Shri Mahasaraswati Puja

Auckland (New Zealand)

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Shri Mahasaraswati Puja, Auckland (Nuova Zelanda), 23 Febbraio 1992.

Vedo molti nuovi Neozelandesi; sono molto contenta di trovarvi qui. Pensavo che oggi sarebbe stata una buona idea fare il puja a Mahasaraswati, dato che abbiamo fatto quello a Mahalakshmi. Il principio di Mahasaraswati si trova sul lato destro. Inizialmente c’è il principio di Brahmadeva (che è quello di Saraswati), poi Mahasaraswati vi porta al principio di Mahabrahmadeva, chiamato Hiranyagarbha; quest’ultimo è molto importante per i Sahaja Yogi. Tutti coloro che pensano troppo, che creano, che si esprimono nella poesia, in letteratura, in musica, nella pittura o in qualsiasi altro genere di arte, ma che non sono anime realizzate, vanno sul lato sinistro o sul destro. Per esempio un pittore che si sposta sul lato destro inizia ad esprimersi in modo violento sulla tela, mostra cose violente e diventa inflessibile: ha il suo stile e non lo cambierà con nessun altro. Sviluppa una natura austera nella sua produzione, e quando si stanca si dedica, all’arte astratta. Ma senza la realizzazione, l’arte astratta può essere assurda e ridicola. Ho visto questi estremi: gente che stende grandi tele per terra, versa colori ad olio, e poi vi rotola sopra. Quello è un dipinto! Dicono che è spontaneo, perchè il colore cade a caso e loro si muovono allo stesso modo: un dipinto spontaneo dovrebbe nascere da una personalità spontanea, non rotolando sopra la tela! Non c’è limite alle cose senza senso che fanno; inoltre credono di aver fatto grandi cose, si impegnano per creare questi quadri, e li vendono ad altre persone di lato destro, alle quali piacciono molto.

Anche la musica pop moderna, così aggressiva, ha la stessa radice: dato che non possono ascendere si spostano sul lato destro e creano questa musica, terribilmente rumorosa. È una musica che può rendere sordi a furia di ascoltarla; anche i gesti che fanno sono così aggressivi: a volte ho l’impressione che stiano per mangiare il microfono! In questo modo impressionano le persone di lato destro, diventando popolari; ma la popolarità non è un segno del vero successo, viene e va. Lo stesso fanno tutti questi artisti e pittori, vanno e vengono, non restano sulla scena che per poco tempo; inoltre la storia parla di coloro che sono rimasti nel centro, non di quelli che sono andati agli estremi. Dio solo sa quanti ne sono ‘nati’ e ‘morti’! Tutti coloro che oggi dipingono o cantano in quel modo non verranno ricordati. Sono matti e creano delle modo passeggere, apprezzate dai matti come loro. Tutto questo è uno spreco, non lascia alcuna impressione nella storia.

Quando si va troppo lontano con la creatività e con la scrittura c’è un movimento verso il lato destro del sistema simpatico e così nascono queste cose insensate. Ci furono molti scrittori di lingua inglese, a cominciare da Shakespeare, che mostrarono l’inutilità degli sforzi umani -noi diciamo awadhuta-. Colui che ha raggiunto un alto grado di sviluppo nella propria vita spirituale riesce a vedere la futilità degli sforzi degli uomini, li porta ad un punto in cui deve elevarsi al di sopra di essi e dedicarsi ad altri sforzi che lo porteranno più in alto, creando qualcosa di eterno valore. Ci sono anche persone come Somerset Maugham, come Cronin, persone molto centrate. Poi venne Hemingway e iniziò a muoversi sulla destra. Chi si sposta sulla destra parla di violenza e altre cose del genere; queste letture non sono per niente gradevoli. Ma loro scrivono comunque e alla gente piace. Vogliono leggere di Hitler, come la gente è stata uccisa, guerre… vogliono vedere immagini piene di violenza o di morte per soddisfare il loro desiderio di essere violenti.

Quando invece questi artisti si muovono sul lato sinistro, per esempio i musicisti, soffrono continuamente, come nelle tragedie greche. Continuano a piangere, a lamentarsi, a descrivere la loro tristezza; parlano della tristezza e delle tragedie della vita. Continuano a piangere e fanno piangere anche voi; non c’è speranza per loro. Abbiamo molti artisti di questo genere, specialmente in Francia: scrittori, poeti e pittori. Sono di lato sinistro perchè bevono molto. Se andate in qualsiasi villaggio francese dopo le sette, non troverete nessuno per strada. Se voleste farvi indicare la strada, non c’è nessuno che possa farlo: anche bussando alle porte per chiedere informazioni vedrete solo gente ubriaca, già alle sette di sera! Per questo motivo diventano eccessivamente sentimentali e cantano canzoni di questo genere. Non c’è sentimento nella loro vita, vivono in un romanzo immaginario, in un mondo di dolore e sofferenza esistente solo nelle loro teste; e hanno particolari idee riguardo i loro modelli romantici creati dal loro lato sinistro. Ecco come i poeti e gli scrittori vanno sul lato sinistro. Per esempio in India, abbiamo musulmani che, a causa del loro bere, hanno creato ciò che viene detto ghazal. Questo ghazal non è nient’altro che piangere; anche alcuni poeti che erano alla ricerca di Dio piangevano dicendo “Oh, Dio, quando ti incontrerò?”. Cantano così nella separazione, non nell’unione, nello Yoga; e questo accade ancora a molti ricercatori. Fino a qui va ancora bene, poi ci sono molti scrittori grotteschi che scrivono cose orribili, tanto da farvi sentire all’inferno leggendo le loro descrizioni. In sanscrito vengono detti (vivhadsara), perchè creano vivhadsara, cioè descrizioni di scene sudice. Cosa mai fatta prima: anche nel linguaggio inglese non ho mai visto queste cose, ma ora alcuni libri sono tanto pieni di sporcizia, sudiciume e terribili descrizioni di sesso, da non poterli sopportare.

Tutto questo avviene spostandosi sul lato sinistro. Anche la società a volte si muove a destra e a sinistra. Quando si muove a destra, piacciono le cose di lato destro, e quando si muove a sinistra piacciono le cose di lato sinistro. Ci sono anche persone con due tipi di temperamenti: ecco perchè iniziano ad apprezzare queste cose e poi credono di essere fragili. Voi tutti conoscete la tragedia greca, un aspetto fondamentale della letteratura occidentale: una   donna sposa un uomo anche se ama un altro. Ecco la tragedia greca: è una creazione artificiale che mostra una donna sposata che deve essere felice con suo marito. Ovviamente se l’uomo è molto cattivo e fastidioso, potete lasciarlo: a che serve desiderare ardentemente un altro uomo, vivendo questo tipo di storia? Sicuramente conoscerete Tolstoy, un’altra grande anima realizzata: lui ha scritto “Anna Karenina”. Ha visto che Anna Karenina si è suicidata perchè stava facendo la cosa sbagliata, così ha descritto la cosa in modo così meraviglioso, e sempre in modo molto introspettivo; ha descritto anche la futilità di un tal genere di storia sentimentale.

Tutto questo ci mostra che esistono persone che sono comunque nel centro. Tra gli scrittori francesi, Maupassant fu uno di questi: mostrò sia il lato destro che il sinistro. Poi c’è Goethe, e molti altri nella letteratura europea e inglese. Ma lo stesso vale per il sanscrito e per l’hindi; anche se in sanscrito non ci sono state molte persone con questo lato destro o sinistro. La ragione è che in letteratura esistono certe regole: non è vera l’opinione occidentale che in India siamo persone che si lasciano andare. Anche nella letteratura ci sono delle restrizioni. Cos’è la letteratura? Viene detta sahitha, cioè ‘ciò che porterà benevolenza’. Se non è benevolente, allora non è sahitha, non è letteratura, è spazzatura. Queste restrizioni, create dai grandi santi del passato sono ancora accettate e seguite. Naturalmente alcuni se ne discostano, ma non appena lo fanno, non vengono più letti. Per esempio, qualcuno deve aver scritto questo Kama Sutra molto tempo fa; noi però non lo conoscevamo, non l’avevamo mai letto, finchè i tedeschi sono venuti e ne hanno fatto un idolo. Non abbiamo mai saputo che esistessero libri del genere. Anche adesso Io non so chi l’abbia scritto, non l’ho mai letto, non ne ho mai vista una copia, ma so che alcune persone hanno scritto libri di questo tipo. In verità, se chiedete a una persona qualsiasi in India, forse anche agli studiosi, chi ne è l’autore, vi diranno “Cos’è? Non ne ho mai sentito parlare”. Ma i tedeschi o i giapponesi sono molto interessati a conoscere questo genere di cose. Queste creazioni basse o volgari sono una compensazione per le persone di lato destro. Infatti una persona di lato destro si darà al bere per compensare. La persona di lato destro apprezzerà queste cose orribili, solo per soddisfare la sua sete di potere. È così matta e vuole neutralizzare un poco quel movimento, compensando il lato destro con un po’ di lato sinistro. Ecco perchè le persone di lato destro bevono: per tutta la settimana lavorano molto duramente, invece sabato e domenica sera si ubriacano. Poi lunedì vanno al lavoro con i postumi della sbornia. È molto interessante notare come sono gli esseri umani: per cinque giorni lavoro, lavoro, lavoro, lavoro, lavoro, e negli altri due entrano in uno stato come di ibernazione, a detta loro, e perdono i contatti con il mondo intero, siano dottori, professionisti o altro. Tutto ciò che guadagnano in cinque giorni viene speso in bevande nei restanti due giorni.

Ecco come in tutto questo, giunge la creatività: quando questi atteggiamenti estremi iniziano a dare risultati, l’artista si stufa di tutte queste cose che accadono attorno a lui. Nasce dentro di lui un atteggiamento diverso verso creatività, arte, libri e tutto il resto. Allora comincia a leggere libri riguardanti la conoscenza pura, a vedere dipinti o ad ascoltare musica che canti del Divino o della divinità. Tutta quella follia lo porta a pensare veramente che deve iniziare a fare qualcosa di meglio: allora il principio di Mahasaraswati entra in funzione. Può anche accadere che pensando a Dio, cadano in qualche trappola, per esempio in qualche genere di religione. Come sapete queste cosiddette religioni sono solo orientate al denaro o al potere. Non sono per nulla orientate verso lo Spirito: ecco perchè donano alla gente una sorta di personalità tutta mentale. Se chiedete loro delle Upanishad, citeranno versi su versi; faranno grandi conferenze sulla Gita, come questo Chinmoy che ne parla per ore. Vi stancate e annoiate a morte alle sue conferenze: ne può parlare molto, ma non c’è nulla dentro. Poichè non c’è proprio nulla dentro, qualsiasi cosa dicano queste persone, non ha effetto sugli altri; questo accade perchè non sono risvegliati, non sono connessi con il Divino, perciò tutto ciò che fanno è mentale. Per cui quando questo principio di Mahasaraswati è risvegliato, iniziano chiaramente a vedere che ciò è mentale, non è la verità, ci dev’essere qualcosa di più elevato. Leggono di tutte le opere spirituali compiute nella religione in cui sono nati; poi iniziano a muoversi verso l’esterno e leggono anche delle altre religioni. Allora giungono a pensare che tutte le religioni dicono la stessa cosa; così si giunge all’Agnya: solo qui si rendono improvvisamente conto del fatto che c’è qualcosa che non va, che la gente accetta queste religioni solo mentalmente, e che ci dev’essere qualcosa al di là di ciò. A quel punto se qualcuno ottiene la realizzazione, non lascia più.

Ma questo principio di Mahasaraswati deve essere risvegliato in tutti i musicisti e gli artisti. Coloro che hanno raggiunto quello stato possono ottenere la realizzazione molto facilmente: ho visto alcune persone, oggi grandi artisti, ma prima di venire da Me poco conosciute, che hanno avuto la realizzazione semplicemente cantando! C’era un uomo che in precedenza suonava i tabla, ma non era molto bravo. Ero a Pune quando lo vidi, e lì suonò molto bene. Io dissi “È quella persona…” Ma qualcuno disse “No, Madre, non è lui: non era un così bravo musicista”. Dissi “Bene, ho portato dei fiori per questi musicisti” e glieli mandai. Corse verso di Me e toccò i miei piedi: “Madre, non mi avete riconosciuto?”. Risposi “Certo, ecco perchè ti ho portato dei fiori”. Non sapevo cosa dire: quanto era migliorato! Ora è un suonatore di tabla famoso in tutto il mondo. È accaduto anche con altre persone, suonatori di sitar, di sarod: così tante persone hanno raggiunto molto! I musicisti venuti da Me, hanno chiesto “Per favore, fate qualcosa perchè possiamo migliorare la nostra creatività”, e Io ho detto “Datevi a Sahaj-“, ecco tutto. Sorprendentemente la gran parte di essi, dopo essere stati risvegliati, sono diventati musicisti molto conosciuti, famosissimi in India. Naturalmente, per quanto riguarda i musicisti occidentali, non so come fare: penso che forse verranno da Me quando avranno la gola fuori uso, dato che gridano così tanto. Ma nel complesso la Mia idea è questa: coloro che hanno raggiunto il livello di Mahasaraswati leggendo, scrivendo, attraverso la creatività, quando giungono ad un certo stato dell’Agnya hanno due alternative. Possono restare delusi, andare a sinistra e pensare che tutto è inutile, oppure, se viene data loro la realizzazione, possono diventare artisti, scrittori molto dinamici, persone che creano qualcosa di valore eterno. Così tanti Sahaja Yogi che non hanno mai parlato su un palco, che affermavano di temere il palco, sono diventati tutti grandi oratori, parlano molto bene e sanno molte cose.

Pertanto il principio di Mahasaraswati è questo: vi rende una persona molto più sottile e diventate coscienti del fatto che la conoscenza grossolana che abbiamo dell’arte e della creatività deve essere più sottile e noi stessi dobbiamo diventare sempre più sottili. Allora tali scrittori piacciono solo alle persone sottili: per esempio William Blake veniva deriso come un poeta pazzo. In India non ho mai letto niente su di lui, l’ho fatto per conto Mio, ma nei collegi, nelle università non hanno mai avuto nessun suo libro. Ma quando andate da queste persone e parlate con loro…c’era un certo Mascaro1 che aveva tradotto la Gita in inglese, una persona splendida. Penso che fosse italiano -ora non c’è più- e viveva vicino a Cambridge. Andai a trovarlo, era molto ansioso di vedermi e quando arrivai, ne sarete sorpresi, fece il Mio arti e disse un mantra in sanscrito: “Oh Dio, sei venuto nella mia dimora. Cosa ho fatto mai nelle mie vite precedenti perchè Tu sia venuto nella mia casa?”. Un così bel poeta! E lo disse in sanscrito: era un maestro in sanscrito. Gli chiesi “Da quale libro hai preso questi versi?” e lui rispose “Li ho composti io”. Era così fantastico; poi disse alcune cose dalla Gita. Era già allora molto anziano, aveva ottant’anni, disse “Madre, forse siete in grado di cambiare questi inglesi, ma io non penso di aver ottenuto niente. Anche quando ho tradotto la Gita, la leggono solamente. Di che utilità è la mia traduzione? Proprio come fanno con la Bibbia, leggono la Gita parola per parola, e tutto finisce lì… a che serve tutto questo?”. Era veramente deluso, così disse “Come farete a sistemare le cose?” “Tenterò”. “Certamente, siete qui, siete un’incarnazione!” disse. Mi aveva riconosciuto così semplicemente! “So che sistemerete tutto”. Mi scrisse anche una lettera molto bella, poi morì. Era una così bella persona. Soffrì molto, nessuno aveva cercato di comprenderlo, disse “Ho parlato con così tanti scienziati e altri: sono assolutamente inutili e molto superficiali. Non penso che in Inghilterra si potrà fare molto, è una nazione molto superficiale”. C’erano almeno venti Sahaja Yogi con Me a sentire ciò! Disse “Sono estrememente superficiali, il linguaggio è superficiale, non sanno nulla dello Spirito e della Kundalini”. Era un’uomo molto colto, e molto, molto profondo. Mi disse che quando stava studiando, gradualmente sentì questo principio di Mahasaraswati; non disse la parola ‘Mahasaraswati’ ma sentì che doveva esserci una conoscenza più sottile, così si dedicò a libri come la Gita. Improvvisamente capì che era ancora solamente una lettura e niente più, proprio come quando si era meravigliato che la gente leggesse la sua traduzione della Gita come la Bibbia. Poi disse “Madre, non so come, ma un giorno stavo pregando a Madre Maria e allo Spirito Santo e ebbi la realizzazione” Per cui era un’anima realizzata. Mi aveva visto in sogno, disse “In sogno siete venuta e mi avete dato la realizzazione”. È sorprendente: mi ha visto in sogno e ha avuto la realizzazione; poche altre persone hanno avuto la realizzazione, ma in particolare lui… ero proprio sorpresa. Per cui quando arrivai a casa sua Mi riconobbe immediatamente dicendo “Vi ho visto in sogno, siete venuta e mi avete dato la realizzazione, avete risvegliato la mia Kundalini”. Potete quindi immaginare come questa persona fosse stabile, e sottile, tanto che giunto all’Agnya ha semplicemente fatto un sogno e ottenuto la realizzazione. Disse “Tutta la conoscenza ora mi è stata rivelata, so molto di più”, poi si sedette con Me e chiese “Potete restare un po’ qui?”. Dissi “Vado via tra poco” ma almeno per cinque ore rimase lì a parlare; non era stanco, non voleva lasciarmi. Un uomo così anziano era seduto ai Miei piedi; Io dicevo “Sedetevi sulla sedia”. “No, sto bene qui, va bene così”.

Questo è ciò che succede quando il principio di Mahasaraswati si sviluppa in noi; ma dovremmo permettergli di crescere. In Sahaja Yoga non ci viene detto di non leggere nessun libro, per niente: dobbiamo leggere; ma in quei libri dobbiamo vedere i punti sottili per conto nostro. Io non leggo scritture, non ho bisogno di leggerle, ma quando ho iniziato a leggere ciò che gli intellettuali hanno da dire, sono rimasta sbalordita. Dicono tutti le stesse cose, non c’è nulla di nuovo “Ciò che IO so, ciò che IO dico…” ecco cosa dicono, ma non c’è niente di nuovo, di speciale. Dicono semplicemente ciò che le scritture hanno già detto; ma facendo questo, come possono propagare ciò? Sarà ancora qualcosa di esteriore, che finirà per essere dimenticato. Non diventa parte integrante di voi. Deve quindi diventare innato e questo è possibile solo se lo Spirito entra nella vostra attenzione, non c’è altra via. Fortunatamente siete tutte anime realizzate e il vostro principio di Mahasaraswati è lì, ma dovete leggere; leggere libri validi e comprendere come Sahaja Yoga è presente lì. Qualsiasi cosa leggiate, sarete stupiti nel constatare che tutti questi libri parlano di Sahaja Yoga. Forse non di tutto, ma di parte di Sahaja Yoga, dato che sono stati scritti in tempi diversi. Ora, con Sahaja Yoga è venuto il momento in cui dovete acquisire la completa e integrata conoscenza del pensiero religioso; ecco come potete capire che tutte le religioni sono integrate. Dopo essere giunta in Sahaja Yoga, la gente non legge più nulla: è sbagliato, dovrebbero leggere e capire ciò che gli altri hanno detto, dove hanno sbagliato. Non dovreste comunque leggere gli scritti di quelle persone, che sapete essere prive di senno. L’altro giorno ho trovato un libro della Christian Science. È tutto ciò che dice la Bibbia, niente di nuovo: dicono “Bisogna fare questo, non bisogna fare quello…”. Ma tutto questo è scritto nella Bibbia; cosa c’è di nuovo? Niente. Non c’è bisogno di una ‘scienza’ per questo, è tutto in evidenza; ma loro stanno accumulando molto denaro spiegando cose che non hanno bisogno di spiegazione! La spiegazione deve venire dall’interno, ecco ciò che manca.  Ora il principio di Mahasaraswati è stato risvegliato dentro di noi e dobbiamo leggere e vedere il lato sottile dell’evoluzione del pensiero: come è cresciuto, come è diventato sempre più sottile e come molte persone al mondo hanno contribuito a questo. Moltissimi artisti, musicisti, scrittori hanno veramente contribuito alla diffusione della via centrale del Sushumna; questo è avvenuto perchè erano anime realizzate, alcune fin dalla nascita ed altre no, e così hanno scritto tutto il possibile sullo Yoga. Per esempio Rabindranath Tagore: all’inizio scrive “Quando Ti incontrerò, Amico mio?” cioè canta la separazione. Dopo un po’ di tempo ottiene la realizzazione, perchè è diventato sempre più sottile e quindi scrive dell’incontro con lo Spirito. Funziona proprio così: alcune persone, grazie alla loro sottigliezza, arrivano alla realizzazione. La stessa cosa accadde con Buddha, anche lui fece lo stesso: rinunciò alla famiglia, a tutto, se ne andò, lesse le Upanishad e tutto il resto, e alla fine arrivato a Gaya si mise a dormire sotto un albero di banyan. Era così stanco, così stufo e scontento, che dormendo ottenne la realizzazione. Questa è la cosa più importante; ma per i buddhisti è più importante quello che fece prima della realizzazione, per cui anch’essi rinunciano a tutto e diventano sanyasi. Nè in questo modo, nè recandosi a Gaya e dormendo nello stesso posto, otterranno qualcosa. Accadde solamente perchè Buddha era un ricercatore puro, sincero: ecco perchè.

I Sahaja Yogi non devono far nulla di tutto questo, possono ottenere la realizzazione semplicemente, perchè penso che la maggior parte di loro, nelle vite passate, abbia superato gran parte dei problemi e si sia resa conto che sono cose prive di senso. O forse lo hanno compreso in questa vita e così sono venuti a Sahaja Yoga. È una grande fortuna per voi essere qui, avere la realizzazione e gioire di voi stessi.

Che Dio vi benedica.

Una cosa che ho lasciato da parte è l’aspetto politico del lato destro. Come vedete, anche in politica la crescita si fa sempre più sottile. Per esempio la Russia era una nazione così orientata al potere, non al denaro ma al potere, che dovette nascere una persona come Gorbachov, per rimettere un po’ a posto le cose. Egli venne nella via centrale, non voleva la completa democrazia americana, la ‘demonocrazia’, voleva una cosa più equilibrata. Fino ad ora non c’è riuscito ma sono sicura che ce la farà un giorno e sarà ricordato in tutto il mondo per il suo grande pensiero e il grande risultato di aver ridotto la pressione tra le due ideologie. Ha agito così bene che ora non siamo più vicini a una guerra mondiale. Ci potrebbero essere piccole guerre qui e là, ma questo è un problema di fondamentalismo, non è dovuto alla politica. Il problema di oggi è proprio il fondamentalismo, originato ancora dal lato destro. I fondamentalisti sono persone di lato destro, e questo li porta a qualsiasi estremo di violenza o di pazzia. Una nuova malattia è nata oggi: coloro che vanno troppo sul lato destro contraggono la ‘Malattia dello Yuppie” per cui la mente cosciente non funziona più, e diventano come rettili. Ho visto portare via persone sulle spalle, come grossi pesci, e metterle su una sedia. Sanno tutto, capiscono tutto con il loro cervello, possono parlare normalmente, ma non possono muovere volontariamente il proprio corpo, le mani, o i piedi. Potrebbero farlo inconsciamente, ma non consciamente: questa malattia è un avvertimento per tutti. Dovete stare attenti.

Anche in Sahaja Yoga non si dovrebbe andare troppo sul lato destro: è molto pericoloso. Alcune persone diventano molto fanatiche e insegnano Sahaja Yoga in modo fanatico. Ogni tanto vedo persone parlare a quel modo: non dovreste mai farlo, siete Sahaja Yogi. La cosa principale è l’amore, la compassione. Tutto deve essere fatto con questa forza, che è una forza vivente, quella che crea questi fiori, che fa ogni genere di belle cose costruttive. Non ci dovrebbe essere mai oppressione, dominazione, comando “Non devi fare così” e organizzazione. Niente di questo genere. È qualcosa di così spontaneo, così bello, funziona semplicemente. Ma come questi alberi devono essere conficcati nel terreno, così voi dovreste essere stabilizzati nel principio di Sahaja Yoga, che è compassione, amore e grazia divina. Se manca questo avrete problemi con la leadership, avrete problemi. Una persona violenta non può stare in Sahaja Yoga: o cambia completamente oppure deve sparire. Non funziona con le persone violente. Potreste essere in qualsiasi posizione, potreste essere ovunque, una persona molto povera o molto ricca, non fa differenza per un Sahaja Yogi. La miglior cosa è cercare di giudicare da sè: se stiamo facendo qualcosa per qualcuno o se stiamo dicendo qualcosa, è benevolente o è violenta? È per la nostra volontà di ‘propagazione’, per un sorta di principio ‘Io sono più santo di te’, oppure è per il bene degli altri?  Quando iniziate a giudicarvi in questo modo vi stupirete di come il vostro sistema, il vostro modo di parlare e di agire cambierà.

Per esempio oggi c’era una donna che non mi voleva lasciar parlare: parlava in continuazione e di cose poco importanti. Comunque Io stavo già risolvendo la cosa, poichè sapevo che non era necessario parlare. È sempre così, bisognerebbe cercare di osservare la cosa come una commedia, in uno stato di testimonianza. Se osservate ogni cosa in uno stato di testimonianza, potete destreggiarvi molto bene in quella situazione, anche se non parlate, se non dite niente, immobili. Nello stato di testimonianza diventate molto potenti, e potete risolvere moltissimi problemi.

Che Dio benedica tutti voi.