo: “Dovete nascere una seconda volta”. Avete ottenuto quello stato di cui parlava Cristo. Siete persone di tipo speciale. Io non avevo mai avuto simili speranze, devo dire. Il primo incontro fu così orribile che non pensavo ne sarebbero usciti molti, invece molti di voi ne sono venuti fuori ed hanno glorificato realmente il nome di Cristo, indubbiamente, e mantengono alto (quello stato). Vi esorterei, adesso, a rendervi conto che voi siete sahaja yogi e che siete i seguaci di Cristo. Siete voi gli gnostici che sono stati descritti, siete “coloro che sanno” (significato letterale di “gnostico”, ndt), e per questo dovete aiutare la gente ad emanciparsi. È molto sorprendente, ma ho visto che la vita occidentale, le idee stupide e distruttive non hanno ucciso l’innocenza. C’erano tutte queste artificiosità, simili a nuvole, ma una volta che la Kundalini è stata risvegliata l’innocenza ha iniziato ad esprimersi. Tuttavia direi che questa specie di romanticismo deve essere eliminato. È del tutto anti-cristiano; infatti, se osservate la vita di Cristo fu una vita di un tapasvi[1], di una persona che visse in modo molto distaccato, in nisanga[2]. Quindi, i sahaja yogi provenienti dalla tradizione cristiana devono capire che se devono liberarsene (del sentimentalismo) dovrebbero essere così. Invece, guardate l’interesse per i matrimoni, l’interesse per tutte queste cose, anche dopo il matrimonio: è un po’ eccessivo. È così esagerato (l’interesse per queste cose, ndt), insomma, è assurdo, è assurdo in Sahaja Yoga. È uno degli stili di vita, va bene, è un aspetto, (ma) non è tutto; e ricopre l’intera personalità dei cristiani. Con i musulmani e gli induisti ho visto che non accade. Insomma, anche io sono sposata, (ma) questo non coinvolge interamente il mio essere. Come potrebbe? Ed è questo il problema, che quando inizia il sistema del matrimonio, diventa così importante ed io mi trovo ad affrontare continuamente dei problemi. Si celebra il matrimonio e poi arriveranno lettere del tipo: “Nel mio matrimonio è successo questo”. Devono essere sposati, non c’è nessuno che pensi: “Ormai è finito, viviamo senza matrimonio”: non ce la fanno, non riescono proprio a vivere (senza essere sposati). Cristo non si è mai sposato. Loro non riescono ad avere quella tapasvita in sé e sono molto dipendenti; rovineranno le mogli, rovineranno i mariti, rovineranno Sahaja Yoga, li allontaneranno (da Sahaja Yoga, ndt). Ma è sorprendente che l’importanza di Sahaja Yoga sia così minimizzata da questa mentalità cristiana, tanto che non so da dove vi siano venute queste idee. È l’esatto contrario, come dite voi, è proprio l’opposto. Non vi è alcuna analogia tra la vita che la gente conduce e quella che Cristo avrà pensato dovesse condurre. È dunque necessario che i sahaja yogi abbiano dignità e buon senso e si rendano conto che il loro fondamento è Sahaja Yoga, e che il matrimonio e tutte queste cose sono accessorie. Non sono il fine della vita. E quando vedo accadere queste cose, sono piuttosto sorpresa: in Sahaja Yoga devo unire in matrimonio le persone perché ritengo si debba condurre una corretta vita matrimoniale. Infatti, se si prende il sanyasa (ascetismo, ndt) senza aver sperimentato questa vita matrimoniale, si può essere molto, molto ipocriti. Ma questo non vuol dire che il matrimonio sia tutto. Non è così importante, è semplicemente qualcosa che deve avvenire. Non è nemmeno più importante di un qualsiasi puja, non è nemmeno più importante di rivolgermi preghiere; non è nemmeno più importante di meditare; non è più importante neppure di mangiare. So che quanto più gli date importanza, tanto più ricadete nella stessa trappola da cui vi ho tirati fuori. Così come l’altro giorno spiegavo loro (agli indiani) ciò che devono fare rispetto al sistema delle caste che abbiamo in India. Quindi, nella società dei sahaja yogi dovrebbe essere soltanto una questione di uno o due giorni al massimo. Invece, tutta questa importanza a mariti, mogli, a sposarsi, e poi a risolvere i loro problemi mi fa venire il mal di testa. E verranno sempre a dirmi: “Mia moglie, sa, è così e la sorella di mia moglie è cosà, e quell’altra cosa di mia moglie…”. Insomma, ci si dovrebbe vergognare persino di dire “mia moglie”. In India nessuno dice così, non penso che qualcuno direbbe: “Mia moglie”. Non si fa. Al massimo diranno “la madre dei miei figli”, e se non si hanno figli non si dice nulla. Ebbene questo è il rovinoso destino dal quale siete venuti fuori. Per favore, cercate di capire. Siamo usciti dall’inferno in cui avevamo idee completamente errate, ne siamo usciti; adesso siate dignitosi, siate sensati. Una importanza eccessiva ad una cosa di così scarsa importanza non vi permetterà di elevarvi a grandi altezze nella vita. Però non dico di non sposarvi: dovete sposarvi. Certo, se avete (come moglie) una sahaja yogini che sia anche una brava sahaja yogini e conosca Sahaja Yoga, certamente siete aiutati molto di più, senza dubbio. Ricevete molto più potere, molta più capacità di comprensione, molta più gioia e ciò è un’ottima cosa; ma che l’intera relazione sia tanto importante per piccole, futili cose, questo va oltre la mia comprensione. Noto che se poi le ragazze si innamorano dell’uomo che sposano è finita: è finito l’uomo ed è finita la donna. Oggi colgo questa grande occasione per ricordarvi che Cristo è nato dall’Immacolata (Vergine Maria, ndt); ed è per questo che io vi ho dato la vostra seconda nascita e siete così puri. Tutte le impurità, dovete vederle dunque chiaramente. So che non vi piacciono, ma ancora si insinuano da qui e da lì. Ovviamente, se osservate la società occidentale è una società dove evidentemente non esiste famiglia, moglie, niente del genere; così (in Sahaja Yoga) è leggermente meglio. Ma anche qui vi attaccate di nuovo. Se dovete salire su questo palco, dovete abbandonare la scala. Voi pensate di avere conseguito grandi risultati perché adesso avete una famiglia stabile e figli a posto e vi preoccupate sempre e soltanto dei vostri figli. No, questa è un’altra tentazione, una grandissima tentazione. Nella grande occasione della nascita di Cristo dobbiamo dire a noi stessi che siamo dedicati a Sahaja Yoga, quella è la cosa principale, tutto il resto è secondario. Spero che comprenderete che adesso siamo sulla cresta di un’onda dalla quale salteremo su un’altra onda che sarà molto più alta di questa; però dovete esserne degni. Se non sapete tenere il mare annegherete, pertanto dobbiamo sviluppare quella capacità; e abbiamo Cristo davanti a noi. Che vita, che vita fu (la Sua)! Visse da essere umano, in modo umile, e che vita! E quanto fu sincero, schietto nel dire tutto con tanta chiarezza. Ugualmente, voi avrete la vostra forza quando vi renderete conto di essere molto più di una persona sposata e di essere molto più della vostra nazionalità. Siete personalità più elevate, sahaja yogi che risiedono nella beatitudine del regno di Dio. È quella la felicità, non la felicità della famiglia e dei figli, ma la beatitudine di Dio. Che Dio vi benedica. [Shri Mataji parla per qualche minuto in marathi, poi continua in inglese:] Ho parlato loro del sistema delle caste che abbiamo, e si deve anche pensare al razzismo che abbiamo in Occidente. È assurdo. Cristo non era un bianco, proprio per niente, non era nato affatto in Inghilterra: quindi come si può parlare di razzismo e di Cristo con la stessa lingua? Questa è un’altra cosa orribile che abbiamo; gli indiani hanno questa malattia del sistema delle caste e, se questa organizzazione in caste non sarà eliminata dal nostro sistema, non potremo mai migliorare in Sahaja Yoga. Se un leader è un bramino avrà soltanto amici bramini. Se è un leader marathi avrà soltanto amici marathi o li aiuterà. È molto sorprendente, davvero molto sorprendente e dimostra che il nostro sviluppo è molto lento. Siamo ancora condizionati. Pertanto, oggi, in questo giorno, chiederei a tutti voi di dichiarare che noi siamo dedicati soltanto a Sahaja Yoga, alla nostra ascesa e che abbandoneremo completamente tutte queste assurdità mediante i nostri processi meditativi e mediante l’osservazione di noi stessi, l’introspezione. Spero che impareremo dai russi che non avevano nessun sistema di caste, nessuna religione. Loro vi supereranno veramente in tutto; sicuramente riguardo al numero, ma anche riguardo a profondità, comprensione, vibrazioni, superiorità, posso assicurarvelo. Lasciate che vengano e vi batteranno sicuramente. Loro non hanno idee assurde di romanticismo, non hanno idee assurde di… non hanno queste idee. Vogliono soltanto ottenere la propria ascesa. Lasciate che entrino i russi. Grazie a Dio questa volta, per qualche motivo, c’è stato qualche impedimento: dovevano venire in trentadue ma adesso ne verrà soltanto uno. Se però quei trentadue fossero venuti vi avrebbero sopraffatto. E sarebbero anche rimasti scioccati nel vedere il modo in cui noi pensiamo di essere dei sahaja yogi. Ebbene, ormai, quali che siano stati i condizionamenti di questa cosiddetta religione e i condizionamenti della cosiddetta società in cui vivete, samaj[3], come viene chiamata, per favore lasciateveli alle spalle. Dobbiamo procedere a gran velocità. Dobbiamo muoverci a gran velocità, poiché vi ho detto che adesso dobbiamo saltare sull’altra cresta di un’onda di crescita molto più alta. Che Dio vi benedica tutti. Il puja di oggi è il più breve di tutti perché dovremo venerare soltanto Ganesha, è tutto; e per questo se ci sono dei bambini soltanto loro dovrebbero venire e non è necessario fare molto. [Interruzione nell’audio. La registrazione riprende da una frase già iniziata] Shri Mataji (racconta una Sua precedente conversazione[4]): “…adesso devo spezzare il blocco orientale”. “E come farà a spezzare il blocco orientale?”. Ho risposto: “Ci saranno rappresentanti del blocco orientale: se otterranno la realizzazione innescheranno questa azione”. E ce n’erano molti, mi hanno concesso soltanto quarantacinque minuti. Ho parlato credo per trentacinque, trentacinque minuti e in dieci minuti hanno avuto tutti la realizzazione. Dopodiché vedete ciò che sta accadendo in tutti quei paesi[5]. C’erano persone dalla Romania, dalla Polonia, dalla Germania dell’Est, dalla Cecoslovacchia, dalla Jugoslavia; e tutto è iniziato dopo questo evento. Che Dio benedica loro e benedica tutti voi. [Applausi] Spero che quest’anno Sahaja Yoga si diffonderà in tutto il Maharashtra, in tutta l’India, nel mondo intero. Dio vi benedica. Gli yogi: Bolo Param Pujya Mataji Shri Nirmala Devi ki! Jai! Uno yogi: Shri Mataji, Le siamo grati di averci donato gioia, pace e di essere qui in questo giorno di Natale. Grazie infinite. [1] Da tapas, penitenza. [2] Lett. Senza compagnia. [3] Società. [4] “Io devo soltanto desiderare. Ho desiderato che il blocco orientale fosse eliminato, fosse liberato. Così un programma di Sahaja Yoga, quello che chiamate seminario di Yoga, fu tenuto in Russia. E dissi a mio marito e a tutti: “Andrò là per spezzare il blocco orientale”. Lo dissi semplicemente. Quando arrivai laggiù mi diedero pochissimo tempo. Ma lo spezzai perché la gente ebbe la realizzazione. Provenivano da tutti questi paesi e vennero proprio e diedero l’avvio”. (Shri Mataji Nirmala Devi, “Imparate dal vostro Guru”, 6/1/1990). [5] Le Rivoluzioni del 1989, definite anche Autunno delle Nazioni, furono un’ondata rivoluzionaria avvenuta nell’Europa Centrale ed Orientale nell’autunno del 1989, quando diversi regimi comunisti furono rovesciati nel giro di pochi mesi. L’Autunno delle Nazioni iniziò in Polonia e si espanse anche all’estero, perlopiù in maniera pacifica, nella Germania Est, Cecoslovacchia, Ungheria, Bulgaria, Estonia, Lituania, Lettonia (mentre la Romania fu l’unica nazione del blocco orientale che rovesciò il regime in maniera violenta giustiziando il capo di Stato). Questo evento alterò drasticamente la bilancia dei poteri mondiali, segnando, insieme al crollo dell’Unione Sovietica, la fine della Guerra Fredda e l’inizio dell’era post-Guerra Fredda. L’evento simbolo di questo periodo rivoluzionario è la caduta del Muro di Berlino: si trattava di un sistema di fortificazioni fatto costruire dal governo della Germania dell’Est (Repubblica democratica) per impedire la libera circolazione delle persone tra Berlino Ovest (e quindi la Germania dell’Ovest di cui faceva parte) e il territorio della Germania dell’Est. È stato considerato il simbolo della cortina di ferro, linea di confine europea tra la zona d’influenza statunitense e quella sovietica durante la guerra fredda. Il muro divise in due la città di Berlino per 28 anni, dal 13 agosto del 1961 fino al 9 novembre 1989, giorno in cui il governo tedesco-orientale decretò l’apertura delle frontiere con la repubblica federale. |
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