Come lavorare sui chakra, Cabella 1991 Cabella Ligure (Italia)

Come lavorare sui chakra (appunti di un Sahaja yogi). Cabella Ligure, 21 e 22 Settembre 1991. Shri Mataji iniziò dicendo che quando si fa namaskar, le mani dovrebbero essere ben aperte, lontane dal Sahasrara e, se possibile, anche la fronte dovrebbe essere bene appoggiata al suolo. Shri Mataji controllò come eravamo seduti e consigliò che ci sedessimo in una posizione comoda, con le gambe non troppo strettamente incrociate, ma aperte e rilassate, Sahaj Asana. Le mani dovrebbero essere ben aperte, come se si ricevesse qualcosa di prezioso. Poi iniziò a spiegare come lavorare sui chakra della testa usando la mano sinistra e tenendo la mano destra aperta sulla gamba: “È come darvi un equilibrio, se avete dei blocchi sul lato sinistro, vi lavorate con la mano destra”. Shri Mataji iniziò dal Vishuddhi, che si trova proprio sopra l’Agnya, premendo leggermente con il dito del Vishuddhi salendo lentamente fino all’attaccatura dei capelli, poi lentamente riportandolo un po’ verso il basso, e muovendolo un po’ attraverso la fronte e nuovamente indietro come a formare una croce: “Se avete un blocco qui al Vishuddhi, significa che non siete collettivi”. L’Agnya era bloccato. Ella ci chiese di dire silenziosamente: “Matreya, Tu sei Matreya”, (è a sinistra degli Ekadasha Rudra che si trovano anch’essi sulla fronte, appena sotto il Vishuddhi, tra l’Agnya e il Vishuddhi) e anche di premere e ruotare un po’ sull’Agnya, il che aiutò: “Ora va meglio. “Proseguendo posteriormente e sopra il Vishuddhi, si trova il Nabhi destro, poi il Sahasrara con Read More …