(10/2018 SOTTOTITOLI) S H R I M A T A J I N I R M A L A D E V I Navaratri Puja Decima Notte di Navaratri Arzier, Ginevra (Svizzera), 23 Settembre 1990 Secondo il calendario, quest’anno i giorni del Navaratri sono dieci e non nove. Nove sono i giorni, le notti in cui la Dea dovette combattere i demoni per salvare i Suoi figli dagli effetti della negatività. Da un lato Lei era l’oceano d’amore e di compassione; dall’altro li proteggeva come una tigre, perché quelli erano tempi in cui nessuno riusciva a meditare, nessuno poteva pronunciare il nome di Dio, nessuno poteva neppure pensare alla realizzazione del Sé. Ma quelli che oggi sono seduti qui, erano presenti anche allora, e tutti voi siete stati salvati affinché oggi, nel tempo attuale, poteste ottenere la vostra realizzazione del Sé. La forma della Dea a quei tempi non era Maya Swarupi. Lei era nella Sua vera forma, e ciò suscitò un grande timore anche tra i discepoli. Pertanto, il problema di dar loro la realizzazione del Sé non si poneva neppure. Per prima cosa dovevano essere salvati. Perciò, come la madre deve portare in grembo per nove mesi il bambino, così per nove mesi, o potete chiamarli nove yuga, nove ere, voi siete stati accuratamente protetti e, al decimo mese, siete stati messi al mondo. Anche questa nascita avviene sempre sette giorni dopo il nono mese. Abbiamo dovuto aspettare che il tempo fosse maturo. In effetti, oggi, il decimo (giorno di) Navaratri è per celebrare l’Adi Shakti. Quindi oggi venereremo davvero l’Adi Shakti, che su un lato (sinistro) è Mahakali, sull’altro (destro) è Mahasaraswati, e al centro è Mahalakshmi ed anche Amba, ossia la Kundalini. Lei però è anche oltre tutto ciò: è Parashakti, è al di là di ogni potere poiché è la creatrice del potere, quindi deve trascendere tutto ciò. Oggi dunque, nell’adorarla, dobbiamo venerarla in tutte queste forme. Capite quindi che il decimo giorno del Navaratri, che abbiamo per la prima volta nel calendario, è perché oggi è il giorno in cui adoreremo l’Adi Shakti. L’Adi Shakti non era mai stata adorata prima, mai. Ma quando questa volta sono andata a Calcutta, ho detto: “Oggi sarebbe bene adorare l’Adi Shakti”. Si sono sorpresi: “Perché oggi Madre chiede di adorare l’Adi Shakti?”. Quando sono tornata a Puna, mi hanno detto – come sapete, l’Adi Shakti è Saptashringi, Colei che ha sette picchi, risiede sulle sette vette; ossia sul Sahasrara, sui sette chakra, governa tutti i sette chakra – mi hanno riferito che, il momento in cui abbiamo celebrato il Puja a Calcutta, è anche l’unico periodo in cui i seguaci di Saptashringi, invero molto pochi, si riuniscono tutti lì. Dapprima arrivano i devoti del Suo aspetto materno; i seguaci del lato materno dell’Adi Shakti sono considerati Vishnuiti, ossia seguaci di Vishnu. Loro arrivano lì per primi per adorarla. Poi vengono quelli dell’aspetto del suocero, ossia di Shiva, di Sadashiva. Nel momento esatto in cui abbiamo celebrato il Puja, i due gruppi erano lì insieme per adorare. Ora, fra noi ci sono persone di due tipi: quelle che adorano Brahmadeva, sul lato destro, e quelle che adorano Shiva, sul lato sinistro. Ad un certo punto, i due lati devono incontrarsi, ed ora è arrivato il momento in cui dobbiamo adorare la forma completa, integrata, di tutti questi poteri che si sono manifestati dentro di noi. Quando si dice che esiste un solo Dio, è vero, esiste un solo Dio. Ma questo unico Dio ha una testa, un fegato, uno stomaco, un naso; ha tutto, esattamente come gli esseri umani. Infatti, si dice che Dio creò l’uomo a Sua immagine. Quindi Dio ha varie parti del corpo, che deve gestire; e per queste diverse parti deve avere delle Deità, e queste Deità vanno comprese. Se non le capite e non le adorate, non potete risvegliarle dentro di voi. Queste Deità, però, sono tutte parti integranti dell’Adi Shakti e sono sotto il completo controllo dell’Adi Shakti. Ieri avete sentito parlare dei poteri dell’Adi Shakti. Come la tartaruga ritrae tutto il proprio corpo nel guscio, allo stesso modo io ho raccolto in me tutti questi poteri. Non potete scoprirli facilmente. Non potete scoprirli facilmente. Eccezion fatta per le moderne macchine fotografiche che tentano di svelarci: esse sono in grado di farvi vedere le mie forme e tutto il resto. Infatti, in queste vibrazioni vi è la luce e, quando le vibrazioni vengono emesse, voi cominciate a vederle attraverso queste macchine fotografiche. Anche se magari queste ultime non sono molto sensibili, in qualche modo le persone riescono a coglierle. Come sapete, ci sono state moltissime foto miracolose. Avrete visto una fotografia in cui Shri Ganesha in persona sta dietro di me. Adesso voi non vedete nessuno qui, non sapete che cosa sta accadendo. Ma ciò che si deve capire è che siamo entrati in un nuovo Regno, quello della magia di Dio, e la Sua magia opera in moltissimi modi. Certo, talvolta anche voi vi perdete. A causa dei problemi del passato, venite trascinati in basso, siete tentati, a volte siete anche dominati da forze negative, e così cadete. Ed è una cosa molto triste che ciò accada ad un sahaja yogi; forse accade perché non conoscete il vostro passato e non vi rendete conto di quanto avete lottato, di quanto avete lavorato accanitamente per giungere a questo livello. Ma, una volta raggiunto, se non cercate di salire più in alto, o vi arenerete allo stesso punto, o potrete essere espulsi. Dovete rendervi conto che siete sahaja yogi: non siete moglie, marito, madre, padre. Siete sahaja yogi. Come io sono l’Adi Shakti, voi siete sahaja yogi. Ora la mia principale attività è quella di dare la realizzazione alla gente e, poiché tutti i miei rapporti sono già stabiliti correttamente, non devo preoccuparmi né delle Deità né degli Dei. Tutti loro risolvono ogni cosa con grande efficienza. Nella descrizione letta ieri della Dea, le Sue mani lanciavano tutte le frecce ad una velocità tale da dare la sensazione che danzasse. È una realtà, non c’è dubbio, ma voi non lo vedete. Non potete vedere che ogni mio capello è come una freccia ed agisce in maniera straordinaria: per voi io sono seduta qui, tranquillamente, proprio come voi. Ma non è così: è molto di più. Quando si rappresenta un leone, o una tigre, come mio vahana (veicolo), dovete capire che (questi animali) rappresentati esistono realmente. Ci sono veramente. Non sono simboli: esistono nella realtà. Vi ho parlato molte volte della dignità della tigre. È così dignitosa poiché io siedo sul suo dorso. È molto dignitosa: se deve mangiare carne, ucciderà una mucca o qualcos’altro, ne mangerà la carne e lascerà il resto agli altri. È molto dignitosa. Inoltre mangia una sola volta al mese. Così, anche solo per ottenere un vahana di questo genere, è stato necessario farla evolvere dallo stadio di ameba a questo stadio. Diversamente non sarebbe stata qui. Allo stesso modo vi siete evoluti voi, ed anche in voi sono presenti tutti questi vahana che realizzano con grande rapidità tutto ciò che volete. Se desiderate qualcosa, sarete sorpresi di vedere come si avveri subito. Chiedete qualcosa e funziona immediatamente. Ma dovrebbe esserci una dedizione totale a Sahaja Yoga; e quando dico Sahaja Yoga, sapete che si tratta dello Yoga (unione) della vostra attenzione con i miei piedi. Ecco di cosa si tratta! Se però continuate ad essere mossi dall’ego e continuate ad avere pensieri del tipo: “Siamo fantastici e possiamo iniziare il nostro Sahaja Yoga personale, possiamo agire in questo o in quest’altro modo”; oppure pensate: “Mia moglie è così, mio figlio è così, mio marito è così”… Dovete accantonare tutti questi problemi, diversamente non ascenderete. Per me non è stato difficile darvi la realizzazione, in quanto eravate pronti a riceverla. Ma per mantenere accesa la vostra luce, dovete lavorare sodo. La tigre resta al suo posto, non cambia. Il leone resta al suo posto; sono tutti a disposizione in ogni momento, al loro posto. Tutti i Deva e tutti gli Dei sono al loro posto, ciascuno con le proprie qualità. Sono lì. Da nessuna parte, di nessuno di questi Dei si dice che vi diano Moksha (liberazione), ad eccezione della Dea. Lei è la sola che possa darvi la realizzazione, poiché è responsabile di tutti e sette i chakra. Detiene tutti i sette chakra e può farla funzionare in tutti e sette. È una storia lunga quella della loro evoluzione, sia nel corpo del Virata sia nel vostro. Dovete quindi progredire. Se non ci riuscite, non funzionerà. Come sapete, i problemi che abbiamo in Occidente sono problemi stupidi che non si addicono ad un sahaja yogi. Innanzitutto l’attaccamento: prima non erano attaccati né alla moglie né ai figli, ma ora sono attaccati ad essi come colla. Non dico di rinunciare a moglie e figli, ma il vostro attaccamento dovrebbe essere per Sahaja Yoga. Una volta che vi arriveranno le benedizioni di Sahaja Yoga, esse fluiranno automaticamente anche sui vostri figli, su vostra moglie, su tutti, sul vostro Paese, sul mondo intero. Supponiamo, ora, che questo attaccamento sia come una semplicissima apparecchiatura elettrica: se non è attaccata alla corrente ma da qualche altra parte, a che cosa serve? Non può dare elettricità a nessuno. È pura logica il fatto di dover essere collegati, come prima cosa, alla fonte di energia. Pura logica. A quel punto l’energia può scorrere verso gli altri. Se voi stessi non siete collegati alla fonte di energia, come potrà fluire l’energia? È una cosa semplicissima che in Sahaja Yoga non capiamo. Così, i nostri attaccamenti cominciano a consolidarsi e noi non riusciamo a capire cosa ci sia successo. È perché non siete attaccati alla fonte principale! Questo è il solo attaccamento di cui avete bisogno. Allora tutto fluirà, verso l’altra parte. Abbiamo dunque questi attaccamenti. Poi siamo attaccati a tante cose meschine che ci piacciono e ci rendono tristi. Ci attacchiamo, ad esempio, a qualche stupida moda dettata dagli imprenditori. Ci attacchiamo ad essa. Indipendentemente dal fatto che sia nella cultura Sahaja o no, ci attacchiamo, e tutti questi attaccamenti non sono alla sorgente, alla sorgente della gioia, alla fonte della conoscenza, dell’energia che vi fa ascendere. Per questo motivo la nostra ascesa collettiva è carente. Il compito dell’Adi Shakti è, prima di tutto, quello di darvi la realizzazione, poi di darvi la vita, confortarvi. Se avete problemi fisici, Lei si prenderà cura di voi, farà di tutto. Se avete problemi mentali, cercherà di risolverli. Lei è la consolatrice, vi dà conforto e, al tempo stesso, vi protegge. Ho visto che molti, anche ora, si spaventano subito, alla minima sciocchezza. Perché dovreste essere spaventati? Qui c’è una tigre. Voi non potete vederla, ma magari oggi potrebbe apparire in fotografia. E vostra Madre è così potente. Dovete capire quanto è potente! Questa consapevolezza non è nelle vostre teste. A volte (per voi, ndt) sono più potenti le vostre mogli o i vostri figli. Quando sapete che vostra Madre è così potente, e che è vostra Madre, dovreste essere assolutamente sicuri. E così tutto funziona. Vi farò l’esempio di un signore che ho incontrato una volta a Madras, non molti anni fa, mi pare due o tre anni fa circa. Era un grande ricercatore e mi riconobbe immediatamente. Poi ebbe un incarico e partì per Bombay, dove ricevette una lettera con la notizia che sua madre era sul letto di morte. Così andò da lei. Il medico disse che aveva un tumore che avanzava rapidamente e sarebbe morta di lì a poco. Ma lui sa che: “L’Adi Shakti è mia Madre”. Prese la mia foto, si sedette di fronte a me e disse: “Madre, non ho nulla da dire. Qualunque cosa tu ritenga giusta per mia madre, ti prego, falla”. Disse solo così. Lui è collegato. Gli avevano detto che sua madre sarebbe morta entro tre giorni; invece, tre giorni dopo uscì dall’ospedale. La portò a Bombay e la fece visitare in ospedale, in un ospedale per i tumori. Dissero che non aveva il cancro. Non aveva nulla. Era guarita perfettamente. Se non si permette all’energia di scorrere… continuate a preoccuparvi per vostra moglie, per la vostra casa, per i vostri figli, di una cosa e un’altra; “i miei figli, la mia casa, mia moglie…”. Quando questo mio finirà, allora io potrò lavorare su di voi. Non si dovrebbe pensare però che io vi stia esortando a diventare asceti. Niente affatto! Nessun santo è stato un asceta, hanno avuto tutti moglie e figli. Ma la loro attenzione era ai Piedi di loto della Madre. Come ha detto Guru Nanaka, un bimbo gioca con il suo aquilone, l’aquilone va dappertutto e il bambino chiacchiera con gli amici, scherza ed altro, ma la sua attenzione è sull’aquilone. Una donna pulisce la casa con un bimbo legato alla vita, spazza e pulisce la casa, fa tutto, ma la sua attenzione è sul bambino. In India – come sapete – le donne portano tre, quattro brocche piene di acqua (sulla testa, ndt) e camminano con le mani così, sanno come tenerle in equilibrio. Chiacchierano fra loro, ridono, scherzano, si prendono in giro, ma la loro attenzione è sulle brocche. La mia attenzione è perennemente sulla vostra Kundalini. Non potete fare trucchi in Sahaja Yoga, credetemi. Chiunque provi a fare qualche trucco, sarà punito molto severamente. Quindi, per favore, fate davvero molta attenzione a non essere disonesti e a non fare trucchi in Sahaja Yoga. Io non faccio nulla, ma qui, vedete, ci sono loro, tutti pronti con tutti i loro denti. Sono tutte entità fisse. Le ho informate. Sono entità fisse. Sanno cosa fare e lo faranno. Quindi non è necessario fare trucchi in Sahaja Yoga. È un altro errore dei sahaja yogi credere di poter fare trucchi con me o con Sahaja Yoga. Quando vi vengono in mente cose del genere, direi che sono idee demoniache perché vi distruggeranno completamente. Sahaja Yoga è, da un lato, una benedizione, una benedizione assoluta per l’ascesa. Procedete così, arrivate ad un certo livello, ma dovete anche essere consapevoli di averlo raggiunto, e stare molto attenti a rimanerci. Infatti, una volta caduti da una tale altezza, quanto sprofonderete? È logico, di nuovo, capire che cadrete molto in basso. Qui avete le benedizioni, tutta la bellezza, tutto l’amore, tutta la gioia, tutta la conoscenza, tutti gli amici, tutta l’attenzione. Ma se non volete restare qui perché fate trucchi, oppure volete rimanere qui facendo trucchi, non è possibile. Non funziona. Venite immediatamente buttati fuori e, una volta fuori, Dio solo sa dove finirete. Questo non è affar nostro. Ma venite buttati fuori proprio da queste (Deità, ndt). Si deve quindi capire che le Deità sono estremamente vigili e osservano tutti voi in quanto devono proteggervi, devono badare a voi, devono aiutarvi, devono fare tutto per voi. Devono far funzionare ogni cosa per voi. Sono loro a creare fiori per voi; fanno ogni sorta di cose belle per voi. Però, al tempo stesso, sono tutte legate soltanto a me, non a voi. Si prendono cura di voi perché siete figli miei, ma appena vi comportate male, siete finiti e cadete in basso. La compassione di vostra Madre, tuttavia, è talmente grande che Lei cerca sempre di perdonare, vi offre delle possibilità e dice alle Deità di restare tranquille. Ovviamente loro obbediscono; fino a un certo punto. Se però volete essere sgradevoli, se volete essere crudeli, se volete essere immorali, non potete rimanere in Sahaja Yoga. Non è come in qualche religione – come avete visto ieri sera (in uno spettacolo preparato dagli svizzeri, ndt) – dove si può commettere qualsiasi errore, fare quel che si vuole, uccidere, imbrogliare e tuttavia restarci. Non è così! Qui dovete essere sahaja yogi nel vero senso della parola, ed è questo che occorre capire. [Sono arrivati alcuni sahaja yogi ma non possono entrare, credo che le porte siano chiuse.] Esiste dunque questo potere straordinario, così vigile, così amorevole, così gentile, e una Madre che è il vostro maestro. Una Madre insegna ai figli con amore. Non solo, ma voi neppure vi siete mai resi conto di come io vi abbia insegnato Sahaja Yoga: lo avete appreso così, per voi è un gioco da ragazzi. È una materia molto difficile e sottile, ma voi l’avete recepita senza difficoltà. È stato fatto con grande maestria, in modo stupendo, innato. Ora voi sapete che una cosa è Sahaja Yoga e un’altra non lo è. Tutta questa conoscenza vi è giunta molto dolcemente. Persino gli indiani sono stupiti dal modo in cui voi cantate la musica indiana. Neppure loro sanno cantare come voi. A volte, alcuni musicisti intervenuti ai miei programmi, vedendovi, hanno detto: “Ci siamo proprio vergognati. Come fanno queste persone a cantare e a pronunciare tutto così bene?”. Dovete avere piena fiducia in questo potere. In passato, quando le persone (ricercatori, ndt) erano in difficoltà – venivano sempre aggredite, non avevano ricevuto la realizzazione – dovevano riporre la propria fiducia nel potere divino. Dovevano farlo. Ma voi, dal momento che ora avete avuto la realizzazione, avete ottenuto la libertà, non dovreste mai dimenticare che dovete avere fiducia che questo potere divino si prenderà cura di voi in ogni momento. Come possiamo fare trucchi in Sahaja Yoga? In Sahaja Yoga vengono alcuni sfaticati. Sono proprio degli scansafatiche, significa che devono essere di lato sinistro, o qualsiasi cosa sia. Se dite loro di fare un lavoro: “No, Madre, non farò questo lavoro, perché altrimenti verrà fuori il mio lato destro”. Un trucco molto frequente, un trucco molto comune: “Non posso fare questo lavoro!”. Quando c’è da lavorare, scappano tutti. Quanti sono quelli che lavorano? Pochissimi. L’altro giorno sono andata in cucina e ho chiesto alle ragazze indiane cosa stesse succedendo. Hanno risposto: “Scappano tutti. Non c’è nessuno ad aiutarci”. Nessuno vuole assumersi responsabilità. Il trucco usato in Sahaja Yoga è dire che, se si fa qualcosa, si diventa di lato destro. Ma se andate sul lato sinistro, c’è questa qui (indica la statua della tigre). È molto bello che l’abbiate messa qui, sono molto contenta. Tutte le persone letargiche, i fannulloni, fanno sempre così. Se a qualcuno viene detto di alzarsi al mattino presto, la trovano una cosa terribile: “Come si fa ad alzarsi?”. Se però riandate al vostro vissuto, direte che dovete aver fatto uso di droga, o consumato alcolici, o usato tutte queste cose che attaccano il lato sinistro: ecco perché non riuscite ad alzarvi al mattino. Come farete ora ad eliminare o neutralizzare le cattive abitudini del passato? Come farete? Se iniziate ad alzarvi presto al mattino, poco alla volta diventerà un’abitudine, e potrete liberarvi del problema. Si tratta semplicemente di rendersi disponibili quando il sole mattutino sta per sorgere. Anche l’alcool è un’assurdità che attacca il lato sinistro. A tal punto che una volta la Dea bevve tutto l’alcool del mondo – non lo crederete – tutto l’alcool! Santi come Sai Nath fumarono tutto il tabacco del Maharashtra, ciononostante si continua a fumare. Shiva, ad esempio, bevve tutto il veleno perché Egli è Colui che dà la vita. Hanno fatto tutto con grande sincerità, con grande serietà, con concentrazione assoluta. Voi mi vedete lavorare in questo modo, ma anche loro hanno fatto lo stesso. Perciò, non date nulla per scontato. A molti di voi ho detto di annotare: “Che cosa ho fatto oggi per Sahaja Yoga? Per me stesso farò di tutto: imbiancherò la casa, dipingerò la cucina, tutto, mi farò confezionare un bel sari, una bella blusa. Ma io, cosa ho fatto, io, per Sahaja Yoga? Quanti regali ho fatto agli altri? Quante lettere ho scritto agli altri? Quante esperienze ho annotato? Soprattutto: quante volte ho sentito l’amore di mia Madre nel mio cuore?”. Ma ve lo dirò io qual è l’origine del grosso problema dell’Occidente, ormai l’ho scoperta. Come io ho scoperto Sahaja Yoga, ho scoperto anche il segreto che oggi sto per rivelarvi. Questa è anche la Shakti (potere) della penetrazione, per cui si può scoprire il modo in cui i demoni agiscono nella vostra mente, come prosperano. Penso di averlo già detto a qualcuno, ma lo dirò a tutti. Da bambini, fino ai cinque anni di età, siamo tutti egocentrici, nel senso che pensiamo solo a noi stessi. Date dieci giocattoli a dieci bambini: tutti prenderanno il loro giocattolo e ci giocheranno da soli, senza parlare con nessuno. Continueranno a giocare senza disturbarsi l’un l’altro. È un modo di vivere in parallelo. Non si disturberanno. Se lo fanno, se si picchiano o fanno qualche altra cosa assurda, può essere dovuto a qualche bhut dentro questi bambini. Se chiedete a un bambino di cinque anni – per esempio ad un bambino che si trovi da questo lato (del palco) – cosa vede, vi risponderà: “Vedo una tigre, e i fiori, e questo, e quest’altro, vedo tutto questo”. Se poi lo fate spostare di là (dalla parte opposta), se si trova da quella parte, che cosa dirà? Dirà ancora che vede una tigre, i fiori e questo e quello. Provate. Questo perché non riesce a vedere il punto di vista di un’altra persona. È preso dal proprio ego. Ho scoperto che l’intera cultura occidentale è così. Non so, una volta non era così, i genitori avevano un grande controllo sui figli, sentivano la responsabilità nei loro confronti e si comportavano correttamente affinché i bambini crescessero bene. Non avrebbero mai litigato di fronte a loro. Voglio dire che avranno anche litigato un po’, ma in camera loro. Infatti, quando ero giovane, non ho mai visto film in cui marito e moglie litigassero in continuazione o chiedessero il divorzio, senza alcuna comprensione tra loro. Se, invece, c’è un altro uomo o un’altra donna, le loro facce si trasformano così (mima un sorriso, ndt). Se vedete per strada due persone che camminano insieme in questo modo (sorridenti, ndt), siate certi che non sono marito e moglie! (Risate) Questi sono i tempi moderni. Questi sono i tempi moderni, e l’Occidente è il peggiore. Ciò che succede, infatti, è che neppure i genitori sono cresciuti, non sono maturi, non hanno senso di responsabilità nei confronti dei figli. Come comportarsi con il marito? Qui, soprattutto le donne sono estremamente, estremamente dominanti e stupide, devo dire. Non sanno nulla di cucina. Non sanno niente di niente. Sono soltanto ragazze in carriera; sanno solo andare a sedersi in qualche banca a scrivere qualcosa. Sono veramente stupide. Non sanno come trattare il marito, non sanno come trattare i figli, non hanno avuto alcuna formazione. Le loro madri se ne sono disinteressate, non hanno dato loro alcuna disciplina. Così, questi bambini egocentrici continuano ad essere egocentrici: non provano amore, affetto. Direi che mia madre è stata una donna molto severa, estremamente severa, ma anche molto amorevole. Estremamente amorevole ed estremamente severa, proprio come Jagadamba. Ci faceva cucinare, ci diceva persino come tenere il manico (del mestolo, ndt). Ci diceva: “Non è questa l’inclinazione, non è questo il modo; fai così. Perché stai così? Dov’è la tua attenzione?”. E non si dovevano fare domande. Questa disciplina, e tutto quel che abbiamo appreso nell’infanzia, oggi ci è di grande aiuto. Erano estremamente amorevoli. Agivano per il nostro bene; qualsiasi cosa facessero era per il nostro bene. Invece ho sempre avuto l’impressione che, specialmente in Svizzera, le madri non siano istruite e siano anche estremamente gelose delle figlie. Le nostre madri… mia madre era molto istruita. Sua madre no, però era una donna saggia, aveva senso di responsabilità, sapeva di essere una madre e di doversi comportare bene, di non dover essere infantile e stupida. Proprio perché a queste donne è mancato l’amore, esse continuano ad essere egocentriche, sono ancora delle bambine, non sono ancora cresciute. Continuano a non capire il punto di vista degli altri e diventano incredibilmente ostinate: “No, le cose stanno così!”. Ora affrontiamo questa realtà. Oggi avete celebrato questo Puja all’Adi Shakti, un puja pericoloso, perché è come uno specchio nel quale dovrete guardarvi con chiarezza, affrontare voi stesse. Dominare il marito è una stupidaggine. Il motivo è che non sapete come prendere vostro marito. Direi che le donne indiane, in un certo senso, dominano il marito, è vero. Gli uomini non sanno fare nulla senza le mogli, non possono fare a meno delle mogli: non sanno neppure farsi la valigia, non sanno neanche farsi un tè, non sanno far bollire un uovo. Non sanno fare nulla. Non sanno neppure chiudere a chiave la casa, non sono capaci neppure di aprire l’armadio, di rifarsi un letto. Non sanno fare niente di pratico. Mio marito veniva sempre a chiedermi: “Va bene questa cravatta?”. Lo fa da tanto tempo. Certo, ora sa che sono l’Adi Shakti, ma lo faceva anche prima. Veniva a chiedermi: “Va bene?”. Se dicevo che non andava bene la cambiava. Ma dal momento che non siete cresciute, che non siete mature, voi non sapete come prendere vostro marito e cercate di dominarlo. Allora i bambini imparano da voi e anche loro cercano di dominarvi. Dovete capire che, in apparenza, l’autorità proviene dall’alto. Io, ad esempio, dirò sempre: “Io non sono Dio. Sadashiva è Dio”. Gregoire rimase davvero scioccato quando glielo dissi per la prima volta. Anch’io però sono Dio. Senza di me, Lui cos’è? Io sono il Suo potere. Lui non ha potere. Ma lasciate pure che Lui sia Dio, va benissimo! Infatti, se dovete rimproverare qualcuno, rimproverate Lui, Lui è Dio! Io però devo lavorare sodo per farlo contento. Diversamente, sapete, a Lui non importa di nessuno; distruggerà. È tutto quello che sa fare. Vi distruggerà. Distruggerà chiunque cerchi di fare trucchi con me, vi distruggerà in modo così terribile che non potrete più diventare esseri umani per molte vite. Lui è così: è un personaggio terribile. È stato Lui a fare tutte queste cose, sapete. Quindi dobbiamo crescere. Dobbiamo diventare donne sagge, donne simili alla Madre Terra, come vi ho detto. Quando mi dite: “Madre, Lei lavora così tanto ed ha un aspetto così fresco!”, è perché lo faccio con gioia. Per me è come una musica. Lavorare è una musica per me. Cucinare è musica, per me. Per me tutto è musica. Vi stancate forse della musica? Al contrario: vi fa sentire freschi. Quando poi uccido i demoni – come avrete visto lì (forse nella rappresentazione, ndt) – mi illumino ancora di più: altra luce entra in me. È il contrario. Pertanto, devo farvi capire di fare oggi, per favore, una profonda introspezione, un esame di coscienza. Scoprite ciò che non va in voi. Non blandite l’ego, perché l’ego vi rende idioti, l’avrete notato. In Sahaja Yoga abbiamo alcune persone così, idiote, ma si ritengono straordinarie. Lo sappiamo tutti. Al circo dobbiamo avere anche dei buffoni. Ma dobbiamo avere leoni e tigri. Quel che fa presa sulla gente sono i leoni e le tigri, non i buffoni. Quindi è importante: facciamo introspezione e cerchiamo di capire da soli quanto abbiamo fatto per Sahaja Yoga. Certamente, devo congratularmi con voi per una cosa. Perché voi sapete che io sono così. Non ho fatto nulla per essere quella che sono: sono così e basta. Io sono. Io sono il Potere. Se ho il potere in quanto io sono il Potere, che c’è da sentirsi tanto euforici al riguardo? Io non mi sento affatto così. Se però non usassi i miei poteri, diventerei come un essere umano. Perché sono la Dea? Perché uso ogni più piccola particella del mio potere. E se voi non usate i vostri poteri – per qualsiasi motivo assurdo, per qualche paura che potreste avere, per via di una tentazione o restrizione, qualsiasi cosa – se non farete di tutto per usare il vostro potere d’amore, non potrete ascendere. Se osservate tutto quanto con chiarezza, vedrete che tutto il potere di vostra Madre è di amore. Tutto ciò che Lei fa è per amore della Sua creazione. E l’introspezione ha inizio, ma non dovrebbe tardare. Dico da molto tempo che si sta esaurendo la Madre Terra con tutto ciò che si produce. Me l’avrete sentito ripetere da diciotto anni a questa parte. Oggi il problema ecologico vi sta di fronte come un rakshasa. E dunque che fate adesso? Affrontatelo. Dovete affrontare automaticamente voi stessi, la vostra distruzione. Se non fate introspezione adesso, la farete quando sarà molto tardi. Quindi non accontentatevi perché ormai siete sahaja yogi e quindi è fatta. Ovviamente, quando intervenite al mio Puja, è come se cadeste in mare: il mare ha il potere di assorbirvi. Ma esso ha anche il potere di rigettarvi sulla riva. Agisce in entrambi i modi. “Perché non riesco ad entrare in profondità in Sahaja Yoga?”. Esistono scuse del tipo: “Non ho tempo. Sono molto impegnato. Lavoro in ufficio. Faccio questo”. Allora non siete sahaja yogi. Tutto il vostro tempo è per Sahaja Yoga. Di conseguenza, Sahaja Yoga vi dà tempo sufficiente per fare tutto. So di gente che trovo inaspettatamente ai Puja, a volte a Vancouver, a volte a San Diego, a volte qui. Chiedo: “Che fate qui? E il vostro lavoro?”. “Proprio il lavoro ci ha portato qui, esattamente in questa data!”. Dal momento che questo potere è enorme, per prenderne coscienza, per conoscerne la portata, affidategli tutto. Esso fa funzionare ogni cosa per voi. Oggi parliamo dunque della Shakti, dei poteri della Dea, che vanno scoperti maggiormente, poteri davvero complessi, estremamente equilibrati ed efficienti. Ma qualsiasi cosa questi poteri abbiano fatto dentro di voi, per favore, cercate di rispettarli, cercate di assimilarli e permettete al vostro essere di crescere. Non dite: “Ora sono sposata; sono incinta; ho dei bambini; ho un lavoro”. Niente di tutto ciò. Tutto diventa perfetto non appena vi perfezionate. Tutto è in rapporto con la vostra perfezione. A quel punto non mi chiederete più: “Madre, che lavoro devo fare? Che cosa devo ottenere?”. Niente. Capirete semplicemente qual è la vostra strada e tutto funziona. Tutti i demoni che erano stati uccisi, ora sono tornati al loro posto. La cosa peggiore è che sono penetrati nelle teste dei ricercatori poiché, adesso, sono tornati come guru. Sono tornati come chiesa cattolica, come chiesa protestante, come templi di ogni genere, come fondamentalisti e così via. Se li guardate, assomigliano a dei rakshasa. E quando vi influenzano, penetrano nella vostra testa. Ma dopo essere entrati in Sahaja Yoga, anche la testa si purifica e siete a posto, ne venite fuori. Ma poi, che fare con tutto questo, con tutto il lavoro di purificazione, di dare gioia e tutto il resto? Che fare? Dovete darlo agli altri. È la vostra responsabilità. Innanzitutto, quindi, la vostra indole, il vostro comportamento, le vostre relazioni, dovrebbero essere così pure da emettere di per sé luce, come un bicchiere molto terso attraverso il quale può filtrare la luce. Ma poiché la Kundalini è puro desiderio, dovete avere anche un desiderio molto ardente ed estremamente spumeggiante, diciamo, un desiderio assolutamente traboccante di dare vibrazioni, di dare la realizzazione. Datela agli alberi, datela ai cani, datela a chiunque; e se incontrate un essere umano datela anche a lui. Piuttosto difficile! Ecco, questo è ciò che si deve fare. Qualsiasi cosa facciate, però, mantenete l’attenzione sulla vostra connessione. Ma se praticate Sahaja Yoga e la vostra connessione è carente, che cosa trasmettete? Sahaja Yoga o cosa? Trasmettete oscurità, trasmettete ignoranza, trasmettete follia. Dovete quindi rimanere sempre collegati a questa potente Shakti e compiacerla. Il protocollo, ad esempio, è veramente importante, perché tutti questi (accenna alla tigre sul palco), vedete, hanno il senso del protocollo poiché sono fissi. Voi pure dovreste stabilire il protocollo in modo corretto. Per me, come essere umano, è alquanto difficile, o meglio, imbarazzante dirvi quale dovrebbe essere il protocollo nei confronti della Dea. Veramente. Ma devo dirvelo, perché non voglio che siate danneggiati. Il protocollo va osservato e può essere compreso molto bene. S’intende, ora va molto meglio. La prima volta che hanno fatto il mio Puja, a Delhi, fecero l’aarti con un piatto di plastica, e il kum-kum era tenuto in scatole di plastica. Ero talmente preoccupata per loro che tutto il mio corpo era contratto nel tentativo di controllarle (le Deità): “Non fate niente!”. Se guardate la mia foto, noterete che ero ben diversa. Ero così sorpresa nel vedere che non sapessero cosa fare! Bene, ora, per favore, fate attenzione anche al protocollo che riguarda voi. C’è qualcuno, ad esempio, che al mattino presto va in giro in pigiama: non va bene. Dovete vestirvi correttamente, state andando… Non vi rendete conto di chi è l’Adi Shakti, oppure sì? Se ve ne rendete conto, state andando al cospetto dell’Adi Shakti. Il protocollo va capito. Fortunatamente, in India, hanno un forte senso (del protocollo), anche se pure loro a volte mancano in qualcosa. Il protocollo è davvero importante perché esse (le Deità) si infurieranno veramente se non lo osservate. È estremamente importante. Per questo Cristo disse: “Tollererò qualsiasi cosa contro di me, ma nulla sarà perdonato contro lo Spirito Santo”. E aggiunse: “Guardatevi dalle anime mormoranti”. Se infatti parlate alle mie spalle, io sento tutto. Loro (le Deità) riferiscono sempre. Qualsiasi cosa facciate alle mie spalle, io so cosa sta succedendo. Io concedo tempo, ma poi agisce. È per il vostro bene, a vostro vantaggio, per l’ascesa per la quale avete lottato per secoli. Dovete rispettare voi stessi perché siete ricercatori ed ora avete trovato la verità. Pertanto, fatevi una corona e mettetevela in testa. Ora siete come dei Lord. Finché non vi renderete conto dei poteri che avete, di come li avete ottenuti e non ve ne ricorderete, e finché questa verità non diverrà parte integrante di voi, la vostra crescita sarà difficile. Non sarete né qui né lì, ma rimarrete sospesi in aria come pendoli che oscillano da una parte all’altra, da sinistra a destra, da destra a sinistra. Una sahaja yogini dovrebbe vergognarsi di dire: “Andrò sul lato sinistro”, oppure: “Andrò sul lato destro”. Come potete essere così vulnerabili? È perché non siete cresciute. Dovete essere come la Rocca di Gibilterra. Come potete prendere dei blocchi? D’accordo, se pensate che qualcuno sia molto negativo, non avvicinatevi, ma non potete diventare dei debolucci! I miei figli sono Vira, dei cavalieri. Devono essere così. Voi siete i miei figli: non siete più cristiani, indù, musulmani. Non siete più tutta questa gente orribilmente demoniaca, ma siete i miei figli e dovete essere coraggiosi, retti, buoni, compassionevoli, dinamici. È il minimo. Spero che dopo questo Puja vi metterete a meditare e a fare introspezione per scoprire: “Perché agisco così? Qual è il problema?”. Ieri sera, ad esempio, alcuni si erano assopiti, li ho visti. Dipende dal Nabhi sinistro. Quindi, correggete il vostro Nabhi sinistro! Se però siete realmente connessi a questo Potere divino, potete restare svegli per tre giorni e tre notti, senza sentirvi stanchi. Vi è successo, qualche volta. Ma l’attenzione deve rimanere sul Potere. L’attenzione dovrebbe restare sulla connessione che abbiamo con questo Potere. Solo così. Diversamente vi esaurite. È ovvio. È tutto così logico, così logico! Grazie a Dio e grazie a voi stessi, grazie alla vostra fortuna, siete così fortunati da essere tra i pochissimi ad avere raggiunto questa connessione e ad assorbire questo potere dentro di voi con tanta facilità. Ma voi chi siete, perché vi comportate come gente comune, meschina, con le vostre stupide domande? Vi sorprenderà che la Dea, nelle vite precedenti, non abbia mai parlato tanto quanto ho parlato io. Erano sufficienti una o due parole. Bastava dicesse “Oh” e ammazzava uno, “Ah” e finiva l’altro. Dirigeva tutto dicendo soltanto “Oh, ah, ih, eh”. Nessuno, però, nessuna incarnazione ha mai dato la realizzazione a qualcuno. Hanno detto: “No, no, no, no, no… non io, non io! Non ne ho nessuna intenzione”. Devono essersi accorti della stupidità degli esseri umani: “Oh, Dio, no. Sta bene, posso andare a vivere per quattordici anni nella giungla; posso fare il cocchiere di Arjuna, oppure posso essere crocifisso o bere il veleno; ma, per favore, non ditemi di avere a che fare con gli esseri umani. No, no, no, no. Meglio andare in uno zoo che da quelli lì”. Ecco perché nessuno, nessuno (ha mai dato la realizzazione). Alcuni di loro neppure ne parlarono. Pensavano infatti che, se lo avessero fatto, avrebbero chiesto loro: “Perché allora non ci date la realizzazione?” Non lo fece nessuno. Questa è dunque la compassione, l’amore e la sicurezza dell’Adi Shakti, sicurezza che anche voi dovreste avere. Non solo io vi ho dato la realizzazione, ma vi ho dato i poteri per poter dare la realizzazione agli altri. Nessuna di queste incarnazioni ha fatto ciò che voi fate oggi. Nonostante tutti i loro poteri, non lo fecero, mentre voi potete farlo sebbene i vostri strumenti non siano così forti, non così divini. Tuttavia, dobbiamo ancora crescere e far emergere nella nostra vita le priorità che abbiamo. Per le Deità le priorità erano il lavoro divino, nient’altro. Nessuna si impiegò, nessuna andò all’università, nessuna studiò. La sola cosa che fecero fu il lavoro di Dio. Se eseguirete tutto come lavoro di Dio, l’energia fluirà in voi. Quando iniziate a fare il lavoro di Dio, qualsiasi cosa facciate diventa lavoro di Dio, nel senso che decidete di fare il lavoro di Dio: “Farò il lavoro di Dio”; allora Dio se ne occupa. Fa tutto Lui. Voi fate soltanto il lavoro di Dio e Lui si occuperà di tutto il resto. Spero lo capiate. Provate. Provate. Sentite la sicurezza. E inoltre, grazie a Dio, esiste qualcuno come vostra Madre che può dirvi che cosa c’è di sbagliato in voi. Grazie a Dio. Neppure le vostre mamme vi hanno detto che cosa non andava, perché avevano molto timore di voi. E poi non dite: “Madre, quando Lei dice qualcosa il mio cuore si blocca”. Che cosa si può fare, allora? Se capite che faccio questo per il vostro miglioramento, per amore, per interessamento, allora riuscirete a farcela. Non ritengo però si tratti tanto di una comprensione mentale, quanto di una comprensione ad un livello più elevato, che diventa parte integrante della vostra consapevolezza. “Come può essere sbagliato? Tutto deve essere per il mio bene, è tutto a mio vantaggio”. Ultima cosa, ma non meno importante, occorre capire che tutti e sette i chakra sui quali lavoro sono detenuti collettivamente da me come Virata. La qualità di Viratangana è quella di creare in noi questa consapevolezza universale: la collettività; e dovete rendervi conto che, al giorno d’oggi, ci troviamo su di un cammino spirituale solo in modo collettivo. È così, perché abbiamo raggiunto il livello del Sahasrara e, a questo punto, dobbiamo svolgere unicamente un lavoro collettivo: non esiste altro modo. Dobbiamo capirlo assolutamente. Chiunque cerchi di danneggiare la collettività con un comportamento riprovevole o altro, verrà allontanato, certo, ma cadrà anche in mani sbagliate. La collettività è quindi il lavoro dell’Adi Shakti, perché il governo del Virata è al livello del Sahasrara, nel Sahasrara. Ed il potere del Virata è Viratangana, Colei che crea la collettività. Il punto più importante che dobbiamo capire è che se per qualche motivo non siamo capaci di essere collettivi – magari per gelosia, per un complesso di inferiorità, per qualcosa che giunge dal passato come un verme strisciante – sappiate che c’è qualcosa di sbagliato in voi, non nella collettività. Non criticate la collettività. Fin tanto che non sarò io a scoprirlo (ciò che non va, ndt) e a correggerlo, rimanete nella collettività con saggezza e serietà e cercate di tenerla unita. Cercate di aiutare le persone ad essere collettive e a gioire insieme. Non criticatevi a vicenda. Criticate soltanto voi stessi. Se avete l’abitudine di criticare, è meglio criticare voi stessi. È meglio, perché anche queste sono abitudini. Ho notato che la gente, specialmente in Occidente, reagisce ad ogni cosa. Se vedono questo tappeto: “Oh, non mi piace”. Ma non è vostro, non l’avete pagato, cosa c’entrate voi? “No, non mi piace”. Ma non è vostro; che problema è? È steso lì, perché dovreste turbarvi tanto? “Quella persona non mi piace; quel vestito non mi piace”. Ma chi siete voi? “Non mi piace” non è ammesso in Sahaja Yoga. “Non mi piace”. Vi è un certo modo di dire le cose, ma comunque non è necessario dire nulla. Tutta questa presunzione e questo esibizionismo sono contrari alla collettività. Ho visto che c’è poi un altro tipo di persone stupide che stanno sempre a fotografarmi. Se dite loro: “Non state sempre davanti, non andate”. “No, voglio farlo. Non obbedisco, non voglio”. È finita! Ritengo però che alcuni siano proprio stupidi, idioti attestati, certificati. Non possono migliorare. Vi ho già detto di non prenderli come ideali, di non seguire il loro modello. Giungiamo quindi al punto, e cioè che il lavoro dell’Adi Shakti è il lavoro più significativo di tutta la creazione. Va bene, l’uccisione dei demoni è ormai avvenuta. Cosa c’è? Fatto. Il lavoro di Saraswati è stato fatto. Lei ha creato l’universo. E allora? Il lavoro di Mahalakshmi è stato fatto: Lei vi ha portato al livello umano, bene, e allora? Ma l’apice è che adesso avete ricevuto la vostra realizzazione, avete ricevuto questa particolare qualità grazie alla quale ora siete entrati nel Regno di Dio. Adesso quindi comportatevi bene. Inoltre, dovete avere anche la dignità di capire che ormai siamo entrati nel Regno di Dio. Una volta sono andata a trovare il presidente dell’India. Ma per me era solo un altro essere umano, insomma, questo status di presidenza non entra mai nella mia testa. Salivo le scale e quelli che camminavano insieme a me erano pieni di sussiego, sapete, così. Mi chiesi: “Che cos’ha questa gente? Ha visto qualche fantasma o cosa, salendo le scale?”. E c’erano alcune persone con lance e dotazioni da guardie o qualcosa del genere. A me tutto questo faceva proprio ridere. Ma loro erano molto compresi del loro ruolo. Ma quando entrate nel Regno di Dio, dovreste essere consapevoli del vostro comportamento, di come dover essere, di come comportarvi. Sentite l’unicità della vostra personalità, poiché siete già nel Regno di Dio. Sentitela. Se soltanto riuscirete ad averne la percezione, capirete che posto d’onore avete ottenuto e quanto dovreste essere dignitosi, quanto dovreste essere belli, quanto dovreste essere lindi, puri e dolci e fino a che punto dovete conoscere le maryada (limiti del giusto comportamento, ndt), tutto. E quando vi renderete conto che ora siete i più ambiti, o, possiamo dire, i cittadini più elevati del Regno di Dio, dovrete dimostrare di esserne davvero consapevoli, di avere davvero questa percezione, e dovreste essere estremamente gioiosi e felici. Ieri, ad esempio, ridevano tutti per ogni sciocchezza, come gente ordinaria. Questo non è Sahaja Yoga. Se c’è qualcosa di molto comico, si ride. Così, invece, uno parla e voi ridete. Mi sono sorpresa. Voi siete sahaja yogi. Pensate forse che i santi agiscano così? Lo farebbero? Voi siete santi. Siete munindra[1] con manana[2], grazie alla meditazione siete diventati dei re. Come potete comportarvi senza dignità? Cercate di assumere la vostra posizione. Cercate di sentirla. Certo, ieri, quando ha avuto inizio l’ultimo canto, so che è penetrata in molte anime, in molti cuori, quella gioia unica che chiamiamo Nirananda. L’ho sentito, ieri. Ma mantenetela alta. È la Kundalini che è salita e che deve essere custodita al sicuro nella vostra kumbha. La mia idea era quindi di adorare oggi non solo la kumbha nella quale la Kundalini risiede, ma la kumbha che diventa come un vaso di fiori. È così. È accaduto questo. Ed è anche possibile, come ha detto qualcuno, che: “Madre, questi vasi di fiori possono diventare anche lampade da tavolo”. Ho risposto: “Lo hai proprio detto!”. La kumbha si trasforma in fiori e i fiori in luci, luci ricche di fragranza. Spero comprenderete la mia visione e che resterete al mio fianco, che arriverete a quel livello. Io dipendo interamente da voi per la mia visione. Dobbiamo trasformare il mondo intero in un luogo meraviglioso. Per questo non è necessario un grosso sacrificio: voi siete già benedetti, non dovete fare molto. La sola cosa da fare è mantenere la vostra attenzione sulla fonte del Potere. Che Dio vi benedica. Grazie. Matthias ha detto: “Lo promettiamo”. Lo direte tutti?… Grazie molte. Dovreste tutti descrivere alcuni miracoli e come funzionano le cose. Come quando ci siamo recati a Parigi e volevo acquistare alcuni sari per le signore di qui, ma non riuscivamo a trovarne da nessuna parte qualcuno lungo quarantacinque pollici[3]. Erano di trentasei o cinquantotto pollici. Poi, mentre stavamo per salire in auto, all’improvviso ho detto: “Ferma!”. Hanno risposto: “Come, Madre, in strada?”. Ed io: “Soltanto in questa strada c’è qualcuno che vende i sari”. E li abbiamo trovati. Un altro… avete già visto che a Ganapatipule, al Ganesha puja, abbiamo fatto un grosso affare per quanto riguarda i vostri regali. Voi eravate soliti portare sempre regali molto costosi ma privi di valore artistico, sprecando molto denaro. Anche per i puja nazionali, non riuscivate a trovare nulla. Abbiamo trovato questo, proprio allo stesso modo. Venendo dall’aeroporto ho detto: “Qui c’è qualcosa!”. E loro: “Madre, non c’è nulla, solo un negozio”. Ed io: “Andiamo a vedere!”. Facemmo un giro e c’erano tutte queste cose per una sciocchezza. Lo stesso è accaduto in America. Arrivando dissi: “La Cina è in difficoltà, compriamo qualcosa di cinese”. Così, entrai nei negozi cinesi, ma erano molto costosi, molto cari. Girai l’angolo e dissi: “Bene, entriamo in questo vicoletto”. E lì c’era un negozio che vendeva tutto a buon prezzo, anche al quaranta per cento in meno; credo qualcosa come il quaranta per cento. E lo trovammo proprio per caso, mentre a soli cento metri di distanza, mi pare, vendevano a cinque, sei volte di più. E perché? Ora provate anche voi. Il desiderio, però, dovrebbe essere puro, la comprensione dovrebbe essere pura. Io pensavo proprio che i sahaja yogi spendono moltissimo, sprecano moltissimo denaro per acquistare qualcosa di nessun valore. Infatti ho chiesto ripetutamente di smettere di offrirmi tutti questi regali. Ora, abbiamo fatto sì che i regali, da individuali, diventassero nazionali. Ma anche per quello nazionale, se ce la fate e siete d’accordo, l’anno prossimo, ritengo che non dovrebbe più esserci nessun regalo nazionale, ma uno internazionale. Comunque sia, qualsiasi cosa mi offriate, io non la venderò, non la darò a nessuno, dovrebbe poter essere tenuta per far vedere ai posteri ciò che voi avete regalato. Il valore è dato da questo, non da quanto spendete. Non è quindi assolutamente necessario offrirmi regali individuali. Lo so che mi amate. Ora, non so, ho detto ai leader: “Per favore, non chiedete, non sprecate denaro per regali nazionali”. Però non so se siano d’accordo, ma se sono d’accordo possiamo smettere. Inoltre è stato offerto un regalo internazionale, ma anche questo potrebbe essere ridotto. Infatti, sapete che io non ho bisogno di nulla. Ma funziona, agisce. Ad esempio, ho detto: “Questa volta regalatemi avorio” e l’avorio, ogni oggetto, era carissimo, ma ancora una volta l’abbiamo trovato in un posto economico. E dopo che mi avete offerto l’avorio – non ci crederete – ho letto sul giornale che l’avorio, che costava cinquecento dollari al chilo, ora in America è a tre dollari al chilo. Quindi funziona! E l’idea è anche quella di dare maggiore impulso all’artigianato e all’arte; infatti, molte volte ho detto che potete prendere un po’ di argilla e plasmarla in un bellissimo oggetto di grande valore. Perché dunque dovremmo esaurire la Madre Terra? Perché non avere poche e belle cose artistiche invece di averne così tante (inutili e di scarso valore, ndt)? Ma se entrate nei negozi, ormai non trovate nulla. Non si trova la seta, non si riesce a trovare questo, non si riesce a trovare quello. È difficilissimo trovare qualcosa di naturale, poiché si producono soltanto cose artificiali. Comunque, anche in questo, dovreste creare bellezza. Se inizierete a creare begli oggetti, cercheremo di conservarli ed usarli con parsimonia, invece di avere migliaia di sciocchezze, tutte usa e getta. Tra un po’ dovremo avere esseri umani usa e getta che dovremo smaltire: come si potrà vivere sulla terra se non capiamo che dobbiamo viverci rispettandone i limiti? Vedete, vi ho detto molte volte di dedicarvi a cose artistiche, fatte a mano, soprattutto fatte a mano. Non comprate troppe (cose artificiali, ndt). Se proprio dovete comprare qualcosa di artificiale, diciamo, assicuratevi almeno che sia artistico. Così… quando si ha un grande desiderio… oggi è il giorno in cui in tutto il mondo vogliono pregare per la salvaguardia di Madre Terra. È per questo che ho affrontato questo argomento, perché dovremmo pregare di sviluppare tutti l’arte, svilupparla per noi stessi, offrirla in dono ed anche usare oggetti artistici, creati da artisti. Possiamo avere poche cose, ma che siano artistiche, che esprimano arte. Non cose di poco valore. In tutta la Francia ciò che ho visto è che la plastica si è insinuata in ogni cosa: nel cotone, nella seta, nella lana. Può entrare in ogni cosa ad eccezione del cervello umano. È orribile. Comunque sia, anche in questo cercate di comprare cose artistiche, non cose ordinarie, orribili, di scarso valore. Va bene? Questo è ciò che dobbiamo fare oggi. Inoltre, nel celebrare il puja, dovete pregarmi: “Madre, per favore, salva la nostra terra e concedi saggezza alla gente affinché si comporti in modo corretto e consapevole”. Ogni sahaja yogi dovrebbe essere consapevole del consumo che fa dell’energia elettrica, del telefono, dell’acqua o di qualsiasi cosa. Dobbiamo essere parsimoniosi al riguardo. Se non ci assumiamo la responsabilità di queste cose, questa consapevolezza non penetrerà da nessun altra parte. Sta a voi farlo. Deve diventare parte integrante della vostra vita quotidiana l’impegno di cercare di risparmiare l’energia della Madre Terra. È molto importante. Oggi dunque è il giorno in cui hanno inviato una preghiera speciale. Certo, è fatta da alcune chiese o altro, ma la ritengo una bella giornata poiché devono avere pensato che oggi è il giorno della Dea, ed è per questo che hanno fatto questa richiesta. Che Dio vi benedica. (In hindi:) Quattordici donne sposate che non abbiano ancora fatto il mio puja… Sì… Adesso fate venire i bambini… (sette non sposate). [1] Munindra: capo dei muni, grande saggio o asceta. [2] Manana: Meditazione, profonda riflessione. [3] Quarantacinque pollici = cm 114,30 |
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