Sahasrara Puja, Adesso siete tutti diventati Mahayogi

Fiuggi (Italia)

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(5/2021 NUOVI SOTTOTITOLI, traduzione INEDITA)

S H R I   M A T A J I   N I R M A L A   D E V I

 Sahasrara Puja

 “Adesso siete tutti diventati Mahayogi”

Fiuggi (Italia), 6 Maggio 1990


Per tutti questi anni ho aspettato questo giorno. Oggi è il ventunesimo (anniversario del) Sahasrara e rappresenta pertanto un punto di svolta molto importante; infatti, come sapete, ogni ventunesimo giorno cambiamo il calendario per quanto riguarda l’oroscopo.

E così, adesso, deve avvenire una nuova trasformazione, potete sentirne l’annuncio (scoppia un tuono; risate, Shri Mataji ride) – una nuova comprensione e consapevolezza di una dimensione del tutto nuova.

Finora abbiamo parlato di consapevolezza collettiva: noi siamo collettivamente consapevoli, ci rendiamo conto di essere collettivamente consapevoli. Ci rendiamo conto, inoltre, di essere parte integrante del tutto e di essere tutti sahaja yogi.

Conosciamo con molta chiarezza i nostri chakra, le nostre nadi, ma forse non ci rendiamo conto dei nostri poteri, di quanti poteri si sono sviluppati in voi in questi ventuno anni (forte scoppio di tuono, risate e applausi, Shri Mataji ride. I tuoni si sentiranno ripetutamente durante il discorso).

Negli ultimi due mesi l’Italia è stata arsa dalla siccità, ha fatto molto caldo. Ho letto che erano tutti preoccupati della siccità e desideravano che arrivasse la pioggia, e adesso ritengono che quel periodo sia passato (fuori infatti stava piovendo; Shri Mataji ride, ndt).

Ma come funziona tutto ciò? (Accade) perché il potere onnipervadente conosce ogni cosa e tutta la natura lavora a vostro favore, per i vostri programmi. Come avete già visto, le cose accadono al momento giusto.

Essi (il potere onnipervadente, la natura) sono totalmente coordinati con i nostri programmi e vi aiutano continuamente. Usano tutti i poteri che hanno al momento opportuno. Ora siate sicuri del fatto che avete poteri. È questa la nuova trasformazione che avverrà nella vostra consapevolezza.

Finora sapevate soltanto di poter sentire le vibrazioni, di poter curare la gente, di poterla aiutare a guarire – insomma, non ne siete ancora così sicuri – e di poter percepire il Paramchaitanya.

Ma non vi rendevate conto di quali forze dinamiche agiscano adesso in voi, ed è questo il nuovo cambiamento che sta per avvenire.

Con questo nuovo cambiamento, dovete assumere un nuovo carattere, e il nuovo carattere consiste nella capacità di annunciare.

Finora vi avevo detto di non parlare di Sahaja Yoga molto apertamente, in modo esplicito, ma ormai è giunto il momento.

Abbiamo atteso a lungo questi giorni e, adesso, dovete iniziare tutti a parlarne, ad annunciarlo e rivelarlo a tutti. Altrimenti il mondo dirà di non averne mai saputo nulla.

Tutti gli altri falsi guru sono molto conosciuti ovunque poiché i loro discepoli ne parlano sempre, in ogni luogo, ovunque sia possibile. Vanno in tutti gli uffici importanti, dalla gente importante, da tutte le personalità importanti. Vanno a parlare di ciò che hanno.

Finora abbiamo tenuto un basso profilo per Sahaja Yoga perché desideravo che diventaste, prima di tutto, splendidi sahaja yogi, così che dalla vostra vita, dal vostro stile di vita, dal vostro comportamento, dalla vostra capacità di comprensione, dal vostro modo di pensare la gente si rendesse conto della vostra unicità, del vostro essere persone di un tipo molto diverso.

Adesso deve esserci l’assunzione (di questo ruolo). Dovete capire che tutti questi poteri spumeggiano in voi ma, per formalismo o forse per timidezza o, magari, per un po’ di viltà, li nascondete.

L’altro giorno un sahaja yogi è venuto a casa mia e ha visto dei fiori che stavano appassendo.

Gli ho detto: “Non sono appassiti, puoi rivitalizzarli”. Lui domandò: “Come?”. “Taglia l’estremità di tutti gli steli e mettici sotto le mani”.

[Dice a lato: “Allontanate questi bambini. Che libro ha preso?”]

Allora lui mise le mani sotto gli steli e disse: “Madre, sono ancora piegati”. Gli risposi di lasciarli nell’acqua. La sua attenzione vagava qua e là. E nel giro di quindici giorni (probabile che Shri Mataji intendesse minuti) si sono tutti raddrizzati, hanno iniziato a crescere, sono diventati più grandi e, dopo questa manovra, sono durati altri cinque giorni. Allora si è convinto.

Potete fare una quantità di cose per convincervi di possedere questi poteri.

Ho visto gente che ha certi problemi, soffre di mal di testa o altro, venire da me, scrivere lunghe lettere: “Madre, soffro di emicrania, non riesco a liberarmene”.

Ormai sono finiti i tempi in cui Madre doveva curare il vostro mal di testa, occuparsi di vostra moglie, dei vostri figli. È tutto finito ormai.

Adesso siete voi i responsabili: non solo di voi stessi, ma dei vostri ashram, delle vostre città, dei vostri paesi e del mondo intero.

Ora assumete i vostri poteri. Ieri lui (Nishat Khan[1]) ha cantato, anzi suonato “La corte reale” (il raga “Darbari Kanada”[2]). Ebbene, adesso voi siete alla corte reale. Assumetevi le vostre responsabilità. Ciascuno di voi deve sentirsi responsabile ed assumere il proprio ruolo. Siate consapevoli dei vostri poteri, di ciò che potete fare.

Sono passati i tempi di starsene seduti, in cui dovevate stare seduti a contare le vostre benedizioni. Adesso dovete contare i vostri poteri, quanti poteri avete e quali poter usare e come.

Non serve contare i miracoli. Avete avuto miracoli a sufficienza per provare che siete sahaja yogi e che siete aiutati dal Paramchaitanya. Adesso però valutate quanto di questo Paramchaitanya avete intenzione di usare, come avete intenzione di manovrarlo e di agire.

Da oggi diamo inizio alla Nuova Era.

E questo è il giorno che attendevo, nel quale tutti voi realizzaste che non siete sahaja yogi soltanto per i vostri fini egoistici, per la vostra famiglia, per la vostra comunità o per il vostro paese, ma per il mondo intero.

Espandetevi. Dovete avere davanti a voi la visione che vi ho proposto molte volte, ossia quella di dover emancipare l’umanità.

Adesso non siate insicuri. Innanzitutto non dovreste pensare: “Siamo persone molto comuni, molto ordinarie, non abbiamo niente di speciale”.

Questo lavoro non sarà eseguito da gente (cosiddetta) “speciale”, perché quella è gente che soffre di ego. Sarà invece portato a termine da persone prive di quell’ego che deriva da grandi successi, grandi conquiste, ricchezze o altro. Soltanto se ci si libera da tutto ciò, è possibile farlo.

Per questo dovete comprendere ciò che ha detto Cristo e cioè che un cammello può passare attraverso la cruna di un ago, ma non un ricco. Questo perché l’ego (del ricco) è smisurato, più grande di un cammello, più grande di un elefante o di qualsiasi animale al quale si possa pensare.

Per questo, ora che stiamo accedendo ad una nuova consapevolezza, non preoccupiamoci dei nostri pensieri negativi.

Il primo è la mancanza di fiducia: “Com’è possibile? Non sono a posto, ero così, ho fatto questo, avevo fatto quello”. Mi arrivano tante lettere di confessione, pagine su pagine, che getto via o brucio.

Non occorre più confessarsi. Esiste una sola confessione ed è: “Sono un sahaja yogi e adesso, dopo questo ventunesimo Sahasrara, sono un Mahayogi”.

È questa la confessione che dovete fare, e basta con tutte le cose superate che la gente mi racconta in merito alla vita familiare o a tutte le assurdità terrene. Noi le abbiamo abbandonate e siamo venuti in Sahaja Yoga per la nostra ascesa. Abbiamo realizzato la nostra ascesa, ma per cosa? Per cosa? Abbiamo ottenuto la nostra ascesa per emancipare gli esseri umani, per aiutarli ad uscire dal pantano dell’ignoranza, dell’oscurità.

Ritengo che oggi l’obiettivo più importante non debba essere tanto la politica, quanto il fondamentalismo (religioso). Dobbiamo dire apertamente a questi fondamentalisti che sono assurdi, che non conoscono la verità, non sanno niente della verità, non sanno di essere lo Spirito, non sanno che esiste un potere che sta operando.

Si deve dire loro con molta chiarezza che sono tutti degli stupidi che inseguono un miraggio e che finiranno tutti all’inferno come descritto da tutte le Scritture.

Dobbiamo dire apertamente tutto questo nel modo che preferite, potete scrivere libri, pubblicarli, parlarne alla gente.

Adesso però deve arrivare il nuovo annuncio, per proclamare che seguire ciò che è falso non vi porterà a Dio; e che loro, così facendo, hanno usato il potere dell’odio.

Dovete dunque dire che noi crediamo nel potere dell’amore e non in quello dell’odio come loro. Per noi, tutti possono trovare la verità ed entrare in quel paradiso celeste che ci è stato promesso, il Regno di Dio.

Noi crediamo, anzi, siamo certi che tutti, indipendentemente dalla comunità o dalla razza di appartenenza o altro, siamo in grado di entrare, con la benedizione di Dio, nel Suo regno.

Se assumete questo atteggiamento positivo, la vostra negatività scomparirà. Le forze negative, come sapete, vi hanno trascinato in basso per diversi motivi, specialmente dopo Sahaja Yoga. Prima di entrare in Sahaja Yoga non si è attaccati alla famiglia, mentre, una volta entrati, vi siete proprio attaccati alle vostre famiglie, come se vi ci foste incollati, completamente incollati. Insomma, ho dovuto risolvere i problemi familiari di tutti.

Adesso abbiamo i matrimoni e, persino dopo la celebrazione dei matrimoni, mi accorgo che la gente non comprende il significato di un matrimonio in Sahaja Yoga e persistono tuttora alcuni problemi. Pochissimi, ma ci sono.

Dunque, per prima cosa, questi problemi insensati come “la mia famiglia, mia moglie, i miei figli, la mia casa, le mie proprietà, il mio denaro”, tutti questi “mio”, dovrebbero finire. Voi dovete appartenere al mondo.

Se un re non appartiene al suo regno è un fallimento, è inutile. Se pensa a se stesso, al suo benessere personale, alla sua fama, alle sue conquiste, è un fallimento. Deve pensare al paese che governa.

Allo stesso modo, anche voi dovete distogliere la vostra mente da tutte queste sciocchezze in cui siete stati coinvolti.

Io mi sono impegnata con voi, ho tentato di aiutarvi in ogni piccola cosa insignificante e insensata. Molti mi hanno chiesto: “Madre, perché dovrebbe preoccuparsi? Lei è una santa, perché dovrebbe preoccuparsi di queste cose?”. Ho risposto: “Se questi coinvolgimenti non saranno eliminati, loro non ne usciranno”.

Ora però voi sentite quella libertà, la libertà completa. Siete individui, siete completamente liberi e la fonte della vostra gioia è il vostro Spirito. Non siete coinvolti con nessuno, non siete in alcun modo attaccati a qualcuno. In questo distacco nutrirete tutti, inclusa la vostra cosiddetta famiglia, la vostra gente, il vostro paese e, infine, il mondo.

Per liberarvi della negatività, la prima cosa importante è imparare il distacco.

Il distacco subentra mediante la consapevolezza senza pensieri. Quando guardate o vi mettete a pensare a qualcuno, entrate nel vostro stato di consapevolezza senza pensieri. Vi sentirete subito distaccati e conoscerete la soluzione dell’intero problema.

Adesso il più grande potere che avete risiede nel vostro cervello, ed è la vostra conoscenza. Non la conoscenza che intendete voi, ossia quali sono i chakra, quali sono i centri (di energia), non quella. Ma tutta la conoscenza è dentro di voi. Dovete semplicemente entrare in consapevolezza senza pensieri e l’intera biblioteca della conoscenza può aprirsi a voi.

Sapete che molti di voi non avevano mai parlato su un palcoscenico, avevano paura del palcoscenico, e sono diventati grandi oratori. Molti di voi erano posseduti e non riuscivano neanche a stare in mia presenza, e ora sono diventati coordinatori e stanno svolgendo un buon lavoro. Vi accorgerete di essere progrediti molto in ogni campo.

Molte persone che non avevano mai saputo cantare hanno cominciato a cantare, (altre) che non sapevano dipingere hanno cominciato a dipingere.

Tuttavia queste sono cose molto terrene che possono procurarci piccoli piaceri saltuari, ma la cosa essenziale è il numero di persone a cui diamo la realizzazione.

Tutti, che siano uomini, donne, padri, madri, bambini o adulti, devono pensare a quante persone poter dare la realizzazione e quanto poter annunciare Sahaja Yoga. Questa è la cosa principale.

Sahaja Yoga non è qualcosa di collaterale. Ma accade (di considerarlo tale). Quando sono andata in Australia, ad esempio, mi sono stupita di come Sahaja Yoga, che lì era di primaria importanza, fosse diventato improvvisamente qualcosa di secondario. Sahaja Yoga è impegno, è dedizione e totale coinvolgimento.

Diversamente si è proprio inutili per Sahaja Yoga, del tutto inutili. È meglio avere poche persone dedicate piuttosto che migliaia di persone inutili.

Vediamo dunque ciò che avete deciso per voi stessi e ciò che avete deciso per Sahaja Yoga.

Se avete deciso di optare per Sahaja Yoga, allora sappiate che questa è la cosa più importante che dovete fare. L’intera attenzione dovrebbe essere focalizzata su questo.

Come ho detto questa mattina c’è una bellissima composizione scritta da Namadeva, contenuta nel Guru Granth Sahib[3], che parla di un ragazzo che gioca con il suo aquilone e l’aquilone volteggia nell’aria. Lui parla con tutti, ma la sua attenzione è sull’aquilone.

Una donna svolge tutti i lavori di casa, fa tutte le pulizie con il bambino sulle spalle o assicurato alla vita; e tutta la sua attenzione è sul bambino. Ci sono poi alcune donne che portano a casa l’acqua; hanno una brocca d’acqua sulla testa, a volte due, a volte tre; le portano tenendole in equilibrio, parlano e ridono, ma tutta la loro attenzione è sull’equilibrio.

Allo stesso modo la vostra attenzione dovrebbe essere sempre su Sahaja Yoga: “Che cosa accade in Sahaja Yoga? A che punto siamo? Dove stiamo andando? Dov’è Madre? In quale parte (del mondo)? Che cosa sta facendo?”.

Se adesso mettete la vostra attenzione su questo, la vostra negatività scomparirà completamente perché l’attenzione, che era coinvolta in cose negative, se ne distaccherà del tutto e vi metterete a pensare a Sahaja Yoga.

Dunque, ora, dato che siete dei Mahayogi, dobbiamo farlo diventare un Mahayoga. E, se non raggiungerete questo livello, si dovrà pensare che siete ancora indietro e non so, nel giro della ruota, quanti rimarranno.

Questo è quindi un importantissimo punto di svolta e oggi è un giorno davvero grandioso per noi. Oggi, infatti, il Sahasrara ha completato il suo ventunesimo anno e ha così ventuno aspetti. Sono sette chakra, moltiplicati per le vostre tre nadi. Siete dunque riusciti a ottenere ventuno aspetti e ventuno poteri.

Sperimentate e osservate. Non dubitate di voi stessi! Sperimentate. Prima dubitavate perfino se ci fosse o no la brezza fresca, pensavate che fosse l’aria condizionata. A Londra! Persino a Londra (dove nessuno aveva l’aria condizionata, ndt), erano soliti pensare di avere un condizionatore nella testa.

Ormai quel tempo è passato! Adesso non dubitate di voi stessi, e andate avanti tutta con tutte le maryada di Sahaja Yoga.

Devono dunque esserci le maryada. Ad eccezione delle maryada morali e del comportamento, non sono molte le maryada in Sahaja Yoga.

Potete fare ciò che volete, potete vivere come preferite, potete mangiare come volete, ma la maryada principale è che dovete essere persone molto morali, oneste, rette.

Ed anche nel vostro comportamento, nel vostro aspetto non dovete essere sgradevoli o dare l’impressione di essere gente eccentrica, stramba.

Per evitarlo occorre vestirsi in un modo un po’ più adeguato al grande pubblico affinché la gente ci veda come persone normali e non come individui anormali.

Per quanto riguarda l’esteriorità non c’è granché da fare. È all’interno che dovremo prepararci completamente, accettare noi stessi, ripeterci ogni giorno che ora siamo dei Mahayogi e dobbiamo agire di conseguenza.

Oggi è qui presente gente di ogni parte del mondo, e andate a riferire questo messaggio a tutti gli altri che non ho incontrato: “Madre ha già annunciato, anche attraverso Vishnumaya (tuoni, ndt), che ormai siamo diventati tutti Mahayogi”.

E cercate di esprimerlo, di manifestarlo con totale sicurezza in voi stessi e sono certa che, con questo potere dell’amore, tutti voi vincerete.

Che Dio vi benedica tutti.

Prima d’ora non è stato scritto niente sul Sahasrara. Non è descritto in nessuna delle Scritture. Nessuno sapeva niente del Sahasrara. È descritto semplicemente come il settimo chakra, niente di più.

Sono riusciti ad arrivare soltanto all’Agnya e, finora, non è stato scritto niente sul Sahasrara. Non esistono neppure mantra scritti per il Sahasrara, quindi adesso dobbiamo scriverli noi.

È molto sorprendente che anche le fotografie dei Sahasrara siano apparse adesso per farvi vedere che i vostri Sahasrara si stanno aprendo.

È qualcosa senza precedenti nell’intera storia della spiritualità, e nessuno ha mai potuto scrivere del Sahasrara poiché nessuno l’aveva mai visto.

Adesso è importante che vi rendiate conto di avere qualcosa di realmente unico con voi. La sola cosa di cui avete bisogno è il coraggio e un impegno totale per avanzare con la diffusione di Sahaja Yoga, con l’annuncio di Sahaja Yoga.


[1] Famoso suonatore di sitar.

[2] Darbāri kānada, o Raga Darbari, è un raga eseguito nel XVI sec. dal leggendario compositore Miyan Tansen alla corte dell’imperatore Akbar. Darbar deriva dalla lingua persiana e significa corte. Viene suonato di notte ed è considerato uno dei più difficili da padroneggiare e dal profondo impatto emotivo.

[3] Lo Shri Guru Granth Sahib Ji o Adi Granth è il testo sacro della religione Sikh, contenente gran parte della disciplina sikh, ed è tuttora considerato come l’ultimo e permanente guru dei Sikh. In India, ma anche nel resto del mondo dove si trovano templi Sikh, viene trattato e rispettato come una persona. La notte viene messo a riposare in una stanza adibita a tale bisogno, dove tabacco, carne e alcol sono strettamente proibiti.