Puja di Capodanno

(India)

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(12/2016 SOTTOTITOLI)

S H R I   M A T A J I   N I R M A L A   D E V I

Puja di Capodanno

Sangli (India), 1° Gennaio 1990


L’esperienza di ieri è stata che ho dovuto trascorrere l’intera giornata a dare spiegazioni ai poliziotti[1]. E ormai, in Maharashtra, si avverte che esiste un governo della mafia, e noi dobbiamo affrontarlo. E dobbiamo dimostrarlo.

Mi dispiace che alcune persone siano rimaste ferite così seriamente e penso che dopo il Puja vi porteranno in ospedale. Qui c’è un ottimo ospedale in cui abbiamo medici bravissimi. Inoltre vi chiederei di rendervi conto che il male ed il bene devono sempre lottare e combattere.

In passato, in questo grande stato del Maharashtra, tutti i santi sono stati torturati a tal punto che è stupefacente come, nonostante tutto ciò, abbiano mantenuto così alta la bandiera della spiritualità.

Quegli stessi individui che hanno torturato i santi esistono tuttora e penso siano gli stessi che si sono comportati così male nei confronti di tutti voi. Questa sorta di esplosione di ego si crea in tutti, si crea anche fra i sahaja yogi. Ed essi (i malvagi) sono sempre su una scena diversa.

Questo è un comportamento simile a quello di Hitler: si individua qualche problema, potrebbe essere qualsiasi cosa, come costoro che sostengono di provare ad eliminare tutte le fedi cieche.

Insomma, io lo sto facendo da diciotto anni, che possono fare costoro di più? Ed ho rimosso tutte le vostre fedi cieche in tutte le cose stupide che la cosiddetta religione vi insegnava. E questo in qualsiasi religione, non è un problema solo della religione indù.

Ma qui non osano dire nulla sui musulmani, perché gli indù sono persone molto concilianti. Loro (i musulmani) vogliono che tutti i templi siano rimossi, che tutte le divinità vengano eliminate. In tutto ciò penso che il loro guru sia Rajneesh, perché ha fatto una… ha fatto una mostra in cui ha tentato di rappresentare Ganapati come qualcosa di molto strano e così via. Ora, a livello medico, sapete che in Sahaja Yoga senza Ganesha non si possono curare molte malattie. È un dato di fatto.

Ebbene, un individuo così stupido, che parla in questo modo, adesso è diventato il guru di queste persone che sono state insultate e scartate in tutto il mondo. Ebbene, questi pochi giornali lo hanno fatto diventare un guru, forse perché stanno seguendo i suoi metodi di dire che dovremmo sbarazzarci di tutte queste idee e questo e quello. Ma sono arrivati al punto di dire che tutta la spiritualità è un’illusione – che barzelletta (ride) – e che si dovrebbero abbandonare tutte le letture e tutta la conoscenze sulla spiritualità.

Ma non sanno che il loro patrimonio è la spiritualità e che il mondo intero dipende da essa. Il mondo intero. Infatti, quando si sono dedicati allo sviluppo industriale, sapete fino a che punto si siano spinti e quanto si siano persi, e fino a che punto vi trovaste in quella confusione e come siate tornati sui vostri passi grazie alla spiritualità di Sahaja Yoga.

Ora, se questo nutrimento dalle radici della spiritualità, la vera conoscenza quale è in Sahaja Yoga, non raggiungerà l’Occidente, l’Occidente sarà finito. L’Occidente sarà distrutto, lo sapete molto bene. Non c’è gioia, non c’è amore, non c’è poesia, non c’è musica, non c’è cultura.

Ma, come avete capito, adesso questa gente ha iniziato a dire che non esiste nessuna religione, nessuna religione, come hanno fatto anche molti dei vostri Paesi occidentali; specialmente la Russia ha fatto così, (dicendo) che non esiste Dio e questo e quello. Ed ora, dopo tutto questo, stanno arrivando a Dio. Così ora dovremo passare attraverso un altro cerchio.

Ma questi individui sono a malapena una ventina. Per cui anche solo un individuo che sia simile ad Hitler può distruggere tutto. Questo è molto importante: per distruggere qualcosa basta una sola persona, ma per sostenere e costruire avete bisogno di molte persone. Per affondare una nave basta un solo buco, ma per costruirla ci vogliono mesi.

Quindi, il lavoro svolto in questi ultimi diciotto anni di Sahaja Yoga è davvero straordinario. E la verità su Sahaja Yoga, lo sapete bene, è che ha aiutato tanta gente.

Sebbene abbiamo avuto alti e bassi e tutto il resto, nel senso che indubbiamente abbiamo fatto cose sbagliate, tuttavia ora ci siamo abbastanza stabilizzati e sappiamo che cos’è Sahaja Yoga. Tutti voi avete avuto l’esperienza di Sahaja Yoga. Avete visto così tante… [si rivolge a lato a qualcuno che forse si è alzato per scattare fotografie: “Che cosa sta facendo lei? Per favore, siediti. ] Le fotografie miracolose le avete viste, così tanti miracoli nella vostra vita quotidiana. Ogni giorno ci sono miracoli”.

Ora, dire che Dio non esiste è impossibile per voi, poiché avete percepito i miracoli di questa Energia Onnipervadente, il Paramchaitanya. Inoltre anche tutte le religioni sono spiegate ed è stata realizzata la loro completa integrazione. Ma per questo dobbiamo sapere, come vi ho detto a Brahmapuri, che i sahaja yogi devono comprendere che devono diventare dinamici. Qualunque energia abbiate, qualsiasi (energia) abbiate ottenuto dentro di voi, non è sufficiente. Dovete manifestarla. E penso che in questo dinamismo la gente si perda.

Ho visto che alcuni leader diventano orribili. Intendo dire che a volte i loro Vishuddhi potrebbero essere orribili e allora il loro cuore si blocca. Quindi non si dovrebbe permettere a nessuno di essere leader per più di un mese.

(L’ego) prende il volo, l’ho visto, perché il vostro pallone è già gonfio e si gonfia di nuovo in pochissimo tempo. [Parla in Marathi]. Hanno religiosamente tenuto fuori tutti gli indiani, credo. [Parla in Marathi] Insomma, qui è lui l’organizzatore. [Parla in Marathi].

Il patrimonio del nostro Paese è la spiritualità, e ciò è il nutrimento. Solamente la crescita unilaterale in Occidente, dovuta alle macchine o comunque la si possa chiamare, l’ha rovinata completamente. Ed anche la crescita unilaterale in questo Paese, e in tutti quei Paesi in cui la religione è diventata una fede cieca, l’ha rovinata.

Ma nel centro si trova Sahaja Yoga. Ora la vostra saggezza, il vostro buonsenso sono così evidenti. Voglio dire che qui la gente è stata da guru di ogni genere e da chiunque, ma non sa niente di niente, eccetto ricordare a memoria qualcosa, come questi Hare Rama che dicono “Rama, Rama”, così.

Mentre voi sapete tutto della Kundalini, sapete come risvegliarla, sapete dare la realizzazione, sapete da cosa sono causate le malattie, come curarle ed ogni cosa, tutto, tutto. Voglio dire che siamo arrivati ad un livello in cui nessuno mi fa domande. (Risate)

Diversamente, all’inizio, a Londra, il mio discorso durava cinque minuti ed il resto del tempo erano domande. Così adesso sapete così tanto; ed accettate anche ciò che non può essere spiegato, perché lo sapete. Per esempio, qualcuno mi chiede: “Madre, come fa ad ottenere queste fotografie?”. Perché parlarne? Io so come accade, chi sta facendo questo trucco, ma non voglio dirvelo (risate). Inoltre, se pretendete qualcosa, non ve lo dirò mai.

Questa è una delle mie caratteristiche. Ah, se venite con umiltà e con il desiderio sincero di conoscere, allora posso parlarvi di tutto, tutto ciò che desiderate sapere. Ma se volete semplicemente forzarmi dicendo: “Ti sfido”, allora rispondo: “Anch’io ti sfido. Via di qui”. Così. Vedete, non reagisce in quel modo.

Quindi, è proprio il temperamento del Divino: se siete convessi, anche il Divino diventa convesso e si oppone dicendo: “No, vattene”. Se diventate concavi, allora emette e dà la conoscenza, o riceve la conoscenza. Quindi occorre essere umili. Questo è un aspetto molto importante. Occorre essere umili.

Perciò, la consapevolezza in voi – ancora una volta parlo di consapevolezza – dovrebbe essere: quanto abbiamo imparato a conoscere noi stessi? Quanto abbiamo imparato a conoscere gli altri? Quanto conosciamo il nostro essere? Quanto sappiamo dei chakra? In così poco tempo, come siamo arrivati a saperlo?

È come se si avesse a che fare con un computer e si conoscesse il suo funzionamento, il suo comportamento, la sua programmazione, ogni cosa, senza averlo programmato, senza averlo realizzato, senza averlo costruito. Intendo dire che se lo si costruisce si sa come funziona; ma conoscere il funzionamento di un computer e tutti i suoi meccanismi senza averlo fatto, è una conoscenza straordinaria.

E questo è ciò che deve esserci, affinché tutti noi sappiamo perché siamo qui in qualità di esseri umani, e cosa dobbiamo fare per emancipare gli altri esseri umani. Certo, non direi che ogni sahaja yogi sia a quel livello, o ci stia arrivando, no; ma tutti ci stanno provando. Nessuno ha negato Sahaja Yoga, nessuno ha detto che non è vero, ognuno sta cercando di arrivare sempre più in alto nel proprio livello di spiritualità che non parla. Esso agisce. Non manipola, agisce.E l’abbiamo visto agire in così tanti modi miracolosi.

Innanzitutto, quindi, sapere tutte queste cose dopo aver percepito questo Paramchaitanya, è diverso dal parlarne semplicemente. Molti ne hanno parlato, ma non l’avevate mai percepito. Adesso lo avete sentito, lo avete verificato, lo avete sperimentato. Ed avete constatato che è qualcosa di assolutamente reale.

Nella scienza… come mi diceva il dottor Khan, nella scienza, una teoria che oggi è confermata domani potrebbe essere smentita. Un’altra teoria che sia stata stabilita, può essere confutata. E va avanti in questo modo, quindi nessuna teoria è una teoria assoluta. Ma in Sahaja Yoga, tutto ciò che dico da diciotto anni a questa parte è la verità. Ed è assoluta. Non può essere rimessa in discussione. Nessuno può dire: “No, Madre, non è così”.

Un semplice esempio è quando qualcuno viene da voi e voi dite… l’altro giorno è successo, c’era un medico di Aurangabad il quale diceva: “Non ho mai avuto nessun guru”, ma aveva lo Swadishthana sinistro ed appariva molto disturbato. Sotto certi aspetti era un sahaja yogi, ma non aveva un aspetto normale. “Ho mal di stomaco”, e questo e quello. Gli ho chiesto: “Non ha avuto nessun guru?”. E lui: “No”. [Parla in Marathi].

Quindi, ora che la scienza è progredita si vede chiaramente che non ha una teoria assoluta, mentre in Sahaja Yoga… Come vi ho detto c’era un signore, un medico che negava. Diceva: “Non ho avuto nessun guru”. Io gli ho chiesto: “Legge dei libri?”. E lui: “Sì, leggo Vivekananda”. Ho detto: “È questo”. Ha detto che stava leggendo il libro di un certo guru. Abbiamo dato un bandhan a quel guru e questa persona si è sentita bene.

Ci sono così tante cose che occorre conoscere. Ci sono piccole, piccole cose che devono essere comprese in Sahaja Yoga. E si dovrebbe agire in base ad esse, perché è per il vostro bene.

Ora, se io dico: “Fate queste cose”… Se anche voi non mi accettate, perché ve le dico? Non ve le dico perché devo guadagnarci qualcosa, ma per il vostro bene. Ora, se non volete accettarmi o se reagite, non vi sarà di aiuto. Sahaja Yoga non è per me, è per voi. Se siete sinceramente, onestamente, dei ricercatori, allora dovete sapere che: “Il mio obiettivo è l’ascesa spirituale”.

Ora, nella scienza siete progrediti parecchio e ne siete stufi. Adesso state tornando alla spiritualità. Riguardo alla spiritualità, dovete essere persone più sottili e, per queste sottigliezze, dovete abbandonare tutti i vostri condizionamenti. Tutti i condizionamenti strani devono essere abbandonati e l’aspetto peggiore che avete è l’ego.

Esso scatta proprio. Ho visto che nominare qualcuno leader è stata la cosa più dannosa che io abbia fatto loro. Così, molti di loro si sono proprio persi in quanto sono diventati leader. Intendo dire che una specie di Hitler entra dentro di loro, perciò questo è uno dei peggiori condizionamenti che abbiamo.

Dobbiamo stare molto attenti a non cercare di imporre il nostro ego agli altri quando diventiamo leader, o quando ci viene assegnata una posizione, oppure si richiede di ottenere qualcosa attraverso la vostra autorità. Noi abbiamo soltanto l’autorità di Dio. Se non diventiamo così umili, nulla fluirà.

Potete vedere come il mare sia il più basso in altezza e tutti i fiumi e qualsiasi cosa convergano in esso. E solo dal mare nasce la pioggia. Supponiamo che il mare fosse stato da qualche parte in cima all’Himalaya: saremmo tutti vissuti nel deserto del Sahara.

È una cosa molto semplice, (occorre) essere umili – è questo il primo segno – essere umili, essere non violenti, poiché dipendiamo dall’Energia Onnipervadente. Si tratta di un’energia completamente integrata dentro di noi. Solo che noi non vogliamo esserne consapevoli.

Se questa ignoranza, questa cecità scompariranno da noi, questo Potere Divino si manifesterà. Ma i nostri stili sono così complicati. A volte proprio non capisco perché ci siamo complicati così tanto. Voglio dire, guardate i fiori, guardate ad esempio le foglie su un albero: si apriranno automaticamente al sole. Automaticamente. Non c’è bisogno di portare una foglia verso il sole, affatto, si apre automaticamente. Lo vedete tutti i giorni. Automaticamente, perché ha bisogno del sole.

Adesso voi volete avere lo Spirito dentro di voi, volete raggiungere lo Spirito. Quindi dovreste automaticamente, davvero automaticamente, se questo è il vostro desiderio, dovreste, soltanto con il vostro desiderio, raggiungere la luce dello Spirito. E dovreste crescere in questo Spirito per sapere che questo è ciò che dovete ottenere.

Ma piccole cose vi disturbano, come qualcuno che non si sposi: il giorno dopo vedete che se ne sta seduto lì con una faccia come se gli fosse morto qualcuno in famiglia. [Risate]

Davvero, l’ho visto. Capisco subito chi non è stato ancora fidanzato (risate). Poi, dopo il matrimonio ritrovo lo stesso genere di assurdità. Perché analizzano: “Voglio questo tipo. Voglio quel tipo. Voglio…”. Insomma, qui è disponibile ciò che è disponibile (risate). Come sulla nave: non avete problemi perché non avete soluzioni. Se vi muovete su una nave e chiedete qualcosa: “Oh no, non è disponibile qui”, fine (risate).

Ma voi perdete tutto il divertimento di Sahaja Yoga per una piccola, assurda inezia. Se non è quest’anno, (sarà) il prossimo. Che c’è di così importante? Voglio dire, ci sono certe limitazioni di età, altezza, questo e quello. Poi, anche se si combinano i loro matrimoni – è molto interessante – verranno a dirvi: “No, no, non voglio sposare questa ragazza”. Perché? “Perché la voglio così e così”. Va bene, allora la troviamo. “No, no, no, lei non va bene. Ha queste cose, avanti la prossima”. Insomma, non è questo il modo. Voi non siete qui per scegliervi una ragazza.

Poi c’è un altro che può dire: “Va bene, sono arrivato, ho visto una ragazza e me ne sono innamorato”. Allora innamoratevi e andatevene. Questa sciocchezza va avanti.

Vedete, dovete avere una certa dose di dignità. Siete tutti sahaja yogi e quando vedo tutti questi atteggiamenti stupidi, dico che queste persone non potranno mai trarre beneficio da Sahaja Yoga.

In India, sarete sorpresi. Intendo dire che anch’io sono stata fatta sposare ad un uomo proveniente da un altro luogo, da uno stato (indiano) assolutamente diverso, con una religione diversa, tutto diverso. Ed anche una persona diversa. Quindi si può dire che sia stato un matrimonio assolutamente non convenzionale, diciamo. Ma io non ho mai toccato quest’uomo né lui ha mai toccato me. E se mi parlava era solo in presenza di altri. E nonostante ciò, il nostro matrimonio è molto solido e siamo una coppia molto felice.

Con tutte queste assurdità che continuate a fare, riducendo tutto al livello dell’aspetto fisico, dell’intesa fisica, del vostro ego: “Voglio questo, voglio quello”, scoprite che subito dopo il matrimonio (il vostro ego) decolla, vi mettete ad analizzare. È per questo che vi parlo oggi, perché potrei non essere in grado di parlarvi dei matrimoni in seguito; fate attenzione.

Ed è in questo modo che mi avete creato problemi. Vedete, una volta che si accetta di sposarsi in Sahaja Yoga, si deve accettare il fatto che Sahaja Yoga ha le proprie norme e modalità con le quali vi sposerà; e si prenderà cura del vostro matrimonio e vi benedirà. Ma se si comincia ad analizzare e a comportarsi male, non funzionerà ed avrete numerosi problemi. O credete nel Potere Onnipervadente ed arrendete il vostro ego ad esso, oppure tenetevi il vostro ego!

Sahaja Yoga è deciso da me, dal Paramchaitanya. Ora, a volte, in Sahaja Yoga, può capitare che magari possa non funzionare. Ma invariabilmente ho visto, invariabilmente, che non è per colpa mia. Non è per colpa mia. Per lo più i leader hanno dato informazioni sbagliate, generalmente i leader non hanno parlato del retroterra. O magari quelle persone hanno avuto comportamenti da egoisti e sono loro a crearci problemi.

Ma le cose funzionano. Lentamente, gradualmente possiamo migliorare; dobbiamo avere pazienza. Se già dal primo giorno si inizia a pretendere qualcosa e fare così, non funzionerà. Dobbiamo imparare a dare, il matrimonio è un adattamento a dare. Non è un adattamento al chiedere. Dobbiamo dare, dobbiamo sacrificarci. E ciò che sacrificate non è altro che tutta quella spazzatura.

Il vostro Spirito non potete sacrificarlo, perciò attenetevi al vostro Spirito e vivete con esso. Che cosa sacrificherete? Insomma, che cosa avete voi da dare? E solo allora gioirete, solo allora gioirete dello Spirito. Sto ricevendo una fresca brezza da voi.

Voglio dunque che siate dei grandissimi sahaja yogi; molto grandi. E dovreste davvero manifestare i vostri poteri di saggezza. Ora, gli uomini hanno l’aspetto dell’ego, mentre le donne hanno un altro aspetto, cioè che a volte sono molto apatiche, estremamente fiacche. Non ritengono di dover svolgere un ruolo molto dinamico, mentre sono le shakti.

Per esempio non batteranno nemmeno le mani, non avranno nemmeno le proprie torce per vedere cosa sta succedendo, niente. Pensano di essere solo una sorta di parassiti. Semplicemente arrivano qui come mogli o sorelle, o qualsiasi cosa sia, indossando i sari. No, voi dovete essere estremamente dinamiche! Dovete conoscere tutto di Sahaja Yoga, dovete sapere tutto sui chakra, dovreste conoscere ogni cosa.

In India, quando nei tempi antichi si usava dare loro insegnamenti su Dio, sulla religione e tutto il resto, abbiamo avuto così tante grandi donne, Gargi e Maitreyi e tutte loro, che erano donne molto erudite. Perciò, in nessun modo dovreste essere semplicemente delle donne che non sanno nulla di Sahaja Yoga. Sahaja Yoga non è solo per gli uomini, ma è per voi, molto più per voi, perché voi siete le shakti ed io sono vostra Madre.

Ebbene, trovo che le donne manchino in questo. Sono più preoccupate dei sari e via dicendo; insomma, ora dall’acconciatura dei capelli sono passate ai sari. Questo è ciò che sento. È proprio la stessa cosa.

Naturalmente il sari è un ottimo vestito, è bello da indossare e con esso diamo un grande incoraggiamento ai nostri tessitori in India. È molto artistico, bello e rappresenta anche un qualcosa di molto signorile, femminile. Ma questo non significa che dovreste diventare così “femminili” da non comprendere Sahaja Yoga.

Ho visto donne che non sanno dove sono i centri sui piedi. Le donne indiane lo sanno, gli uomini… (si corregge) le donne indiane lo sanno, ma le donne occidentali, così tante di loro, non lo sanno. Non conoscono i chakra, non sanno come alzare la Kundalini, non sanno quale sia il problema! Dunque, una volta che avete abbandonato quella vita e indossate il sari, non significa che ora siate diventate donne del Gosha[2]. Il Gosha è dove devono portare il chadar[3], lo chiamano chadar. No, sari significa che potete essere anche molto dinamiche.

Con lo stesso sari che indossate voi, anche sari di circa otto metri, abbiamo avuto regine che hanno combattuto con gli inglesi. Avrete sentito parlare di Jhansi Ki Rani. Era molto giovane, e saltò da ottanta piedi di altezza[4] con suo figlio (legato) dietro di lei. Era una vedova e lottò contro gli inglesi, a destra e a manca. E quando fu uccisa, il governatore inglese disse: “Abbiamo vinto noi la guerra, ma la gloria va a Jhansi ki Rani”.

Poi ne abbiamo avuta un’altra, Chand-bibi, un’altra nobildonna che combatté ad Ahmednagar. Abbiamo avuto tante donne del genere. Abbiamo avuto donne straordinarie, anche se vissero come donne. Abbiamo avuto Padmini, abbiamo avuto Nurjahan, abbiamo avuto Ahilyabai; così tante donne. Non erano affatto virili, (bensì) molto femminili. L’ultima fu la nuora di Shivaji. Aveva solo diciassette anni, diciassette anni, e combatté contro questo Aurangzeb[5] e fu lei a sconfiggerlo. Nessuno era riuscito a tenere testa a questo orribile Aurangzeb, ma lei lo sconfisse.

Quindi, vedete, nonostante le donne indiane appaiano così docili e semplici, quando si tratta di tirar fuori la loro personalità, sono capaci di cose straordinarie.

Quindi con questo carattere, quando indossate il sari, dovete anche saper legare la “coda” (Shri Mataji fa il gesto di prendere il ‘pallu’, ossia la ‘coda’ decorata del sari e legarlo al punto vita, ndt) e combattere.

In caso contrario, non avrete assorbito la cultura Sahaj dentro di voi. O siete molto dominanti o siete docili come cavoli. Dovete comprendere che dobbiamo essere vigili, molto vigili. E Madre dipende da noi, dalle nostre personalità, dal modo in cui svilupperemo noi stesse, i nostri figli, i nostri mariti, la nostra società di Sahaja Yoga, l’intero Vishwa Nirmal Dharma.

È la donna a costruire la società. L’intero universo è nelle mani della donna che genera i figli. Quindi, le stupide idee sul romanticismo e tutte queste assurdità devono essere abbandonate.

Il possesso del marito: “A che ora sei venuto”, “Quando sei andato”, “Dove sei andato”… Mentre qui (in India) le donne, quando Shivaji iniziò la sua lotta, solevano tagliarsi il dito pollice e lo usavano per fare la tika (segno, ndt) sulla fronte del marito che stava andando in guerra, dicendo: “Non tornare mostrando la schiena”.

Abbiamo avuto donne così grandi in questo Maharashtra, dove le vedete così miti. Se si tratta del loro Paese, se si tratta della loro personalità, della loro castità o qualsiasi altra cosa, sono straordinarie, proprio come delle leonesse.

Quindi, tante cose vanno di pari passo con questo sari. Nel senso che non indossate solo il sari, bensì (con esso) rappresentate qualcosa di molto dinamico dentro di voi.

Ora, quando parliamo dei nostri futuri programmi, la gente insiste sul fatto che dovremmo tenere in ogni caso un programma a Kolhapur, ma ho detto che non permetterò ai sahaja yogi di andarci visto che sono stati feriti così seriamente.

Però alcuni di voi possono venire, non tutti: ne sarei piuttosto preoccupata. Non credo che qualcuno vi farà del male e dicono che prenderanno provvedimenti cautelativi. Quindi, se volete venire e non avete paura… [Applausi].

Ma se farete una promessa: che nessuno picchierà nessuno. Io dico: “Non colpite, non colpite”, e qualcuno capisce: “Colpite”. Insomma, non ho mai sentito una cosa del genere, che quando dico qualcosa come: “Non colpite, non colpite”, qualcuno invece capisca: “Colpiteli, colpiteli”. (Risate) Proprio non capisco come sia possibile. Quindi non dovete, davvero, non dovete colpire nessuno. Non è necessario. Voi sapete che questo Paramchaitanya è in azione. Anche tutto questo è opera del Paramchaitanya.

Nel pomeriggio, Yogi Mahajan stava discutendo con me molto seriamente, come un avvocato, dicendo: “Madre, non possiamo procedere penalmente contro di loro perché non ci sono prove”. Questo nel pomeriggio, e ora, alla sera abbiamo le prove [Applausi].

Inoltre stanno scrivendo il contrario, cioè che sono stati loro ad essere picchiati, e siete stati voi a scagliare le pietre contro di loro. E nessuno di loro è rimasto ferito. Devono essere state pietre vibrate, penso [Risate e applausi].

Come è possibile? Non hanno riportato ferite, hanno scritto di non aver riportato ferite. Quindi non c’è bisogno che ve ne preoccupiate. In tutto questo, sono state perlomeno oltre quattrocento le pietre scagliate e solamente diciotto le persone ferite, e mi pare soltanto una o due ferite davvero seriamente. Quindi non c’è nulla (di cui preoccuparsi) e io posso curarvi tutti, lo sapete molto bene [Risate e applausi].

Nel complesso, vedete, questo Paese, specialmente il Maharashtra, è così pieno di devozione verso Dio. Questo genere di cose non funzionerà, però è gente molto pericolosa, come Hitler, vedete, iniziano a girare e ad inculcare qualche idea e tutto il resto. Quindi è meglio bloccarli appena cominciano a prosperare. Siccome si definiscono Nirmulan, che significa rimuovere le radici, noi dobbiamo fare il nirmulan (cioè la rimozione dalle radici) dei Nirmulan.

Bene, così oggi celebreremo il Puja. Dopodiché, se volete, potete andare a Kolhapur per i vostri acquisti. Ma i negozi aprono abbastanza tardi e rimangono aperti fino alle otto di sera, abbastanza tardi, e domani avrete tutta la giornata a disposizione. Potete prendere i vostri autobus, andare laggiù, fare le vostre compere e tutto il resto, e poi tornare qui. Anche domani è possibile fare lo stesso.

Dopodomani il nostro signor Govind vi ha molto gentilmente invitati tutti a casa sua, poiché è un uomo estremamente generoso [Applausi]. E quando gli ho detto: “Devi accettare denaro da me”, ha proprio lottato con me: “Madre, mi dia questa prima possibilità. Questo per me è un grande onore …” [parla in Marathi e Hindi con qualcuno]. Quindi… (Parla a lato con qualcuno) Lasciateli venire, se vogliono.

Allora, il programma è per dopodomani, dopo questo evento che lui ha detto finirà alle 12:30 o all’una. Così avrete stasera e domani un giorno intero per i vostri acquisti. Ma penso che non dovreste preoccuparvi più per gli acquisti. Qualunque cosa dobbiate fare, è meglio finirla domani, e dopo dovete anche venire al programma.

Se (anche) dopodomani vi ci dedicherete, sarà molto difficile. Quindi dovreste andarci tutti, mangiare e poi andare a Ganapatipule. Questo è il programma. Così raggiungerete Ganapatipule la sera. Spero vi sia tutto chiaro. E tutto ciò che desiderate acquistare, dovete acquistarlo qui. Ma direi che alcuni di voi non sanno davvero, davvero quale sia la seta autentica.

E ho visto alcune persone comprare qualcosa di orribile. E non dovreste acquistare seta troppo sottile, in quanto durerà soltanto otto giorni e poi sarà distrutta. Quindi non andate a comprare cose economiche. Un sari che sia un buon sari, un sari di seta, è meglio di dieci sari brutti.

Per fortuna ora abbiamo un po’ di sari che desideravate, sari stampati che posso darvi a Ganapatipule. Sari ben stampati, di tassar[6] e anche di seta. Li avremo lì. Potete tutti acquistarli lì. Qualcos’altro? Perché non credo che vi incontrerò ancora, forse fino all’arrivo a Ganapatipule.

Inoltre, se riusciste a procurarvi quegli strumenti per i bhajan (si sente un suono simile ad un tintinnio, quindi probabilmente si riferisce ai piccoli strumenti indiani che producono quel suono, ndt), per favore, acquistateli.

Ve li ho regalati due volte, ma non li portate mai durante i vostri tour e non voglio donarvi, anche questa volta, questo genere di cose. (Hindi) Mostrali. Qualsiasi cosa di questo tipo, per favore, prendetela. È molto importante. Ve li ho dati in regalo per due volte, ma è molto difficile ogni volta recarmi al negozio e prenderli per voi. Se riuscite ad averli, per favore comprateli. Almeno qualcuno di voi dovrebbe averli. [Parla in Marathi con qualcuno] Lui organizzerà, è meglio che li acquistiate.

Ora tutti i matrimoni sono stati praticamente decisi. Ne erano rimasti uno o due ma anche quelli sono stati sistemati. Ora, per coloro che hanno superato i limiti di età o qualcosa del genere, non siamo riusciti a organizzare il loro matrimonio.

Non ha importanza. Può riuscire, può non riuscire. Non importa. Dopo tutto, siete in Sahaja Yoga. Insomma, in realtà voi siete sposati con Sahaja Yoga; questo è tutto.

Vedete, questa è una cosa collaterale, quindi non rendete la vostra vita molto infelice (pensando che) siete arrivati fin qui per sapere che non siamo riusciti ad organizzare il vostro matrimonio: questo non va bene. Gioite semplicemente. Non perdete di vista il punto fondamentale.

Che Dio vi benedica.


[1] Anche nel Puja di alcuni giorni prima a Brahmapuri (29/12/1989) si fa riferimento ad un evento accaduto il giorno precedente, quando dei seguaci di Rajneesh avevano scagliato dei sassi ai sahaja yogi ferendone alcuni.

[2] Donna che segue le legge islamica di celarsi alla vista degli uomini, soprattutto di certi parenti stretti. È sinonimo di donne tenute nel purdah, usato nell’India meridionale.

[3] Il chador o chadar è un indumento tradizionale iraniano simile ad una mantella e ad un foulard indossato dalle donne quando devono comparire in pubblico. Si tratta di una stoffa semi circolare che ricopre il capo e le spalle, ma che lascia scoperto il viso, tenuto chiuso sotto il mento ad incorniciare il volto; è uno dei possibili modi per seguire la legge islamica dell’hijab.

[4] Circa venticinque metri.

[5] Aurangzeb, sovrano dell’Impero Mogul (la più grande dinastia imperiale durante la dominazione islamica in India) dal 1658 al 1707, fu ispirato da un profondo fanatismo religioso.

[6] Tipo di seta.