Giorno dopo Mahashivaratri Puja, Discorso ai sahaja yogi

Newcastle (Australia)

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(05/2017 SOTTOTITOLI)

S H R I   M A T A J I   N I R M A L A   D E V I

Giorno dopo Shivaratri Puja

Discorso ai sahaja yogi

Laguna di Glenrock, Newcastle, (Australia), 1 Marzo 1992


Mi auguro che abbiate gioito moltissimo del puja di ieri. Oggi volevo parlarvi di certi argomenti sui quali la gente si confonde parecchio. Vi sono certe cose che dobbiamo comprendere in Sahaja Yoga.

Il primo punto è che non esiste fondamentalismo in Sahaja Yoga. Nessuno dovrebbe servirsi delle mie parole o dire: “Madre ha detto così”, nessuno dovrebbe farlo; è così che ovunque si sono formate tutte queste gerarchie nelle chiese. Tutti possono leggere e scoprire (ciò che ho detto).

Non si controlla la gente dicendo: “Madre ha detto così”. Ciò dimostra che state cercando di usare le mie parole per redarguire gli altri. Non è una vostra responsabilità.

Se io dico qualcosa durante il programma di Sahaja Yoga, lo dico perché è una conversazione intima e sincera tra i miei figli e me, vedete. E non dovrebbe essere diffusa in tutto il mondo, attraverso i vostri computer, senza consultarsi, senza censure da parte del leader. Non c’è fretta in Sahaja Yoga. Quindi non si dovrebbe fare. Ora questo l’ho detto con sicurezza.

Nessuno ricorda tutto ciò che ho detto, si usa soltanto il mio nome: “Madre ha detto così nel 1970”. Nel 1970 io non ho mai parlato in inglese. Quindi tutte queste frasi storiche non dovrebbero essere usate. Noi viviamo nel presente. A quel tempo, forse, la situazione era tale per cui potrei aver detto qualcosa, ma oggi la situazione è diversa. Forse, poiché i sahaja yogi stavano appena cominciando ad arrivare in Sahaja Yoga, magari avevano bisogno di qualche direttiva.

È innanzitutto un viaggio. È un viaggio. Supponiamo che stiate attraversando una scarpata: dovete usare un metodo differente. Ma ora state camminando in pianura, sulla terra, quindi non vi comportate come chi scala una montagna.

È dunque un viaggio, un viaggio di Sahaja Yoga verso la nostra destinazione. La destinazione è che dobbiamo emancipare il massimo numero di esseri umani in Sahaja Yoga. Ma non se ne dovrebbe prendere il controllo. Ve lo ripeto: nessuno dovrebbe subentrare ai leader. Io ho designato i leader solo per coordinarmi con voi, ma voi avete una relazione diretta, sempre un rapporto diretto con me. Finora tutte le persone che credevano in Dio non avevano una connessione diretta, ma adesso voi l’avete: perché quindi non servirsi di me? E se ci sono i leader dovete chiedere ai leader. Nessuno dovrebbe agire di testa sua e mettersi a fare prediche. Non ci piacciono le prediche. Ne abbiamo avuto abbastanza. Non occorre fare prediche agli altri. Se dovete fare prediche, fatele a voi stessi, ma non agli altri.

Si deve comprendere che è un processo vivente. Possiamo capirlo da una cellula all’estremità di una radice. Essa è dotata di intelligenza, ha un assoluto controllo di sé ed ha una connessione diretta con il Potere divino. Perciò si muove autonomamente, ma l’attenzione è sulla collettività. La collettività è l’albero. Si muove in una direzione in cui non vi sono discussioni, non vi sono contrasti, nel senso che non vi sono ostacoli. Si muove così.

Se c’è un grosso ostacolo, come una pietra, la aggira, le gira intorno più volte per il futuro albero che deve nascere.

Ciò che ricevete dal passato è l’idea relativa di dove siete arrivati. E dal futuro dovete sapere fin dove dovete arrivare. Ciò è molto importante da capire poiché queste cose si insinuano con grande facilità nella mente occidentale. Non vogliono avere rapporti diretti con me. È per questo che poi comincerete a formare gruppi. Qualcuno salterà su a dire: “Madre dice così”. Fine. È stata alzata una barriera. Un altro dice: “Madre dice così”. Qualcuno userà le mie registrazioni. Qualsiasi cosa.

Non avete assolutamente alcun bisogno di ricorrere a queste cose ed ascoltarle. Se si vuole creare qualcosa si dovrebbe parlarne direttamente a me e non farlo di testa propria. Questo è un atteggiamento molto sbagliato verso Sahaja Yoga.

Prima di tutto, quindi, dobbiamo comprendere che si tratta di un processo vivente. Non potete aggiungergli cose artificiali che freneranno la crescita di Sahaja Yoga. È molto importante comprenderlo. È qui che mi rendo conto che la gente non capisce Sahaja Yoga.

Non potete plasmarlo secondo nessun modello. Si plasma da solo. Agisce da solo. Quindi non possiamo avere nessuna gerarchia, mai. Queste gerarchie alla fine diventano una barriera tra voi e me, e non mi piace. A tutti i leader viene detto che qualsiasi lettera ricevano, qualsiasi cosa abbiano dovrebbero spedirla a me. Vorrei vederle io. Ma a volte alcuni leader si comportano… Specialmente in Australia ho avuto una bruttissima esperienza. Adesso però qui avete un leader molto saggio e assennato. Non credo vi sia qualcosa che non vada in lui. L’unica cosa è che ritengo talvolta sia un po’ troppo mite con certe persone.

Avrebbe dovuto parlare loro chiaramente. Ieri ho dovuto soffrire molto a causa di due signore, poiché lui non ha mai detto loro quanto fossero orribili. Così ho dovuto assorbire parecchio tutte le loro assurdità. Infatti, se il leader è mite lo dominerete. Se è un po’ severo, lo attaccherete. L’unica cosa da comprendere è che è tutto un processo vivente e Madre sta cercando di farlo funzionare in modo più semplice attraverso una specie di coordinatore.

Per esempio, se qualcuno mi scrive per una inezia… voglio dire che mi scrivono per qualsiasi cosa, devo dirvelo. A volte è qualcosa di così assolutamente inutile che rido veramente. Non è necessario chiedermi, ad esempio: “Madre, qui non riusciamo a trovare le spezie indiane”. Tutte queste stupidaggini.

Il secondo punto riguarda i mariti o le mogli. Infatti non dovreste guardare quei film o quei programmi televisivi che mostrano invariabilmente litigi tra marito e moglie. Continuando a guardarli imparerete, adotterete quei comportamenti. Come pappagalli, sapete. Imparate tutte le parole, parole dure da dire a vostro marito o a vostra moglie, e allora vi comporterete in quello stesso modo. E tantissime discussioni si sarebbero potute risolvere facilmente. Io credo che far funzionare il matrimonio sia una prerogativa soltanto della donna, non tanto dell’uomo. Di solito gli uomini non vogliono sposarsi, di solito. Nonostante non abbiano responsabilità, non debbano generare figli, niente, tuttavia non vogliono sposarsi.

Sono anche un po’ spaventati, specialmente in Occidente, non in India. In India gli uomini vogliono sposarsi perché avranno qualcuno che li vizierà, che non ribatterà mai, che li ascolterà, che sarà umile. Così lo vogliono, si sposano. Ma qui in Occidente ho visto che gli uomini non vogliono sposarsi. Ho detto a qualcuno che doveva sposarsi ed è sparito per tre giorni. Questo problema del matrimonio… dobbiamo avere matrimoni. Ma questo problema del matrimonio nasce quando le donne non sanno adattarsi; in maggior parte, devo dirvelo.

La prima cosa è che dovete davvero viziare i vostri mariti. In effetti loro dovrebbero dipendere completamente da voi, in tutto – a quel punto cosa faranno? – ma in modo amorevole. Non in modo oppressivo. Non esigete nulla. Non aspettatevi nulla. Siate garbate, gentili, esprimete il vostro amore. Allora loro ci si abituano e non possono farne a meno. Questi trucchi dovrebbero esservi stati insegnati dai vostri genitori, i quali però potrebbero essere stati come voi, per cui non conoscete i trucchi del mestiere.

Dopo il matrimonio dobbiamo dire: “Noi siamo, NOI”. Non si dovrebbe dire “IO”. Ed anche capire che gli uomini sono diversi dalle donne. Sono diversi. Voi siete le protettrici della società. Loro sono i creatori, ma voi siete le protettrici e dovete avere molta più pazienza e compassione. E l’avete, s’intende. Dovete usare le vostre qualità femminili e vi stupirete di essere shakti per gli uomini. Voi siete il potere per gli uomini. Ecco perché gli uomini devono rispettare le donne. Se essi non rispettano le donne – non per il loro romanticismo e altre sciocchezze, ma come personalità – se non le rispettano, soffrono in ogni modo. Specialmente sotto il profilo materiale. Soffrono in termini materiali ed anche di reputazione.

Alcune donne sono molto esigenti ed hanno troppe aspettative. Può essere che magari guardino le rappresentazioni di Romeo, Giulietta e cose simili. Ma se osservate Romeo e Giulietta capirete ciò che Shakespeare volle comunicare. Egli era un avadhuta[1]. Volle comunicare che queste sono tutte imprese futili. Essi (Romeo e Giulietta) morirono entrambi senza poter mai gioire dello stare insieme. Abbiamo avuto molti problemi del genere anche in Inghilterra, così ho detto: “Che libri leggete?”. La maggior parte leggeva libri d’amore, va bene, ma amore prima del matrimonio. Non esistono libri sull’amore dopo il matrimonio, pensate un po’. Quindi, naturalmente, vi è un problema. Dopo il matrimonio i litigi, prima del matrimonio l’amore. Dunque perché sposarsi?

E quando ho detto che l’uomo è il capofamiglia, non significa che l’uomo debba dominare la donna. Mai. Voi date anche le vostre interpretazioni. A volte credo che qualche cervello sia alla rovescia. Ciò che dicevo è che lui è il capofamiglia. Se io dico che lui è il vostro leader, questo non significa che debba dominarvi. Se il capo della famiglia si mette a dominare, se il cervello si mette a dominare, che cosa accadrà al corpo? È stupido giungere a questa conclusione. Ma voi (donne, ndt) siete il cuore della famiglia. Il cervello può morire, ma il cuore muore per ultimo. Quindi cercate di capire che dovrebbe esistere una totale integrazione tra cuore e cervello. E i bambini sono l’attenzione, nella società di Sahaja Yoga. Quindi, come potete avere qui idee tali per cui, se io dico che lui è il capo, si metterà per questo a dominare il cuore? Come può farlo?

Quindi si prendono alcune parole qua e là e si usano per giustificare le proprie debolezze, in Sahaja Yoga. Ma questo tipo di scappatoia non vi aiuterà ad ascendere. State andando contro voi stessi, non è per il vostro bene. Ciò che vi sto dicendo è che, se cercate di accettare tutte queste idee obsolete in Sahaja Yoga, andrete giù, marcirete. Non serve venire in Sahaja Yoga. Noi siamo freschi, siamo nuovi e vivi. Non accettiamo idee di questo tipo su uomini o donne. Quando ho detto che l’uomo è il capo della famiglia, questo non significa dominare e tormentare la propria moglie. E nemmeno significa che i leader debbano dominare, mai. Non dovrebbero mai dominare. Dovrebbero usare la loro saggezza, amore, compassione e guidarvi in modo appropriato.

Ho ricevuto una lettera molto strana: la moglie di un leader – non il leader, la moglie – ha proibito ad una sahaja yogini di andare a casa sua ed al programma perché io non ero potuta andare a casa di quella yogini. Ci pensate? È assurdo.

Ora, se io glielo dico, lei sarà ancora più dura con quella persona. Ma così facendo non si rende conto di quanti punti perda in Sahaja Yoga. Insomma, io sono una persona estrosa. Posso andare dove mi pare. Ma se pensa che io non sia andata a casa di quella donna, avrebbe dovuto prendersi lei la colpa, invece di addossarla all’altra persona. C’è anche un’altra cosa: “Questa è casa mia”. Questa è la cosa più assurda. “Madre dovrebbe venire a casa mia”. Specialmente con gli indiani è troppo. “Per favore, venga a casa mia, Madre. Venga a cena da me”. Ma chi siete voi? Siete sahaja yogi. Quindi la vostra casa è mia, voi siete miei, tutto è mio. Che motivo c’è di venire a casa vostra? Allora vi distaccate.

Anche questo fa parte della mentalità indiana, devo confessarlo: “La mia casa”. È una sciocchezza, tutte le vostre case sono mie. Se ci vado non significa che vi ami più di chiunque altro. Non significa questo. Devo pur andare da qualche parte, sapete. Qualcuno mi ha chiesto: “Perché è nata nella religione cristiana?”. Ho risposto: “Dovevo nascere da qualche parte”.

Ma è stato meglio per i cristiani, perché i cristiani mentalmente sono dei fondamentalisti, nel modo più assoluto. Mentalmente sono degli assoluti fondamentalisti. Mentalmente. E questo è più pericoloso. Dei musulmani potete capire che sono fondamentalisti perché non hanno quella finezza, sono apertamente fondamentalisti; ma i cristiani sono dei grandissimi fondamentalisti. Ma andare a casa di qualcuno ormai sta diventando un problema per me.

Infatti, se vado a casa di qualcuno, a questa persona viene l’ego: “Oh, è venuta a casa mia”. Ancora una volta, non dovete dire: “Madre, questa è la mia casa”, ma: “Madre, questa è la tua casa”. Se ci vado, bene, se non ci vado bene lo stesso, che importanza ha?

Ora ve lo ripeto, niente deve essere inviato tramite il vostro computer o altro, senza la consultazione e la censura del leader. Può mettermi in serie difficoltà e domani potrei ritrovarmi in prigione. Perché non capite? Intendo dire che voi scrivete tutto ciò che vi sentite. È un comportamento irresponsabile che non riesco a comprendere, e si possono anche affermare cose che non ho mai detto. Ciò denota immaturità. E fretta. Ci si dovrebbe consultare su queste cose e usare discernimento.

La cosa principale è il discernimento. È necessario consultarvi con il vostro leader sulle cose che sono vitali, importanti. Specialmente le cose scritte e pubblicate, le cose che circolano, è estremamente importante che siano viste dai leader. Non c’è fretta. Qualsiasi libro scritto, qualsiasi registrazione da diffondere, qualsiasi cosa dovrebbe essere fatta con il totale benestare e consenso del leader. Direi che il leader deve firmare questi fogli. Allora io posso ritenerne lui responsabile. Ma se vi mettete a fare cose in modo arbitrario, potrebbe essere pericoloso.

Cose semplici; vi dirò ciò che mi hanno chiesto: “Madre, che ne pensa di avviare un Vishwa Nirmala Dharma a Melbourne?”. Io ho risposto che andava bene. Non sapevo che sarebbe stata un’associazione, che ci sarebbe stata un’elezione e così via, niente di tutto questo. Io ho soltanto detto: “D’accordo, (se si tratta) solo di avviarla va bene”.

Vishwa Nirmala Dharma è presente ovunque, ma non hanno nessuna associazione, niente. È semplicemente una specie di società che diffonde Vishwa Nirmala Dharma. Non esiste alcuna organizzazione al riguardo. Noi abbiamo soltanto fondi fiduciari (trust) e non vogliamo elezioni o cose simili. Ripeto, se arrivano persone di tipo sbagliato, Sahaja Yoga sarà completamente espropriato. Quindi potete avere soltanto un fondo fiduciario, e se volete fare qualcos’altro potete costituirlo a parte, ma non dovrebbe essere Vishwa Nirmala Dharma o Sahaja Yoga. Niente da fare. Il fatto che io abbia acconsentito, non significa che dobbiate spingervi fino al punto di creare questa e quella associazione e tutto questo. Per me è una novità. Bene, qualsiasi cosa sia stata fatta deve essere rettificata. Deve essere assolutamente rettificata. Dobbiamo ricondurla ad un livello appropriato, e dovrebbero esserci persone scelte in quanto persone corrette in Sahaja Yoga, che finora abbiano svolto tutto lealmente e siano state veramente molto assennate al riguardo.

C’è anche una proposta secondo la quale dovremmo proiettarci su attività esterne. Se questo significa che dobbiamo andare presso altre organizzazioni, è sbagliato. Tutte queste organizzazioni sono organizzazioni senza vita, non sono organizzazioni vive. Se sono loro a voler venire da noi, va bene, ma noi non dovremmo andare a romperci la testa con loro, poiché non solo incontrerete opposizioni, ma assorbirete negatività da loro. Cercate di capire. Noi non dobbiamo svilupparci così in fretta da accogliere tutti i matti in Sahaja Yoga. Dobbiamo stare molto attenti. Potete avere soltanto sahaja yogi che siano ricercatori, che siano onesti, che siano umili, che non vogliano ricavare denaro o potere da Sahaja Yoga.

Si svilupperà. Si è sviluppato. Pensate: dall’Australia (all’inizio) arrivarono due persone, e guardate adesso quante ce ne sono. Si svilupperà sicuramente, non c’è dubbio, ma non cercate di organizzarlo. Non potete organizzarlo. Se iniziate ad organizzarlo, la crescita può arrestarsi. Avete visto un bonsai, ad esempio: un bonsai, quando lo tagliano e lo organizzano, diventa un alberello, ma non ho mai visto nessun albero crescere di più se è organizzato, mai. Al massimo potete nutrirlo, al massimo potete annaffiarlo, al massimo potete capirne le necessità, ma non potete farlo crescere di più.

Tutte le organizzazioni arrestano la crescita.  Inizialmente potrebbe sembrare che organizzando sia cresciuto. Cosa possiamo dire del Cristianesimo? È come una zucca, non ha significato. Un’assurdità assolutamente vuota e vacua. Come l’Islam: un’altra cosa senza senso. Voglio dire che ammettono che l’Islam non ha niente a che fare con i musulmani, adesso lo ammettono. Che cos’è il Buddismo? Un’altra assurdità.

Se volete questo genere di crescita artificiale, potete ricorrere a metodi artificiali. In realtà noi vogliamo persone solide, un dharma solido, innato in noi. Non dobbiamo ricorrere a queste cose artificiali.

Ora si usa moltissimo fertilizzante artificiale e la gente si sta ribellando perché pensa che tutte queste sostanze artificiali siano nocive per noi.

Permettetegli dunque di funzionare attraverso la grazia di questo Potere Divino in modo più naturale, piuttosto che creare questa e quella organizzazione artificiale. Credo che alcuni di voi siano stati ad Harvard, o qualcosa di simile, per apprendere a sviluppare gli affari, ed è per questo che cercate di svilupparlo; ma alla fine arriva la recessione. Tutti coloro i quali hanno studiato ad Harvard sono responsabili in tutto il mondo, e in tutto il mondo c’è la recessione. Penso che questa università dovrebbe essere chiusa.

[Hindi: Shri Mataji dice qualcosa a proposito del bicchiere.]

Ora, riguardo ai vostri figli, ho studiato veramente la natura dei bambini occidentali. La natura dei bambini occidentali è tale che la loro attenzione non è mai sulle cose giuste. Non è sugli studi. Direi che non è per niente sugli studi; ma sul cibo, sì. In Inghilterra, ad esempio, chiedevano fagioli stufati al mattino. Ora, questi orribili fagioli in scatola che davate loro non sono assolutamente adatti al clima indiano e non fanno bene. Se osservate le condizioni di salute di un occidentale, quando va in India gli viene la diarrea. Non potete sopportare il caldo, non potete sopportare il freddo, ad ogni cambiamento state molto male. A prescindere da questo, siete sempre stanchi. Dovete fare introspezione. Per ogni inezia che fate, siete stanchi. Insomma, l’ho notato nei film, da tutte le parti ed anche in televisione: la gente piomberà a sedere sospirando. Che lavoro hanno fatto, Dio solo lo sa. Sempre a sospirare. Per quale motivo? Il motivo è il pensare troppo.

Lo stesso con i vostri matrimoni. Vi mettete a pensare: “Quali sono le mie priorità? Che cosa dovrei fare?”. Vi mettete ad analizzare. Fate semplicemente fate ciò che volete fare! A questo eccessivo pensare si deve la vostra predisposizione alle malattie.

Naturalmente, il Muladhara è uno dei chakra più importanti, è indubbio. Se il Muladhara è debole potete contrarre qualsiasi malattia, come il cancro, l’AIDS, la schizofrenia, la malattia degli yuppie, anche le malattie intime: l’herpes e tutte queste cose sono molto comuni in Occidente. Ma non in India: lì sono poco diffuse grazie ad un forte Muladhara. Quindi adesso il problema principale è come rinforzare il vostro Muladhara.

La seconda cosa è che il cibo che mangiate qui non è molto fresco. Cercate di mangiare cibo fresco. Almeno in Australia potete procurarvelo per quanto possibile. Assumete più carboidrati; se pensate troppo è meglio assumere carboidrati.

Voi siete molto preoccupati di ingrassare o altro. Io non so perché vogliate essere magri, che necessità ci sia.

Anzi, una persona un po’ paffutella assorbe molto meglio le vibrazioni. Lo sapete che le vibrazioni si depositano sul grasso? Medhasthita – si depositano sul grasso.  Ed è per questo che arrivano ai nervi, perché i nervi sono fatti di grasso. Anche il vostro cervello è fatto di grasso.

Quindi questa nuova idea di avere intorno delle zanzare… a volte, sapete, sono spaventata, penso che da un momento all’altro quella persona cadrà a terra.

Qualsiasi cosa vi sia inculcata in testa l’accettate. Ecco perché gli imprenditori vi controllano assolutamente, non ne avete idea. È perché non abbiamo quella saggezza per capire. Adesso hanno detto: “Bene, non dovreste mettervi l’olio in testa, va bene? Mai mettere olio”. Così diventate calvi e loro possono vendere parrucche. Ci sono tutte queste cose.

Potete mettervi l’olio prima, la notte prima; per far crescere bene i capelli dovete nutrirli, perché li fate morire di fame? Cosa ci sia di male nell’olio non riesco proprio a capirlo. Dovete anche massaggiarvi il corpo con l’olio. È molto importante. Se qualche volta il sabato usate l’olio per massaggiarvi il corpo, è un’ottima idea. Massaggiatevi anche la testa, dovete aver cura di voi. Ma poiché vige la moda di non mettere olio, non avete neanche un po’ di olio a portata di mano. Usavano tutti mettere l’olio, se guardate i film di circa trent’anni fa, erano tutti ben… nessuno aveva i capelli secchi, avevano tutti bei capelli lucenti. Erano considerati molto attraenti. E allora, quando avete questo tipo di capelli da bhut, tutti i bhut assumeranno il controllo, perché penseranno: “Questa è la testa per me!”.

Quindi cercate di capire ciò che fa bene al vostro corpo e ciò che dovreste fare. Massaggiarvi il corpo è un’ottima cosa. Penso che senza olio io non potrei esistere, davvero. Infatti il mio lavoro è sul Sahasrara, e se io non nutro i miei capelli, diventerò completamente calva o matta, una delle due. È molto calmante massaggiarsi i capelli, molto calmante per i vostri nervi, per tutto, e voi siete anime realizzate, le vibrazioni fluiscono. Dovreste massaggiarvi ben bene la testa.

Prendetevi un’ora il sabato. Il sabato è il giorno di Shani, il giorno di Saturno, il giorno di Shri Krishna, il quale è molto goloso di burro ed olio. Tutte queste piccole, piccole cose andrebbero comprese.

Inoltre, voi amate moltissimo il sole. Questo posso capirlo. Ma non capisco perché in Australia amiate il sole, dal momento che c’è n’è così tanto. Ma poiché è una moda in Occidente, andiamo tutti al sole, al mare, rovinandoci la pelle. La vostra pelle non può essere abbronzata, a meno che non usiate prendere il sole come una specie di trattamento. Va bene, se c’è molto sole, potete andare in giro. Gli indiani si meravigliavano degli inglesi, e c’era un detto secondo il quale al sole sta solo un inglese o un cane pazzo: neppure un cane sano di mente ci andrà. Tutte queste cose andrebbero comprese.

Anche l’igiene personale deve essere osservata. Usate molta acqua per lavarvi le mani, ed ogni volta che si usa la toilette si dovrebbe usare l’acqua. È molto importante. Diversamente il vostro Muladhara non potrà mai essere a posto.

Mi stupisce che i vostri figli non vogliano lavarsi i denti e, se si dice loro che devono lavarseli, si mettono a piangere. Se dite loro che devono fare il bagno, si mettono a piangere. Pensate, in quel caldo opprimente dell’India non vogliono fare il bagno e puzzano. Ma quando glielo dite (rispondono): “Anche i nostri genitori puzzano”. La loro bocca puzza.

In India dobbiamo lavarci i denti almeno due volte, una la mattina ed una la sera. Come minimo. La sera tutti ci laviamo i denti, in India. È molto importante. Ora, queste sono cose piccolissime che la nostra cultura in India ci ha già insegnato molto tempo fa, credo. Insomma, noi non dobbiamo dirlo a nessuno, vi chiederebbero perché dite simili ovvietà. Ma i bambini dovrebbero amare farlo, quindi il metodo, quando crescono, è portarli in bagno e renderlo divertente: “Ora vediamo, ci laveremo i denti, tu ti lavi i tuoi denti ed io mi laverò i miei. Adesso vediamo chi li ha più bianchi”; così. Rendetelo divertente. Siete voi che potete insegnare loro una corretta igiene. Poi il bagno.

Tutte queste piccole, piccole cose sono molto importanti per voi ed i vostri bambini. La parte relativa all’igiene, l’igiene personale, è molto scarsa. Certo, la vostra casa è molto, molto pulita, nel modo più assoluto. Se qualcosa cade sul tappeto, immediatamente la raccoglierete perché questo tappeto in seguito potrebbe essere venduto. Vi prendete cura di qualsiasi cosa commerciabile. Anche i vostri denti si possono vendere, non dovete trascurarli; però non ci starete attenti. Voi siete molto attenti a tutto ciò che si può vendere: molto attenti alla casa, molto attenti ai tappeti, ma tutto ciò che non è commerciabile non vale niente.

Ora, in Sahaja Yoga, dovremmo renderci conto che non si può vendere niente. Qualsiasi cosa abbiamo e possediamo, la terremo per noi o la daremo ai nostri figli o la regaleremo agli altri. Non venderete niente. Sono tutti venditori. La casa è da vendere, allora siete molto pignoli riguardo alla casa. Se qualcosa si guasta sgriderete i bambini. Eravamo sorpresi che questi bambini fossero più attenti a cose insignificanti come i tappeti che ai propri denti.

Qualcosa cadeva sul tappeto e immediatamente accorrevano tutti a pulire il tappeto, così abbiamo iniziato a chiederci che cosa avessero. Non è un loro compito. È questa la formazione che hanno. Qualsiasi cosa vendibile cercano di tenerla bene.

Quindi dobbiamo modificare la nostra mentalità e dire: “Qualsiasi cosa abbiamo non la venderemo”; oppure talvolta dovete vendere la casa, va bene, ma non è così importante. In ogni caso, che la casa sia pulita o sporca, spunterete lo stesso prezzo. Questa è la mia esperienza. Che la decoriate o no… anzi, la gente ama le case non decorate a causa del proprio ego, è molto sorprendente.

Noi avevamo acquistato una casa a Hounslow, una parte apparteneva ad una sahaja yogini ed una parte a me. Io non ebbi tempo per decorarla o altro mentre lei, poverina, spese molto denaro per decorarla; e ci abitavano anche alcune persone. Naturalmente lei ci guadagnò un po’ di denaro, comunque sia, ma la mia casa fu venduta ad un prezzo più alto della sua. Perché? Dissero: “È già pronta, non possiamo farci nulla”. Quindi c’è anche questo ego per cui dovremmo poter fare qualcosa in casa. Di conseguenza non fa differenza, in ogni caso non pagano per i vostri tappeti e le vostre cose. Ma la gente è così esigente riguardo all’arredamento, riguardo a tutto.

Questo è materialismo.  È assoluto materialismo, nel senso che cerchiamo di avere cose solo per rivenderle. Al contrario, dobbiamo cercare quali sono le cose belle fatte a mano. Ciò che possiamo avere è qualsiasi cosa fatta a mano. Possiamo avere poche cose ed esse possono essere date ai vostri figli, alla discendenza.

A volte anche l’idea delle antichità…

Chi è quel bambino? Per favore, portatelo via. Chi è il bambino? Chi è il bambino che piange? Dovete scoprire perché il bambino piange durante il mio programma. Deve esserci qualcosa che non va. Deve essere qualche baddha. Se un bambino piange in mia presenza, o è spaventato, significa che è presente qualche baddha che dovreste cercare di rimuovere.

Ora dunque dobbiamo cambiare atteggiamento verso noi stessi. Noi siamo persone particolarmente benedette, dobbiamo prenderci cura del nostro corpo, prenderci cura dei nostri figli, di ciò che è molto più importante delle cose materiali, ossia lo Spirito. Così, alla fine, arriviamo al punto che lo Spirito che ci ha dato tutta questa bellezza, che ci ha dato questo chiaro di luna nella nostra vita, questa luce del sole nel nostro lavoro, ci ha resi così dolci.

Dopo tutto che cosa abbiamo fatto per lo Spirito? Per soddisfarlo, per gioirne? La cosa più importante per noi è lo Spirito, e noi dovremmo cercare il conforto dello Spirito. Più penserete al vostro Spirito, più entrerete in profondità ed anche la gioia che otterrete sarà molto profonda e vi stabilizzerete, molto ben radicati nella spiritualità. Quindi dovete pensare continuamente: “Sto facendo questo per la mia crescita spirituale?”

Voglio dire, in un luogo come l’Inghilterra la gente si alza alle quattro per meditare. Niente da fare. Questa volta erano molto numerosi, ho detto a tutti questi inglesi: “Voi siete venuti ogni volta a Ganapatipule, non potreste ridurre il vostro numero?”. Loro si sono sentiti molto tristi: “Madre, ne abbiamo bisogno, dobbiamo venire”. Ma io ho detto: “Questa volta potete evitarlo, arriveranno molte persone, e se ce ne sono troppe…”. Infatti sono arrivate da altri Paesi quasi centocinquanta persone, sapete, che neppure pagavano e che non erano (ancora) proprio dei sahaja yogi. Così ho detto che dobbiamo occuparci di loro. (Gli inglesi) hanno risposto: “Madre, ma noi non possiamo farne a meno. Dobbiamo essere lì. Non possiamo farne a meno”.

C’è dunque questa comprensione. Io sono molto felice che siate tutti riusciti a venire fin qui, e vi siate sistemati così bene. Vivete in tende e gioite delle scomodità perché avete il conforto del vostro cuore, il conforto del vostro Spirito.

Così, di fatto, siamo improvvisamente saliti molto in alto, e tutto ciò che ho detto ieri non era in alcun modo per stuzzicare la vostra vanità, ma era la verità. Vi ho detto solo la verità. È la verità per almeno il novantacinque per cento delle persone di Sahaja Yoga. Esse però dovrebbero anche entrare sempre più in profondità e gioire di se stesse e della collettività.

Ora posso parlarvi di alcune cose in generale. In primo luogo, se dovete fare qualcosa di straordinario, dovete consultare i vostri leader. Si tratta del vostro discernimento. E l’ultima cosa, ma non meno importante, è che tutti i leader si lamentano che nessuno vuole pagare assolutamente niente per Sahaja Yoga.

Vedete, in effetti, come sapete, qualsiasi somma mi diate per i puja, io compro argento per voi e a voi viene data una quantità di argento equivalente a quella che si darebbe agli europei.

Ma riguardo al denaro del puja, è molto basso. Prima usavano darmi soltanto un dollaro. Era tutto in monete che ovviamente ho portato indietro, ma diversamente tutto quel che c’è è… Io non lo uso per me, non ne ho bisogno.

Di norma dovrei, perché viene dato a me, ma ho pensato che se invece vi do argento, per i puja avrete argento che è molto importante e sarà di ottimo auspicio.

Ma la gente è piuttosto riluttante a pagare. Sono d’accordo che voi adesso avete problemi di denaro; ma forse uno dei motivi di ciò può essere proprio questo. Sapete, voi pagate meno che in tutto il resto del mondo. Nessuno paga così poco. Pagano almeno ventuno e undici, anche in India. Come minimo. Quindi, qualunque cosa sia, qualsiasi cosa vada bene per voi, io non dirò nulla; che raccogliate di meno o di più vi darò l’argento perché siete molti e devo farlo.

Io metto sempre il massimo importo tra voi e l’Europa. Anche voi siete un continente come l’Europa, ma occorre comprendere che, quanto meno, dovremmo pensare a fare veramente qualcosa per Sahaja Yoga. Che cosa possiamo fare per Sahaja Yoga?

Come sapete molto bene, io ho usato molto del denaro di mio marito e farò ancora qualcosa in Australia, poiché credo che in Australia farà benissimo alla gente e posso impegnare il mio denaro per loro. Nondimeno, la gente non capisce perché mio marito mi permetta di farlo.

È perché lui sa che questo gli procura ogni benedizione. Mi ha detto molte volte, lo ha detto ad un gruppo di persone, lo ha detto apertamente ai sahaja yogi, che tutti i riconoscimenti che ha ricevuto sono grazie a sua moglie, però Lei lavora per Dio.

Ma io volevo dire che anche voi avete donato molto denaro. È la generosità; e se donate, poi ricevete anche da un’altra parte. Io però non lo voglio assolutamente per un mio tornaconto personale, ma è un segno della vostra generosità. È una cosa comune da parte di tutti i leader: il leader di Melbourne dice che nessuno vuole pagare, vogliono solo trarre profitto da Sahaja Yoga.

Questo non è molto positivo dal punto di vista di Lakshmi. Si deve anche capire che, una volta aderiti a Sahaja Yoga, che paghiate o che non paghiate niente, voi pensate di essere una responsabilità (a carico di Sahaja Yoga): anche questo è molto sbagliato. La gente vuole aiuto per ogni inezia. Certo, deve essere aiutata. Cerchiamo di aiutare chi non ha denaro o che è… ma diventano una specie di peso e poi si aspettano così tanto dagli altri sahaja yogi, o anche da me, che non si riesce a capire.

Voglio dire, sposate qualcuno e quella persona diventa un grattacapo, lettere su lettere, telefonate su telefonate. Non va bene. Certo, se un bambino è malato, va bene, potete informarmi, ma un bambino collerico, che si comporta male, per me diventa un problema. Forse voi siete stati collerici, forse litigate con vostra moglie o vostra moglie litiga con voi, può essere per questo. Perché non correggere questo aspetto? Si pensa che anche la più piccola cosa debba essere risolta da Sahaja Yoga. Sahaja Yoga deve occuparsi di questo, Sahaja Yoga deve occuparsi di quello.

Si dovrebbe comprendere che Sahaja Yoga è una responsabilità per voi, ma voi non siete una responsabilità a carico di Sahaja Yoga. Questo è l’atteggiamento migliore. Certo, in un certo senso siete una responsabilità (a carico di Sahaja Yoga, ndt).

Ma quale dovrebbe essere il vostro atteggiamento? Siete abbastanza maturi? Quando un figlio cresce e matura poi si prende cura dei genitori. Allo stesso modo dovete essere voi a prendervi cura di Sahaja Yoga, invece di essere Sahaja Yoga a prendersi cura di voi continuamente, e importunando i sahaja yogi per questo.

Ci si deve rendere conto perfettamente che Sahaja Yoga non è responsabile di voi. Siete voi responsabili di Sahaja Yoga. Sahaja Yoga vi ha dato moltissimo. Dio ha fatto così tanto per voi; che cosa abbiamo fatto noi per Dio? Pensate sempre così. Se cominciate a pensare così, più lavoro dedicate a Sahaja Yoga, più usate la vostra mente per Sahaja Yoga, vivendo in modo equilibrato e corretto, più siete aiutati, più crescete e più gioite. È così.

Quindi, in un certo senso, il discorso di oggi è per tutti voi, infatti non so cosa riguarda chi. Però non dovreste riferirlo a qualcun altro, ma accettare per voi stessi che non saremo dei pesi per Sahaja Yoga, ma dei sostegni. Noi dobbiamo prenderci cura di Sahaja Yoga, e questa è una bellissima attitudine. Questa è la mia attitudine.

Io non ho bisogno di Sahaja Yoga, proprio per niente. Perché dovrei averne bisogno? Io non devo fare Sahaja Yoga. Ma io sono preoccupata di Sahaja Yoga, dei sahaja yogi. Per me loro sono tutti mie responsabilità. Devo occuparmi di loro, devo preoccuparmi di loro, devo ascoltarli. Ricevo lettere e via dicendo. Insomma, se qualcuno dovesse fare un lavoro di questo genere, nessuno lo accetterebbe. In ogni modo io devo sostenerlo poiché il mio Spirito ne trae soddisfazione. È per la soddisfazione, per la mia personale soddisfazione; non lo faccio per la vostra soddisfazione, lo faccio per la mia soddisfazione. È egoismo.

Dunque, quando acquisite questo stato del Sé, capirete ciò di cui ha bisogno il Sé e indirizzerete la vostra mente a questo; e sarete sorpresi che mettersi a fare qualcosa per gli altri, per Sahaja Yoga, è molto gratificante e molto simile ad una preghiera. Tutto è una preghiera. In Sahaja Yoga, qualsiasi cosa facciate per Sahaja Yoga è una preghiera, è un rapporto. È l’unione con Dio. È ciò che chiamiamo adorazione. E quando inizierete a farlo non vi preoccuperete di chi vi critica, di ciò che la gente vi dice, niente, ma sentirete un tale rapporto e comprensione.

Sono certa che questo puja a Shiva vi stabilizzerà sicuramente ad un livello molto più elevato, ne sono sicura, e vi renderete conto di dove siete.

Sono molto felice che sia stato organizzato qui un puja a Shiva. Una volta è stato organizzato in Europa. Era completamente flagellata da bufere e nevicate e ogni altra cosa, ma in molti arrivarono a Roma per il puja a Shiva. Mi avevano chiesto tutti: “Madre, dovremmo celebrare un puja a Shiva”. E fu tutto così sorprendente che arrivarono dalla Grecia e da ogni parte guidando non so fin da dove, e c’erano sempre notizie di nevicate e alluvioni, ma erano tutti lì.

E all’improvviso mi accorsi che il livello si era elevato poiché qui (in Sahaja Yoga) siamo in contatto diretto con il nostro Spirito. Qui veniamo a conoscenza del nostro Spirito, siamo in obbligo verso il nostro Spirito per ciò che ha fatto per noi, lo rispettiamo. Ed è così che ho visto un indiscutibile mutamento, ed il conseguimento improvviso di un livello molto elevato. E sono certa che questo accadrà anche agli australiani.

Dimenticate ormai le vostre piccole differenze, le lotte per il potere, le lotte per sciocchezze di denaro, provate ad essere a posto.

Vi sono alcune persone che hanno preso blocchi a causa di questa assurdità a Melbourne. Dovrebbero tutti purificarsi, mettersi a posto e prendersi cura di se stessi. Tutte le mie benedizioni siano con voi.

 

Dio vi benedica.

[Hindi: Se volete tutti cantare delle canzoni, poi ci sposteremo.]

Mi accomiaterò da voi. [Hindi: Avete portato i regali?]

Al momento del commiato voglio dare una piccola cosa a tutti i leader poiché voglio che scrivano un diario. È per gli altri leader, tranne che per il nostro leader principale, il leader nazionale. Questo è per tutti.

Yogi: John Henshaw di Melbourne.

Shri Mataji: Stai bene, John? Bene, adesso cerca di tenere bassa la tua pressione sanguigna, evitando di discutere, di ribattere a tutte le sciocchezze, d’accordo? E rivolgi la mano destra verso la fotografia, conosci il trattamento per il lato destro. Che Dio ti benedica.

Shri Mataji: Brian Bell.

Yogi: Brian Bell.

Shri Mataji: Si. Dio ti benedica.

Yogi: (Nome inaudibile).

Shri Mataji: Dio ti benedica.

Yogi: (Nome inaudibile).

Yogi: John Fisher.

Shri Mataji: È solo per le persone provenienti dai luoghi che ho visitato ed anche per i diversi stati (dell’Australia) che avete, ma sapete, la vostra dogana è così strana che è meglio dar loro un bandhan, poiché non posso portare regali per tutti voi.

Questa è l’unica cosa che non mi è piaciuta dell’Australia. Infatti sono molto rigidi e davvero strani. I regali sono permessi in ogni nazione fuorché nella vostra.

Quindi adesso… [Hindi: Volete cantare qualcosa?] poi dovremo andare. Devo tornare, tornando a…[Hindi: Che ore sono?]

Devo partire per Sidney, adesso.

[Hindi: Cantate quello che vi fa piacere.]

Yogi: Tutti i musicisti prendano posto prima possibile.

Yogini: (dà una fotografia in regalo) Madre, per favore, la prenda.

Shri Mataji: Oh, in questa sono ritratti i bambini. È una bellissima fotografia, devo dire. Sono così felice di loro. Grazie molte, è bellissima.

 

(Il video continua con un programma musicale, durante il quale molti yogi si recano uno dopo l’altro a parlare con Shri Mataji.)


[1]  Avadhuta: Persona completamente realizzata.