Shri Ganesha Puja

Campus, Cabella Ligure (Italia)

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Shri Ganesha Puja, Cabella Ligure, 15 Settembre 1991.

Oggi è il giorno più felice per tutti voi, per tutto  l’ Univer­so,  perché èquello in cui  fu  creato  shri Ganesha.

Fu creato  per emettere auspichevolezza attraverso le  sue ‘Chaita­nya’ (vibrazioni, n.d.t.), e prima tutto il  Cosmo  fu pervaso  di  queste   ‘Chaitanya  shrusti’  (vibrazioni  della creazione  dell’ Universo, n.d.t.), poi venne Bramhadeva e  creo’ la materia.

Ma  la più grande benedizione del potere divino è  stata di  simbolizzare  queste Chaitanya, cosicché hanno molti  aspetti. In particola­re, in shri Ganesha, sono l’auspichevolezza.

In   questi   tempi   moderni  si  è   perso   il   senso dell’auspichevolezza.  Qualunque  cosa  che  emetta   vibrazioni, Chaitanya,  è auspichevole, è ‘shubha’ (auspichevole,  n.d.t.), qualunque  cosa  non  emetta  vibrazioni non  lo  e`,  in  nessun caso.  Dunque, tanto per cominciare, a qualunque  cosa  dedichiate voi stessi, qualunque cosa accet­tiate, deve avere auspichevolezza. Ogni  forma, ogni configurazione ha un coefficiente, ma non  ogni forma che guardiamo necessariamente emette vibrazioni.

Fra  gli esseri umani ci sono molte persone, come voi, in cui le vibrazioni scorrono; poi, pero`, facilmente  shri Ganesha  viene conside­ra­to qualcosa di scontato. Non capiamo  che dobbiamo  risvegliarlo  dentro  di  noi.  Cosa  significa?   Cosa dobbiamo fare?

Shri Ganesha già` esiste in voi, e già vi ho detto  che l’inno­cenza  non può essere perduta. Per questo shri Ganesha  è l’Essere Eterno, il Bambino Eterno: non può essere perduto,  non può  essere  distrutto. Lui è sempre lì,   ci  possono  essere forse  delle  nuvole che, a causa delle  vostre  cattive  azioni, coprono  questa   grande  Personalità di Inno­cenza.  Ma lui è sempre lì, presente.

Quel  che  dovreste fare per tenere  shri  Ganesha  sempre bril­lante  dentro  di  voi è ricordare che  siete  fatti  a  sua immagine.

Ma la sua kundalini è nello stomaco, il suo  Puro Desiderio  è  nello stomaco, ed  è  estremamente  significativo comprenderne  la ragio­ne. Vuol dire che non deve  vincere  alcuna tentazione  del  Mooladhara,  e, se la  sua  kundalini  è  nello stomaco,  vuole anche dire che è al di la` delle tentazioni  del cibo,  del  potere  o di qualunque altra.  Lo  stomaco  di  shri Ganesha  rappresenta  la sua completa rilas­satezza,  la  liberta’ assoluta.

Non  si preoccupa proprio di come appare. Voglio dire  che non  sembra  che sia di gran moda avere la pancia… il  che  sta diventando  non  solo una grande moda ma  anche  un  grande  giro d’affari!  Ma  via via che si cresce la dobbiamo avere.  Anche  i bambini  piccoli  ce l’hanno e sono cosi’ dolci… Chi  è  molto magro deve capire che può essere che vinca un premio in  qualche concorso di bellezza ma non ha quella maestà, quella  regalità, quella dignità che dovrebbe avere.

Shri  Ganesha accetta tutto di sé. Accetta di avere  una testa con una proboscide, lo accetta, certo; ed è importante che la  abbia perché la testa di elefante suggerisce che lui non  è come  gli  esseri  umani  che sviluppano  l’ego  e il superego, i condizionamenti, ma è davvero conti­nuamente Uno  con il Divino. Accetta il suo corpo, accetta la  sua  testa, accetta le sue orecchie, accetta tutto ciò di cui è fatto.  Non aspira a nulla. Se qualche affarista mette in giro un’idea… lui non  è  di quelli che gli correrebbero appresso.  Non  cerca  di cambiare  se stesso, di creare una moda… lui è quello  che  è perché  è  un’anima  soddi­sfatta. La  kundalini  nello  stomaco mostra la sua personalità, comple­ta­mente contenta e soddisfatta.

Quando  si  hanno tutti i poteri in sé, quando si sa  di  essere potenti,  non  si  arranca dietro a niente, e  non  si  cerca  di guadagnare  posi­zioni  rispetto  ad altri,  di  impressionare  la gente.  Per  esempio non ci si mette a leggere  libri  del  tipo: “Come far colpo sulla gente!”… cosa molto comune.

Ed allora, poiché siete stati creati a immagine di shri Ganesha, dovete capire che dovete accettare qualunque cosa Dio vi abbia  dato, qualunque posizione Dio vi abbia dato. Come  Cristo. Cristo  accetto’  il padre, che era soltanto  un  falegname;  non aspiro’  a  qualcosa  di  più  alto,  ad  una  qualche  speciale posizione sociale, o a qualche potere, perché era cosi’ potente! Che  altro potere poteva ancora avere?  La gente lo scherni’,  lo derise,  non  potevano accettare quello che lui  diceva.  Ma  Lui continuava  a essere contento di sé, soddisfatto di sé.  Sapeva Chi era.

Allora per un Sahaja Yogi la prima e più importante  cosa è   essere contento di sé.  Come vi ho detto, un fondamento della civiltà  occidentale  è “vedere ed essere visti”. Tutte  e  due queste cose sono completamente assenti nell’incarnazione di  shri Ganesha. Ma, quando dico una cosa come questa, certa gente pensa: allora  diventiamo hippies, diventiamo punk, diventiamo questo  o quello.  Non  dovete diventare proprio niente!  Comunque  sia il vostro  corpo,  la vostra faccia, i capelli, tutto è  lì  fatto proprio   per  voi.  Non  dovete  cambiare  nulla  della   vostra esteriorità,  poiché  dentro  di  voi  son  rac­colte  tutte  le vibrazioni. Shri Ganesha non ha mai cercato di cambiare se stesso anche se c’erano tante nuvole che cercavano di offuscarlo,  anche se   tanta  gente  lo  ha  insultato,  torturato,   perseguitato, crocifisso:  l’Essere Eterno non se ne è preoccupato. Allora  la prima   e  più  importante  cosa  per  un  Sahaja  Yogi  è   la disponibilità` ad accet­tare. Accettate sempre.

Ma  se si parla di accettare, meglio che io  precisi  anche l’altro  aspetto:  accettare non vuol dire accettare i  boots,  o tutte le cattive qualità degli altri… “Madre, tu hai detto che bisogna  accettare e allora ci siamo messi ad accettare tutte  le peggiori qualità… Che c’è di sba­gliato? Non l’hai detto tu?” Qualunque  cosa  io dica, bisogna sempre considerarlo  nella  sua completezza.  Per  esempio se vi dico: “Ora  siete  diventati  il vostro  guru!”…  – “E allora perché dovremmo stare  a  sentire una qualsiasi altra persona?”.  Vedete, in questo modo si devia e ci  si  allon­tana dalla realtà solo per ingannare se  stessi,  e questo accade perché non abbiamo affatto saggezza.

Non abbiamo saggezza perché non sappiamo cosa è per  il  nostro bene, cosa dovremmo fare per il  nostro  bene,  e anche  se arri­viamo a saperlo, poi non lo vogliamo fare.  Insomma quello che ci manca è la saggezza.

E  devo  dire che è un circolo  vizioso:  Ganesha  deve essere  risvegliato per darvi la saggezza  – è lui che  la  da’-  ma per risve­gliarlo servirebbe la saggezza che non avete  perché lui  non è risve­gliato. Un bel circolo vizioso.  Come  romperlo?  …”Fa   che  la  mia  saggezza  risplenda  illuminando  la   mia attenzione!   Che  shri Ganesha irrori la mia attenzione  con  la  sua luce! ”

Mentalmente  siete molto svegli, non c’è dubbio  e potete sempre riuscire molto bene ad ingannarvi da soli.

Ed    ecco   dove potreste ‘vedere’ voi stessi: l’introspezione.

Ho visto che tra i russi funziona  molto  bene. Fate  introspe­zione:  perché faccio cosi’?   Perché  non  posso meditare?   Sto per perdere questa occasione?  Perché non  posso fare  quello che è bene  per me?  L’introspezione  è  la   sola strada  grazie alla quale potete vedere quan­to lontani siete  da shri Ganesha.

So  che  quando  dico qualcosa  in  generale  tutti, sempre, – perché la mente è molto furba –  pensano  che  sto parlando di qualcun altro. E’ una mente convessa: non riceve  mai nulla dentro di sé perché non c’è saggezza.

Se  siete  saggi, non solo  accetterete  ma  comprenderete anche le mie parole, e quello che vi sto dicendo penetrerà nella vostra   atten­zione  attraverso  il  sistema  nervoso   centrale. Sempli­cemente   ‘sa­prete’  che  le cose stanno  cosi’.   Voi  lo ‘sapete’  che se mettete le mani verso questa candela le dita  si potrebbero bruciare, lo sapete con certezza grazie all’esperienza e non vi mettete a toccare la fiamma. Grazie all’espe­rienza avete imparato  a  non  mettere lì la mano, sulla  candela,  e  questa saggezza c’è già in voi, non devo starvene a parlare.

Ma è una nuova vita che avete  cominciato, una vita spiri­tuale. Allora mentre andate avanti su questa strada  cercate di  ricordare  le vostre esperienze, una dopo  l’altra:  come  vi siete trasformati, come siete cambiati, come le cose negative che avevate gradualmente hanno cominciato a scomparire, e come  siete diventati cosi’ belli.

Questo, tanto per cominciare, porta via  la  depressione. Poi do­vreste pensare: “Cosa devo ancora fare? Sono davvero saggio o sono stupi­do?”  Ci sono tanti livelli tra l’assoluta saggezza e l’assoluta  stupidità,  e  ce  ne  sono  tante  di  sfumature  e combinazioni e per­mutazioni tra le due… ne vedo ogni giorno!

E  sono sorpresa: dopo aver ricevuto  la  realizzazione, quando shri Ganesha brilla nell’ attenzione, dovreste chiaramente vedere le vostre luci e le vostre ombre e cercare di correggervi. Se  solo avrete la grand­issima saggezza di dirvi: “Devo fare  ciò che è bene per me”, ci riusci­rete.

Per esempio  c’era un tale che non si alzava mai presto. Ma  un giorno l’ho visto tutto pronto alle sei del mattino.  Ero proprio sorpre­sa… ‘Come mai questo signore, che proprio non  ha autodisciplina,  all’improv­viso  si sveglia alle sei ed  è  già pronto  per  uscire!!?’.  Perciò gli ho  chiesto:  -“Dove  vai?”  -“Come, non lo sa?”  -“Cosa?”   -“Ho final­mente un lavoro e  devo presentarmi  alle  otto e mi ci vogliono due ore  per  arrivarci. Devo anche prendermi un certo margine…, perciò non posso fermarmi a parlare con lei…”    I riflessi non erano per nulla appannati, era completamente sveglio. Cos’è che voglio dire?  Che  se  si  tratta di soldi, allora ce n’è tanta di saggezza, non c’è bisogno di dir nulla, tutto è automatico.  Di saggezza per il denaro ce n’è parecchia, di saggezza  per  il lavoro  ce  n’è  parecchia  perché queste  cose  vogliono  dire prestigio, sicu­rezza nella società.

In  molta gente si trova questo meccanismo. In  qualcuno addirit­tura   nemmeno  questo.  Nemmeno  capiscono   che   devono guadagnarsi  da  vivere, e che questo è il  minimo:  non  potete essere dei parassiti. Poi ad un altro livello  -come vi ho  detto ce ne sono molti va ricordato che non siete voi fatti per  il denaro, ma è il denaro che è fatto per noi.

Se  l’attenzione è sul vostro spirito, sul  principio di  shri  Ganesha,  allora  tutta  la  situazione  cambierà,  le priorità  cambie­ranno e d’improvviso mi sentirò  dire:  “Madre, cos’è  accaduto a quella perso­na? Era cosi’ stupido prima e  ora è cosi’ saggio!”

Per risvegliare shri Ganesha bisogna già  avere un minimo di saggezza, altrimenti come ci si può riuscire?   Non è  fatto  per gente stupida, ‘moorkas’, non è fatto  per  chi  è ‘moork’.  E allora cos’è che ci porta  il nostro bene?  Vediamo. E’  il denaro?  No, quelli che hanno denaro non  sembrano  essere gente  felice, sempre. Allora quelli che hanno un lavoro?  Certo, va  bene,  si deve lavorare, non sto dicendo  che  bisogna  stare senza   lavorare.    Subito  la  gente   mi   frain­tende,   cosi’ rapidamente,  sapete?  “Madre ha detto che possiamo  stare  senza lavorare,  che  bellezza…!”.   Immediatamente  vengono  trovate delle scappatoie.

Poi:  è nel potere il nostro bene? Si cerca il  potere politico, il potere sociale, questo o quel potere… si tratta di un  tipo  di persegu­imento assolutamente senza gioia.   Andate  a vederli  quelli che son considerati gente di potere,  come  hanno paura!!  Hanno già un piede nell’inferno e l’altro…quasi,  lì nella  fossa dei coccodrilli.  Lo si vede chiaramente, specie  in questo  Kaliyuga, è cosi ovvio, cosi’ chiaro.  Noi non  vogliamo essere come loro, noi vogliamo essere come shri Ganesha.

Allora  quando  comincerete  ad  accettare   la situa­zione e l’ambiente in cui vi trovate, ad accettare il vostro corpo,  il  vostro viso, tutto, vedrete che  risparmierete  molto molto tempo.

Un  altro  problema che abbiamo  davanti  è  la tendenza  a  pianificare.   Questa manca  completamente  in  shri Ganesha. Non ha mai fatto un piano, quale che sia.  Vorrei che ne avesse fatto qualcuno, penso che sarebbe stato molto meglio…

Non  ci crede proprio nel pianificare perché  è  cosi’ potente.  Qualunque cosa voglia la ottiene.  Vuole il  sole?   Va bene,  ecco il sole.  Vuole la luna?  Ecco lì la luna. Vuole  le stelle?   Ecco le stelle!  La polvere dei suoi piedi può  creare tutto  l’Universo, Universi ed Universi. Per una  persona  cosi’, non  c’è  alcun  bisogno  di star  lì  a  pianifi­care,  perché qualunque  cosa  voglia,  accade.  Ma  perché,  perché  accade? Perché  ha questo potere, perché è nello stato in cui e`.   Ci siete voi in quello stato?

Non lo avete raggiunto.  Se parlo con qualcuno e gli dico: ” Bene, devo andare a prendere l’aereo”, dieci persone, vicine,  si  fanno subito prendere dal panico. Sono io  che  devo prendere  l’aereo  e loro si preoccupano.  Qualcosa,  una  specie di… li fa partire di cervello, non so cos’è ma prende il via e  gli fa perdere la testa. Non son certo io a dirgli di fare cosi’, io   dico:   “C’è  ancora  tempo  per  l’aereo,  non   c’è   da preoccuparsi. Quando arriverò,  allora l’aereo partirà, perciò voi non preoccupatevi.”

Ma invece, a causa di questa abitudine a pre-supporre, e di questo sistema di pianificazione della mente, voi pensate solo che  c’è  un aereo che devo prendere oggi, che  devo  andare.  E perché?   Se non voglio andare?  Potrei aver  deciso  all’ultimo momento di non andare, di far partire l’aereo.  Lo abbiamo  fatto tante volte, lo sapete bene.  Quando volevo comprare l’ashram  di Roma, ho provveduto a che l’aereo non arri­vasse proprio…  Ma si deve essere in ‘quello’ stato.

E  sapete  cosa  è successo  quando  abbiamo  comprato questa casa a Cabella.  C’erano cinque grandi intellettuali  che mi  stavano  addosso.  Non  sapevo  come  fare:  continuavano   a pianificare  a destra e a sinistra, facendomi correre su  e  giù appresso  a  questa o quella cosa. Alla fine  son  dovuti  venire tutt’  e  cinque  qui! Io glielo avevo  detto  dove  cercare,  ma nessuno  ha  voluto  cercare  dove  dicevo,  nessuno  ha   voluto ascoltarmi, nessuno ne ha voluto sapere.

Come  funzionano  le  cose? E’  il  vostro  puro desiderio  che  fa  riuscire qualunque  cosa  vogliate.  Ma   non mettetevi  a desi­derare cose strane. Shri Ganesha,  per  esempio, non si metterebbe mai a seguire quegli affaristi manipolatori che spingono la gente a fare i punk o roba simile! Che stupidità,  e quanti  tipi di stupidità! Grazie alla vostra stupidità  questi manipolatori se la stanno passando molto bene, possono  prenderci continuamente in giro.

Nel suo stato, Lui è se stesso, al grado più alto  del Puro  Desiderio.  Il  Puro  Desiderio è  nel  suo  stomaco,  ben annodato.

Si deve vedere bene come in Sahaja Yoga le  cose funzio­nino,  come  funzionino  miracolosamente.  Cosa che può accadere anche a voi, tutti questi poteri possono arrivare anche a voi. Sapete che c’era della gente che quando  è arrivata  tra noi non sapeva proprio cantare, non  aveva  proprio voce,  erano  davvero strani : nemmeno si  capiva  dove  avessero mai imparato a parlare. Come apri­vano bocca, se voi canta­vate  su una  nota,  emettevano proprio tutto un altro  suono  e  andava­no avanti   senza  rendersi  conto  di  quale  suono  stessero   mai emettendo.  Ho  viso  che ora, passato un  certo  tempo,  cantano benis­simo.  Dunque la kundalini lavora da sé, il Puro  Desiderio lavora…  Ma  voi?  Cosa  fate  voi?  È  questo  che   dobbia­mo chieder­ci.

Ci son tante cose che potrebbero essere  apprese seguen­do lo stile di vita di shri Ganesha. Per lui la prima  cosa, e  la più impor­tante, è di obbedire a sua Madre non solo  senza mai  dire  no   – figur­iamoci! –  ma  anche  senza  mai  chiedere perché. Potrebbe mettersi a lottare contro tutti gli dei e le dee, tutti. Come Cristo ha detto: ” Posso sopportare tutto quel che viene fatto a me, ma non allo Spirito Santo”. Non ci dovrebbero  essere domande,  non  ci dovrebbero essere  spiegazioni.  Qualche  volta persino  la  mia  pazienza se ne va per il  modo  con  cui  certe persone non accettano quel che sto loro dicendo. Alla fine, certo, si arrendono, alla fine. Ma ci vuole cosi’ tanto per convincerli!

Qual’è  la  ragione?  Non hanno  nessuna  saggezza  per capire  Chi  è  la  loro Madre. Sapete  quella  storia  di  shri Ganesha,  quando la Madre disse:  “A chi farà per primo il  giro della  Terra, darò un  premio”.  Ganesha accetto’ di avere  solo un  piccolo  topolino come veico­lo,  immaginatevi!  Oggi  nessuno vorrebbe  credere  che  shri Ganesha, lui  cosi’  potente,  abbia potuto accettare solo un topo come mezzo di trasporto. Ma  certo: è  cosi’  umile! non deve esibirsi di fronte a nes­suno  con  una Lincoln  o  una Mercedes. Lui si trova molto bene col  suo  topo. Allora  cos’è che fa?  Pensa e capisce subito che sua  Madre  è molto più grande della Madre Terra:  – “… Allora perché dovrei andare   intorno  alla Madre Terra?”  Suo  fratello (Kartikeya, n.d.t.) stava ancora percorrendo il giro del mondo su un  pavone, mentre  lui lo aveva già fatto intorno a sua Madre ottenendo  il premio.

Era una cosa cosi’ semplice da capire, poiché lui è il più sag­gio, e chi è più saggio sa come stanno le cose, ‘Chi è Chi’, sa la diffe­rente qualità delle persone, non è colpito  da cose  superficiali. Appena c’è qualcuno ben vestito,  subito  la gente  ne resta colpita. Poi si scopre che erano dei  truffatori, vestiti  di tutto punto, con tanto di ombrello, vestito  gessato, come  se fossero arrivati degli alti dirigen­ti… e invece  erano dei truffatori che se la sono squagliata con il bottino.

Per una persona saggia i comportamenti superficiali  non hanno  alcuna  attrattiva, non ne resta interessata.  E’  proprio come  se  un tipo di intelligenza  molto  penetrante,  proprio… veloce  come un computer: in un secondo sapete chi è la  persona che vi sta davanti, che magari può essere venuta in pompa magna, piena  di lodi… Ma voi vi accorgete subito con chi avete a  che fare.  Se arriva qualcuno con modi ‘troppo’ amichevo­li,  gentili, garbati… può essere benissimo  che non vi apprezzi affatto ma, forse,   stia   puntando  solo  al  vostro   portafo­glio,   o   a qualcos’altro.

Queste  considerazioni valgono anche a  livello spiri­tuale.  Dovete  accorgervi  di come  certa  gente  cerca  di buttarvi  giù  spiri­tualmente, di come ci provino,  che  trucchi usino.   Può  essere chiun­que, vostro marito, vostra  moglie,  i vostri figli, altra gente della fami­glia, amici, chiunque,  anche un altro Sahaja Yogi.

Ma nel caso di shri Ganesha è tutto l’opposto. Si  dice che  quando c’è una mela marcia tutte le altre si  rovinino; ma se mettete  shri  Ganesha fra delle mele tutte marce  tornano  tutte sane.  Perché  lui è l’energia che da’ la vita. Una  delle  sue più grandi qualità è che lui sa di essere la fonte della  vita e la da’ la vita, da’ Chaitanya. Non si mette a pensare:  “Se  do le  vibrazioni a questa persona il mio ego si  ingrandi­sce”. Problema molto comune:  “Madre, non voglio fare questo altrimenti viene fuori il mio ego”.  Tutti si mettono a fare la psicanalisi di  se stessi: “Altrimenti…”.  Ma, cari miei, ora  voi  siete persone realiz­zate, siete tutti santi!  Le persone false si danno tanto  da  fare  e parlano e parlano e  voi,  che  davvero  avete ottenuto qualcosa, state ancora lì a pensare: “… il mio ego  si gonfia…”.  Sappiate che ora avete i poteri. Ma se la nascondete sotto un mogio, come Cristo ha detto, la fiaccola si spegnerà. Dovete darla ad altri, portarla all’aperto e da questo giudicherete il vostro stato.

“Qual’è il mio stato? Vediamo, a che punto sono?”   Lasciatevelo dire:  dovete  averla questa sicurezza. Tutti  dovete  riuscirci. Molti  mi  vengono a dire: “Madre il mio mooladhara non è a posto”. – “Come  può  qualcuno osare di  avere  il  mooladhara danneggiato?   – questo dice la collera di shri Ganesha  –   Come osate,  come si può?”

Quello che manca è la completa fiducia in voi stessi e la fiducia in vostra Madre. A Praga recentemente è stata portata sul  palco una signora molta anziana; non poteva camminare ed  è stata  proprio portata di peso vicino a me, e messa a  sedere  su una sedia. Ha detto: “So che verro’ curata. Sono in tua presenza, Madre, so che verro’ curata!”.  Allora le ho detto: “Alzati!”. Si è alzata  -chiedetelo a quelli che erano con me a Praga- è scesa giù, si è messa a correre e tutti ridevano. Che fede!  E non  è propriamente una sahaja yogini. Ma era sicura, sapeva  Chi ero. Si è messa subito a correre e tutti lì a guardare!…

Stessa cosa in Russia con molta gente afflitta da  serie malattie  Al punto che una cosa deve essere tenuta per  certa:  o voi  non sapete di essere anime realizzate o non sapete Chi  sono Io. Una delle due.

Perché  shri Ganesha è tanto obbediente a  sua Madre?  Perché è la cosa più saggia da fare. Colei che conosce tutto… è meglio essere guidati da una persona cosi’!  Ma certe volte ho visto della gente mettersi a fare cose importanti  senza dirmi nulla. Poi cadono in qualche trappola, tornano da me, io do la  soluzione  e  le cose funzionano. Non è  neces­sario  che  mi diciate  ogni  cosa,  ma  quando  siete  in  un  dilemma   potete semplice­mente  andare dentro voi stessi e rivolgervi la  domanda: “Cosa farebbe Madre?”

Voi siete senz’altro già ad uno stadio alto, ma è come se  vi  trovaste su un albero e ancora pensaste  di  cadere:  non starete nè su nè giù.  Stabilizzatevi: questo è quello che si chiama  l’  `adishtha`  di  shri Ganesha, cioè la fermezza. Ritrovate  la forza,  la  fermezza  in  quello  che  avete  già raggiunto  in  Sahaja  Yoga, credete in voi  stes­si,  credete  di essere entrati nel nuovo mondo, nella nuova atmosfera! Sta a  voi ora  riuscire:  shri Ganesha sta solo aspettando. Ma lui  non  è fatto per gente che non ha coraggio, lui cosi’ coraggioso che  ha com­battuto contro tutti i Devas perché sapeva che la Shakti  era con lui.

Oggi è un giorno cosi’ gioioso per Me perché ci sono i bambini, abbiamo a che fare con i  bambini.  La maggior parte di loro sono nati realizzati, sono di una categoria molto  speciale,  ve  l’ho detto tante  volte.  Ma  li  roviniamo perché noi non siamo nati realiz­zati, e quindi non sappiamo come trattare  questi  bambini speciali. E non solo  li  roviniamo  ma interferiamo  con  la scuola e altro come se fossimo  i  genitori più saggi del mondo. Proprio perché siamo Sahaja Yogis dobbiamo avere  molto più buon senso degli altri genitori.   Come  potete interfe­rire  con una scuola, dovunque sia? Ma in Sahaja  Yoga  lo fate, e questo accade perché non c’è la saggezza di capire cosa è buono e positivo per i vostri bambi­ni. Se amate vostro figlio, allora  dovete  pensare a quello che è il bene per  lui,  dovete imparare  dall’esperienza cosa accade ai bambi­ni se son  lasciati cosi’.   Non potete rovinare i vostri figli, non  potete  perché sono una categoria speciale di bambini, non possono diven­tare dei nullafacenti,  non  possono  diventare  dei  ladri…  Ne  farete qualcosa di strano, che non sta nè di qua nè di la’.

Sono  nati  realizzati  e devono  essere  guidati  nella maniera   opportuna  perché  possano  raggiungere  la   completa manifestazione del loro Spirito. La possessività e gli  stupidi attaccamenti   devono  essere  abbandonati.  Non   c’è   nessuna pressione su di voi, se volete distrug­gerli potete farlo.  Ma  è un  consiglio.  Se foste dei Ganesha, avreste capito senza  tante spiegazioni quello che è bene per i vostri bambini.

Dobbiamo   avere  dei  bellissimi  bambini;  sono   nati bellis­simi.  Credetemi, se si rovinano è a causa vostra, voi  li avete viziati, li avete rovinati, siete voi i responsabili. So di bambini  che  sono  molto, molto dolci,  ho  degli  ‘incontri  al vertice  con loro, li trovo molto più con­geniali a  me,  posso avere  con loro dei rapporti migliori che con voi. Non  discutono mai, non dicono mai di no, e danno delle buone informazioni su di voi.

E’  cosi’  bello  poter oggi  desiderare  che  i nostri  bambini diventino al più presto delle immagini  di  shri Ganesha,  i suoi Ganas  (l’esercito di shri Ganesha, n.d.t.) che tanto devono fare. E’ un compito grandioso.

Sahaja   Yoga   è   il   più   grande   raggiungimento dell’e­voluzione  spirituale. Tutti noi dobbiamo  dedicarci.   Non dovete  sacri­ficare nulla, come hanno fatto i santi del  passato, nulla, non dobbiamo soffrire di nulla. L’unica cosa è che dovete avere  saggezza. Per questo sono felice che oggi stiamo  adorando shri Ganesha. Allora il puro deside­rio dovrebbe essere:

“Shri Ganesha, ti prego dacci la saggezza divina”.

…. E’ tutto, … contiene tutto.

Che Dio vi benedica!