Shri Fatima Puja

Mövenpick Hotel Istanbul, Istanbul (Turkey)

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(03/2018 SOTTOTITOLI)

S H R I   M A T A J I   N I R M A L A   D E V I

Shri Fatima Puja

Istanbul (Turchia), 18 Maggio 1993


Scusa (inaudibile) questo è (inaudibile). Rovinerete il tappeto, state attenti.

Per favore, sedetevi. (Accenna alla mancanza di un microfono) Va bene. Spero riusciate a sentirmi fin laggiù. Ci riuscite? Magari venite un po’ avanti.

Oggi è una grande gioia essere tutti qui, in Turchia, a celebrare il Puja a Fatima.

Come sapete, Lei era la figlia di Maometto ed era sposata con Alì. Aveva due figli, Hassan e Hussein, i quali alla fine furono uccisi a Karbala da quei fanatici che, a quel tempo, si chiamavano Sunniti.

Tutto ciò accadde perché esisteva il fanatismo; e il fanatismo induce le persone a pensare sempre di essere nel giusto e di avere tutto il diritto di essere in collera, di persuadere, di convincere l’altra parte, l’altra persona. E questi fanatismi si sono sviluppati da tempo, non è una novità. Ormai è del tutto evidente che in questo mondo il nostro problema principale è costituito dal fanatismo.

Fatima perse i Suoi due figli. Lei era l’incarnazione di Gruha Lakshmi e risiede nel nostro Nabhi sinistro. Quindi, tutte le malattie connesse con la milza, tutti i problemi connessi con il vostro Nabhi sinistro, possono essere corretti soltanto da Fatima. Per questo dovete mantenere Fatima risvegliata dentro di voi. Qui siamo nella cultura islamica, possiamo dire che questo è un luogo di cultura islamica; e, nella cultura islamica, alla donna di casa veniva assegnata una posizione di grandissimo rilievo.

Al tempo di Maometto vi erano continui combattimenti, lotte e guerre fra diverse tribù. Come risultato, moltissimi giovani uomini furono uccisi. Sopravvissero solo uomini molto anziani ed anche moltissime donne. Questa è la ragione per cui Maometto disse: “Potete sposare quattro, cinque mogli, ma non potete permettere loro di restare non sposate, altrimenti avranno relazioni al di fuori del matrimonio. Sarebbe la più grande rovina per l’Islam, per questa religione”. Dunque Egli comprese che, se le donne non si mantengono assolutamente caste, assolutamente pure, non può esistere il regno di Dio.

In sanscrito esiste un detto: “Yatra narya pujyante tatra ramante Devata”, che significa: “Laddove le donne sono rispettate, venerate e venerabili” – non nel senso che debbano essere venerate, ma che siano rispettabili – “solo lì esiste il regno di Dio”.

È dunque questa la grandissima responsabilità delle donne. Dalla vita di Fatima dobbiamo sapere che Lei non usciva (mai) di casa, rimase una donna di casa. E crebbe i Suoi due figli in modo che dovessero combattere la guerra contro il fanatismo, alla quale partecipò anche Suo marito. È così che si dimostra la potenza della donna di casa, che resta in casa, sembra semplicemente una madre, ma quanto è potente!

Ma in questi giorni sono saltate fuori idee di nuovo tipo. Gli uomini, inoltre, sono stati molto crudeli e molto aggressivi con le donne. Come risultato constatiamo che esiste una forte ostilità nei confronti degli uomini e si è creata una profonda spaccatura fra uomini e donne. Inoltre, visto il modo in cui gli uomini hanno iniziato a diventare licenziosi, pervertiti, a frequentare donne di facili costumi, anche le donne per bene hanno pensato: “Perché non diventiamo così anche noi?”. Ed hanno iniziato, anche loro, a fare cose sbagliate che non avrebbero dovuto fare. In questo modo l’intera società è crollata.

Gli uomini sono responsabili della politica, dell’economia e, come amministratori, anche della nazione; ma le donne sono responsabili della società. Che sia in casa o fuori, che lavori in casa o fuori, lei è responsabile della salvaguardia della società.

A volte ad una donna sembra di essere dominata, che suo marito la domini, che la famiglia del marito la domini; ma è la qualità della donna che innalza il livello della società.

E non solo questo, ma, a quel punto, viene rispettata anche nella famiglia. Una donna di casa svolge un ruolo molto importante, forse non ci rendiamo mai conto di questo.

Ora qui vediamo molte luci in cui scorre l’elettricità. Ma qual è la sorgente dell’elettricità? Non è forse molto più importante di queste luci?

Quindi, gli uomini non sono altro che l’energia cinetica, possiamo dire, mentre quella potenziale è la donna di casa. In questi giorni, però, la situazione sta diventando molto strana.

Sono rimasta sorpresa, anche quando sono andata in Italia, di come le donne siano venute meno alla loro dignità e vogliano apparire attraenti agli occhi di ogni uomo. Che bisogno c’è?

È una ricerca senza gioia quella verso cui gli uomini si stanno indirizzando, e le donne stanno assolutamente venendo meno alla propria dignità. Questa mancanza di dignità delle donne non darà loro alcuna forza, né gioia. So che si sentono molto tristi per il modo in cui gli uomini le trattano, ma voi dovete avere una personalità vostra. Dovete avere una vostra consapevolezza che siete donne, siete shakti e nessuno può reprimere la shakti. Ma se non conservate la vostra personalità o la vostra castità, non potrete raggiungere il vostro scopo nella vita. E lo scopo della vostra vita è dare forza a vostro figlio, a vostro marito; a tutta la società la donna dà forza.

Anche io sono una donna, come sapete, e anch’io ho una famiglia. Con tutti i poteri che ho, non li ho mai esibiti con loro. Ho sempre ascoltato mio marito, gli ho obbedito, sebbene qualche volta sia stato anche molto irragionevole. Proviene anche lui da una società orientata maggiormente verso l’islamismo.

Ma era solo uno scherzo per me, perché pensavo che fosse semplicemente come un bambino e di dover essere molto paziente con lui.

Dice sempre che grazie ai miei poteri ha ottenuto tutto nella vita. Lo dice sempre davanti a tutti. Questo non lo so, ma certamente mi sento molto soddisfatta della mia vita matrimoniale. Non penso mai, come altre persone, che dobbiamo cercare di dominare il marito, che dobbiamo combatterlo, che dobbiamo avere il diritto di farlo. Il nostro diritto risiede in noi stesse, nei nostri poteri.

Anche gli uomini devono capire che devono rispettare le donne. Insomma, non al punto che lei possa dirvi di fare qualcosa di sbagliato, così da perdervi per questo. Non è questo il modo. Questa è schiavitù. Gli uomini devono essere uomini. Questo non significa in alcun modo che le donne siano dominate dagli uomini. Io non mi sono mai sentita così. Infatti, se avete i vostri poteri, comunque possa essere il marito, alla fine lui dovrà arrivare a capire cosa siete. Dovrà rendersi conto di ciò che siete. Nella mia vita ho constatato molte volte che ha funzionato in questo modo.

Io non dicevo mai niente. Se lui era arrabbiato, io rimanevo calma. “D’accordo, non ha importanza. Dopo tutto lui deve combattere fuori e ha bisogno di sfogare la sua collera su di me. Non potrebbe farlo con gli altri: se si comportasse così con gli altri, lo picchierebbero, quindi è meglio che sfoghi la sua collera su di me”. E io non ho mai, mai avuto la sensazione che lui mi dominasse. L’unica cosa che pensavo era: sta sfogando la sua ira. Ma ho visto che, ogni volta che gli dicevo qualcosa, ci rifletteva. Durante la sua vita io ho preso undici decisioni che lui ancora ricorda una ad una; e riconosce che sono state molto, molto importanti. Per altre cose, non gli dico mai cosa fare. La cosa più importante era il principio.

Ormai anche lui si è reso conto che io ho una missione molto importante, così mi ha dato denaro, tempo e una totale libertà. Ma prima mi sono dovuta dimostrare una moglie molto saggia e devota.

Dovete capire che gli uomini nell’insieme sono molto diversi. Loro sono estroversi e, qualsiasi cosa interessi moltissimo alle donne, a loro non interessa.

Va bene, poiché le donne e gli uomini sono complementari. Come Alì che era fuori ad occuparsi di tutto, mentre Fatima Bi era in casa e non usciva mai, ma Lui sapeva da dove proveniva la Sua sorgente di energia.

Poiché le donne non sono state mai rispettate come shakti, hanno iniziato a indirizzarsi verso queste moderne idee occidentali: “Dobbiamo combattere gli uomini, sono problematici, ci fanno soffrire e dovremmo vendicarci”. In questo modo la società non può funzionare.

La responsabilità delle donne è molto maggiore di quella degli uomini. Gli uomini devono semplicemente andare in ufficio, sbrigare qualche lavoro e tornare a casa. Le donne per tutta la vita devono generare l’energia per la crescita dei figli, la protezione del marito e per tutte le cose sagge che esse devono compiere. Ecco perché in India diciamo: “Una donna deve essere assolutamente rispettata e rispettabile”. Inoltre ho visto che dappertutto, non solo in India, le donne, se sono casalinghe, sono sempre rispettate.

Per esempio, quando partecipo ad una cerimonia con mio marito, sono rispettata quanto lui.

Per esempio, il suo vice non è rispettato quanto lo sono io, il suo segretario non sarà rispettato. Nessuno. Io, in qualità di sua moglie, sono rispettata allo stesso modo, perché sono sua moglie. Nessuno mi guarda con aria di superiorità perché sono la moglie di qualcuno. È così dappertutto.

Vi racconterò il caso di una signora che ho conosciuto. Lei pensava di essere una persona molto brillante, sapete, sempre preoccupata del corpo, di essere molto magra e così via, voleva attrarre tutti gli uomini e faceva cose di ogni genere. Indossava i jeans e, sapete, era piuttosto anziana. Suo marito era un uomo importante, un capo di governo, molto più anziano di noi. Un giorno fummo invitati tutti a cena. Lei non c’era, allora in molti chiesero: “Dov’è sua moglie, dov’è sua moglie?”. Lui rispose: “Non so dove sia. Doveva venire qui”. Anch’io mi stavo chiedendo dove fosse, dove si fosse cacciata. Infatti c’era un posto per lei, un posto speciale.

Ebbene, prima di sedermi per la cena, andai in bagno; e lei, poverina, era seduta lì in un angolo. Chiesi: “Perché si è seduta qui?” Lei rispose: “Mi hanno fatto sedere qui. Non so cosa fare”. La accompagnai fuori e chiesi: “Perché l’avete fatta sedere lì?” – lei credeva di essere molto brillante, si era fatta una bella acconciatura, somigliava ad un’attrice – (Risposero:) “Oh, è la moglie?”. Ed io: “Sì”.

“Oh, mio Dio! Pensavamo che fosse la segretaria. Come può essere? Non ha alcuna dignità con il suo stupido abbigliamento. Come si può credere che sia la moglie? Non ha la dignità di una moglie di un signore indiano così altolocato”. E la poveretta era restata lì seduta per mezz’ora, a fumare (risate). Non riuscivano a crederci.

Allora mi chiesero: “È sicura che sia la moglie?”. (Risate). Io risposi di sì.

Insomma, venne a tavola e nessuno si alzò per lei. E pensavano ancora, tutti gli altri, che fosse arrivata la segretaria. E dovemmo dire che era sua moglie. Lei pensava di essere una giovane signora brillante, sapete. Comportandosi così stupidamente alla sua età.

Anche in Occidente la donna, se è una brava donna di casa, viene rispettata. Ovunque è rispettata. Conobbi qualcuno molto altolocato, un ministro del governo inglese e, ne fui sorpresa, era ritenuto un po’ ribelle e nessuno lo considerava. Nessuno. “Non consideratelo!”. Io non ero molto a conoscenza degli scandali che avevano in tutti i circoli diplomatici, ma domandai: “Perché non parlate con quest’uomo?”. “No, non ne è degno!”. Ed io: “Perché?”. Risposero: “Vede, è orribile, non è un uomo per bene”.

Chiesi: “Ma perché? Che cosa ha fatto?”. Risposero: “Fa il cascamorto e guarda le altre donne, fa tutte queste cose”; e raccontarono degli episodi su di lui. Io dissi: “Mio Dio!”. Un uomo così importante come un ministro. Perché si comportava così? Andando in giro come uno sciocco asino? Nessuno gli rivolgeva la parola, nessuno gli stringeva la mano. Neanche gli uomini lo consideravano.

Adesso, naturalmente, si sta formando una nuova società con tutta questa gente stupida. È diverso. Ma un sahaja yogi, visitando questi luoghi, sarà sorpreso di quanto siano stupidi. Potrà rendersene conto. Hanno tutti il Nabhi sinistro bloccato, sia gli uomini che le donne.

Ma è più pericoloso per gli uomini, se hanno una moglie così. Dunque, che cosa vi accade quando il Nabhi sinistro è bloccato? Quali malattie contraete? In primo luogo il cancro del sangue. A causa di un blocco al Nabhi sinistro potete contrarre il cancro del sangue. Le donne pensano di poter dominare i loro mariti, di poter fare così (mima il gesto di dominare, schiacciare, ndt) ai loro mariti, di riuscire a metterli in riga; ma non sanno che stanno provocando una grave malattia come il cancro del sangue.

So di qualcuno che soffriva di cancro del sangue, lo abbiamo curato e poi abbiamo scoperto che il suo Nabhi sinistro era ancora in cattive condizioni. Aveva continue ricadute.

Allora abbiamo scoperto che era a causa di sua moglie. Era una donna molto pericolosa per lui. E lui non voleva lasciarla, non voleva. Così gli dissi: “Se continuerai a vivere con quella donna non ti curerò più. Meglio liberarsi di lei o mandarla in qualche altro posto. Ma se hai intenzione di continuare a vivere con questa donna, non ti curerò”. Lui chiamò anche lei e io le dissi in faccia: “Sei una donna molto dominante, orribile e bisbetica e, se cerchi di tormentarlo, tuo marito non potrà essere curato”.

Ma lui continuò. E allora, il risultato finale fu orribile, orribile, orribile. Gli venne una milza grossa così, fu asportata interamente e i medici dissero: “Entro sei mesi sarai finito”. Quindi direi che erano presenti entrambi i casi: una moglie che cercava di dominare il marito e un marito attaccato nonostante tutto a questa moglie. Vi sto parlando di un caso recente.

Siamo marito e moglie perché ci amiamo reciprocamente, siamo complementari: la donna è una donna, l’uomo è un uomo. Gli uomini non dovrebbero aspettarsi che le donne siano molto veloci come loro; e le donne non dovrebbero aspettarsi che gli uomini siano molto nobili, come loro, diciamo. Esistono le qualità di una donna e le qualità di un uomo. Ma il più grande potere di una donna è la sua castità. Se la sua castità è disturbata, allora sarà una persona pericolosa, molto pericolosa. Può danneggiare non solo il proprio marito, ma anche i figli e la società.

Noi proveniamo da una cultura che è molto vicina alla cultura islamica. Anche la cultura indiana è così. Nella cultura indiana le donne rispettano la loro castità più di qualsiasi altra cosa al mondo. Possono rinunciare a qualunque cosa ma non alla loro castità. E una volta… C’è una storia che devo raccontarvi, molto interessante, di una bellissima donna di nome Padmini. Era la moglie di un re e c’era un orribile re musulmano che voleva vederla perché aveva sentito dire che era molto bella. Capite, era una cosa strana. E lui andò in quel regno e disse: “Devo vedere questa signora altrimenti distruggerò il regno intero”.

Il popolo disse: “Questo non può farlo, lei è la nostra regina. Lui non può guardare la nostra regina in questo modo”.

Lei pensò: “D’accordo. Non c’è bisogno che mi veda, ma potrebbe vedere la mia immagine riflessa”. Così si mise davanti ad uno specchio e lui vide la sua immagine riflessa. Allora lui divenne ancora più furente e disse: “Devo avere questa donna. Se non me la concedete, vi sterminerò tutti”.

Immaginate, un re che faceva tutte queste cose assurde per una donna: ciò dimostra che persona inutile fosse. Così trasferì tutto il suo esercito, ogni cosa e si accampò vicino al forte dove era stanziato questo popolo e inviò il seguente messaggio: “Se non mi consegnate questa signora, attaccherò”. Loro non erano preparati, non sapevano cosa fare, tuttavia dissero: “Andiamo a combatterlo, non possiamo permettere che gli venga consegnata la nostra regina. Ne va del nostro prestigio”.

Presero cento portantine – sapete cosa sono le portantine? [Gli yogi: “Sì”] – presero cento portantine. E in ciascuna di esse si appostarono quattro guerrieri con armi e munizioni; e due li trasportavano.

E (i musulmani) dissero: “Bene. Sta arrivando la regina con le sue cento damigelle”. I musulmani in quel momento erano… il re musulmano – che stava bevendo e altro – era molto felice che la regina stesse arrivando.

Questi guerrieri, dunque, arrivarono lì, uscirono dalle loro portantine e iniziarono a combattere.

Alle donne avevano detto: “Se vinceremo, accenderemo un fuoco entro le cinque del mattino e, quando lo vedrete, saprete che avremo vinto la contesa. Ma se non vinceremo, (non lo accenderemo e) voi saprete con sicurezza che non abbiamo vinto la battaglia”. Loro erano solo, diciamo, quattrocento o seicento, mentre quelli con quest’uomo erano migliaia e lui aveva cannoni, fucili e ogni cosa.

Iniziarono dunque a combattere. Il re musulmano vinse la battaglia perché aveva una grande potenza e la maggior parte di queste persone morì. Anche il loro re fu ucciso. Non venne acceso nessun fuoco alle cinque, le donne non videro nessun fuoco acceso. Allora costruirono un’enorme impalcatura, una pira; vi entrarono, accesero il fuoco e morirono tutte.

Tremila donne morirono perché non volevano che altri uomini le toccassero. Se un altro uomo le avesse toccate, la loro castità sarebbe andata perduta.

Ci sono moltissime storie di questo tipo in India. Quanto rispettavano la loro castità! Vedete, è facile cedere a qualche altro genere di tentazione; ma se questo è il vostro potere, perché dovreste sottomettervi a qualcosa che è così inutile? In Sahaja Yoga dobbiamo rendercene conto. Anche gli uomini devono capirle che, se le loro mogli sono caste e oneste, devono rispettarle. Dovrebbero inoltre rendersi conto che hanno anche sorelle rakhi, per cui siamo molto casti. Rispettiamo la castità di una sorella rakhi e non vogliamo in nessun modo conformarci con chi non rispetta la castità. Allora anche gli uomini diventano casti.

Quando le donne sono caste, anche gli uomini diventano casti. E questa castità è il vostro potere più importante, la castità è il potere di Shri Ganesha. E quando ottenete questo potere di Shri Ganesha, sapete quanto diventate potenti grazie all’innocenza risvegliata dentro di voi. Senza la castità le donne non possono conseguire niente, in Sahaja Yoga. Si deve rinunciare a tutte le idee del passato, a tutte le cose del passato ed anche al bombardamento dei giornali, dei media, di ogni cosa.

Di recente ho letto un bellissimo libro, grande così, intitolato “I media contro l’America”, in cui si dice che il modo in cui i media hanno inculcato idee nella testa delle donne e degli uomini, ha svalutato l’utilità di una vita matrimoniale. Come hanno ucciso la vita matrimoniale! Si sposano e poi divorziano, si sposano e poi divorziano. Succede sempre la stessa cosa.

In Sahaja Yoga, naturalmente, non va così male. Questa volta abbiamo celebrato ottantasei matrimoni. Ottantasei. Di questi, uno soltanto era sul punto di fallire, ma anche quello si è stabilizzato. In Sahaja Yoga è molto meglio, si comprende l’importanza della vita matrimoniale. È una commedia, ma anche una tapa. È una tapasya mediante la quale comprendete i vostri poteri. Direi che l’uomo è come il sole, ma la donna è come la Madre Terra.

La differenza consiste in questo: il sole splende, dà luce, in un certo senso dà anche nutrimento alla Madre Terra; e la Madre Terra dà tutto e sopporta tantissime cose, sopporta tutti i nostri peccati. Ebbene, una donna di casa è come la Madre Terra: dà gioia a tutti, al marito, ai figli, non pensa a se stessa. Non pensa: “Come potrei realizzare grandi cose grazie magari alla mia bellezza, al mio corpo, al mio livello di istruzione, ai poteri che possiedo?”. No, non lo pensa. Ciò che pensa è: “In che modo posso rendere potenti gli altri? Come posso infondere loro forza? Come posso dare aiuto?”. Sono queste le idee tipiche di una donna. Se non è così, allora non è una donna.

Voglio dire che lei si sente molto felice, felicissima, se qualcuno dice: “Vorrei venire a casa tua a cena”. “Benissimo! E adesso che cosa dovrei cucinare? Cosa dovrei fare?”. È questa l’attitudine di una donna. All’inizio, avevamo un gruppo di circa venticinque persone che potevano venire a trovarmi. Ero seduta con loro in uno spazio aperto, e poi ho mandato a dire a mia figlia: “Queste persone sono qui ed è possibile che facciano tardi, quindi sarebbe meglio preparare la cena per loro”. Dopo l’incontro dissi: “È pronta la cena per voi come extra”. Risposero: “Come?”. Io dissi: “Va bene così”. Mia figlia era felicissima, aveva preparato di tutto. Anche le sue amiche vennero ad aiutarla. E tutti quegli stranieri erano sorpresi: “Madre, come mai ne è così felice?” – Questo accadeva all’inizio di Sahaja Yoga – “Se io dicessi a mia moglie che verranno a cena anche solo tre persone, continuerebbe a girare e girare in tondo”. Roba da pazzi. Io chiesi: “Perché?” “E brontolerà, si lamenterà e mostrerà tutta la sua irritazione agli invitati”.

Ero molto sorpresa.

In Sahaja Yoga è dunque così che viviamo. Vogliamo dare amore, e gli uomini devono apprezzare questo amore e gioire di questo amore; che siate fratelli, mariti o figli, comunque sia, l’amore della donna è per voi.

E lei vi dà quell’amore che vi rende, assolutamente, non soltanto gioiosi, ma anche religiosi. Perché è tutto reciproco. Una donna che inizi a comportarsi male, è la cosa peggiore per la società: iniziano a comportarsi male anche gli uomini.

Gli uomini, di fatto, sono estroversi. Quindi, per controllarli, per fare di loro dei capifamiglia, le donne devono essere in grado di gestire ogni cosa. Non è facile dirigere una casa, una famiglia, non è facile occuparsi dei figli. È molto difficile. E quelle che possiedono queste qualità sono le donne migliori e ci riescono veramente.

Insomma, potete pensare a quanto vi hanno amato le vostre madri, tutti, uomini e donne. Perché? Perché avete questa grande opinione di vostra madre? Perché ha sacrificato tutto, ma senza mostrare di sacrificarsi. Lei ha fatto così tanto per voi, per questo ve ne ricordate.

Il potenziale delle donne di amare è enorme, straordinario. E questo è ciò che dobbiamo imparare da Fatima. Lei sacrificò i Suoi due figli. Lo sapeva, perché dopotutto era Vishnumaya. Era l’incarnazione di Vishnumaya. Sapeva che i Suoi figli sarebbero stati uccisi, ma ugualmente li fece andare (in guerra): “Va bene, non importa, anche se so che moriranno, va bene”. Che audacia, che coraggio, che comprensione del dovere dei Suoi figli.

Oggi li ricordiamo come Hassan e Hussein. Supponiamo che avesse detto: “No, no, no, no, non andate in guerra. Rimanete a casa”. Se li avesse forzati a non andare, loro non sarebbero andati e oggi non avremmo parlato di loro, non è così? In ogni caso, presto o tardi, sarebbero morti, ma sono morti da eroi grazie alla loro madre.

Naturalmente erano anche delle incarnazioni, ma Lei diede loro un assoluto, completo incoraggiamento: “Andate e combattete per la giusta causa”, poiché i fondamentalisti stavano cercando di portare il loro fanatismo.

Dunque oggi è anche il giorno in cui devo dire agli uomini che devono imparare a rispettare una donna casta. Per favore, capite che se vostra moglie è una donna casta, non avete assolutamente nessun diritto di trattarla male. Non solo dovrebbe essere rispettata, ma voi dovreste assicurarvi che tutti la rispettino, che nessuno la insulti, dovreste sostenerla, identificarvi con lei.

Se però una donna non è casta, se è di quel tipo, meglio lasciar perdere. Non ho tanto coraggio da dire: “D’accordo, resta pure con lei, me ne occuperò io”. È molto difficile. Non so quali complicazioni potrebbero sopraggiungere.

Grazie a tutte queste esperienze si impara di sicuro una cosa, ossia che la donna, se custodisce la propria castità, è molto più profonda, ha poteri molto maggiori, è molto più saggia di quanto lo siano altre persone.

Questo è il punto intorno al quale ruota tutto il suo movimento, tutta la sua personalità. Lei può essere qualsiasi cosa. Ci sono donne come una nobildonna che divenne vedova a soli diciassette anni. Divenne vedova a diciassette anni e combatté un re davvero orribile chiamato Aurangzeb[1]; e fece in modo che rimanesse paralizzato. Il suo nome era Tarabai.

In India abbiamo donne di caratteristiche diverse, alquanto diverse, ma innanzitutto erano casalinghe. Esercitavano tutti i loro poteri di casalinghe. Quindi non guardate una donna di casa dall’alto in basso. Quando viaggio in aereo mi chiedono: “Madre, qual è la sua professione?” “Casalinga. La mia professione è quella della donna di casa. Sono casalinga in una famiglia molto, molto numerosa”. Mi prendo cura dei miei figli, li amo e loro amano me; e a mio avviso è questa la professione migliore, perché dà tanta gioia. È bellissima. È amore. Dà tanta energia. E anche adesso io non sento la mia età, perché sono la Madre di tutti voi.

E non penso mai che ormai sono anziana, che devo riposarmi e devo fare in un certo modo e che non devo più svolgere questo lavoro.

Per questo sentimento di amore verso i miei figli, devo nutrirli, devo prendermi cura di loro, perché devo trasmettere loro tutti i miei poteri.

Io non cerco mai di mettere in mostra con voi i miei poteri, in alcun modo. Solo che voi dovreste assorbire tutti i miei poteri. Questo è l’unico desiderio che ho, che siate potenti quanto me.

Naturalmente, voi scoprite che io ho dei poteri, questo è diverso. Ma per quanto mi riguarda, voglio che dimentichiate quali sono i poteri che ho io: dovreste invece possederli tutti dentro di voi, così da poter salvare il mondo intero. Questa è la sola cosa che voglio darvi. E voglio assicurarvi che potete avere tutti tutto ciò che possiedo io; se solo riuscirete a capire una cosa semplice della vita: che dobbiamo essere persone rette.

Non possiamo giocare, non possiamo comportarci male. Al giorno d’oggi stanno venendo fuori tante cose che stanno facendo uomini e donne. Noi non siamo così.

Nel processo evolutivo, possiamo dire che vi furono alcune scimmie, scimpanzé, che diventarono esseri umani. E nel frattempo sono arrivati altri esseri umani che sono scomparsi.

Dunque, pochissime persone diventeranno sahaja yogi, e si salveranno. Tutti gli altri non ci saranno, non saranno né scimmie né esseri umani, finito. Queste sono tutte cose autodistruttive, che distruggono la famiglia, che distruggono la castità dentro di noi; e allora rimaniamo abbandonati a noi stessi. Non arriviamo da nessuna parte. Ci ammaliamo, abbiamo difficoltà, problemi.

Quindi state attenti, molto, molto attenti. E questo puja speciale a Fatima Bi è un puja a Vishnumaya. Se sviluppate la vostra castità, anche il senso di colpa che agisce sul Vishuddhi sinistro può essere curato. Non vi sentirete mai colpevoli, perché avete una tale virtù! Grazie a questa virtù non vi sentirete mai, mai colpevoli e potrete contrastare qualsiasi assurdità perché sarete nella verità della castità.

Oggi è un giorno speciale, direi, in cui veneriamo questo grande ideale di castità che è Fatima Bi.

 

Che Dio vi benedica.


Bene. Adesso abbiamo pochissimi bambini qui. Quanti bambini abbiamo?

Venite, venite, venite avanti.

Cantiamo il Ganesha Stuthi.

Bene, possiamo intonare il Ganesha Stuthi. Diciamo il mantra a Ganesha e poi canteremo il Ganesha Stuthi, dopodiché reciteremo i 108 nomi.

(Le signore salgono sul palco) Faremo due gruppi, d’accordo? Ora ne verranno cinque. Venite avanti. (…) Il sari. Senti, no, no, non c’è alta? Alta? (Il kumkum liquido, ndt). Possono cantare questa canzone con i centootto nomi.

Guido (agli yogi): Jago savera.

[Shri Mataji stessa prepara l’alta.]

Shri Mataji: Sanno fare la svastica? Prima fai una croce. Non così tanto. Da questa parte. Al contrario. sì. Così va bene. Va bene.

[Viene intonato Mahishasura Mardini]

Che cos’hanno, niente braccialetti? Non ne avete? Non avete braccialetti? Avete frutta?

Guido e David: Sì, Madre, e fiori. Frutta e fiori.

Shri Mataji: Frutta e fiori. (Alle signore) potete restituirlo. Acqua, naturalmente, datela a loro. Devono esserci dei braccialetti. Non li avete?

Yogini: Ne avevo di nuovi ma ho mandato tutto in Italia e così qui non ne sono rimasti.

Shri Mataji:. Sollevatelo (il vassoio della frutta), tutte, con le mani, tenetelo, tenetelo tutte. Tenetelo, no, no, no, tenetelo, questo. Tenetelo. Reggetelo. Bene. Tenetelo, tenetelo, reggetelo. Abbassatelo.

(Vengono portati i braccialetti).Sono nuovi?

Yogi: Nuovi e mai usati, Shri Mataji.

Shri Mataji: Bene. Prendeteli in mano. Prendeteli. Adesso mettetemeli. (Dà un braccialetto ad ogni signora ed esse li infilano al Suo polso). Bene. I fiori ci sono? Chiedete loro di disporre dei fiori. Prima mettete i fiori bianchi. Possono cantare Tujhya Pujani. Tutti. Tutti. Tutti. Coprite, coprite… davanti. Metteteli in una linea, alcuni qui, non così lontano. Metteteli da questo lato. Coprite tutto.

Deve esserci equilibrio. Chiedi loro di disporre quelli rossi.

(Alla fine mette la celebre corona con il velo di Fatima)

 

Dio vi benedica.

 

Puoi usare questo, dottore, se vuoi.

[Durante l’aarti] Tenetelo più basso (il vassoio con la fiamma).

(Vengono offerti i regali. Viene offerto un vaso a nome di tutti i sahaja yogi del mondo. Poi viene offerto un altro vaso dalla Turchia)

Grazie a tutti. Grazie infinite.

(Collana dai paesi orientali)

È troppo alla moda per me. Grazie molte. È assolutamente adatta. Questa pietra è feroza, viene dall’Iran ed è assolutamente adatta.

Questa pietra, feroza, proviene dall’Iran e Fatima era solita indossare feroza. È chiamata turchese ed anche feroza. L’Iran ne è pieno, ce n’è tantissima. Lei era solita portare questa feroza, è assolutamente corretto.

[Applausi].

Inoltre, per vostra informazione, anche questi vasi (a Lei offerti, ndt) provengono dall’Iran, dallo stesso luogo in cui si trovava Lei. Notate dunque la coincidenza: arrivano proprio in questo momento dall’Iran. Che Dio benedica quel Paese e possa esserci pace.

Pensate a come tutto funzioni.

[Bhajan e danze dei sahaja yogi].

Shri Mataji: Dio vi benedica.

C’è un altro suggerimento: poiché non tutti possono andare in India, perciò non possono sposarsi, stiamo pensando di organizzare i matrimoni anche in occasione del Diwali Puja. Ma il punto è che non avrete una scelta altrettanto ampia. Non importa. Chi vuole sposarsi dovrebbe inviarmi i moduli compilati e mandarli a Guido. E un’altra cosa è che non possiamo organizzarli nello stesso modo elaborato che abbiamo in India. Ci proveremo, ma sapete che comunque è molto difficile, è un Paese diverso.

Quindi stiamo cercando di organizzare le cose. In ogni caso organizzeremo i matrimoni, perché voi non volete un tipo diverso, uno semplice, ma lo volete avere secondo lo stile indiano. Quindi andrò in India prima del Diwali e cercherò di organizzare le cose per voi.

 

Dio vi benedica.

Molte grazie di tutto. Mi spiace, stavolta, di non aver potuto portare regali per tutti voi.


[1] Sovrano dell’impero Mogul dal 1658 al 1707.